Accanto ai tradizionali rischi per la salute dei lavoratori di origine igienico-ambientale (da agenti chimici, fisici, meccanici e biologici) ormai da diversi anni hanno acquistato peculiare rilievo i rischi c.d. trasversali, potenzialmente incidenti sia sulla sicurezza che sull'integrità psicofisica dei lavoratori. Tra questi vengono inclusi i rischi di tipo organizzativo.
2. Il Mobbing
Accanto ai tradizionali rischi per la salute dei
lavoratori di origine igienico-ambientale (da
agenti chimici, fisici, meccanici e biologici)
ormai da diversi anni hanno acquistato
peculiare rilievo i rischi c.d. trasversali,
potenzialmente incidenti sia sulla sicurezza
che sull’integrità psicofisica dei lavoratori. Tra
questi vengono inclusi i rischi di tipo
organizzativo.
Avvocato Cristina Ceci 2
3. Le cause del Mobbing: gli stressori sul
posto di lavoro (Walter 1993)
Avvocato Cristina Ceci 6
L’uomo sul
posto di
lavoro
Carico
organizzativo
Carico
oggettivo
Carico
sociale
Carico
psichico
Carico fisico
4. Gli stressori sul posto di lavoro
Carico Psichico
• Paura di fallire di essere
criticato
• Insicurezza per il posto di
lavoro a causa della
precaria situazione
economica
• Conflitti privati e familiari
• Assenza di
riconoscimento
• Mancanza di riposo
• Ordini non chiari
• Mancanza di autonomia
mancanza di
informazioni, clima
aziendale ostile
• Conflitti con il superiore o
con i colleghi
• Pressione della
concorrenza
• Affaticamento derivato da
concentrazione e
attenzione
• Pericolo di incidenti
Avvocato Cristina Ceci 7
5. Gli stressori sul posto di lavoro
Carico Sociale
• Lavoro individuale/da solo
• Lavoro in gruppo
• Densità sociale/sovra-occupazione
• Isolamento sociale/sotto-occupazione
Avvocato Cristina Ceci 8
6. Gli stressori sul posto di lavoro
Carico Fisico
• Carico dato dall’insieme dei muscoli
• Carico dei singoli muscoli
• Carico statico dei muscoli
Avvocato Cristina Ceci 9
7. Gli stressori sul posto di lavoro
Carico Oggettivo
• Luce
• Temperatura
• Ergonomia degli attrezzi e degli accessori
• Rumore
• Inquinamento
• Equipaggiamento tecnico
• Materie prime
Avvocato Cristina Ceci 10
8. Gli stressori sul posto di lavoro
Carico Organizzativo
• Difficoltà del lavoro
• Velocità del lavoro
• Quantità del lavoro
• Spazio a disposizione
sul posto di lavoro
• Orario di lavoro
flessibile
• Norme di prestazione
• Lavoro notturno
• Lavoro straordinario
• Distribuzione del lavoro
quotidiano e
settimanale
Avvocato Cristina Ceci 11
9. Gli stressori sul posto di lavoro
• I fattori stressanti:
non singoli
avvenimenti
separati, ma
circostanze che
possono avvenire
contemporanea-
mente.
Avvocato Cristina Ceci 12
10. Gli stressori sul posto di lavoro
• Tutti gli stressori fisici e
psichici:
a cui siamo
normalmente sottoposti
possono portare al
mobbing, ma l’antidoto
è la capacità di
accettare che nascano
abitualmente dei
conflitti sul posto di
lavoro.
Avvocato Cristina Ceci 14
11. Distinguere
• Azioni mobbizzanti:
a
sporadico,
fattori
situazionali
• Azioni mobbizzanti:
Eventi traumatizzanti a
carattere sporadico,
dovuti a fattori
caratteriali e situazionali
• Mobbing:
di
sistematica,
danni
precisa
di
• Mobbing:
azione unica o serie di
azioni, sistematica,
premeditata
consciamente ai danni
di una vittima precisa
con intento di
distruggerla
Avvocato Cristina Ceci 18
12. Le azioni mobbizzanti
La distinzione tra azioni mobbizzanti e Mobbing
vero e proprio è fondamentale: le prime sono
eventi si traumatizzanti, ma a carattere sporadico,
spesso dovuti a fattori caratteriali e situazionali (il
classico malumore). Spesso gli effetti sono simili:
la persona verso cui si manifestano si sente
umiliata , trattata ingiustamente, degradata senza
ragione. Tali azioni sono momentanee, destinate
a ricomporsi, quando le cause esterne vengono
meno.
Avvocato Cristina Ceci 19
13. Il Mobbing
Il Mobbing invece ha radici ben più profonde, è
un’azione unica, o una serie di azioni, sistematica,
premeditata consciamente ai danni di una vittima
precisa, con l’intento criminale di distruggerla,
allontanarla degradarla. Ha effetti devastanti sulla
persona colpita: essa viene danneggiata
psicologicamente e fisicamente menomata della
sua capacità lavorativa e delle fiducia in se stessa.
Risente di sintomi psicosomatici, stati depressivi o
ansiosi.
