I fenomeni attuali della comunicazione e dell’interazione tramite Internet e il Web sono quanto mai difficili da definire in modo autorevole, essendo in continuo aggiornamento. D’altro canto, gli effetti delle novità nelle tecnologie della comunicazione sono così importanti sulle relazioni sociali, sull’economia, sui territori, sulla nostra vita quotidiana da non poter essere affrontati con leggerezza, né utilizzando solo categorie di valutazione tradizionali. Un fenomeno sorprendente, con una portata assolutamente imprevedibile al suo esordio, neanche venti anni fa, è l’enciclopedia collaborativa libera ed aperta Wikipedia. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come Wikipedia, ormai ai primi posti tra le risorse più consultate del Web, abbia raggiunto buoni livelli di qualità nelle sue voci, e come possa migliorare le competenze informative di chi vi contribuisce e influenzare i comportamenti di chi la consulta. In particolare, sono stati dimostrati effetti importanti della presenza di voci di qualità in varie lingue sulle scelte delle destinazioni turistiche. Effetti analoghi possono attivarsi sulla visibilità e conoscenza dei prodotti agroalimentari tipici, sostenendo la diffusione di informazioni corrette presso i consumatori. Presso l’Università di Macerata da circa tre anni sono stati organizzati numerosi workshop che hanno coinvolto un numero significativo di professori, studenti e imprenditori, per sperimentare l’uso dell’ecosistema Wikipedia per creare guide turistiche, itinerari e voci d’enciclopedia dedicate ai prodotti dei territori marchigiani. In questo intervento si intende dare conto di questa linea di attività, della metodologia adottata e qualche primo bilancio sui risultati.
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Collaborare in rete per conoscere e promuovere i prodotti agroalimentari: i laboratori Wikipedia di UniMC
1. Collaborare in rete per conoscere
e promuoverei prodotti agroalimentari:
i laboratori Wikipedia di UniMC
Pierluigi Feliciati – Università di Macerata
2. L’eredità culturale e le comunità
(Convenzione di Faro, 2005, art. 2)
L’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal
passato che le popolazioni identificano (…) come riflesso ed
espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e
tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli
aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione
nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi
Una comunità di eredità è costituita da un insieme di
persone che attribuisce valore ad aspetti specifici
dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di
un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni
future.
3. Il Web,le comunità e il patrimonio
• Il Web è l’ecosistema informativo –infosfera - nel quale
quasi tutti abitiamo (onlife), per costruire le nostre
conoscenze, orientare le nostre scelte, interagire con
altre persone, istituzioni o aziende.
• Sembra essere dunque un ambiente ideale per far sì
che le comunità possono cooperare, per conoscere i
propri beni comuni e assumersene la responsabilità.
• Sul Web è facile adottare approcci collaborativi,
pratiche di riuso e condivisione, imparare linguaggi e
sfruttare le potenzialità di comunicazione e di
marketing dei territori.
4. Il ciclo dellaconoscenza digitalecomeparadigma
basatosullacondivisione
L’informazione digitale
è fonte di cittadinanza
consapevole
Ognuno deve poter
contribuire
con i propri contenuti
L’informazione digitale
è raramente neutrale
e può essere falsa
Ognuno deve poter
accedere a sempre
nuova
informazione
La competenza
informativa è un
processo, non uno
status definitivo
5. Il web da arcipelago a galassia
Il Web delle origini è cambiato: non è più una rete fatta di
isole/siti separati e indipendenti, al massimo linkati.
Ogni oggetto di informazione testuale e multimediale (un post,
un’immagine, una news, una scheda scientifica, un articolo) agisce in modo
indipendente, dinamico, è usabile e ri-usabile, condiviso, visibile
potenzialmente ovunque. L’infosfera è una galassia di oggetti digitali.
Questo fenomeno mette in crisi l'idea originaria del sito
auto-sufficiente e l‘originale idea di uso/fruizione univoca:
si attiva infatti un ciclo di vita della conoscenza aperto,
senza punti di arrivo, non ci sono più utenti finali ma
comunità complesse e dinamiche che creano,
interagiscono, arricchiscono e modificano contenuti.
7. Rendere partecipi e responsabili
le comunità di patrimonio
Aumentare la visibilità
degli asset territoriali
Usare in modo aggiornato la rete
Web attivandone le capacità
collaborative e le potenzialità di
promozione dei territori
8. L’ecosistema digitale collaborativo di e per tutti
Wikipedia sembra essere un ecosistema digitale
molto efficace per poter applicare ed esercitare le
proprie competenze informative (information
literacy), sperimentando pratiche di produzione
collaborativa del sapere e contribuendo
all’intelligenza collettiva
Imparare – tra l’altro - che la conoscenza
si basa sulle fonti
Imagine a world in which every single human being can freely
share in the sum of all knowledge. That's our commitment
(Jimmy Wales, 2001)
BE BOLD!
9. 9
Progetto
GLAM/Wiki: Appennino Centro Italia
https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Wiki_Appennino_Centro_Italia
• Un progetto partecipativo per i territori colpiti dalla serie
sismica del 2016, basato sul rovesciamento della
tradizionale responsabilità della narrazione sui territori e
sugli elementi identitari.
• Un processo bottom-up, basato sul coinvolgimento attivo
delle comunità di eredità, in cui agli esperti è riservato il
ruolo di promozione della partecipazione dei cittadini e
degli altri attori coinvolti e di controllo di qualità sui lessici
e sui contenuti.
