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ll principatoadottivo
el'etàaureadell'impero
i
98-117d.C.
ConTraiano
l'impero
raggiungela
suamassima
espansione
122-128d.C.
Costruzione
delvallo
di Adriano
138-161d.C.
AntoninoPio
inaugura
unperiodo
di pace
e giustizia
O Unanuovaformaditrasmissionedelpotere:l'adozione
GlieccessidispoticidialcuniimperatoridelledinastieGiu-
lio-Claudia e Flavia,condannatiaspramentedallastoriografia
del tempo, provocanoil forte malcontentodell'opinione pub-
blica, che finiscecon I'imporre un cambiamento radicalenel
meccanismodi trasmissionedel potere.Si affermainfatti una
nuova mentalità, secondola qualela sceltadel successore,pur
spettandoall'imperatorein carica,non deveesserepiir dettata
da legamidi sangue,ma dai meriti personali:è cosìchedal 98
al 180 d.C. salgonoal ffono coloro chesono stati adottati dal
loro predecessore.
I Prosperitàeconomicaenuoveconquiste
Questadiversagestionedel poterepolitico non solo scon-
giura il pericolodi nuovi episodidispotici, ma consenteanche
agli imperatori di dedicarsialla cura degli affari interni e alla
costruzione di nuove infrastrutture in o-gni provincia, con
conseguenzepositive sull'economia. Ha inizio anche una
nuova fasedi espansione,in particolaregraziealledoti milita--
ri dell'imperatoreTiaiano, con cui l'impero raggiungela sua
massimaestensione.
1J Larinunciaaunapoliticaesteraaggressiva
I successoridiTiaianosiimpegnanoadifenderei nuoviter-
ritori acquisitidallacrescentepressionedeinemiciconfinanti.
Rinnovataattenzionericevonolequestionidi politicainterna
eanchegli aspettisocialieculturalidellavitadell'impero,fin-
ché gli eccessidispoticidell'ultimoimperatore,Corhmodo,
gettanounalucesinistrasugliultimi annidi regnodelladina-
stiaeripropongonoscenaripoliticitristementenoti a Roma.
L'imperodaNerva
aMarcoAurelio(96-180d.C.)
i
180-192d.C.
ll regno
di Commodo
chiude
ladinastia
degliAntonini
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NUMIDIA
Territori romani:
allafine dellarepubblica
allamorte diAugusto
conquistatitra il l4 e il 98 d.C.
conquistatidaTraiano
- confini fortificati
PrimaAdriano,poi
AntoninoPio.rafforzanoi
confinesettentrionaledella
Britanniacongrandiopere
difortificazione(valli).
Iprimisecolidell'imperoromanoUnità 1 43
Duranteil regnodi Marco
Aurelioletribùgermanichedei
Quadie deiMarcomannipassano
i confinidell'imperoe mettonoa
duraprovaledifeseromane.
LaregionedellaDacia,oltreil
Danubio,vieneannessadaTraianoe
profondamenteromanizzata,tanto
daconservareneisecoliunalinoua
derivatadallatino.
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EGITTO
ll periododaNervaa Marco
Aurelio(98-180d.C.)vedel'affermarsidi
unclimadi pace,benesseree legalità
graziea imperatorimaggiormente
impegnatiperil benecomune.Con
Commodosiapreinveceun'etàdi lotte
e anarchia.
Traianoavanzaa estfino
alGolfoPersico(provincedi
Mesopotamiae Assiria,presto
abbandonate)e conquista
l'ArabiaPetrea.SottoMarco
Aureliotornaa incomberela
minacciadeiParti.
I
L-
44 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero
aTraiano(96-1T7DaNerva d.c.)
Nerva e l'inizio di una nuova fase del-
la storia romana (96-98 d.C.) Deciso a
porre fine alla prepotenzadei pretoriani
e delle legioni, nel 96 d.C., subito dopo
I'uccisionedi Domiziano, il senatoscel-
se tra i suoi membri il successorenella
persona di Marco Cocceio Nerva. Con
r euestovecchio e saggiouomo politico di
sicuralealtàall'aristocraziasenatoriaebbe
inizio il periodo piir luminoso della nuo-
va storia di Roma, nel corso del quale il
confitto fra principe e senato si attenuò
progressivamente. Il ricostituito equili-
, brio delle forze politiche inoltre, insieme
alla semprepiìr intensaopera di integra-
: zione e"romanizzazione"di tutti i popoli
dell'impero, favorìla diffusione di un evi-
dentebenessere,grazieancheallegenerali
condizioni di tranquillità e di sicurezzain
cui si trovavaI'impiro.
' Nerva inaugurò quindi il beatissirnuTrTsae-
culurn ("felicissimo secolo"),il II secolo
d.C., I'età aureadell'impero.
Un nuovo modello diprincipe Al succes-
so del nuovo indirizzo politico contribuì
ancheil diffondersi delle dottrine stoiche,
dei culti religiosiprovenienti dall'Oriente
, e dello stessocristianesimo(v. cap.4).
, In basea questinuovi orientamenti spiri-
tuali, infatti, eraritenuto veroprincipe solo
colui chesi presentavain qualità di bene-
, fattore dei propri sudditi enon comeil loro
, tirannico padrone,in quanto il potereera
inteso non già come un privilegio Perso-
' nale,bensìcome un dovereda compiere a
vantaggiodellacomunità: il principe dove-
va averedunque delle qualità morali, oltre
che politiche e militari. Thle nuova conce-
zione nascevacome reazioneagli eccessi
dispotici di alcuni imperatori del passato,
non più tollerabili. Nerva, infatti, dimo-
strando grande liberalità ed equilibrio,
inaugurò il suo regno con una seriedi atti
di clemenzachelo portarono a richiamare
in patria gli esiliati,avietarele delazioni,ad
abolirei processidi lesamaestàe persinoa
proibire le accusecontro il rito cristiano.
Uadozione Nerva si preoccupò anche di
assicurarela successioneal poteretutelan-
doladalleprepotenzedapartedell'ambien-
te militare, adottandocome collaboratore
destinatoallasuccessioneil generaledi ori-
gine spagnola Marco Ulpio Thaiano che
godevadi.profondastimapressol'ambien-
tesenatonoeavevagràdato provadi grandi
qualitàmilitari comegovernatoredellaGer-
mania.Lespedientepolitico dell'adozione,
che rimasein vigore per oltre ottant'anni,
comportavacheI'imperatorescegliesseun
successoreda lui giudicato comPetente
e che la designazionefosseapprovatadaL
senato.Questo meccanismorappresentò
una grande innovazione in quanto sosti-
tuiva la sceltadel
"piùr
degno" al diritto di
successionefamiliare chefino adalloraave-
va dominato la scenapolitica.
Ladozione di Tlaiano permise inoltre di
migliorare i rapporti tra Roma e le pro-
vince: il fatto che un
"provinciale"
fosse
stato per la prima volta designato alla
dignità imperiale stava a indicare chia-
ramente che il contrasto fra le province
e I'organismo politico romano si andava
sempiepiùrattenuando.
ffilmperoromanol
Nellalingua latinail termineimperium("'co-
mando")indicail potere supremo,ovveroil
comandomilitaree civile.DuranteI'etàmonar-
chica,I'imperiumfu propriodei re;poi,nell'età
repubblicana,fu affidato a consoli, pretori,
propretori,dittatori, governatoridi province
ed eralimitatoneltempo,in quantole cariche
duravanoun anno.In seguitoOttavianoAugu-
stofondò il suopoteresull'accentramentonel-
le propriemani dell'imperiummilitaree civile,
riguardantetutte le province.Daalloraquesto
poterefu propriodei suoisuccessorie caratte-
rizzòun'interafasedellastoriaromana:l'etàim-
periale.Dalpuntodivistageografico,iltermine
imperoindicainoltreancheil territoriosucuisi
estendel'autoritàdi Roma.A partiredaTraiano,
il vocaboloimperatore,chedapprimaindicava
un generalevittoriosodotatodi imperium,ven-
neusatoperdesignareil caposupremodell'im-
peroromano.
O '.rrr,,o
Stoicismo: indirizzo filo-
sofico greco-romano,che
miravaa indurre l'uomo
a essereindifferentealle
cosematerialie a liberarsi
dallepassioni.
f Statuadi Traiano,inizio
ll secolod.C.(lstanbul,Museo
archeologico).
LapoliticadiTraiano(98-117d.C.)afavo-
re dell'ltalia Quando nel 98 d.C., dopo
un regno di soli sedicimesi, Nerva morì,
Thaiano, nuovo imperatore, rivelò subito
le suedoti di equilibrio e la suasensibilità
politica garantendoil rispettodellalibertà
di voto al senatoe ai comizi: la politica
di rinuncia al dispotismo inaugurata da
Nerva fu dunque portata avanti dal suo
successore.
Preoccupato di risollevare l'economia
dell'Italia, che avevaattraversato nel pe-
riodo precedenteuna fasedi crisi a van-
taggio delle altre province, Traiano favorl
con ogni lri'ez;Lol'iniziativa privata, un
libero svolgimento dei traffici, la ripresa
dell'agricolturae di tutte le attività legate
a questosettore.
A tal proposito basti ricordare il poten-
ziamento delle cosiddette istituzioni ali-
méntari (alimenta), un sistemadi prestiti
a vantaggiodei piccoli e medi proprietari
terrieri, già ideato e attuato per la prima
volta da Nerya, grazieal quale gli agricol-
tori potevanoottenerea modico interesse
(1I 5o/oinvece del l2o/o applicato corren-
temente dall'usura)somme di denaro
necessarieper operaretrasformazioni
e miglioramentifondiari.C'è di più.
I primisecolidell'imperoromano Unità1
Al finedi incentivarela ripresademogra-
fica, gli interessiderivanti dalle somme
prestateagli agricoltori venivanoceduti
allefamigliepiìr povereperallevarei pro-
pri figli (puerialimentarii).
Le grandi opere pubbliche Thaiano
inoltre impegnò i ceti più poveri nel-
la costruzionedi grandi monumenti e
di operedi pubblica utilità: i porti di
Ancona,Civitavecchiae Ostia,quest'ul-
timo ricostruito più all'interno, vero
capolavorodell'ingegneriaantica;I'inizio
delprosciugamentodellepaludipontine;
la creazionedi importanti strade,come
quelladal PontoEusino(Mar Nero) alle
Galliee quellada Beneventoa Brindisi a
continuazionedelprecedentetrattodella
via Appia, cheagevolaronoil commercio
e reseropiùrfacileil governodel vastissi-
mo impero.
IJenergicapersonalitàdell'imperatore
Thaianolasciòunatracciaindelebiledi sé
soprattuttonell'architetturadi Roma,che
fu abbellitadamonumentiededificifatti
erigereexnouoo in continuitàconquelli
realizzatidai suoi predecessori:fra
questiricordiamoil Foroei mercati,
detti appunto
"traianei".
4 )
( |mercatitraianei.
A ridossodellependicidel
colleQuirinale,vicinoal suo
foro, Traianofececostruire
un complessodi edifici,
oggi visibilisoloin parte e
noti comemercatitraianei,
costituitida un centinaiodi
negozí(tabemae) eda vari
locoli distribuiti sutrepioni.
I mercatidivenneroben
prestoil cuoredel commercio
romano:qui infatti
awenivanolecontrattazioni
suiprezziollo vendita di vino,
olioegronoequiveniva
distribuito il grano alla
popolazione.
46 (apitolo 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero
* LeprincipaliiniziativediTraiano
O Politicainterna
RisollevaIeconomiadell'ltaliaattraverso:
. creazionedi istituzionialimentari(a/i-
menta)epuerialimentoriavantaggiodei
piccolie mediproprietariterrieri
. costruzionedi operepubbliche(mercati,
strade,porti)chefavorisconola ripresa
deicommerci
Risoettail dirittodi voto del senatoe dei
comizie rinunciaaldispotismo.
