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Per un curricolo generativo
Per una ricorsività tra curricolo e
progetto didattico
Pier Giuseppe Rossi
Università degli studi di Macerata
1
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Una diversa prospettiva
Una logica verticale Una logica ricorsiva
2
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Una diversa prospettiva
Una logica verticale
Romanticismo
Leopardi
Il sabato del villaggio
Una logica ricorsiva
3
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Una diversa prospettiva
Una logica verticale
Macro-obiettivo
(saper scrivere un testo)
Micro-obiettivo
(saper scrivere una frase
minima)
Una logica ricorsiva
4
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Una diversa prospettiva
Una logica verticale
Macro-obiettivo
(saper scrivere un testo)
Micro-obiettivo
(saper scrivere una frase
minima)
Una logica ricorsiva
Saperi
disciplinari
Competenze
Contesto
Esperienze
5
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Diversità tra obiettivi e competenze
Una logica verticale
Macro-obiettivo
(saper scrivere un testo)
Micro-obiettivo
(saper scrivere una frase
minima)
Una logica ricorsiva
Saperi
disciplinari
Competenze
Contesto
Esperienze
6
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Diversità tra obiettivi e competenze
Obiettivi
Nessuna relazione o
dipendenza dal contesto.
La definizione
dell’obbiettivo non si
modifica in funzione del
processo. Competenza
Connessa alla situazione per 3 ragioni:
- Nasce come dialogo tra
saperi e situazione.
- Assume carattersitiche
differenti in differenti
contesti.
- È strutturante per la s.
7
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Nelle pratiche quotidiane
• Gli obiettivi vengono scritti in fase iniziale.
• A volte sembra che tra competenze e obiettivi ci sia una dipendenza
rigida.
• Come se gli obiettivi fossero una declinazione delle competenze.
8
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Competenza come processo e prodotto
• Se la competenza fosse vista solo come risultato di un processo,
diverrebbe un sinonimo di obiettivo, traguardo.
• La competenza può essere vista invece come prospettiva con cui
vedere l’attività dello studente, il suo modo di operare.
• Diviene un filtro con cui è possibile far emergere un modo di fare e di
agire ed essa stessa emerge dall’azione della classe.
• In questo senso più che struttura, ha un ruolo strutturato e
strutturante che garantisce una logica olistica con cui osservare
l’azione.
9
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Competenza strutturata e strutturante
Competenze sociali e civiche
• Non è possibile per lo studente acquisire attraverso la comunicazione (scritta o
orale).
• Il docente può predisporre dei dispositivi/compiti (attività di lavoro di gruppo in
cui potrebbero essere vissute esperienze e processi) per favorire vissuti e per
osservare. Informa gli studenti della finalità.
• Lo studente mentre vive tali esperienze costruisce e articola competenze civili
(sono strutturate dall/nell’esperienza mentre il dispositivo è strutturante).
• Nello stesso tempo il docente utilizza il filtro della competenza per osservare i
comportamenti degli studenti non definibili a priori, per capire se adottano
soluzioni (non previste) competenti.
10
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Distinguere curricolo e progetto didattico
• Curricolo di istituto • Progetto didattico
11
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Distinguere curricolo e progetto didattico
• Curricolo di istituto come linee
guida unificanti a livello di istituto
che caratterizzano l’agire
didattico, le prassi da seguire, gli
aspetti caratterizzanti.
• Non è prescrittivo ovvero non
dice cosa fare, ma suggerisce
come muoversi e uniforma alcune
prassi qualificanti.
• Progetto didattico
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Distinguere curricolo e progetto didattico
• Curricolo di istituto come linee
guida unificanti a livello di istituto
che caratterizzano l’agire
didattico, le prassi da seguire, gli
aspetti caratterizzanti.
• Non è prescrittivo ovvero non
dice cosa fare, ma suggerisce
come muoversi e uniforma alcune
prassi qualificanti.
• Progetto didattico come
successione di modulo (tema e
strategia fondante) necessari a
costruire il percorso,
• Decisa dal docente a partire dal
curricolo (generativo) dalla sua
classe, dai frammenti culturali, di
saperi e di esperienze in essa
presente, dal contesto in cui la
scuola è collocata.
• Si articola in macro e micro
progetto.
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Distinguere curricolo e progetto didattico
• Curricolo di istituto come linee
guida unificanti a livello di istituto
che caratterizzano l’agire
didattico, le prassi da seguire, gli
aspetti caratterizzanti.
