Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazione del Liceo Classico di Montepulciano 2008/2009
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3. Il Liceo Classico
fra tradizione e innovazione
Il Liceo Classico “A. Poliziano” è la più antica istituzione scolastica della città
di Montepulciano. Il suo nome è tratto dal grande umanista Angelo
Poliziano (1454-1494), che proprio a Montepulciano ebbe i natali. La sua isti-
tuzione risale al 1933, ma già all’epoca del Granducato di Toscana esisteva
nella nostra città il Regio Ginnasio. Nell’arco di circa due secoli, sui banchi
del “Poliziano” si sono formate intere generazioni di studenti, alcuni dei quali,
con la solida base che veniva loro dalla cultura umanistica, hanno raggiun-
to e continuano a raggiungere brillanti risultati in ogni campo degli studi.
Ferma restando la validità formativa della cultura umanistica, che è più che
mai necessaria anche nell’attuale periodo storico, il Liceo Classico
“Poliziano” si è sempre adoperato per rispondere il più possibile alle esigen-
ze umane e culturali dei giovani e della società contemporanea.
In un’ottica di adeguamento alle condizioni e al ritmo di apprendimento
degli alunni di oggi, sono stati modificati i tempi di svolgimento dei program-
mi di lingua latina e greca, si è potenziato lo studio della lingua straniera e si
è dato spazio alla conoscenza delle moderne tecnologie multimediali.
Il sostanziale equilibrio fra tradizione e innovazione resta una delle linee
guida del Liceo Classico “A. Poliziano”, che ha mantenuto la propria specifi-
cità anche dopo che è entrato a far parte, dal settembre 1996, del polo
scolastico che comprende, sotto un’unica Presidenza ed unica amministra-
zione, anche il Liceo Scientifico “A. da Sangallo” e il Liceo Linguistico e
Pedagogico “Bellarmino”.
4. I NUOVI PROGRAMMI DI LATINO E GRECO
Il Liceo Classico “A. Poliziano” ha sempre prestato la massima attenzione alla
situazione reale in cui gli alunni si trovano all’inizio della scuola superiore;
vanno tenuti in debito conto, infatti, sia i cambiamenti che hanno investito
la scuola dell’obbligo negli ultimi decenni sia la molteplicità dei mezzi infor-
mativi oggi esistenti che modificano i ritmi ed i processi di apprendimento
dei ragazzi attuali. Forti di questa convinzione i docenti del “Poliziano”, ormai
da vari anni, hanno deciso di suddividere in tre anni anziché in due l’ap-
prendimento della grammatica latina e di quella greca; nella fase iniziale
del primo anno di corso (la quarta ginnasiale) i docenti di lettere, prima di
iniziare i programmi di latino e di greco, si dedicano soprattutto a riprendere
e consolidare la conoscenza della lingua italiana, base insostituibile per
ogni ulteriore studio linguistico: ciò consente, oltretutto, anche di colmare
eventuali squilibri provocati dalla diversità dei programmi svolti nelle varie
scuole medie di provenienza degli alunni.
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5. IL LICEO CLASSICO E IL TEMPO LIBERO
Anche al Liceo Classico, come in qualunque altra scuola, è possibile conci-
liare lo studio con lo svolgimento della propria attività preferita; l’importante
è sapersi organizzare e questa è un’ “arte” che, una volta appresa, risulterà
molto utile anche nella vita lavorativa, nonché in quella privata, del ragazzo
divenuto adulto. Un impegno regolare è necessario, ma se l’alunno riesce a
organizzarsi ed acquisisce un metodo di studio efficace, i tempi giornalieri
di questo impegno sono contenuti in termini più che ragionevoli.
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6. OBIETTIVI FORMATIVI DEL LICEO CLASSICO
Sul piano propriamente scolastico il Liceo Classico, più di ogni altro istituto,
fornisce all’alunno un adeguato metodo di studio, che gli permetterà di
orientarsi con disinvoltura in ogni facoltà universitaria, comprese quelle
scientifiche;
La cultura umanistica, oggi più che mai utile e necessaria, offre a ciascuno
la possibilità di esprimersi correttamente nell’uso della lingua scritta ed
orale, facilitando l’inserimento attivo in ogni settore della società e del
mondo produttivo;
Sbocco principale del corso liceale è quello di accedere agli studi universi-
tari, in cui gli studenti del Classico ottengono i maggiori successi; è però
anche possibile, con la licenza liceale, accedere ai concorsi per gli impie-
ghi pubblici e privati, dato che da ormai molti anni non è più richiesto, per
tali forme di impiego, il diploma specifico tecnico o professionale.