O Politicaestera
Grandeespansioneterritoriale:
. sconfiggei Daciecreaunanuovaprovin-
cia
. conquistalArabiaPetrea,regionefra le
provincedi Siriaed Egitto
. combattecontroi Parti,trasformandoil
loroimperoin dueprovince,laMesopo-
tamiae lAssiria.
i ricchi mercati dell'lndia e dell'Oriente
(v. par. 3.4). Otto anni dopo Tiaiano ini-
ziò le ostilità anchecontro i Parti, ferma-
mente deciso a porre fine una volta per
sempre alle lunghe controversiein quel
delicatosettore.
Recatosicon un forte esercitoin Asia,con
una grandeoffensivasconfisseil nemico,
riuscendo a entrare nella capitale Ctesi-
fonte (117 d.C.) e a crearele due provin-
ce della Mesopotamia (a sud del Tigri) e
dell'Assiria(a nord).
La massima espansione dell'impero
Durante il regnodiTiaiano, pertanto,l'im-
peroraggiunseun momento di eccezionale
sviluppo territoriale. Attorno alle fortifi-
cazioni nelle zone di frontiera nacquero
numerosi agglomerati cittadini, destinati
a ffasformarsida primitivi accampamenti
in veri epropri centri urbani quali Vindo-
bona (Vienna), Singidunum (Belgrado),
Aquincum (Budapest) e Argentoratum
(Strasburgo).Proprio grazieall'ambiziosa
politica esteradi Tlaiano, dunque, I'im-
pero romano raggiunsela sua massima
esten'sione.
Il controllo di alcuneregioni,tuttavia, era
ancorapoco saldoeI'imperatoreben presto
fu costrettoa fronteggiarealcuneribellio-
ni nelle nuove province dell'Assiriae della
Mesopotamia.Tiaiano cercòcomunque di
riportare quellepopolazioni all'obbedien-
z , ma dovetteabbandonarele conquiste
fatte e ritirarsi nell'AsiaMinore, dovemorì
improwisamentel'11 agostodel 117,dopo
diciannove anni di regno, non senzaavere
primaadottato il cugino Publio ElioAdria-
no, riconosciutocomelegittimo successore
dall'esercitoedal senato.
La vittoria sui Daci Impegnato nell'am-
ministrazionedel regno,Tiaiano fu altret-
tanto attivo in politica estera:egli infatti
intrapresevarieazioni bellicheper espan-
derei confini.
La prima guerra combattuta da Tiaiano
fu contro i Daci, che costituivano una
costante minaccia per il mantenimento
del confinedanubiano(v.2.3). Dopo due
difficili soedizionimilitari, fra il 101 e
il 106 d.Ò., I'i-peratore uscì dalla lotta
pienamente vincitore e si affrettò a tra-
sformare I'ampio territorio occupato in
una nuova provincia, la Dacia, costituen-
dovi numerosecolonie civili e militari e
favorendo l'arrivo di cittadini romani
provenienti da tutte le parti dell'impero,
attratti dal miraggio di un facile arricchi-
mento per la presenzasul posto delle ric-
cheminiere d'oro dellaTransilvania.
Sispiegain tal modo il rapido processodi
romanizzazione di quella popolazione e
perchéancoraoggi in quellaregione,I'at-
tuale Romania, si parli una lingua che è
una diretta filiazionedi quellalatina, seb-
bene sia rimasta sotto I'impero romano
per soli due secoli.
Dalla conquista dellîrabia Petrea alla
guerra contro i Parti Negli stessianni
in cui combatté contro i Daci, Traiano
portava felicemente a termine la con-
quista dell'Arabia Petrea, un vasto ter-
ritorio posto fra le province d'Egitto e
di Siria (105-106 d.C.). Lacquisizione
di quest'areanon solo conferiva unità ai
possedimentidiretti di Roma nel Medi-
terraneoorientale,ma ponevaanchesot-
to il suo controllo alcunefra le principali
stradecarovaniereche conducevanoverso
I primisecolidell'imperoromano Unità1
Lacolonnatraiana
UnicomonumentodelForodiTraianopervenutointattofinoanoi,lacolonnatraiana
fu costruitaallefaldedelcolleQuirinale.ll monumentopresentaunlungorilievoa
spiraledi23giripercirca200m cheillustrainmanierasinteticalevicendedelleguer-
recombattutedaTraianoperlaconquistadellaDacia(101-106d.C.).lbassorilievi,
mentreesaltanolagrandezzadi Romaattraversolaraffigurazionedeimomentideci-
sividellacampagnamilitare,"narrano"inmododettagliatoglieventi,dagliassedialle
battaglie;dallacostruzionediunaccampamentoallasottomissionedeicapiindigeni;
dallacostruzionedioperepubblicheaimomentidivitaquotidianadeisoldati.
47
Lacolonnatraiana,detta'tentenaria"perlasua
altezzadi centopiedi,appartieneallacategóiia
-
dellecolonnedettecoclidi(dacòclea,
'thiocciola")inquantocontienenell'interno
unascalaa chiocciola,chelarendepraticabile
finoallacima.
rl
g,
Í.'
Questascenamostral'arrivodiTraiano
fralesuetruppeimpegnatecontroi
Daci,edè l'unicocasoincuisivede
l'imperatorepartecipareattivamentea
unabattaglia.Lasuarappresentazione
tuttaviaappareprivadi intenti
celebrativi,voltia mostrareun"principe"
dotatodi capacitàstraordinarieo
addirittura"sovrumane".masembravoler
"documentare"realisticamentesialesue
dotidicomandante,sialesuecapacità
militarie l'autenticocoraggio,comesesi
trattassedi unqualsiasisoldatoromano.
,'y

tr'
h'F
ffl
O 0pera:Colonnatraiana
I Data:113d.C.
O Tipologiafonte:
monumenÌo
commemorativo
___QgpolamortediTraiano,ilsuccessore
Adrianonefecetrasportarea Romaleceneri
e neordinòlasepolturaallabasedella
colonna,cometestimoniavalastatuain
bronzodiTraiano,postasulpuntopiùalto
dellacostruzionee sostituitanel1587dauna
statuadi sanPietro.
tu,f
llbassorilievomostrai Romani,mentre
preparanounaspedizionecontrolecittà
dellaDaciae caricanosullebarchesacchi
di provviste.Anchel'imperatoreTraiano,
fuoridellascenaa sinistra,siapprestaa
imbarcarsi.
O tt*.'MPRENDERE
1.Con quali intenti fu costruitala co-
lonnatraiana?
2.Come venne organizzatala Dacia
dopo lasuariduzionea provincia?
3.Qualeimmaginedell'imperatoreemer-
gedaiduebassorilievichelo raffigura-
no?
O cu,ooAttosruDro
1.Qualenuovomodellodi principato
venneinauguratodaNerva?
2.Perchélasuccessioneperadozioleè
considerataunagrandeinnovazione?
3.InchemodoTraianoincentivòlari-
presademografica?
48 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero
Un imperatore pacifico Al conquistatore
Tlaiano successe,nel pieno dellasuamatu-
rità (avevaquarantuno anni), Adriano, un
imperatore pacifico anch'egli originario
della Spagna,il quale si preoccupò
i { , solodi assicurarei confini contro le
invasioniedi consolidarelacom-
paginestaale con una saggia
amministrazionedellagiustizia
un'altramuraglia,dettalimesgermAnicus,
cheda Ratisbona(sulDanubio)arriva-
va fino a Magonza(sul Reno),a difesa
degli appezzamentiagricoliassegnatiai
veterani.
La politicainterna:innovazioninella
burocraziae accentramentodel potere
fusicuratiin tal modo i confini con una
rigidaestabilebarriera,cheseparavail mon-
do romanodaquelloesterno,considerato
barbarico,Adrianopotémanreneredurante
tutto il suoregnola paceeoccuparsidegli
ordinamentiinterni. Limperatorecurò la
formazionedi una capillareburocrazia,
aumentandoil numerodei funzionarie
inquadrandoliin carrierebendefinite,con
unaprecisaprogressionedi incarichie di
stipendi.Questaburocraziaeradestinata
a sostituirein mododefinitivoi superstiti
organitradizionali,nonchéi liberti, unici
esecutorifino d tempodeiFlavidegliordi-
ni imperialinelleprovince.
Adriano inoltre eliminò le logoreforme
repubblicaneancorain usopercreareun
governospiccatamentemonarchico,riu-
nendoruffi i poteri in un consiliumprin-
cipis("consigliodel principe"), ossiain
f Particolaredi un busto
delI'impertoreAdriano.
@Adriano
(117-138d.C-,)
y e una politica di difesa anziché
t
di .rp".r.io.t.. Perquesteragioni il
; ' ,t / , i
" ' ,,,-r..r'l
nuovo imperatore cominciò subito
con il rinunciare ai territori appena
conquistatioltreI'Eufrate,conside-
randoli giustamenteindifendibili e
causadi futureeinterminabiliguerre
coni Parti.
In OccidenteAdriano si limitò a
proteggerela Britannia dalleincursio-
ni dei Caledoni,popolazionestanziata
nelNord dellaregione,erigendo,tra il
122e il 128d.C., unagrandemura-
glia difensivalunga 118km, chepartiva
dallacostaoccidentalesulMar d'Irlanda
(OceanoIbernico)e attraversomonti,
vallateefiumi giungevaalMaredelNord
(OceanoGermanico):il cosiddettovallo
di Adriano. In Germaniafececosrruire
) lfvaffodiAdrlano,ttvatto
di Adriano,chesegnaora
il confinefra l'lnghilterro
ela Scozia,eracostituìto
da duebastionidi tena
racchiudentiun fossato(il
vallo propriamente detto) e
da un alto muro di pietra, alto
circa4,50m e spessoalla base
circa2,50m. Sulmuro correva
unostradalargaun metroed
eraintervalloto da diciassette
fortezzeparagonabili a
piccole cittAfortifi cate,
nellequali leguarnigioni
potevonotrovareogni
possibilecomfort,dalleterme
al riscoldamento ad oria
cìtcolantesottoipavimenti o
nello spessoredellepareti.
un'assembleaformata da alcuni fra i pirì
dotti giuristi del tempo, incaricaradi redi-
gereatti che prima erano di comperenza
dei senatori.
Con I'aiuto di questo organo consuhivo,
I'imperatore prowide a inrervenirediret-
tamenteanchenell'amministrazionedella
giustiziacon iniziative del tutto eccezionali.
A questoproposito basti ricordareil famo-
soEdittoperpetuo, una raccoltadi tutti gli
editti degli antichi pretori, edili e procon-
soli:talecodiceeradestinatoa contribuire
all'eliminazione di molte incertezzelegisla-
tive e alla preparazionedi leggi comuni a
tutte le province.
Valorizzazione delle province, riassetto
del bilancio e opere pubbliche Mentre
Tlaiano si eradimostraro favorevolea pro-
muovereil ruolo dell'Italia ein conseguenza
restioa fareconcessionial mondo extraita-
lico, Adriano adottò inveceuna politica del
tutto opposta,chemirava al decentramento
equindi aJlavalorizzazionedellerisorsepro-
prie di ciascunaprovincia.
I primisecolidell'imperoromano Unità1
Adriano dedicò molte energieanche al
riassetto del bilancio, gravementedefici-
tario a causadellecostoseimpresebelliche
compiute daThaiano.Taleimpegno non gli
impedì di dare corsoa importanti opere
pubbliche, quali I'edificazionedel Tempio
diVenere, dellamole Adriana, una monu-
mentale tomba úasformata in forrczza nel
Medioevo eoggichiamataCastelSant'An-
gelo, e la ricostruzionedel Pantheon,il
tempio dedicato a rumi gli dèi e risalen-
te all'età augustea(v. par. 1.3). Famosaè
anchela grandiosaVilla che I'imperatore
fececostruirea brevedistanzada Tivoli.
Adriano però non si accontentò di fare
delleriforme edi praticareuna saggiapoli-
tica finanziaria: egli trascorseviaggiando
ben diciassetteanni dei ventuno in cui
regnò,prendendo diretto contatto con le
varie province e provvedendodi persona
alleloro necessitàpitr urgenti. Perquesto
motivo egli è stato giustamentericono-
sciuto come uno degli imperatori chepiùr
profondamentesentirono,secondoi piani
di Cesare,I'universalitàdi Roma.
