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Roma dopo il 1870
Urbanistica e Architettura
Roma Capitale ed il piano del 1873
Il piano del 1883 e la febbre edilizia
L’architettura di fine 800
Il nuovo secolo e Ernesto Nathan
Lo spartiacque della guerra
Roma e il fascismo
Demolizioni e Borgate
Il Foro Mussolini
Il Palazzo Littorio (Farnesina)
Fascismo e Architettura
E42/EUR
Il Dopoguerra
Prologo: prima del 1870
Roma Capitale ed il piano del 1873
Il piano del 1883 e la febbre edilizia
L’architettura di fine 800
Il nuovo secolo e Ernesto Nathan
Lo spartiacque della guerra
Roma e il fascismo
Demolizioni e Borgate
Il Foro Mussolini
Il Palazzo Littorio (Farnesina)
Fascismo e Architettura
E42/EUR
Il Dopoguerra
Prologo: prima del 1870
Dovremmo partire da qui
Qual è la Roma del 1870?
1870
E’ molto più piccola di quella di oggi, ovviamente
Una città che mischiava grandi monumenti …
…con strutture e usi da paese
…ma la Roma moderna inizia in realtà qualche
decennio prima…
Dopo aver toccato 1,5 milioni di abitanti in età
imperiale
…con il crollo dell’impero Roma si riduce fino a
30,000 abitanti attorno all’anno 1000
…ed anche nel XVI e XVII secolo non superava i
100,000
…un piccolo centro circondato dalla campagna,
anche dentro le mura
…è in questa città che entrarono nel 1798 i soldati
napoleonici
…con loro arriva il vento della Rivoluzione
Francese…
…e lo spirito razionale del pensiero illuminista
1809 - 1814 Periodo “francese”
• Crescita della popolazione organica
• I ricchi hanno costruito nuovi palazzi nella Roma
Barocca fra via del Corso e Piazza di Spagna
• I poveri hanno riempito gli spazi vuoti nei giardini
medievali del quartiere del Rinascimento
Borgo
Ansa e Campo Marzio
Trastevere
Abitanti - 1800 circa
Il résulte de cette observation que Rome est six fois moins peuplée
que Paris, & sept fois moins que Londres  ; elle n’a pas la moitié
d’habitans que contient Amsterdam, & en est encore plus éloignée
proportionnellement du côté de l’opulence, & la connoissance des arts
qui la produisent ; elle n’a ni vaisseaux, ni manufactures, ni trafic. ..; les
palais si vantés de  Rome  sont inégalement beaux, & généralement
mal entretenus  ; la plûpart des maisons des particuliers sont
misérables  ; son pavé est trés-mauvais, les pierres petites & sans
assiete ; ses rues vilaines, sales & étroites, ne sont balayées que par
la pluie qui y tombe rarement.
Cette ville, qui fourmille d’églises & de couvens, est presque déserte
à l’orient & au midi. Qu’on lui donne tant qu’on voudra douze milles de
tour, c’est un circuit rempli de terres incultes, de champs & de jardins,
qu’on appelle  vignes. Ceux du Vatican & du derriere de S. Pierre,
occupent plus d’un tiers de la partie nommée le bourg, & tout ce qui est
à l’occident de la Longara jusqu’au Tibre, ne présente encore que des
jardins, & des lieux vuides d’habitans. Ainsi, l’on a eu raison de dire,
que les sept collines qui faisoient autrefois sa décoration, ne lui servent
plus que de tombeaux.
Voce “Roma” dell’Encyclopedie
• Quello antico era il Foro, ma era stato abbandonato e
tornato campagna
• Quello medievale era il Campidoglio, ma era periferico
ed il potere municipale era debole
• Il centro religioso non era chiaro: San Pietro, Quirinale,
altre ville
Difficile individuare il “centro”
Cultura:
• Occorre scavare per ritrovare la città antica
• Due grandi parchi archeologici (Foro-Colosseo-
Palatino e Piazza del Popolo-Pincio…come Parigi
• Per scavare e per creare i parchi non si esita a
demolire
•Decreti del 1811
Società:
• Risanamento quartieri poveri e malsani
• Lavoro svolto non da galeotti ma per la prima volta da
cittadini pagati, di cui un terzo donne
• Infrastrutture (mattatoi, mercato, giardino botanico,
ponte)
Camille de Tournon-Simiane
Gli interventi francesi in sintesi
Fra i piani l’abbattimento della spina di Borgo…
…ed i muraglioni di contenimento del Tevere
La nuova Piazza del Popolo è una delle
poche opere realizzate
Piazza del Popolo Prima e dopo
La caduta di Napoleone impedisce la
realizzazione del piano
La restaurazione assopisce di nuovo la città ma…
•1846 eletto Papa Pio IX
•1848 - 49 Repubblica Romana
•24 Aprile 1849 le truppe francesi
arrivano a restaurare il Papa, e restano
fino al 1866, caduta di Napoleone III.
•Un ruolo importante l’arcivescovo de
Merode
Francesco Saverio De Merode,
Arcivescovo, ministro del Papa,
Sarà protagonista dello sviluppo
edilizio della capitale anche dopo il
1870
Per la sua opera modernizzatrice, De Merode
si interessa ai rettifili di Sisto V
Acquisirà dai Gesuiti tutta l’area fra le Terme
di Diocleziano e via delle 4 Fontane
Via Torino
Via Nazionale
Prologo: prima del 1870
Roma Capitale ed il piano del 1873
Il piano del 1883 e la febbre edilizia
L’architettura di fine 800
Il nuovo secolo e Ernesto Nathan
Lo spartiacque della guerra
Roma e il fascismo
Demolizioni e Borgate
Il Foro Mussolini
Il Palazzo Littorio (Farnesina)
Fascismo e Architettura
E42/EUR
Il Dopoguerra
De Merode continuerà ad essere il regista
dello sviluppo di Roma anche dopo il 1870
• Come proprietario e delegato del Vaticano entra
facilmente nelle grandi società immobiliari che
“calano” su Roma
• Sono società straniere e De Merode conosce bene
la nuova Europa
• Crea un “metodo”, presenta la prima domanda di
convenzione, discussa il 28 Feb. 1871
• Unico voto contrario Ing. Conte Luigi Amadei che
lo definisce “speculatore”
• Muore nel 1874
Lo schema di Convenzione rimane fino ad
oggi
• Il proprietario cede al comune aree per le strade
ed altri servizi
• Il comune provvede a sue spese a strade,
fognature, illuminazione etc.
• Il proprietario costruisce e/o vende
Roma all’epoca era molto lontana ormai dalle
grandi capitali europee
Abitanti 1870 circa
• 20 Settembre: i bersaglieri entrano a Roma
