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Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
1
Società globale dell’informazione
Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione
e/o sviluppo delle tecnologie informatiche
- TELEVISIONE -
Raimondo Villano
“Non c’è nulla che spaventi di più l’uomo
che prendere coscienza dell’immensità
di cosa è capace di fare e diventare”
Søren Aabye Kierkegarard
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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Riguardo alla televisione, si deve tener presente che essa si prepara a passare
dall’era catodica a quella digitale in cui si può trasmettere attraverso un segnale
dieci volte più grande di quello attuale giungendo a ricevere fino a cinquecento
canali specializzati, multimediali ed interattivi. Il televisore diventerà un po’
computer, un po’ videotelefono ed un po’ terminale.
La quantità di canali a disposizione5 spingerà i broadcaster ad offrire dei bouquet
di programmi specializzati abbandonando la strategia di ricercare il massimo
ascolto in ogni rete.
Le reti generaliste diventeranno tematiche (le stesse emittenti attuali sanno di dover
cambiare): sono pronti i canali dedicati ai bambini, agli amanti della musica e dello
sport, alle notizie finanziarie.
L’avvento di questi nuovi media caratterizzati da soluzioni più o meno accentuate
di interattività ed il loro rapporto con la televisione tradizionale, soprattutto con
quella generalista, hanno comportato lo sviluppo di un intenso dibattito fra
operatori, programmisti, ricercatori e studiosi dei fenomeni comunicativi. Un
dibattito che si potrebbe ridurre a una contrapposizione fra un’ipotesi di rivalità e,
quindi, anche di futura sostituzione di un tipo di comunicazione rispetto all’altro e
un auspicio di complementarità reciproca, addirittura di collaborazione. Inoltre, è
emersa una contrapposizione interpretativa fra “ottimisti” e “prudenti”, al di là,
ovviamente, della diversità di sfumature. I primi hanno sottolineato l’impatto
“rivoluzionario” delle nuove tecnologie e hanno previsto una perdita progressiva
d’importanza del tradizionale “broadcastin”; gli altri hanno dato giudizi più acuti
contrapponendo alla prospettiva fiduciosa e proiettata verso il futuro tecnologico la
preoccupazione soprattutto per le difficoltà d’ordine economico e per quelle
connesse alle abitudini di consumo. Vi è, inoltre, chi ritiene che l’utilizzo della
tecnologia videoway cambia le abitudini di ascolto dei telespettatori ma non
conferma le ipotesi sulla sostituzione della televisione tradizionale e c’è chi,
invece, sostiene la necessità di ridimensionare le previsioni rispetto agli
atteggiamenti di consumo del telespettatore, rilevando come negli Usa l’impatto
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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delle nuove tecnologie sia stato minore rispetto a quanto soprattutto i media
prevedevano. Questo discorso viene ancora più evidenziato se si considera come i
network statunitensi stiano attualmente rafforzandosi e concentrandosi e stiano
proponendo un’immagine della tv generalista come matrice di tutte le nuove forme
di televisione, come punto di riferimento nella pluralità dell’offerta: il suo
palinsesto potrebbe essere usato come un menu a cui attingere per le costruzioni
delle reti tematiche (la rete delle reti).
C’è, tuttavia, da tener presente, come d’altronde afferma la maggior parte degli
specialisti del settore, che la Tv generalista tra dieci anni sarà ancora seguita dal
50-70% dei telespettatori.
Come, infatti, è già accaduto per i quotidiani, l’arrivo di un nuovo “medium”
modifica l’ambiente della comunicazione ma non determina la scomparsa del
precedente.
È chiaro, pertanto, che bisogna agire sulla diversificazione del pubblico e sulla
disaffezione per i canali tradizionali (per nulla automatica né maggioritaria)
offrendo generi poco presenti nei loro palinsesti generalisti, per conquistare nicchie
di mercato composte da pubblici a reddito medio-alto e quindi con maggiori
capacità di selezione e di critica verso l’offerta.
I sondaggi dicono che, per assicurarsi questi sevizi, l’americano medio è disposto a
spendere circa 10 dollari al mese in più di quanto spende ora.
In Europa6 sono i francesi che si dichiarano più disponibili a pagare pur di avere la
possibilità di accedere ai servizi televisivi avanzati.
Non meraviglia affatto che, sotto questo punto di vista, l’Italia non si mostri molto
entusiasta, dal momento che nel nostro Paese non esiste la televisione via cavo e i
telespettatori sono stati da sempre abituati a vedere la tv praticamente gratis: per le
reti pubbliche c’è il canone, mentre sui canali commerciali si paga indirettamente
sottoponendosi al bombardamento pubblicitario. Risulta interessante notare che,
secondo le ricerche della Inteco, sei italiani su dieci sarebbero disposti a pagare un
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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supplemento per vedere i film senza pubblicità (contro il 70% dei francesi, il 49%
dei tedeschi e il 39% degli inglesi).
Pochi, insomma, sembra siano convinti che il mercato della tv interattiva sia
destinato a diventare un mercato di massa7
poiché il consumo televisivo ha tempi
di cambiamento più lenti rispetto all’innovazione dell’offerta e alle alleanze tra i
gruppi che la determinano. La risposta dei diversi pubblici nazionali, pertanto,
rappresenta il grande interrogativo sulla redditività degli investimenti effettuati o
da effettuare da parte di Stati e grandi società della comunicazione
nell’interattività.
In queste condizioni, il break even, il punto di pareggio, per questi investimenti,
sarebbe lontano nel tempo almeno quindici anni, un pò troppo anche per le
gigantesche corporazioni interessate. I rischi del passaggio all’era dell’interattività,
quindi, sono sintetizzabili nella scarsa disponibilità non solo di tempo dei
consumatori ma, soprattutto, di risorse degli investitori mentre la comunicazione
commerciale sarà più lunga nei tempi e più riflessiva, in risposta ai bisogni
d’informazione.
Il vero problema è senza dubbio rappresentato dai costi. Un centro servizi costa 60
miliardi e bisogna averne molti sul territorio.
In Usa, per dotare 60 milioni di case dell’attrezzatura necessaria, dicono gli
analisti, occorrono fra i 70 e i 90 miliardi di dollari. Il costo per collegare ogni
singola casa varia, secondo le stime, fra i 700 e i 2.500 dollari.
Vi è, poi, il costo dei servizi: infatti le sperimentazioni statunitensi dimostrano che
la gente paga solo per servizi effettivi.
In realtà, la storia dell’industria è fatta di salti tecnologici che hanno reso possibile
prodotti che sembravano irrealistici e di bisogni latenti dei consumatori che
esplodono all’improvviso. E tutti hanno troppa paura di commettere lo stesso
errore (snobbare i mini computer) che è costato all’Ibm la leadership planetaria
dell’informatica.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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In attesa del “mondo nuovo” i grandi magazzini dell’informazione on line su reti
telefoniche, le reti via cavo con crescente capacità di trasporto di servizi televisivi
e la diffusione di centinaia di canali via satellite, irrompono in un mercato che,
comunque, risulterà in mano ai consumatori ed ai possessori del prodotto, cioè dei
contenuti da veicolare in vecchie e nuove reti.
Un mercato, ancora, che attualmente è maturo, cioè dove il consumo di televisione
non avrà ulteriori tassi di incremento8
.
Per quanto riguarda i contenuti e gli strumenti europei nella strategia a sostegno
dell’audiovisivo, l’Europa cerca, con molte difficoltà, di recitare ancora un ruolo
da protagonista in questo settore come anche in quello delle comunicazioni. Di
fronte alla nuova ondata di fusioni negli Stati Uniti e all’imminente avvio delle
trasmissioni digitali via satellite, con la relativa moltiplicazione dei canali e dei
servizi televisivi, l’Unione Europea sostiene la propria industria audiovisiva, le cui
dimensioni nazionali sono di gran lunga inferiori a quelle dei colossi statunitensi.
Fino a pochi anni fa, a Bruxelles la parola magica era Alta Definizione ma il suo
standard europeo di Alta Definizione è fallito prima di nascere, spiazzato
irrimediabilmente dall’avanzata delle tecnologie digitali negli Stati Uniti. Ora
l’Europa comunitaria punta allo sviluppo degli apparecchi televisivi in 16:9, a
schermo cinematografico, in grado di ricevere sia programmi analogici, quelli
diffusi attualmente, che quelli digitali e compatibili con la futura Alta Definizione.
Ci si può chiedere se non si rischi un secondo fallimento europeo per imporre i
costosi apparecchi a grande schermo, in grado di essere sfruttati al meglio solo con
prodotti ad alto costo (film o eventi sportivi) anziché puntare soprattutto sulla
distribuzione numerica in termini di moltiplicazione dei canali e dei servizi extra
televisivi. In entrambi i casi, bisognerà comunque avere una maggiore produzione
europea e nazionale di programmi di stock, quelli in grado di essere riprodotti più
volte e, se possibile, esportati sui mercati esteri, a partire dalla fiction e dai film.
In questo scenario, l’assenza dell’Italia dal Piano d’azione per i servizi avanzati è
una conseguenza della nostra cultura politica e informativa sui mezzi di
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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comunicazione. Una cultura sintonizzata sulle poltrone, sui personaggi che le
occupano e - nella sostanza - sul controllo dell’informazione. Una cultura, quindi,
che sottovaluta la portata strategica dello sviluppo di una forte industria dei
programmi nazionale ed europea.
Lo stesso dibattito pro o contro le quote di programmazione destinate ai
programmi di origine europea ha suscitato scarsa eco sui nostri quotidiani e tra i
partiti, al contrario di quanto è accaduto negli altri paesi europei.
Inoltre, dopo il fallimento dello standard televisivo Mac che, sulla carta, avrebbe
dovuto rappresentare l’anticamera per l’affermazione dell’Alta Definizione
continentale, l’Europa cerca di non perdere ulteriore terreno rispetto agli Stati Uniti
e al Giappone nella corsa alla televisione del futuro.
Uno degli strumenti utilizzati da Bruxelles nella sua strategia per il sostegno
dell’audiovisivo, insieme al Piano media dedicato alla pre-produzione, produzione
e distribuzione di programmi e film europei, è il Piano d’azione “16:9”, dedicato
allo sviluppo di programmi per i televisori a grande schermo, di cui recentemente è
stato presentato il Primo rapporto annuale della Commissione al Parlamento e al
Consiglio europeo. Rapporto che rivela, purtroppo, come l’Italia sia stata finora del
tutto assente nella richiesta e nell’assegnazione di finanziamenti per i servizi
avanzati di televisione nel biennio ’93-94.
Obiettivo del Piano è quello di favorire la diffusione di apparecchi riceventi a
grande schermo (nei quali il rapporto base-altezza è pari a 16:9, rispetto al
tradizionale 4:3, proponendo un’immagine più simile allo schermo
cinematografico) incentivando, con opportuni finanziamenti, la produzione e la
diffusione di programmi audiovisivi in tale formato.
A Bruxelles, inoltre, si sta preparando la Direttiva sulle norme relative ai segnali
televisivi, che dovrà rimpiazzare la “Mac” del ’92. Tale nuova direttiva dovrà
offrire un contesto di norme che favorisca lo sviluppo di un mercato i cui
protagonisti siano orientati soprattutto a sviluppare la diffusione numerica dei
propri canali televisivi.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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Di poi, il mercato dei tv color a schermo cinematografico è impantanato in una
situazione nella quale i produttori di apparecchi e di radiodiffusori si rinfacciano a
vicenda di attendere lo sviluppo del mercato senza investire per farlo decollare.
Inoltre, va considerato che il futuro della tv si gioca sulla moltiplicazione sia
tecnologica sia commerciale dei canali, con una maggior concorrenza dovuta alla
possibilità di segmentare il mercato, di fare promozioni incrociate tra le diverse reti
e di vendere pacchetti di abbonamenti “combinati” che vedano tra i clienti sia i
possessori delle antenne satellitari9 sia le case raggiunte dal cavo.
Negli Usa Fox e Nbc trasmettono via satellite sia direttamente sia ai centri di
redistribuzione dei cable system operator. Il segnale viene trasportato da sei colossi
(Alascom, Gte spacenet, GEAmerican, Hughes, AT&T, Comsat) attraverso 34
satelliti domestici: 4,1 milioni di case hanno le antenne sul tetto con un giro
d’affari pari a 400 milioni di dollari (oltre 650 miliardi).
Ecco alcuni numeri. Secondo la National cable television association, alla fine del
’94 c’erano 11.350 società proprietarie di sistemi via cavo articolati su base locale
che collegavano 61 milioni di case (i colossi sono Tci e Time Warner con oltre 26
milioni di abbonati).
Per quanto riguarda i programmi, negli ultimi tre anni il numero dei canali
nazionali specializzati via cavo è più che raddoppiato: oggi si calcola che siano
150.
E questo mercato è al centro di un aspro scontro tra lobby per stabilire le nuove
regole.
Proprio lo scorso anno la commissione Commercio della Camera ha approvato una
proposta di legge favorevole alla liberalizzazione selvaggia che aprirebbe la strada
alle concentrazioni tra i diversi media su scala nazionale: un round nettamente a
favore dei grandi operatori.
Dal canto loro le compagnie telefoniche locali si apprestano a entrare
massicciamente nella distribuzione via cavo di servizi video. La partita del
multimediale è, però, appena cominciata.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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Per quanto riguarda gli incassi delle maggiori Tv specializzate via cavo nel 1993,
espressi in milioni di dollari, essi sono stati di: 342 per espn, 298 per tbs, 311 per
usa, 190 per mtv, 149 per nickelodeon, 209 per tnt e 197 per cnn, mentre gli incassi
per il 1994 sono cresciuti sino a: 403 per espn, 356 per tbs, 327 per usa, 250 per
mtv, 235 per tnt, 216 per nickelodeon e 204 per cnn.
Ampliando il campo di osservazione all’Europa, c’è da dire che il cavo si è
sviluppato come servizio locale, anziché nazionale, pur essendo spesso di proprietà
pubblica, tranne che in Francia e Germania10. Quest’ultimo Paese, con 13,5
milioni di collegamenti, conta un terzo degli abbonati in Europa e vale un terzo
delle entrate continentali. La Francia, invece, ha praticamente abbandonato il suo
plan cable, lanciato in pompa magna come inarrestabile volano per l’industria
elettronica e audiovisiva nazionale.
Due ondate simultanee di cambiamento stanno investendo il mercato della tv via
cavo: la convergenza del mercato della televisione con quello delle
telecomunicazioni e la liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione. Ciò
significa che i tradizionali gestori delle Tlc sono, rispetto al passato, estremamente
interessati al cavo, come dimostra il piano di Telecom Italia per raggiungere dieci
milioni di abitazioni entro il 1998.
Il mercato del cavo, in primo luogo, è in crescita, anche se molti operatori sono in
perdita e i risultati non giustificherebbero l’ottimismo e l’entusiasmo per il futuro
di molti addetti ai lavori.
In secondo luogo, le reti cablate e quelle di telecomunicazione stanno diventando
più simili dal punto di vista tecnico. In entrambi i casi, poi, gli operatori coinvolti
sono interessati a nuove forme di servizi interattivi, come il video - su - domanda e
i videogiochi in rete.
L’integrazione totale tra telecomunicazioni e tv via cavo è, però, ancora lontana,
sebbene tecnicamente possibile, a causa degli enormi investimenti richiesti.
Molti fornitori autorizzati ad offrire il servizio telefonico di base attraverso il cavo
potrebbero seguire il modello britannico della rete parzialmente integrata
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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(acquistando i collegamenti a lunga distanza dai principali operatori, British
Telecom in testa).
All’inizio del ’94, un’abitazione su quattro dell’Europa occidentale era collegata
alla tv via cavo e il totale della spesa degli abbonati era di circa quattro milioni di
Ecu, tre quarti dei quali per i servizi di base, il resto diviso tra costi di collegamenti
e abbonamenti alle tv a pagamento.
Le spese dei distributori via cavo sono quasi equivalenti alle entrate, ma sottraendo
da queste ultime la parte di competenza delle emittenti diffuse a pagamento, il
settore, nel suo insieme, è in perdita. La maggior parte delle spese degli operatori è
destinata a portare il servizio di base ai nuovi utenti e aumentare la capacità di
trasporto della rete; il limite dei nuovi servizi consiste nel fatto che essi
comportano costi ingenti a cui corrisponde un incremento marginale dei guadagni.
Al di là della media, i mercati del cavo in Europa occidentale stanno attraversando
fasi di sviluppo estremamente diversificate. I 32 milioni di abbonati alla fine del
’93 dovrebbero, secondo la Cit Research, arrivare a 55 milioni entro il 2003, con
una crescita del 70%, raggiungendo il 31% delle abitazioni con il televisore. I
ricavi lordi complessivi degli operatori cavo dovrebbero quasi triplicarsi, dai 3,9
miliardi di Ecu del ’93 agli 11,3 del 2003. A trarne maggior profitto, però, saranno
i proprietari dei canali a pagamento più che gli operatori del cavo, perché i servizi
di pay-tv porteranno dal 15 al 30% la loro quota sul totale degli introiti del cavo.
Con l’avvento dei servizi interattivi, inoltre, i distributori via cavo si ritroveranno a
spendere una quota maggiore del proprio budget per l’acquisto di programmi - si
tratti di film o di videogiochi - rispetto ai 26 milioni di Ecu del 1993, ma si
ridurranno i costi di sviluppo delle reti (ma non quelle di esercizio).
Tra i singoli Paesi, nell’anno Duemila, la Gran Bretagna dovrebbe superare la
Francia, partita in grande anticipo con il suo plan cable, quanto a numero di
abbonati, con 3,28 milioni di famiglie contro 3,13 nel 2001 e, in quell’anno, la
Germania sarà a quota 21 milioni di abbonati al cavo ma a scapito soprattutto degli
impianti con antenne centralizzate. In Gran Bretagna vi sarà il massimo sviluppo
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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della pay-tv nonostante la normativa ignori in buona parte il futuro peso delle reti
via cavo. Attualmete queste pesano per circa il 3% del mercato totale contro il 35%
delle reti satellitari, il 36% detenuto dai due canali commerciali (Itv e Channel 4) e
il 32% delle due reti pubbliche della Bbc.
In un mercato ormai quasi totalmente liberalizzato quale quello britannico, infatti,
le tv via cavo americane (ma anche francesi e, naturalmente, inglesi) stanno
ritagliandosi una quota sempre crescente, oltre a porre nuovi problemi di rapporti
con le società telefoniche che a loro volta sono interessate a vendere agli utenti
nuovi prodotti.
Il mercato delle tv via cavo, in cui operano attualmente una ventina di protagonisti,
sta registrando in Gran Bretagna una crescita esponenziale: da poco più di 800mila
nel 1993 e 1,4 milioni lo scorso anno il numero degli abbonati dovrebbe superare
di slancio quest’anno i due milioni per attestarsi oltre quota 2,5 milioni.
Lo sviluppo sarà piuttosto debole invece in Germania dove i servizi di base
dovrebbero avere la meglio.
Quanto al video - su - domanda, servizio riassumibile nella filosofia del “guarda
ciò che vuoi quando vuoi”, secondo la Cit, non c’è compagnia telefonica in Europa
che non abbia piani per sperimentare tale servizio, e questo preoccupa gli operatori
del cavo, che non hanno a disposizione i mezzi finanziari delle compagnie
telefoniche nazionali.
Dunque, la tv del futuro parlerà americano11. L’Europa è meno ricettiva degli Usa
verso i servizi interattivi e in questo quadro l’Italia risulta tra i Paesi dove il “Vod”
(Video on demand) avrà vita difficile. Infatti, solo il 10% degli italiani si è
dichiarato “molto interessato” alla televisione “su richiesta”, contro il 43% degli
Stati Uniti, il 19% di Gran Bretagna e Francia, il 12% della Germania.
Un altro dato considerato molto importante dagli addetti ai lavori è l’utilizzo del
videoregistratore.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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Tre italiani su dieci, a esempio, programmano il videoregistratore parecchie volte
la settimana; si tratta di un dato superiore alla media americana ma che rappresenta
comunque una frequenza dimezzata rispetto agli inglesi.
Se si analizza più in dettaglio il luogo e il modo in cui decolla la tv interattiva nel
mondo, si osserva che negli Usa U.S. West (Omaha) avviata nel 1994 aveva un
bacino utenti nel 1995 di 40.000 unità; Bell Atlantic (New Jersey, Virginia) avviata
nel 1994 contava 900 utenti nel 1995; Time Warner (Florida) avviata nel dicembre
1994 aveva 400 utenti nel 1995; Tci (Washington) avviata nel 1995 contava 2000
utenti; Nynex (New York) nata nel 1994 contava nel 1995 800 utenti; Viacom
(California) nata nel 1995 non ha ancora reso ufficiale il parco utenti.
In Germania, invece, Deutche Telekom, presente in sei importanti città e nata nel
1995, conta 6000 utenti mentre in Australia l’Interactive Tv Australia (Adelaide)
nata nel novembre 1994 contava nel 1995 1500 utenti.
In Gran Bretagna, poi, B.T. (Colchester-Ipswich), creata a giugno 1995, conta
2500 utenti mentre On Line Media (Cambridge), nata a settembre 1994, aveva nel
1995 250 utenti.
Infine, in Giappone Governo Giapponese (Kyoto), nata a luglio ’94, contava 300
utenti nel 1995 mentre Tokio Cable Network (Tokyo), nata nel dicembre 1993,
aveva nel 1995 400 utenti.