O t'RrcoRDr?
Editto:nellaRomaantica,
qualsiasiordinanzaema-
natada una pubblicaau-
torità.
V ViffaAdriana. Laviiladi
Tivolifu reolizzotatra il 118
eil 133d.C.eoccupavoun
terrenodi ben 120ettari.
Questasplendida residenza,
concepitasecondoun
progettocomplessoma
unitario,volevaessere
I'espressionedelI'ideole
di sintesiuniversale
dell'imperatoreesiispirava
infatti ai temi architettonici
eartisticidei piitimponenti
edificivistinelcorsodeisuoi
numerosiviaggi.
49
ffiîil,1Memoriedi Adriano è un romanzodel-
la scrittrice franco-belga Marguerite
Yourcenar(1903-1987),pubblicato nel
1951,che narrala vita dell'imperatore
Adriano.l-'operaha laformadi un'episto-
la cheAdriano,in puntodi morte,scrive
all'alloradiciassettenneMarco Aurelio,
destinatoa diventareimperatorenel 161
d.C.In questalunga lettera,Adriano ri-
percorregli episodipiù importantidella
suavita,dallagiovinezzaall'etàmatura,
e siabbandonaa unasortadi monologo
interiorein cuiesprimei suoipensieripiù
intimi. La figura che emergeda questo
ritrattoè quelladi un uomodi immensa
cultura,amantedell'artee dellafilosofia
greche,tanto chelaYourcenargli fa pro-
nunciarequeste parole:"ho governato
I'imperoin latinqma ho pen-
sato e vissuto in greco".Ma
Adrianociappareanchecome
unodeipiù illuminatiimpera-
tori dellastoriaromana,dota-
to di un altissimosensodello
stato,pur proclamandolasua
inettitudinealcomando.
ll romanzodellaYourcenarè il frutto di
un'accuratissimaricerca documentaria;
tuttavia il suo valore letterarioconsiste
soprattuttonelfatto checonsegnaai let-
tori il ritratto delicatoe autenticodi un
uomodotatodi unaprofondasensibilità,
che,nonostantesiavissutoduemilaanni
fa,rendeil personaggiomolto moderno.
Questosecondoaspettoemergein tan-
te paginedel romanzq ma soprattutto
nellapoesiaconcui essosi chiude,real-
mentescrittada Adrianopoco primadi
morire: "Piccola
anima smarrito e soave,
compagnaeospitedelcorpo,orat'appresti
oscenderein luoghi incolori,ardui espogli,
ove non avrai piìt gli svaghiconsueti.Un
istanteancoro,guardiamoinsiemele rive
familiari,le coseche certamentenon ve-
dremomai piit...Cerchiamod'entrarenello
mortea occhiaperti1...1':
C nu,oootrosTuDro
1.A qualescopovenneedificatoil val-
lodiAdriano?
2.InchemodoAdrianoeliminòleulti-
meformerepubblicane?
3.PerchéAdrianopuòesserericordato
tra gli imperatorichepiù sentirono
I'universalitàdi Roma?
50 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero
Una nuova dinastia:gli Antonini Nel
13Sd.C., all'etàdi sessantadueanni e al
termine di una lunga malattia,Adriano
morì indicandocomesuccessoreil sena-
toredi originegallicaTito Aurelio Anto-
nino, suo genero,alla condizioneperò
: che quest'ultimo designassea sua volta
come successoriMarco Aurelio e Lucio
Vero, suoi figli di adozione.Questi tre
, imperatori e il figlio di Marco Aurelio,
Commodo, costituironola dinastiadegli
Antonini, che rimaseal potereper circa
sessant'anni.Gli storicisonosolitiindica-
r requestoperiododellaplurisecolarestoria
, di Romacomela
"felice
etàdegliAntoni-
ni", in quantola politicadegliimperatori
t.fu frnalizzataamantenerela pacee garan-
tire la prosperitàdell'impero.
, AntoninoPio(î38-16t d.C.):giustiziae
paceNei suoivefftitréannidi regno,Tito
Aurelio Antonino non si allontanòmai
dall'Italiaed ebbeil soprannomedi Pio
perla devozionedimostrataversoil padre
' adottivoe per i consensiricevutida ogni
: partedell'impero.
Di caratteresempliceemite,eglisidedicò
congrandeimpegnoall'amministrazione
internadellostato,curandospecialmente
: la giusta applicazionedella legge,pre-
' occupandosidi ridurre la miseriae di
, promuovereI'educazionedellagioventù,
a favore della quale fondò anche nelle
province molti centri di studio e di assi-
stenza.
In camposociale,fra i tanti prowedimen-
ti, emiseun editto in favore degli schiavi,
in baseal qualeeraritenuto reo di omici-
dio il proprietario cheavesseuccisoil pro-
prio servo:per la prima volta nella storia
di Roma, dunque, lo schiavo cessavadi
essereuna ras("oggetto") p.t divenire un
soggettoche godeva di determinati dirit-
ti. Limperatore dimostrò grandetolleran-
za ancheverso i cristiani.
Sotto la guida di Antonino il mondo
romano godette una paceprofonda e mai
interrotta. Il suo regno può essereinfat-
ti definito il più tranquillo di questa
"età
aured'; le uniche azioni militari compiu-
te in Germania e in Britannia, dove tra
I'altro fece erigere un nuovo vallo più a
settentrionedi quello precedente(uallum
Antonin), non furono dei veri e propri
confitti, ma degli interventi mirati ad
ampliarei confini dell'impero.
MarcoAurelio (î 61-180d.C.),l"'imperato-
refilosofo" Secondolavolontà di Adriano,
alla morte di Antonino Pio, awenuta nel
161d.C., seguironoMarcoAurelio eLucio
Vero, che furono nominati co-imperatori,
conVero in posizionesubordinata.Questo
sistema diarchico fu probabilmente moti-
l-'etàdegliAntonini(138-192d.C.)
O,.rrr,.o
Diarchia:
"governodi due'i
Indicadue imperatorire-
gnantiinsieme.
v ll culmin'edelsecolofelice.
Basamentodellocolonno
di Antonino Pio:il rilievo
roppresentoI'ascesaal cielo
dell'imperatoreedellasua
sposaFaustino.
vato da esigenzemilitari: durante
il loro regno,infatti, i due impe-
ratori furono quasicostantemente
in guerracon vari popoli al di fuori
dell'impero.
i
l
I
I
i
I
1I
Vero morì nel 169 d.C., mentre
combatteva in Oriente, lasciandoil
governonelle mani del solo Marco
Aurelio, detto
"il
filosofo" per la sua
particolarepassioneper la filosofia,
in particolare quella stoica.
Nel corso delle sue molte imprese
militari egli trovò il tempo per scri-
verein lingua grecai Colloqui con
sestesso,operanella qualeraccolse
gran parte delle suemeditazioni
filosofiche.Egli d'altra parte
visseil proprioruolodi sovra-
no comeun gravososervizio
resoallacomunità nell'interessedellapace
e dellaprosperitàdi tutti: la suaimmagine
è perciòdiametralmenteopposraa quella
dell'imperatore-tiranno,personificatodal-
la storiografiain uomini come Nerone e
Domiziano.
LaguerraGontroi Parti e le tribù germa-
niche AI di là della sua fama di filosofo
stoico,Marco Aurelio dovettefronteggia-
re gravi emergenzeai confini dell'impe-
ro. Nel 168 d.C. infatti i Parti avevano
invaso I'Armenia, impegnando Marco
Aurelio in una guerra durissima, conclu-
sasicinqueanni dopo con la distruzione
della capitale partica Ctesifonte.Al ritor-
no dall'Oriente, inoltre, i legionaripor-
tarono con sé il morbo della peste,che
si diffuse rapidamentein tutto l'impero
facendonumerosevittime.
Nel frattempo l'imperatore dovetrecom-
batterein Occidentele tribù germaniche
dei Quadi e dei Marcomanni, i quali si
erano spinti fino ai confini d'Italia: era
la prima volta dai tempi di Caio Mario
che i Cermani penetravanonei rerriro-
ri dell'impero. La guerra durò, con fasi
alterne,per oltrequindici anni,finchénel
177d.C. MarcoAurelio riuscìa ricacciar-
li al di là del Danubio.
Dopo questisuccessi,l'imperatoreprov-
vide alla sicurezzadei territori di con-
fine con forrczzee colonie militari, dal
momento che proprio I'assenzadi castra
lungo iI limes danubiano aveva aperto
ai barbari la stradaversoI'ltalia. Marco
Aurelio però commiseI'erroredi assolda-
re molti barbari come mercenari,dando
così inizio a quel processodi
"imbarba-
rimento" dell'esercitoche avrebbeulte-
riormenteacceleratoI'allontanamentoda
essodell'elementoromano.
Nuove rivolte: l"'età dellbro" volge al
termine Nel maggio del 174 d.C., men-
tre era ancora impegnato nella guerra
danubiana,Marco Aurelio ebbe la noti-
zia di una nuova rivolta sul fronte orien-
tale, capeggiatada Caio Avidio Cassio,
governatore della Siria che si era fatto
proclamare imperatore. Marco Aurelio
si affrettò a raggiungerela Siria per com-
battere, ma fortunaramenreil rischio di
una guerra fu scongiurato dall'uccisione
I primisecolidelllmperoromano Unità1
? [e difficoltàdellîmperosottoMarcoAurelio
O RivoltadeiParti.
O Epidemiadi peste.
O InvasioneinOccidentedeipopoligermanici.
O Rivoltadelgovernatoredi SiriaCaioAvidioCassio.
O Nuoveaggressioniditribirgermanichealconfinedanubiano.
5r
di Cassioda parte dei suoi stessisoldati.
futornato a Roma, vi celebrò il trionfo,
mentre il senatoriconoscenregli dedica-
va anchea nome del popolo due mirabili
monumenti: la famosacolonna antoni-
niana (cosìdemada Marco Aurelio Anto-
nino), oggi in piazzaColonna, e la non
meno notastatuaequestre,ancoravisibile
in Campidoglio(v.schedaap.52).
Le guerretuttavia non erano finite e ben
prestoMarco Aurelio fu obbligatoa recar-
si ancoraunavoltasullerivedel Danubio
per opporsi alle rinnovate aggressionidi
popoli ribelli. Caduto infermo a Vindo-
bona (Vienna),vi morì nel 180 d.C., ses,
santenne,dopo averregnatoper diciotto
annl.
Commodo(180-192d.C.l,ultimo degli
Antonini La scomparsadi Marco Aurelio
segnòla fine dell'?'etàdell'oro" e I'inizio
di uno dei più tristi periodi dellastoriadi
Roma: a lui infatti seguìil figlio dicianno-
venneLucio Aurelio Commodo, associa-
to al governoquattro anni prima con
un'improwisa interruzione del prin-
cipio dell'adozionesino alloraappli-
cato.
Ben diverso per temperamento dal
genitore,il giovaneprincipe,appena
eletto,invecedi continuarela guerra
controi ribelli Marcomanni- giàvin-
ti dal padre-, si affrettò a concludere
lapacea durecondizioni.
Rientrato a Roma nell'ottobre del 180
d.C., si dedicòai divertimenti più sfre-
nati, facendofra l'altro il gladiatórenegli
anfiteatri e abbandonandoil governo 
dello stato ai prefetti del pretorio e
ai liberti. Scontratosiperciòcon il
senato,cercòsemprepiìr I'appog-
gio dell'esercitoe del popolo,
O t'Rr(oRDr?
Mario sconfissedefinitiva-
mente le tribù germa-
niche dei Teutoni, che si
eranospinteversosud alla
ricercadi nuovesedi,ad Ac-
que Sestie,in Provenza,nel
102a.C.,e quelledei Cimbri
ai Campi Raudi,nell'ltalia
settentrionale.nel 101a.C.