• Non è prescrittivo ovvero non
dice cosa fare, ma suggerisce
come muoversi e uniforma alcune
prassi qualificanti.
• Progetto didattico come
successione di modulo (tema e
strategia fondante) necessari a
costruire il percorso,
• Decisa dal docente a partire dal
curricolo (generativo) dalla sua
classe, dai frammenti culturali, di
saperi e di esperienze in essa
presente, dal contesto in cui la
scuola è collocata.
• Si articola in macro e micro
progetto.
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Distinguere curricolo e progetto didattico
• Curricolo di istituto come linee
guida unificanti a livello di istituto
che caratterizzano l’agire
didattico, le prassi da seguire, gli
aspetti caratterizzanti.
• Non è prescrittivo ovvero non
dice cosa fare, ma suggerisce
come muoversi e uniforma alcune
prassi qualificanti.
• Progetto didattico come
successione di modulo (tema e
strategia fondante) necessari a
costruire il percorso.
• Decisa dal docente a partire dal
curricolo (generativo) dalla sua
classe, dai frammenti culturali, di
saperi e di esperienze in essa
presente, dal contesto in cui la
scuola è collocata.
• Si articola in macro e micro
progetto.
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TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
In linea con le Indicazioni
• Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e
dell’autonomia scolastica e allo stesso tempo, esplicita le scelte della
comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del
curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano
la ricerca e l’innovazione scolastica.
• A partire dal curricolo d’istituto i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le
strategie più idonee, con attenzione all’integrazione tra discipline ed
alla loro possibile aggregazione in aree (IN 2012, p. 17).
16
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In linea con le Indicazioni
• Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e
dell’autonomia scolastica e allo stesso tempo, esplicita le scelte della
comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del
curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano
la ricerca e l’innovazione scolastica.
• A partire dal curricolo d’istituto i docenti individuano le esperienze di
apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le
strategie più idonee (IN 2012, p. 17).
17
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
• Tale definizione permette di riconsiderare il concetto di curricolo
identificandone quelle che potrebbero essere le sue caratteristiche
essenziali in termini di innovazione e di sua identificazione come
sapere-strumento (Altet, 2008), ovvero come un referente teorico
che può aiutare a contestualizzare e orientare la progettazione.
• Serve a capire, a selezionare, a spiegare, a scegliere, a decidere, a
comporre, ad organizzare finalità, obiettivi e strumenti.
18
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra
proposta)
1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa.
2. Strumenti per aggregare.
3. Prassi da condividere nella scuola.
19
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Centralità dello studente:
• Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano
importanti per il presente e il futuro personale e
professionale degli studenti (ovvero non che partano
dagli interessi).
• Favorire un ruolo attivo degli studenti.
• Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali
degli studenti.
2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e
legame con il PTOF.
3. Necessità di un docente professionista (devoluzione).
4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..).
20
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Centralità dello studente:
• Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano
importanti per il presente e il futuro personale e
professionale degli studenti (ovvero non che partano
dagli interessi).
• Favorire un ruolo attivo degli studenti.
• Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali
degli studenti.
2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e
legame con il PTOF.
3. Necessità di un docente professionista (devoluzione).
4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..).
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Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Centralità dello studente:
• Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano
importanti per il presente e il futuro personale e
professionale degli studenti (ovvero non che partano
dagli interessi).
• Favorire un ruolo attivo degli studenti.
• Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali
degli studenti.
2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e
legame con il PTOF.
3. Necessità di un docente professionista (devoluzione).
4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..).
22
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Commenti – Le comunità di pratiche
• C'è la necessità di avere un linguaggio comune che sia condiviso da tutto il
corpo docente e una comunità scolastica capace di credere e adoperarsi
veramente per la costruzione di questo progetto;
• La progettazione del curricolo di Istituto ha permesso ai docenti (dei diversi
ordini di scuola) di confrontarsi, dialogare, condividere ed elaborare
specifiche scelte per pianificare un percorso formativo da proporre. Il
progettare ha aperto un dialogo sul senso di fare scuola, innovare la
didattica e rendere efficaci gli ambienti di apprendimento. La
predisposizione del curricolo è sicuramente un’attività che richiede tempo,
fatica e una grande motivazione da parte di tutto il gruppo docente. È un
lavoro che arricchisce la didattica di alcuni elementi fondanti primo tra tutti
la possibilità di analizzare attentamente i processi di apprendimento.