• 23 Settembre: si insedia la Giunta di Governo
• 30 Settembre: delibera commissione di Architetti
per “progetti di ampliazione e abbellimenti”
• Nella commissione cattolici e laici
• Regia e copertura di De Merode
• Ottobre: nasce Società Generale di Credito
Provinciale e Commerciale con capitali esteri, la
prima di molte create per lucrare con l’espansione
della città
La speculazione privata inizia subito la sua corsa
Secondo un rapporto del
tempo (2 Ottobre)
La Giunta è composta “da
parassiti e intriganti cui studio sarà
di rendersi sotto il nome di altri ,
appaltatori di forniture e locazioni,
e speculeranno in ogni modo per
far quattrini”
Tre tipi di aree dentro le mura
• Ville Patrizie
• Terreni già acquistate da
società immobiliari
• Beni di ordini religiosi
Fuori le mura, l’Agro Romano
Le Soc. Immobiliari fondano le loro fortune
sulla svendita delle proprietà ecclesiastiche
• Si perde per sempre l’occasione di costituire un demanio
di aree
• Impossibile tenere a bada la speculazione:
• Manca continuità negli organi di controllo. Non si riesce a
decidere e deliberare
• Connivenze all’interno di tali organi (es. Due membri della
Giunta acquistano grandi estensioni: 5625 ettari Gori
Mazzoleni, 1706 Tittoni)
Il trasferimento della Capitale da Firenze
avviene in modo caotico
• Manca pianificazione unitaria: ogni ministero decide per sé
• Si utilizzano e riadattano spesso ex conventi e uffici
pontifici nel centro (“provvisoriamente”)
• All’inizio si tende a concentrare i nuovi ministeri lungo via
XX Settembre (idea del sindaco Pianciani appoggiata da
Quintino Sella): Finanze e Guerra
• La scelta non si tramuta in piano e, tramontata l’influenza di
Sella, i ministeri si posizionano ovunque: Pubblica
Istruzione a Trastevere, Giustizia via Arenula, Marina via
Flaminia, Interni al Viminale, etc.
Nessun Piano…solo tendenza. Si
moltiplicano le richieste di convenzione
• 28 Feb. 1871 De Merode: da Terme di Diocleziano a 4 Fontane
• 6 marzo Maurizio Jung: Esquilino
Primavera
• Guerrini: tra Colosseo e Santo Stefano Rotondo
• Francesco de Mari: Castro Pretorio e poi Piazza Vittorio per 66
ettari e 28,000 abitanti
Autunno
• Banche Genovesi: 2 quartieri
1872
• Via Nazionale, Via Panisperna
• Piazza Indipendenza: Esordio della Società Generale Immobiliare
1873: Primo Piano Regolatore
Di fatto incorpora
tutte le aree per le
quali sono state
presentate
proposte
Si prevedono riempimenti e sventramenti
• Il Piano prevedeva di creare vani per 40,000 abitanti
riempiendo gli spazi ancora non edificati nella “città
vecchia”
• Al tempo stesso si prevedevano una serie di sventramenti
per creare “respiro”
Interventi sul centro per aprire nuove arterie creando
due assi maggiori sud-nord ed est-ovest…
…e prevede di nuovo l’abbattimento della
Spina di Borgo…
Del resto si stava completando in quegli anni
un analogo intervento a Parigi…
Obiettivo è aprire vie di passaggio e “dare aria”…
Anche a Vienna si demoliscono le mura per creare
la Ringstraße ed i quartieri che lo contornano
1901Fino a metà 800
L’intervento più importante e di impatto sono
i muraglioni del Tevere
• Inondazioni problema “eterno”
• Previsti anche da De Tournon nel 1811 (non
realizzati)
• Piena del 1870 scatena la decisione ed il
finanziamento
I lavori iniziano nel 1875
durano fino agli anni 30 del 900
Mutano il rapporto fra il fiume e la città
La costruzione impone sventramenti
Richiedono anche la costruzione
e ricostruzione di molti ponti
• Sosteneva necessità di
espropriare i nuovi terreni e,
una volta costruite strade e
fogne, rivenderle ai
costruttori
• Iniziò a costruire
infrastrutture all’Esquilino in
aree non convenzionate per
poi vendere i lotti
• Tutte le imprese si allearono
per bloccare questa
concorrenza
• Al primo errore (sforamento
di budget su lotti di via
Nazionale) fanno cadere la
Giunta
• La successiva
amministrazione
accantonerà gli espropri e
non convertirà in legge il
Piano Regolatore
Lungimiranza del Sindaco
Pianciani
Nel bene e nel male non verrà mai realizzato
Si va avanti per 10 anni senza Piano
Finita via Nazionale, sorgono le case convenzionate
Allargato il Corso davanti a Palazzo Marignoli
Vengono costruiti forti attorno a Roma
I proprietari di Prati costruiscono
privatamente un ponte (oggi Pte Cavour)
Si inizia Corso Vittorio Emanuele
Si crea di Largo Argentina - 1885
E’ la Roma Piemontese e Impiegatizia
• Incremento iniziale solo della
classe impiegatizia
• Ispirati all’edilizia di Torino dopo
l’epoca Napoleonica: case di
affitto di 4 o 5 piani
• Ocra gialla, il colore più
economico
• Tentativo di importare i portici
(Pza Vittorio)
• Ispirati alle “moderne” città del
XIX secolo
• La “modernizzazione”
presupponeva sventramenti che
la mancanza di fondi limitò
fortemente
Roma era ancora un paesone di campagna
L’agricoltura era l’industria principale
Si perse una grande occasione di sviluppo
dell’Agro Romano
• 60% era in mano a enti ecclesiastici
(espropiabile)
• 30% in mano ad aristocratici in difficoltà
(acquistabile a poco prezzo)
Prologo: prima del 1870
Roma Capitale ed il piano del 1873
Il piano del 1883 e la febbre edilizia
L’architettura di fine 800
Il nuovo secolo e Ernesto Nathan
Lo spartiacque della guerra
Roma e il fascismo
Roma e il fascismo: Demolizioni e Borgate
Il Foro Mussolini
Il Palazzo Littorio (Farnesina)
Fascismo e Architettura
E42/EUR
Il Dopoguerra
14 Novembre 1880:
Convenzione Stato-Comune di Roma
• Fondi straordinari (50 mil + 150 di
garanzia prestiti)
• Dichiarazione di Pubblica Utilità per
tutte le opere del Piano
• Obbligo di contributo per proprietari
confinanti
• Ampia facoltà di esproprio
Piano 1883
Ha lo scopo di utilizzare gli stanziamenti governativi
non di correggere e adeguare il piano precedente
• ripete in sostanza le
linee del piano del '73 

