"L’INTELLIGENZA COLLABORATIVA
Verso la social organization" tematica affrontata nella conferenza dedicata alla Social Organization di Job Matching, svoltosi il 24 ottobre 2013. Speech a cura di Marco Minghetti
2. David Bevilacqua, VP Sud Europa Cisco
(Commento al Primo Capitolo,
L’assessment organizzativo e culturale),
Emanuela Bonadiman, World Wide Human
Resources Director Gucci (Commento al
Secondo Capitolo, Mappare e strutturare
le Community),
Giuseppe Addezio Direttore HR Pirelli
(Commento al Terzo Capitolo, Scegliere la
piattaforma collaborativa)
Paola Cavallero, AD Nokia
(Commento al Quarto Capitolo,
Il team per il cambiamento e un nuovo
modello di leadership)
Gianluca Spina, Presidente Mip
(Commento al Quinto Capitolo, Definire il
ROI del lavoro collaborativo)
Antonio Migliardi, Direttore HR Telecom
Italia (Commento al Sesto Capitolo,
Employer Branding 2.0: come creare la
Community dei futuri talenti d’impresa)
Giancarlo Campri, Direttore Personale e
Organizzazione HERA (Commento al
Settimo Capitolo, Recruitment online:
come creare una Community multicanale
e transmediale)
Fabio Bernardi, Direttore HR Ottica Avanzi
(Commento all’Ottavo
Capitolo, La Comunicazione Interna 2.0
per trasformare i dipendenti in
collaboratori)
Gianluca Ventura, Direttore HR Europe
Vodafone (Commento al Nono Capitolo,
Dalle Famiglie Professionali alle Learning
Community)
Paolo Cornetta, Direttore HR Unicredit
(Commento al Decimo Capitolo, Linee
guida per una Social Media Policy)
Giovanni Bossi, Amministratore Delegato
Banca Ifis (Commento all’Undicesimo
Capitolo, Co-generazione)
Luca Valerii, Direttore HR Microsoft
(Commento al Dodicesimo Capitolo,
Coinvolgimento)
Mario Perego, Direttore HR Heineken
(Commento al Tredicesimo Capitolo,
Convivialità)
Nicola Palmarini, Manager Digital
Marketing & Brand Systems IBM Italia,
(Commento al Quattordicesimo Capitolo,
Convocazione)
Roberto Zecchino, Direttore HR Europe di
Bosch (Commento al Quindicesimo
Capitolo, Cura).
Postfazione di Michele Tiraboschi, Direttore
del Centro Studi Internazionali e Comparati
Marco Biagi dell’Università di Modena e
Reggio Emilia e coordinatore del comitato
scientifico di Adapt.
3.
4. • COSA SUCCEDE OGGI
Stiamo assistendo alla progressiva e sempre più rapida diffusione dei Social
Network nella società civile e nelle organizzazioni. È il cosiddetto “Web 2.0”, che
ha le seguenti caratteristiche:
1. Mette l’utente al centro non solo in quanto fruitore passivo di dati e
informazioni (come accade nei siti Internet 1.0), ma soprattutto come
generatore attivo e partecipativo di contenuti
2. Comporta l’adozione di logiche di collaborazione e apertura sia
all’interno sia verso l’esterno, che modificano radicalmente processi di lavoro
e strutture organizzative
3. Disegna spazi, strumenti, attività che innescano una partecipazione attiva
delle persone, con conseguenti benefici relativi al senso di appartenenza, alla
condivisione della conoscenza e alla collaborazione per lo sviluppo di nuove
idee, prodotti e servizi
4
5. • Cosa è una social organization?
Un nuovo modo di fare impresa che consente a un vasto numero di persone di lavorare
collaborativamente valorizzando le singole riserve di competenza, talento, creatività ed
energia attraverso la costituzione di community collaborative
8. Lo sviluppo della social
economy potrebbe generare
un valore economico pari a
1300 miliardi di dollari
I dieci processi da
sviluppare in chiave social
secondo McKinsey
Banche e Assicurazioni 2.0:
creare valore attraverso la
social economy nei servizi
finanziari secondo McKinsey
9.
10. • Allineare le conversazioni esterne ed interne
È in atto nelle aziende pubbliche e
private una profonda rivisitazione dei
processi di interazione con gli
stakeholder esterni (clienti, fornitori,
comunità locali, università ….) in ottica
2.0.
Manca ancora però un intervento decisivo: il
miglioramento
dei
processi
di
integrazione, condivisione e sviluppo
delle conoscenze all ’ interno delle
strutture in una logica “social”
11. Fase 1 : Analisi
Fase 2 : Focalizzazione
1.
2.
3.
4.
Definizione struttura/processi della/e Community da implementare
Scelta del Social Tool
Individuazione del ROI
Definizione della Value Proposition e Tipping Point Plan
Fase 3 : Sviluppo (Moduli da implementare in maniera selettiva, flessibile e
graduale)
1. Integrazione della/e Community in un Social Portal
2. Monitoraggio delle interazioni online (quali-quantitative) e Mappa delle Competenze
Collaborative
3. Integrazione con processi HR: Employer Branding Online, Recruiting 2.0, Social Induction,
Social Learning, Performance Management 2.0, Rewarding del lavoro collaborativo,
Balanced Scorecard
4. Reporting sui risultati conseguiti rispetto agli indicatori di ROI scelti
PIANO DI COMUNICAZIONE ON LINE E
OFFLINE
1. Assessment stato cultura interna e tecnologia disponibile
2. Community Mapping
3. Organizational Network Analisys
12.
13. • Dal management 1.0…
In questo processo, fondato sul passaggio dalle Famiglie
Professionali, dalle funzioni e dai team di progetto verticali alle
Learning Community orizzontali, è decisivo il ruolo della Direzione
HR (a partire da Academy, Corporate University, ecc), come
◼ potente motore propulsivo del processo
◼ focalizzato sullo sviluppo di una nuova cultura aziendale fondata
sul lavoro collaborativo
◼ attraverso un centro di servizi per singoli dipendenti e
community finalizzato a favorire il lavoro collaborativo
… alla Social Organization
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