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7. IL LICEO CLASSICO E L’UNIVERSITÀ
Considerando che ancor oggi la scelta universitaria è quella che assicura le
maggiori possibilità di trovare un lavoro in tempi ragionevoli - “a poco più di
tre anni dal conseguimento del titolo, lavorano il 44,9% dei maturi e il 71,6%
dei laureati” (MIUR- RAPPORTO ANNUALE 2006) - una delle prerogative più
importanti del Liceo Classico è quella di fornire ai suoi alunni una formazio-
ne ed una preparazione tali da consentire loro di frequentare con buone
prospettive di successo qualsiasi facoltà universitaria, non solo quelle dalla
connotazione più propriamente umanistica, quali Lettere o Giurisprudenza,
ma anche quelle di tipo scientifico, come Medicina, Ingegneria, Economia
e Commercio etc. ; la duttilità mentale e il metodo di studio che si acquisi-
scono sui banchi del Classico permette infatti di affrontare anche argomen-
ti e tematiche di campi del sapere apparentemente lontani dalla configu-
razione che viene attribuita a questa scuola.
Dalle statistiche comparative dei diversi livelli di successo degli studenti uni-
versitari divisi in base al tipo di diploma conseguito risulta, infatti, che anche
oggi il rendimento degli studenti provenienti dal Classico supera quello dei
diplomati negli altri indirizzi di studi (cfr. www.almalaurea.it); in sostanza il
divario di rendimento in favore del Liceo Classico si è mantenuto, malgrado
i grandi cambiamenti avvenuti nella società negli ultimi decenni, a confer-
ma dell’immutata validità della preparazione data da questa scuola.
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8. L’IMPORTANZA DELLA CULTURA CLASSICA
In una società come quella attuale, sempre più scientifica e tecnologica,
può essere legittimo chiedersi quale sia il ruolo e l’importanza di una cultura
umanistica e letteraria.
- Perché conoscere il passato? Perché il passato è anche presente e vice-
versa, in quanto soltanto il senso storico (che coincide con la capacità di
porsi di fronte agli eventi con spirito critico) rende possibile la comprensione
del mondo in cui viviamo. La cultura è come un albero che ha radici
profonde, solo conoscendo queste radici, che vanno riscoperte nel passato,
possiamo comprendere appieno noi stessi e il nostro presente.
- Perché studiare il latino e il greco? La conoscenza delle lingue classiche
svolge ancor oggi un ruolo insostituibile nella cultura dell’individuo, perchè:
- migliora le competenze espressive nel parlare e nello scrivere, qualità que-
ste insostituibili anche nella società moderna, dove la presenza di altri lin-
guaggi (multimediali ecc.) non elimina la centralità del codice-lingua;
- sviluppa le capacità argomentative e logico-deduttive: l’analisi dei testi
classici è infatti, come ha affermato di recente il filosofo Dario Antiseri, l’uni-
co esercizio veramente scientifico rimasto nella scuola attuale;
- consente la conoscenza dei linguaggi tecnici e scientifici, come quello
della biologia, della geologia, della medicina ecc., i cui termini derivano dal
latino ma soprattutto dal greco;
- permette di leggere direttamente, senza intermediari, i grandi testi letterari,
giuridici, amministrativi ecc., che sono stati redatti in latino dall’antichità fino
a tutto il secolo XVIII e, in parte, ancora oggi.
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9. A proposito dello studio delle lingue classiche va detto che è assolutamen-
te immotivato il pregiudizio, purtroppo diffuso, che si tratti di materie difficili o
troppo impegnative; il loro apprendimento è analogo a quello di tutte le
altre discipline, purché le si affronti con una certa continuità. Il Liceo
Classico “Poliziano” comunque, consapevole delle difficoltà che inizialmen-
te può incontrare l’alunno proveniente dalla scuola media, ha già da molti
anni diluito in tre anni (anziché due come in precedenza) lo studio della
grammatica latina e greca, presentata agli alunni con la dovuta gradualità.
Va infine ricordato che il Liceo “Poliziano”, consapevole delle esigenze della
realtà attuale e nel rispetto della multidisciplinarità richiesta dalle norme
vigenti, non attribuisce alle materie classiche un ruolo centrale, né predomi-
nante, ma le considera e le valuta alla stregua di tutte le altre discipline.