Avvocato Cristina Ceci 20
14. Mobbing: cos’è
• Dal verbo inglese to mob:
“aggredire, accerchiare,
assalire
tumultuosamente.”
• Dal latino mobile vulgus:
“gentaglia mobile, cioè
una folla grande e
disordinata, soprattutto
dedita al vandalismo e
alle sommosse.”
• Nel 1971 l’etologo Konrad
Lorenz la usa per
descrivere un particolare
comportamento di alcune
specie di animali che
circondano un proprio
simile e lo assalgono
irruentemente in gruppo
al fine di allontanarlo dal
branco.
Avvocato Cristina Ceci 21
15. Mobbing: cos’è
Lo studio del fenomeno del mobbing nasce in
Svezia agli inizi degli anni ’80 nell’ambito della
Madicina del Lavoro: Leymann insieme a
Gustavsson pubblicano il loro primo lavoro sul
fenomeno nel 1984. Ci fu una spiccata
sensibilità in Svezia in ragione dei numerosi
eventi suicidari in ambito lavorativo che quel
paese contava.
Avvocato Cristina Ceci 22
16. Mobbing: cos’è
In Germania le prime notizie sul fenomeno del
mobbing iniziano a circolare nel 1990, sulla
scia del successo di conferenze e reportages
televisivi promossi da Heinz Leymann,
ricercatore tedesco da anni emigrato in Svezia.
La parola mobbing si diffonde così nel Centro
e nel Nord Europa.
Avvocato Cristina Ceci 24
17. Mobbing: cos’è
Leymann indica con il termine Mobbing quella
sorta di “terrore psicologico sul posto di lavoro
e comunicazione ostile contraria ai principi
etici, diretta in maniera sistematica da parte di
uno o più individui generalmente contro un
singolo che viene spinto in una posizione priva
di appoggio e di difesa”.
Avvocato Cristina Ceci 25
18. Mobbing: cos’è
In Inghilterra è noto con il termine Bullyng che
significa fare il prepotente, comandare,
angariare, tiranneggiare. Questo termine
indica un solo tipo di mobbing, quello
compiuto dal superiore verso un suo
sottoposto.
Avvocato Cristina Ceci 26
19. Mobbing: cos’è
Negli Stati Uniti è diffuso oltre al termine
Bullyng, anche il termine Harassment che di
solito è usato nel solo contesto delle molestie
sessuali, che possono tuttavia essere una
forma di Mobbing.
Avvocato Cristina Ceci 27
20. Mobbing: cos’è
In Italia, a metà degli anni ’90, il primo
ricercato ad interessarsi di Mobbing è Harald
Ege, il quale assimila il fenomeno del Mobbing
alla guerra. Il lavoro diventa teatro di un
campo di battaglia, dove alle condotte ostili e
agli attacchi dell’aggressore si contrappone
l’isolamento dell’aggredito, escluso e chiuso in
strategie difensive da trincea.
Avvocato Cristina Ceci 28
21. Definizione di Mobbing
Il Mobbing è una situazione lavorativa di conflittualità
sistematica, persistente ed in costante progresso in cui
una o più persone vengono fatte oggetto di azioni ad
alto contenuto persecutorio da parte di uno o più
aggressori in posizione superiore (mobber), inferiore o
di parità (side mobbers), con lo scopo di causare alla
vittima danni di vario tipo e gravità. Il mobbizzato si
trova nell’impossibilità di reagire adeguatamente a tali
attacchi e a lungo andare accusa disturbi psicosomatici,
relazionali e dell’umore che possono portare anche a
invalidità psicofisica permanente. (H. Ege, La
valutazione peritale del danno da mobbing, Giuffrè
Milano 2002)
Avvocato Cristina Ceci 29
22. Le tre direzioni del Mobbing
1) Mobbing dall’alto
2) Mobbing tra pari
3) Mobbing dal basso
Avvocato Cristina Ceci 30
23. Mobbing dall’alto
E’ quello esercitato dal
capo o da un superiore
verso i sottoposti,
comprende
atteggiamenti ed azioni
riconducibili all’abuso di
potere, cioè all’uso
eccessivo, arbitrario o
illecito del potere che
un ruolo professionale
implica.
Avvocato Cristina Ceci 32
24. Mobbing tra pari
Nell’ambiente lavorativo
si possono creare
dissensi e gelosie. Nella
maggior parte dei casi ci
sono piccole invidie,
pettegolezzi, conflitti
che serpeggiano sotto
la superficie, vere e
proprie guerre a colpi di
boicottaggio e
umiliazioni.
Avvocato Cristina Ceci 33
25. Mobbing dal basso
Accade quando
l’autorità di un capo
viene messa in
discussione dai
sottoposti in una sorta
di ammutinamento
professionale
generalizzato.
Avvocato Cristina Ceci 35
26. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
1. Ambiente lavorativo
2. Frequenza
3. Durata
4. Tipo di azioni
5. Dislivello tra gli antagonisti
6. Andamento successivo secondo fasi
7. Intento persecutorio
Avvocato Cristina Ceci 37
27. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
La vicenda deve svolgersi sul luogo di lavoro
e non in un altro contesto. Questo esclude
tutte le situazioni di stress, conflitto,
persecuzione o disagio che si vengono a
creare al di fuori dall’ambiente lavorativo.
