2. San Marco in Lamis è un paesino di
fondazione longobarda, eretto su un colle non
molto distante da San Giovanni Rotondo.
3. Centro Storico
Convento di San Matteo
La storia della cittadina si intreccia con quella del Convento di San
Matteo, l’edificio è un monastero di frati cappuccini del IX-X Secolo. Il
convento, durante il periodo medievale, per la sua posizione strategica,
garantiva protezione agli abitanti del luogo.
4. Padula
Il centro storico è denominato Padula, ovvero palude, a testimonianza
del fatto che un tempo la zona era paludosa. Quest’area del paese è di
tipo medievale, con case basse a schiera prevalentemente bianche, con
strade strette e vicoli ciechi.
5. Lu Casalotte
Un altro quartiere
antico della città è
quello denominato
“Lu Casalotte”, che
conserva tracce di
una piccola chiesa.
Entrambi i quartieri
hanno una
particolare
conformazione di
edilizia popolare
arrivata ai nostri
giorni col nome di
mugnali, ovvero
scale esterne di
accesso alle
abitazioni, di varia
altezza, terminanti
con un piccolo
ballatoio.
6. Palazzo Badiale
Degno di nota è il “Palazzo Badiale”, risalente al XV-XVI sec.
Inizialmente si presentava come un imponente complesso che
comprendeva il carcere con una torre e una cappella dedicata a S. Rocco.
Nel tempo ha subito vari cambiamenti, ed oggi è sede del Municipio.
7. Fenomeno del Brigantaggio
E’ necessario ricordare che il territorio di San Marco in Lamis è stato
fortemente interessato dal fenomeno del brigantaggio. Infatti, furono
oltre 50 i briganti sammarchesi fucilati o morti negli scontri dopo il 1861
8. Il Novecento
Il Novecento è caratterizzato da un ulteriore aumento della popolazione, un
continuo sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato che si fa apprezzare
per le raffinate lavorazioni in ferro, in legno e in oro.
Negli ultimi anni, segnali positivi di ripresa si possono tuttavia intravedere
nelle iniziative culturali e nello sviluppo del turismo, soprattutto religioso.
10. Chiesa Madre
La “Chiesa Madre” o Collegiata, dedicata alla SS. Annunziata, risale alla
prima metà XI secolo. Fu rinnovata intorno al 1860 e restaurata nel 1952,
ma fu nuovamente danneggiata da un violento terremoto nel 1975. La
chiesa conserva una croce d’argento attribuita alla scuola di Nicola di
Guardiagrele e fu la prima parrocchia di San Marco.
11. Chiesa di Sant’Antonio Abate
La “Chiesa di Sant’Antonio Abate” probabilmente risale al XIII-XIV
sec. ma si ignora la data esatta di fondazione e il nome del fondatore.
Divenne parrocchia succursale della Collegiata nel 1722 grazie
all’intervento dell’abate commendatario cardinale Francesco del
Giudice.
12. Chiesa di S. Bernardino
La “Chiesa di S. Bernardino” è anch’essa di antica origine, ma è
parrocchia solo dal 1804. La nuova chiesa, realizzata su progetto
dell’architetto Gelindo Giacomelli di Verona, è stata inaugurata nel
settembre del 1973.
13. Chiesa dell’addolorata
Nel 1717 il
canonico
sammarchese
don Costantino
Iannacone fondò
la “Chiesa
dell’Addolorata”,
a due navate, per
diffondere il
culto della
Vergine dei Sette
Dolori. Dal 1938 è
parrocchia.
14. Chiesa delle Grazie
La “Chiesa delle Grazie”, a
croce latina, è
propriamente dedicata a
Maria SS. Del Rosario e a
Cristo Redentore. E’
ritenuta la più antica della
città ed è stata quasi
completamente rifatta
verso la fine del XIX sec. e
riconsacrata da Mons.
Fortunato Maria Farina nel
1936. Qui ebbe sede
l’antico cimitero della città,
chiuso in occasione del
colera del 1837 e abbattuto
definitivamente nel 1909.
15. Chiesa di santa chiara
Nel 1757 Berardino Sassano fonda la Chiesa di “Santa Chiara”.
Restaurata e riconsacrata nel 1898 da Mons. Carlo Mola, cambia anche
l’intitolazione, ora è dedicata al “Sacro Cuore di Gesù”.
17. Il Convento di San Matteo Apostolo è stato fondato dai Longobardi.
Anticamente conosciuto come il Convento di San Giovanni De
Lama, l'imponente monastero è situato a circa un paio di chilometri
ad est di San Marco in Lamis alle pendici del monte Celano. La
prima data certa che troviamo nei documenti è quella del 1007.
18. Ancora oggi a San Marco in Lamis si conservano tradizioni
tramandate dal passato, come l'unzione con l'olio della lampada
vicina alla reliquia di San Matteo. Questo rito viene effettuato il 21
settembre per celebrare la festa di San Matteo. La statua viene
portata in processione dagli abitanti di Cerignola, di cui San
Matteo è il santo patrono. La reliquia è custodita in un reliquiario
seicentesco completamente d'argento. Dopo la donazione della
reliquia il convento fu noto come Convento di San Matteo anche
se ufficialmente il nome canonico resta ancora "Convento di San
Giovanni in Lamis”.
