2. Le fonti / 1
Regolamento UE 1025/12: Cosa è una Norma: «Una specifica tecnica
adottata da un organismo di normazione riconosciuto ed abilitato, per
applicazione ripetuta o continua e su base volontaria, che aiuta
l’interoperabilità degli operatori economici e l’interazione con i
consumatori».
Comunicazione COM (2018)26: Le sfide sociali e politiche europee:
«La nuova visione del sistema europeo della Normazione (…) è
incentrata sul contributo della normazione alle sfide sociali ed alle
politiche europee quali: promuovere l’innovazione, rafforzare la
qualità e la sicurezza, rilanciare la crescita e l’occupazione, sostenere
le catene di valore globale e lo sviluppo del mercato unico».
3. Le fonti / 2
Decreto Legislativo 223/2017
Art 4: UNI e CEI - sono gli Enti di Normazione Italiani (ognuno per le
specifiche competenze)
Art 5: definisce obblighi derivati dal Regolamento UE 1025/12:
(trasparenza, accesso PMI, programma e rendicontazione attività,
obbligo coordinamento attività normazione europea - stand still -
obbligo notifica attività normativa nazionale alla UE)
Art 8: definisce i compiti degli Enti di Normazione nello svolgimento
della <funzione istituzionale>; «sicurezza impianti, prodotti, processi,
sistemi; partecipazione attività normativa europea ed internazionale;
promozione cultura normativa; vende le norme per generare risorse»
4. Le applicazioni della <Norma>
Decreto Ministero Sviluppo Economico 61/2008 art 6: le imprese
realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte (…). Gli impianti
realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell’UNI
(…) si considerano eseguiti secondo la regole dell’arte.
Cassazione Sentenza 19513/18: Essendo le norme UNI regole tecniche
di utilizzazione diffusa, il datore di lavoro deve farsi carico non di una
generica manutenzione, ma della esecuzione di essa in modo
completo secondo tali regole tecniche onde evitare il manifestarsi dei
rischi.
Legge di Bilancio 2019 comma 73: …a tutte le imprese che acquistano
prodotti e imballaggi realizzati con materiali biodegradabili e
compostabili secondo la norma UNI EN 13432, è riconosciuto per
ciascuno degli anni 2019 e 2020 un credito di imposta del 36% delle
spese sostenute.
5. Norme: modalità di elaborazione…
Trasparenza: procedure codificate e certe
Democraticità: apertura, tutti devono poter partecipare
Consensualità: CEN 75% ; ISO 72% ; UNI corpi intermedi
Indipendenza: terzietà da interessi particolari
Coerenza: equilibrio, costanza logica nelle determinazioni
Inclusione: garantire presenza soggetti deboli
…e di applicazione
Volontarietà: valide solo se richiamata nei contratti
6. La storia delle norme
1921: Norme di prodotto > intercambiabilità prodotti e componenti
1980: Norme di processo > sistemi di gestione – efficienza
1990: Norme dei servizi > catena della fornitura – esternalizzazione
2000: Norme sociali > diritti e tutele delle persone - economia
della conoscenza
2018: Norme e WTO > «le norme possono servire per aiutare i
Paesi a trovare un equilibrio tra il loro
diritto di regolamentare ed il loro
obbligo di non creare inutili barriere al
commercio. Questa è la ragione per cui la
normazione può supportare il commercio
internazionale e promuovere lo sviluppo
inclusivo e sostenibile per un mondo
migliore»
7. Una storia che porta UNI a:
• Elaborare norme per la sicurezza dei prodotti, processi, servizi
• Presidiare i luoghi della Normazione Europea (CEN) e
Internazionale (ISO)
• Promuovere l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, rafforzare la
qualità, rilanciare la crescita, sostenere l’economia circolare
• Fornire informazioni chiare per consentire scelte consapevoli.
8. La riformulazione dello Statuto: Premesse
• Il sistema piramidale delle fonti giuridiche (R.UE 1025; Dlgs 223 )
• Il modificato contesto economico-socio-culturale
rendono necessario
• Conferire il massimo rilievo alla responsabilità politica degli organi
statuari e degli eletti ad agire per il bene della comunità anche
subordinando l’interesse privato.
• Accogliere e proporre istanze e suggerire nuovi paradigmi di
regolazione al fine della crescita e sviluppo.