• tenta una sistemazione
logistica per le
infrastrutture pubbliche
richieste dalla
convenzione con lo
Stato (Caserme,
Policlinico, Palazzo
Giustizia etc.) 

Piano 1883
Sviluppo Esquilino attorno a Piazza Vittorio, 1880 ca.
Piazza Vittorio, 1882 circa
Gli edifici attorno alla Piazza sono modellati
su quelli di Torino
Ricordo la nostra passeggiata del giorno
17 Marzo
“Rione XV - Esquilino”
Evento gratuito
Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50
Prenotazioni: roma@volontaritouring.it
(indicando nome, cognome e
recapito telefonico dei partecipanti)
La “febbre edilizia” porta alla distruzione delle
grandi ville
La speculazione investe in particolare l’area a
cavallo delle Mura tra Porta Pinciana e Porta Pia.
Delle ville urbane di Roma l'unica che si salva
integralmente è la villa Mattei al Celio; delle
suburbane la villa Borghese.
La vecchia città, col suo indescrivibile fascino e la sua quasi
opprimente massa di memorie storiche e tradizionali, si sta
vanificando sotto i nostri occhi ed una nuova capitale, sul tipo
di Livorno con larghi viali, chioschi e fontane, sta sorgendo
sulle rovine della vecchia. Menzionerò solo un capitolo di
questi annali di distruzione: la perdita della squisita corona di
ville e giardini che circondava la città e la rendeva nel mondo
quasi unica nel suo genere. (RODOLFO LANCIANI)
Era il tempo in cui più torbida ferveva l'operosità dei distruttori
e dei costruttori sul suolo di Roma ... 
Sembrava che soffiasse su Roma un vento di barbarie ...
Il piccone, la cazzuola e la mala fede erano le armi. E, da una
settimana all'altra ... sorgevano sulle fondamenta riempite di
macerie le gabbie enormi e vacue, crivellate di buchi
rettangolari, sormontate da cornicioni posticci, incrostate di
stucchi obbrobriosi. (GABRIELE D'ANNUNZIO)
La prima a cadere è la più bella, Villa Ludovisi
Casino Aurora
S. Isidoro
"a (Villa) Ludovisi i pini svettano con le loro cime
ombrose e curve in un cielo che un pittore avrebbe
chiamato il blu più morboso, e dichiaro che il luogo
dove crescono è il più dilettevole del mondo"
Henry James, 1873
Villa Ludovisi in un acquerello di Rosler Franz
“Per distrarmi allogai ieri
nella sala una riproduzione
in gesso della testa
colossale di Giunone, il cui
originale stà nella villa
Ludovisi. Si fu questa la
mia prima passione in
Roma, ed ora ne sono al
possesso. Non havvi
parola che possa dare idea
di quella; si direbbe un
canto di Omero.”
W. Goethe
'Non sapevo che i
principi Ludovisi
facessero fotografare
le proprie vergogne.'
Villa Ludovisi, Ingresso via Friuli
Villa Ludovisi, Palazzo Grande, 1885 ca.
Villa Ludovisi, Casino Capponi o delle statue, 1885 ca.
Una collezione
ricchissima,
terreni ancora
da esplorare
Palazzo Margherita
Casino dell’Aurora
Casino dell’Aurora
Interno Casino dellAurora
Casino dell’Aurora
InternoCasinodellAurora
Casino dell’Aurora, 1885
Il Principe e la Principessa
Ludovisi Boncompagni
…ma chi è la Principessa
Boncompagni?
Rita Jenrette, nata Rita Carpenter, sposa in terze nozze Nicolò
Una vita intensa…e c’è molto oltre le copertine: una
donna preparata e intelligente
Mogli straniere…una “tradizione di famiglia”…
Villa Maraini
Villa Maraini - Istituto Svizzero
Vittorio Matteo Corcos - Ritratto di Carolina Maraini Sommaruga
Ritratto di Carolina Maraini Sommaruga - Istituto Svizzero Villa Maraini
Istituto Svizzero - Villa Maraini
Villa Spithover
• Quelle a sud fino a Pza San Giovanni
erano già compromesse dallo sviluppo
dell’Esquilino
• Le lottizzazioni fra Porta Pinciana e
Castro Pretorio erano “fuori piano”
• Si rafforza il principio che si può
costruire anche fuori piano
Si poteva evitare lo scempio?
Ricordo la nostra visita del giorno
6 Aprile
“Ministero dello Sviluppo Economico”
Via Veneto
Evento gratuito
Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50
Prenotazioni: roma@volontaritouring.it
(indicando nome, cognome e
recapito telefonico dei partecipanti)
Ricordo la nostra passeggiata del giorno
7 aprile
“Rione XVI - Ludovisi”
Evento gratuito
Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50
Prenotazioni: roma@volontaritouring.it
(indicando nome, cognome e
recapito telefonico dei partecipanti)
Si realizzano o confermano alcuni degli sventramenti
già previsti nel piano 1873
• Via Cavour
• Via Giovanni Lanza
• Il Traforo
• Corso Vittorio Emanuele II
• Il Tritone
• Via Minghetti
• Via Tomacelli
• Via Arenula
• Via Zanardelli
Si realizzano o confermano alcuni degli sventramenti
già previsti nel piano 1873
Nella impostazione viaria che sottende agli
sventramenti, sta la radice di molti problemi di Roma
…che si trascinano fino ai nostri giorni
Si inizia anche la trasformazione del vecchio ghetto
Si abbatte la quinta di case sul fiume…
…e gli agglomerati densi all’interno
…prevedendo 4 isolati con vie più larghe…
E nuovi edifici in stile “moderno”
Si inizia a costruire fuori le mura, tra Nomentana e
Villa Borghese
La Febbre Edilizia: Costruire fuori dal Piano conviene
• Costruire fuori dall’area del Piano, fuori
dalla cerchia daziaria, conviene
• Pare che la «febbre edilizia» abbia
interessato circa 900.000 mq. di terreno
fuori-porta, contro i 3.500.000 mq. Del
Piano, di cui 2.800.000 ancora totalmente
da fabbricare
Si introducono due tipologie edilizie: il villino
Che sotto un aspetto tradizionale nasconde nuove
tecnologie e materiali
…e case d'affitto per ceto medio a quattro o cinque
piani, a filo stradale
• Le grandi proprietà erano
«convenzionate» unitariamente
con un'unica operazione
finanziaria e l'intervento di una
sola grande impresa.
• I piccoli, accettavano
subappalti, ma alla fine
inevitabilmente venivano
assorbiti.
Speculazioni molto redditizie in regime di monopolio
• I terreni erano proprietà di poche famiglie
• Queste partecipavano delle principali società finanziarie e
e immobiliari che promuovevano le convenzioni
• Possedevano anche fornaci e cave di pozzolana e tufo
• Aumento vertiginoso dei prezzi: da 9 L./MQ nel 1873/77 ai
95/125 nell’83/87 all’Esquilino.
A fine secolo inizia lo sviluppo di Prati, con il primo
collegamento con il centro
1896 Inizia la costruzione del Ponte Cavour
Il ponte sostituì la provvisoria passerella di Ripetta,
costruita nel 1878
Inaugurato nel 1901
Tutto costruito il lungotevere Mellini e via Vittoria
Colonna
Più radi gli edifici attorno a Pza Cavour…
…Cola di Rienzo e all’interno
Vengono costruite le caserme tra Vle delle Milizie e
Vle Giulio Cesare
La Grande Crisi…scoppia improvvisamente
• Le case costruite non corrispondevano al ceto che ne
aveva bisogno
• In borsa calano le azioni
• Non si scontano più le cambiali ma se ne chiede il
pagamento cash
• Entrano in crisi le banche
• Interi quartieri restano per anni senza servizi
All’inizio la popolazione si accresce solo con la
classe impiegatizia borghese
…ma presto inizia il flusso di muratori, operai e
manovali
Non ci sono più i fienili che ospitavano i braccianti
Prime baracche al Mandrione e Porta Portese
Piano Picard 1872 per creare a Testaccio (Torlonia) un
primo quartiere popolare: Primo Quartiere Pianificato
Sarà realizzato a iniziare dal 1883, ma la crisi blocca la
costruzione delle case e dei servizi
C’erano le fabbriche in cui gli operai lavoravano
Pianificati ma non realizzati fino a 20 anni dopo, i
servizi per i residenti (scuola, ambulatorio lavatoi)
Le aree non edificate erano depositi di immondizia
• Mortalità infantile 51%
nei primi 5 anni
• 8000 abitanti, da 2,4 a
4,8 per vano
1907 interviene l’Istituto Case Popolari
Lo Stato deve sopperire alle mancanze del privato
Ricordo la nostra visita del giorno
5 Maggio
“Rione XX - Testaccio”
Evento gratuito
Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50
Prenotazioni: roma@volontaritouring.it
(indicando nome, cognome e
recapito telefonico dei partecipanti)
Dalla crisi emerge una Roma diversa: Grandi palazzi
ocra e cantieri incompiuti
• Ai nuovi immigrati borghesi si sono aggiunti i “proletari”
muratore manovali
• Il partito socialista è ormai distinto dalla sinistra borghese di
tendenza massone e radicale
Roma diventa moderna senza diventare industriale
• Roma non è mai stata un
grande centro industriale
• Principali attività sono i
servizi pubblici e l’edilizia
Volontà politica di evitare grosse aggregazioni
operaie dopo le prime mobilitazioni
…e le rivolte della Comune di Parigi
Altre ragioni oggettive:
• Lontananza dai grandi mercati
e dalle fonti di energia
• Speculazione edilizia assorbe
tutti i capitali
Il proletariato si distingue in tre gruppi
• Le classi inferiori della ex città papale, che vivono in centro (Rinascimento,
Suburra)
• Chi ha lavori precari, non vive più sotto i portici, ma in baracche attorno alla
città (San Giovanni, Porta Maggiore, lungo la ferrovia etc.)
• Gli operai(ferrovieri, tranvieri etc.) che in periferia costruiscono attraverso
cooperative e società operaie
Molti servizi si insediano sull’asse Casilina
Prenestina
Per la cronaca…
1890 nascono i Gentilini
Questo diventa l’asse di espansione
“industriale”
Qui sorgeranno le prime case popolari
Via Cori, primi 900
Case a 5 piani con cortile
chiuso e ballatoio per
risparmiare sulle scale
Ferrovieri tranvieri e netturbini costruiscono con le
prime cooperative…San Lorenzo (fuori piano)
Questi quartieri, pur modesti, hanno una identità che
Testaccio acquisirà solo molto più tardi
Arriviamo al 1900
Prologo: prima del 1870
Roma Capitale ed il piano del 1873
Il piano del 1883 e la febbre edilizia
L’architettura di fine 800
Il nuovo secolo e Ernesto Nathan
Lo spartiacque della guerra
Roma e il fascismo
Demolizioni e Borgate
Il Foro Mussolini
Il Palazzo Littorio (Farnesina)
Fascismo e Architettura
E42/EUR
Il Dopoguerra
Quali sono le tendenze architettoniche del tempo?
…e alcuni esempi a Roma
Storicismo: ripresa di stili costruttivi e aspetti formali
propri di epoche storicamente lontane
GOTHIC REVIVAL