• La sfida quindi è cercare di coinvolgere in questi cambiamenti di
prospettiva, che richiede la didattica per competenze attraverso il curricolo,
un numero sempre maggiore di colleghi.
23
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto
come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui
guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli
studenti, il loro agire.
Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di
lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire
degli studenti in essi.
2. Attenzione ai nodi epistemologici, ai nodi concettuali,
ovvero a concetti che si ritrovano ricorsivamente nei
percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con
definizioni diverse. Danno continuità al sapere disciplinare
e orientano gli studenti.
24
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto
come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui
guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli
studenti, il loro agire.
Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di
lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire
degli studenti in essi.
2. Attenzione ai nuclei fondanti / ai campi concettuali.
3. Operazioni cognitive.
25
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto
come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui
guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli
studenti, il loro agire.
Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di
lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire
degli studenti in essi.
2. Attenzione ai nodi epistemologici/ai nodi concettuali/ ai
nuclei fondanti.
3. Operazioni cognitive.
26
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Commenti
• Nel mio Istituto non vi è un curricolo e credo che una delle difficoltà
più grandi da cui partire per iniziare sia l'individuazione stessa dei
nuclei fondanti delle discipline, seguita dalla consapevolezza che il
curricolo orienta la progettazione, la quale però non discende da
esso.
• Cambia il modo di vedere la nostra progettazione in un'ottica verticale
di continuità e di condivisione.
27
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Nuclei fondanti
• I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei
percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni
diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli
studenti.
• Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio
osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi
con le competenze e con un fare competente).
• Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che
ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero,
relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili
rossi che connettono differenti contenuti.
28
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Nuclei fondanti
• I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei
percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni
diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli
studenti.
• Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio
osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi
con le competenze e con un fare competente).
• Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che
ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero,
relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili
rossi che connettono differenti contenuti.
29
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Nuclei fondanti
• I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei
percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni
diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli
studenti.
• Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio
osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi
con le competenze e con un fare competente).
• Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che
ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero,
relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili
rossi che connettono differenti contenuti.
30
TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca
Nuclei fondanti
• «per nuclei fondanti si intendono quei concetti fondamentali che
ricorrono in vari punti dello sviluppo di una disciplina e hanno (perciò)
valore strutturante e generativo di conoscenze. I nuclei fondanti sono
concetti, nodi epistemologici e metodologici che strutturano una
disciplina… i contenuti ne sono l’oggetto, le conoscenze sono il frutto
di tutto il processo di costruzione del sapere».
• «i nuclei fondanti dell’apprendimento, attorno ai quali si costruisce il
curricolo scolastico, costituiscono i concetti più significativi, generativi
di conoscenze e ricorrenti in vari punti dello sviluppo di una disciplina,
ricavati analizzandone la struttura tenendo conto sia degli aspetti
storico-epistemologici che di quelli psicopedagogici e didattici».
(Olmi)
31
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Operazioni cognitive
• Si deducono dai traguardi di competenza e dalla struttura della
disciplina.
• Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che
l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare.
• Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito
prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad
esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il
testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato
in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti
con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali;
selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare
elementi signficativi dei contesti).
32
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Operazioni cognitive
• Si deducono dai traguardi di comeptenza e dalla struttura della
disciplina.
• Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che
l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare.
• Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito
prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad
esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il
testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato
in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti
con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali;
selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare
elementi signficativi dei contesti).
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Operazioni cognitive
• Si deducono dai traguardi di comeptenza e dalla struttura della
disciplina.
• Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che
l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare.
• Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito
prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad
esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il
testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato
in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti
con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali;
selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare
elementi signficativi dei contesti).
34
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Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta)
1. Riferimenti
generali sulla
filosofia
educativa.
2. Strumenti per
aggregare.
3. Prassi da
condividere
nella scuola.
1. Indicazioni di attività/strategie/dispositivi da
privilegiare tipo compiti autentici, lavoro di gruppo,
progetti di istituto, ecc.
2. Indicazioni sulla modalità per effettuare la
validazione delle competenze(osservazione o
compiti autentici?)