Avvocato Cristina Ceci 38
28. E’ Mobbing:
• Quando il datore di lavoro si rivolge ad un
•
• Quando il datore di lavoro si rivolge ad un
sottoposto spesso in modo maleducato?
Potrebbe essere Mobbing
• I continui litigi in ambito familiare?
NO
Avvocato Cristina Ceci 40
29. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Per essere Mobbing il conflitto deve presentare
un carattere imprescindibile di sistematicità e
regolarità: le azioni ostili ai danni della vittima
devono quindi essere numerose e perpetrate con
una certa frequenza. Almeno alcune volte al
mese. Eccezione: Sasso nello stagno.
Avvocato Cristina Ceci 41
30. E’ Mobbing:
• Il licenziamento?
Non è Mobbing, perché l’azione attiva è unica
•
Non è Mobbing, perché l’azione attiva è unica
• Il licenziamento?
Non è Mobbing, perché l’azione attiva è unica
ed ha ripercussioni quotidiane.
• Il demansionamento?
Non è Mobbing, perché l’azione attiva è unica
ed ha ripercussioni quotidiane.
Avvocato Cristina Ceci 42
31. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Il Mobbing deve avere una durata minima di sei
mesi. Questo requisito è stato mutuato dal DSM
IV (manuale dei criteri diagnostici per i disturbi
psichiatrici e psicosomatici) che utilizza per
distinguere i disturbi acuti (da meno di sei mesi)
dai disturbi cronici (presente da oltre sei mesi).
Eccezione: Quick Mobbing.
Avvocato Cristina Ceci 43
32. E’ Mobbing:
• Il conflitto lavorativo che dura da 4 mesi?
•
•
• Il conflitto lavorativo che dura da 4 mesi?
NO
• Il conflitto lavorativo che dura da 8 mesi?
Potrebbe essere Mobbing
• Il conflitto lavorativo che dura da 3 anni?
Potrebbe essere Mobbing
Avvocato Cristina Ceci 44
33. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Le azioni mobbizzanti vengono suddivise in cinque
categorie: attacchi ai contatti umani, isolamento
sistematico, cambiamenti delle mansioni lavorative,
attacchi contro la reputazione, violenza e minacce di
violenza. Sono richieste azioni ostili appartenenti ad
almeno due delle cinque categorie previste.
Avvocato Cristina Ceci 45
34. Attacchi ai contatti umani
• Il capo limita le Sue possibilità di esprimersi
• Viene sempre interrotto/a quando parla
• Altre persone limitano le Sue possibilità di esprimersi
Le si fa pressione con i seguenti metodi:
• Rimproveri e urla nei Suoi confronti
• Continue critiche sulle Sue prestazioni
• Continue critiche sulla Sua vita privata
• Silenzi e minacce anonime al telefono
• Minacce verbali
• Minacce scritte
Le è stato rifiutato il contatto nei modi seguenti:
• Sguardi e gesti con significato negativo
• Velate insinuazioni senza che Le sia mai stato dichiarato nulla con
chiarezza
Avvocato Cristina Ceci 46
35. Isolamento sistematico
• Non si parla con Lei/Lui
• Nessuno accetta che Lei/Lui gli rivolga la parola
• Le/Gli viene assegnato un luogo di lavoro dove si
trova isolata/o dagli altri
• Ai colleghi è fatto divieto di parlare con Lei/Lui
• Ci si comporta come se Lei/Lui non ci fosse
Avvocato Cristina Ceci 47
36. Cambiamento delle mansioni
• Non Le/Gli viene dato nessun lavoro da svolgere ,
Lei/Lui è costretta/o a stare sul luogo di lavoro
senza svolgere alcuna attività
• Le/Gli vengono dati da svolgere lavori senza senso
• Le/Gli vengono affidati lavori nocivi per la salute
• Le/Gli vengono affidati compiti molto al disotto
delle sue capacità
• Le/Gli vengono cambiati in continuazione i lavori da
svolgere
• Le/Gli vengono affidati lavori umilianti
Avvocato Cristina Ceci 48
37. Attacchi alla reputazione
• Si sparla alle Sue spalle
• Si fanno circolare falsi voci su di Lei/Lui
• Viene messo/a in ridicolo davanti ad altri
• Viene sospettato/a di avere problemi psichici
• Le/Gli vengono fatte pressioni affinché si sottoponga a visita psichiatrica
• Ci si prende gioco dei Suoi difetti
• Si imita il suo modo di camminare, la sua voce e i suoi gesti allo scopo di
prenderLa/Lo in giro
• Si attaccano le Sue convinzioni politiche o religiose
• Si attacca o si prende in giro la Sua vita privata
• Si attacca o si prende in giro la Sua provenienza
• Viene costretto/a a lavori che danneggiano la stima che ha di sè
• Si valuta la Sua prestazione in maniera sbagliata o umiliante
• Si mettono in dubbio le Sue decisioni
• Si pronunciano parolacce oscene o altre espressioni umilianti
• Si fanno approcci ad offerte sessuali in forma verbale
Avvocato Cristina Ceci 49
38. Violenza e minacce di violenza
• Viene costretto/a a svolgere lavori che creano nocumento
alla sua salute
• Viene costretto/a a svolgere lavori che creano nocumento
