4. Informazione è legata a
• Qualcosa di più semplice....
• Qualcosa di più complesso...
Rientra quindi in network di concetti
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5. Rapporto fra informazione e
conoscenza
• Informazione (immediata, slegata,
puntuale) e Conoscenza (interpretazione,
organizzazione e archiviazione)
• Creazione di percorsi e di complicazioni
• Strategia generativa
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6. • L'informazione è ciò che fra almeno due
occorrenze possibili, supera un'incertezza
e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il
noto all'ignoto, il certo all'incerto. È quindi
un valore rilevante che aggiunge rispetto
ad uno stato precedente e libera
dall'incertezza.
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7. Etimologia “informazione”
• Informazione, informatio (fisico) e informo
(immateriale).
• Significati principali: modello, descrizione chiara,
rappresentazione, nozione, idea ma anche dare
forma
• Nel tardo Medio Evo si afferma il significato:
comunicare qualcosa a qualcuno
• Differenza con creatio
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9. Dati e informazione
• Dai dati grezzi all’informazione
• Dati del mondo: non interpretati,
spontanei, grezzi
• Diventano informazione solo
quando agente li coglie
• È uno strato sottostante l'informazione
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10. Natura dei dati
• Tratti minimali preinformativi
• Esistono a prescindere da ricevente
• Sono stimoli sensoriali
• Items slegati ma anche un continuum
• Diventano informazione dopo azione
• Mancano di fase interpretativa
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11. Caratteristiche dei dati
• Relazionalità. Ha senso solo nella sua
manifestazione.
• Non esiste un dato per sé
• Datum può diventare informazione. Poi
informazione si caratterizza per
aggiungere qualcosa ad uno stato.
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13. L’Informazione
• Minimo comun denominatore,
multidisciplinarità, interdisciplinarità,
versatilità, chiave di lettura del presente,
passato e futuro.
• Definizione minimalista: entità diversa dal
nulla che può essere comunicata e
scambiata fra soggetti. È portatrice di una
novità rispetto allo stato precedente.
• Input. I E R
• Visioni epistemologiche dell'informatica 13
14. Intenzionalità e non
• Intenzionale → Attualizzata
• Non intenzionale → Potenziale (...)
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15. • L'informazione è ciò che fra almeno due
occorrenze possibili, supera un'incertezza
e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il
noto all'ignoto, il certo all'incerto. È quindi
un valore rilevante che aggiunge rispetto
ad uno stato precedente e libera
dall'incertezza.
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16. Informazione come
• fenomeno che scaturisce da elaborazione dei dati
e del contesto ad opera di un agente interpretante
• Attività formativa di dati
• Non consumabile, non trasferibile, indivisibile,
cumulativa
• Caratteristica umana (Capurro)
• Conoscenza è un “in più”: organizzazione di
configurazione, archiviazione, riuso, arricchimento.
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17. Codifica e decodifica
• Codifica di entità. Condivisione di codice.
Formazione dei dati. Lettura dell'informa-
zione.
• Codice
• Interfaccia
• Decodifica aberrante
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18. GDI
• General Definition of Information: tentativo
di formalizzazione che guarda
all'informazione come oggetto complesso,
con contenuti semantici oggettivi rispetto a
chi li usa.
• Guarda all'informazione come ad un
contenuto semantico in termini
di dati + significato
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19. GDI
• GDI 1: valore differenziale.
• GDI 2: dati ben formati.
• GDI 3: dati hanno significato (conforme a
quello attribuito dallo specifico linguaggio).
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20. Le neutralità
• Tipologica (dati primari, secondari, metadati, operazionali,
derivati)
• Tassonomica (esistenza, non identificazione con relata)
• Ontologica (no informazione senza rappresentazione dei
dati. Impossibile scorporare info da suo supporto fisico).
• Genetica (dati significanti senza tener conto
dell'interpretazione)
• Semantica (non danno informazioni aletiche)
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21. SDI
• SDI.4) dati ben formati e significativi sono veri
Informazione semantica come interfaccia fra:
• Un sistema in uno stato
• Un agente che conosce e interpreta.
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25. La conoscenza
• È l'informazione compresa e assimilata,
che va ad arricchire uno stato precedente.
• È stato finale del percorso generativo:
riguarda comprensione, organizzazione,
lettura d'insieme.
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26. Etimologia “conoscenza”
- Conoscenza, cognoscentia, gnosis, gignesco
- Significati principali: conoscenza trascendente,
conoscere, sapere, riconoscere, diventare.
- Conoscere è step successivo al comprendere
- La conoscenza ha ambito interno (chi la
possiede) ed esterno (le fonti)
- Presenza di una mente organizzativa
Assimilazione
Mondo esterno / soggetto Organizzazione
Trasformazione
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27. Conoscenza
• Percorso cognitivo che comprende l'idea, la
rapporta con altri concetti e significati in
reticoli interrelati.
• È sedimentazione ed utilizzo potenziale
della struttura dell'informazione e delle idee
acquisite.
• Comprende: informazioni, relazioni fra
informazioni. È forma organizzatrice per
riuso.
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28. La Conoscenza
• Platone: doxa ed episteme. Reminescenza. Logos.
Due soggetti di conoscenza (corpo e anima). Esistono
idee immutabili.
• Aristotele: sfera sensibile, pensiero accoglie forme
recepite dai sensi. Sensazione, memoria, esperienza.
• Tommaso: sensi e intelletto, 2 fasi. Forma e materia.
Pensiero esiste se è pensiero di qualcosa.
• Dewey: conoscenza eccede dati acquisiti. Conoscenza
più vicina a ragionamento che ad acquisizione.
Funzione organizzatrice e unificatrice. Pensiero è già
azione. In divenire.
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29. La Conoscenza
• Cartesio: cerca principi indubitabili. Scetticismo
metodologico. Solo io sono l’evidenza della
conoscenza. Rifiuta la realtà.
• Kant: esperienza + conoscenza a priori
(intelletto). Sensibilità, intelletto, ragione.
Materia e forma: le categorie. Fenomeno e
noumeno (cosa in se, indip. dalla mente umana).
• Pascal: cognizione limitata. Spirito geometrico e
spirito di finezza.
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30. La conoscenza oggi
• Da studio solo teorico e filosofico a studio di
informazione situata e incorporata in
situazioni, luoghi e forme.
• Attenzione alle applicazioni.
• Evoluzioni: neuroscienze, AI, database,
rappresentazione della conoscenza.
• Sistema per rappresentare conoscenza:
linguaggio di rappresentazione + insieme di
regole e operazioni per manipolare simboli
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