V ll principegladiatore.
Bustodell'imperatore
Commodoneipannidi Ercole,
eroemitologicoconil quale
amavaidentificarsi.
{'.
una politica demagogica.
'
!fÀ, .
^
;î'"?:?,il:TJliffi;1Ìf
I ll principatoadottivo(llsecolod.C.)
Traiano
98-117d.C.
Spagnolo.
Figlioadottivodi Nerva.
Èil primoprovincialegiun-
to allasupremacaricadel-
lo statoe l'ultimogrande
conquistatoreromano.
O Adriano
r 117-'t38d.C.
I Spagnolo.
I CuginodiTraiano.
I Chiudel'epocadellecon-
quistee dà inizioal raf-
forzamentoe alla difesa
dell'impero.
I primisecolidell'imperoromano Unità1
AntoninoPio
138-161d.C.
Dioriginegallica.
Generodi Adriano.
Èun imperatorepacifico.
MarcoAurelio
161-180d.C.
Spagnolo.
Figlioadottivodi Adriano.
Letterato e filosofo, deve
affrontarei barbarichepre-
monoaiconfini.
53
o
I
T
t
t
o
I
:
I
I
T
o
t
T
T
I
La fine degli Antonini Dal malconren-
to dell'aristocraziasenatorianacqueuna
congiura, alla quale l'imperatore sfuggì
per caso.In seguito a questo attentato,
Commodo istituì un regime di terrore
e si abbandonò a una ferocerepressione,
fino a che nella notte del 31 dicembre
del 192 d.C., dopo dodici anni di tri-
stlsslmo regno, venne awelenato da un
liberto.
Terminava cosìnella tirannide I'illuminata
età degli Antonini, cui dovevaseguireun
l;;xiusA,2000,184',
Regiadi RidleyScott
Interpretiprincipali:RusselCrowe,
JoaquinPhoenix,ConnieNielsen,
RichardHarris
Nel2000il regisraingleseRidleyScottha
realizzatoun film ambientatonell,affa-
scinantemondodeigladiatori.llfilm rac-
contalavicendadi un valorosogenerale
dell'esercitoromano,MassimoDecimoMe-
ridio(personaggiodi fantasia),chel,impe-
ratoreMarcoAurelio,ormaiprossimoalla
torbido periodo di lotte sanguinosee di
profondirivolgimentisociali,nel corsodei
qualivarielegionisi ribellaronoedelessero
imperatori i loro capi, rinno-
vando in tal modo a distanza
di quasi un secolola caotica
e drammatica situazione di
anarchiamilitare seguitaalla
morte di Nerone e apren-
do cosìla via allhrbitrio dei
militari, e in particolare dei
pretoriani.
morte,decidedi nominare
comesuccessoreal posto
delcrudelee inettofiglio
Commodo.Questi,però,
prontoavendicarsi,uccide
il propriopadree ordina
l'eliminazionedi Massimo
e dellasuafamiglia.Dopo
averscampatola mortee
avereattraversatomille
disavventure,Massimo
si ritroveràa combattere
comegladiatorea Roma,diventeràl,idolo
delpopoloromanoe riusciràa
vendicarsidi Commodoucci-
dendolonell'arena.
ll film restamemorabileper la
grandiosaricostruzionedella
Romaimperiale,oltreche per
le scenedi battaglia,che ri-
specchianofedelmentele tat-
tiche bellichedell'epoca.Tut-
tavia il registaha interpretato
in modo molto liberoquanto
l? ou,ooAtrosTuDro
1.PerchéAntoninoPiogodettedi
ampiconsensidapartedi tutti?
2.Qualegrandeerrorecommise
MarcoAurelio?
3.Perqualiaspettisicaratterizzòil
regnodiCommodo?
tramandatodallefonti
storiche:per esempio,
nonvièalcunaprovache
Commodo,nonostante
venga ricordatocome
unodegliimperatoripiù
crudeli,abbiaavutoun
ruolonellamortedelpa-
dre MarcoAurelio,che,
invece,sembrasiamorto
di pestementrecingeva
d'assedioVindobona.
lbdiernaVienna.I combattimentitragla-
diatori,inoltre,contengonodiverseinesat-.
tezze.Igladiatorinonsempreeranoconsi-
deraticarneda macello,maspessoerano
uominiammiratiperlaloroforzae il loro
coraggio:perquestoneicombattimenti
avevanopesantiarmaturee diversepro-
tezioni.Inoltrenell'arenanonfuronomai
utilizzatetigri,poichénellarealtàquesti
animalieranopressochésconosciuti;era-
noinveceimpiegatii leoni,chearrivavano
dalleprovinceafricane.
62 Capitolo3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero
I rAsfNTEslM!@ Ripassaonlíne
{7 Vaialsitowww.auladigitale.rcs.it:troveraiulteriorisintesideicapitoliinformatoaudio,video,pptepdf
o 3.1
Con Marco Cocceio Nerva. scelto
dal senato nel 96 d.C., inizia I'età aurea
dell'impero (II secolod.C.). il ricostituito
equilibrio fra senaro e imperatore garanti-
sce, insieme all'opera di unificazione e di
giustizia iniziata da Roma a favore di tutte
le genti mediterranee, un alto tenore di vira
e il diffondersi di un evidente benessere.
favoriti dalle generali condizioni di tran-
quillità e sictrezzain cui si trova I'impero.
Nerva inaugura il principato adoftivo,
"adottando"
come successoreil generale
di origine spagnola Marco Ulpio Tha-
iano. Con questo sistema, in vigore per
oltre ottant'anni, l'imperatore sceglie un
successoreche giudica competente e che
è approvato dal senato. ConTiaiano, inol-
tre, per la prima volta un
'provinciale"
è
designato alla dignità imperiale, segno che
il contrasto fra le province e I'organismo
politico romano si è ormai attenuato.
In campo sociale Tiaiano artua il pro-
getto delle
"istituzioni
alimentari", inrra-
preso già da Nerva, che consisrein prestiti
a basso tasso d'interesse per gli agricolto-
ri e nella disrribuzione del ricavato daeli
interessi alle famiglie povere; i più povJri
sono inoltre impiegati nella costruzione di
opere di pubblica utilità come il Foro tra-
ianeo, i mercari, i porri e le strade.Tiaiano
intraprende .or, ,ù...rro varie azioni bel-
liche per estendere i confini: vince contro
i Daci, conquista l'Arabia Petrea e condu-
ce una spedizione vimoriosa contro i Parti.
Limpero raggiunge quindi la sua massima
estensione e arrorno alle fortificazioni di
frontiera sorgono numeròsi centri urbani.
Tiaiano muore improwisamente in Asia
Minore (117 d.C.).
o 3.2
La politica del successoreAdriano,
anchelui originario della Spagna,è fina-
lizzata soprattutto al rafforzamento dei
confini e non a un'ulteriore esDansione.
Ne sonoprovail vallo costruitoin Britan-
nia contro i Caledonie la muragliaeretta
contro i Germani.Egli dà al governouna
formamonarchica,riunendotutti i poteri
in un consiglio del principe. Interviene
direttamenteanche nell'amministrazione
dellagiustiziacon l'editto perpetuo,con-
tenentegli editti degliantichipretori,edili
e proconsolie destinatoallapreparazione
di leggicomuniatutte leprovince;sidedi-
ca alla creazionedi un efficace apparato
burocratico con funzionari stipendiati.
Inoltre Adriano dà l'awio a importanti
opere pubbliche e visita personalmente
tutte le province.
o 3.3
Dopo la mortedi Adrianonel 138d.C.
gli subentrail generoTito AurelioAntoni-
no, detto il Pio: con lui ha inizio la dina-
stiadegliAntonini.Allasuamorre,nel 16l
d.C.,gli succedeftero,secondolavolontà.di
Adriano,MarcoAurelio,l"'imperatorefilo-
sofo",e Lucio Vero,che costituironouna
diarchia.Nel 169, tuttavia, Vero muore
lasciandoMarcounicoimperatore.
La difficilesituazionevenutasia creare
in politica esreracosrringeMarco Aurelio
a combatterei Parti in Oriente e le tribir
germanichedei Quadi e dei Marcomanni
in Occidente.Le spedizionisonovittorio-
see i confini sonorafforzatigrazieanche
alla costruzionedi nuove foríet e e colo-
nie militari. Assoldamolti barbaricome
mercenari,dandocosìinizio a un Drocesso
di imbarbarimento dell'esercito.Marco
AureliomuoreaViennanel 180d.C.
Interrompendoil principio dell'adozio,
ne,a MarcoAureliosuccedeil figlio Lucio
Aurelio Commodo, che si affretta a con-
cluderela paceconi Marcomannie,torna-
to a Roma,si dedicaa divertimentie lussi.
lasciandoil governoai prefettie ai liberti.
Sfuggitoa unaprimacongiura,insrauraun
regimedi terrore,ma nel 192d.C. muore
awelenatoda un liberto.All'età illuminata
degli Antonini segueun periodo di lotte
sanguinoseedi nuovaanarchiamilitare.
3.4
Le grandiconquistemilitari e l'atren-
zione che gli imperatori dell'età.aurea
pongono nella cura degli affari interni
fannosìchel'impero conoscanel II secolo
d.C.unlungoperiododi paceeprosperità
economlca.
Lagicoltura e I'allevamentoresranola
principale fonte di ricchezzaper i Roma-
ni, mentrele attività
"industriali"
hanno
carattere essenzialmenteartigianale, sia
perchéè quasidel rurro sconosciutol'uso
dellamacchinasiaperchéèquasiinesisten-
te l'impiego di grossicapitaJi.Perquanto
riguardail commercio,quellominuto vie-
ne esercitatoperlopiùrda schiavio persone
di condizionemodesta;quelloall'ingrosso,
invece,èin manoalleclassipiùrricche.
La regolamentazionedel hvoro del
mondo romano awiene in via del tutto
privata,senzaI'intervento dello stato.La
giornatalavorativadura circa 12 ore, ma
prevedeil riposo settimanalee le ferie
specialiannue.I lavoratoriromani hanno
anchela possibilitadi organizzarsiin col-
legi o colporazioni particolari, che però
hannoun carattereesclusivamentereligio-
soe assistenziale,non politico.
Fra le corporazioni piùr importanti vi è
quella dei banchieri o argentari, che ini-
zialmente svolgono la funzione di cambia-
valute e controllori di monete. ma che in
età imperiale finiscono per trasformarsi in
veri e propri banchieri.
Nel II secolod.C. aumentano considere-
volmente non solo gli scambi con le regioni
settentrionali dell'Europa, che grazieallo svi-
luppo delle vie commÉrciali iri età augusrea
direngono sempre di piìr una meta dei viaggi
dei Romani, ma anche con il Medio el'Estre-
mo Oriente e con l'Africa nera. Per il com-
mercio con I'Asia ha unimportanza decisiva
la scoperta dei monsoni, ìhe permette di
accorciare la durata del viaggio in mare ua
l'India e l'Europa e di aggirare I'ostacolo rap-
presentato dal regro dei Parti.
I rapporti con la Cina sono limirati, e
così pure con I'Africa orientale e centra-
le, anche seattraverso le piste carovaniere
giungono nelle province romane del Nord
Africa avorio, legni rari, pietre preziose,
spezie, penne di animali esotici e schia-
vi, oltre che belve feroci per gli spettacoli
nel circo. Il commercio di prodotri esotici
awiene quasi a senso unico, in quanto il
mondo romano importa molto, ma non
esporta quasi nulla: ciò determina una
lenta ma dannosa emorragia di oro, con
gravedanno per l'economia dell'impero.
Fra le merci preziose,le speziesono par-
ticolarmente ricercare in quanto impiegate
nell'alimentazione e nella conservazione dei
cibi. A Roma i gusti e le abitudini alimentari
sono cambiati nel corsodel tempo. Lalimen-
tazioneè comunque molto varia e compren-
de pesce, cami, frutta, formaggio, uo e
miele; il vino viene consumato annacquato
o mescolarocon vari ingredienti.
