2. LA RESISTENZA – I° FASE: DELL’ESERCITO
La Resistenza italiana comincia l’8 settembre del
1943 (il giorno dell’armistizio) quando l’esercito si
oppone con le armi al disarmo imposto dai
tedeschi.
3. CONSEGUENZE
La maggior parte dei reparti si arrende ai tedeschi;
Una minima parte li combatte.
Italiani che combattono i tedeschi a Roma
(Porta San Paolo, 10/09/’43)
4. • In Sardegna e Corsica gli
Italiani battono i Tedeschi
e mantengono quelle terre
libere;
• Nel resto d’Italia e negli
altri territori occupati
dall’esercito, i Tedeschi
sopraffanno i reparti
italiani che resistono.
Notevole la resistenza di
Cefalonia e dell’Isola di
Lero (che si arrende circa
un mese dopo la prima)
LA RESISTENZA – DEI MILITARI ITALIANI
Soldati italiani
durante la battaglia di
Cefalonia
5. LA RESISTENZA – DEI CIVILI
Il 23 settembre inizia la rivolta civile con le Quattro
giornate di Napoli, che fu la prima città italiana a
liberarsi da sola combattendo contro i germanici;
da quel momento inizia anche la resistenza del
popolo italiano;
gli obiettivi che tenevano insieme le forze della
Resistenza, diverse per ideologia politica ed origini,
era quello di cacciare i Tedeschi e di sconfiggere
definitivamente il Fascismo.
7. ORGANIZZAZIONE (COMITATO LIBERAZIONE
NAZIONALE)
Era un’organizzazione superiore dove erano
rappresentate tutte le forze antifasciste presenti in
Italia (i vecchi partiti sciolti dal fascismo e i
monarchici);
Organizzava e coordinava le azioni dei Partigiani;
Teneva i rapporti con gli Alleati. Stemma della C.L.N. di
Genova
8. LA VITA
La vita dei Partigiani differiva
a seconda degli incarichi che
svolgevano (ad esempio le
staffette ed i porta ordini, i
combattenti in armi…)
La vita più dura la
svolgevano i combattenti in
montagna che dormivano
all’aperto anche d’inverno.
Si procuravano il cibo
pagandolo, o rubandolo, ma
veniva anche regalato loro.
Partigiani in montagna