Esaminando più in particolare i principali aspetti di sviluppo del settore televisivo
in Italia, va rilevato che, benché oggi gli italiani ricevano in media venticinque
canali tra emittenti locali e nazionali, non c’è competizione e di fatto si sceglie tra
le sei reti principali. Nel contempo, per il modo in cui si è sviluppata la
competizione tra i sei network più importanti, si è di fatto determinata
un’omogeneizzazione delle programmazioni. Ciò spesso più che far partecipare
l’utente gli fa subire la trasmissione, rischiando così di farlo allontanare e di
concorrere a fargli sviluppare modi innovativi di intendere l’utilizzazione del
mezzo televisivo. Inoltre, apparendo il volume complessivo di risorse che affluisce
al sistema dal serbatoio pubblicitario in grado di alimentare non più di sei o sette
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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reti generaliste, lo sviluppo dei canali tematici offrirà, anche nel nostro Paese,
opportunità straordinarie per le aziende che intendono colpire un pubblico mirato e
nel contempo gli investimenti pubblicitari concorreranno al rafforzamento delle
quote di mercato dei nuovi media in quanto possono influire sull’abbattimento dei
costi: la pubblicità sarà “incapsulata” nel programma che costerà meno se sarà
ordinato con gli spot. Ovviamente, però, un trend del genere conoscerà dei limiti,
dato che un numero eccessivo di canali o ancor più di scelte individuali (milioni)
provocano solo il caos.
Le previsioni di sviluppo del mercato italiano di Video On Demand sono di circa
200mila abbonati nel 1996, di circa 500mila nel 1998, di circa 1 milione nel 2000 e
di 3 milioni nel 2004.
In ogni caso, il pubblico italiano, tra film, sport, informazioni e intrattenimento, ha
a disposizione un’offerta di tv terrestre senza paragoni con altri Paesi europei. E la
diffusione dei videoregistratori è ormai intorno al 60% delle famiglie con tv. Le
difficoltà di Telepiù nella raccolta degli abbonamenti nascono anche da questa
saturazione di offerta a basso costo (canone), che accentua la lentezza del
cambiamento.
In autunno è partita a Milano e a Roma la prima sperimentazione commerciale di
video on demand che ha coinvolto mille famiglie, che è basata su doppino
telefonico e gestita da Stream, società costituita a fine ’93 dalla Stet con la
missione di centro servizi per il mercato multimediale.
È partita con applicazioni destinate all’intrattenimento, ma con l’obiettivo di
arrivare a offrire anche home banking, teledidattica e altri servizi innovativi.
Nello scenario nazionale, com’è intuibile, gli attori della rivoluzione tecnologica
televisiva sono rappresentati da rai e da Fininvest. La rai ha puntato per gli
investimenti tecnologici prevalentemente sull’hardware, ovvero non coinvolgendo
tanto i programmi quanto, con finanziamenti di oltre 700 miliardi di lire in tre anni,
prevedendo l’informatizzazione degli archivi e la digitalizzazione degli impianti.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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La Fininvest ha deciso di compiere sperimentalmente la prima fase della sua
rivoluzione tecnologica avviando investimenti (affidati a Videotime, la società del
gruppo per i mezzi di produzione) per digitalizzare gli studi al fine di ottimizzare la
qualità ed i tempi di realizzazione dei programmi. Inoltre, al di là delle innovazioni
tecnologiche, la Videotime guarda al futuro tenendo in costante aggiornamento i
suoi quadri: un primo laboratorio telematico è stato allestito ad uso interno, durante
una recente convention di quadri e dirigenti. Per quanto concerne, poi, la
standardizzazione del sistema, la Fininvest rappresenta l’Italia insieme alla Rai e al
ministero delle Poste nell’ambito della Dvb, l’associazione delle 150 maggiori
aziende tv europee che opera a Ginevra.
Se è vero che la Rai ha gestito le sue reti in chiave generalista è altrettanto vero che
la Fininvest ha cercato fin dall’inizio di differenziare le sue tre reti orientando in
senso generalista Canale 5 e specializzando le altre due: Rete 4 in direzione del
pubblico femminile e Italia 1 in direzione del pubblico giovanile; la stessa Rai ha
cominciato, da qualche tempo, a costruire i palinsesti delle proprie reti in direzioni
complementari e vuole lavorare sulle reti generaliste, ma anche in quelle
specializzate. Questa proliferazione di prodotti e servizi non esaurisce la funzione
di servizio pubblico; anzi in un momento in cui la personalizzazione asseconda le
spinte settoriali dei mercati, il servizio pubblico deve mediare tra le spinte settoriali
e gli interessi della collettività12
. Ma soprattutto la Rai prepara il lancio, a fine ’96,
della tv digitale via satellite. È un investimento da 600 miliardi per il quale il
servizio pubblico sta portando avanti le trattative con i possibili partner
internazionali e quella con il ministero delle Poste, per ottenere il “via libera”
a un’attività non prevista dall’attuale convenzione con lo Stato.
Colloqui, ad esempio, sono stati avviati con la Disney-Abc, impegnata a lanciare
sul continente il suo Disney channel, aventi per oggetto il lancio di uno degli otto
canali tematici progettati dalla Rai, quello destinato a famiglie e ragazzi.
Attualmente, gli otto canali tematici che la Rai dovrebbe lanciare dal satellite Hot
Bird 2 dell’Eutelsat sono: quello musicale (partner Warner e Sony, antitrust
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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europeo permettendo per la seconda, e la New Regency); quello educativo,
finanziato dal Ministero della Pubblica educazione; quello per i ragazzi; quello
sportivo; quello tutto dedicato all’informazione (la Cnn ha offerto la propria
disponibilità); poi, un canale “Nostalgia” con i programmi Rai che hanno fatto la
storia della tv in Italia; un canale cinematografico e uno di musica classica. Un
altro canale allo studio potrebbe essere dedicato ai documentari; l’ultimo potrebbe
essere quello della solidarietà collegato al Segretariato sociale13
.
In ogni caso, l’assetto definitivo del pacchetto Rai deve essere ancora stabilito.
Varie ipotesi sono allo studio, tra cui quella, prospettata come la più conveniente,
di lasciare “in chiaro” (per i possessori di antenna parabolica) i due canali dedicati
all’informazione e all’educational, trasformando in canali a pagamento gli altri sei.
È certo, tuttavia, che l’impegno finanziario sarà notevole:
600 miliardi per otto canali, compreso il centro servizi e i costi di marketing. Sui
ricavi le stime sono molto prudenti intorno ai 100 miliardi annui per l’intero
pacchetto. Il pareggio tra
entrate e uscite dovrebbe arrivare intorno al quinto anno, la remunerazione
dell’investimento un po’ più avanti, mentre sono previsti incentivi per chi
acquisterà antenna parabolica e decodificatore.
Non è ancora stato deciso, soprattutto, se gli otto canali saranno tutti o in parte a
pagamento: diverse opzioni sono allo studio dei vertici aziendali e del presidente
Letizia Moratti.
Per la Rai investire nella Tv digitale via satellite comporta un alto rischio ma
promette di portare avanti una politica delle alleanze e di avere accesso alle
tecnologie della diffusione digitale e della gestione a distanza del parco abbonati,
condizionamenti politici permettendo.
E attraverso la tv del futuro si potrebbe anche anticipare la privatizzazione
permessa dal referendum. La creazione di società ad hoc per la gestione dei canali
tematici e di altre attività
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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nelle quali la Rai possa anche essere in minoranza può essere un modo per
introdurre partner privati nel capitale. Per la Rai, comunque, restano centrali e da
mantenere in mano pubblica le tre reti terrestri. La tv destinata ai grandi pubblici è
quindi tutt’altro che morta, lo dimostrano, oltre alla corsa all’acquisizione dei
grandi network commerciali come Abc e Cbs, anche la somma, duemila miliardi di
lire, spesa dalla Nbc per acquistare i diritti delle Olimpiadi estive e invernali del
Duemila. In un’epoca di forte competizione su tutti i mercati, le grandi marche
hanno sempre bisogno di posizionarsi e chiedono eventi internazionali dai grandi
ascolti.
Sul fronte interno, la Rai chiede al ministero delle Poste l’autorizzazione per
gestire canali a pagamento via satellite, non previsti dall’attuale convenzione con
lo Stato. Il ministero potrebbe autorizzare la sperimentazione, in attesa della
ratifica della direttiva europea sui satelliti. Molto dipenderà da quello che
succederà nel dopo - commissione Napolitano dove circolavano proposte che
avrebbero potuto ridurre le prospettive d’inserimento della Rai sul mercato, come
quella, ad esempio, che la avrebbe costretta a varare un solo canale tematico.
I concorrenti non aspettano, Telepiù dovrebbe ottenere dal ministero la proroga
all’autunno ’96 del termine di legge entro il quale dovrà salire sul satellite. I
sudafricani della Nethold, che controllano la gestione dell’emittente, sono tra i più
avanzati nella sperimentazione del segnale e della gestione del parco abbonati.
Telepiù ha prenotato quattro trasmettitori sull’Hot Bird 2, pari a un “pacchetto” di
sedici canali, anche la Rcs sarebbe in lista d’attesa per due trasmettitori sullo stesso
satellite dell’Eutelsat che sarà ricevuto in tutta Italia, oltre che in gran parte
d’Europa, con una parabola di 50-60 centimetri. Infine, sulle 120 opzioni satelittari
digitali di Eutelsat, solo 50 sarebbero gestite da soggetti nazionali, leggi
permettendo (nella commissione Napolitano c’è chi avrebbe voluto vietare per
cinque anni la tv a pagamento agli operatori con più di una rete). Gli altri saranno
in mano a operatori esteri, alcuni dei quali stanno studiando l’introduzione su
propri canali dell’audio in lingua italiana.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
16
Per la Rai ed i giovani media non c’è solo il problema dell’innovazione tecnologica
che i mezzi trasmissivi (il cavo ed il satellite) stanno delineando. Altrettanto
importante è il problema dei prodotti e servizi che dovranno essere veicolati. Anzi,
a fronte di una rapidissima evoluzione delle tecnologie trasmissive, arranca la
produzione dei contenuti da trasmettere14
.
Come già detto, molte ricerche indicano che le strategie del futuro saranno definite
dai detentori dei contenuti (i grandi archivi di immagini, per esempio) e dei diritti
sul loro sfruttamento.
Importanti gruppi multinazionali stanno già cercando di comperare tutto il
comperabile.
Sulle grandi risorse italiane (i diritti sul patrimonio dei beni culturali, per esempio)
si sta verificando una vera e propria corsa.
La Rai, dunque, sembra voler entrare con tutto il peso dei suoi archivi nella
produzione di software da offrire ai nuovi consumatori di programmi confezionati
su misura in self service. Ciò poiché è evidente che oggi il problema è cosa mettere
dentro questo sistema integrato di televisioni, calcolatori e reti che non ha più
limiti. E bisogna pensarci in fretta per non essere più terra di conquista di prodotti
che arrivano dall’estero attraverso una nuova massiccia ondata di importazioni,
senza alimentare, se non in misura ridotta, l’industria e la creatività nazionale, dato
che nella produzione nazionale la competitività del nostro Paese è, se possibile,
ancora più debole.
Quella cinematografica ha visto, negli ultimi anni, ridursi gli investimenti medi per
pellicola e le quote di mercato, al di là degli exploit di pochi titoli campioni
d’incasso.
Certo il maggior ascolto del pubblico, in tutto il mondo, va ai programmi nazionali
ma in Italia rischia di concentrarsi su eventi dal vivo e programmi a basso costo,
che non coprono l’intera programmazione e non hanno possibilità di sfruttamento
nel tempo sui vari mercati. La Rai è da sempre sostanzialmente un produttore di
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
17
software e in questo contesto deve essere in grado di fornire servizi che incontrino
le esigenze e i bisogni evidenti o latenti degli utenti.
La soglia di accesso per i nuovi canali televisivi, insomma, rimarrà alta, in
mancanza di infrastrutture che permettono di veicolare canali tematici e a
pagamento a pubblici definiti e conosciuti. Ma in ogni caso, anche se questi canali
hanno costi di programmazione più bassi di quelli generalisti, potranno avvalersi
della produzione nazionale solo se quest’ultima garantirà qualità, convenienza e
specializzazione.
_________________
Abstract da:
Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei
Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia
Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed.
settembre 2000).
Presentazione
Un grande dono offerto con grande umiltà.
Ecco come si può definire questa lunga e non lieve fatica di Raimondo Villano, il quale, per
mero spirito di servizio e non certo per ambizioni accademiche, ha voluto assumere la parte
e l’ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evoluzione e
la gran massa di coloro che, in numero e in misura crescenti, son destinati a fare i conti con
essa, anche se non per loro scelta.
Il discorso sull’attuale società dell’informazione è tanto diffuso, che rischia di apparire un
luogo comune. Ma proprio il fatto di essere comune comporta la necessità che se ne
conoscano, sia pure a grandi linee ma non superficialmente, contenuti metodi e finalità non
con la pretesa di dominare il nuovo universo disciplinare ma con il legittimo desiderio di
non esserne dominati e manipolati. La nuova realtà creata dalla scienza informatica ed
elettronica ha profondamente mutato, abbreviandole fin quasi a cancellarle, le tradizionali
coordinate spaziali e temporali dell’umano agire e comunicare, costringendo anche
mentalità e abitudini a rapidi processi di adattamento.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
18Quando gli adattamenti ci sono stati (con o senza traumi conta poco), si son ritrovati
enormemente accresciuti i poteri di ciascun individuo di mettersi in relazione con gli altri e
quindi di moltiplicare, attraverso lo scambio di informazioni, le occasioni e le modalità della
crescita globale della personalità. Quando, invece, gli adattamenti non sono stati neppure
tentati o, se avviati, non hanno creato le sperate abilità, s’è avvertita una progressiva
emarginazione dal flusso delle informazioni e s’è instaurata la non felice condizione di dover
utilizzare informazioni manipolate da altri o comunque di seconda mano.
Ecco perché oggi non è più possibile scegliere tra l’adesione alla nuova realtà e il rifiuto di
essa. Nella società dell’informazione ci siamo già e, ci piaccia o no, l’unica libertà di scelta
che rimane è tra il rassegnarsi a subirla o il prepararsi a guidarla.
E l’uomo, se non vuole abdicare alla propria dignità, non può non provvedere in tempo alla
propria libertà con lo scegliere la seconda ipotesi.
È davvero un Giano bifronte quello che sfida l’uomo contemporaneo a scelte difficili e
irrevocabili: esso promette e fa intravvedere un gran bene, ma contiene anche, occulte, le
insidie di un gran male.
Ancora una volta, come all’inizio della storia, l’uomo deve vivere e risolvere dentro di sé
l’eterno dramma della scelta. Ma in ogni caso la via resta sempre una: quella della
conoscenza.
Per accettare o per respingere.
* * *
L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la
trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le
debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di
cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, contiene
una diligente e accurata disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo misurarsi
con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa intelligenza e
all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
19Sembra proprio che l’intera civiltà occidentale, di plurimillenaria durata, sia giunta ad una
svolta decisiva del suo cammino: la macchina, che pur è frutto dell’umano pensiero, ne
incrementa ed amplifica le potenzialità in misura incredibile e imprevedibile, ma restano
molto difformi da essa i ritmi con cui le masse degli uomini si adeguano alle nuove
possibilità operative. È come se l’immensa eredità della storia dell’umana intelligenza e
ricerca oggi costituisse una remora o un gravame per l’uomo dannato al cambiamento:
questo c’è sempre stato, ma, per i ritmi che ne scandivano il processo, è stato sempre
agevolmente “metabolizzato” dall’uomo. Oggi è l’incalzante rapidità dei processi innovativi
che mette a nudo la lentezza dell’adeguamento dell’uomo e della sua struttura psichica e
mentale.
Ed è proprio lì, nello scarto tra le due velocità, che si annida il rischio: la liberazione dalla
ripetitività meccanica di certe operazioni, offerta dalla macchina, potrebbe tramutarsi in un
forma sconosciuta di asservimento delle masse.
Da parte di chi?
E a vantaggio di chi?
Se a questo punto della riflessione interviene l’inevitabile avvertimento di tener
sempre l’uomo come fine, ecco che ammonitore si leva il passato con tutto il fascino dei
valori ch’esso ha creati e consegnati alla nostra coscienza e alla nostra responsabilità. Il
cammino verso il nuovo è inarrestabile. L’augurio è che l’uomo sappia percorrerlo con
saggezza, con coraggio e con umiltà, traghettando sempre nei nuovi approdi l’eredità delle
passate generazioni, in virtù della quale egli può ancora riconoscersi e dirsi uomo.
La riflessione dell’autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni, nel corso dei
quali egli ne ha fatto partecipi gli amici rotariani del suo club con la generosità di chi mette
a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono
inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna.
Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità del singolo
con la vita del gruppo sono state contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e
rilevanza sociale: ricordo le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio
sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
20universitari e nella ricerca del lavoro nonché le preziose applicazioni della razionalità
informatica alla sistemazione dell’archivio del Distretto 2100 del R.I.
Di tutta l’esperienza acquisita e della conoscenza accumulata nell’itinerario degli ultimi
anni quest’opera rappresenta la “summa”, della quale non saprei se apprezzare di più
l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di
persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i
Rotariani.
A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale
e civile dell’autore, piace concludere questa presentazione col notare ch’egli, nel delineare
l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli
universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia
rotariana dell’uomo come fine.
Gennaio 2000 Antonio Carosella
Prefazione
Il presente lavoro è scaturito dall’analisi, a mano a mano sempre più approfondita, degli
aspetti e delle problematiche della società globale dell’informazione, condotta sulla scorta
di numerosi testi e pubblicazioni, tra le quali ultime mi piace ricordare qui il prestigioso
quotidiano nazionale IL SOLE 24 ORE, che al fenomeno delle telecomunicazioni riserva con
costanza la sua ben nota e non superficiale attenzione.
A me pare, invero, ch’esso, pur senza pretesa di essere esaustivo in una materia oltremodo
complessa a causa dell’intrinseca multifattorialità e polivalenza nonché della magmatica
evoluzione del fenomeno, possa tuttavia divenire un utile strumento di ulteriore
comprensione e punto di partenza per l’aggiornamento delle conoscenze.
Ciò a beneficio di una platea non di addetti ai lavori ma di soggetti di buona volontà, che
con attenzione, sensibilità e sollecitudine recano il loro tassello, piccolo ma pur sempre
prezioso, alla grande opera collettiva dell’edificazione della società contemporanea.
Raimondo Villano
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
21Indice
Presentazione
Prefazione
CAPITOLO I
Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche
CAPITOLO II
Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie
informatiche
CAPITOLO III
Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi
CAPITOLO IV
Problematiche ed azioni politiche
CAPITOLO V
Politica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico
CAPITOLO VI
Stime di mercato
CAPITOLO VII
Aspetti filosofici, morali ed esistenziali
CAPITOLO VIII
Impatto spaziale. Problemi urbanistici
CAPITOLO IX
Impatto sociale
Conclusioni
Note
Bibliografia
_________________
Note
1 Si può scegliere tra due grandi famiglie di fornitori: quella rivolta alle aziende e quella rivolta ai privati.
I primi hanno un costo variabile tra le 200mila lire e i 2 milioni al’ anno, a seconda dei servizi richiesti. I
secondi forniscono abbonamenti ai servizi telematici italiani in contatto con Internet a un canone annuo
variabile dalle 60 alle 200 mila lire.
2 Ed in parte si sta già attuando, ad esempio: Conferenza Onu sulla donna, Pechino 1995.
3 Nicholas Negroponte, Media Lab. di Boston, U.S.A.
4 Gli indicatori sulle dotazioni tecniche nelle scuole superiori (indagine a campione) rivelano che: a) Il
numero di studenti per ogni macchina fotocopiatrice è di: 237,25 nei Licei e nei Magistrali; 197,17 nel
Liceo artistico; 206,29 negli Istituti professionali; 245,12 negli Istituti tecnici; per una media complessiva
di 231,52; b) il numero di studenti per ogni computer destinato ad attività didattica è di: 37,95 nei Licei e
nei Magistrali; 45,58 nel Liceo artistico; 15,12 negli Istituti professionali; 17,4 negli Istituti tecnici; per
una media complessiva di 24,14. Fonte: indagine Censis-Cnel, anno scolastico 1993-94 (i dati si
riferiscono ai primi 570 questionari elaborati sui 1600 pervenuti dalle scuole).
5 Giuliano Beretta, direttore commerciale Eutelstat
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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6 Servizi per i quali i telespettatori sono disposti a pagare un supplemento (dati percentuali; fonte:
Inteco): Film senza alcuna pubblicità: Gran Bretagna 39, Italia 57, Francia 70, Germania 49; Ampia
possibilità di scelta dei programmi multimediali interattivi: Gran Bretagna 60; Italia 47; Francia 82;
Germania 45; Possibilità di decidere l’ora di inizio del programma scelto: Gran Bretagna 28; Italia 25;
Francia 69; Germania 30; Possibilità di vedere le anteprime dei film: Gran Bretagna 40; Italia 43; Francia
80; Germania 41.
7 Percentuale di persone “molto interessate” alla Tv interattiva (Vod): Gran Bretagna 19; Italia 101;
Francia 19; Germania 12; U.S.A. 43; Percentuale di proprietari di videoregistratori che noleggiano
almeno un film al mese: Gran Bretagna 37; Italia 39; Francia 29; Germania 35; U.S.A. 75;
Percentuale di telespettatori che programmano il videoregistratore parecchie volte la settimana: Gran
Bretagna 60; Italia 28; Francia 40; Germania 32; U.S.A. 26.