I pasti nell'antica Roma sono tre: ien-
taculum (la prima colazione), pranàium
(il pranzo di mezza giornata) e coent
(la cena, a fine giornata). Oltre alla cena
domestica, consumara con i familiari, vi
è il pranzo conviviale (feruk) e il grande
banchetto pubblico.
Fra Ie discipline scientifiche, la medi-
cina raggiunge a Roma livelli molto avan-
zati. Si sviluppa inolrre un'organizzazione
della sanitàpubblica, con le prime associa-
zioni mediche e le prime scuoledi medici-
na sowenzionate dallo staro.
Grande impulso viene dato anche allo
studio della geografia. Padroni del mondo,
i Romani avverrono la necessitàdi averea
disposizicìneuna razionale rappresenrazio-
ne cartografica delle province, delle strade,
dei luoghi e delle distanze. Insigni studiosi
di geografiadi quesr'epocasono Pomponio
Mela e I'alessandrino Claudio Tolomeo.

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  • 1. ll principatoadottivo el'etàaureadell'impero i 98-117d.C. ConTraiano l'impero raggiungela suamassima espansione 122-128d.C. Costruzione delvallo di Adriano 138-161d.C. AntoninoPio inaugura unperiodo di pace e giustizia O Unanuovaformaditrasmissionedelpotere:l'adozione GlieccessidispoticidialcuniimperatoridelledinastieGiu- lio-Claudia e Flavia,condannatiaspramentedallastoriografia del tempo, provocanoil forte malcontentodell'opinione pub- blica, che finiscecon I'imporre un cambiamento radicalenel meccanismodi trasmissionedel potere.Si affermainfatti una nuova mentalità, secondola qualela sceltadel successore,pur spettandoall'imperatorein carica,non deveesserepiir dettata da legamidi sangue,ma dai meriti personali:è cosìchedal 98 al 180 d.C. salgonoal ffono coloro chesono stati adottati dal loro predecessore. I Prosperitàeconomicaenuoveconquiste Questadiversagestionedel poterepolitico non solo scon- giura il pericolodi nuovi episodidispotici, ma consenteanche agli imperatori di dedicarsialla cura degli affari interni e alla costruzione di nuove infrastrutture in o-gni provincia, con conseguenzepositive sull'economia. Ha inizio anche una nuova fasedi espansione,in particolaregraziealledoti milita-- ri dell'imperatoreTiaiano, con cui l'impero raggiungela sua massimaestensione. 1J Larinunciaaunapoliticaesteraaggressiva I successoridiTiaianosiimpegnanoadifenderei nuoviter- ritori acquisitidallacrescentepressionedeinemiciconfinanti. Rinnovataattenzionericevonolequestionidi politicainterna eanchegli aspettisocialieculturalidellavitadell'impero,fin- ché gli eccessidispoticidell'ultimoimperatore,Corhmodo, gettanounalucesinistrasugliultimi annidi regnodelladina- stiaeripropongonoscenaripoliticitristementenoti a Roma. L'imperodaNerva aMarcoAurelio(96-180d.C.) i 180-192d.C. ll regno di Commodo chiude ladinastia degliAntonini o I q ,'- s -''....*, u / à - u " ' o !. t4, , J _ - - - - - - ' . .1 . -. .tr . .re(hÈ'' ,'i i-,r .-À, " ! , ' i i r ' NUMIDIA Territori romani: allafine dellarepubblica allamorte diAugusto conquistatitra il l4 e il 98 d.C. conquistatidaTraiano - confini fortificati
  • 2. PrimaAdriano,poi AntoninoPio.rafforzanoi confinesettentrionaledella Britanniacongrandiopere difortificazione(valli). Iprimisecolidell'imperoromanoUnità 1 43 Duranteil regnodi Marco Aurelioletribùgermanichedei Quadie deiMarcomannipassano i confinidell'imperoe mettonoa duraprovaledifeseromane. LaregionedellaDacia,oltreil Danubio,vieneannessadaTraianoe profondamenteromanizzata,tanto daconservareneisecoliunalinoua derivatadallatino. (r I ,l! € + cr'l l SARIYAZIA ,t DACIA CAUCASO Llrry | ol- / ' :í r t I Gerusalemme ' l o l I I t I r i l z"-'r"-'GiÚoen : REGNO DEI PARTI r a. lY; .-;- ' * . o o N E o , l .,È.,'l1!. t.,fi.-, 4 ì.--.r'-- t^ o ;,1' ^ f / o É: . , () a U s ì ,.- ----'-,,,.-_.-.,_;' EGITTO ll periododaNervaa Marco Aurelio(98-180d.C.)vedel'affermarsidi unclimadi pace,benesseree legalità graziea imperatorimaggiormente impegnatiperil benecomune.Con Commodosiapreinveceun'etàdi lotte e anarchia. Traianoavanzaa estfino alGolfoPersico(provincedi Mesopotamiae Assiria,presto abbandonate)e conquista l'ArabiaPetrea.SottoMarco Aureliotornaa incomberela minacciadeiParti.
  • 3. I L- 44 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero aTraiano(96-1T7DaNerva d.c.) Nerva e l'inizio di una nuova fase del- la storia romana (96-98 d.C.) Deciso a porre fine alla prepotenzadei pretoriani e delle legioni, nel 96 d.C., subito dopo I'uccisionedi Domiziano, il senatoscel- se tra i suoi membri il successorenella persona di Marco Cocceio Nerva. Con r euestovecchio e saggiouomo politico di sicuralealtàall'aristocraziasenatoriaebbe inizio il periodo piir luminoso della nuo- va storia di Roma, nel corso del quale il confitto fra principe e senato si attenuò progressivamente. Il ricostituito equili- , brio delle forze politiche inoltre, insieme alla semprepiìr intensaopera di integra- : zione e"romanizzazione"di tutti i popoli dell'impero, favorìla diffusione di un evi- dentebenessere,grazieancheallegenerali condizioni di tranquillità e di sicurezzain cui si trovavaI'impiro. ' Nerva inaugurò quindi il beatissirnuTrTsae- culurn ("felicissimo secolo"),il II secolo d.C., I'età aureadell'impero. Un nuovo modello diprincipe Al succes- so del nuovo indirizzo politico contribuì ancheil diffondersi delle dottrine stoiche, dei culti religiosiprovenienti dall'Oriente , e dello stessocristianesimo(v. cap.4). , In basea questinuovi orientamenti spiri- tuali, infatti, eraritenuto veroprincipe solo colui chesi presentavain qualità di bene- , fattore dei propri sudditi enon comeil loro , tirannico padrone,in quanto il potereera inteso non già come un privilegio Perso- ' nale,bensìcome un dovereda compiere a vantaggiodellacomunità: il principe dove- va averedunque delle qualità morali, oltre che politiche e militari. Thle nuova conce- zione nascevacome reazioneagli eccessi dispotici di alcuni imperatori del passato, non più tollerabili. Nerva, infatti, dimo- strando grande liberalità ed equilibrio, inaugurò il suo regno con una seriedi atti di clemenzachelo portarono a richiamare in patria gli esiliati,avietarele delazioni,ad abolirei processidi lesamaestàe persinoa proibire le accusecontro il rito cristiano. Uadozione Nerva si preoccupò anche di assicurarela successioneal poteretutelan- doladalleprepotenzedapartedell'ambien- te militare, adottandocome collaboratore destinatoallasuccessioneil generaledi ori- gine spagnola Marco Ulpio Thaiano che godevadi.profondastimapressol'ambien- tesenatonoeavevagràdato provadi grandi qualitàmilitari comegovernatoredellaGer- mania.Lespedientepolitico dell'adozione, che rimasein vigore per oltre ottant'anni, comportavacheI'imperatorescegliesseun successoreda lui giudicato comPetente e che la designazionefosseapprovatadaL senato.Questo meccanismorappresentò una grande innovazione in quanto sosti- tuiva la sceltadel "piùr degno" al diritto di successionefamiliare chefino adalloraave- va dominato la scenapolitica. Ladozione di Tlaiano permise inoltre di migliorare i rapporti tra Roma e le pro- vince: il fatto che un "provinciale" fosse stato per la prima volta designato alla dignità imperiale stava a indicare chia- ramente che il contrasto fra le province e I'organismo politico romano si andava sempiepiùrattenuando. ffilmperoromanol Nellalingua latinail termineimperium("'co- mando")indicail potere supremo,ovveroil comandomilitaree civile.DuranteI'etàmonar- chica,I'imperiumfu propriodei re;poi,nell'età repubblicana,fu affidato a consoli, pretori, propretori,dittatori, governatoridi province ed eralimitatoneltempo,in quantole cariche duravanoun anno.In seguitoOttavianoAugu- stofondò il suopoteresull'accentramentonel- le propriemani dell'imperiummilitaree civile, riguardantetutte le province.Daalloraquesto poterefu propriodei suoisuccessorie caratte- rizzòun'interafasedellastoriaromana:l'etàim- periale.Dalpuntodivistageografico,iltermine imperoindicainoltreancheil territoriosucuisi estendel'autoritàdi Roma.A partiredaTraiano, il vocaboloimperatore,chedapprimaindicava un generalevittoriosodotatodi imperium,ven- neusatoperdesignareil caposupremodell'im- peroromano. O '.rrr,,o Stoicismo: indirizzo filo- sofico greco-romano,che miravaa indurre l'uomo a essereindifferentealle cosematerialie a liberarsi dallepassioni. f Statuadi Traiano,inizio ll secolod.C.(lstanbul,Museo archeologico).
  • 4. LapoliticadiTraiano(98-117d.C.)afavo- re dell'ltalia Quando nel 98 d.C., dopo un regno di soli sedicimesi, Nerva morì, Thaiano, nuovo imperatore, rivelò subito le suedoti di equilibrio e la suasensibilità politica garantendoil rispettodellalibertà di voto al senatoe ai comizi: la politica di rinuncia al dispotismo inaugurata da Nerva fu dunque portata avanti dal suo successore. Preoccupato di risollevare l'economia dell'Italia, che avevaattraversato nel pe- riodo precedenteuna fasedi crisi a van- taggio delle altre province, Traiano favorl con ogni lri'ez;Lol'iniziativa privata, un libero svolgimento dei traffici, la ripresa dell'agricolturae di tutte le attività legate a questosettore. A tal proposito basti ricordare il poten- ziamento delle cosiddette istituzioni ali- méntari (alimenta), un sistemadi prestiti a vantaggiodei piccoli e medi proprietari terrieri, già ideato e attuato per la prima volta da Nerya, grazieal quale gli agricol- tori potevanoottenerea modico interesse (1I 5o/oinvece del l2o/o applicato corren- temente dall'usura)somme di denaro necessarieper operaretrasformazioni e miglioramentifondiari.C'è di più. I primisecolidell'imperoromano Unità1 Al finedi incentivarela ripresademogra- fica, gli interessiderivanti dalle somme prestateagli agricoltori venivanoceduti allefamigliepiìr povereperallevarei pro- pri figli (puerialimentarii). Le grandi opere pubbliche Thaiano inoltre impegnò i ceti più poveri nel- la costruzionedi grandi monumenti e di operedi pubblica utilità: i porti di Ancona,Civitavecchiae Ostia,quest'ul- timo ricostruito più all'interno, vero capolavorodell'ingegneriaantica;I'inizio delprosciugamentodellepaludipontine; la creazionedi importanti strade,come quelladal PontoEusino(Mar Nero) alle Galliee quellada Beneventoa Brindisi a continuazionedelprecedentetrattodella via Appia, cheagevolaronoil commercio e reseropiùrfacileil governodel vastissi- mo impero. IJenergicapersonalitàdell'imperatore Thaianolasciòunatracciaindelebiledi sé soprattuttonell'architetturadi Roma,che fu abbellitadamonumentiededificifatti erigereexnouoo in continuitàconquelli realizzatidai suoi predecessori:fra questiricordiamoil Foroei mercati, detti appunto "traianei". 4 ) ( |mercatitraianei. A ridossodellependicidel colleQuirinale,vicinoal suo foro, Traianofececostruire un complessodi edifici, oggi visibilisoloin parte e noti comemercatitraianei, costituitida un centinaiodi negozí(tabemae) eda vari locoli distribuiti sutrepioni. I mercatidivenneroben prestoil cuoredel commercio romano:qui infatti awenivanolecontrattazioni suiprezziollo vendita di vino, olioegronoequiveniva distribuito il grano alla popolazione.