35
Fine
36

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  • 1. Per un curricolo generativo Per una ricorsività tra curricolo e progetto didattico Pier Giuseppe Rossi Università degli studi di Macerata 1
  • 2. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Una diversa prospettiva Una logica verticale Una logica ricorsiva 2
  • 3. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Una diversa prospettiva Una logica verticale Romanticismo Leopardi Il sabato del villaggio Una logica ricorsiva 3
  • 4. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Una diversa prospettiva Una logica verticale Macro-obiettivo (saper scrivere un testo) Micro-obiettivo (saper scrivere una frase minima) Una logica ricorsiva 4
  • 5. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Una diversa prospettiva Una logica verticale Macro-obiettivo (saper scrivere un testo) Micro-obiettivo (saper scrivere una frase minima) Una logica ricorsiva Saperi disciplinari Competenze Contesto Esperienze 5
  • 6. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Diversità tra obiettivi e competenze Una logica verticale Macro-obiettivo (saper scrivere un testo) Micro-obiettivo (saper scrivere una frase minima) Una logica ricorsiva Saperi disciplinari Competenze Contesto Esperienze 6
  • 7. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Diversità tra obiettivi e competenze Obiettivi Nessuna relazione o dipendenza dal contesto. La definizione dell’obbiettivo non si modifica in funzione del processo. Competenza Connessa alla situazione per 3 ragioni: - Nasce come dialogo tra saperi e situazione. - Assume carattersitiche differenti in differenti contesti. - È strutturante per la s. 7
  • 8. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Nelle pratiche quotidiane • Gli obiettivi vengono scritti in fase iniziale. • A volte sembra che tra competenze e obiettivi ci sia una dipendenza rigida. • Come se gli obiettivi fossero una declinazione delle competenze. 8
  • 9. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Competenza come processo e prodotto • Se la competenza fosse vista solo come risultato di un processo, diverrebbe un sinonimo di obiettivo, traguardo. • La competenza può essere vista invece come prospettiva con cui vedere l’attività dello studente, il suo modo di operare. • Diviene un filtro con cui è possibile far emergere un modo di fare e di agire ed essa stessa emerge dall’azione della classe. • In questo senso più che struttura, ha un ruolo strutturato e strutturante che garantisce una logica olistica con cui osservare l’azione. 9
  • 10. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Competenza strutturata e strutturante Competenze sociali e civiche • Non è possibile per lo studente acquisire attraverso la comunicazione (scritta o orale). • Il docente può predisporre dei dispositivi/compiti (attività di lavoro di gruppo in cui potrebbero essere vissute esperienze e processi) per favorire vissuti e per osservare. Informa gli studenti della finalità. • Lo studente mentre vive tali esperienze costruisce e articola competenze civili (sono strutturate dall/nell’esperienza mentre il dispositivo è strutturante). • Nello stesso tempo il docente utilizza il filtro della competenza per osservare i comportamenti degli studenti non definibili a priori, per capire se adottano soluzioni (non previste) competenti. 10
  • 11. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Distinguere curricolo e progetto didattico • Curricolo di istituto • Progetto didattico 11
  • 12. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Distinguere curricolo e progetto didattico • Curricolo di istituto come linee guida unificanti a livello di istituto che caratterizzano l’agire didattico, le prassi da seguire, gli aspetti caratterizzanti. • Non è prescrittivo ovvero non dice cosa fare, ma suggerisce come muoversi e uniforma alcune prassi qualificanti. • Progetto didattico 12
  • 13. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Distinguere curricolo e progetto didattico • Curricolo di istituto come linee guida unificanti a livello di istituto che caratterizzano l’agire didattico, le prassi da seguire, gli aspetti caratterizzanti. • Non è prescrittivo ovvero non dice cosa fare, ma suggerisce come muoversi e uniforma alcune prassi qualificanti. • Progetto didattico come successione di modulo (tema e strategia fondante) necessari a costruire il percorso, • Decisa dal docente a partire dal curricolo (generativo) dalla sua classe, dai frammenti culturali, di saperi e di esperienze in essa presente, dal contesto in cui la scuola è collocata. • Si articola in macro e micro progetto. 13
  • 14. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Distinguere curricolo e progetto didattico • Curricolo di istituto come linee guida unificanti a livello di istituto che caratterizzano l’agire didattico, le prassi da seguire, gli aspetti caratterizzanti. • Non è prescrittivo ovvero non dice cosa fare, ma suggerisce come muoversi e uniforma alcune prassi qualificanti. • Progetto didattico come successione di modulo (tema e strategia fondante) necessari a costruire il percorso, • Decisa dal docente a partire dal curricolo (generativo) dalla sua classe, dai frammenti culturali, di saperi e di esperienze in essa presente, dal contesto in cui la scuola è collocata. • Si articola in macro e micro progetto. 14