10. Come? Organizzando e promuovendo:
Laboratori di formazione a cascata (specie nelle scuole)
Eventi di informazione e motivazione (generali o personalizzati per comunità
diverse: università, scuole, biblioteche, musei, imprese, archivi, enti e
associazioni…)
Sessioni collettive di editing (editathon)
Eventi/gite di georeferenziazione (OpenStreetMap)
Campagne/gite/concorsi fotografici (Wiki Loves Monuments)
Raccolte di materiale multimediale
Progetti di digitalizzazione (Wiki Source)
Guide turistiche aperte (Wiki Voyage)
... idee?
Progetto
GLAM/Wiki: Appennino Centro Italia
11. Qualche numero del progetto WACI, in due anni di
attività:
675 persone coinvolte in totale (bibliotecari, studenti universitari,
studenti scuola secondaria, cittadini, professori) tra cui 141 editor
36 voci Wikipedia su città, personaggi, eventi storici, chiese,
musei, biblioteche, monumenti e opere, personaggi, prodotti
tipici, teatri, scuole, ricette, vitigni
26 guide turistiche WikiVoyage
1544 fotografie caricate per Wiki Loves Monuments 2017 e 2018
1 libro antico caricato su WikiSource
11
Progetto
GLAM/Wiki:AppenninoCentro Italia
12. Laboratori UniMC Wiki Wine&Food
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Studi internazionali hanno dimostrato l’effetto positivo di
buone voci Wikipedia multilingue sull’attrattività turistica
delle destinazioni «minori» (Hinnosar et al. 2017).
Inoltre, va considerato che se sono gli attori degli stessi
territori ad investire sulla propria visibilità in rete può essere
meglio garantita la qualità e l’aggiornamento dei contenuti.
In Italia alcuni progetti in questo senso sono stati promossi
da enti territoriali, puntando però sempre sul modello top-
down, cioè coinvolgendo wikipediani esperti per coprire le
tematiche e le voci prescelte.
Unica eccezione, il comune di Brugherio (MB), che ha investito nel
2016 i fondi per la cultura per attivare cittadini, scuole, biblioteche
e associazioni nel progetto Wiki Loves Brugherio.
13. Laboratori UniMC Wiki Wine&Food
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Nell’Università di Macerata, nell’ambito dei progetti Erasmus+
TheWineLab e FoodBiz, si è provato ad appoggiarsi al triangolo
Università-Imprese-Studenti per sperimentare la validità dell’ecosistema
digitale Wikipedia per il place branding e la promozione delle eccellenze
enogastronomiche.
Oltre alle numerose guide turistiche del territorio prodotte su
WikiVoyage, si sono organizzati workshop su Wikipedia+Turismo e due
editathon:
- Tipicità, Hackaton workshop (marzo 2018)
- CreaHub workshop con Terroir Marche (maggio 2018)
- Torre di Palme (FM), Festival dieta mediterranea (sett 018)
- Potenza Picena, Montesanto 2.0 (sett 2018)
- International Students Competition, Editathon c/o Cocci Grifoni (maggio 2019)
- PON Istituto Varnelli Cingoli, Editathon su Vincisgrassi alla maceratese (otto 2019)
14. Prime conclusioni
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Non è semplice proporre alla comunità degli wikipediani (e degli
wikimediani) l’idea che il sapere libero possa avere effetti positivi di tipo
economico, né usare Wikipedia in Università (in Italia).
Ma l’idea che ho di valore dell’eredità culturale, determinato dalla
qualità dell’uso e dalla partecipazione che attiva, mi sembra si coniughi
ottimamente con l’ecosistema digitale aperto, collaborativo ma severo
sulle sintassi di Wikipedia e dei suoi progetti fratelli.
L’esperienza molto soddisfacente insieme agli studenti UniMC, agli
studenti dell’Istituto alberghiero e agli stakeholders del territorio mi
conforta a proseguire in questa direzione.
Sto approfondendo da alcuni mesi le metriche di analisi sull’uso e
sull’attivazione partecipativa dei contenuti prodotti o migliorati durante i
laboratori, ma i primi dati raccolti restituiscono tendenze positive.
15. • P. Lévy, (1994). L'intelligence collective: pour une
anthropologie du cyberspace.
• A. Cataldo., A. M. Rinaldi L’Ontologia come linguaggio
comune per la rappresentazione del paesaggio culturale,
Conference IPSAPA'08, January 2008
• M. Hinnosaar, T. Hinnosaar, M. Kummer, O. Slivko, Wikipedia
Matters, SSRN: https://ssrn.com/abstract=3046400, June
2017
• «Bricks», N.4 – 2017, Fascicolo monografico su Fare didattica
con i Progetti Wikimedia
• Teaching Information Literacy in Higher Education, Oxford,
Chandos Publishing, 2017
• L. Catalani, I progetti Wikimedia per l'apprendimento delle
competenze informative e digitali in biblioteca, a scuola, nelle
università, in «AIB Studi», 2 (2017), pp. 253-263
• Leveraging Wikipedia: Connecting Communities of
Knowledge, Merilee Proffitt, Chicago, IL, ALA Editions, 2018
References
Grazie dell’attenzione!
pierluigi.feliciati@unimc.it