Oggi una storia per essere rilevante e continuare a vivere nel tempo deve essere LIQUIDA, distribuirsi nei vari media a diversi livelli di approfondimento e di coinvolgimento, deve consentire ai diversi “utilizzatori” di entrarci dentro attraverso diversi “rabbit hole” eppure sentirne ogni parte come il frammento di un messaggio più grande e coerente. Una storia così promette una esperienza immersiva e potente e stimola la conversazione e il coinvolgimento: questo nuovo modo di raccontare storie è il TRANSMEDIA STORYTELLING
4. https://www.youtube.com/watch?v=CP-zOCl5md0&lc=Ugyx51P1Pnr9UvqEbSR4AaABAg
Ecco come una favola può adattarsi all’audience e ai media di oggi
riflettendo il modo in cui le nuove generazioni processano le informazioni .
Oggi una storia per essere rilevante e continuare a vivere deve essere LIQUIDA, distribuirsi nei vari
media a diversi livelli di approfondimento e di coinvolgimento,
deve consentire ai diversi “utilizzatori” di entrarci dentro attraverso diversi “rabbit hole”
eppure sentirne ogni parte come il frammento di un messaggio più grande e coerente
Una storia che deve essere completata e che promette una esperienza immersiva e potente
e stimola la conversazione e il coinvolgimento:
questo nuovo modo di raccontare storie è il TRANSMEDIA STORYTELLING
5. IL POTERE DELLE STORIE
➤ le storie sono alla base
del modo in cui il
nostro cervello conosce
➤ coinvolgono sia ragione
sia emozione
➤ diventano ricordi, parte
del nostro immaginario
➤ creano fiducia perché
condividono
esperienze, e attivano
processi di
identificazione
➤ diffondono idee
➤ persuadono, motivano,
inducono all’azione …
6. TANTO TANTO TEMPO FA… LA NARRAZIONE ERA TRANSMEDIALE
le storie sono i mattoni
con cui si costruisce la
conoscenza
Il nostro cervello pensa
per storie e impara
attraverso esse.
Cosa avveniva attorno al
fuoco? Queste storie
avevano tutte le
caratteristiche che oggi i
guru del T.S. mettono in
evidenza:
erano seriali, erano
partecipate, erano
condivise, erano
commentate, ripetute,
modificate, diffuse…
7. TANTO TANTO TEMPO FA… LA NARRAZIONE ERA TRANSMEDIALE
le storie sono i mattoni
con cui si costruisce la
conoscenza
Il nostro cervello pensa
per storie e impara
attraverso esse.
Cosa avveniva attorno al
fuoco? Queste storie
avevano tutte le
caratteristiche che oggi i
guru del T.S. mettono in
evidenza:
erano seriali, erano
partecipate, erano
condivise, erano
commentate, ripetute,
modificate, diffuse…
finivano su tutte le
piattaforme disponibili
adattandosi al media
usando diversi linguaggi
e diversi contenuti e
passando così
dalla graphic novel
8. TANTO TANTO TEMPO FA… LA NARRAZIONE ERA TRANSMEDIALE
le storie sono i mattoni
con cui si costruisce la
conoscenza
Il nostro cervello pensa
per storie e impara
attraverso esse.
Cosa avveniva attorno al
fuoco? Queste storie
avevano tutte le
caratteristiche che oggi i
guru del T.S. mettono in
evidenza:
erano seriali, erano
partecipate, erano
condivise, erano
commentate, ripetute,
modificate, diffuse…
finivano su tutte le
piattaforme disponibili
adattandosi al media
usando diversi linguaggi
e diversi contenuti e
passando così
dalla graphic novel
9. TANTO TANTO TEMPO FA… LA NARRAZIONE ERA TRANSMEDIALE
le storie sono i mattoni
con cui si costruisce la
conoscenza
Il nostro cervello pensa
per storie e impara
attraverso esse.