  • 15. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Distinguere curricolo e progetto didattico • Curricolo di istituto come linee guida unificanti a livello di istituto che caratterizzano l’agire didattico, le prassi da seguire, gli aspetti caratterizzanti. • Non è prescrittivo ovvero non dice cosa fare, ma suggerisce come muoversi e uniforma alcune prassi qualificanti. • Progetto didattico come successione di modulo (tema e strategia fondante) necessari a costruire il percorso. • Decisa dal docente a partire dal curricolo (generativo) dalla sua classe, dai frammenti culturali, di saperi e di esperienze in essa presente, dal contesto in cui la scuola è collocata. • Si articola in macro e micro progetto. 15
  • 16. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca In linea con le Indicazioni • Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e allo stesso tempo, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione scolastica. • A partire dal curricolo d’istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione tra discipline ed alla loro possibile aggregazione in aree (IN 2012, p. 17). 16
  • 17. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca In linea con le Indicazioni • Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e allo stesso tempo, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione scolastica. • A partire dal curricolo d’istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee (IN 2012, p. 17). 17
  • 18. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca • Tale definizione permette di riconsiderare il concetto di curricolo identificandone quelle che potrebbero essere le sue caratteristiche essenziali in termini di innovazione e di sua identificazione come sapere-strumento (Altet, 2008), ovvero come un referente teorico che può aiutare a contestualizzare e orientare la progettazione. • Serve a capire, a selezionare, a spiegare, a scegliere, a decidere, a comporre, ad organizzare finalità, obiettivi e strumenti. 18
  • 19. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 19
  • 20. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Centralità dello studente: • Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano importanti per il presente e il futuro personale e professionale degli studenti (ovvero non che partano dagli interessi). • Favorire un ruolo attivo degli studenti. • Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali degli studenti. 2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e legame con il PTOF. 3. Necessità di un docente professionista (devoluzione). 4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..). 20
  • 21. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Centralità dello studente: • Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano importanti per il presente e il futuro personale e professionale degli studenti (ovvero non che partano dagli interessi). • Favorire un ruolo attivo degli studenti. • Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali degli studenti. 2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e legame con il PTOF. 3. Necessità di un docente professionista (devoluzione). 4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..). 21
  • 22. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Centralità dello studente: • Scegliere dei temi, contenuti, problemi, ecc. che siano importanti per il presente e il futuro personale e professionale degli studenti (ovvero non che partano dagli interessi). • Favorire un ruolo attivo degli studenti. • Valorizzare le conoscenze e le esperienze non formali degli studenti. 2. Centralità del contesto (classe, scuola, territorio) e legame con il PTOF. 3. Necessità di un docente professionista (devoluzione). 4. Necessità di una comunità di pratiche (come dissemi..). 22
  • 23. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Commenti – Le comunità di pratiche • C'è la necessità di avere un linguaggio comune che sia condiviso da tutto il corpo docente e una comunità scolastica capace di credere e adoperarsi veramente per la costruzione di questo progetto; • La progettazione del curricolo di Istituto ha permesso ai docenti (dei diversi ordini di scuola) di confrontarsi, dialogare, condividere ed elaborare specifiche scelte per pianificare un percorso formativo da proporre. Il progettare ha aperto un dialogo sul senso di fare scuola, innovare la didattica e rendere efficaci gli ambienti di apprendimento. La predisposizione del curricolo è sicuramente un’attività che richiede tempo, fatica e una grande motivazione da parte di tutto il gruppo docente. È un lavoro che arricchisce la didattica di alcuni elementi fondanti primo tra tutti la possibilità di analizzare attentamente i processi di apprendimento. • La sfida quindi è cercare di coinvolgere in questi cambiamenti di prospettiva, che richiede la didattica per competenze attraverso il curricolo, un numero sempre maggiore di colleghi. 23
  • 24. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli studenti, il loro agire. Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire degli studenti in essi. 2. Attenzione ai nodi epistemologici, ai nodi concettuali, ovvero a concetti che si ritrovano ricorsivamente nei percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli studenti. 24
  • 25. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli studenti, il loro agire. Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire degli studenti in essi. 2. Attenzione ai nuclei fondanti / ai campi concettuali. 3. Operazioni cognitive. 25