Sir Charles Barry, Palazzo del Parlamento, Londra
1840-1870
Dal Neo Gotico
GOTHIC REVIVAL

Santa Maria dell’Immacolata all’Esquilino 1896-1914
GOTHIC REVIVAL

Corpus Domini al Nomentano
1888-1893
GOTHIC REVIVAL

Sacro Cuore di Gesù in Prati
1894-1917
Neo Romanico
TempioValdese 1911–1913
Al neo Romanico
Neo Rinascimentale

Graz Rathouse 1803-1893Al neo Rinascimentale
Neo Rinascimentale

PalazzoVladimirsky 1867-1872
Neo Rinascimentale

Palazzo Koch 1886-1892
Gli edifici pubblici (del potere) vengono definiti da un impianto da
palazzo nobiliare, a volte da reggia
Neo Rinascimentale

Ministero delle Finanze 1873
Il Ministero delle Finanze, opera di R. Canevari, si articola intorno a un cortile d’onore
centrale affiancato da due laterali più piccoli,
Neo Rinascimentale

Ministero delle Finanze 1873
La fronte principale attinge dal linguaggio classico
del Seicento romano
Ricordo la nostra visita del giorno
28 Marzo
“Palazzo delle Finanze”
Evento gratuito
Prenotazioni: roma@volontaritouring.it
(indicando nome, cognome e
recapito telefonico dei partecipanti)
Neo Rinascimentale

Palazzo Margherita 1886-1890
Neo Rinascimentale

PalazzoVladimirsky 1867-1872
Neo Barocco

Opera di Dresda 1878-1880
Al neo Barocco
Neo Barocco

Palazzaccio 1889-1911
Eclettismo: Imitazione indifferenziata di tutti gli stili
del passato a volte mescolanza di stili diversi
John Nash Padiglione Reale Brighton
1815-21
Eclettismo
Nuova Sinagoga di Roma1901–1904
Eclettismo
Nuova Sinagoga di Roma1901–1904
Eclettismo
Vittoriano1885–1935
Ettore Ferrari e Pio Piacentini si ispirarono all’altare
di Pergamo
Eclettismo
Casina delle Civette,
Villa Torlonia 1908-1917
Eclettismo
Villa Blanc 1895-1898
Eclettismo
Villa Blanc 1895-1898
Eclettismo
Villa Blanc 1895-1898
Giardino d’Inverno…uso di vetro e metallo tipico del
periodo…
L’impiego di nuovi materiali costruttivi, ghisa,
ferro, acciaio, vetro, avviò la trasformazione
urbanistica delle città e la nascita di nuove
tipologie architettoniche:
• Sviluppo della rete ferroviaria
• Realizzazioni di stazioni, metropolitana, ponti,
passaggi coperti, mercati, padiglioni, magazzini
commerciali, fabbriche
Palazzo Chauvet
In questi nuovi edifici e “sopra” i nuovi materiali, vengono
utilizzate facciate eclettiche o decorazioni, nel tentativo di
attenuare gli elementi che appaiono ancora freddi ed estranei.
Galleria Sciarra, 1885 - 1888
Si configurò come un modo
• per rendere più accettabile il frequente uso del
ferro nelle architetture temporanee delle
Esposizioni universali e nelle architetture
industriali
• Per dare dignità artistica al prodotto industriale
Art Nuveau: nasce in relazione con l’avanzare della
società industriale
Teatro Ambra Iovinelli
1906 - 1909
Birrificio Peroni Piazza Alessandria
Stabilimento Birra Peroni, Via Mantova
Palazzo Umbertino
Piazza Vittorio
Case
d’Abitazione
Neo Rinascimentale
Teatro Costanzi - 1880
Museo - Ufficio Geologico
1878
Ponte sospeso dei Fiorentini, 1863
Ponte sospeso dei Fiorentini
PalazzodellaRinascente
Palazzo della Rinascente
1883
Palazzo Chauvet