alla sua salute nonostante le sue condizioni di salute siano
precarie
• Viene minacciato/a di violenza fisica
• Le si fanno atti di violenza minore (p. es. uno schiaffo o uno
spintone) per darLe/Gli una lezione
• Subisce violenza fisica più grave
• Le/Gli vengono procurati costi per danneggiarLa/Lo
• Le/Gli vengono fatti danni nella Sua casa o sul Suo posto di
lavoro
• Le/Gli vengono messe le mani addosso per scopi sessuali
Avvocato Cristina Ceci 50
39. Altre azioni
• Non Le/Gli è permesso parlare con i colleghi sui temi privati
• Nessuno risponde alle Sue richieste verbali/scritte
• I colleghi vengono istigati contro di Lei/Lui
• Viene escluso/a da feste aziendali o altri eventi sociali
• Si raccolgono firme contro di Lei/Lui
• Si crea un’atmosfera/clima ostile nei Suoi confronti
• I colleghi si rifiutano di collaborare con Lei/Lui
• Tutti adottano sempre un modo di parlare non gentile con Lei/Lui
• Le/Gli si fanno provocazioni per costringerLa/Lo a rispondere in
una maniera non controllata per poi subirne le conseguenze
• I capi/colleghi non si congratulano visibilmente con Lei/Lui per un
certo evento/successo
• Le/Gli vengono mosse false accuse allo scopo di danneggiare la
Sua immagine
Avvocato Cristina Ceci 51
40. Altre azioni
• Percepisce sempre commenti non gentile su di Lei/Lui
• L’opinione aziendale viene resa ostile nei Suoi confronti
• I Suoi sottoposti si rifiutano di eseguire i Suoi ordini
• Viene denigrato/a da altri davanti al Suo superiore
• Le Sue proposte sono sempre rifiutate
• Si prende in giro il Suo aspetto
• Si tagliano le Sue possibilità di influenza e responsabilità
• Le/Gli vengono affidati sempre i lavori più spiacevoli
• Si cerca o si fa già lavorare parallelamente a Lei/Lui un successore
per il Suo posto di lavoro
• Nessuno La/Lo aiuta per i nuovi lavori
• Lei/Lui è sempre responsabile per gli errori degli altri o per i
problemi aziendali in genere
Avvocato Cristina Ceci 52
41. Altre azioni
• Informazioni importanti per lo svolgimento del Suo lavoro Le/Gli
vengono taciute per causarLe/Gli problemi
• Le vengono date appositamente informazioni sbagliate per
causarLe/Gli dei guai
• Viene messo/a davanti a fatti compiuti senza essere informato/a
nonostante questo rientrasse nei diritti della Sua posizione
• Non riceve nessuna promozione o aumento dello stipendio,
mentre la cosa avviene per altri con la stessa Sua qualifica o con
una minore
• Le/Gli viene negato il diritto di partecipare a corsi di formazione
• Le/Gli vengono affidati compiti per il cui svolgimento è costretto/a
a dipendere continuamente da qualcuno
• Viene sempre controllato/a e sorvegliato/a
• E’ costretto/a a subire gli sfoghi di malumore degli altri
Avvocato Cristina Ceci 53
42. Altre azioni
• Il Suo posto di lavoro è stato manomesso (p.Es. la Sua scrivania è
stata portata nel corridoio ecc.)
• Sono state prese decisioni tenendoLa/Lo all’oscuro, nonostante
avesse diritto a parteciparVi
• E’ costretto/a a continui spostamenti
• E’ trasformato in un reparto/ufficio spiacevole
• I risultati del lavoro vengono manipolati per danneggiarLa/Lo
• Viene controllato/a e sorvegliato/a anche al di fuori del posto di
lavoro
• Vengono fissate minute procedure anche per i lavori più facili per
esercitare su di Lei/Lui una continua vessazione
• La Sua posta privata è stata aperta senza il Suo permesso
• Ha difficoltà per mettersi in malattia ed in seguito subisce delle
minacce
Avvocato Cristina Ceci 54
43. E’ Mobbing:
• L’atteggiamento di indifferenza dei colleghi?
•
•
• L’atteggiamento di indifferenza dei colleghi?
NO
• L’assegnazione ad un luogo di lavoro isolato e
la derisione dei colleghi?
Potrebbe essere mobbing
• Si subiscono attacchi per la propria
provenienza?
NO
Avvocato Cristina Ceci 55
44. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Per tutta la durata del conflitto la vittima si deve
essere trovata in posizione di inferiorità rispetto
ai suoi aggressori. Il dislivello non è inteso in
senso gerarchico, ma nel senso che la vittima non
ha più le stesse capacità e possibilità di azione e
di gestione del conflitto rispetto a prima e
rispetto ai suoi aggressori.
Avvocato Cristina Ceci 56
45. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Questo parametro implica che la vicenda
lavorativa abbia avuto un andamento conforme al
modello teorico di progressione del Mobbing
detto a sei fasi, che vede il susseguirsi di sei fasi di
sviluppo della vicenda e richiede che la vicenda
abbia raggiunto almeno la seconda fase del
modello di Mobbing.