Fonte: Inteco 8 Consumi giornalieri di Tv nel 194, espressi in minuti pro capite, in alcuni Paesi europei
(Fonte: Carat-Tv Minibook 1994): Gran Bretagna 230,6; Spagna 198,2; Italia 197,3 Germania 193,3;
Francia 185,2; Media europea 185,4.
9 Dati di utilizzo in percentuale di satellite e cavo rispetto alla diffusione degli apparecchi televisivi
(Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati Frost and Sullivan, Dataquest, Datamonitor, Alcatel):
Satellite 1994: Germania 25, Gran Bretagna 20, U.S.A. 10, Francia 8, Olanda 4, Italia 1; 1997(previsioni):
Gran Bretagna 35,Germania 34,U.S.A. 10, Italia 1O,Francia 9, Olanda 6 Cavo 1994: Olanda 82, U.S.A.
65, Germania 45, Francia 15, Gran Bretagna 15, Italia 0; 1997 (previsioni): Olanda 85, USA 70,
Germania 48, Gran Bretagna 30, Francia 23, Italia 8. 10 Mercato del cavo in Europa occidentale dal 1993
al 2003 (Fonte: Cit Research): Famiglie con Tv (in milioni): 155 nel 1993, 161 nel 1995, 166 nel 1997,
175 nel 2001, 179 nel 2003; Famiglie con Tv cavo (in milioni): 32 nel 1993, 38 nel 1995, 43 nel 1997,52
nel 2001, 55 nel 2003; Renetrazione Tv cavo (in % su case con Tv): 21 nel 1993, 23 nel 1995, 26 nel
1997, 30 nel 2001, 31 nel 2003; Penetrazione Pay-Tv (in % su case con Tv): 7 nel 1993, 9 nel 1995, 12
nel 1997,16 nel 2001, 18 nel 2003.
11 Ricerca Inteco.
12 Sartori.
13 B.Miccio, Consigliere RAI.
14 Giulio Carminati, Responsabile Studi e Ricerche RAI.
15 Investimenti in informatica delle industrie italiane espressi in miliardi di lire (Fonte Teknibank per
Osservatorio Smau 1995): 4199 nel 1993,4173 nel 1994 e 4882 nel ’95. Gli investimenti delle aziende
fino a 99 addetti hanno registrato un incremento dello 1,8% nel 1994 rispetto al 1993 e del 40% nel 1995
rispetto al 1994. Gli investimenti delle aziende da 100 a 499 addetti hanno registrato un decremento
dell’0,8% nel 1994/93 ed un incremento dell’1,4% nel 1995/94.
Gli investimenti delle aziende con 500 ed oltre addetti hanno registrato una flessione del 3,1% nel
1994/93 ed un incremento dell’1,9% nel 1995/94. Complessivamente gli investimenti dei tre comparti
hanno registrato una flessione del 10,6% nel 1994/93 ed un incremento del 2,7% nel 1995/94.
16 Giovanna Scarpitti, sociologa, Società Italiana Telelavoro.
17 Carlo De Benedetti, presidente Olivetti.
18 Ettore Pietrabissa, direttore centrali ABI. Nona conferenza di IPACRI su “I nuovi orizzonti nelle
relazioni banche-clienti” (Barcellona, 1995).
19 Ricerca dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, illustrata da Fernando Fabiano, responsabile del
Servizio automazione interbancaria dell’ABI, al Convegno su “ L’informatica nelle banche: stato dell’arte
e prospettive” (Roma, 1995).
20 Fonte: Nomos Ricerca.
21 Fonte: Andersen Consulting.
22 Andrea Corbella, Vice direttore generale Banca Popolare di Milano.
23 Alberto Crippa, Vice direttore generale CARIPLO.
24 Fabio Chiusa, Direttore generale IPACRI.
25 Anna Maria Llopis, Open Bank.
26 Costantino Lauria, dirigente Servizio Antiriciclaggio Ministero del Tesoro - Convegno Assofiduciaria
su aggiornamento delle istruzioni per la lotta al riciclaggio (Roma,1995).
27 Carlo Pisanti, funzionario Settore Normativo Ufficio Vigilanza Banca d’Italia.
28 Fonte: Commerce dept., Killen and Associates-Business Week.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
23
29 Pierfrancesco Gaggi, coordinatore del gruppo di lavoro dell’ABI.
30 Tommaso Padoa Schioppa .
31 Ettore Pietrabissa, direttore centrale ABI.
32 Elserino Piol, Presidente Olivetti-Telemedia.
33 Libro mutante, Ipertesto: si comincia il primo breve capitolo, poi si sceglie subito, a un bivio
elettronico, se proseguire all’antica con pagina 2, oppure soffermarsi su una delle parole del testo,
schiacciare un tasto quando il cursore del computer la incontra sullo schermo e di li balzare a una pagina
collegata, seguendo una storia nella storia, un sentiero che si biforca cento volte. Per tornare poi alla
storia principale, oppure lasciarla in cambio di altre.
34 Il Sole-24 Ore è attivo anche su Audiotel con informazioni di Borsa e di tipo normativo.
35 Fonte: Informatica pubblica.
36 Giancarlo Scatassa, dirigente generale Ministero Funzione Pubblica.
37 Guido Rey, Presidente A.I.P.A.
38 Fonte: Ministero Pubblica Istruzione.
39 Fulvio Berghella, vice direttore generale ISTINFORM (Istituto Consulenza Bancaria) e responsabile
Security Net, che collega oltre 300 aziende fornendo servizi per la prevenzione contro il computer crime.
40 Dati Security Net.
41 Il gruppo di specialisti in materia costituito dall’Associazione italiana per il calcolo automatico (Aica)
intende proporsi, per l’appunto, come osservatorio sull’impiego dei sistemi di sicurezza e diventare al
tempo stesso un punto d’incontro e discussione su questi temi fra utenti, costruttori e ricercatori.
42 Sicurforum Italia-F.T.I.: Giornate di studio “La sicurezza informatica: il progetto intersettoriale
A.I.P.A.11, Roma 1995.
43 Vedasi appendice legislativa.
44 Giusella Finocchiaro.
45 Guido Rey, Presidente A.I.P.A., Convegno Technimedia su “Comportamenti e norme nella società
vulnerabile” nell’ambito del Forum multimediale “La società dell’informazione” (Libera Università Studi
Sociali “Guido Carli” - 1995).
46 Martino Pompilj, dirigente Confindustria.
47 Angelo Mancusi, presidente Infocamere.
48 Dossier pubblico ANASIN sull’eccesso di privacy.
49 Herschel Fink, U.S.A.
50 Electronic Frontier Foundation.
51 Giuseppe Verrini, presidente Task force antipirateria di BSA Italia.
52 Giuseppe Pirillo, presidente Gruppo Informatici Tecnico-Giuridici.
53 Mario Monti, Commissario al Mercato Interno U.E.
54 Esempio: in Italia accordo Telecom (agosto 1995).
55 Jacques Santer, Presidente Commissione Europea: relazione di apertura G7 (Bruxelles, 24.2.1995).
56 Fonte: Commissione Europea.
57 Fabio Cammarano, Amministratore delegato Saritel.
58 Fonte: Pat McGovern, presidente e amministratore delegato di Ide, che ha aperto i lavori
dell’European It Forum organizzato nel 1995 a Parigi.
59 Fonte: elaborazioni e stime Nomos Ricerca su fonti varie.
60 Fonte: Eito, Dataquest, Ide - 60/B. Fonte: Nomos Ricerca-Assinform.
61 Fonte: Eito ’95.
62 Fonte: Eito 1995.
63 Fonte: Dataquest.
64 Fonte: Direzione generale Intel, 1995.
65 Fonte: Osservatorio Smau.
66 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.
67 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.
68 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.
69 Fonte: Ide Italia.
70 Fonte: Ed. Zander, Amministratore delegato Sun Microsystem (Madrid, 1995).
71 Fonte: Eito ’95.
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24
72 Fonte: Gartner Group
73 Stime Teknibank, società di analisi e consulenza italiana nel settore delle Tlc.
74 Fonte: OVUM.
75 Fonte: Associazione Italiana Internet Providers.
76 Elaborata da Charles Sanders Peirce.
77 Paolo Parrini - “Conoscenza e realtà. Saggio di filosofia positiva” - Laterza, Bari 1995 .
78 ABS. e/o Rif. “Evangelium Vitae” 21+24, Enciclica S. S. Giovanni Paolo II (1995).
79 ABS e/o Rif. “Criteri di collaborazione ecumenica ed interreligiosa nel campo delle comunicazioni
sociali”, 15+17, 21+23 Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali (1989).
80 ABS e/o Rif. “Le università cattoliche” 5,7,17,18, Costituzione apostolica S.S.Giovanni Paolo II
(1990).
_________________
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F. LOCATELLI, Stet-Ibm, trattative aperte con C & W e con Vera - Sole Agosto 95.
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R. SANTONOCITO, Via libera negli USA alle lezioni on line - Sole 11/9/95.
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M. R. Z., Gestione del territorio - Italia fanalino di coda - Sole 15/9/95.
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F. VERGNANO, C’è un posto per la Stream nella maxialleanza STET-IBM - Sole 15/9/95.
M. MAUGERI, Una joint venture italo-americana produrrà a Napoli le “chips card”, Il Sole 15/9/95.
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E. LIVINI - G. PALMIERI, Sullo schermo del computer un mappamondo di proposte - Il Sole 11/9/95.
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A. PILATI, La scommessa delle reti - Sole 13/9/95.
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G. CARAVITA, La scommessa del commercio elettronico - Sole 15/9/95.
P. GIANOTTI, Stazioni multimediali per vendere a distanza - Sole 8/9/95.
G. CARAVITA, Olivetti presenta il superpersonal che va oltre la TV - Sole 8/9/95.
C. M. GUERCI, Una sfida che richiede coraggio -Sole 8/9/95.
E. NETTI, Gates vede un futuro online - Sole 8/9/95.
E. NETTI, Corre ancora il mercato europeo - Sole 8.9.95
L. GRUBER, Società globale dell’informazione - Intervista a C. De Benedetti - RAI - TG UNO ore 20,00
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B. BARDANI, La Telecom si scopre armatore nella posa dei cavi sottomarini - Sole 7/9/95.
M. MELE - RAI, avanti sul satellite - 12/8/95.
M. PLATERO, Stet, arriva l’amico americano - Sole 04/8/95.
C. M. GUERCI, La svolta c’è, ora ci vuole il terzo socio - Sole 04/8/95.
E. PIOL, Una città digitale che si apre a tutti - Sole 01/09/95.
M. MELE, Negroponte scommette su Internet - Sole 24/6/95.
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A. PILATI, La vera competizione è globale - Sole 19/8/95.
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G. PELOSI, Società dell’informazione: il rapporto De Benedetti al G.7 - Sole 8/6/95.
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C. MAZZELLA, Più fondi per i computer inseguendo l’efficienza - Sole 06/7/95.
E. CINTOLESI - G. MOCCI, Anche il software tra i beni agevolati - Sole 01/07/95.
G. LUGATO, Vertice di Washington - Intervista a C. De Benedetti - RAI-TG UNO 19/05/95.
M. ZANONE - POMA, Libera TV in libero mercato - Sole.
R. SANTONOCITO, Le professioni del bit e del byte - Sole 12/6/95.
L. GRUBER, Intervista a Minicucci - RAI, TG UNO 19/05/95.
M. RENZULLI, Intervista a Minicucci - RAI, TG UNO 19/05/95.
A. FORESI, Bruxelles: G.7 informatica - RAI, TG UNO ore 20,00 - 25/02/95.
A. FORESI, Bruxelles: G.7 informatica - RAI, TG UNO ore 13,30 - 26/02/95.
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G. BETTETINI, Il piccolo schermo e il grande fratello - Sole 27/9/95.
A. PLATEROTI, Microsoft e Visa: su Internet pagamenti sicuri - Sole 28/9/95.
A. PLATEROTI, In arrivo per le P.m.i. l’export telematico - Sole 27/9/95.
M. NIADA, Lo Stock Exchange ha un rivale. A Londra nasce Borsa Elettronica - Sole 22/9/95.
C. B., Bertelsmann migliora i conti e scommette sul multimediale - Sole 21/9/95.
F. RE., Stet, 3.500 miliardi di utili targati Telecom - Sole 29/9/95.
L. CALLEGARI, E Venezia diventa cablata con lavori per 160 miliardi - Sole 22/9/95.
G. I., Con i servizi RAI il “made in Italy” viaggia sulla rete - Sole 22/9/95.
G. Ca, La Saritel (Stet) scommette tutto sui server Netscape - Sole 22/9/95.
M. RICCI, E’ già flop la TV interattiva - Repubblica 18/9/95.
M. RICCI, L’Europa delle nuove TV - Sole 18/8/95.
M. MELE, Sulle nuove TV un’Europa senza Italia - Sole 18/8/95.
G. CARAVITA, Servizi telematici - E’ guerra aperta nelle Tlc italiane - Sole 07/07/95.
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M. MELE, La cable TV corre in Europa - Sole 19/7/95.
D. ROVEDA, Time Warner conquista la CNN - Sole 23/9/95.
E. R., Trieste vara l’accordo per cablare la città: 100 miliardi - Sole 26/9/95.
F. VERGNANO, AT&T sfida la B.T. a Londra - Sole 24/9/95.
Le F.S. mettono in campo un polo della telematica - Sole 26/9/95.
A. PLATEROTI, Tecnosfide - Lassù qualcosa ci ama - Sole 03/7/95.
C. ANTONELLI, Tlc, reti contro i monopoli - Sole 19/7/95.
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A. CARINI, Liberalizzazione a passo di Gambino - Repubblica 18/9/95.
F. LOCATELLI, Gambino: va anticipato al 1996 la liberalizzazione dei network - Sole 24/6/95.
P. BEZZI, TLC: la liberalizzazione possibile - Il business sul cavo - Sole 29/6/95.
F. DEBENEDETTI, TLC, la liberalizz azione possibile - Privatizzare, sfida al Governo - Sole 29/6/95.
A. CARINI, Gambino e il piano inclinato - Repubblica 18/9/95.
M. MELE, Pascale: no ai monopoli privati sul cavo - Sole 29/6/95.
F. RENDINA, Prove tecniche di liberalizzazione - Sole 04/8/95.
M. MELE, Cavo, satellite, TV locali: Gambino ha definito il suo disegno di legge - Sole 14/9/95.
S. CARLI, TV, la guerra delle frequenze dalla brace alla “padella” - Repubblica 18/9/95.
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G. CARAVITA, L’Italia vive il boom delle reti locali - Sole 09/06/95.
C. SOTTOCORONA, Computer acceso, e via col clic! - Panorama 14/9/95.
E. SANTORO, La corsa riparte ma il gap rimane - Sole 21/9/95.
G. CARAVITA, Nel segno delle reti inizia una nuova era - Sole 21/9/95.
G. BRACCHI, Accelerano le autostrade informatiche - Sole 21/9/95.
E. N., Prezzi troppo bassi, acquisti a rischio - Sole 21/9/95.
B. L. MAZZEI, Il chip dietro lo sportello - Sole 03/10/95.
F. VERGNANO, Deutsche Telecom accelera la liberalizzazione delle reti TLC - Sole 03/10/95.
A. PENZIAS, Rinascimento digitale - Panorama 14/9/95.
P. FONDATI, Prospettive e problemi della svolta telematica - Sole 21/9/95.
R. SA., Opzioni: ecco il nuovo regolamento della Consob - Sole 04/10/95.
F. VERGNANO, Il G.7 delle autostrade elettroniche spinge per deregulation e copyright - Sole 4/10/95.
G. D., Stet vince la gara per la Eutel Bolivia - Sole 30/9/95.
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M. MAG., Il piano Olivetti presto sul tavolo del Governo - Sole 04/10/95.
R. SP., Convegno per capire le basi culturali di una nuova società - Sole 21/9/95.
E. SAN., In vetrina prodotti e trend - Sole 21/9/95.
P. PULIAFITO, Una locomotiva chiamata Soho - Sole 21/9/95.
P. FO, Client Server: per le aziende italiane è una scoperta recente - Sole 21/9/95.
G. OCCHINI, Il mainframe riprende slancio - Sole 21/9/95.
V. ALESSANDRONI, Verso l’informativa pervasiva - Sole 21/9/95.
E in USA scoppia la guerra dei satelliti - Sole 05/10/95.
M. NIADA, B.T. pronta a cablare la Gran Bretagna - Sole 05/10/95.
R. MAMELI, Segnali a prova di errore per la multimedialità - Sole 5/10/95.
G. CAMPELLI, Sulle reti viaggia il business - Sole 05/10/95.
GIO. C., Nuovi strumenti per le industrie - Sole 05/10/95.
F. VERGNANO, Telecomunicazioni - Sole 05/10/95.
F. MORGANTI, La rivoluzione continua - Sole 05/10/95.
F. VERGNANO, Reti dati, affare per giganti - Sole 05/10/95.
R. SP., Fare shopping o cercare lavoro dialogando con il televisore - Sole 5/10/95.
G. CARAVITA, L’obiettivo è la rete per tutti - Sole 29/9/95.
M. R. ZINCONE, La ripresa dell’Europa - Sole 29/9/95.
L’edi applicato alla logistica razionalizza il traffico merci - Sole 21/9/95.
F. ZERBETTO, Implementare senza rischi - Sole 21/9/95.
R. RA., I vantaggi dell’outsourcing nella formazione di prodotto - Sole 21/9/95.
F. RUFFO, In Posta si pagherà con il chip - Sole 29/9/95.
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Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
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M. CALAMANDREI, Biotecnologie nuovo nemico - Sole 13/7/95.
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M. CRICHTON, Angelo hi-tech - Panorama 04/02/94.
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L. CELATA, Realtà virtuale - TG UNO ore 13,30 19/01/95.
G. BEARZI, Aziende, come usare Internet - Sole 27/10/95.
T. BASSINO, Gli occhi della realtà virtuale - Mattino.
M. LOSI, Il risveglio dell’hardware scuote il mercato italiano - Sole 27/10/95.
P. P. DAVOLI, Per l’It un ruolo nella scuola - Sole 27/10/95.
P. ANGELA, Quark economia - Garzanti 29/10/86.
P. FO, L’arte guarda all’era del digitale - Sole 27/10/95.
A. GALLIPPI, L’intelligenza artificiale come strategia di crescita - Sole 27/10/95.
S. MATTA, Leonardo, formazione online - Sole 27/10/95.
L. NECCI, La società dei servizi chiede responsabilità - Sole 30/6/95.
H. G. GADAMER, Appello ai giovani costruttori di pace - Mattino 23/3/95.
A. PILATI, Anni di video (demo)crazia - Sole 06/08/95.
G. BETTINI, Ma il TG informa oppure manipola? - Sole 06/08/95.
F. COLOMBO, Come cambia il lavoro - Panorama 07/06/92.
D. DE MASI, La vera rivoluzione: liberarsi dal lavoro - Mattino 08/04/94.
ALF. S., Deregulation al traguardo - Sole 12/6/95.
G. CASERZA, Al mercato unico delle immagini - Mattino 03/05/94.
F. RENDINA, Tlc, scoppia la guerra dei prezzi - Sole 05/7/95.
R. VACCA, Nuovi incontri ravvicinati coi...”Knowbot” della porta accanto - Il Mattino 3/5/94.
TELECOM ITALIA, I servizi internazionali - 17/07/95.
F. VERGNANO, Telefoni, pronta la nuova bolletta - Sole 12/9/95.
C. ANTONELLI, Dall’informatica alle Tle: sfida e rischi della mutazione - Sole 14/9/95.
F. RENDINA, La trasmissione dati è troppo cara - Sole 21/7/95.
R. CADEO, In linea un codice “anti-abusi” - Sole 20/9/95.
M. G. M., La telefonata arriva dallo spazio - Sole 22/9/95.
F. VERGNANO, Si apre una nuova era - Sole 22/9/95.
A. PLATEROTI, Non tutte appetibili le TLC - Sole 8/10/95.
M. R. ZINCONE, Il borsellino elettronico - Sole 03/11/95.
L’Ordine entra in rete, Il Farmacista N.16 del 12/10/95.
R. TURNO, Il computer promette: basta certificati - Sole 08/11/95.
M. ROG., Per l’informatica investiti duemila miliardi nel ’94 - Sole 06/11/95.
R. TU, I ministeri nel mirino - Sole 06/11/95.
F. V., Otto banche su dieci in rete “virtuale” di Telecom Italia - Sole 10/11/95.
B. L. M., Banche più vigili sul fronte del riciclaggio - Sole 09/11/95.
R. TU, Protesti informatici al debutto - Sole 16/11/95.
R. SANTONOCITO, In Svezia il telelavoro convince anche i ministri - Sole 13/11/95.
C. BEGUINOT, Il cablaggio delle città per vincere il degrado - Sole 27/12/95.
A. MASSARENTI, Anche su Internet la libertà vuole regole - Sole 30/12/95.
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
33
V. ZENO ZENCOVICH, Telecomunicazione, libertà da costruire - Sole 3/1/96.
_________________
Profilo sintetico dell’autore
“Non cercare di diventare un uomo di successo,
ma piuttosto un uomo di valore”
Albert Einstein
Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista,
assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il
figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano
International Business Team dal 2012, con attività in 16 ambiti di business, consulting
& service (tra cui: affari internazionali, immobiliare d’alta gamma, previdenza, edilizia e
restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013),
Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e
Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal
2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983),
Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cavaliere di Giustizia Fra’ Giorgio Maria
Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente della
Fondazione sociosanitaria e umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore
(dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (2006), già pontificia Tiberina
)2009), Studi Melitensi (2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (2010),
International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia (2001), Società
Napoletana Storia Patria (2008), Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (ad honorem, 2006).
Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste
nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che
pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abilitazione: Farmacia (1985); corsi
certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina
sociale Chiesa, Teologia. Lauree honoris causa: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e
Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015).
Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso
Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere
diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies
Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), 11
anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile sicurezza Tribunali
Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dal
condidato al Nobel Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le
Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante
farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia),
Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio, 14 anni Delegato dei Governors per Archivio
Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e ca 80 Club) e presso I.C.R. per Rotary Italia; in
Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli
internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e
presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione
Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli,
coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale
Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
34
Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia Farmacopee (Univ. Berna,
2012-13). Nell’ambito degli eventi “World no-tobacco day”, ha partecipato a varie iniziative
presso il Ministero della Salute. Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di
Pompei Mons. Francesco Saverio Toppi, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e
Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino De Laurentiis (proposto nel 2000), produttore
cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio Greco,
Presidente Tribunale TA (Rotary, 2000); Giulio Tarro, virologo Candidato al Premio Nobel per
la Medicina 2000 e 2015 (Asas, 2011); Gianni Rivera, Vice Campione del Mondo di Calcio
(Aerec, 2012); Patrizio Polisca, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico
del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano; Gualtiero Ricciardi,
Presidente Istituto Superiore di Sanità. Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi
eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International
(Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary
Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008);
Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano-
Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità
Galeno (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica
Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio
Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006);
LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura
(Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013);
Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800; Tiberino-Scienza
(Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia
d’Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Speciale Asas-Mi.BACT-Studi storici in
scienze biomediche e farmaceutiche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione
letteraria che ammonta a oltre 790 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche,
religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact
factor; oltre 50 libri (di cui 14 con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti
anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con
patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di
rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia
Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA,
Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di
Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più
edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra
cui Bayer S.p.A.). Cataloghi: Library of Congress UK Authority (NACO); Bibliothèque
nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health
(NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Biblioteca della Fondazione Vaticana
Joseph Ratzinger-Benedetto XVI; 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010;
Opac Sbn con oltre 200 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno
apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello
Stato e il Santo Padre.
* * *
Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza
in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia
Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz.,
2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e
morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus
Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in
silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione
35
storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di
Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo
digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012);
Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per
un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie -
circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni
(2015). Tra i multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1
(patroc. Unesco, 2009).
“Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata”
Gabriel Garcia Marquez
PROFILO ESSENZIALE INFORMATICO
Esperto dei sistemi operativi Windows (3.11, 95, 98, Millennium, 2000, XP), dei programmi Office
Microsoft (Excel, PowerPoint, Word, Publisher, Paint, Explorer, One Note, Works, Outlook Express,
Windows Media Player), del programma database di archiviazione Oracle (small edition multilicenza),
dei programmi di grafica e impaginazione Adobe Photoshop, Corel Draw, Corel Photopaint, Corel
Painter; dei programmi video e fotografici Nikon, Nikon Imaging, Image Composer, ACDSee v3.1, Inter
Video DVD4, Canon Easy-PhotoPrint; del programma web Front Page; dei programmi HP Precisionscan
Pro, Adobe Acrobat, Nikon Tranfer, ACDSeeNero Burning ROM, Nero Express. Esperto dell’utilizzo di
dispositivi particolari collegati al pc: macchina fotografica digitale, scanner. Ha un’ottima pratica con i
software Google+, Google Maps e Google Mail e del browswer Google Crome. È in possesso di una
buona pratica del software gestionale Content Management System CMS “WordPress” versione 3.0 in
linguaggio PHP con database Mysql.
Delegato A.Gi.Far al Congresso Nazionale “Farmatica 1987” dell'Unione Tecnica Farmacisti Italiani
UTIFAR (Arezzo, 12.1987); promotore di corsi di formazione professionale di alfabetizzazione
informatica patrocinati da FOFI e Federfarma in collaborazione con CSF (nov/dic 1987). Nel Distretto
2100-Italia del Rotary International è: Componente della Commissione Informatizzazione a.r. 1994-95
e a.r. 2000-01, Componente della Commissione Informatizzazione dei Club a.r. 1995-96. Autore di
alcuni programmi informatici di gestione tecnico-operativa, finanziaria ed amministrativa per farmacia
(dal 1997). Nel Rotary Club è: autore, promotore e curatore della Tavola rotariana nel Rotary Club
Pompei Oplonti Vesuvio Est sul tema: “Scienza e tecnica per il progetto Uomo: la città cablata”
(Pompei, 10 marzo 1993); autore, promotore e curatore della Tavola rotariana nel Rotary Club Pompei
Oplonti Vesuvio Est sul tema: “Scienza e tecnica per il progetto Uomo: la realtà virtuale” (Pompei, 7
aprile 1993); progettista (nel 1999) e realizzatore (nel novembre 2000) a favore dei figli dei carcerati
presso i Centri Educativi Giovanili di Pompei di una ludoteca composta da enciclopedie multimediali,
fiabe sonore, video cassette e cd-rom educational (sul corpo umano) e di home cinema, giochi, ecc., in
collaborazione con Rizzoli-Corriere della Sera; coautore e coordinatore del progetto di informatizzazione
di 3 Guardie Mediche dell’ASL del territorio (ottobre 2000); autore del progetto di un mega sito web
multimediale con 67 link (gen. 2001); ideatore e coordinatore del Corso di videoformazione per studenti
S.M.S. sulla leadership. Ideatore e co-autore di una campagna di tutela dei minori in Internet varata alla
presenza del Prefetto di Napoli: progetta per le scuole elementari e medie del territorio del Rotary Club
una Campagna di tutela dei minori in Internet che attua con la collaborazione della Vice Presidente
Rotaract, pittrice Stefania Sabatino, autrice di un fumetto contenente suggerimenti ed avvertenze
stampato e distribuito in 10.000 esemplari (maggio 2001). È organizzatore e coordinatore, per
incrementare le conoscenze, le capacità e l’utilizzo delle nuove tecnologie informative e comunicative
(ict) a vari livelli, di quattro corsi gratuiti per informatica in collaborazione con la società Bit Informatica
di Torre del Greco: “Info over 60”, corso di informatica generale per ultrasessantenni non rotariani; “Info
Onlus”, corso di informatica generale per non rotariani; “Info Rotary”, corso di e-commerce per rotariani;
“Info pmi”, corso di e-commerce per imprenditori.l Al termine di tutti i corsi ciascun partecipante ha
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  • 1. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 1 Società globale dell’informazione Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche - TELEVISIONE - Raimondo Villano “Non c’è nulla che spaventi di più l’uomo che prendere coscienza dell’immensità di cosa è capace di fare e diventare” Søren Aabye Kierkegarard
  • 2. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 2 Riguardo alla televisione, si deve tener presente che essa si prepara a passare dall’era catodica a quella digitale in cui si può trasmettere attraverso un segnale dieci volte più grande di quello attuale giungendo a ricevere fino a cinquecento canali specializzati, multimediali ed interattivi. Il televisore diventerà un po’ computer, un po’ videotelefono ed un po’ terminale. La quantità di canali a disposizione5 spingerà i broadcaster ad offrire dei bouquet di programmi specializzati abbandonando la strategia di ricercare il massimo ascolto in ogni rete. Le reti generaliste diventeranno tematiche (le stesse emittenti attuali sanno di dover cambiare): sono pronti i canali dedicati ai bambini, agli amanti della musica e dello sport, alle notizie finanziarie. L’avvento di questi nuovi media caratterizzati da soluzioni più o meno accentuate di interattività ed il loro rapporto con la televisione tradizionale, soprattutto con quella generalista, hanno comportato lo sviluppo di un intenso dibattito fra operatori, programmisti, ricercatori e studiosi dei fenomeni comunicativi. Un dibattito che si potrebbe ridurre a una contrapposizione fra un’ipotesi di rivalità e, quindi, anche di futura sostituzione di un tipo di comunicazione rispetto all’altro e un auspicio di complementarità reciproca, addirittura di collaborazione. Inoltre, è emersa una contrapposizione interpretativa fra “ottimisti” e “prudenti”, al di là, ovviamente, della diversità di sfumature. I primi hanno sottolineato l’impatto “rivoluzionario” delle nuove tecnologie e hanno previsto una perdita progressiva d’importanza del tradizionale “broadcastin”; gli altri hanno dato giudizi più acuti contrapponendo alla prospettiva fiduciosa e proiettata verso il futuro tecnologico la preoccupazione soprattutto per le difficoltà d’ordine economico e per quelle connesse alle abitudini di consumo. Vi è, inoltre, chi ritiene che l’utilizzo della tecnologia videoway cambia le abitudini di ascolto dei telespettatori ma non conferma le ipotesi sulla sostituzione della televisione tradizionale e c’è chi, invece, sostiene la necessità di ridimensionare le previsioni rispetto agli atteggiamenti di consumo del telespettatore, rilevando come negli Usa l’impatto
  • 3. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 3 delle nuove tecnologie sia stato minore rispetto a quanto soprattutto i media prevedevano. Questo discorso viene ancora più evidenziato se si considera come i network statunitensi stiano attualmente rafforzandosi e concentrandosi e stiano proponendo un’immagine della tv generalista come matrice di tutte le nuove forme di televisione, come punto di riferimento nella pluralità dell’offerta: il suo palinsesto potrebbe essere usato come un menu a cui attingere per le costruzioni delle reti tematiche (la rete delle reti). C’è, tuttavia, da tener presente, come d’altronde afferma la maggior parte degli specialisti del settore, che la Tv generalista tra dieci anni sarà ancora seguita dal 50-70% dei telespettatori. Come, infatti, è già accaduto per i quotidiani, l’arrivo di un nuovo “medium” modifica l’ambiente della comunicazione ma non determina la scomparsa del precedente. È chiaro, pertanto, che bisogna agire sulla diversificazione del pubblico e sulla disaffezione per i canali tradizionali (per nulla automatica né maggioritaria) offrendo generi poco presenti nei loro palinsesti generalisti, per conquistare nicchie di mercato composte da pubblici a reddito medio-alto e quindi con maggiori capacità di selezione e di critica verso l’offerta. I sondaggi dicono che, per assicurarsi questi sevizi, l’americano medio è disposto a spendere circa 10 dollari al mese in più di quanto spende ora. In Europa6 sono i francesi che si dichiarano più disponibili a pagare pur di avere la possibilità di accedere ai servizi televisivi avanzati. Non meraviglia affatto che, sotto questo punto di vista, l’Italia non si mostri molto entusiasta, dal momento che nel nostro Paese non esiste la televisione via cavo e i telespettatori sono stati da sempre abituati a vedere la tv praticamente gratis: per le reti pubbliche c’è il canone, mentre sui canali commerciali si paga indirettamente sottoponendosi al bombardamento pubblicitario. Risulta interessante notare che, secondo le ricerche della Inteco, sei italiani su dieci sarebbero disposti a pagare un
  • 4. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 4 supplemento per vedere i film senza pubblicità (contro il 70% dei francesi, il 49% dei tedeschi e il 39% degli inglesi). Pochi, insomma, sembra siano convinti che il mercato della tv interattiva sia destinato a diventare un mercato di massa7 poiché il consumo televisivo ha tempi di cambiamento più lenti rispetto all’innovazione dell’offerta e alle alleanze tra i gruppi che la determinano. La risposta dei diversi pubblici nazionali, pertanto, rappresenta il grande interrogativo sulla redditività degli investimenti effettuati o da effettuare da parte di Stati e grandi società della comunicazione nell’interattività. In queste condizioni, il break even, il punto di pareggio, per questi investimenti, sarebbe lontano nel tempo almeno quindici anni, un pò troppo anche per le gigantesche corporazioni interessate. I rischi del passaggio all’era dell’interattività, quindi, sono sintetizzabili nella scarsa disponibilità non solo di tempo dei consumatori ma, soprattutto, di risorse degli investitori mentre la comunicazione commerciale sarà più lunga nei tempi e più riflessiva, in risposta ai bisogni d’informazione. Il vero problema è senza dubbio rappresentato dai costi. Un centro servizi costa 60 miliardi e bisogna averne molti sul territorio. In Usa, per dotare 60 milioni di case dell’attrezzatura necessaria, dicono gli analisti, occorrono fra i 70 e i 90 miliardi di dollari. Il costo per collegare ogni singola casa varia, secondo le stime, fra i 700 e i 2.500 dollari. Vi è, poi, il costo dei servizi: infatti le sperimentazioni statunitensi dimostrano che la gente paga solo per servizi effettivi. In realtà, la storia dell’industria è fatta di salti tecnologici che hanno reso possibile prodotti che sembravano irrealistici e di bisogni latenti dei consumatori che esplodono all’improvviso. E tutti hanno troppa paura di commettere lo stesso errore (snobbare i mini computer) che è costato all’Ibm la leadership planetaria dell’informatica.
  • 5. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 5 In attesa del “mondo nuovo” i grandi magazzini dell’informazione on line su reti telefoniche, le reti via cavo con crescente capacità di trasporto di servizi televisivi e la diffusione di centinaia di canali via satellite, irrompono in un mercato che, comunque, risulterà in mano ai consumatori ed ai possessori del prodotto, cioè dei contenuti da veicolare in vecchie e nuove reti. Un mercato, ancora, che attualmente è maturo, cioè dove il consumo di televisione non avrà ulteriori tassi di incremento8 . Per quanto riguarda i contenuti e gli strumenti europei nella strategia a sostegno dell’audiovisivo, l’Europa cerca, con molte difficoltà, di recitare ancora un ruolo da protagonista in questo settore come anche in quello delle comunicazioni. Di fronte alla nuova ondata di fusioni negli Stati Uniti e all’imminente avvio delle trasmissioni digitali via satellite, con la relativa moltiplicazione dei canali e dei servizi televisivi, l’Unione Europea sostiene la propria industria audiovisiva, le cui dimensioni nazionali sono di gran lunga inferiori a quelle dei colossi statunitensi. Fino a pochi anni fa, a Bruxelles la parola magica era Alta Definizione ma il suo standard europeo di Alta Definizione è fallito prima di nascere, spiazzato irrimediabilmente dall’avanzata delle tecnologie digitali negli Stati Uniti. Ora l’Europa comunitaria punta allo sviluppo degli apparecchi televisivi in 16:9, a schermo cinematografico, in grado di ricevere sia programmi analogici, quelli diffusi attualmente, che quelli digitali e compatibili con la futura Alta Definizione. Ci si può chiedere se non si rischi un secondo fallimento europeo per imporre i costosi apparecchi a grande schermo, in grado di essere sfruttati al meglio solo con prodotti ad alto costo (film o eventi sportivi) anziché puntare soprattutto sulla distribuzione numerica in termini di moltiplicazione dei canali e dei servizi extra televisivi. In entrambi i casi, bisognerà comunque avere una maggiore produzione europea e nazionale di programmi di stock, quelli in grado di essere riprodotti più volte e, se possibile, esportati sui mercati esteri, a partire dalla fiction e dai film. In questo scenario, l’assenza dell’Italia dal Piano d’azione per i servizi avanzati è una conseguenza della nostra cultura politica e informativa sui mezzi di
  • 6. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 6 comunicazione. Una cultura sintonizzata sulle poltrone, sui personaggi che le occupano e - nella sostanza - sul controllo dell’informazione. Una cultura, quindi, che sottovaluta la portata strategica dello sviluppo di una forte industria dei programmi nazionale ed europea. Lo stesso dibattito pro o contro le quote di programmazione destinate ai programmi di origine europea ha suscitato scarsa eco sui nostri quotidiani e tra i partiti, al contrario di quanto è accaduto negli altri paesi europei. Inoltre, dopo il fallimento dello standard televisivo Mac che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare l’anticamera per l’affermazione dell’Alta Definizione continentale, l’Europa cerca di non perdere ulteriore terreno rispetto agli Stati Uniti e al Giappone nella corsa alla televisione del futuro. Uno degli strumenti utilizzati da Bruxelles nella sua strategia per il sostegno dell’audiovisivo, insieme al Piano media dedicato alla pre-produzione, produzione e distribuzione di programmi e film europei, è il Piano d’azione “16:9”, dedicato allo sviluppo di programmi per i televisori a grande schermo, di cui recentemente è stato presentato il Primo rapporto annuale della Commissione al Parlamento e al Consiglio europeo. Rapporto che rivela, purtroppo, come l’Italia sia stata finora del tutto assente nella richiesta e nell’assegnazione di finanziamenti per i servizi avanzati di televisione nel biennio ’93-94. Obiettivo del Piano è quello di favorire la diffusione di apparecchi riceventi a grande schermo (nei quali il rapporto base-altezza è pari a 16:9, rispetto al tradizionale 4:3, proponendo un’immagine più simile allo schermo cinematografico) incentivando, con opportuni finanziamenti, la produzione e la diffusione di programmi audiovisivi in tale formato. A Bruxelles, inoltre, si sta preparando la Direttiva sulle norme relative ai segnali televisivi, che dovrà rimpiazzare la “Mac” del ’92. Tale nuova direttiva dovrà offrire un contesto di norme che favorisca lo sviluppo di un mercato i cui protagonisti siano orientati soprattutto a sviluppare la diffusione numerica dei propri canali televisivi.
  • 7. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 7 Di poi, il mercato dei tv color a schermo cinematografico è impantanato in una situazione nella quale i produttori di apparecchi e di radiodiffusori si rinfacciano a vicenda di attendere lo sviluppo del mercato senza investire per farlo decollare. Inoltre, va considerato che il futuro della tv si gioca sulla moltiplicazione sia tecnologica sia commerciale dei canali, con una maggior concorrenza dovuta alla possibilità di segmentare il mercato, di fare promozioni incrociate tra le diverse reti e di vendere pacchetti di abbonamenti “combinati” che vedano tra i clienti sia i possessori delle antenne satellitari9 sia le case raggiunte dal cavo. Negli Usa Fox e Nbc trasmettono via satellite sia direttamente sia ai centri di redistribuzione dei cable system operator. Il segnale viene trasportato da sei colossi (Alascom, Gte spacenet, GEAmerican, Hughes, AT&T, Comsat) attraverso 34 satelliti domestici: 4,1 milioni di case hanno le antenne sul tetto con un giro d’affari pari a 400 milioni di dollari (oltre 650 miliardi). Ecco alcuni numeri. Secondo la National cable television association, alla fine del ’94 c’erano 11.350 società proprietarie di sistemi via cavo articolati su base locale che collegavano 61 milioni di case (i colossi sono Tci e Time Warner con oltre 26 milioni di abbonati). Per quanto riguarda i programmi, negli ultimi tre anni il numero dei canali nazionali specializzati via cavo è più che raddoppiato: oggi si calcola che siano 150. E questo mercato è al centro di un aspro scontro tra lobby per stabilire le nuove regole. Proprio lo scorso anno la commissione Commercio della Camera ha approvato una proposta di legge favorevole alla liberalizzazione selvaggia che aprirebbe la strada alle concentrazioni tra i diversi media su scala nazionale: un round nettamente a favore dei grandi operatori. Dal canto loro le compagnie telefoniche locali si apprestano a entrare massicciamente nella distribuzione via cavo di servizi video. La partita del multimediale è, però, appena cominciata.