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Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4

  • 1. Roma dopo il 1870 Urbanistica e Architettura
  • 2. Roma Capitale ed il piano del 1873 Il piano del 1883 e la febbre edilizia L’architettura di fine 800 Il nuovo secolo e Ernesto Nathan Lo spartiacque della guerra Roma e il fascismo Demolizioni e Borgate Il Foro Mussolini Il Palazzo Littorio (Farnesina) Fascismo e Architettura E42/EUR Il Dopoguerra Prologo: prima del 1870
  • 3. Roma Capitale ed il piano del 1873 Il piano del 1883 e la febbre edilizia L’architettura di fine 800 Il nuovo secolo e Ernesto Nathan Lo spartiacque della guerra Roma e il fascismo Demolizioni e Borgate Il Foro Mussolini Il Palazzo Littorio (Farnesina) Fascismo e Architettura E42/EUR Il Dopoguerra Prologo: prima del 1870
  • 5. Qual è la Roma del 1870?
  • 6. 1870 E’ molto più piccola di quella di oggi, ovviamente
  • 7. Una città che mischiava grandi monumenti …
  • 8. …con strutture e usi da paese
  • 9. …ma la Roma moderna inizia in realtà qualche decennio prima…
  • 10. Dopo aver toccato 1,5 milioni di abitanti in età imperiale
  • 11. …con il crollo dell’impero Roma si riduce fino a 30,000 abitanti attorno all’anno 1000
  • 12. …ed anche nel XVI e XVII secolo non superava i 100,000
  • 13. …un piccolo centro circondato dalla campagna, anche dentro le mura
  • 14. …è in questa città che entrarono nel 1798 i soldati napoleonici
  • 15. …con loro arriva il vento della Rivoluzione Francese…
  • 16. …e lo spirito razionale del pensiero illuminista
  • 17. 1809 - 1814 Periodo “francese”
  • 18. • Crescita della popolazione organica • I ricchi hanno costruito nuovi palazzi nella Roma Barocca fra via del Corso e Piazza di Spagna • I poveri hanno riempito gli spazi vuoti nei giardini medievali del quartiere del Rinascimento Borgo Ansa e Campo Marzio Trastevere
  • 20. Il résulte de cette observation que Rome est six fois moins peuplée que Paris, & sept fois moins que Londres  ; elle n’a pas la moitié d’habitans que contient Amsterdam, & en est encore plus éloignée proportionnellement du côté de l’opulence, & la connoissance des arts qui la produisent ; elle n’a ni vaisseaux, ni manufactures, ni trafic. ..; les palais si vantés de  Rome  sont inégalement beaux, & généralement mal entretenus  ; la plûpart des maisons des particuliers sont misérables  ; son pavé est trés-mauvais, les pierres petites & sans assiete ; ses rues vilaines, sales & étroites, ne sont balayées que par la pluie qui y tombe rarement. Cette ville, qui fourmille d’églises & de couvens, est presque déserte à l’orient & au midi. Qu’on lui donne tant qu’on voudra douze milles de tour, c’est un circuit rempli de terres incultes, de champs & de jardins, qu’on appelle  vignes. Ceux du Vatican & du derriere de S. Pierre, occupent plus d’un tiers de la partie nommée le bourg, & tout ce qui est à l’occident de la Longara jusqu’au Tibre, ne présente encore que des jardins, & des lieux vuides d’habitans. Ainsi, l’on a eu raison de dire, que les sept collines qui faisoient autrefois sa décoration, ne lui servent plus que de tombeaux. Voce “Roma” dell’Encyclopedie
  • 21. • Quello antico era il Foro, ma era stato abbandonato e tornato campagna • Quello medievale era il Campidoglio, ma era periferico ed il potere municipale era debole • Il centro religioso non era chiaro: San Pietro, Quirinale, altre ville Difficile individuare il “centro”
  • 22. Cultura: • Occorre scavare per ritrovare la città antica • Due grandi parchi archeologici (Foro-Colosseo- Palatino e Piazza del Popolo-Pincio…come Parigi • Per scavare e per creare i parchi non si esita a demolire •Decreti del 1811 Società: • Risanamento quartieri poveri e malsani • Lavoro svolto non da galeotti ma per la prima volta da cittadini pagati, di cui un terzo donne • Infrastrutture (mattatoi, mercato, giardino botanico, ponte)
  • 25. Fra i piani l’abbattimento della spina di Borgo…
  • 26. …ed i muraglioni di contenimento del Tevere
  • 27. La nuova Piazza del Popolo è una delle poche opere realizzate
  • 28. Piazza del Popolo Prima e dopo
  • 29. La caduta di Napoleone impedisce la realizzazione del piano
  • 30. La restaurazione assopisce di nuovo la città ma… •1846 eletto Papa Pio IX •1848 - 49 Repubblica Romana •24 Aprile 1849 le truppe francesi arrivano a restaurare il Papa, e restano fino al 1866, caduta di Napoleone III. •Un ruolo importante l’arcivescovo de Merode
  • 31. Francesco Saverio De Merode, Arcivescovo, ministro del Papa, Sarà protagonista dello sviluppo edilizio della capitale anche dopo il 1870
  • 32. Per la sua opera modernizzatrice, De Merode si interessa ai rettifili di Sisto V
  • 33. Acquisirà dai Gesuiti tutta l’area fra le Terme di Diocleziano e via delle 4 Fontane Via Torino Via Nazionale
  • 34. Prologo: prima del 1870 Roma Capitale ed il piano del 1873 Il piano del 1883 e la febbre edilizia L’architettura di fine 800 Il nuovo secolo e Ernesto Nathan Lo spartiacque della guerra Roma e il fascismo Demolizioni e Borgate Il Foro Mussolini Il Palazzo Littorio (Farnesina) Fascismo e Architettura E42/EUR Il Dopoguerra
  • 35. De Merode continuerà ad essere il regista dello sviluppo di Roma anche dopo il 1870 • Come proprietario e delegato del Vaticano entra facilmente nelle grandi società immobiliari che “calano” su Roma • Sono società straniere e De Merode conosce bene la nuova Europa • Crea un “metodo”, presenta la prima domanda di convenzione, discussa il 28 Feb. 1871 • Unico voto contrario Ing. Conte Luigi Amadei che lo definisce “speculatore” • Muore nel 1874
  • 36. Lo schema di Convenzione rimane fino ad oggi • Il proprietario cede al comune aree per le strade ed altri servizi • Il comune provvede a sue spese a strade, fognature, illuminazione etc. • Il proprietario costruisce e/o vende
  • 37. Roma all’epoca era molto lontana ormai dalle grandi capitali europee