19. Altari barocchi della chiesa
Altare Altare dedicato
dedicato a San alla Vergine
Giovanni Immacolata
Battista
Altare Altare
dedicato a dedicato a
Sant’ Antonio San Giuseppe
20. Sopra gli altari laterali tele recenti raffigurano alcuni protagonisti della storia
francescana della Capitanata, opera del pittore contemporaneo Filippo Pirro
Il Beato Il Beato
Benvenuto da Tommaso da
Gubbio posto Firenze
sotto l’altare posto
dell'Immacolata sottol’altare
di S. Antonio
Il beato Giovanni
da Stroncore posto San Francesco
sotto l’altare di S. Antonio Fasani
Giovanni Battista si Lucera posto
sotto l’altare di
S. Giuseppe
22. Processione delle fracchie
Le origini di questo rito risalgono ai primi anni del XVIII secolo, epoca
di edificazione della chiesa dell'Addolorata.
E’ una processione religiosa che si svolge la sera del Venerdì Santo e
ha la funzione di omaggiare la Madonna Addolorata.
Le “fracchie” sono delle enormi fiaccole, che oscillano tra i 5 e i 6
metri di lunghezza, realizzate con grossi tronchi di albero aperti
longitudinalmente a forma di cono, riempiti di rami e frasche e tenuti
insieme da un grosso cerchio di ferro. Queste “fracchie” vengono
incendiate diventando dei falò.
23. Festa di San Marco Evangelista
San Marco Evangelista è il patrono principale della cittadina e si
festeggia il 25 aprile; in questo giorno, nella chiesa madre, vi è la
celebrazione delle Sante Messe, segue la Processione del Simulacro
del Santo lungo le vie principali del paese.
24. Fiera di San Matteo e
Festa Patronale di Maria SS.
Addolorata
Dal 19 al 21 settembre si
svolge la festa patronale di
Maria SS. Addolorata, con
celebrazioni liturgiche e la
processione serale del
simulacro della Vergine che
parte dalla Chiesa
dell'Addolorata.
In concomitanza con la festa
patronale si svolge la fiera
centenaria di San Matteo
piena di attrattive che
richiama gente da tutto il
paese.
25.
26. Durante tutto l’anno a San Marco in Lamis si svolgono fiere e sagre di
grande importanza come:
- La sagra dell’acqua sala fredda
- Sagra delle orecchiette e salsiccia
- La Sagra del pancotto
- Sagra Mari e monti
- Mostra lattiero-casearia
- La sagra della pizza e del caciocavallo
- La sagra delle caldarroste
- La sagra degli “crùstele e screppèdde”
27. “Mo’l’estate” è una manifestazione in cui convivono spettacoli
musicali, cinematografici, teatrali e di danza.
29. Grotta di Montenero
E’ senz’altro la cavità più nota del promontorio del Gargano.
E' lunga un miglio e mezzo circa, è divisa in molti cameroni e si passa
da un camerone all’altro per larghi buchi.
Le volte e le pareti dei cameroni sono circondate di concrezioni
stalattitiche, le quali formano gallerie, cupole, teatri, mammelle, alberi
ed altre bizzarre figure.
La cavità è collocata nel bosco comunale “Difesa - S. Matteo” sul
versante meridionale del Montenero.
30. La Fajarama
Per arrivare alla Fajarama si parte
dal convento-santuario di S.
Matteo. Si prosegue imboccando
una viuzza e si raggiunge, dopo
poche centinaia di metri,
l'imbocco del Canale della
Fajarama dove si apre un arco
calcareo che svela la natura
geologica del luogo e immette al
sentiero vero e proprio.
A far da cornice a questo angolo
di natura, si ritrovano, a seconda
delle stagioni, preziosissime
orchidee, candidi narcisi e delicati
ciclamini.
31. All’interno della FAJARAMA si attraversa un nucleo di pioppi tremolo, sui cui
tronchi sono ben visibili i caratteristici fori creati dai picchi. Durante il
periodo estivo è possibile ammirare un’ampia vegetazione che ospita una
vasta quantità di piante e animali.
33. La ricerca sulla "Cucina tradizionale di San Marco in Lamis" nasce da
una diffusa esigenza di recuperare, prima che ne scompaia anche il
ricordo, la cucina tradizionale intesa non solo come patrimonio
culturale ma anche come alternativa più sana rispetto allo sbrigativo e
veloce mangiare di oggi, vissuto all'insegna del "mordi e fuggi".
34. Strascenate e vrocchele de rapa
Ingredienti: farina bianca, broccoli di rapa, pepe e/o peperoncino,olio e sale.
35. Pizza cu lli patane (Pizza con le patate)
Ingredienti: farina, patate, lievito naturale o di birra, pepe, olio e sale.