Cosa avveniva attorno al
fuoco? Queste storie
avevano tutte le
caratteristiche che oggi i
guru del T.S. mettono in
evidenza:
erano seriali, erano
partecipate, erano
condivise, erano
commentate, ripetute,
modificate, diffuse…
finivano su tutte le
piattaforme disponibili
adattandosi al media
usando diversi linguaggi
e diversi contenuti e
passando così
dalla graphic novel
alla performance -
evento
10. TANTO TANTO TEMPO FA… LA NARRAZIONE ERA TRANSMEDIALE
le storie sono i mattoni
con cui si costruisce la
conoscenza
Il nostro cervello pensa
per storie e impara
attraverso esse.
Cosa avveniva attorno al
fuoco? Queste storie
avevano tutte le
caratteristiche che oggi i
guru del T.S. mettono in
evidenza:
erano seriali, erano
partecipate, erano
condivise, erano
commentate, ripetute,
modificate, diffuse…
finivano su tutte le
piattaforme disponibili
adattandosi al media
usando diversi linguaggi
e diversi contenuti e
passando così
dalla graphic novel
alla performance -
evento
11. MASS MEDIA E TRANS-MEDIA
➤ La Mass Communication technology separando chi racconta da chi ascolta ha reso la fruizione
della narrazione più passiva. Al cinema, alla radio. alla televisione le storie iniziano e finiscono di
norma dentro il loro media. Al massimo vengono “adattate” per passare praticamente inalterate
dall’uno all’altro.
➤ Anche se ci sono dei “precursori importanti di una filosofia TRANSMEDIALE: pensiamo a Disney
a Tolkien, ai quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum, a Lucas….
12. MASS MEDIA E TRANS-MEDIA
➤ La Mass Communication technology separando chi racconta da chi ascolta ha reso la fruizione
della narrazione più passiva. Al cinema, alla radio. alla televisione le storie iniziano e finiscono di
norma dentro il loro media. Al massimo vengono “adattate” per passare praticamente inalterate
dall’uno all’altro.
➤ Anche se ci sono dei “precursori importanti di una filosofia TRANSMEDIALE: pensiamo a Disney
a Tolkien, ai quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum, a Lucas….
Il capostipite del transmedia? Un mago
PIÙ DI 40 LIBRI
Dopo il successo de Il meraviglioso mago di Oz (1900) L.
Frank Baum scrisse 13 seguiti, alla sua morte, altri autori
continuarono la serie, per un totale di 26 libri "ufficiali" (che
insieme a quelli di Baum compongono i Famosi Quaranta)
innumerevoli altre opere sono considerate apocrife
Nel 1905 Baum aveva in progetto un parco tematico
5 FILM
Un primo film è del 1939 diretto da Victor Fleming .
Film d'animazione prodotto nel 1964
Un seguito non ufficiale della Disney nel 1985
Un film Walt Disney Pictures del 2013 diretto dal regista
Sam Raimi fa da prequel,
Un altro seguito non ufficiale del 2013 fu un flop. Sono
previsti due sequel e una serie TV.
1 MUSICAL
Nel marzo 2011 debutta al London Palladium il musical
13. MASS MEDIA E TRANS-MEDIA
➤ La Mass Communication technology separando chi racconta da chi ascolta ha reso la fruizione
della narrazione più passiva. Al cinema, alla radio. alla televisione le storie iniziano e finiscono di
norma dentro il loro media. Al massimo vengono “adattate” per passare praticamente inalterate
dall’uno all’altro.
➤ Anche se ci sono dei “precursori importanti di una filosofia TRANSMEDIALE: pensiamo a Disney
a Tolkien, ai quattordici libri di Oz dello scrittore statunitense L. Frank Baum, a Lucas….
Il capostipite del transmedia? Un mago
PIÙ DI 40 LIBRI
Dopo il successo de Il meraviglioso mago di Oz (1900) L.