  • 5. 46 (apitolo 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero * LeprincipaliiniziativediTraiano O Politicainterna RisollevaIeconomiadell'ltaliaattraverso: . creazionedi istituzionialimentari(a/i- menta)epuerialimentoriavantaggiodei piccolie mediproprietariterrieri . costruzionedi operepubbliche(mercati, strade,porti)chefavorisconola ripresa deicommerci Risoettail dirittodi voto del senatoe dei comizie rinunciaaldispotismo. O Politicaestera Grandeespansioneterritoriale: . sconfiggei Daciecreaunanuovaprovin- cia . conquistalArabiaPetrea,regionefra le provincedi Siriaed Egitto . combattecontroi Parti,trasformandoil loroimperoin dueprovince,laMesopo- tamiae lAssiria. i ricchi mercati dell'lndia e dell'Oriente (v. par. 3.4). Otto anni dopo Tiaiano ini- ziò le ostilità anchecontro i Parti, ferma- mente deciso a porre fine una volta per sempre alle lunghe controversiein quel delicatosettore. Recatosicon un forte esercitoin Asia,con una grandeoffensivasconfisseil nemico, riuscendo a entrare nella capitale Ctesi- fonte (117 d.C.) e a crearele due provin- ce della Mesopotamia (a sud del Tigri) e dell'Assiria(a nord). La massima espansione dell'impero Durante il regnodiTiaiano, pertanto,l'im- peroraggiunseun momento di eccezionale sviluppo territoriale. Attorno alle fortifi- cazioni nelle zone di frontiera nacquero numerosi agglomerati cittadini, destinati a ffasformarsida primitivi accampamenti in veri epropri centri urbani quali Vindo- bona (Vienna), Singidunum (Belgrado), Aquincum (Budapest) e Argentoratum (Strasburgo).Proprio grazieall'ambiziosa politica esteradi Tlaiano, dunque, I'im- pero romano raggiunsela sua massima esten'sione. Il controllo di alcuneregioni,tuttavia, era ancorapoco saldoeI'imperatoreben presto fu costrettoa fronteggiarealcuneribellio- ni nelle nuove province dell'Assiriae della Mesopotamia.Tiaiano cercòcomunque di riportare quellepopolazioni all'obbedien- z , ma dovetteabbandonarele conquiste fatte e ritirarsi nell'AsiaMinore, dovemorì improwisamentel'11 agostodel 117,dopo diciannove anni di regno, non senzaavere primaadottato il cugino Publio ElioAdria- no, riconosciutocomelegittimo successore dall'esercitoedal senato. La vittoria sui Daci Impegnato nell'am- ministrazionedel regno,Tiaiano fu altret- tanto attivo in politica estera:egli infatti intrapresevarieazioni bellicheper espan- derei confini. La prima guerra combattuta da Tiaiano fu contro i Daci, che costituivano una costante minaccia per il mantenimento del confinedanubiano(v.2.3). Dopo due difficili soedizionimilitari, fra il 101 e il 106 d.Ò., I'i-peratore uscì dalla lotta pienamente vincitore e si affrettò a tra- sformare I'ampio territorio occupato in una nuova provincia, la Dacia, costituen- dovi numerosecolonie civili e militari e favorendo l'arrivo di cittadini romani provenienti da tutte le parti dell'impero, attratti dal miraggio di un facile arricchi- mento per la presenzasul posto delle ric- cheminiere d'oro dellaTransilvania. Sispiegain tal modo il rapido processodi romanizzazione di quella popolazione e perchéancoraoggi in quellaregione,I'at- tuale Romania, si parli una lingua che è una diretta filiazionedi quellalatina, seb- bene sia rimasta sotto I'impero romano per soli due secoli. Dalla conquista dellîrabia Petrea alla guerra contro i Parti Negli stessianni in cui combatté contro i Daci, Traiano portava felicemente a termine la con- quista dell'Arabia Petrea, un vasto ter- ritorio posto fra le province d'Egitto e di Siria (105-106 d.C.). Lacquisizione di quest'areanon solo conferiva unità ai possedimentidiretti di Roma nel Medi- terraneoorientale,ma ponevaanchesot- to il suo controllo alcunefra le principali stradecarovaniereche conducevanoverso
  • 6. I primisecolidell'imperoromano Unità1 Lacolonnatraiana UnicomonumentodelForodiTraianopervenutointattofinoanoi,lacolonnatraiana fu costruitaallefaldedelcolleQuirinale.ll monumentopresentaunlungorilievoa spiraledi23giripercirca200m cheillustrainmanierasinteticalevicendedelleguer- recombattutedaTraianoperlaconquistadellaDacia(101-106d.C.).lbassorilievi, mentreesaltanolagrandezzadi Romaattraversolaraffigurazionedeimomentideci- sividellacampagnamilitare,"narrano"inmododettagliatoglieventi,dagliassedialle battaglie;dallacostruzionediunaccampamentoallasottomissionedeicapiindigeni; dallacostruzionedioperepubblicheaimomentidivitaquotidianadeisoldati. 47 Lacolonnatraiana,detta'tentenaria"perlasua altezzadi centopiedi,appartieneallacategóiia - dellecolonnedettecoclidi(dacòclea, 'thiocciola")inquantocontienenell'interno unascalaa chiocciola,chelarendepraticabile finoallacima. rl g, Í.' Questascenamostral'arrivodiTraiano fralesuetruppeimpegnatecontroi Daci,edè l'unicocasoincuisivede l'imperatorepartecipareattivamentea unabattaglia.Lasuarappresentazione tuttaviaappareprivadi intenti celebrativi,voltia mostrareun"principe" dotatodi capacitàstraordinarieo addirittura"sovrumane".masembravoler "documentare"realisticamentesialesue dotidicomandante,sialesuecapacità militarie l'autenticocoraggio,comesesi trattassedi unqualsiasisoldatoromano. ,'y tr' h'F ffl O 0pera:Colonnatraiana I Data:113d.C. O Tipologiafonte: monumenÌo commemorativo ___QgpolamortediTraiano,ilsuccessore Adrianonefecetrasportarea Romaleceneri e neordinòlasepolturaallabasedella colonna,cometestimoniavalastatuain bronzodiTraiano,postasulpuntopiùalto dellacostruzionee sostituitanel1587dauna statuadi sanPietro. tu,f llbassorilievomostrai Romani,mentre preparanounaspedizionecontrolecittà dellaDaciae caricanosullebarchesacchi di provviste.Anchel'imperatoreTraiano, fuoridellascenaa sinistra,siapprestaa imbarcarsi. O tt*.'MPRENDERE 1.Con quali intenti fu costruitala co- lonnatraiana? 2.Come venne organizzatala Dacia dopo lasuariduzionea provincia? 3.Qualeimmaginedell'imperatoreemer- gedaiduebassorilievichelo raffigura- no? O cu,ooAttosruDro 1.Qualenuovomodellodi principato venneinauguratodaNerva? 2.Perchélasuccessioneperadozioleè considerataunagrandeinnovazione? 3.InchemodoTraianoincentivòlari- presademografica?
  • 7. 48 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero Un imperatore pacifico Al conquistatore Tlaiano successe,nel pieno dellasuamatu- rità (avevaquarantuno anni), Adriano, un imperatore pacifico anch'egli originario della Spagna,il quale si preoccupò i { , solodi assicurarei confini contro le invasioniedi consolidarelacom- paginestaale con una saggia amministrazionedellagiustizia un'altramuraglia,dettalimesgermAnicus, cheda Ratisbona(sulDanubio)arriva- va fino a Magonza(sul Reno),a difesa degli appezzamentiagricoliassegnatiai veterani. La politicainterna:innovazioninella burocraziae accentramentodel potere fusicuratiin tal modo i confini con una rigidaestabilebarriera,cheseparavail mon- do romanodaquelloesterno,considerato barbarico,Adrianopotémanreneredurante tutto il suoregnola paceeoccuparsidegli ordinamentiinterni. Limperatorecurò la formazionedi una capillareburocrazia, aumentandoil numerodei funzionarie inquadrandoliin carrierebendefinite,con unaprecisaprogressionedi incarichie di stipendi.Questaburocraziaeradestinata a sostituirein mododefinitivoi superstiti organitradizionali,nonchéi liberti, unici esecutorifino d tempodeiFlavidegliordi- ni imperialinelleprovince. Adriano inoltre eliminò le logoreforme repubblicaneancorain usopercreareun governospiccatamentemonarchico,riu- nendoruffi i poteri in un consiliumprin- cipis("consigliodel principe"), ossiain f Particolaredi un busto delI'impertoreAdriano. @Adriano (117-138d.C-,) y e una politica di difesa anziché t di .rp".r.io.t.. Perquesteragioni il ; ' ,t / , i " ' ,,,-r..r'l nuovo imperatore cominciò subito con il rinunciare ai territori appena conquistatioltreI'Eufrate,conside- randoli giustamenteindifendibili e causadi futureeinterminabiliguerre coni Parti. In OccidenteAdriano si limitò a proteggerela Britannia dalleincursio- ni dei Caledoni,popolazionestanziata nelNord dellaregione,erigendo,tra il 122e il 128d.C., unagrandemura- glia difensivalunga 118km, chepartiva dallacostaoccidentalesulMar d'Irlanda (OceanoIbernico)e attraversomonti, vallateefiumi giungevaalMaredelNord (OceanoGermanico):il cosiddettovallo di Adriano. In Germaniafececosrruire ) lfvaffodiAdrlano,ttvatto di Adriano,chesegnaora il confinefra l'lnghilterro ela Scozia,eracostituìto da duebastionidi tena racchiudentiun fossato(il vallo propriamente detto) e da un alto muro di pietra, alto circa4,50m e spessoalla base circa2,50m. Sulmuro correva unostradalargaun metroed eraintervalloto da diciassette fortezzeparagonabili a piccole cittAfortifi cate, nellequali leguarnigioni potevonotrovareogni possibilecomfort,dalleterme al riscoldamento ad oria cìtcolantesottoipavimenti o nello spessoredellepareti.
