1. Economia Pubblica 1
Tassazione ambientale
all'italiana:
La prima esperienza
dell'Ecopass
Perin Daniele A.A. 2008/09
2. Tassazione ambientale all'italiana:
L' Ecopass
Cosa sono le Tasse ambientali?
Una tassazione del genere farebbe leva sull'effetto distorsivo (e quindi
solitamente negativo per il benessere collettivo) delle imposte per
incoraggiare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, oltre che per le
usuali finalità relative alla copertura della spesa pubblica.
Nel caso considerato viene presa in esame l'esempio di una possibile
applicazione di questo sistema nel comune di Milano, sulla scia
dell'esperienza inglese.
3. Ecopass: Caratteristiche
L'Ecopass è un'imposta indiretta e reale, oltre che parziale (colpisce solo l'utilizzo
di autoveicoli). Imposte con queste caratteristiche sono particolarmente distorsive
e quindi secondo la teoria sono potenzialmente più efficaci per ottenere il “doppio
dividendo”.
È definibile come una tassa sulle emissioni, ma in quanto non è in grado di
colpire chi produce esternalità in misura pari alle esternalità emesse (Tassa
Pigouviana), è una tassa ambientale generica con un qualche tentativo di
avvicinarsi alla tassa ambientale a-la Baumol-Oates (non facendo pagare chi
utilizza veicoli potenzialmente meno inquinanti).
La sua costruzione indica una forte volontà a disincentivare l'utilizzo delle
autovetture che concorrono maggiormente a far aumentare i livelli di particelle
dannose nell'aria, il che verosimilmente è da imputare alle vetture più datate
(problemi legati a calo dell'equità distributiva).
4. Ecopass: Caratteristiche (segue)
●
Questa imposizione fiscale è stata applicata in via sperimentale a Milano a
partire dal gennaio 2008 e fino alla fine dello stesso anno.
●
L'area di applicazione è la zona a traffico limitato (Cerchia dei Bastioni).
●
Sono previste delle esenzioni per:
– Portatori di handicap;
– Veicoli adibiti a servizio di trasporto pubblico di linea e non;
– Veicoli utilizzati dalle forze dell'ordine o da ambasciatori stranieri;
– Veicoli commerciali adibiti in via esclusiva e permanente al trasporto di
merci alimentari altamente deperibili (dalle 10:00 alle 16:00).
5. Ecopass:
Classi di inquinamento
●
Classi I e II: veicoli a metano, GPL,
ibridi, elettrici e veicoli adibiti a
trasporto di persone e merci alimentati a
benzina Euro 3 e 4, e diesel Euro 4 FAP;
●
Classe III: veicoli adibiti al trasporto di
persone e merci alimentati a benzina
Euro 1 e 2;
Aggiungi l'immagine con un
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●
Classe IV: mezzi alimentati con benzina
pre-euro e diesel Euro 3 e 4, quelli per il
solo trasporto di persone diesel Euro 1 e
2 e gli autobus diesel Euro 4;
●
Classe V: tutti i veicoli diesel pre-Euro,
quelli commerciali diesel Euro 1 e 2 e gli
autobus diesel di classe pre-Euro, 1, 2 e
3.
6. Ecopass: Finalità ed Effetti
●
Finalità:
– Generare entrate per la Pubblica Amministrazione;
– Riduzione delle esternalità negative (riduzione del traffico e dell'inquinamento);
– Rendere esplicito il costo legato alle esternalità negative, in modo da spingere i
cittadini all'utilizzo dei mezzi pubblici.
●
Risultati:
– Entrate stimate intorno a € 11.306.277
– Calo medio dei flussi veicolari intorno al 5% considerando il rapporto
flusso/capacità, con un incidenza molto più significativa sulle aree maggiormente
interessate da fenomeni di congestione (calo superiore al 25%);
– La tassa è stata prevalentemente pagata da chi è transitato occasionalmente
nell'area interessata (meno di 10 giorni su 214) , chi si trova a passare più spesso
nella zona probabilmente ha trovato mezzi alternativi all'auto.
7. Ecopass: Finalità ed Effetti
(segue)
. – Calo negli ingressi giornalieri dei veicoli maggiormente inquinanti di circa
4.470 veicoli commerciali (-46,4%) e di circa 16.800 autovetture per uso
privato (-59,9%).
Dai dati disponibili e dalle elaborazioni modellistiche condotte, si valuta che
la diminuzione degli ingressi dei veicoli sottoposti a pagamento sia
ascrivibile:
●
per il 35% allo spostamento fuori dall’area Ecopass dei percorsi dei veicoli
soggetti a pagamento;
●
per il 17% alla sostituzione dei veicoli con altri appartenenti alle classi a basse
emissioni;
●
per il 48% all’effetto di trasferimento modale.
– I passeggeri trasportati dalle linee della metropolitana e diretti in Area
Ecopass hanno visto un incremento del 7,3% rispetto al periodo di riferimento
pre Ecopass (ottobre-novembre 2007);
8. Ecopass: Finalità ed Effetti
(segue)
. – Se si considera l’Area Ecopass fra le 7:30 e le 19:30, la riduzione degli
incidenti è stata pari al 20,6% (17,8% per gli incidenti con feriti), mentre
fuori Area Ecopass, nella medesima fascia oraria, la riduzione scende a 5,9%
(9,1% per gli incidenti con feriti).