Avvocato Cristina Ceci 57
46. Parametri per il riconoscimento del
Mobbing
Nella vicenda è riscontrabile un disegno vessatorio
coerente e finalizzato, composto da scopo politico,
obiettivo conflittuale e carica emotiva e soggettiva.
Un’azione di Mobbing non è mai immotivata e fine a se
stessa, ma tende sempre a raggiungere uno scopo. Vi è un
disegno vessatorio che informa e sottende tutte le azioni
ostili compiute dal mobber ai danni della vittima e quindi
dà coerenza e finalità alla strategia mobbizzante.
Avvocato Cristina Ceci 58
47. Intento persecutorio
• Scopo politico:
è la motivazione finale
del mobber e ciò che
alimenta il conflitto nel
tempo e stabilisce
l’intensità della carica
emotiva, sia la gravità
e la qualità delle azioni
mobbizzanti.
Avvocato Cristina Ceci 59
48. Intento persecutorio
• Obiettivo conflittuale:
indica le singole azioni
mobbizzanti, che sono lo
strumento attraverso cui il
Mobbing si manifesta ed è
portato avanti. Indica le
singole azioni, con i loro
singoli obiettivi a breve
termine, che il mobber
mette in atto ai danni della
vittima per avvicinarsi allo
scopo politico ultimo.
Avvocato Cristina Ceci 60
49. Intento persecutorio
• Carica emotiva e soggettiva:
che toglie i freni inibitori,
porta il conflitto sul piano
personale e soggettivo e
fornisce il coraggio
necessario per attuare le
azioni mobbizzanti. Ciò che
deve permeare le azioni
ostili, esse cioè devono porsi
al di là della sfera oggettiva
dei fatti ed essere tese a
suscitare nella vittima
emozioni negative.
Avvocato Cristina Ceci 61
50. Avvocato Cristina Ceci 62
PARAMETRI PER IL
RICONOSCIMENTO DEL MOBBING REQUISITI
1) AMBIENTE LAVORATIVO IL CONFLITTO DEVE SVOLGERSI SUL POSTO DI LAVORO
2) FREQUENZA LE AZIONI OSTILI DEVNO ACCADERE ALMENO ALCUNE
VOLTE AL MESE (ECCEZIONE: “SASSO NELLO
STAGNO”)
3) DURATA IL CONFLITTO DEVE ESSERE IN CORSO DA ALMENO SEI
MESI (ECCEZIONE: “QUICK MOBBING”)
4) TIPO DI AZIONI LE AZIONI SUBITE DEVO APPARTENERE AD ALMENO
DUE DELLE CINQUE CATEGORIE DI EGE (ECCEZIONE
“SASSO NELLO STAGNO”)
5) DISLIVELLO TRA GLI ANTAGONISTI LA VITTIMA è IN POSIZIONE COSTANTE DI
INFERIORITA’
6) ANDAMENTO SECONDO FASI
SUCCESSIVE
LA VICENDA HA RAGGIUNTO ALMENO LA SECONDA
FASE
7) INTENTO PERSECUTORIO NELLA VICENDA DEVE ESSERE RISCONTRABILE UN
DISEGNO VESSATORIO COERENTE E FINALIZZZATO,
COMPOSTO DA SCOPO POLITICO, OBIETTIVO
CONFLITTUALE E CARICA EMOTIVA E SOGGETTIVA.
51. Modello italiano Ege a sei fasi di
Mobbing
Avvocato Cristina Ceci 63
CONFLITTO MIRATO
INIZIO DEL MOBBING
PRIMI SINTOMI PSICO-SOMATICI
SERIO AGGRAVAMENTO DELLA
SALUTE DELLA VITIMA
ERRORI ED ABUSI
DELL’AMMINITRAZIONE
ESCLUSIONE DAL MONDO DEL
LAVORO
CONDIZIONE
ZERO
1
2
3
4
5
6
52. Condizione Zero
Non si tratta di una fase, ma di una pre-fase,
indica una situazione di conflitto, di disagio o
di insicurezza generalizzata. Una tipica azienda
è conflittuale e questa è una situazione
fisiologica.
Avvocato Cristina Ceci 64
53. Il caso
Un’azienda di servizi che elabora programmi di computer e
i
superlavoro.
azienda:
ma
a
nell’azienda
a
gratificazione,
di
solo
e
Un’azienda di servizi che elabora programmi di computer e
software. I tempi di consegna sono sempre strettissimi e i
dipendenti sono continuamente sottoposti al superlavoro.
Matteo è un programmatore dipendente di questa azienda:
a volte si trova in difficoltà o indietro con il lavoro ma
nessun collega può e vuole aiutarlo, perché impegnato a
gestire gli stessi tempi strettissimi. Inoltre, nell’azienda
esiste una forte competitività: ogni dipendente che riesce a
consegnare in tempo il lavoro riceve una gratificazione,
mentre chi resta indietro corre seri rischi. In conseguenza di
tutto questo, i rapporti personali tra i colleghi (e non solo
nei confronti di Matteo) sono praticamente inesistenti e
improntati a una gelida cortesia formale.
