Ciclo di webinar #pongov per la presentazione della strategia di intervento e dei progetti in corso di attuazione. Materiali presentati il 4/5 da ANCI, beneficiario del progetto "Metropoli strategiche" nel corso del webinar dedicato.
1. Metropoli Strategiche
4 maggio 2017
[Webinar PON Governance]
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
2. Destinatari: 14 Città Metropolitane e Comuni delle relative
aree
Durata: 36 mesi
Strumenti: formazione, networking, accompagnamento,
sperimentazione
Temi:
a) semplificazione amministrativa in funzione dello sviluppo
locale (attuazione riforma Madia),
b) pianificazione strategica metropolitana,
c) gestione associata dei servizi pubblici locali di minore
interesse economico (sociale, mense, biblioteche,
Personale, Ragioneria, ecc.)
Beneficiario: ANCI
Il progetto in breve
3. I destinatari
Milano
Pop.: 3,20 mln
V.A.: 148,6 mld €
Area: 1.576 km2
N° Comuni: 134
Torino
Pop.: 2,29 mln
V.A.: 62,4 mld €
Area: 6.827 km2
N° Comuni: 315
Roma
Pop.: 4,34 mln
V.A.: 137,8 mld €
Area: 5.363 km2
N° Comuni: 121
Venezia
Pop.: 0,86 mln
V.A.: 23,3 mld €
Area: 2.473 km2
N° Comuni: 44
Bari
Pop.: 1,27 mln
V.A.: 21,2 mld €
Area: 3.863 km2
N° Comuni: 41
Bologna
Pop.: 1,00 mln
V.A.: 34,6 mld €
Area: 3.702 km2
N° Comuni: 56
Genova
Pop.: 0,86 mln
V.A.: 25,4 mld €
Area: 1.834 km2
N° Comuni: 67
Firenze
Pop.: 1,01 mln
V.A.: 31,9 mld €
Area: 3.514 km2
N° Comuni: 42
Reggio Calabria
Pop.: 0,56 mln
V.A.: 7,0 mld €
Area: 3.210 km2
N° Comuni: 97
Cagliari
Pop.: 0,56 mln
V.A.: 10,7 mld €
Area: 4.570 km2
N° Comuni: 71
Catania
Pop.: 1,12 mln
V.A.: 16,1 mld €
Area: 3.574 km2
N° Comuni: 58
Messina
Pop.: 0,65 mln
V.A.: 9,6 mld €
Area: 3.266 km2
N° Comuni: 108
Palermo
Pop.: 1,28 mln
V.A.: 18,9 mld €
Area: 5.009 km2
N° Comuni: 82
Napoli
Pop.: 3,12 mln
V.A.: 49,5 mld €
Area: 1.179 km2
N° Comuni: 92
Città Metropolitane previste dalla
L. n. 56/2014
("Legge Delrio")
Città Metropolitane nelle Regioni
a Statuto Speciale
Fonte: Progetto Start City – Banca Intesa, ANCI, TEHAmbrosetti
4. Che senso hanno
le città
metropolitane?
Fonte: Progetto Start City – Banca Intesa, ANCI, TEHAmbrosetti
5. Far funzionare le riforme amministrative
• creare le condizioni affinché ciascuna amministrazione sia in
grado di elaborare una propria modalità tecnica e uno specifico
percorso politico-culturale il più possibile concertato tra gli attori
interessati per il raggiungimento degli obiettivi previsti nella
riforma;
• porre al centro del cambiamento la dirigenza pubblica, l’attore
centrale del processo riformatore e motore della gestione del
mutamento in atto e di quello atteso;
• tracciare strade applicative a geometria variabile e comunque
rispettose delle diversità che caratterizzano i vari territori;
• metter in campo robusti strumenti a sostegno (comunicazione,
formazione, valutazione, incentivazione, valorizzazione…);
• dotare le amministrazioni della strumentazione tecnica che
dovrebbe accompagnare e sostenere la concreta applicazione
delle disposizioni normative da parte del personale.
9. Le Città Metropolitane dovranno essere in grado di ridurre le
duplicazioni e sovrapposizioni delle competenze lungo
l’intera “filiera amministrativa” degli enti locali, con
particolare riferimento all’adozione di strumenti volti a
semplificare il rapporto tra P.A. e territorio (aziende,
cittadini, ecc.). Un dialogo SEMPLICE tra CM e aziende
comporta lavorare (in sinergia con altri progetti) ad una
progressiva riduzione di procedure e adempimenti, oneri
amministrativi, costi e tempi.
Si lavorerà a supporto delle città su: Sportello Unico per le
Attività Produttive (SUAP) su scala metropolitana, standard
uniformi per tutti i Comuni dell’area, SCIA, conferenza dei
servizi, ecc.
1. Semplificazione amministrativa
10. 2. Piani strategici metropolitani
Piani strategici metropolitani: accompagnamento ai processi di pianificazione strategica
metropolitana quali politiche integrate di sviluppo su scala metropolitana. L’azione sarà intrapresa
in modo particolare su due fronti:
- sviluppo della capacità istituzionale, migliorando strumenti e procedure organizzative per la
gestione del PSM nelle sue diverse fasi e rafforzando l’”expertise metropolitano” con competenze
necessarie in grado di gestire e condurre i PSM.