– Con esclusione del mese di agosto, in cui il provvedimento non è stato
applicato, il fattore di emissione medio del traffico stradale circolante in area
Ecopass è inferiore rispetto al periodo ante-Ecopass di circa il 17% per il
PM10 allo scarico e di circa il 42% per l'ammoniaca.
– Con esclusione del mese di agosto, il fattore di emissione medio di anidride
carbonica da traffico stradale circolante in area Ecopass è inferiore rispetto al
periodo ante-Ecopass di circa il 6%.
●
N.B.: Da segnalare come sia prevedibile un aumento dei prezzi delle abitazioni
nei quartieri centrali nel medio/lungo periodo, così come potrebbe esserci un calo
nel settore uffici e commerciale (a seconda del tipo di attività).
9. Ecopass: Principali critiche
La natura regressiva di questa tassa ambientale ha fatto sì che di fatto
venisse colpito maggiormente chi non aveva la possibilità di cambiare auto;
In una realtà come quella Milanese, con un non elevato livello dei servizi
pubblici, questa iniziativa sembrerebbe di più un voler tassare
l'inquinamento piuttosto che il volerlo ridurre;
Non vi è una sufficiente differenza tra i prezzi dell'Ecopass e quelli per
l'utilizzo dei mezzi pubblici tale da invogliare i cittadini ad usufruirne;
Non vengono proposte valide alternative all'utilizzo dell'auto;
Il fatto che vengano escluse alcune categorie di autoveicoli, anche se meno
inquinanti non è un segnale di un serio impegno per la riduzione delle
emissioni inquinanti, anche se comunque può dare un piccolo impulso al
rinnovamento del parco macchine circolante;
10. Ecopass: Principali critiche
(segue)
Per quanto riguarda le entrate pubbliche, queste sarebbero potute essere più
elevate se fossero stati tassati, seppur in misura ridotta anche i veicoli
appartenenti alle prime due classi.
La politica di riduzione delle esternalità avviata dal comune di Milano può
perdere di credibilità se si considera che, mentre in città come Londra sono
state annullate le concessioni per la costruzione di parcheggi sotterranei in
centro a Milano ne vengono ancora progettati di nuovi, il che,
evidentemente non pone un ostacolo alla circolazione delle autovetture.
11. Ecopass: Quali alternative?
●
Prima di introdurre una tassa ambientale bisognerebbe aumentare la qualità e
la diffusione del servizio di trasporto pubblico;
●
Aumentare il prezzo per il pedaggio all'interno della zona a traffico limitato e
applicare questa misura, anche introducendo un qualche tipo di progressività
(chi più inquina più paga) a tutti gli autoveicoli (da notare come comunque
ogni autoveicolo crei esternalità negative legate alla congestione). Anche se
ciò comporterebbe una maggiore inefficienza e calo del benessere sociale, gli
introiti ricavati dall'Ecopass potrebbero essere utilizzati per finanziare l'ATM
e permetterle di applicare tariffe minori e quindi operare una misura
redistributiva;
●
Impedire la circolazione ai veicoli più inquinanti nei centri di numerose
grandi città, e non solamente in certe ore dei giorni feriali, ma in modo
assoluto, così come accade in Germania. Questo però comporterebbe minore
entrate nei bilanci comunali e presuppone servizi pubblici adeguati.
12. Applicare altrove
la Tassazione Ambientale?
Sarebbe possibile applicare questo tipo di imposizione
anche nel settore autostradale?
In questo ambito viene applicato il meccanismo del price cap (per motivi di
efficienza riguardo ai costi di gestione e per non far applicare tariffe troppo
elevate), la cui formula è:
ΔT ≤ ΔIPC – ΔX + βΔQ
La voce che potrebbe essere influenzata dall'introduzione della tassazione
ambientale potrebbe essere l'ultimo addendo, ossia variazione percentuale di un
indicatore della qualità del servizio, in cui oltre alle variabili già considerate
(pavimentazione, numero di incidenti, ...) si potrebbe introdurre una voce
relativa alla qualità dell'aria nelle zone limitrofe.
13. Applicare altrove
la Tassazione Ambientale? (segue)
Si potrebbero quindi definire delle fasce entro cui iscrivere i valori rilevati, e a
seconda dei risultati le società concessionarie potranno applicare delle
variazioni tariffarie (più basso il valore di emissioni dannose, più sarà possibile
aumentare le tariffe).
In questo modo si spingerebbero i gestori autostradali ad un impegno simile a
quello della tassazione ambientale, scoraggiando comportamenti inquinanti.
Es.
Sconti se in un'auto ci sono 5 persone;
Maggiorazione di tariffa ad autovetture che non rispettano certi standard
ambientali (euro 0,1,2,3) oppure ad autocarri.
14. Conclusioni
L'introduzione dell'Ecopass, nonostante alcuni risultati comunque positivi, non
sembra sufficiente ad ottenere una sostanziale riduzione delle emissioni
dannose, anche sembra sia un buon incentivo alla sostituzione di vetture
particolarmente inquinanti.
Questo strumento sembrerebbe più adatto, infatti, a ridurre la congestione e far
aumentare le entrate fiscali.
Per ottenere l'obiettivo primario la logica più convincente sembrerebbe:
●
aumentare l'importo della tassa (il che farebbe aumentare l'effetto distorsivo e
renderebbe la tassa ancora più regressiva);
●
trasferire il maggior gettito all'incremento della qualità e della capillarità dei
servizi pubblici.
Un'altra ipotesi affascinante potrebbe essere quella di applicare un correttivo
alla formula del price-cap autostradale.