Avvocato Cristina Ceci 66
54. La 1° fase: il conflitto mirato
E’ la prima fase del Mobbing in cui si individua
la vittima e verso di essa si dirige la
conflittualità generale. Il conflitto fisiologico
dunque prende una svolta, non è più una
situazione stagnante, ma prende una
determinata direzione ed in questo momento
l’obiettivo non più solo quello di emergere ma
di distruggere l’avversario.
Avvocato Cristina Ceci 67
55. Il caso
Matteo riceve una cospicua gratificazione per
un
nei
ingiustamente
capoufficio
colleghi
in
hai
Matteo riceve una cospicua gratificazione per
aver portato a termine in tempo un
importante lavoro. Questo suscita invidia nei
colleghi che temono di venire ingiustamente
surclassati: ora, pensano, il capoufficio
privilegerà lui invece di noi. I colleghi
cominciano così ad isolarlo e a prenderlo in
giro: “Sei tu il fenomeno quindi non hai
bisogno di consigli da parte nostra.”
Avvocato Cristina Ceci 69
56. La 2° fase: l’inizio del Mobbing
E’ questa la fase discriminante per ritenere
che ci sia Mobbing. In questa fase il conflitto
subisce un salto di qualità: passa cioè dalla
casualità alla premeditazione. I conflitti, i
disagi e i problemi vengono appositamente
progettati, creati e perseguiti.
Avvocato Cristina Ceci 70
57. Il caso
Matteo è ora fatto bersaglio di veri e propri
superbia
spesso
di
espiatorio
sua,
informato
“Quello
accorge
circonda
per
Matteo è ora fatto bersaglio di veri e propri
attacchi: è accusato di stakanovismo e di superbia
nei confronti dei colleghi. Prima era spesso
attaccato, ora ogni problema viene gettato su di
lui, che è diventato ormai il capro espiatorio
dell’intero ufficio: “La colpa del ritardo è sua,
voleva fare tutto da solo”, “Non ci ha informato
per avere da solo tutto il vantaggio”, “Quello
vuole farci le scarpe a tutti”. Matteo si accorge
della freddezza che improvvisamente lo circonda
e comincia a chiedersi cosa mai ha fatto per
meritarsela.
Avvocato Cristina Ceci 72
58. La 3° fase: primi sintomi psico-
somatici
La vittima comincia a stare male e a
manifestare sintomi inequivocabili di un
progressivo decadimento psicofisico: perdita
del sonno, ansia depressione, calo del
desiderio sessuale. La situazione lavorativa
comincia a ripercuotersi non solo sulla salute
psicofisica ma anche sulla vita privata e
familiare: il Doppio-Mobbing .
Avvocato Cristina Ceci 73
59. Il caso
A furia di interrogarsi, Matteo è arrivato al punto
chiodo
in
alle
lieve
in
una
famiglia,
familiare
A furia di interrogarsi, Matteo è arrivato al punto
che la situazione in ufficio è diventata un chiodo
fisso: non dorme più bene, si sveglia spesso in
preda a incubi, comincia ad avvertire tremori alle
gambe quando va in ufficio ed entra in una lieve
depressione, perché vede che non riesce in
nessun modo a migliorare le cose. Dopo una
iniziale comprensione da parte della sua famiglia,
Matteo subisce anche in ambito familiare
disinteresse e sfiducia.
Avvocato Cristina Ceci 75
60. La 4° fase: errori ed abusi
dell’amministrazione del personale
In questa fase si ha l’ufficializzazione del conflitto
con l’entrata in gioco dei vertici aziendali o
direttivi, che prendono provvedimenti spesso
inadeguati, errati o addirittura abusivi nei
confronti della vittima, a causa di una sbagliata
valutazione dei fatti. In altri casi, invece, si tratta
di veri e propri abusi compiuti nella piena
consapevolezza dei fatti che diventano
prosecuzioni logiche della strategia mobbizzante
in atto.
Avvocato Cristina Ceci 76
61. Il caso
In seguito ai sintomi psicosomatici che avverte,
in
lo
dire,
erano
allarmato
ripetute
la
a
tutto
In seguito ai sintomi psicosomatici che avverte,
Matteo si assenta per malattia, ma al ritorno in
ufficio le cose sono anche peggio: ora i colleghi lo
prendono in giro anche per avere, a loro dire,
rimediato delle vacanze extra quando erano
oberati di lavoro. L’ufficio personale, allarmato
anche dal ritardo del lavoro, nota le ripetute
assenze di Matteo e comincia ad indagare: la
soluzione più facile è inviare richiami disciplinari a
una sola persona (Matteo) piuttosto che a tutto
l’ufficio.
Avvocato Cristina Ceci 78
62. La 5° fase: serio aggravamento della
salute psico-fisica della vittima
In questa fase il mobbizzato entra in una
situazione di vera e propria disperazione, le gravi
azioni della quarta fase hanno l’effetto di
aggravare sensibilmente i disturbi già emersi
durante la terza fase, trasformandoli in patologie:
la vittima deve fa ricorso all’aiuto specialistico, e
si assenta per malattia. Ma gli psicofarmaci e le
terapie hanno solo un effetto palliativo, in quanto
il problema sul lavoro non solo resta ma tende ad
aggravarsi.