  • 26. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Attenzione alle competenze chiave, viste non tanto come obiettivo da raggiungere, quanto come filtro con cui guardare le attività didattiche e i compiti svolti dagli studenti, il loro agire. Competenza come aggregatore che fornisce una chiave di lettura per proporre dispositivi/compiti e osservare l’agire degli studenti in essi. 2. Attenzione ai nodi epistemologici/ai nodi concettuali/ ai nuclei fondanti. 3. Operazioni cognitive. 26
  • 27. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Commenti • Nel mio Istituto non vi è un curricolo e credo che una delle difficoltà più grandi da cui partire per iniziare sia l'individuazione stessa dei nuclei fondanti delle discipline, seguita dalla consapevolezza che il curricolo orienta la progettazione, la quale però non discende da esso. • Cambia il modo di vedere la nostra progettazione in un'ottica verticale di continuità e di condivisione. 27
  • 28. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Nuclei fondanti • I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli studenti. • Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi con le competenze e con un fare competente). • Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero, relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili rossi che connettono differenti contenuti. 28
  • 29. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Nuclei fondanti • I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli studenti. • Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi con le competenze e con un fare competente). • Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero, relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili rossi che connettono differenti contenuti. 29
  • 30. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Nuclei fondanti • I nuclei fondanti sono concetti che si ritrovano ricorsivamente nei percorsi disciplinari, anche se con formalismi diversi e con definizioni diverse. Danno continuità al sapere disciplinare e orientano gli studenti. • Non sono contenuti, non sono processi presenti (ad esempio osservare, riconoscere, descrivere, risolvere problemi, più connessi con le competenze e con un fare competente). • Forse meglio “categorie” e concetti ricorrenti in una disciplina che ricorsivamente ritornano nella disciplina: ad esempio numero, relazione, ma che più che specifici conenuti rappresentano dei fili rossi che connettono differenti contenuti. 30
  • 31. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Nuclei fondanti • «per nuclei fondanti si intendono quei concetti fondamentali che ricorrono in vari punti dello sviluppo di una disciplina e hanno (perciò) valore strutturante e generativo di conoscenze. I nuclei fondanti sono concetti, nodi epistemologici e metodologici che strutturano una disciplina… i contenuti ne sono l’oggetto, le conoscenze sono il frutto di tutto il processo di costruzione del sapere». • «i nuclei fondanti dell’apprendimento, attorno ai quali si costruisce il curricolo scolastico, costituiscono i concetti più significativi, generativi di conoscenze e ricorrenti in vari punti dello sviluppo di una disciplina, ricavati analizzandone la struttura tenendo conto sia degli aspetti storico-epistemologici che di quelli psicopedagogici e didattici». (Olmi) 31
  • 32. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Operazioni cognitive • Si deducono dai traguardi di competenza e dalla struttura della disciplina. • Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare. • Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali; selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare elementi signficativi dei contesti). 32
  • 33. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Operazioni cognitive • Si deducono dai traguardi di comeptenza e dalla struttura della disciplina. • Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare. • Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali; selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare elementi signficativi dei contesti). 33
  • 34. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Operazioni cognitive • Si deducono dai traguardi di comeptenza e dalla struttura della disciplina. • Sono interne alle competenze disciplinari e individuano i processi che l’alunno mette in atto nell’agire disciplinare. • Permettono al docente di predisporre il dispositivo/compito prevedendo le attività che deve compiere lo studente sui saperi (ad esempio: in italiano inferenze sui significati lessicali, riorganizzare il testo in base alla temporalità, utilizzare registro linguistico adeguato in relazione al contesto; in storia: mettere in relazione fatti e concetti con i contesti; produrre testi storiografici verbali e nion verbali; selezionare/ricercare informazioni di tipo geo-storico; osservare elementi signficativi dei contesti). 34
  • 35. TincTec – Centro Dipartimentale di Ricerca Cosa potrebbe contenere un curricolo (nostra proposta) 1. Riferimenti generali sulla filosofia educativa. 2. Strumenti per aggregare. 3. Prassi da condividere nella scuola. 1. Indicazioni di attività/strategie/dispositivi da privilegiare tipo compiti autentici, lavoro di gruppo, progetti di istituto, ecc. 2. Indicazioni sulla modalità per effettuare la validazione delle competenze(osservazione o compiti autentici?) 35