  • 8. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 8 Per quanto riguarda gli incassi delle maggiori Tv specializzate via cavo nel 1993, espressi in milioni di dollari, essi sono stati di: 342 per espn, 298 per tbs, 311 per usa, 190 per mtv, 149 per nickelodeon, 209 per tnt e 197 per cnn, mentre gli incassi per il 1994 sono cresciuti sino a: 403 per espn, 356 per tbs, 327 per usa, 250 per mtv, 235 per tnt, 216 per nickelodeon e 204 per cnn. Ampliando il campo di osservazione all’Europa, c’è da dire che il cavo si è sviluppato come servizio locale, anziché nazionale, pur essendo spesso di proprietà pubblica, tranne che in Francia e Germania10. Quest’ultimo Paese, con 13,5 milioni di collegamenti, conta un terzo degli abbonati in Europa e vale un terzo delle entrate continentali. La Francia, invece, ha praticamente abbandonato il suo plan cable, lanciato in pompa magna come inarrestabile volano per l’industria elettronica e audiovisiva nazionale. Due ondate simultanee di cambiamento stanno investendo il mercato della tv via cavo: la convergenza del mercato della televisione con quello delle telecomunicazioni e la liberalizzazione dei servizi di telecomunicazione. Ciò significa che i tradizionali gestori delle Tlc sono, rispetto al passato, estremamente interessati al cavo, come dimostra il piano di Telecom Italia per raggiungere dieci milioni di abitazioni entro il 1998. Il mercato del cavo, in primo luogo, è in crescita, anche se molti operatori sono in perdita e i risultati non giustificherebbero l’ottimismo e l’entusiasmo per il futuro di molti addetti ai lavori. In secondo luogo, le reti cablate e quelle di telecomunicazione stanno diventando più simili dal punto di vista tecnico. In entrambi i casi, poi, gli operatori coinvolti sono interessati a nuove forme di servizi interattivi, come il video - su - domanda e i videogiochi in rete. L’integrazione totale tra telecomunicazioni e tv via cavo è, però, ancora lontana, sebbene tecnicamente possibile, a causa degli enormi investimenti richiesti. Molti fornitori autorizzati ad offrire il servizio telefonico di base attraverso il cavo potrebbero seguire il modello britannico della rete parzialmente integrata
  • 9. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 9 (acquistando i collegamenti a lunga distanza dai principali operatori, British Telecom in testa). All’inizio del ’94, un’abitazione su quattro dell’Europa occidentale era collegata alla tv via cavo e il totale della spesa degli abbonati era di circa quattro milioni di Ecu, tre quarti dei quali per i servizi di base, il resto diviso tra costi di collegamenti e abbonamenti alle tv a pagamento. Le spese dei distributori via cavo sono quasi equivalenti alle entrate, ma sottraendo da queste ultime la parte di competenza delle emittenti diffuse a pagamento, il settore, nel suo insieme, è in perdita. La maggior parte delle spese degli operatori è destinata a portare il servizio di base ai nuovi utenti e aumentare la capacità di trasporto della rete; il limite dei nuovi servizi consiste nel fatto che essi comportano costi ingenti a cui corrisponde un incremento marginale dei guadagni. Al di là della media, i mercati del cavo in Europa occidentale stanno attraversando fasi di sviluppo estremamente diversificate. I 32 milioni di abbonati alla fine del ’93 dovrebbero, secondo la Cit Research, arrivare a 55 milioni entro il 2003, con una crescita del 70%, raggiungendo il 31% delle abitazioni con il televisore. I ricavi lordi complessivi degli operatori cavo dovrebbero quasi triplicarsi, dai 3,9 miliardi di Ecu del ’93 agli 11,3 del 2003. A trarne maggior profitto, però, saranno i proprietari dei canali a pagamento più che gli operatori del cavo, perché i servizi di pay-tv porteranno dal 15 al 30% la loro quota sul totale degli introiti del cavo. Con l’avvento dei servizi interattivi, inoltre, i distributori via cavo si ritroveranno a spendere una quota maggiore del proprio budget per l’acquisto di programmi - si tratti di film o di videogiochi - rispetto ai 26 milioni di Ecu del 1993, ma si ridurranno i costi di sviluppo delle reti (ma non quelle di esercizio). Tra i singoli Paesi, nell’anno Duemila, la Gran Bretagna dovrebbe superare la Francia, partita in grande anticipo con il suo plan cable, quanto a numero di abbonati, con 3,28 milioni di famiglie contro 3,13 nel 2001 e, in quell’anno, la Germania sarà a quota 21 milioni di abbonati al cavo ma a scapito soprattutto degli impianti con antenne centralizzate. In Gran Bretagna vi sarà il massimo sviluppo
  • 10. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 10 della pay-tv nonostante la normativa ignori in buona parte il futuro peso delle reti via cavo. Attualmete queste pesano per circa il 3% del mercato totale contro il 35% delle reti satellitari, il 36% detenuto dai due canali commerciali (Itv e Channel 4) e il 32% delle due reti pubbliche della Bbc. In un mercato ormai quasi totalmente liberalizzato quale quello britannico, infatti, le tv via cavo americane (ma anche francesi e, naturalmente, inglesi) stanno ritagliandosi una quota sempre crescente, oltre a porre nuovi problemi di rapporti con le società telefoniche che a loro volta sono interessate a vendere agli utenti nuovi prodotti. Il mercato delle tv via cavo, in cui operano attualmente una ventina di protagonisti, sta registrando in Gran Bretagna una crescita esponenziale: da poco più di 800mila nel 1993 e 1,4 milioni lo scorso anno il numero degli abbonati dovrebbe superare di slancio quest’anno i due milioni per attestarsi oltre quota 2,5 milioni. Lo sviluppo sarà piuttosto debole invece in Germania dove i servizi di base dovrebbero avere la meglio. Quanto al video - su - domanda, servizio riassumibile nella filosofia del “guarda ciò che vuoi quando vuoi”, secondo la Cit, non c’è compagnia telefonica in Europa che non abbia piani per sperimentare tale servizio, e questo preoccupa gli operatori del cavo, che non hanno a disposizione i mezzi finanziari delle compagnie telefoniche nazionali. Dunque, la tv del futuro parlerà americano11. L’Europa è meno ricettiva degli Usa verso i servizi interattivi e in questo quadro l’Italia risulta tra i Paesi dove il “Vod” (Video on demand) avrà vita difficile. Infatti, solo il 10% degli italiani si è dichiarato “molto interessato” alla televisione “su richiesta”, contro il 43% degli Stati Uniti, il 19% di Gran Bretagna e Francia, il 12% della Germania. Un altro dato considerato molto importante dagli addetti ai lavori è l’utilizzo del videoregistratore.
  • 11. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 11 Tre italiani su dieci, a esempio, programmano il videoregistratore parecchie volte la settimana; si tratta di un dato superiore alla media americana ma che rappresenta comunque una frequenza dimezzata rispetto agli inglesi. Se si analizza più in dettaglio il luogo e il modo in cui decolla la tv interattiva nel mondo, si osserva che negli Usa U.S. West (Omaha) avviata nel 1994 aveva un bacino utenti nel 1995 di 40.000 unità; Bell Atlantic (New Jersey, Virginia) avviata nel 1994 contava 900 utenti nel 1995; Time Warner (Florida) avviata nel dicembre 1994 aveva 400 utenti nel 1995; Tci (Washington) avviata nel 1995 contava 2000 utenti; Nynex (New York) nata nel 1994 contava nel 1995 800 utenti; Viacom (California) nata nel 1995 non ha ancora reso ufficiale il parco utenti. In Germania, invece, Deutche Telekom, presente in sei importanti città e nata nel 1995, conta 6000 utenti mentre in Australia l’Interactive Tv Australia (Adelaide) nata nel novembre 1994 contava nel 1995 1500 utenti. In Gran Bretagna, poi, B.T. (Colchester-Ipswich), creata a giugno 1995, conta 2500 utenti mentre On Line Media (Cambridge), nata a settembre 1994, aveva nel 1995 250 utenti. Infine, in Giappone Governo Giapponese (Kyoto), nata a luglio ’94, contava 300 utenti nel 1995 mentre Tokio Cable Network (Tokyo), nata nel dicembre 1993, aveva nel 1995 400 utenti. Esaminando più in particolare i principali aspetti di sviluppo del settore televisivo in Italia, va rilevato che, benché oggi gli italiani ricevano in media venticinque canali tra emittenti locali e nazionali, non c’è competizione e di fatto si sceglie tra le sei reti principali. Nel contempo, per il modo in cui si è sviluppata la competizione tra i sei network più importanti, si è di fatto determinata un’omogeneizzazione delle programmazioni. Ciò spesso più che far partecipare l’utente gli fa subire la trasmissione, rischiando così di farlo allontanare e di concorrere a fargli sviluppare modi innovativi di intendere l’utilizzazione del mezzo televisivo. Inoltre, apparendo il volume complessivo di risorse che affluisce al sistema dal serbatoio pubblicitario in grado di alimentare non più di sei o sette
  • 12. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 12 reti generaliste, lo sviluppo dei canali tematici offrirà, anche nel nostro Paese, opportunità straordinarie per le aziende che intendono colpire un pubblico mirato e nel contempo gli investimenti pubblicitari concorreranno al rafforzamento delle quote di mercato dei nuovi media in quanto possono influire sull’abbattimento dei costi: la pubblicità sarà “incapsulata” nel programma che costerà meno se sarà ordinato con gli spot. Ovviamente, però, un trend del genere conoscerà dei limiti, dato che un numero eccessivo di canali o ancor più di scelte individuali (milioni) provocano solo il caos. Le previsioni di sviluppo del mercato italiano di Video On Demand sono di circa 200mila abbonati nel 1996, di circa 500mila nel 1998, di circa 1 milione nel 2000 e di 3 milioni nel 2004. In ogni caso, il pubblico italiano, tra film, sport, informazioni e intrattenimento, ha a disposizione un’offerta di tv terrestre senza paragoni con altri Paesi europei. E la diffusione dei videoregistratori è ormai intorno al 60% delle famiglie con tv. Le difficoltà di Telepiù nella raccolta degli abbonamenti nascono anche da questa saturazione di offerta a basso costo (canone), che accentua la lentezza del cambiamento. In autunno è partita a Milano e a Roma la prima sperimentazione commerciale di video on demand che ha coinvolto mille famiglie, che è basata su doppino telefonico e gestita da Stream, società costituita a fine ’93 dalla Stet con la missione di centro servizi per il mercato multimediale. È partita con applicazioni destinate all’intrattenimento, ma con l’obiettivo di arrivare a offrire anche home banking, teledidattica e altri servizi innovativi. Nello scenario nazionale, com’è intuibile, gli attori della rivoluzione tecnologica televisiva sono rappresentati da rai e da Fininvest. La rai ha puntato per gli investimenti tecnologici prevalentemente sull’hardware, ovvero non coinvolgendo tanto i programmi quanto, con finanziamenti di oltre 700 miliardi di lire in tre anni, prevedendo l’informatizzazione degli archivi e la digitalizzazione degli impianti.
  • 13. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 13 La Fininvest ha deciso di compiere sperimentalmente la prima fase della sua rivoluzione tecnologica avviando investimenti (affidati a Videotime, la società del gruppo per i mezzi di produzione) per digitalizzare gli studi al fine di ottimizzare la qualità ed i tempi di realizzazione dei programmi. Inoltre, al di là delle innovazioni tecnologiche, la Videotime guarda al futuro tenendo in costante aggiornamento i suoi quadri: un primo laboratorio telematico è stato allestito ad uso interno, durante una recente convention di quadri e dirigenti. Per quanto concerne, poi, la standardizzazione del sistema, la Fininvest rappresenta l’Italia insieme alla Rai e al ministero delle Poste nell’ambito della Dvb, l’associazione delle 150 maggiori aziende tv europee che opera a Ginevra. Se è vero che la Rai ha gestito le sue reti in chiave generalista è altrettanto vero che la Fininvest ha cercato fin dall’inizio di differenziare le sue tre reti orientando in senso generalista Canale 5 e specializzando le altre due: Rete 4 in direzione del pubblico femminile e Italia 1 in direzione del pubblico giovanile; la stessa Rai ha cominciato, da qualche tempo, a costruire i palinsesti delle proprie reti in direzioni complementari e vuole lavorare sulle reti generaliste, ma anche in quelle specializzate. Questa proliferazione di prodotti e servizi non esaurisce la funzione di servizio pubblico; anzi in un momento in cui la personalizzazione asseconda le spinte settoriali dei mercati, il servizio pubblico deve mediare tra le spinte settoriali e gli interessi della collettività12 . Ma soprattutto la Rai prepara il lancio, a fine ’96, della tv digitale via satellite. È un investimento da 600 miliardi per il quale il servizio pubblico sta portando avanti le trattative con i possibili partner internazionali e quella con il ministero delle Poste, per ottenere il “via libera” a un’attività non prevista dall’attuale convenzione con lo Stato. Colloqui, ad esempio, sono stati avviati con la Disney-Abc, impegnata a lanciare sul continente il suo Disney channel, aventi per oggetto il lancio di uno degli otto canali tematici progettati dalla Rai, quello destinato a famiglie e ragazzi. Attualmente, gli otto canali tematici che la Rai dovrebbe lanciare dal satellite Hot Bird 2 dell’Eutelsat sono: quello musicale (partner Warner e Sony, antitrust
  • 14. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 14 europeo permettendo per la seconda, e la New Regency); quello educativo, finanziato dal Ministero della Pubblica educazione; quello per i ragazzi; quello sportivo; quello tutto dedicato all’informazione (la Cnn ha offerto la propria disponibilità); poi, un canale “Nostalgia” con i programmi Rai che hanno fatto la storia della tv in Italia; un canale cinematografico e uno di musica classica. Un altro canale allo studio potrebbe essere dedicato ai documentari; l’ultimo potrebbe essere quello della solidarietà collegato al Segretariato sociale13 . In ogni caso, l’assetto definitivo del pacchetto Rai deve essere ancora stabilito. Varie ipotesi sono allo studio, tra cui quella, prospettata come la più conveniente, di lasciare “in chiaro” (per i possessori di antenna parabolica) i due canali dedicati all’informazione e all’educational, trasformando in canali a pagamento gli altri sei. È certo, tuttavia, che l’impegno finanziario sarà notevole: 600 miliardi per otto canali, compreso il centro servizi e i costi di marketing. Sui ricavi le stime sono molto prudenti intorno ai 100 miliardi annui per l’intero pacchetto. Il pareggio tra entrate e uscite dovrebbe arrivare intorno al quinto anno, la remunerazione dell’investimento un po’ più avanti, mentre sono previsti incentivi per chi acquisterà antenna parabolica e decodificatore. Non è ancora stato deciso, soprattutto, se gli otto canali saranno tutti o in parte a pagamento: diverse opzioni sono allo studio dei vertici aziendali e del presidente Letizia Moratti. Per la Rai investire nella Tv digitale via satellite comporta un alto rischio ma promette di portare avanti una politica delle alleanze e di avere accesso alle tecnologie della diffusione digitale e della gestione a distanza del parco abbonati, condizionamenti politici permettendo. E attraverso la tv del futuro si potrebbe anche anticipare la privatizzazione permessa dal referendum. La creazione di società ad hoc per la gestione dei canali tematici e di altre attività
  • 15. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 15 nelle quali la Rai possa anche essere in minoranza può essere un modo per introdurre partner privati nel capitale. Per la Rai, comunque, restano centrali e da mantenere in mano pubblica le tre reti terrestri. La tv destinata ai grandi pubblici è quindi tutt’altro che morta, lo dimostrano, oltre alla corsa all’acquisizione dei grandi network commerciali come Abc e Cbs, anche la somma, duemila miliardi di lire, spesa dalla Nbc per acquistare i diritti delle Olimpiadi estive e invernali del Duemila. In un’epoca di forte competizione su tutti i mercati, le grandi marche hanno sempre bisogno di posizionarsi e chiedono eventi internazionali dai grandi ascolti. Sul fronte interno, la Rai chiede al ministero delle Poste l’autorizzazione per gestire canali a pagamento via satellite, non previsti dall’attuale convenzione con lo Stato. Il ministero potrebbe autorizzare la sperimentazione, in attesa della ratifica della direttiva europea sui satelliti. Molto dipenderà da quello che succederà nel dopo - commissione Napolitano dove circolavano proposte che avrebbero potuto ridurre le prospettive d’inserimento della Rai sul mercato, come quella, ad esempio, che la avrebbe costretta a varare un solo canale tematico. I concorrenti non aspettano, Telepiù dovrebbe ottenere dal ministero la proroga all’autunno ’96 del termine di legge entro il quale dovrà salire sul satellite. I sudafricani della Nethold, che controllano la gestione dell’emittente, sono tra i più avanzati nella sperimentazione del segnale e della gestione del parco abbonati. Telepiù ha prenotato quattro trasmettitori sull’Hot Bird 2, pari a un “pacchetto” di sedici canali, anche la Rcs sarebbe in lista d’attesa per due trasmettitori sullo stesso satellite dell’Eutelsat che sarà ricevuto in tutta Italia, oltre che in gran parte d’Europa, con una parabola di 50-60 centimetri. Infine, sulle 120 opzioni satelittari digitali di Eutelsat, solo 50 sarebbero gestite da soggetti nazionali, leggi permettendo (nella commissione Napolitano c’è chi avrebbe voluto vietare per cinque anni la tv a pagamento agli operatori con più di una rete). Gli altri saranno in mano a operatori esteri, alcuni dei quali stanno studiando l’introduzione su propri canali dell’audio in lingua italiana.
  • 16. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 16 Per la Rai ed i giovani media non c’è solo il problema dell’innovazione tecnologica che i mezzi trasmissivi (il cavo ed il satellite) stanno delineando. Altrettanto importante è il problema dei prodotti e servizi che dovranno essere veicolati. Anzi, a fronte di una rapidissima evoluzione delle tecnologie trasmissive, arranca la produzione dei contenuti da trasmettere14 . Come già detto, molte ricerche indicano che le strategie del futuro saranno definite dai detentori dei contenuti (i grandi archivi di immagini, per esempio) e dei diritti sul loro sfruttamento. Importanti gruppi multinazionali stanno già cercando di comperare tutto il comperabile. Sulle grandi risorse italiane (i diritti sul patrimonio dei beni culturali, per esempio) si sta verificando una vera e propria corsa. La Rai, dunque, sembra voler entrare con tutto il peso dei suoi archivi nella produzione di software da offrire ai nuovi consumatori di programmi confezionati su misura in self service. Ciò poiché è evidente che oggi il problema è cosa mettere dentro questo sistema integrato di televisioni, calcolatori e reti che non ha più limiti. E bisogna pensarci in fretta per non essere più terra di conquista di prodotti che arrivano dall’estero attraverso una nuova massiccia ondata di importazioni, senza alimentare, se non in misura ridotta, l’industria e la creatività nazionale, dato che nella produzione nazionale la competitività del nostro Paese è, se possibile, ancora più debole. Quella cinematografica ha visto, negli ultimi anni, ridursi gli investimenti medi per pellicola e le quote di mercato, al di là degli exploit di pochi titoli campioni d’incasso. Certo il maggior ascolto del pubblico, in tutto il mondo, va ai programmi nazionali ma in Italia rischia di concentrarsi su eventi dal vivo e programmi a basso costo, che non coprono l’intera programmazione e non hanno possibilità di sfruttamento nel tempo sui vari mercati. La Rai è da sempre sostanzialmente un produttore di
  • 17. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 17 software e in questo contesto deve essere in grado di fornire servizi che incontrino le esigenze e i bisogni evidenti o latenti degli utenti. La soglia di accesso per i nuovi canali televisivi, insomma, rimarrà alta, in mancanza di infrastrutture che permettono di veicolare canali tematici e a pagamento a pubblici definiti e conosciuti. Ma in ogni caso, anche se questi canali hanno costi di programmazione più bassi di quelli generalisti, potranno avvalersi della produzione nazionale solo se quest’ultima garantirà qualità, convenienza e specializzazione. _________________ Abstract da: Raimondo Villano, “Verso la società globale dell'informazione” (patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del Governatore Rotary International Distretto 2100-Italia Prof. Antonio Carosella, Ed. Eidos, pag. 194; Torre Annunziata, 1^ ed. maggio 1996; 2^ ed. settembre 2000). Presentazione Un grande dono offerto con grande umiltà. Ecco come si può definire questa lunga e non lieve fatica di Raimondo Villano, il quale, per mero spirito di servizio e non certo per ambizioni accademiche, ha voluto assumere la parte e l’ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evoluzione e la gran massa di coloro che, in numero e in misura crescenti, son destinati a fare i conti con essa, anche se non per loro scelta. Il discorso sull’attuale società dell’informazione è tanto diffuso, che rischia di apparire un luogo comune. Ma proprio il fatto di essere comune comporta la necessità che se ne conoscano, sia pure a grandi linee ma non superficialmente, contenuti metodi e finalità non con la pretesa di dominare il nuovo universo disciplinare ma con il legittimo desiderio di non esserne dominati e manipolati. La nuova realtà creata dalla scienza informatica ed elettronica ha profondamente mutato, abbreviandole fin quasi a cancellarle, le tradizionali coordinate spaziali e temporali dell’umano agire e comunicare, costringendo anche mentalità e abitudini a rapidi processi di adattamento.
  • 18. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 18Quando gli adattamenti ci sono stati (con o senza traumi conta poco), si son ritrovati enormemente accresciuti i poteri di ciascun individuo di mettersi in relazione con gli altri e quindi di moltiplicare, attraverso lo scambio di informazioni, le occasioni e le modalità della crescita globale della personalità. Quando, invece, gli adattamenti non sono stati neppure tentati o, se avviati, non hanno creato le sperate abilità, s’è avvertita una progressiva emarginazione dal flusso delle informazioni e s’è instaurata la non felice condizione di dover utilizzare informazioni manipolate da altri o comunque di seconda mano. Ecco perché oggi non è più possibile scegliere tra l’adesione alla nuova realtà e il rifiuto di essa. Nella società dell’informazione ci siamo già e, ci piaccia o no, l’unica libertà di scelta che rimane è tra il rassegnarsi a subirla o il prepararsi a guidarla. E l’uomo, se non vuole abdicare alla propria dignità, non può non provvedere in tempo alla propria libertà con lo scegliere la seconda ipotesi. È davvero un Giano bifronte quello che sfida l’uomo contemporaneo a scelte difficili e irrevocabili: esso promette e fa intravvedere un gran bene, ma contiene anche, occulte, le insidie di un gran male. Ancora una volta, come all’inizio della storia, l’uomo deve vivere e risolvere dentro di sé l’eterno dramma della scelta. Ma in ogni caso la via resta sempre una: quella della conoscenza. Per accettare o per respingere. * * * L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, contiene una diligente e accurata disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo misurarsi con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa intelligenza e all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini.