  • 8. un'assembleaformata da alcuni fra i pirì dotti giuristi del tempo, incaricaradi redi- gereatti che prima erano di comperenza dei senatori. Con I'aiuto di questo organo consuhivo, I'imperatore prowide a inrervenirediret- tamenteanchenell'amministrazionedella giustiziacon iniziative del tutto eccezionali. A questoproposito basti ricordareil famo- soEdittoperpetuo, una raccoltadi tutti gli editti degli antichi pretori, edili e procon- soli:talecodiceeradestinatoa contribuire all'eliminazione di molte incertezzelegisla- tive e alla preparazionedi leggi comuni a tutte le province. Valorizzazione delle province, riassetto del bilancio e opere pubbliche Mentre Tlaiano si eradimostraro favorevolea pro- muovereil ruolo dell'Italia ein conseguenza restioa fareconcessionial mondo extraita- lico, Adriano adottò inveceuna politica del tutto opposta,chemirava al decentramento equindi aJlavalorizzazionedellerisorsepro- prie di ciascunaprovincia. I primisecolidell'imperoromano Unità1 Adriano dedicò molte energieanche al riassetto del bilancio, gravementedefici- tario a causadellecostoseimpresebelliche compiute daThaiano.Taleimpegno non gli impedì di dare corsoa importanti opere pubbliche, quali I'edificazionedel Tempio diVenere, dellamole Adriana, una monu- mentale tomba úasformata in forrczza nel Medioevo eoggichiamataCastelSant'An- gelo, e la ricostruzionedel Pantheon,il tempio dedicato a rumi gli dèi e risalen- te all'età augustea(v. par. 1.3). Famosaè anchela grandiosaVilla che I'imperatore fececostruirea brevedistanzada Tivoli. Adriano però non si accontentò di fare delleriforme edi praticareuna saggiapoli- tica finanziaria: egli trascorseviaggiando ben diciassetteanni dei ventuno in cui regnò,prendendo diretto contatto con le varie province e provvedendodi persona alleloro necessitàpitr urgenti. Perquesto motivo egli è stato giustamentericono- sciuto come uno degli imperatori chepiùr profondamentesentirono,secondoi piani di Cesare,I'universalitàdi Roma. O t'RrcoRDr? Editto:nellaRomaantica, qualsiasiordinanzaema- natada una pubblicaau- torità. V ViffaAdriana. Laviiladi Tivolifu reolizzotatra il 118 eil 133d.C.eoccupavoun terrenodi ben 120ettari. Questasplendida residenza, concepitasecondoun progettocomplessoma unitario,volevaessere I'espressionedelI'ideole di sintesiuniversale dell'imperatoreesiispirava infatti ai temi architettonici eartisticidei piitimponenti edificivistinelcorsodeisuoi numerosiviaggi. 49 ffiîil,1Memoriedi Adriano è un romanzodel- la scrittrice franco-belga Marguerite Yourcenar(1903-1987),pubblicato nel 1951,che narrala vita dell'imperatore Adriano.l-'operaha laformadi un'episto- la cheAdriano,in puntodi morte,scrive all'alloradiciassettenneMarco Aurelio, destinatoa diventareimperatorenel 161 d.C.In questalunga lettera,Adriano ri- percorregli episodipiù importantidella suavita,dallagiovinezzaall'etàmatura, e siabbandonaa unasortadi monologo interiorein cuiesprimei suoipensieripiù intimi. La figura che emergeda questo ritrattoè quelladi un uomodi immensa cultura,amantedell'artee dellafilosofia greche,tanto chelaYourcenargli fa pro- nunciarequeste parole:"ho governato I'imperoin latinqma ho pen- sato e vissuto in greco".Ma Adrianociappareanchecome unodeipiù illuminatiimpera- tori dellastoriaromana,dota- to di un altissimosensodello stato,pur proclamandolasua inettitudinealcomando. ll romanzodellaYourcenarè il frutto di un'accuratissimaricerca documentaria; tuttavia il suo valore letterarioconsiste soprattuttonelfatto checonsegnaai let- tori il ritratto delicatoe autenticodi un uomodotatodi unaprofondasensibilità, che,nonostantesiavissutoduemilaanni fa,rendeil personaggiomolto moderno. Questosecondoaspettoemergein tan- te paginedel romanzq ma soprattutto nellapoesiaconcui essosi chiude,real- mentescrittada Adrianopoco primadi morire: "Piccola anima smarrito e soave, compagnaeospitedelcorpo,orat'appresti oscenderein luoghi incolori,ardui espogli, ove non avrai piìt gli svaghiconsueti.Un istanteancoro,guardiamoinsiemele rive familiari,le coseche certamentenon ve- dremomai piit...Cerchiamod'entrarenello mortea occhiaperti1...1': C nu,oootrosTuDro 1.A qualescopovenneedificatoil val- lodiAdriano? 2.InchemodoAdrianoeliminòleulti- meformerepubblicane? 3.PerchéAdrianopuòesserericordato tra gli imperatorichepiù sentirono I'universalitàdi Roma?
  • 9. 50 Capitob 3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero Una nuova dinastia:gli Antonini Nel 13Sd.C., all'etàdi sessantadueanni e al termine di una lunga malattia,Adriano morì indicandocomesuccessoreil sena- toredi originegallicaTito Aurelio Anto- nino, suo genero,alla condizioneperò : che quest'ultimo designassea sua volta come successoriMarco Aurelio e Lucio Vero, suoi figli di adozione.Questi tre , imperatori e il figlio di Marco Aurelio, Commodo, costituironola dinastiadegli Antonini, che rimaseal potereper circa sessant'anni.Gli storicisonosolitiindica- r requestoperiododellaplurisecolarestoria , di Romacomela "felice etàdegliAntoni- ni", in quantola politicadegliimperatori t.fu frnalizzataamantenerela pacee garan- tire la prosperitàdell'impero. , AntoninoPio(î38-16t d.C.):giustiziae paceNei suoivefftitréannidi regno,Tito Aurelio Antonino non si allontanòmai dall'Italiaed ebbeil soprannomedi Pio perla devozionedimostrataversoil padre ' adottivoe per i consensiricevutida ogni : partedell'impero. Di caratteresempliceemite,eglisidedicò congrandeimpegnoall'amministrazione internadellostato,curandospecialmente : la giusta applicazionedella legge,pre- ' occupandosidi ridurre la miseriae di , promuovereI'educazionedellagioventù, a favore della quale fondò anche nelle province molti centri di studio e di assi- stenza. In camposociale,fra i tanti prowedimen- ti, emiseun editto in favore degli schiavi, in baseal qualeeraritenuto reo di omici- dio il proprietario cheavesseuccisoil pro- prio servo:per la prima volta nella storia di Roma, dunque, lo schiavo cessavadi essereuna ras("oggetto") p.t divenire un soggettoche godeva di determinati dirit- ti. Limperatore dimostrò grandetolleran- za ancheverso i cristiani. Sotto la guida di Antonino il mondo romano godette una paceprofonda e mai interrotta. Il suo regno può essereinfat- ti definito il più tranquillo di questa "età aured'; le uniche azioni militari compiu- te in Germania e in Britannia, dove tra I'altro fece erigere un nuovo vallo più a settentrionedi quello precedente(uallum Antonin), non furono dei veri e propri confitti, ma degli interventi mirati ad ampliarei confini dell'impero. MarcoAurelio (î 61-180d.C.),l"'imperato- refilosofo" Secondolavolontà di Adriano, alla morte di Antonino Pio, awenuta nel 161d.C., seguironoMarcoAurelio eLucio Vero, che furono nominati co-imperatori, conVero in posizionesubordinata.Questo sistema diarchico fu probabilmente moti- l-'etàdegliAntonini(138-192d.C.) O,.rrr,.o Diarchia: "governodi due'i Indicadue imperatorire- gnantiinsieme. v ll culmin'edelsecolofelice. Basamentodellocolonno di Antonino Pio:il rilievo roppresentoI'ascesaal cielo dell'imperatoreedellasua sposaFaustino. vato da esigenzemilitari: durante il loro regno,infatti, i due impe- ratori furono quasicostantemente in guerracon vari popoli al di fuori dell'impero. i l I I i I 1I Vero morì nel 169 d.C., mentre combatteva in Oriente, lasciandoil governonelle mani del solo Marco Aurelio, detto "il filosofo" per la sua particolarepassioneper la filosofia, in particolare quella stoica. Nel corso delle sue molte imprese militari egli trovò il tempo per scri- verein lingua grecai Colloqui con sestesso,operanella qualeraccolse gran parte delle suemeditazioni filosofiche.Egli d'altra parte visseil proprioruolodi sovra- no comeun gravososervizio
  • 10. resoallacomunità nell'interessedellapace e dellaprosperitàdi tutti: la suaimmagine è perciòdiametralmenteopposraa quella dell'imperatore-tiranno,personificatodal- la storiografiain uomini come Nerone e Domiziano. LaguerraGontroi Parti e le tribù germa- niche AI di là della sua fama di filosofo stoico,Marco Aurelio dovettefronteggia- re gravi emergenzeai confini dell'impe- ro. Nel 168 d.C. infatti i Parti avevano invaso I'Armenia, impegnando Marco Aurelio in una guerra durissima, conclu- sasicinqueanni dopo con la distruzione della capitale partica Ctesifonte.Al ritor- no dall'Oriente, inoltre, i legionaripor- tarono con sé il morbo della peste,che si diffuse rapidamentein tutto l'impero facendonumerosevittime. Nel frattempo l'imperatore dovetrecom- batterein Occidentele tribù germaniche dei Quadi e dei Marcomanni, i quali si erano spinti fino ai confini d'Italia: era la prima volta dai tempi di Caio Mario che i Cermani penetravanonei rerriro- ri dell'impero. La guerra durò, con fasi alterne,per oltrequindici anni,finchénel 177d.C. MarcoAurelio riuscìa ricacciar- li al di là del Danubio. Dopo questisuccessi,l'imperatoreprov- vide alla sicurezzadei territori di con- fine con forrczzee colonie militari, dal momento che proprio I'assenzadi castra lungo iI limes danubiano aveva aperto ai barbari la stradaversoI'ltalia. Marco Aurelio però commiseI'erroredi assolda- re molti barbari come mercenari,dando così inizio a quel processodi "imbarba- rimento" dell'esercitoche avrebbeulte- riormenteacceleratoI'allontanamentoda essodell'elementoromano. Nuove rivolte: l"'età dellbro" volge al termine Nel maggio del 174 d.C., men- tre era ancora impegnato nella guerra danubiana,Marco Aurelio ebbe la noti- zia di una nuova rivolta sul fronte orien- tale, capeggiatada Caio Avidio Cassio, governatore della Siria che si era fatto proclamare imperatore. Marco Aurelio si affrettò a raggiungerela Siria per com- battere, ma fortunaramenreil rischio di una guerra fu scongiurato dall'uccisione I primisecolidelllmperoromano Unità1 ? [e difficoltàdellîmperosottoMarcoAurelio O RivoltadeiParti. O Epidemiadi peste. O InvasioneinOccidentedeipopoligermanici. O Rivoltadelgovernatoredi SiriaCaioAvidioCassio. O Nuoveaggressioniditribirgermanichealconfinedanubiano. 5r di Cassioda parte dei suoi stessisoldati. futornato a Roma, vi celebrò il trionfo, mentre il senatoriconoscenregli dedica- va anchea nome del popolo due mirabili monumenti: la famosacolonna antoni- niana (cosìdemada Marco Aurelio Anto- nino), oggi in piazzaColonna, e la non meno notastatuaequestre,ancoravisibile in Campidoglio(v.schedaap.52). Le guerretuttavia non erano finite e ben prestoMarco Aurelio fu obbligatoa recar- si ancoraunavoltasullerivedel Danubio per opporsi alle rinnovate aggressionidi popoli ribelli. Caduto infermo a Vindo- bona (Vienna),vi morì nel 180 d.C., ses, santenne,dopo averregnatoper diciotto annl. Commodo(180-192d.C.l,ultimo degli Antonini La scomparsadi Marco Aurelio segnòla fine dell'?'etàdell'oro" e I'inizio di uno dei più tristi periodi dellastoriadi Roma: a lui infatti seguìil figlio dicianno- venneLucio Aurelio Commodo, associa- to al governoquattro anni prima con un'improwisa interruzione del prin- cipio dell'adozionesino alloraappli- cato. Ben diverso per temperamento dal genitore,il giovaneprincipe,appena eletto,invecedi continuarela guerra controi ribelli Marcomanni- giàvin- ti dal padre-, si affrettò a concludere lapacea durecondizioni. Rientrato a Roma nell'ottobre del 180 d.C., si dedicòai divertimenti più sfre- nati, facendofra l'altro il gladiatórenegli anfiteatri e abbandonandoil governo dello stato ai prefetti del pretorio e ai liberti. Scontratosiperciòcon il senato,cercòsemprepiìr I'appog- gio dell'esercitoe del popolo, O t'Rr(oRDr? Mario sconfissedefinitiva- mente le tribù germa- niche dei Teutoni, che si eranospinteversosud alla ricercadi nuovesedi,ad Ac- que Sestie,in Provenza,nel 102a.C.,e quelledei Cimbri ai Campi Raudi,nell'ltalia settentrionale.nel 101a.C. V ll principegladiatore. Bustodell'imperatore Commodoneipannidi Ercole, eroemitologicoconil quale amavaidentificarsi. {'. una politica demagogica. ' !fÀ, . ^ ;î'"?:?,il:TJliffi;1Ìf