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10. LA SPERIMENTAZIONE DI LINGUA STRANIERA AL CLASSICO
Il Liceo “Poliziano” ha avviato, sin dal 1979, una sperimentazione linguistica,
che prevede il proseguimento dello studio della lingua straniera per l’intero
quinquennio degli studi: è quindi possibile agli alunni iscritti, seguiti per tutto
il percorso scolastico da insegnanti qualificati e con la possibilità di usufruire
di sussidi didattici moderni ed efficienti (il laboratorio di lingue ad esempio,
dotato dei più moderni strumenti audiovisivi), ottenere una conoscenza
della lingua straniera completa ed operativa, da mettere poi a frutto in ogni
campo della propria esperienza lavorativa e culturale. Pur non trascurando
gli aspetti letterari delle lingue moderne, la cui conoscenza è di notevole
aiuto anche per i collegamenti interdisciplinari esistenti con l’italiano, la sto-
ria, la filosofia ecc., la nostra sperimentazione privilegia in particolare la lin-
gua parlata e scritta, in modo da offrire allo studente un mezzo comunicati-
vo che è divenuto essenziale nel mondo contemporaneo. Presso i Licei
Poliziani è inoltre possibile, seguendo un apposito corso e sostenendo il rela-
tivo esame, conseguire la certificazione europea di conoscenza dell’inglese
(PET), che è spendibile sia in ambito lavorativo che presso le Università, che
riconoscono un credito a chi possiede tale certificazione.
Strumento didattico di grande efficacia sono gli scambi culturali con l’este-
ro e le settimane di studio in Irlanda o in Inghilterra, che consentono all’a-
lunno di trovarsi a diretto contatto con persone di madrelingua inglese.
Vanno infine ricordate altre due iniziative proprie del nostro Liceo: un corso
propedeutico di inglese (facoltativo), da tenersi prima dell’inizio vero e pro-
prio delle lezioni e destinato agli alunni delle quarte ginnasiali che non
abbiano seguito questa lingua alla scuola media, e la possibilità (a richiesta
di un congruo numero di studenti) di studiare una seconda lingua comuni-
taria, il cui insegnamento viene impartito in ore curricolari.
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11. IL PIANO NAZIONALE D’INFORMATICA AL CLASSICO
Già dai primi anni ‘90 il nostro Liceo ha aderito al Piano Nazionale
Informatica, una iniziativa del Ministero della P per dotare le scuole degli
.I.
strumenti tecnici e didattici necessari all’apprendimento e lo sviluppo delle
suddette tecnologie.
Il P
.N.I., inserito in una delle due sezioni del Liceo Classico “Poliziano”, è abbi-
nato all’insegnamento della matematica, che passa così dalle due ore set-
timanali previste dal vecchio ordinamento a quattro ore nel biennio, ed a
tre ore nel triennio (invece di due). Il lavoro didattico svolto in questa sezio-
ne non trascura il programma “teorico” di matematica (che anzi è più
avanzato rispetto a quello tradizionale e prevede anche elementi di analisi
molto utili per chi sceglierà facoltà scientifiche), ma è soprattutto operativo:
gli alunni, che hanno a disposizione due modernissimi laboratori multimediali
con collegamento ad internet, apprendono le basi dell’informatica, si
aggiornano sulle nuove tecniche ed i nuovi programmi e sono in grado di
costruire pagine Web e ipertesti di vario tipo, alcuni dei quali possono
anche trovare applicazione nello studio delle materie curriculari e persino
fatti conoscere e valere in occasione dell’Esame di Stato.
Inoltre tutti gli alunni del Licei Poliziani, e quindi anche quelli di entrambe le
sezioni del Liceo Classico, possono partecipare ai corsi per il conseguimento
dell’ECDL (la patente europea del computer), indispensabile per gli studi
universitari e l’inserimento nel mondo del lavoro. I corsi si svolgono presso il
nostro Istituto e sono frequentati, generalmente, dagli alunni del terzo e del
quarto anno.
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12. MATERIE E ORARI DI INSEGNAMENTO
DEL LICEO CLASSICO “A. POLIZIANO”
Quadro orario settimanale delle discipline insegnate al Liceo Classico. Per
quanto attiene alla matematica, il numero delle ore tra parentesi si riferisce
al corso sperimentale del Piano Nazionale d’Informatica.
IV ginn. V ginn. I liceo II liceo III liceo
Italiano 5 5 4 4 4
Latino 5 5 4 4 4
Greco 4 4 3 3 3
Storia 2 2 3 3 3
Geografia 2 2 - - -
Filosofia - - 3 3 3
Matematica e informatica 2 (4) 2 (4) 3 2 (3) 2 (3)
Fisica - - - 2 3
Scienze - - 4 3 2
Storia arte - - 1 1 2
Inglese 3 3 3 3 3
Ed. fisica 2 2 2 2 2
Religione 1 1 1 1 1
Gli insegnamenti si svolgono tutti in orario antimeridiano, dalle ore 8,20 alle
ore 13,20, in modo da consentire agli studenti l’uso dei mezzi pubblici ed il
rientro a casa. Nel triennio liceale, quando l’orario complessivo supera le 30
ore settimanali, vengono adottate, uno o due giorni alla settimana, sei unità
orarie di 50 minuti, al fine di permettere l’uscita degli studenti all’orario con-
sueto delle 13,20. Eventuali attività pomeridiane, sempre facoltative, posso-
no riferirsi alle varie iniziative del POF previste per tutto il polo scolastico dei
Licei Poliziani.
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