Avvocato Cristina Ceci 79
63. Il caso
Matteo è in piena depressione: non riesce più
farmaci.
mondo
l’azienda
nega
Matteo è in piena depressione: non riesce più
a dormire o ad andare avanti senza farmaci.
Ora è convinto più che mai che tutto il mondo
ce l’ha con lui, non solo i colleghi ma l’azienda
stessa, che lo richiama, lo rimprovera, gli nega
permessi, ferie e aspettative.
Avvocato Cristina Ceci 81
64. La 6° fase: esclusione dal mondo del
lavoro
Il processo di Mobbing ha come scopo ultimo
l’uscita dal mondo del lavoro: dimissioni
volontarie, licenziamento per giusta causa, per
superamento del periodo di comporto o per
procedimenti disciplinari, oppure la
collocazione in mobilità o in
prepensionamento o il trasferimento.
Avvocato Cristina Ceci 82
65. Il caso
Matteo, ormai incapace di reggere ancora la
sue
non
prima
e
depressione
Matteo, ormai incapace di reggere ancora la
pressione a cui è sottoposto, si dimette. Le sue
referenze per un altro eventuale impiego non
sono certo delle migliori, e comunque, prima
di riprendere il lavoro, ha bisogno di riposo e
di cure per uscire da tunnel della depressione
e riprendere fiducia in se stesso.
Avvocato Cristina Ceci 84
66. Il Doppio-Mobbing
La famiglia è un
contenitore che può
assorbire tensione, crisi
e negatività non in
modo illimitato, ad un
certo punto l’equilibrio
si rompe ed il contenuto
tracima.
Avvocato Cristina Ceci 85
67. Il Doppio-Mobbing
Il Mobbing è un lento
stillicidio di persecuzioni,
attacchi e umiliazioni. Ad
un certo punto la famiglia
cessa di sostenere la
vittima e cominciando
invece a proteggere se
stessa dal Mobbing,
rinchiudendosi in se
stessa per istinto di
sopravvivenza.
Avvocato Cristina Ceci 87
69. Cosa non è il Mobbing
• Non è una singola azione
•
•
•
•
•
•
•
•
• Non è una singola azione
• Non è un conflitto generalizzato
• Non è una malattia
• Non è un fenomeno solo collettivo
• Non è una molestia sessuale
• Non è solo verticale o orizzontale
• Non è bullismo
• Non è un problema familiare
• Non ha vittime designate
Avvocato Cristina Ceci 90
70. Eccezione al metodo dei sette
parametri
1. Il “Sasso nello Stagno”
2. Il “Quick Mobbing”
Avvocato Cristina Ceci 91
71. Il “Sasso nello Stagno”
1. Presenza di un’unica azione ostile portante, i cui
effetti si ripercuotono sulla persona quotidianamente
ed interamente, anche dopo che la prima azione si è,
di fatto, ormai esaurita
2. L’azione iniziale è accompagnata e/o seguita da
almeno altre due azioni ostili di supporto,
appartenenti ad una categoria diversa da quella
dell’azione principale
3. Le azioni secondarie vengono messe in atto da
aggressori diversi
4. Queste ultime azioni devono avere una cadenza di
almeno alcune volte al mese
Avvocato Cristina Ceci 92
72. Il caso
Carla è operaia e lavora in una officina, in un
polveri
Carla
a
Quando
nei
ha
qualche
sulla
essere
sue
Carla è operaia e lavora in una officina, in un
ambiente ove sono presenti varie polveri
irritanti. Dopo molti anni, improvvisamente, Carla
ha un forte attacco d’asma che la costringe a
molti mesi di assenza per malattia. Quando
rientra al lavoro Carla sente una forte ostilità nei
suoi confronti, viene a sapere che nessuno ha
creduto alla sua malattia. Dopo qualche
settimana Carla, su consiglio del medico e sulla
scorta delle varie certificazioni, chiede di essere
assegnata ad un luogo più idoneo alle sue
condizioni di salute.
Avvocato Cristina Ceci 93
73. Il caso
Carla viene così spostata in una stanza isolata
divieto
Carla
esclusiva
capo-
verificare
colleghi
conto,
di
Carla viene così spostata in una stanza isolata
e ai suoi colleghi viene fatto espresso divieto
di intrattenere rapporti con lei. Inoltre Carla
viene sottoposta ad una continua e esclusiva
sorveglianza, con controlli a vista del capo-
reparto e telefonate indagatorie per verificare
che lei si trovi sul posto di lavoro. I colleghi
mettono in giro maldicenze sul suo conto,
Carla si accorge di essere vittima di
pettegolezzi e si ridicolizza la sua malattia.
Avvocato Cristina Ceci 94
74. Il caso
La situazione diviene intollerabile, dopo qualche
e
depressivo.
una
condiziona
affettiva,
sua
di
di
di
ripercuote
La situazione diviene intollerabile, dopo qualche
mese Carla si sottopone ad un visita psichiatrica e
lo specialista le diagnostica uno stato depressivo.