  • 19. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 19Sembra proprio che l’intera civiltà occidentale, di plurimillenaria durata, sia giunta ad una svolta decisiva del suo cammino: la macchina, che pur è frutto dell’umano pensiero, ne incrementa ed amplifica le potenzialità in misura incredibile e imprevedibile, ma restano molto difformi da essa i ritmi con cui le masse degli uomini si adeguano alle nuove possibilità operative. È come se l’immensa eredità della storia dell’umana intelligenza e ricerca oggi costituisse una remora o un gravame per l’uomo dannato al cambiamento: questo c’è sempre stato, ma, per i ritmi che ne scandivano il processo, è stato sempre agevolmente “metabolizzato” dall’uomo. Oggi è l’incalzante rapidità dei processi innovativi che mette a nudo la lentezza dell’adeguamento dell’uomo e della sua struttura psichica e mentale. Ed è proprio lì, nello scarto tra le due velocità, che si annida il rischio: la liberazione dalla ripetitività meccanica di certe operazioni, offerta dalla macchina, potrebbe tramutarsi in un forma sconosciuta di asservimento delle masse. Da parte di chi? E a vantaggio di chi? Se a questo punto della riflessione interviene l’inevitabile avvertimento di tener sempre l’uomo come fine, ecco che ammonitore si leva il passato con tutto il fascino dei valori ch’esso ha creati e consegnati alla nostra coscienza e alla nostra responsabilità. Il cammino verso il nuovo è inarrestabile. L’augurio è che l’uomo sappia percorrerlo con saggezza, con coraggio e con umiltà, traghettando sempre nei nuovi approdi l’eredità delle passate generazioni, in virtù della quale egli può ancora riconoscersi e dirsi uomo. La riflessione dell’autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni, nel corso dei quali egli ne ha fatto partecipi gli amici rotariani del suo club con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità del singolo con la vita del gruppo sono state contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: ricordo le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi
  • 20. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 20universitari e nella ricerca del lavoro nonché le preziose applicazioni della razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio del Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e della conoscenza accumulata nell’itinerario degli ultimi anni quest’opera rappresenta la “summa”, della quale non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere questa presentazione col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine. Gennaio 2000 Antonio Carosella Prefazione Il presente lavoro è scaturito dall’analisi, a mano a mano sempre più approfondita, degli aspetti e delle problematiche della società globale dell’informazione, condotta sulla scorta di numerosi testi e pubblicazioni, tra le quali ultime mi piace ricordare qui il prestigioso quotidiano nazionale IL SOLE 24 ORE, che al fenomeno delle telecomunicazioni riserva con costanza la sua ben nota e non superficiale attenzione. A me pare, invero, ch’esso, pur senza pretesa di essere esaustivo in una materia oltremodo complessa a causa dell’intrinseca multifattorialità e polivalenza nonché della magmatica evoluzione del fenomeno, possa tuttavia divenire un utile strumento di ulteriore comprensione e punto di partenza per l’aggiornamento delle conoscenze. Ciò a beneficio di una platea non di addetti ai lavori ma di soggetti di buona volontà, che con attenzione, sensibilità e sollecitudine recano il loro tassello, piccolo ma pur sempre prezioso, alla grande opera collettiva dell’edificazione della società contemporanea. Raimondo Villano
  • 21. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 21Indice Presentazione Prefazione CAPITOLO I Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche CAPITOLO II Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche CAPITOLO III Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi CAPITOLO IV Problematiche ed azioni politiche CAPITOLO V Politica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico CAPITOLO VI Stime di mercato CAPITOLO VII Aspetti filosofici, morali ed esistenziali CAPITOLO VIII Impatto spaziale. Problemi urbanistici CAPITOLO IX Impatto sociale Conclusioni Note Bibliografia _________________ Note 1 Si può scegliere tra due grandi famiglie di fornitori: quella rivolta alle aziende e quella rivolta ai privati. I primi hanno un costo variabile tra le 200mila lire e i 2 milioni al’ anno, a seconda dei servizi richiesti. I secondi forniscono abbonamenti ai servizi telematici italiani in contatto con Internet a un canone annuo variabile dalle 60 alle 200 mila lire. 2 Ed in parte si sta già attuando, ad esempio: Conferenza Onu sulla donna, Pechino 1995. 3 Nicholas Negroponte, Media Lab. di Boston, U.S.A. 4 Gli indicatori sulle dotazioni tecniche nelle scuole superiori (indagine a campione) rivelano che: a) Il numero di studenti per ogni macchina fotocopiatrice è di: 237,25 nei Licei e nei Magistrali; 197,17 nel Liceo artistico; 206,29 negli Istituti professionali; 245,12 negli Istituti tecnici; per una media complessiva di 231,52; b) il numero di studenti per ogni computer destinato ad attività didattica è di: 37,95 nei Licei e nei Magistrali; 45,58 nel Liceo artistico; 15,12 negli Istituti professionali; 17,4 negli Istituti tecnici; per una media complessiva di 24,14. Fonte: indagine Censis-Cnel, anno scolastico 1993-94 (i dati si riferiscono ai primi 570 questionari elaborati sui 1600 pervenuti dalle scuole). 5 Giuliano Beretta, direttore commerciale Eutelstat
  • 22. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 22 6 Servizi per i quali i telespettatori sono disposti a pagare un supplemento (dati percentuali; fonte: Inteco): Film senza alcuna pubblicità: Gran Bretagna 39, Italia 57, Francia 70, Germania 49; Ampia possibilità di scelta dei programmi multimediali interattivi: Gran Bretagna 60; Italia 47; Francia 82; Germania 45; Possibilità di decidere l’ora di inizio del programma scelto: Gran Bretagna 28; Italia 25; Francia 69; Germania 30; Possibilità di vedere le anteprime dei film: Gran Bretagna 40; Italia 43; Francia 80; Germania 41. 7 Percentuale di persone “molto interessate” alla Tv interattiva (Vod): Gran Bretagna 19; Italia 101; Francia 19; Germania 12; U.S.A. 43; Percentuale di proprietari di videoregistratori che noleggiano almeno un film al mese: Gran Bretagna 37; Italia 39; Francia 29; Germania 35; U.S.A. 75; Percentuale di telespettatori che programmano il videoregistratore parecchie volte la settimana: Gran Bretagna 60; Italia 28; Francia 40; Germania 32; U.S.A. 26. Fonte: Inteco 8 Consumi giornalieri di Tv nel 194, espressi in minuti pro capite, in alcuni Paesi europei (Fonte: Carat-Tv Minibook 1994): Gran Bretagna 230,6; Spagna 198,2; Italia 197,3 Germania 193,3; Francia 185,2; Media europea 185,4. 9 Dati di utilizzo in percentuale di satellite e cavo rispetto alla diffusione degli apparecchi televisivi (Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati Frost and Sullivan, Dataquest, Datamonitor, Alcatel): Satellite 1994: Germania 25, Gran Bretagna 20, U.S.A. 10, Francia 8, Olanda 4, Italia 1; 1997(previsioni): Gran Bretagna 35,Germania 34,U.S.A. 10, Italia 1O,Francia 9, Olanda 6 Cavo 1994: Olanda 82, U.S.A. 65, Germania 45, Francia 15, Gran Bretagna 15, Italia 0; 1997 (previsioni): Olanda 85, USA 70, Germania 48, Gran Bretagna 30, Francia 23, Italia 8. 10 Mercato del cavo in Europa occidentale dal 1993 al 2003 (Fonte: Cit Research): Famiglie con Tv (in milioni): 155 nel 1993, 161 nel 1995, 166 nel 1997, 175 nel 2001, 179 nel 2003; Famiglie con Tv cavo (in milioni): 32 nel 1993, 38 nel 1995, 43 nel 1997,52 nel 2001, 55 nel 2003; Renetrazione Tv cavo (in % su case con Tv): 21 nel 1993, 23 nel 1995, 26 nel 1997, 30 nel 2001, 31 nel 2003; Penetrazione Pay-Tv (in % su case con Tv): 7 nel 1993, 9 nel 1995, 12 nel 1997,16 nel 2001, 18 nel 2003. 11 Ricerca Inteco. 12 Sartori. 13 B.Miccio, Consigliere RAI. 14 Giulio Carminati, Responsabile Studi e Ricerche RAI. 15 Investimenti in informatica delle industrie italiane espressi in miliardi di lire (Fonte Teknibank per Osservatorio Smau 1995): 4199 nel 1993,4173 nel 1994 e 4882 nel ’95. Gli investimenti delle aziende fino a 99 addetti hanno registrato un incremento dello 1,8% nel 1994 rispetto al 1993 e del 40% nel 1995 rispetto al 1994. Gli investimenti delle aziende da 100 a 499 addetti hanno registrato un decremento dell’0,8% nel 1994/93 ed un incremento dell’1,4% nel 1995/94. Gli investimenti delle aziende con 500 ed oltre addetti hanno registrato una flessione del 3,1% nel 1994/93 ed un incremento dell’1,9% nel 1995/94. Complessivamente gli investimenti dei tre comparti hanno registrato una flessione del 10,6% nel 1994/93 ed un incremento del 2,7% nel 1995/94. 16 Giovanna Scarpitti, sociologa, Società Italiana Telelavoro. 17 Carlo De Benedetti, presidente Olivetti. 18 Ettore Pietrabissa, direttore centrali ABI. Nona conferenza di IPACRI su “I nuovi orizzonti nelle relazioni banche-clienti” (Barcellona, 1995). 19 Ricerca dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, illustrata da Fernando Fabiano, responsabile del Servizio automazione interbancaria dell’ABI, al Convegno su “ L’informatica nelle banche: stato dell’arte e prospettive” (Roma, 1995). 20 Fonte: Nomos Ricerca. 21 Fonte: Andersen Consulting. 22 Andrea Corbella, Vice direttore generale Banca Popolare di Milano. 23 Alberto Crippa, Vice direttore generale CARIPLO. 24 Fabio Chiusa, Direttore generale IPACRI. 25 Anna Maria Llopis, Open Bank. 26 Costantino Lauria, dirigente Servizio Antiriciclaggio Ministero del Tesoro - Convegno Assofiduciaria su aggiornamento delle istruzioni per la lotta al riciclaggio (Roma,1995). 27 Carlo Pisanti, funzionario Settore Normativo Ufficio Vigilanza Banca d’Italia. 28 Fonte: Commerce dept., Killen and Associates-Business Week.
  • 23. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 23 29 Pierfrancesco Gaggi, coordinatore del gruppo di lavoro dell’ABI. 30 Tommaso Padoa Schioppa . 31 Ettore Pietrabissa, direttore centrale ABI. 32 Elserino Piol, Presidente Olivetti-Telemedia. 33 Libro mutante, Ipertesto: si comincia il primo breve capitolo, poi si sceglie subito, a un bivio elettronico, se proseguire all’antica con pagina 2, oppure soffermarsi su una delle parole del testo, schiacciare un tasto quando il cursore del computer la incontra sullo schermo e di li balzare a una pagina collegata, seguendo una storia nella storia, un sentiero che si biforca cento volte. Per tornare poi alla storia principale, oppure lasciarla in cambio di altre. 34 Il Sole-24 Ore è attivo anche su Audiotel con informazioni di Borsa e di tipo normativo. 35 Fonte: Informatica pubblica. 36 Giancarlo Scatassa, dirigente generale Ministero Funzione Pubblica. 37 Guido Rey, Presidente A.I.P.A. 38 Fonte: Ministero Pubblica Istruzione. 39 Fulvio Berghella, vice direttore generale ISTINFORM (Istituto Consulenza Bancaria) e responsabile Security Net, che collega oltre 300 aziende fornendo servizi per la prevenzione contro il computer crime. 40 Dati Security Net. 41 Il gruppo di specialisti in materia costituito dall’Associazione italiana per il calcolo automatico (Aica) intende proporsi, per l’appunto, come osservatorio sull’impiego dei sistemi di sicurezza e diventare al tempo stesso un punto d’incontro e discussione su questi temi fra utenti, costruttori e ricercatori. 42 Sicurforum Italia-F.T.I.: Giornate di studio “La sicurezza informatica: il progetto intersettoriale A.I.P.A.11, Roma 1995. 43 Vedasi appendice legislativa. 44 Giusella Finocchiaro. 45 Guido Rey, Presidente A.I.P.A., Convegno Technimedia su “Comportamenti e norme nella società vulnerabile” nell’ambito del Forum multimediale “La società dell’informazione” (Libera Università Studi Sociali “Guido Carli” - 1995). 46 Martino Pompilj, dirigente Confindustria. 47 Angelo Mancusi, presidente Infocamere. 48 Dossier pubblico ANASIN sull’eccesso di privacy. 49 Herschel Fink, U.S.A. 50 Electronic Frontier Foundation. 51 Giuseppe Verrini, presidente Task force antipirateria di BSA Italia. 52 Giuseppe Pirillo, presidente Gruppo Informatici Tecnico-Giuridici. 53 Mario Monti, Commissario al Mercato Interno U.E. 54 Esempio: in Italia accordo Telecom (agosto 1995). 55 Jacques Santer, Presidente Commissione Europea: relazione di apertura G7 (Bruxelles, 24.2.1995). 56 Fonte: Commissione Europea. 57 Fabio Cammarano, Amministratore delegato Saritel. 58 Fonte: Pat McGovern, presidente e amministratore delegato di Ide, che ha aperto i lavori dell’European It Forum organizzato nel 1995 a Parigi. 59 Fonte: elaborazioni e stime Nomos Ricerca su fonti varie. 60 Fonte: Eito, Dataquest, Ide - 60/B. Fonte: Nomos Ricerca-Assinform. 61 Fonte: Eito ’95. 62 Fonte: Eito 1995. 63 Fonte: Dataquest. 64 Fonte: Direzione generale Intel, 1995. 65 Fonte: Osservatorio Smau. 66 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca. 67 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca. 68 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca. 69 Fonte: Ide Italia. 70 Fonte: Ed. Zander, Amministratore delegato Sun Microsystem (Madrid, 1995). 71 Fonte: Eito ’95.
  • 24. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 24 72 Fonte: Gartner Group 73 Stime Teknibank, società di analisi e consulenza italiana nel settore delle Tlc. 74 Fonte: OVUM. 75 Fonte: Associazione Italiana Internet Providers. 76 Elaborata da Charles Sanders Peirce. 77 Paolo Parrini - “Conoscenza e realtà. Saggio di filosofia positiva” - Laterza, Bari 1995 . 78 ABS. e/o Rif. “Evangelium Vitae” 21+24, Enciclica S. S. Giovanni Paolo II (1995). 79 ABS e/o Rif. “Criteri di collaborazione ecumenica ed interreligiosa nel campo delle comunicazioni sociali”, 15+17, 21+23 Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali (1989). 80 ABS e/o Rif. “Le università cattoliche” 5,7,17,18, Costituzione apostolica S.S.Giovanni Paolo II (1990). _________________ Bibliografia R. VACCA, Un computer per amico - 2000 giorni al 2000, N. 4/94. G. DE VARDA-P. PAGELLA, “Telematica e territorio: telematica e agricoltura” “Turismatica” - Quaderni Italtel N.77 NOV/84. S. REBOSTI, Il Giornale 1986. E. DE PASCALE, Stet, la sfida parte dalla cablatura - Sole 24 Ore 30/6/95. C. SOTTOCORONA, Il futuro vi attende in autostrada - Panorama 23/7/94. L. DE BIASE, Come funziona il collegamento globale dei P.C. - Panorama 23/7/94. J. LELYVELD, Avanti a tutte news - Panorama 10/3/95. S. PENDE, Intervista a Nicola Grauso: “Modem forza otto” - Panorama 28/4/95. L. DE BIASE, Intervista a Franco Tatò: “Meglio fare che annunciare” - Panorama 7/4/95. L. DE BIASE, Che cento canali fioriscano - Panorama 24/3/95. L. DE BIASE, Al di là dell’Internet - Panorama 24/3/95. B. GATES, Cliccando s’impara - Panorama 24/3/95. D. LIOTTO, ATM, arriva la super rete - Il Mattino 10/3/95. F. VERGNANO, Italia fanalino di coda nella TV interattiva - Sole 24 Ore 14/6/95. M. MORINO, La pubblicità punta sul video multimediale - Sole 24 Ore 14/6/95. C. BASTASIN, Hopp risposta tedesca a Gates - Sole 05/7/95. M. MELE, Stream lancia la sfida dei servizi interattivi - Sole 31/5/95. F. VERGNANO, Il telefono corteggia Hollywood ma è guerra sulle regole - Sole 31/5/95. M. MELE, Il vecchio mercato è saturo. Arrivano le reti specializzate - Sole 31/5/95. F. VERGNANO, Clinton moltiplica i canali delle televisioni - Sole 31/5/95. M. NIADA, Londra, le nuove tecnologie svuotano il “tetto” - Sole 31/5/95. L. OLIVA, Info 2000 al debutto - Il Sole, luglio 95. L. DE BIASE, Il fine giustifica i media - Panorama 9/6/95. N. NEGROPONTE, Essere digitali - Sperling e Kupfer 1985. G. BECHELLONI, Lunga vita alla TV via etere - Sole 23/6/95. A. PILATI, La libertà appesa a un bit - Sole 23/6/95. G. CAVALLO, Computer scaccia video: sarà il nuovo focolare - Il Mattino 21/4/95. TG UNO - RAI, 27/2/95. M. HACK, Il futuro va piano e va lontano - Il Mattino 07/3/95. B. GATES, Come ti divento bimillionario - Sesto potere - Panorama 13/1/95. P. FOGLIANI, Venite con me nel futuro: è meraviglioso - Intervista a R. VACCA - CLASS sett. 94. M. L. FELICI, Finsiel in crescita guarda all’estero - Sole 16/6/95. M. R. ZINGONE, La famiglia scopre il personal - Sole 07/07/95. A. BINI - C. PAPETTI, Il territorio è gestito dal computer - Sole 30/6/95. G. CASERZA, La democrazia elettrodomestica. Intervista a U. Volli - Il Mattino 9/12/94. D. L. M., Gli alberghi sono online - Sole 2/6/95.
  • 25. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 25 E. T. U., Nelle scuole italiane arriva il software Doc - Sole 30/6/95. L. DE BIASE, Eurochips coi baffi - Intervista a P. Pistorio - Panorama 13/1/95. A. MASERA, Pronto... Qui Internet - Panorama 28/10/94. L. DE BIASE, Sesto potere - Panorama 28/10/94. M. DE MARTINO, Alzati e lavora - Panorama 7/5/94. E. SILVA, USA, in viaggio con Internet - Sole 16/6/95. E. VACIAGO, Nella galleria Ricci Oddi attraverso la rete Internet - Sole 28/7/95. A. GALLIPPI, Medicina sempre più hi-tech - Sole 2/8/95. M. R. ZINCONE, Pronto al decollo il mercato della formazione a distanza - Sole 14/7/95. F. RO, Sul video città senza segreti - Sole 24/7/95. F. FERRO, Lavoro a distanza - Telecom fa scuola - Sole 15/8/95. C. PIGA, Telelavoro - RAI - TG UNO Economia 27/6/95. A. D. F., Telelavoro: firmato un accordo “test” alla DBK - Sole 6/7/95. F. FERRAROTTI, Il lavoro nell’era digitale - Sole 23/7/95. A. MARTELLI, I due tempi della strategia - Sole 23/7/95. FI - CU., Negli istituti di credito è l’ora delle tecnologie - Sole 16/6/95. E. NETTI, Servizi efficienti ai cittadini - Sole 21/7/95. G. CA, Un ente di frontiera tra pubblico e privato - Sole 21/7/95. M. R. Z., Per battere il contante operazioni meno care - Sole 21/7/95. M. R. ZINCONE, Il rilancio dei pagamenti online - Sole 21/7/95. T. PADOA SCHIOPPA, Banche, usate le carte di credito - Sole luglio 95. M. R. ZINCONE, Il commercio elettronico nuova frontiera per Visa - Sole 30/6/95. M. R. ZINCONE, Troppe leggi per l’EDP in banca - Sole. G. CARAVITA, Commerciare Online - Sole 16/6/95. M. PLATERO, Spesa record al supermarket Internet - Sole 12/6/95. G. PADULA, Consumismo virtuale - Sole 12/6/95. A. PLATEROTI, Reati senza frontiere nel cyberspazio - Sole 12/6/95. M. SORRENTINO, Il private banking settore da esplorare sul mercato italiano - Sole, Agosto 95. G. CARAVITA, Olivetti scommette sulla “Monetica” - Sole 13/6/95. G. CARAVITA, A Roma neonati “on line” - Sole 15/8/95. G. CARAVITA, Napoli: presentato progetto per cablare la città - Sole, Ago 95. L. L. G., Il Premier di nuovo al lavoro - Primo nodo i conti pubblici - Sole 18/8/95. R. TURNO, Informatizzazione dello Stato, il via libera al piano triennale - Sole 29/7/95. R. SANTONOCITO, I giorni dell’Infernet - Sole 03/09/95. M. P., Maxifusione Chase e Chemical - Sole 29/8/95. L. CAPPUGI, Lo Stato senza “rete” - Sole 01/09/95. L. TOSCHI, La guida hi-tech-al Louvre - Sole 27/08/95. W. KOLBY - W. KRINCKOV - F. MARTINI - B. MOBRICI - Siamo tutti spiati? - RAI, Speciale TG UNO 17/6/95. B. GATES, Programmatevi, se potete - Panorama 28/4/95. R. GUERRINI, Sulle orme degli hacker - Panorama 23/7/94. J. LOREDAN, Hacker - Panorama 16/12/94. C. SOTTOCORONA, E ora, tutti in difesa - Panorama 16/12/94. A. PLATEROTI, Reati senza frontiere nel cyberspazio - Sole, luglio 95. D. SINISCALCO, Regolamentato, non sarebbe più Internet - Sole 04/07/95. S. PERTICARO, Non riduciamo alle TV il dibattito sulle Tlc - Sole 06/8/95. E. MARCHESINI, Addio, vecchia moneta - Sole 04/09/95. A. PLATEROTI, Il pagamento virtuale è già realtà negli USA - Sole 04/09/95. B. CAROBENE, I primi passi della rete unitaria - Sole 8/9/95. F. LOCATELLI, Stet e Ibm: primo passo per un’alleanza globale - Sole 4/1/95. British Telecom corre sulle reti Autovie Venete - Sole 29/8/95. F. LOCATELLI, Stet-Ibm, trattative aperte con C & W e con Vera - Sole Agosto 95. A. PLATEROTI, Alleanza informatica tra SBS e Ross Perot - Sole 07/9/95. M. PLATERO, Bill Gates, il re del software - Sole 02/09/95.