- miglioramento della governance multilivello, attraverso metodologie di ingaggio degli
stakeholder territoriali e processi innovativi di partecipazione dal basso volti innanzitutto a
rafforzare l’identità del “cittadino metropolitano”.
L’azione si declinerà
- nelle singole città metropolitane con attività specifiche e mirate a rispondere alle esigenze
concrete di ciascun contesto/territorio metropolitano;
- in un confronto continuo, di livello nazionale tra le 14 Città Metropolitane sui percorsi in atto
per condividere approcci, significati e metodi e individuare insieme soluzioni applicabili.
Questo sarà anche il luogo in cui far emergere gli ambiti strategici ritenuti grandi vettori di
sviluppo e priorità del nostro Paese, su cui tutte le Città saranno chiamate a definire proposte
concrete per “piani strategici nazionali settoriali per le CM” su cui concentrare risorse ed energie
delle Città e del Governo.
11. 3. Piani di riassetto istituzionale e
organizzativo dell’area metropolitana
Accompagnamento nella definizione e attivazione di zone
territoriali omogenee; individuazione e sperimentazione di
forme di aggregazione ottimale del territorio e di percorsi per
la gestione associata dei servizi e l’aggregazione comunale.
Il processo di accompagnamento riguarda servizi di minore
impatto economico (escludendo dunque servizi gestiti
attraverso società partecipate) per i quali si andranno ad
esplorare e sperimentare modelli più efficaci di gestione,
facendo leva sulle economie di scala, e disegnando
aggregazioni ottimali del territorio per l’erogazione dei servizi.
Ad esempio Uffici Unici Metropolitani per la progettazione
europea o per la gestione del personale.
12.
13. Ricerca e analisi
Perché
Per “riformare” è
necessario:
- conoscere le realtà
organizzative e territoriali
e le esigenze specifiche;
- coinvolgere chi opera
quotidianamente nelle
amministrazioni nella
definizione di piani di
intervento/cambiamento
Cosa faremo
• Diagnosi di
competenze,
processi di riforma,
assetto
organizzativo
• Incontri di co-design
Output: dossier di approfondimento e piani di supporto personalizzati
14. Formazione
Perché
Per innovare processi, servizi
e ruoli istituzionali è
necessario trasferire e
sviluppare le competenze
necessarie a gestire non solo
alle nuove funzioni
attribuite, ma anche e
soprattutto alle nuove
modalità programmatorie e
pianificatorie da esercitare in
area vasta
Cosa faremo
1. Formazione a
distanza
2. Formazione in
presenza
3. Visite di scambio
Output: 500 ore in presenza, 300 FAD, 28 visite di scambio
15. I temi della formazione
i temi di formazione individuati saranno inerenti a:
• Semplificazione: attuazione della Riforma Madia e novità
normative; conferenza dei servizi; scia e scia 2; nuovo
procedimento amministrativo; open data management; CAD;
trasparenza e corruzione
• Riassetto organizzativo e gestione associata dei servizi:
Associazionismo, la costruzione delle funzioni; normativa;
gestione associata del welfare; gestione associata della cultura;
gestione associata dei servizi pubblici; modelli gestionali e
modelli organizzativi
• Pianificazione Strategica: Pianificazione strategica e
interpretazione normativa; Strategie ICT; Gestione reti
partenariali; Project Management; Attrazione investimenti; Soft
skill relazionali
16. Networking
Perché
Per l’attuazione dei
processi di riforma è
necessario e urgente
avviare azioni di confronto
costante e scambio di
informazioni su pratiche,
procedure, strumenti e
metodologie da adottare.
Cosa faremo
1. Incontri in presenza
e a distanza
2. Spazio di
community come
luogo stabile di
confronto
Output: 3 network tematici nazionali, 14 network locali
17. I network tematici
Partecipano ai network tematici nazionali i dirigenti e i funzionari
indicati dai referenti delle CM; amministratori delle CM; esperti e
consulenti impegnati a livello nazionale e internazionale sul tema.
I network nazionali hanno due finalità:
- monitorare costantemente i processi di attuazione della riforma
in atto nei diversi contesti per analizzare (e far emergere) le
opportunità e le criticità;
- definire proposte per interventi nazionali settoriali per le città
metropolitane quale contributo e punto di partenza per la
redazione di un’ Agenda Urbana Nazionale.
Nel definire azioni specifiche a supporto dei contesti locali si adotta
una prospettiva nazionale, per spingere verso la coesione e la
riduzione dei divari esistenti, facendo leva in primo luogo
sull'innovazione amministrativa e sullo sviluppo delle competenze.
18. Sperimentazione
Perché
La storia delle riforme ci ha
insegnato che un elemento
di debolezza dei processi di
cambiamento della PA é la
mancanza di
partecipazione e
sperimentazione da parte
delle organizzazioni e delle
persone chiamate a darne
concretezza
Cosa faremo
1. Raccolta e definizione
modelli replicabili
2. Analisi replicabilità/
raccolta interesse
3. Applicazione dei
modelli alle realtà
territoriali
4. Accompagnamento
Output: 14 percorsi sperimentali nelle città su PS, gestione
associata e semplificazione