  • 39. • 20 Settembre: i bersaglieri entrano a Roma • 23 Settembre: si insedia la Giunta di Governo • 30 Settembre: delibera commissione di Architetti per “progetti di ampliazione e abbellimenti” • Nella commissione cattolici e laici • Regia e copertura di De Merode • Ottobre: nasce Società Generale di Credito Provinciale e Commerciale con capitali esteri, la prima di molte create per lucrare con l’espansione della città La speculazione privata inizia subito la sua corsa
  • 40. Secondo un rapporto del tempo (2 Ottobre) La Giunta è composta “da parassiti e intriganti cui studio sarà di rendersi sotto il nome di altri , appaltatori di forniture e locazioni, e speculeranno in ogni modo per far quattrini”
  • 41. Tre tipi di aree dentro le mura • Ville Patrizie • Terreni già acquistate da società immobiliari • Beni di ordini religiosi Fuori le mura, l’Agro Romano
  • 42. Le Soc. Immobiliari fondano le loro fortune sulla svendita delle proprietà ecclesiastiche • Si perde per sempre l’occasione di costituire un demanio di aree • Impossibile tenere a bada la speculazione: • Manca continuità negli organi di controllo. Non si riesce a decidere e deliberare • Connivenze all’interno di tali organi (es. Due membri della Giunta acquistano grandi estensioni: 5625 ettari Gori Mazzoleni, 1706 Tittoni)
  • 43. Il trasferimento della Capitale da Firenze avviene in modo caotico • Manca pianificazione unitaria: ogni ministero decide per sé • Si utilizzano e riadattano spesso ex conventi e uffici pontifici nel centro (“provvisoriamente”) • All’inizio si tende a concentrare i nuovi ministeri lungo via XX Settembre (idea del sindaco Pianciani appoggiata da Quintino Sella): Finanze e Guerra • La scelta non si tramuta in piano e, tramontata l’influenza di Sella, i ministeri si posizionano ovunque: Pubblica Istruzione a Trastevere, Giustizia via Arenula, Marina via Flaminia, Interni al Viminale, etc.
  • 44. Nessun Piano…solo tendenza. Si moltiplicano le richieste di convenzione • 28 Feb. 1871 De Merode: da Terme di Diocleziano a 4 Fontane • 6 marzo Maurizio Jung: Esquilino Primavera • Guerrini: tra Colosseo e Santo Stefano Rotondo • Francesco de Mari: Castro Pretorio e poi Piazza Vittorio per 66 ettari e 28,000 abitanti Autunno • Banche Genovesi: 2 quartieri 1872 • Via Nazionale, Via Panisperna • Piazza Indipendenza: Esordio della Società Generale Immobiliare
  • 45. 1873: Primo Piano Regolatore Di fatto incorpora tutte le aree per le quali sono state presentate proposte
  • 46. Si prevedono riempimenti e sventramenti • Il Piano prevedeva di creare vani per 40,000 abitanti riempiendo gli spazi ancora non edificati nella “città vecchia” • Al tempo stesso si prevedevano una serie di sventramenti per creare “respiro”
  • 47. Interventi sul centro per aprire nuove arterie creando due assi maggiori sud-nord ed est-ovest…
  • 48. …e prevede di nuovo l’abbattimento della Spina di Borgo…
  • 49. Del resto si stava completando in quegli anni un analogo intervento a Parigi…
  • 50. Obiettivo è aprire vie di passaggio e “dare aria”…
  • 51. Anche a Vienna si demoliscono le mura per creare la Ringstraße ed i quartieri che lo contornano 1901Fino a metà 800
  • 52. L’intervento più importante e di impatto sono i muraglioni del Tevere • Inondazioni problema “eterno” • Previsti anche da De Tournon nel 1811 (non realizzati) • Piena del 1870 scatena la decisione ed il finanziamento
  • 53. I lavori iniziano nel 1875
  • 54. durano fino agli anni 30 del 900
  • 55. Mutano il rapporto fra il fiume e la città
  • 56.
  • 57.
  • 58. La costruzione impone sventramenti
  • 59.
  • 60.
  • 61.
  • 62. Richiedono anche la costruzione e ricostruzione di molti ponti
  • 63.
  • 64.
  • 65.
  • 66. • Sosteneva necessità di espropriare i nuovi terreni e, una volta costruite strade e fogne, rivenderle ai costruttori • Iniziò a costruire infrastrutture all’Esquilino in aree non convenzionate per poi vendere i lotti • Tutte le imprese si allearono per bloccare questa concorrenza • Al primo errore (sforamento di budget su lotti di via Nazionale) fanno cadere la Giunta • La successiva amministrazione accantonerà gli espropri e non convertirà in legge il Piano Regolatore Lungimiranza del Sindaco Pianciani
  • 67. Nel bene e nel male non verrà mai realizzato
  • 68. Si va avanti per 10 anni senza Piano Finita via Nazionale, sorgono le case convenzionate
  • 69. Allargato il Corso davanti a Palazzo Marignoli
  • 70. Vengono costruiti forti attorno a Roma
  • 71. I proprietari di Prati costruiscono privatamente un ponte (oggi Pte Cavour)
  • 72. Si inizia Corso Vittorio Emanuele
  • 73. Si crea di Largo Argentina - 1885
  • 74. E’ la Roma Piemontese e Impiegatizia • Incremento iniziale solo della classe impiegatizia • Ispirati all’edilizia di Torino dopo l’epoca Napoleonica: case di affitto di 4 o 5 piani • Ocra gialla, il colore più economico • Tentativo di importare i portici (Pza Vittorio) • Ispirati alle “moderne” città del XIX secolo • La “modernizzazione” presupponeva sventramenti che la mancanza di fondi limitò fortemente
  • 75. Roma era ancora un paesone di campagna
  • 77. Si perse una grande occasione di sviluppo dell’Agro Romano • 60% era in mano a enti ecclesiastici (espropiabile) • 30% in mano ad aristocratici in difficoltà (acquistabile a poco prezzo)
  • 78. Prologo: prima del 1870 Roma Capitale ed il piano del 1873 Il piano del 1883 e la febbre edilizia L’architettura di fine 800 Il nuovo secolo e Ernesto Nathan Lo spartiacque della guerra Roma e il fascismo Roma e il fascismo: Demolizioni e Borgate Il Foro Mussolini Il Palazzo Littorio (Farnesina) Fascismo e Architettura E42/EUR Il Dopoguerra
  • 79. 14 Novembre 1880: Convenzione Stato-Comune di Roma • Fondi straordinari (50 mil + 150 di garanzia prestiti) • Dichiarazione di Pubblica Utilità per tutte le opere del Piano • Obbligo di contributo per proprietari confinanti • Ampia facoltà di esproprio
  • 81. Ha lo scopo di utilizzare gli stanziamenti governativi non di correggere e adeguare il piano precedente • ripete in sostanza le linee del piano del '73 
 • tenta una sistemazione logistica per le infrastrutture pubbliche richieste dalla convenzione con lo Stato (Caserme, Policlinico, Palazzo Giustizia etc.) 