  • 26. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 26 F. MIMMI, Telefonica si allea a Microsoft per rafforzare la nuova “Infovia” - Sole 02/09/95. V. COLOMBO, Autostrada senza dirigismi - Sole 09/09/95. E. T. V., Milano: il Gaetano Pini diventa telematico e viaggia su Internet - Sole 09/09/95. S. CARRER, Gates apre la finestra sull’Italia - Sole 03/9/95. F. RO, Ma in Italia le segnalazioni arrivano con il contagocce - Sole 04/9/95. C. SOTTOCORONA, Computer acceso e via col clic - Panorama 14/9/95. MONDO FARMACO, Rete cibernetica per la farmacoresistenza - Il Farmacista 22/6/95. A. MASERA, Vieni, c’è una Rete nel mondo - Panorama 14/9/95. L. DE BIASE, Fermate il computer, voglio scendere! - Panorama 14/9/95. C. DE BENEDETTI, Una via europea verso la società dell’informazione - Sole 28/7/95. R. SANTONOCITO, Via libera negli USA alle lezioni on line - Sole 11/9/95. A. GALLIPPI, Sicurezza: Italia in retroguardia - Sole 30/6/95. D. L. M., L’informatica in corsia - Sole 15/9/95. M. R. Z., Gestione del territorio - Italia fanalino di coda - Sole 15/9/95. M. R. ZINCONE, Mercato italiano in ripresa - Sole 15/9/95. V. MORGANTE, In arrivo da Telecom oltre 500 miliardi per Palermo e Catania - Il Sole 10/9/95. F. VERGNANO, C’è un posto per la Stream nella maxialleanza STET-IBM - Sole 15/9/95. M. MAUGERI, Una joint venture italo-americana produrrà a Napoli le “chips card”, Il Sole 15/9/95. M. MAUGERI, Tra Toshiba e Sony-Philips accordo sui nuovi videodischi - Sole 16/9/95. E. BONICELLI, Fisco più trasparente con Internet - Sole 15/9/95. E. LIVINI - G. PALMIERI, Vacanze su misura con la telematica - Sole 11/9/95. E. LIVINI - G. PALMIERI, Sullo schermo del computer un mappamondo di proposte - Il Sole 11/9/95. G. CARAVITA, Patto sulle città cablate - Sole 13/9/95. A. PILATI, La scommessa delle reti - Sole 13/9/95. G. CARAVITA, Etere, l’ora di Internet -Sole 15/9/95. G. CARAVITA, La scommessa del commercio elettronico - Sole 15/9/95. P. GIANOTTI, Stazioni multimediali per vendere a distanza - Sole 8/9/95. G. CARAVITA, Olivetti presenta il superpersonal che va oltre la TV - Sole 8/9/95. C. M. GUERCI, Una sfida che richiede coraggio -Sole 8/9/95. E. NETTI, Gates vede un futuro online - Sole 8/9/95. E. NETTI, Corre ancora il mercato europeo - Sole 8.9.95 L. GRUBER, Società globale dell’informazione - Intervista a C. De Benedetti - RAI - TG UNO ore 20,00 - 15/6/95. B. BARDANI, La Telecom si scopre armatore nella posa dei cavi sottomarini - Sole 7/9/95. M. MELE - RAI, avanti sul satellite - 12/8/95. M. PLATERO, Stet, arriva l’amico americano - Sole 04/8/95. C. M. GUERCI, La svolta c’è, ora ci vuole il terzo socio - Sole 04/8/95. E. PIOL, Una città digitale che si apre a tutti - Sole 01/09/95. M. MELE, Negroponte scommette su Internet - Sole 24/6/95. A. MARZANO, Competere con l’instabilità - Sole 27/6/95. A. PLATEROTI, U.S.A.: Authority mondiale per le telecomunicazioni - Sole 19/8/95. A. PILATI, La vera competizione è globale - Sole 19/8/95. G. PELOSI, Lavoro e mercati finanziari: il contributo italiano al G.7 - Sole 8/6/95. G. PELOSI, Società dell’informazione: il rapporto De Benedetti al G.7 - Sole 8/6/95. L. GRUBER, Vertice di Halifax - Intervista a L. B. Moratti - RAI, TG UNO 18/05/95. C. MAZZELLA, Più fondi per i computer inseguendo l’efficienza - Sole 06/7/95. E. CINTOLESI - G. MOCCI, Anche il software tra i beni agevolati - Sole 01/07/95. G. LUGATO, Vertice di Washington - Intervista a C. De Benedetti - RAI-TG UNO 19/05/95. M. ZANONE - POMA, Libera TV in libero mercato - Sole. R. SANTONOCITO, Le professioni del bit e del byte - Sole 12/6/95. L. GRUBER, Intervista a Minicucci - RAI, TG UNO 19/05/95. M. RENZULLI, Intervista a Minicucci - RAI, TG UNO 19/05/95. A. FORESI, Bruxelles: G.7 informatica - RAI, TG UNO ore 20,00 - 25/02/95. A. FORESI, Bruxelles: G.7 informatica - RAI, TG UNO ore 13,30 - 26/02/95.
  • 27. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 27 G. GIOVANNINI, L’Italia dei giornali scopre l’elettronica - Sole 21/9/95. M. CALAMANDREI, Viaggio nel giornalismo americano. Il futuro c’è, da inventare - Sole 27/9/95. G. BETTETINI, Il piccolo schermo e il grande fratello - Sole 27/9/95. A. PLATEROTI, Microsoft e Visa: su Internet pagamenti sicuri - Sole 28/9/95. A. PLATEROTI, In arrivo per le P.m.i. l’export telematico - Sole 27/9/95. M. NIADA, Lo Stock Exchange ha un rivale. A Londra nasce Borsa Elettronica - Sole 22/9/95. C. B., Bertelsmann migliora i conti e scommette sul multimediale - Sole 21/9/95. F. RE., Stet, 3.500 miliardi di utili targati Telecom - Sole 29/9/95. L. CALLEGARI, E Venezia diventa cablata con lavori per 160 miliardi - Sole 22/9/95. G. I., Con i servizi RAI il “made in Italy” viaggia sulla rete - Sole 22/9/95. G. Ca, La Saritel (Stet) scommette tutto sui server Netscape - Sole 22/9/95. M. RICCI, E’ già flop la TV interattiva - Repubblica 18/9/95. M. RICCI, L’Europa delle nuove TV - Sole 18/8/95. M. MELE, Sulle nuove TV un’Europa senza Italia - Sole 18/8/95. G. CARAVITA, Servizi telematici - E’ guerra aperta nelle Tlc italiane - Sole 07/07/95. M. MELE, La RAI con più utili e meno debiti investe sulla televisione via satellite, Sole 24/8/95. M. MELE, La cable TV corre in Europa - Sole 19/7/95. D. ROVEDA, Time Warner conquista la CNN - Sole 23/9/95. E. R., Trieste vara l’accordo per cablare la città: 100 miliardi - Sole 26/9/95. F. VERGNANO, AT&T sfida la B.T. a Londra - Sole 24/9/95. Le F.S. mettono in campo un polo della telematica - Sole 26/9/95. A. PLATEROTI, Tecnosfide - Lassù qualcosa ci ama - Sole 03/7/95. C. ANTONELLI, Tlc, reti contro i monopoli - Sole 19/7/95. F. CAVAZZUTI - G. MOGLIA, Tlc: il mercato è uno solo - Sole 29/7/95. A. CARINI, Liberalizzazione a passo di Gambino - Repubblica 18/9/95. F. LOCATELLI, Gambino: va anticipato al 1996 la liberalizzazione dei network - Sole 24/6/95. P. BEZZI, TLC: la liberalizzazione possibile - Il business sul cavo - Sole 29/6/95. F. DEBENEDETTI, TLC, la liberalizz azione possibile - Privatizzare, sfida al Governo - Sole 29/6/95. A. CARINI, Gambino e il piano inclinato - Repubblica 18/9/95. M. MELE, Pascale: no ai monopoli privati sul cavo - Sole 29/6/95. F. RENDINA, Prove tecniche di liberalizzazione - Sole 04/8/95. M. MELE, Cavo, satellite, TV locali: Gambino ha definito il suo disegno di legge - Sole 14/9/95. S. CARLI, TV, la guerra delle frequenze dalla brace alla “padella” - Repubblica 18/9/95. G. D., Telecomunicazioni - Dal 1996 Gambino liberalizza le reti - Sole 26/9/95. M. MELE, Comunicazione senza un progetto - Sole 25/6/95. C. M. GUERCI, Dopo le chiacchiere una politica industriale - Sole 13/6/95. E. PIOL, TLC, il cavo non è tutto - Sole, luglio 1995. F. RENDINA, Gambino: cablatura senza freni - Sole 20/7/95. P. FORMICA, Pochi bit nel made in Italy - Serve più ricerca applicata - Sole 29/8/95. G. CARAVITA, Negli USA è vera ripresa - Sole 09/6/95. G. CARAVITA, Per il 1995 mille promesse da mantenere - Sole 09/06/95. G. CARAVITA, L’Italia vive il boom delle reti locali - Sole 09/06/95. C. SOTTOCORONA, Computer acceso, e via col clic! - Panorama 14/9/95. E. SANTORO, La corsa riparte ma il gap rimane - Sole 21/9/95. G. CARAVITA, Nel segno delle reti inizia una nuova era - Sole 21/9/95. G. BRACCHI, Accelerano le autostrade informatiche - Sole 21/9/95. E. N., Prezzi troppo bassi, acquisti a rischio - Sole 21/9/95. B. L. MAZZEI, Il chip dietro lo sportello - Sole 03/10/95. F. VERGNANO, Deutsche Telecom accelera la liberalizzazione delle reti TLC - Sole 03/10/95. A. PENZIAS, Rinascimento digitale - Panorama 14/9/95. P. FONDATI, Prospettive e problemi della svolta telematica - Sole 21/9/95. R. SA., Opzioni: ecco il nuovo regolamento della Consob - Sole 04/10/95. F. VERGNANO, Il G.7 delle autostrade elettroniche spinge per deregulation e copyright - Sole 4/10/95. G. D., Stet vince la gara per la Eutel Bolivia - Sole 30/9/95.
  • 28. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 28 L. PROSPERETTI, Esuberi, modello Telecom per gli statali - Sole 04/10/95. M. MAG., Il piano Olivetti presto sul tavolo del Governo - Sole 04/10/95. R. SP., Convegno per capire le basi culturali di una nuova società - Sole 21/9/95. E. SAN., In vetrina prodotti e trend - Sole 21/9/95. P. PULIAFITO, Una locomotiva chiamata Soho - Sole 21/9/95. P. FO, Client Server: per le aziende italiane è una scoperta recente - Sole 21/9/95. G. OCCHINI, Il mainframe riprende slancio - Sole 21/9/95. V. ALESSANDRONI, Verso l’informativa pervasiva - Sole 21/9/95. E in USA scoppia la guerra dei satelliti - Sole 05/10/95. M. NIADA, B.T. pronta a cablare la Gran Bretagna - Sole 05/10/95. R. MAMELI, Segnali a prova di errore per la multimedialità - Sole 5/10/95. G. CAMPELLI, Sulle reti viaggia il business - Sole 05/10/95. GIO. C., Nuovi strumenti per le industrie - Sole 05/10/95. F. VERGNANO, Telecomunicazioni - Sole 05/10/95. F. MORGANTI, La rivoluzione continua - Sole 05/10/95. F. VERGNANO, Reti dati, affare per giganti - Sole 05/10/95. R. SP., Fare shopping o cercare lavoro dialogando con il televisore - Sole 5/10/95. G. CARAVITA, L’obiettivo è la rete per tutti - Sole 29/9/95. M. R. ZINCONE, La ripresa dell’Europa - Sole 29/9/95. L’edi applicato alla logistica razionalizza il traffico merci - Sole 21/9/95. F. ZERBETTO, Implementare senza rischi - Sole 21/9/95. R. RA., I vantaggi dell’outsourcing nella formazione di prodotto - Sole 21/9/95. F. RUFFO, In Posta si pagherà con il chip - Sole 29/9/95. E. SANTORO, Grandi manovre senza confini - Sole 22/9/95. L. PINNA, Computer crime: virus e furti FIAT, Progetto Comunicazione N.4 Maggio ’94. P. FONDATI, Riscoperto l’ottimismo dopo la grande paura - Sole 21/9/95. V. ALESSANDRINI, La priorità, risparmiare tempo - Sole 21/9/95. E. SANTORO, Per le TLC un 1994 a due facce - Sole 22/9/95. A. ROVETTA, Supporto di calcolatori e robot per la medicina - The Chemist, NOV. ’94. E. BERTOLOTTI, Con il problema solver emerge un nuovo ruolo - Sole 21/9/95. M. DE MARTINO, Video su misura - Panorama 21/03/93. G. RICHERI, La circolazione telematica dei dati - L’Universo telematico 1983. V. ALESSANDRONI, In arrivo il personal senza fili. E. SANTORO, Resta da sciogliere il nodo Authority - Sole 22/9/95. G. BRACCHI, Nei collegamenti telematici le autostrade del futuro - Il Giornale, aprile 1986. M. BELLINI, Videoconferenze senza vincoli - Sole 22/9/95. L. SARATI, L’integrazione telematica - Quaderni Italtel N. 77 - NOV. ’84. R. DE FUSCO, Telehabitat - “Rinascita” N. 28, Luglio 1986. P. FONDATI, Personal e Cd, coppia vincente - Sole 22/9/95. A. APARO, All’inizio c’erano solo Hewlett e Packard - Repubblica N.1986. R. REDIVO - P. SCARPELLINI, Meglio con papà - Panorama 13/12/92. P. PULIAFITO, La pirateriain Europa fattura 10 mila miliardi - Sole 22/9/95. S. MANGIATERRA, Attirati nella rete - Panorama 23/7/94. E. VACIAGO, I reati che viaggiano “on line” - Sole 22/9/95. G. BEGUINOT, Le attività di ricerca per la città cablata - Giannini 1986. C. STEFANI, Parola d’ordine: policentrismo - Sole 10/9/95. F. COLOMBO, Tivù fai da te - Panorama 27/9/92. G. PEPI, Le norme che tutelano gli inventori di software - Sole 22/9/95. M. R. ZINCONE, Moneta elettronica: decollo imminente - Sole 22/9/95. S. VITRANO, Ma il controllo non esclude la libertà - Il Mattino 30/6/94. O. CALABRESE, Viaggio nel villaggio globale - Panorama 27/9/92. M. R.ZINCONE, L’efficienza globale delle banche obiettivo comune a molti - Sole 22/9/95. J. GOTTMANN, Urban settlements and telecommunications - Ekistics 302, 1983. M. R. ZINCONE, Credito, l’IT rallenta la corsa - Sole 22/09/95.
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  • 30. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 30 E. SCALFARI, Eco, raccontaci il nostro futuro - Repubblica Nov. 1986. F. VERGNANO, Siemens e Sirti alleate scommettono sull’Est - Sole 11/10/95. Il future del Matif naviga su Internet - Sole 11/10/95. S. SCASSILLO, Global 2000 oppur The resourceful earth? Perché? - Campo N. 24, Mar. ’86. V. AL., L’archivio virtuale è più facile da consultare - Sole luglio 1995. R. COHEN, The Changing transactions economy and its spatial implications - Ekistics n. 274, 1979. K. TURKE, Urban and regional impacts of the new information and communication technologies - Ekistics 302, 1983. S. ONGETTA, Sicurezza e classificazione - Sole 29/09/95. G. B. PEPI, Tutela dei dati priorità trascurata - Sole 21/9/95. M. R. ZINCONE, Contro la carta dati digitali - Sole 08/9/95. A. GALLIZIA, Registro imprese al test dell’informatica - Sole 22/8/95. A. LEFEBRE, Informatique de communication et militaire - Reseaux 17/1986. M. BONO, Cyberpunk vo cercando - Panorama 04/04/93. G. BRACCHI, Un pacchetto di nuovi servizi - Il Giornale, Giugno 1986. A. SESSA, Protezione “on line” per il diritto d’autore - Sole 31/07/95. C. SOTTOCORONA, Benvenuti nell’era della luce - Panorama 17/10/93. A. GALLIPPI, Sicurezza: Italia in retroguardia - Sole 30/6/95. A. SESSA, Doppia protezione per le banche dati - Sole 12/6/95. G. LIZZA, L’organizzazione telematica della città - Marsilio 1984. S. MANGIATERRA, Attirati nella rete - Panorama 23/07/94. H. G. GADAMER, Appello ai giovani costruttori di pace - Il Mattino 23/3/95. M. R. ZINCONE, I dati dell’ABI diffusi in rete - Sole 13/10/95. F. COLOMBO, C’è un limite alla tecnologia? - Panorama 28/01/94. E. T. V., La banca telefonica secondo Internet - Sole 13/10/95. R. VACCA, Incredibile, sembra vero - FIAT, Progetto Comunicazione Mag. ’94. G. PICONE, La realtà? Meglio virtuale - Il Mattino 27/11/93. A. CHERCHI, Rientra in camera la tutela dei dati personali - Sole 31/5/95. C. PAPERINI, Nelle informazioni sulle imprese occorre trasparenza, non privacy - Sole 31/5/95. M. DE MARTINO, Democrazia al telecomando - Panorama 23/7/94. C. SOTTOCORONA - M. FOSSI, Prova della casalinga - Panorama 23/7/94. V. APOLLONIO, La rete italiana è all’avanguardia - Il Giornale Apr. ’95. U. FANTIGROSSI - D. REDOLFI, Supporti ottici, regole per tutti - Sole 30/6/95. A. FORELLA, Relazioni pericolose via modem - Mattino 13/11/93 F. BARILLI, Supporti ottici: l’AIPA non dà regole ai privati - Sole 07/07/95. F. CAPONE, Giro del mondo in un casco - Panorama 16/12/94. E. BASEVI, Tutti in rete - Panorama 04/04/93. M. MINERVA, Archiviazione ottica, indispensabili regole chiare per pubblico e privato - Sole 15/9/95. T. BASSINO, Una tuta per “toccare” la realtà inesistente - Mattino 16/12/94. M. L. FELICI, La tutela della privacy - Sole 06/10/95. O. CALABRESE, Viaggio nel villaggio globale - Panorama 27/9/92. A. CIA, La “privacy” informatica cerca sanzioni alternative - Sole 10/10/95. G. CAVALLO, Dall’Homo sapiens all’Homo computer - Mattino 20/4/95. A. CHE, Il testo non piace agli imprenditori - Sole 10/10/95. G. FINOCCHIARO, Restrizioni attenuate per i giornalisti e la pubblicità delle persone giuridiche - Sole 10/10/95. F. COLOMBO, Profezia dell’Uomo blu - Panorama 21/3/93. C. SOTTOCORONA, Tutto sull’onda - Panorama 02/05/93. G. LOMBARDI, Nella scuola la sfida dell’informatica - Sole 14/10/95. D. DE MASI, Civiltà delle macchine ma senza più braccia - Il Mattino 04/11/93. A. ABRUZZESE, Intervista sul summit delle TLC a Napoli - TGR RAI TRE, Maggio ’95. R. ZUCCHETTI, Più rigido l’ambito della tutela per il lavoro su videoterminale - Sole 19/8/95. B. BREVEGLIERI, Pornografia in rete - RAI TG UNO ore 13,30 - 17/6/95. M. BOGLIARDI, Relazione pericolosa - Panorama 24/10/93.