  • 11. I ll principatoadottivo(llsecolod.C.) Traiano 98-117d.C. Spagnolo. Figlioadottivodi Nerva. Èil primoprovincialegiun- to allasupremacaricadel- lo statoe l'ultimogrande conquistatoreromano. O Adriano r 117-'t38d.C. I Spagnolo. I CuginodiTraiano. I Chiudel'epocadellecon- quistee dà inizioal raf- forzamentoe alla difesa dell'impero. I primisecolidell'imperoromano Unità1 AntoninoPio 138-161d.C. Dioriginegallica. Generodi Adriano. Èun imperatorepacifico. MarcoAurelio 161-180d.C. Spagnolo. Figlioadottivodi Adriano. Letterato e filosofo, deve affrontarei barbarichepre- monoaiconfini. 53 o I T t t o I : I I T o t T T I La fine degli Antonini Dal malconren- to dell'aristocraziasenatorianacqueuna congiura, alla quale l'imperatore sfuggì per caso.In seguito a questo attentato, Commodo istituì un regime di terrore e si abbandonò a una ferocerepressione, fino a che nella notte del 31 dicembre del 192 d.C., dopo dodici anni di tri- stlsslmo regno, venne awelenato da un liberto. Terminava cosìnella tirannide I'illuminata età degli Antonini, cui dovevaseguireun l;;xiusA,2000,184', Regiadi RidleyScott Interpretiprincipali:RusselCrowe, JoaquinPhoenix,ConnieNielsen, RichardHarris Nel2000il regisraingleseRidleyScottha realizzatoun film ambientatonell,affa- scinantemondodeigladiatori.llfilm rac- contalavicendadi un valorosogenerale dell'esercitoromano,MassimoDecimoMe- ridio(personaggiodi fantasia),chel,impe- ratoreMarcoAurelio,ormaiprossimoalla torbido periodo di lotte sanguinosee di profondirivolgimentisociali,nel corsodei qualivarielegionisi ribellaronoedelessero imperatori i loro capi, rinno- vando in tal modo a distanza di quasi un secolola caotica e drammatica situazione di anarchiamilitare seguitaalla morte di Nerone e apren- do cosìla via allhrbitrio dei militari, e in particolare dei pretoriani. morte,decidedi nominare comesuccessoreal posto delcrudelee inettofiglio Commodo.Questi,però, prontoavendicarsi,uccide il propriopadree ordina l'eliminazionedi Massimo e dellasuafamiglia.Dopo averscampatola mortee avereattraversatomille disavventure,Massimo si ritroveràa combattere comegladiatorea Roma,diventeràl,idolo delpopoloromanoe riusciràa vendicarsidi Commodoucci- dendolonell'arena. ll film restamemorabileper la grandiosaricostruzionedella Romaimperiale,oltreche per le scenedi battaglia,che ri- specchianofedelmentele tat- tiche bellichedell'epoca.Tut- tavia il registaha interpretato in modo molto liberoquanto l? ou,ooAtrosTuDro 1.PerchéAntoninoPiogodettedi ampiconsensidapartedi tutti? 2.Qualegrandeerrorecommise MarcoAurelio? 3.Perqualiaspettisicaratterizzòil regnodiCommodo? tramandatodallefonti storiche:per esempio, nonvièalcunaprovache Commodo,nonostante venga ricordatocome unodegliimperatoripiù crudeli,abbiaavutoun ruolonellamortedelpa- dre MarcoAurelio,che, invece,sembrasiamorto di pestementrecingeva d'assedioVindobona. lbdiernaVienna.I combattimentitragla- diatori,inoltre,contengonodiverseinesat-. tezze.Igladiatorinonsempreeranoconsi- deraticarneda macello,maspessoerano uominiammiratiperlaloroforzae il loro coraggio:perquestoneicombattimenti avevanopesantiarmaturee diversepro- tezioni.Inoltrenell'arenanonfuronomai utilizzatetigri,poichénellarealtàquesti animalieranopressochésconosciuti;era- noinveceimpiegatii leoni,chearrivavano dalleprovinceafricane.
  • 12. 62 Capitolo3 ll principatoadottivoe l'etàaureadell'impero I rAsfNTEslM!@ Ripassaonlíne {7 Vaialsitowww.auladigitale.rcs.it:troveraiulteriorisintesideicapitoliinformatoaudio,video,pptepdf o 3.1 Con Marco Cocceio Nerva. scelto dal senato nel 96 d.C., inizia I'età aurea dell'impero (II secolod.C.). il ricostituito equilibrio fra senaro e imperatore garanti- sce, insieme all'opera di unificazione e di giustizia iniziata da Roma a favore di tutte le genti mediterranee, un alto tenore di vira e il diffondersi di un evidente benessere. favoriti dalle generali condizioni di tran- quillità e sictrezzain cui si trova I'impero. Nerva inaugura il principato adoftivo, "adottando" come successoreil generale di origine spagnola Marco Ulpio Tha- iano. Con questo sistema, in vigore per oltre ottant'anni, l'imperatore sceglie un successoreche giudica competente e che è approvato dal senato. ConTiaiano, inol- tre, per la prima volta un 'provinciale" è designato alla dignità imperiale, segno che il contrasto fra le province e I'organismo politico romano si è ormai attenuato. In campo sociale Tiaiano artua il pro- getto delle "istituzioni alimentari", inrra- preso già da Nerva, che consisrein prestiti a basso tasso d'interesse per gli agricolto- ri e nella disrribuzione del ricavato daeli interessi alle famiglie povere; i più povJri sono inoltre impiegati nella costruzione di opere di pubblica utilità come il Foro tra- ianeo, i mercari, i porri e le strade.Tiaiano intraprende .or, ,ù...rro varie azioni bel- liche per estendere i confini: vince contro i Daci, conquista l'Arabia Petrea e condu- ce una spedizione vimoriosa contro i Parti. Limpero raggiunge quindi la sua massima estensione e arrorno alle fortificazioni di frontiera sorgono numeròsi centri urbani. Tiaiano muore improwisamente in Asia Minore (117 d.C.). o 3.2 La politica del successoreAdriano, anchelui originario della Spagna,è fina- lizzata soprattutto al rafforzamento dei confini e non a un'ulteriore esDansione. Ne sonoprovail vallo costruitoin Britan- nia contro i Caledonie la muragliaeretta contro i Germani.Egli dà al governouna formamonarchica,riunendotutti i poteri in un consiglio del principe. Interviene direttamenteanche nell'amministrazione dellagiustiziacon l'editto perpetuo,con- tenentegli editti degliantichipretori,edili e proconsolie destinatoallapreparazione di leggicomuniatutte leprovince;sidedi- ca alla creazionedi un efficace apparato burocratico con funzionari stipendiati. Inoltre Adriano dà l'awio a importanti opere pubbliche e visita personalmente tutte le province. o 3.3 Dopo la mortedi Adrianonel 138d.C. gli subentrail generoTito AurelioAntoni- no, detto il Pio: con lui ha inizio la dina- stiadegliAntonini.Allasuamorre,nel 16l d.C.,gli succedeftero,secondolavolontà.di Adriano,MarcoAurelio,l"'imperatorefilo- sofo",e Lucio Vero,che costituironouna diarchia.Nel 169, tuttavia, Vero muore lasciandoMarcounicoimperatore. La difficilesituazionevenutasia creare in politica esreracosrringeMarco Aurelio a combatterei Parti in Oriente e le tribir germanichedei Quadi e dei Marcomanni in Occidente.Le spedizionisonovittorio- see i confini sonorafforzatigrazieanche alla costruzionedi nuove foríet e e colo- nie militari. Assoldamolti barbaricome mercenari,dandocosìinizio a un Drocesso di imbarbarimento dell'esercito.Marco AureliomuoreaViennanel 180d.C. Interrompendoil principio dell'adozio, ne,a MarcoAureliosuccedeil figlio Lucio Aurelio Commodo, che si affretta a con- cluderela paceconi Marcomannie,torna- to a Roma,si dedicaa divertimentie lussi. lasciandoil governoai prefettie ai liberti. Sfuggitoa unaprimacongiura,insrauraun regimedi terrore,ma nel 192d.C. muore awelenatoda un liberto.All'età illuminata degli Antonini segueun periodo di lotte sanguinoseedi nuovaanarchiamilitare. 3.4 Le grandiconquistemilitari e l'atren- zione che gli imperatori dell'età.aurea pongono nella cura degli affari interni fannosìchel'impero conoscanel II secolo d.C.unlungoperiododi paceeprosperità economlca. Lagicoltura e I'allevamentoresranola principale fonte di ricchezzaper i Roma- ni, mentrele attività "industriali" hanno carattere essenzialmenteartigianale, sia perchéè quasidel rurro sconosciutol'uso dellamacchinasiaperchéèquasiinesisten- te l'impiego di grossicapitaJi.Perquanto riguardail commercio,quellominuto vie- ne esercitatoperlopiùrda schiavio persone di condizionemodesta;quelloall'ingrosso, invece,èin manoalleclassipiùrricche. La regolamentazionedel hvoro del mondo romano awiene in via del tutto privata,senzaI'intervento dello stato.La giornatalavorativadura circa 12 ore, ma prevedeil riposo settimanalee le ferie specialiannue.I lavoratoriromani hanno anchela possibilitadi organizzarsiin col- legi o colporazioni particolari, che però hannoun carattereesclusivamentereligio- soe assistenziale,non politico. Fra le corporazioni piùr importanti vi è quella dei banchieri o argentari, che ini- zialmente svolgono la funzione di cambia- valute e controllori di monete. ma che in età imperiale finiscono per trasformarsi in veri e propri banchieri. Nel II secolod.C. aumentano considere- volmente non solo gli scambi con le regioni settentrionali dell'Europa, che grazieallo svi- luppo delle vie commÉrciali iri età augusrea direngono sempre di piìr una meta dei viaggi dei Romani, ma anche con il Medio el'Estre- mo Oriente e con l'Africa nera. Per il com- mercio con I'Asia ha unimportanza decisiva la scoperta dei monsoni, ìhe permette di accorciare la durata del viaggio in mare ua l'India e l'Europa e di aggirare I'ostacolo rap- presentato dal regro dei Parti. I rapporti con la Cina sono limirati, e così pure con I'Africa orientale e centra- le, anche seattraverso le piste carovaniere giungono nelle province romane del Nord Africa avorio, legni rari, pietre preziose, spezie, penne di animali esotici e schia- vi, oltre che belve feroci per gli spettacoli nel circo. Il commercio di prodotri esotici awiene quasi a senso unico, in quanto il mondo romano importa molto, ma non esporta quasi nulla: ciò determina una lenta ma dannosa emorragia di oro, con gravedanno per l'economia dell'impero. Fra le merci preziose,le speziesono par- ticolarmente ricercare in quanto impiegate nell'alimentazione e nella conservazione dei cibi. A Roma i gusti e le abitudini alimentari sono cambiati nel corsodel tempo. Lalimen- tazioneè comunque molto varia e compren- de pesce, cami, frutta, formaggio, uo e miele; il vino viene consumato annacquato o mescolarocon vari ingredienti. I pasti nell'antica Roma sono tre: ien- taculum (la prima colazione), pranàium (il pranzo di mezza giornata) e coent (la cena, a fine giornata). Oltre alla cena domestica, consumara con i familiari, vi è il pranzo conviviale (feruk) e il grande banchetto pubblico. Fra Ie discipline scientifiche, la medi- cina raggiunge a Roma livelli molto avan- zati. Si sviluppa inolrre un'organizzazione della sanitàpubblica, con le prime associa- zioni mediche e le prime scuoledi medici- na sowenzionate dallo staro. Grande impulso viene dato anche allo studio della geografia. Padroni del mondo, i Romani avverrono la necessitàdi averea disposizicìneuna razionale rappresenrazio- ne cartografica delle province, delle strade, dei luoghi e delle distanze. Insigni studiosi di geografiadi quesr'epocasono Pomponio Mela e I'alessandrino Claudio Tolomeo.