  • 83. Sviluppo Esquilino attorno a Piazza Vittorio, 1880 ca.
  • 85. Gli edifici attorno alla Piazza sono modellati su quelli di Torino
  • 86. Ricordo la nostra passeggiata del giorno 17 Marzo “Rione XV - Esquilino” Evento gratuito Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50 Prenotazioni: roma@volontaritouring.it (indicando nome, cognome e recapito telefonico dei partecipanti)
  • 87. La “febbre edilizia” porta alla distruzione delle grandi ville
  • 88. La speculazione investe in particolare l’area a cavallo delle Mura tra Porta Pinciana e Porta Pia.
  • 89. Delle ville urbane di Roma l'unica che si salva integralmente è la villa Mattei al Celio; delle suburbane la villa Borghese.
  • 90. La vecchia città, col suo indescrivibile fascino e la sua quasi opprimente massa di memorie storiche e tradizionali, si sta vanificando sotto i nostri occhi ed una nuova capitale, sul tipo di Livorno con larghi viali, chioschi e fontane, sta sorgendo sulle rovine della vecchia. Menzionerò solo un capitolo di questi annali di distruzione: la perdita della squisita corona di ville e giardini che circondava la città e la rendeva nel mondo quasi unica nel suo genere. (RODOLFO LANCIANI)
  • 91. Era il tempo in cui più torbida ferveva l'operosità dei distruttori e dei costruttori sul suolo di Roma ...  Sembrava che soffiasse su Roma un vento di barbarie ... Il piccone, la cazzuola e la mala fede erano le armi. E, da una settimana all'altra ... sorgevano sulle fondamenta riempite di macerie le gabbie enormi e vacue, crivellate di buchi rettangolari, sormontate da cornicioni posticci, incrostate di stucchi obbrobriosi. (GABRIELE D'ANNUNZIO)
  • 92. La prima a cadere è la più bella, Villa Ludovisi
  • 94. "a (Villa) Ludovisi i pini svettano con le loro cime ombrose e curve in un cielo che un pittore avrebbe chiamato il blu più morboso, e dichiaro che il luogo dove crescono è il più dilettevole del mondo" Henry James, 1873 Villa Ludovisi in un acquerello di Rosler Franz
  • 95. “Per distrarmi allogai ieri nella sala una riproduzione in gesso della testa colossale di Giunone, il cui originale stà nella villa Ludovisi. Si fu questa la mia prima passione in Roma, ed ora ne sono al possesso. Non havvi parola che possa dare idea di quella; si direbbe un canto di Omero.” W. Goethe
  • 96. 'Non sapevo che i principi Ludovisi facessero fotografare le proprie vergogne.'
  • 98. Villa Ludovisi, Palazzo Grande, 1885 ca.
  • 99. Villa Ludovisi, Casino Capponi o delle statue, 1885 ca.
  • 106. Il Principe e la Principessa Ludovisi Boncompagni …ma chi è la Principessa Boncompagni?
  • 107. Rita Jenrette, nata Rita Carpenter, sposa in terze nozze Nicolò Una vita intensa…e c’è molto oltre le copertine: una donna preparata e intelligente
  • 110. Villa Maraini - Istituto Svizzero
  • 111. Vittorio Matteo Corcos - Ritratto di Carolina Maraini Sommaruga
  • 112. Ritratto di Carolina Maraini Sommaruga - Istituto Svizzero Villa Maraini
  • 113. Istituto Svizzero - Villa Maraini
  • 115. • Quelle a sud fino a Pza San Giovanni erano già compromesse dallo sviluppo dell’Esquilino • Le lottizzazioni fra Porta Pinciana e Castro Pretorio erano “fuori piano” • Si rafforza il principio che si può costruire anche fuori piano Si poteva evitare lo scempio?
  • 116. Ricordo la nostra visita del giorno 6 Aprile “Ministero dello Sviluppo Economico” Via Veneto Evento gratuito Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50 Prenotazioni: roma@volontaritouring.it (indicando nome, cognome e recapito telefonico dei partecipanti)
  • 117. Ricordo la nostra passeggiata del giorno 7 aprile “Rione XVI - Ludovisi” Evento gratuito Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50 Prenotazioni: roma@volontaritouring.it (indicando nome, cognome e recapito telefonico dei partecipanti)
  • 118. Si realizzano o confermano alcuni degli sventramenti già previsti nel piano 1873 • Via Cavour • Via Giovanni Lanza • Il Traforo • Corso Vittorio Emanuele II • Il Tritone • Via Minghetti • Via Tomacelli • Via Arenula • Via Zanardelli
  • 119. Si realizzano o confermano alcuni degli sventramenti già previsti nel piano 1873
  • 120. Nella impostazione viaria che sottende agli sventramenti, sta la radice di molti problemi di Roma
  • 121. …che si trascinano fino ai nostri giorni
  • 122. Si inizia anche la trasformazione del vecchio ghetto Si abbatte la quinta di case sul fiume…
  • 123. …e gli agglomerati densi all’interno
  • 124. …prevedendo 4 isolati con vie più larghe…
  • 125. E nuovi edifici in stile “moderno”
  • 126. Si inizia a costruire fuori le mura, tra Nomentana e Villa Borghese
  • 127. La Febbre Edilizia: Costruire fuori dal Piano conviene • Costruire fuori dall’area del Piano, fuori dalla cerchia daziaria, conviene • Pare che la «febbre edilizia» abbia interessato circa 900.000 mq. di terreno fuori-porta, contro i 3.500.000 mq. Del Piano, di cui 2.800.000 ancora totalmente da fabbricare
  • 128. Si introducono due tipologie edilizie: il villino
  • 129. Che sotto un aspetto tradizionale nasconde nuove tecnologie e materiali
  • 130. …e case d'affitto per ceto medio a quattro o cinque piani, a filo stradale
  • 131. • Le grandi proprietà erano «convenzionate» unitariamente con un'unica operazione finanziaria e l'intervento di una sola grande impresa. • I piccoli, accettavano subappalti, ma alla fine inevitabilmente venivano assorbiti.
  • 132. Speculazioni molto redditizie in regime di monopolio • I terreni erano proprietà di poche famiglie • Queste partecipavano delle principali società finanziarie e e immobiliari che promuovevano le convenzioni • Possedevano anche fornaci e cave di pozzolana e tufo • Aumento vertiginoso dei prezzi: da 9 L./MQ nel 1873/77 ai 95/125 nell’83/87 all’Esquilino.
  • 133. A fine secolo inizia lo sviluppo di Prati, con il primo collegamento con il centro 1896 Inizia la costruzione del Ponte Cavour
  • 134. Il ponte sostituì la provvisoria passerella di Ripetta, costruita nel 1878
  • 136. Tutto costruito il lungotevere Mellini e via Vittoria Colonna
  • 137. Più radi gli edifici attorno a Pza Cavour…
  • 138. …Cola di Rienzo e all’interno
  • 139. Vengono costruite le caserme tra Vle delle Milizie e Vle Giulio Cesare