  • 31. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 31 M. DE MARTINO, Videogame - Il cinema a scuola da Super Mario - Panorama 24/10/93. G. BETTETINI, Nell’interattività il futuro della televisione - Sole 19/9/95. V. ZUCCONI, E il telefono sposò la TV. Tutto il futuro in un video - La Repubblica 17/10/93. E. LUTTWAK, Incubo elettronico - Panorama 16/12/94. J. SCULLEY, Piccolo fratello - Panorama 14/6/92. M. DE MARTINO, A colpi di chip - Panorama 07/6/92. C. SOTTOCORONA, Corsari del chip - Panorama 07/02/93. T. BASSINO, Gli occhi della realtà virtuale - Il Mattino. S. ONGETTA, Le tante facce dell’outsurcing - Sole 02/06/95. S. VITRANO, Multimedia all’ombra del Vesuvio - Il Mattino. F. RENDINA, Albacom in rete con le aziende. Un business da 800 miliardi - Sole 19/9/95. E. NOAM, I teleisolati - Panorama 07/06/92. F. V., Stet e Comune di Milano alleati per i centri servizi - Sole 19/9/95. V. FRANCHINA, Simulatore di professione - 2000 giorni al 2000, Maggio 1994. W. GIBSON - M. L. OVERDRIVE, Il ciberspazio esiste - FIAT, Progetto Comunicazione Mag. ’94. M. DE MARTINO, Ciberpunk alla Clinton - Panorama 14/3/93. G. CA., Entra a regime Video On Line - Sole 16/6/95. R. REDIVO, A Est di Paperino - Panorama 14/02/93. G. FALCIASECCA, Più ricerca per decollare - Sole. M. GREGORETTI, Per me è cyber-bufala - Panorama 21/5/94. G. MUSSATI, Ricerca e sviluppo più produttivi se fatti in gruppo - Sole 24/6/95. C. SOTTOCORONA, Neurochirurgo? Si, ma virtuale - Panorama 30/6/93. F. RE, Scatta l’agenzia sull’innovazione - Sole 24/6/95. F. GAVINELLI, Mondo mattoncino - Panorama 14/02/93. J. DELORS, Come conciliare competitività con solidarietà - Sole 18/9/95. F. LAZZARATO, Videogames: fanno bene - Panorama 13/12/92. L. RAI., L’informatica alleggerisce le perizie - Sole 19/9/95. E. VERDECCHIA, TG inesistente - Panorama 16/5/93. E. CINTOLESI - G. MOCCI, Anche il software tra i beni agevolati - Sole 01/07/95. A. PILATI, La deregulation va in rete - Sole 10/8/95. R. REDIVO - P. SCARPELLINI, Meglio con papà - Panorama 13/12/92. A. PILATI, Deregulation e paura del digitale mandano a nozze i big della TV U.S.A. - Sole 01/09/95. T. G. GALLINO, Videogames: fanno male - Panorama 13/12/92. A. MARTELLI, Il lavoro nell’era digitale - Sole 23/7/95. M. DE MARTINO, Tutti casa e video - Panorama 11/7/93. A. CASALEGNO, La forza delle immagini - Sole 15/10/95. M. GREGORETTI, L’ora del cyborg - Panorama 14/03/93. P. CASCIOLI, Università “on line” su un’unica rete - Sole 16/10/95. C. SOTTOCORONA, Bel programma, è sintetico - Panorama 11/4/93. E. MARCHESINI, La banca efficiente prende le distanze - Sole 16/10/95. M. T. LEMME, Cybersex: sul filo dei desideri insoddisfatti - Il Mattino 06/01/94. LE. M., Nel Mezzogiorno telefoni “hi-tech” - Sole 16/10/95. D. DI VICO, E tu di che tecnotribù sei? - Panorama 14/9/95. R. E., Rete Telecom per 15 mila farmacie - Sole 17/10/95. C. GERINO, Quelle sindromi da videogame - Repubblica 31/3/93. F. BORDOGNA, I vantaggi del pensare positivo - Sole 24/9/95. C. ERRICO, Rivoluzione artificiale - Il Mattino 18/3/93. K. KOPPER, Perché sappiamo così poco - Sole 27/8/95. C. SOTTOCORONA, Internet - Panorama 23/7/94. V. ZANONE, Patriottismo senza frontiere - Sole 20/8/95. F. FERRAROTTI, Nazioni in equilibrio fragile - Sole 20/8/95. M. PERNIOLA, Questo sesso è come un rock - Mattino 07.11.94 A. NEGRI, Utopia di una democrazia diretta - Sole 27/8/95. M. G. MAFFEI, Realtà virtuale - 2000 giorni al 2000 N. 4/94.
  • 32. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 32 F. RE, Telecom in Gran Bretagna acquista il controllo di Edl - Sole 23/10/95. P. P. DAVOLI, Fratelli sul filo - Panorama 07/06/92. C. SOTTOCORONA, Volate sul mouse - Panorama 14.3.93 L. B., Nuova maxintesa nei chips - Sole 26/10/95. M. BOGLIARDI, Cenacolo elettronico - Panorama 11/07/93. P. VERGNANO, Al via investimenti Telecom per 27.000 miliardi entro il ’98 - Il Sole 26/10/95. C. SOTTOCORONA, Il cielo in una stanza - Panorama 04/07/93. A. SESSA, Gestire i dati a rischio - Sole 27/10/95. C. SOTTOCORONA, Senti un pò, computer - Panorama 11/07/93. M. R. ZINCONE, Il commercio elettronico tra problemi e opportunità - Sole 27/10/95. M. DE MARTINO, Virtù del virtuale - Panorama 07/05/94. F. RENDINA, Italiani in rete per combattere la società densa - Sole 16/6/95. M. CALAMANDREI, Biotecnologie nuovo nemico - Sole 13/7/95. A. BALDINI - G. WRIGHT, Attenzione: cervelli in corso - Panorama 10/3/95. M. CRICHTON, Angelo hi-tech - Panorama 04/02/94. M. R. ZINCONE, Al via in banca l’era “virtuale” - Sole 27/10/95. L. CELATA, Realtà virtuale - TG UNO ore 13,30 19/01/95. G. BEARZI, Aziende, come usare Internet - Sole 27/10/95. T. BASSINO, Gli occhi della realtà virtuale - Mattino. M. LOSI, Il risveglio dell’hardware scuote il mercato italiano - Sole 27/10/95. P. P. DAVOLI, Per l’It un ruolo nella scuola - Sole 27/10/95. P. ANGELA, Quark economia - Garzanti 29/10/86. P. FO, L’arte guarda all’era del digitale - Sole 27/10/95. A. GALLIPPI, L’intelligenza artificiale come strategia di crescita - Sole 27/10/95. S. MATTA, Leonardo, formazione online - Sole 27/10/95. L. NECCI, La società dei servizi chiede responsabilità - Sole 30/6/95. H. G. GADAMER, Appello ai giovani costruttori di pace - Mattino 23/3/95. A. PILATI, Anni di video (demo)crazia - Sole 06/08/95. G. BETTINI, Ma il TG informa oppure manipola? - Sole 06/08/95. F. COLOMBO, Come cambia il lavoro - Panorama 07/06/92. D. DE MASI, La vera rivoluzione: liberarsi dal lavoro - Mattino 08/04/94. ALF. S., Deregulation al traguardo - Sole 12/6/95. G. CASERZA, Al mercato unico delle immagini - Mattino 03/05/94. F. RENDINA, Tlc, scoppia la guerra dei prezzi - Sole 05/7/95. R. VACCA, Nuovi incontri ravvicinati coi...”Knowbot” della porta accanto - Il Mattino 3/5/94. TELECOM ITALIA, I servizi internazionali - 17/07/95. F. VERGNANO, Telefoni, pronta la nuova bolletta - Sole 12/9/95. C. ANTONELLI, Dall’informatica alle Tle: sfida e rischi della mutazione - Sole 14/9/95. F. RENDINA, La trasmissione dati è troppo cara - Sole 21/7/95. R. CADEO, In linea un codice “anti-abusi” - Sole 20/9/95. M. G. M., La telefonata arriva dallo spazio - Sole 22/9/95. F. VERGNANO, Si apre una nuova era - Sole 22/9/95. A. PLATEROTI, Non tutte appetibili le TLC - Sole 8/10/95. M. R. ZINCONE, Il borsellino elettronico - Sole 03/11/95. L’Ordine entra in rete, Il Farmacista N.16 del 12/10/95. R. TURNO, Il computer promette: basta certificati - Sole 08/11/95. M. ROG., Per l’informatica investiti duemila miliardi nel ’94 - Sole 06/11/95. R. TU, I ministeri nel mirino - Sole 06/11/95. F. V., Otto banche su dieci in rete “virtuale” di Telecom Italia - Sole 10/11/95. B. L. M., Banche più vigili sul fronte del riciclaggio - Sole 09/11/95. R. TU, Protesti informatici al debutto - Sole 16/11/95. R. SANTONOCITO, In Svezia il telelavoro convince anche i ministri - Sole 13/11/95. C. BEGUINOT, Il cablaggio delle città per vincere il degrado - Sole 27/12/95. A. MASSARENTI, Anche su Internet la libertà vuole regole - Sole 30/12/95.
  • 33. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 33 V. ZENO ZENCOVICH, Telecomunicazione, libertà da costruire - Sole 3/1/96. _________________ Profilo sintetico dell’autore “Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore” Albert Einstein Nato nel 1960. Vive tra Roma e Torre Ann.ta. La moglie è biologa, farmacista, assistente sociale e valente docente di Scienze nei Licei Classico e Scientifico statali; il figlio è un brillante matematico universitario. Ruoli: General Manager Villano International Business Team dal 2012, con attività in 16 ambiti di business, consulting & service (tra cui: affari internazionali, immobiliare d’alta gamma, previdenza, edilizia e restauro, import-export, alimentari, informatica, sanità, arte e cultura); Membro (dal 2013), Associate Professor in History of Health Administration Pharmaceutical Department (dal 2014) e Membro Onorario of Ruggero II University of Florida State (BR, Miami, Florida, USA, dal 2015); Trader (dal 1976), Trader operativo finanziario indipendente di borse e forex (dal 1983), Cavaliere S.M.O. di Malta (dal 2002, presentato dal Cavaliere di Giustizia Fra’ Giorgio Maria Castriota Scanderbeg, discendente dell’Eroe fondatore del Regno d’Albania); Presidente della Fondazione sociosanitaria e umanitaria Chiron (dal 1985); Amministratore Unico Chiron Editore (dal 2006). Accademie: Storia Arte Sanitaria-Ministero B.C. (2006), già pontificia Tiberina )2009), Studi Melitensi (2002), Medical Tradition Smithsonian Institution-USA (2010), International Society History Pharmacy, Acc. Italiana Storia Farmacia (2001), Società Napoletana Storia Patria (2008), Nobile Collegio Chimico Farmaceutico (ad honorem, 2006). Oltre 100 conferenze e chairman in decine di congressi. Collabora con importanti Riviste nazionali e internazionali. È Advisory Board Member per l’Editore statunitense DPC, che pubblica in oltre 150 nazioni. Studi: classici; laurea e abilitazione: Farmacia (1985); corsi certificati di: Piante officinali, Tecniche cosmetiche, Sicurezza aziendale, Haccp, Storia, Dottrina sociale Chiesa, Teologia. Lauree honoris causa: Scienze Umane e Sociali (2009); Storia e Filosofia (2010); Scienze Comunicazione (2013); Diplomazia e Studi internazionali (2015). Master h.c.: Science Medical Ethics (2010). È stato: autore, organizzatore e chairman Corso Sicurezza per manager, ottenendo Alti Patronati di Capo dello Stato e ONU (2000), Consigliere diplomatico Aerec dpt ENVA 2011-15, Segretario International Committee Biothecnologies Wabt-Unesco 2008-13, membro World Academy Biomedical Technology (Unesco 2007-12), 11 anni in Comitato scientifico sicurezza sanitaria di IBD (azienda responsabile sicurezza Tribunali Corte Appello Napoli), CdA Fondazione Beaumont Onlus ricerche su cancro presieduta dal condidato al Nobel Tarro e con il Prefetto Napoli (2011-12), Accademico Europeo per le Relazioni Economiche e Culturali 2004-2015. Per 32 anni socio e titolare di un’importante farmacia, fino al 2010. Socio dal 1990, Segretario a 29 anni 1990-95 (tra i più giovani d’Italia), Presidente 2000-01 Rotary Club Pompei-Vesuvio, 14 anni Delegato dei Governors per Archivio Distretto 2100-Italia (oltre 3.000 rotariani e ca 80 Club) e presso I.C.R. per Rotary Italia; in Comm.ni Italia: Etica professionale, Azione Mondiale, Informatica; tra i molti ruoli internazionali: archeologia Pompei-Cartagine; Comitato Premio Magna Grecia; autore e presentatore al Consiglio Mondiale di Legislazione del Rotary della Proposta di istituzione Giornata internazionale a tutela della Vita (2001-04). Dal 1986 al 1990 Presidente a Napoli, coordinatore nazionale e fondatore Federazione Giovani Farmacisti; Rappresentante nazionale Sindacato Federativo. Assist. Prof. Microbiologia Fac. F.cia Na (1985-90, Cattedra Prof. Lembo-
  • 34. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 34 Ist. Sup. Sanità). Membro Gruppo internaz. di Studio ISHP Storia Farmacopee (Univ. Berna, 2012-13). Nell’ambito degli eventi “World no-tobacco day”, ha partecipato a varie iniziative presso il Ministero della Salute. Proponente e padrino di vari Soci Onorari, tra cui: Arciv. di Pompei Mons. Francesco Saverio Toppi, dal 2013 Servo di Dio in Causa di Beatificazione e Canonizzazione (Rotary, 1992); Dino De Laurentiis (proposto nel 2000), produttore cinematografico di Hollywood e Premio Oscar alla carriera (Rotary, 2001); Antonio Greco, Presidente Tribunale TA (Rotary, 2000); Giulio Tarro, virologo Candidato al Premio Nobel per la Medicina 2000 e 2015 (Asas, 2011); Gianni Rivera, Vice Campione del Mondo di Calcio (Aerec, 2012); Patrizio Polisca, già aiutante dei medici di Paolo VI e Giovanni Paolo II e Medico del Papa con Benedetto XVI e Francesco e Direttore Sanitario del Vaticano; Gualtiero Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità. Premi internazionali: Diploma d’Onore per Servizi eccezionali a titolo individuale nelle 5 Vie di Azione da Presidente Rotary International (Evanston 2001: solo 100/anno/1,5 mln soci); Benemerenza Anticrimine-Task Force Rotary Italia, Albania, ex-Jugoslavia, S. Marino (Zurigo 2001); Sapientia Mundi-Etica (Rm 2008); Unione Legion d’Oro-Lavoro (Rm 2010); Veritas in Charitate-Religione (2011); Bonifaciano- Cultura e Società (2011); Norman Ac.-Editoria Medaglia aurata (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità Galeno (Rm 2014); Norman Ac.-Sanità 2^ ed. Galeno (Rm 2015); Norman Ac.-Arte fotografica Medaglia aurata (Rm 2015). Premi nazionali: Aesculapius-Sanità Patroc. Presidenza Consiglio Ministri (Rm 1987); LXVIII Piccinini Asas-Mi.BAC-Ricerca storico-scientifica (Rm 2006); LXV Stramezzi-Sanità (Rm 2007); Capitolino-Attività umanitaria (Rm 2010); Tiberino- Cultura (Rm 2012); LXXIV Serono-Storia e Letteratura (Rm 2012), Aerec-Cultura (Rm 2013); Benemerenza al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2013): solo 269 dal 1800; Tiberino-Scienza (Rm 2014); LXXIV Piccinini Asas-Mi.BACT-Ricerca storico-scientifica (Rm 2014); Medaglia d’Argento al merito Sanità pubblica (Roma, DPR 2016); Speciale Asas-Mi.BACT-Studi storici in scienze biomediche e farmaceutiche (Rm 2016). Autore di un’ampia e qualificata produzione letteraria che ammonta a oltre 790 pubblicazioni sanitarie, professionali, scientifiche, storiche, religiose, artistiche, di cui gran parte su riviste dotate di revisione critica, indexate e con impact factor; oltre 50 libri (di cui 14 con complessive 35 edizioni e 19 ristampe, numerosi tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) con editori prestigiosi come Zanichelli, con patrocini da Ministero Beni Culturali, Unesco, Rotary, Università, ecc., recensiti da Testate di rilievo nazionale, presenti in oltre 120 Biblioteche italiane (tra cui: Quirinale, Accademia Nazionale Scienze, Ministeri) e in oltre 40 Nazioni (tra cui: National Institute Health-USA, Nationale de France, Congress UK), in Istituti di Cultura, Università, Musei. Alla Fiera di Francoforte ha debuttato un suo libro. Oltre 80 opere multimediali (in varie lingue e più edizioni e ristampe ) spesso di notevole pregio e pubblicate con editori e patrocini prestigiosi (tra cui Bayer S.p.A.). Cataloghi: Library of Congress UK Authority (NACO); Bibliothèque nationale de France; Deutsche Nationalbibliothek; Library of National Institutes of Health (NIH) U.S.A.; Biblioteca Magistrale S.M. Ordine di Malta; Biblioteca della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI; 2000 Outstanding Intellectuals IBC-Cambridge UK dal 2010; Opac Sbn con oltre 200 opere; Scheda di Autorità Ministero BAC. Vari libri hanno apprezzamenti da autorità istituzionali, tra cui alcuni regnanti europei e più volte il Capo dello Stato e il Santo Padre. * * * Alcuni libri: Società globale informazione, 1996; Rotary per l’Uomo, 2001; Gestione sicurezza in Farmacia (pres. Dr. Renzulli, già Consulente Sicurezza all’ONU, 2004); Arte e storia Farmacia (pres. Prof. Ledermann, Presid. International Society History Pharmacy, 2 ediz., 2006); Storia e attività del SMOM (4 ediz., 2007); Meridiani farmaceutici tra etica laica e morale cattolica (pres. Prof. Tarro, Comm. Naz.le Bioetica, 3 ediz., 2008); Thesaurus Pharmacologicus (pres. Presid. Farmacisti Italiani Dr. Mandelli 2009); Tempo scolpito in silenzio eternità. Riflessioni su indagine diacronica per memoria homo faber (pres. eminenti
  • 35. Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale dell’informazione 35 storico Fra’ von Lobstein e critico Prof. Carosella, 6 rist., 2010); Attività farmaceutiche Regno di Napoli (pres.: Presid. Acc. It. Storia Farmacia Dr. Corvi, 2010); Logos e teofania nel tempo digitale (pres. Mons. Trafny, Presid. Dpt Scienza-Fede Pontificio Consiglio Cultura, 2012); Aspetti religiosi e dimensione ecclesiale SMOM (2013); Musei di farmacia: eco del passato per un riscatto futuro (pres. Prof. Ledermann, Direttore Biblioteca Svizzera, 2015); Fotografie - circa 200 sue opere, selezionate per temi filosofici e creativi tra quelle realizzate in oltre 40 anni (2015). Tra i multimedia: Cenni arte e storia farmacia (patroc. AISF, 2002); Influenza A/H1N1 (patroc. Unesco, 2009). “Ho imparato così tanto da voi, Uomini… Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata” Gabriel Garcia Marquez PROFILO ESSENZIALE INFORMATICO Esperto dei sistemi operativi Windows (3.11, 95, 98, Millennium, 2000, XP), dei programmi Office Microsoft (Excel, PowerPoint, Word, Publisher, Paint, Explorer, One Note, Works, Outlook Express, Windows Media Player), del programma database di archiviazione Oracle (small edition multilicenza), dei programmi di grafica e impaginazione Adobe Photoshop, Corel Draw, Corel Photopaint, Corel Painter; dei programmi video e fotografici Nikon, Nikon Imaging, Image Composer, ACDSee v3.1, Inter Video DVD4, Canon Easy-PhotoPrint; del programma web Front Page; dei programmi HP Precisionscan Pro, Adobe Acrobat, Nikon Tranfer, ACDSeeNero Burning ROM, Nero Express. Esperto dell’utilizzo di dispositivi particolari collegati al pc: macchina fotografica digitale, scanner. Ha un’ottima pratica con i software Google+, Google Maps e Google Mail e del browswer Google Crome. È in possesso di una buona pratica del software gestionale Content Management System CMS “WordPress” versione 3.0 in linguaggio PHP con database Mysql. Delegato A.Gi.Far al Congresso Nazionale “Farmatica 1987” dell'Unione Tecnica Farmacisti Italiani UTIFAR (Arezzo, 12.1987); promotore di corsi di formazione professionale di alfabetizzazione informatica patrocinati da FOFI e Federfarma in collaborazione con CSF (nov/dic 1987). Nel Distretto 2100-Italia del Rotary International è: Componente della Commissione Informatizzazione a.r. 1994-95 e a.r. 2000-01, Componente della Commissione Informatizzazione dei Club a.r. 1995-96. Autore di alcuni programmi informatici di gestione tecnico-operativa, finanziaria ed amministrativa per farmacia (dal 1997). Nel Rotary Club è: autore, promotore e curatore della Tavola rotariana nel Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est sul tema: “Scienza e tecnica per il progetto Uomo: la città cablata” (Pompei, 10 marzo 1993); autore, promotore e curatore della Tavola rotariana nel Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est sul tema: “Scienza e tecnica per il progetto Uomo: la realtà virtuale” (Pompei, 7 aprile 1993); progettista (nel 1999) e realizzatore (nel novembre 2000) a favore dei figli dei carcerati presso i Centri Educativi Giovanili di Pompei di una ludoteca composta da enciclopedie multimediali, fiabe sonore, video cassette e cd-rom educational (sul corpo umano) e di home cinema, giochi, ecc., in collaborazione con Rizzoli-Corriere della Sera; coautore e coordinatore del progetto di informatizzazione di 3 Guardie Mediche dell’ASL del territorio (ottobre 2000); autore del progetto di un mega sito web multimediale con 67 link (gen. 2001); ideatore e coordinatore del Corso di videoformazione per studenti S.M.S. sulla leadership. Ideatore e co-autore di una campagna di tutela dei minori in Internet varata alla presenza del Prefetto di Napoli: progetta per le scuole elementari e medie del territorio del Rotary Club una Campagna di tutela dei minori in Internet che attua con la collaborazione della Vice Presidente Rotaract, pittrice Stefania Sabatino, autrice di un fumetto contenente suggerimenti ed avvertenze stampato e distribuito in 10.000 esemplari (maggio 2001). È organizzatore e coordinatore, per incrementare le conoscenze, le capacità e l’utilizzo delle nuove tecnologie informative e comunicative (ict) a vari livelli, di quattro corsi gratuiti per informatica in collaborazione con la società Bit Informatica di Torre del Greco: “Info over 60”, corso di informatica generale per ultrasessantenni non rotariani; “Info Onlus”, corso di informatica generale per non rotariani; “Info Rotary”, corso di e-commerce per rotariani; “Info pmi”, corso di e-commerce per imprenditori.l Al termine di tutti i corsi ciascun partecipante ha