Inizia così un lungo periodo di malattia ed una
terapia farmacologica che condiziona
pesantemente la sua vita privata ed affettiva,
facendola ingrassare e compromettendo la sua
vita intima. Inoltre, comincia ad accusare dolori di
stomaco, nausea, insonnia, difficoltà di
concentrazione, oltre ad un senso costante di
angoscia e di agitazione che si ripercuote
negativamente anche con i figli e il marito.
Avvocato Cristina Ceci 95
75. Quali azioni ostili ha subito Carla
1. Isolamento sistematico: spostamento in una
stanza dove si trova isolata, divieto dei
colleghi di avere rapporti con lei
2. Attacchi ai contatti umani: sorveglianza
continua dei colleghi e superiori
3. Attacchi contro la reputazione: pettegolezzi,
ridicolizzazione dei suoi difetti
Avvocato Cristina Ceci 96
76. Il “Quick Mobbing”
1. Il conflitto salta le fasi preliminari ed esplode
immediatamente
2. La situazione conflittuale e persecutoria ha
una durata inferiore a sei mesi
3. Le azioni ostili hanno una frequenza
quotidiana
4. Le azioni sono appartenenti ad almeno tre
delle categorie del Mobbing
Avvocato Cristina Ceci 97
77. Il caso
Franca è una giovane impiegata in un azienda
grazie
clienti
fiere
alle
l’invidia
nonostante
la
a
e
titolare
Franca è una giovane impiegata in un azienda
privata con mansioni varie di segreteria, grazie
alla sua preparazione linguistica segue i clienti
esteri ed accompagna il titolare nelle varie fiere
europee con funzioni di interprete e addetta alle
vendite. La sua professionalità scatena l’invidia
della segretaria più anziana, che nonostante
lavori in azienda da molto più tempo, non ha la
stessa professionalità. La collega inizia a
boicottarla non passandole le informazioni e
riferendo fatti non veri sul suo conto al titolare
dell’azienda.
Avvocato Cristina Ceci 98
78. Il caso
Poiché il titolare ha grande stima di Franca non
e
ha
in
reca
le
della
dei
chieda
Poiché il titolare ha grande stima di Franca non
succede nulla. All’improvviso il titolare muore e
gli succede il figlio. La collega più anziana ha
grande ascendente sul giovane titolare ed in
qualche modo riesce ad imporsi. Franca si reca
all’estero per una fiera di lavoro, al suo rientro le
viene assegnato un altro incarico: occuparsi della
pulizia del magazzino e dell’imballaggio dei
prodotti in spedizione. Nonostante Franca chieda
chiarimenti nessuna spiegazione le viene data.
Avvocato Cristina Ceci 99
79. Il caso
Il giorno successivo prende servizio in un locale
deve
e
suo
parente
la
minacce
il
nessun
Il giorno successivo prende servizio in un locale
scarsamente illuminato e areato, e deve
maneggiare sostanze disinfettanti pericolose e
sollevare scatoloni anche molto pesanti, il suo
nuovo superiore è un magazziniere, parente
stretto della sua collega segretaria, che la
sottopone quotidianamente ad insulti e minacce
e la sorveglia a vista, conteggiando anche il
tempo durante il quale si reca in bagno, nessun
collega le rivolge più la parola.
Avvocato Cristina Ceci 100
80. Il caso
Franca chiede disperatamente uno spostamento , ma
qualche
padella
in
suoi
e
un
questo
nuovo
ormai
alle
Franca chiede disperatamente uno spostamento , ma
quando le viene concesso, a distanza di qualche
settimana si rende conto di essere finita dalla padella
nella brace. Viene infatti assegnata alla produzione, in
un ambiente esclusivamente maschile, dove i suoi
colleghi la deridono per la sua scarsa abilità manuale e
alla sua presenza adoperano sistematicamente un
linguaggio osceno che la umilia. Anche in questo
reparto viene costantemente sorvegliata, il suo nuovo
capo reparto la segue addirittura in bagno, ormai
rimasto l’unico luogo dove Franca può sfuggire alle
umiliazioni.
Avvocato Cristina Ceci 101
81. Il caso
Dopo appena un mese Franca ha un crollo
colta
di
la
ad
farmaci
dal
decide
Dopo appena un mese Franca ha un crollo
psicologico, prima di entrare in azienda è colta
da crisi di pianto e conati di vomito, smette di
mangiare e di dormire, sogna di togliersi la
vita. I famigliari la convincono a rivolgersi ad
una specialista che le prescrive dei farmaci
antidepressivi e le consiglia di astenersi dal
lavoro. Franca però è troppo prostata e decide
di dimettersi.
Avvocato Cristina Ceci 102
82. Quali azioni ostili ha subito Franca?
1. Cambiamenti di mansione: demansionamento e
assegnazione a lavori nocivi
2. Isolamento sistematico: spostamento in un
luogo isolato e emarginazione dei colleghi
3. Attacchi ai contatti umani: insulti, minacce e
sorveglianza
4. Attacchi alla reputazione: derisioni e turpiloqui
5. Violenza: obbligo a lavori nocivi
Avvocato Cristina Ceci 103