• Previlegiare la flessibilità della struttura e la chiarezza lessicale e
semantica degli istituti.
• Qualificare la funzione istituzionale quale Ente dello Stato Comunità
• Qualificare la competenza di ogni organo statutario in funzione del
soddisfacimento degli interessi e bisogni della collettività
Aspetti tutti specificati nella Introduzione
9. La riformulazione: i punti qualificanti / 1
Denominazione: UNI Ente Italiano di Normazione è Organismo Nazionale
di Normazione
Natura e scopi
I principi: dignità della persona e diritti umani fondamentali
Lo scopo: salute e sicurezza, qualità prodotti e processi, ambiente,
innovazione, sviluppo sostenibile, ruolo degli Enti Federati
I soci
Diritto: Ministeri, Autorità Indipendenti, CNR, Accredia
Effettivi: ordinari e di rappresentanza (diritti e doveri); quote e
ammissione da Regolamento
Nuovi Organi
Centro Studi, 231, Comitato P.A., Commissione Integrità, CCT
10. La riformulazione: i punti qualificanti / 2
Deleghe: ordinario / rappresentanza 20
Consiglio Direttivo: MiSE, Grandi Soci, Ministeri, CNR, Stato Regioni,
Enti Federati, 12 Assemblea, 4 Soggetti deboli,
Accredia, 2 CCT (profili da Regolamento)
Attribuzioni C.D.: nomina Presidente e 4 Vice (1 Presidente CCT);
nomina gruppi e direttore; nomina Centro Studi,
231, commissione integrità; delibera su Enti Federati
Giunta: vigila su attività CCT, vigila su attività CEN e ISO, approva PdR
Presidente: legale rappresentante Ente, approva Norme e PdR
11. La riformulazione: i punti qualificanti / 3
Centro Studi: sostegno alla governace su aspetti giuridici e tematici
Comitato P.A: coordina azione UNI con competenze P.A.; promuove
cultura normativa nella P.A.
Commissione Integrità: stimola e rafforza cultura dell’integrità verso
tutti i soggetti che si muovono nel sistema UNI
Commissione Centrale Tecnica: Presidente è Vice Presidente UNI,
obbligo dei componenti di
partecipazione; Commissioni Tecniche:
inglobate in CCT non organi statutari
Probiviri: competenze da valutare
Modifiche Statuto: Maggioranza assoluta presenti, 2/3 voti favorevoli
Hinweis der Redaktion
Il ruolo della Normazione, soprattutto nelle fasi più recenti della sua storia, doveva essere svolto secondo i principi della <volontarietà, democraticità, trasparenza e consensualità> ed in modalità <terze>.
Con modalità cioè <super partes> per la <promozione della sicurezza dei prodotti, processi, servizi> ed il miglioramento della <efficienza, efficacia del sistema economico>.
L’attività di Uni, dopo le fasi storiche delle <norme di prodotto> e di <processo> - già dalla seconda metà degli anni 90, era proiettata nell’alveo delle norme dei <servizi> per poi traguardare alle norme <sociali> e della <economia della conoscenza>.
I riferimenti legislativi erano allora la Direttiva UE 189:83 e la Legge 337:86
1921: Norme di prodotto - interscambiabilità prodotti e componenti (viti e bulloni) modello produttivo catena di montaggio Taylor Ford - scarsa concorrenza; scarsa informazione e possibilità di scelta - Ford Modello T: qualsiasi colore purché nero (1- scelta di Hobson) (1) Scelta di Hobson: è la <locuzione inglese colloquiale> che indica una scelta che sembra libera, ma in realtà è obbligatoria: < Dove c’è uno solo da votare: questa è la scelta di Obson>
1980: Norme di processo – sistemi di gestione – efficienza modello produttivo just in time Toyota - concorrenza nella riduzione sprechi e efficienza del processo
1990: Norme dei servizi – catena della fornitura - esternalizzazione: modello produttivo supply chain (produzione snella):concorrenza nel decentramento produttivo
2000: Norme sociali – economia della conoscenza modello produttivo responsabilità sociale (dignità del lavoro; tutela ambiente; centralità consumatore; etica – concorrenza nel rispetto dei valori e nella soddisfazione del cliente