8. Occorre prendere la TV seriamente
“ Television provides
meanings, many meanings,
as it entertains.
”
Jeremy G. Butler, Television. Critical
Methods and Applications, 20114
9. Polisemicità, discorso e struttura
• La struttura fondamentale del medium televisivo è
costituita dal flusso, ovvero dalla sequenza dei diversi
segmenti (narrativi, informativi, pubblicitari)
• Tale flusso genera una molteplicità di significati
• La polisemia televisiva è strutturata: il sistema
culturale dominante condiziona la gerarchia dei
significati, ciò in cui credere e ciò in cui non credere
• Guardare la televisione significa confrontare il
proprio discorso (= sistema di credenze) con il
discorso della televisione stessa
10. Frammentazione del flusso
• La televisione interrompe continuamente se stessa,
passando da un testo all’altro
• A queste interruzioni si sommano quelle che lo
spettatore determina con il telecomando e con
continui cambiamenti nel contesto di fruizione (da
solo, in compagnia, mangiando, con un libro in
mano)
• Ciò induce la televisione ad adottare una struttura
segmentata, fatta di piccole porzioni (packages) che
incoraggiano la concentrazione dello spettatore
11. Televisione non-finzionale
• I testi televisivi non-finzionali, per esempio un
telegiornale, non possono rappresentare la realtà as
it is (“per come essa è”), a causa delle limitazioni
imposte dalla struttura del mezzo
• D’altra parte ci è spesso difficile separare la realtà per
come essa è dalla realtà rappresentata, in quanto
non abbiamo conoscenza diretta della prima:
dobbiamo relazionarci con le descrizioni della realtà
incomplete e parziali fornite dalla TV
12. Mondo storico e realtà mediata
• La televisione non-finzionale presenta allo spettatore
l’interazione degli attori sociali nel mondo storico
• Mondo storico = l’insieme degli eventi che possono
essere rappresentati in televisione, ovvero gli aspetti
del mondo reale che possono essere usati per
raccontare delle storie
• Attore sociale = l’individuo che rappresenta se stesso
agli altri, che performa nella scena sociale
13. Modi di rappresentazione della realtà
• Esibizione: selezione e organizzazione dei fatti e loro
presentazione allo spettatore in modo diretto
• Interazione: commistione fra mondo storico e realtà
del video (l’attore sociale viene portato nello studio
televisivo, oppure un rappresentante della TV va nel
mondo storico e incontra l’attore sociale)
• Osservazione: registrazione, senza interventi
apparenti di selezione e organizzazione, della
performance degli attori sociali
• Riflessione: rappresentazione della realtà attraverso
la sua trasformazione in una narrazione
14. News e categoria esibitiva
• Le news e i reportage televisivi tradizionali rientrano
nella categoria esibitiva: il giornalista seleziona i fatti
dal mondo storico e li organizza in una
rappresentazione coerente
• Attraverso la messa in scena dei fatti il giornalista
suggerisce implicitamente che i suoi criteri di
selezione e rappresentazione siano validi (“And
That's the Way It Is”)
• Il fatto che il giornalista volga il proprio sguardo verso
il pubblico rafforza la strategia esibitiva
15. Talk show e categoria interattiva
• In 1/2 Ora, condotto da Lucia Annunziata, è
riconducibile al modello interattivo
• Porta a Porta e Ballarò adottano la strategia
interattiva, integrandola con la strategia esibitiva
• Ruolo dell’anchor-demiurgo, che si pone al di sopra
della relazione fra realtà televisiva e mondo storico
• Uso della piazza (funzione interattiva) durante i
reportage (funzione esibitiva)
• Blu notte (Caro Lucarelli) recupera infine elementi
della categoria riflessiva