  • 140. La Grande Crisi…scoppia improvvisamente • Le case costruite non corrispondevano al ceto che ne aveva bisogno • In borsa calano le azioni • Non si scontano più le cambiali ma se ne chiede il pagamento cash • Entrano in crisi le banche • Interi quartieri restano per anni senza servizi
  • 141. All’inizio la popolazione si accresce solo con la classe impiegatizia borghese
  • 142. …ma presto inizia il flusso di muratori, operai e manovali
  • 143. Non ci sono più i fienili che ospitavano i braccianti
  • 144. Prime baracche al Mandrione e Porta Portese
  • 145. Piano Picard 1872 per creare a Testaccio (Torlonia) un primo quartiere popolare: Primo Quartiere Pianificato
  • 146. Sarà realizzato a iniziare dal 1883, ma la crisi blocca la costruzione delle case e dei servizi
  • 147. C’erano le fabbriche in cui gli operai lavoravano
  • 148.
  • 149. Pianificati ma non realizzati fino a 20 anni dopo, i servizi per i residenti (scuola, ambulatorio lavatoi)
  • 150. Le aree non edificate erano depositi di immondizia • Mortalità infantile 51% nei primi 5 anni • 8000 abitanti, da 2,4 a 4,8 per vano
  • 151. 1907 interviene l’Istituto Case Popolari Lo Stato deve sopperire alle mancanze del privato
  • 152. Ricordo la nostra visita del giorno 5 Maggio “Rione XX - Testaccio” Evento gratuito Noleggio sistema di amplificazione Euro 1.50 Prenotazioni: roma@volontaritouring.it (indicando nome, cognome e recapito telefonico dei partecipanti)
  • 153. Dalla crisi emerge una Roma diversa: Grandi palazzi ocra e cantieri incompiuti
  • 154. • Ai nuovi immigrati borghesi si sono aggiunti i “proletari” muratore manovali • Il partito socialista è ormai distinto dalla sinistra borghese di tendenza massone e radicale
  • 155. Roma diventa moderna senza diventare industriale • Roma non è mai stata un grande centro industriale • Principali attività sono i servizi pubblici e l’edilizia
  • 156. Volontà politica di evitare grosse aggregazioni operaie dopo le prime mobilitazioni
  • 157. …e le rivolte della Comune di Parigi
  • 158. Altre ragioni oggettive: • Lontananza dai grandi mercati e dalle fonti di energia • Speculazione edilizia assorbe tutti i capitali
  • 159. Il proletariato si distingue in tre gruppi • Le classi inferiori della ex città papale, che vivono in centro (Rinascimento, Suburra) • Chi ha lavori precari, non vive più sotto i portici, ma in baracche attorno alla città (San Giovanni, Porta Maggiore, lungo la ferrovia etc.) • Gli operai(ferrovieri, tranvieri etc.) che in periferia costruiscono attraverso cooperative e società operaie
  • 160. Molti servizi si insediano sull’asse Casilina Prenestina
  • 161.
  • 162. Per la cronaca… 1890 nascono i Gentilini
  • 163.
  • 164. Questo diventa l’asse di espansione “industriale”
  • 165. Qui sorgeranno le prime case popolari
  • 166. Via Cori, primi 900 Case a 5 piani con cortile chiuso e ballatoio per risparmiare sulle scale
  • 167. Ferrovieri tranvieri e netturbini costruiscono con le prime cooperative…San Lorenzo (fuori piano) Questi quartieri, pur modesti, hanno una identità che Testaccio acquisirà solo molto più tardi
  • 169. Prologo: prima del 1870 Roma Capitale ed il piano del 1873 Il piano del 1883 e la febbre edilizia L’architettura di fine 800 Il nuovo secolo e Ernesto Nathan Lo spartiacque della guerra Roma e il fascismo Demolizioni e Borgate Il Foro Mussolini Il Palazzo Littorio (Farnesina) Fascismo e Architettura E42/EUR Il Dopoguerra
  • 170. Quali sono le tendenze architettoniche del tempo? …e alcuni esempi a Roma
  • 171. Storicismo: ripresa di stili costruttivi e aspetti formali propri di epoche storicamente lontane GOTHIC REVIVAL
 Sir Charles Barry, Palazzo del Parlamento, Londra 1840-1870 Dal Neo Gotico
  • 172. GOTHIC REVIVAL
 Santa Maria dell’Immacolata all’Esquilino 1896-1914
  • 173. GOTHIC REVIVAL
 Corpus Domini al Nomentano 1888-1893
  • 174. GOTHIC REVIVAL
 Sacro Cuore di Gesù in Prati 1894-1917
  • 176. Neo Rinascimentale
 Graz Rathouse 1803-1893Al neo Rinascimentale
  • 178. Neo Rinascimentale
 Palazzo Koch 1886-1892 Gli edifici pubblici (del potere) vengono definiti da un impianto da palazzo nobiliare, a volte da reggia
  • 179. Neo Rinascimentale
 Ministero delle Finanze 1873 Il Ministero delle Finanze, opera di R. Canevari, si articola intorno a un cortile d’onore centrale affiancato da due laterali più piccoli,
  • 180. Neo Rinascimentale
 Ministero delle Finanze 1873 La fronte principale attinge dal linguaggio classico del Seicento romano
  • 181. Ricordo la nostra visita del giorno 28 Marzo “Palazzo delle Finanze” Evento gratuito Prenotazioni: roma@volontaritouring.it (indicando nome, cognome e recapito telefonico dei partecipanti)
  • 184. Neo Barocco
 Opera di Dresda 1878-1880 Al neo Barocco
  • 186. Eclettismo: Imitazione indifferenziata di tutti gli stili del passato a volte mescolanza di stili diversi John Nash Padiglione Reale Brighton 1815-21
  • 187. Eclettismo Nuova Sinagoga di Roma1901–1904
  • 188. Eclettismo Nuova Sinagoga di Roma1901–1904
  • 190. Ettore Ferrari e Pio Piacentini si ispirarono all’altare di Pergamo
  • 194. Eclettismo Villa Blanc 1895-1898 Giardino d’Inverno…uso di vetro e metallo tipico del periodo…
  • 195. L’impiego di nuovi materiali costruttivi, ghisa, ferro, acciaio, vetro, avviò la trasformazione urbanistica delle città e la nascita di nuove tipologie architettoniche: • Sviluppo della rete ferroviaria • Realizzazioni di stazioni, metropolitana, ponti, passaggi coperti, mercati, padiglioni, magazzini commerciali, fabbriche
  • 197. In questi nuovi edifici e “sopra” i nuovi materiali, vengono utilizzate facciate eclettiche o decorazioni, nel tentativo di attenuare gli elementi che appaiono ancora freddi ed estranei. Galleria Sciarra, 1885 - 1888
  • 198. Si configurò come un modo • per rendere più accettabile il frequente uso del ferro nelle architetture temporanee delle Esposizioni universali e nelle architetture industriali • Per dare dignità artistica al prodotto industriale Art Nuveau: nasce in relazione con l’avanzare della società industriale
  • 200. Birrificio Peroni Piazza Alessandria
  • 204. Museo - Ufficio Geologico 1878
  • 205. Ponte sospeso dei Fiorentini, 1863
  • 206. Ponte sospeso dei Fiorentini
  • 209.
  • 210. 1883