Frank Baum scrisse 13 seguiti, alla sua morte, altri autori
continuarono la serie, per un totale di 26 libri "ufficiali" (che
insieme a quelli di Baum compongono i Famosi Quaranta)
innumerevoli altre opere sono considerate apocrife
Nel 1905 Baum aveva in progetto un parco tematico
5 FILM
Un primo film è del 1939 diretto da Victor Fleming .
Film d'animazione prodotto nel 1964
Un seguito non ufficiale della Disney nel 1985
Un film Walt Disney Pictures del 2013 diretto dal regista
Sam Raimi fa da prequel,
Un altro seguito non ufficiale del 2013 fu un flop. Sono
previsti due sequel e una serie TV.
1 MUSICAL
Nel marzo 2011 debutta al London Palladium il musical
MA NON È ANCORA TRANSMEDIA
15. LA RIVOLUZIONE DIGITALE
➤ Con la digital e mobile communication è tornata l’interazione tra chi narra e chi ascolta su
un livello straordinariamente NUOVO. Attorno agli anni 2000 con l’avvento dei social
network e del web 2.0 inizia la moderna storia della narrazione transmediale
➤ Oggi siamo costantemente connessi con una pluralità di media presenti su diverse
piattaforme. La Z generation vive quotidianamente su 5 schermi.
➤ Viviamo nella cultura non dell’alternativa ma della convergenza in cui i media convivono e
si rimandano reciprocamente, mantengono la loro specificità e i loro linguaggi, ma formano
un network di collegamenti
➤ tra loro, tra loro e NOI … e CON LA REALTA’ (eventi, mostre, parchi a tema, …)
16. LA RIVOLUZIONE DIGITALE
➤ Con la digital e mobile communication è tornata l’interazione tra chi narra e chi ascolta su
un livello straordinariamente NUOVO. Attorno agli anni 2000 con l’avvento dei social
network e del web 2.0 inizia la moderna storia della narrazione transmediale
➤ Oggi siamo costantemente connessi con una pluralità di media presenti su diverse
piattaforme. La Z generation vive quotidianamente su 5 schermi.
➤ Viviamo nella cultura non dell’alternativa ma della convergenza in cui i media convivono e
si rimandano reciprocamente, mantengono la loro specificità e i loro linguaggi, ma formano
un network di collegamenti
➤ tra loro, tra loro e NOI … e CON LA REALTA’ (eventi, mostre, parchi a tema, …)
Harry Potter the Exhibition
a maggio sarà a Milano
L’ennesima incarnazione del mondo
narrativo del Maghetto dopo libri,
film, serie, videogiochi, teatro, parco
tematico, opere musicali, gadget,
siti, social, canali video ufficiali e
migliaia di diversi users e fan
contents,
17. IL PRESENTE DELLA NARRAZIONE DI STORIE
➤ Partecipiamo e commentiamo, modifichiamo e creiamo,
copiamo e rimpastiamo contenuti… Produzione e consumo
scambiano costantemente i propri ruoli
NOI SIAMO IL PUBBLICO DELLE NARRAZIONI TRANSMEDIALI.
➤ Il TMS esprime l’essenza della cultura contemporanea che tende
a fluire costantemente su media diversi, a fondere
l’esperienza autoriale con quella del fruitore.
➤ Un processo per cui si generano nuove trame e si aprono
nuovi mercati grazie anche alla circolazione dei contenuti e
delle idee che gli stessi lettori/utenti creano.
18. TEMPO DI DEFINIZIONI?
una narrazione è transmediale, quando sviluppa un mondo narrativo consistente
in diverse forme e con diversi contenuti su piattaforme multimediali
multiple
Per il marketing (anche culturale) si tratta di una filosofia di comunicazione e di
estensione della marca che ne allunga il ciclo vitale e ne arricchisce il contenuto
creativo. INOLTRE arricchisce l’esperienza dell’audience perché stimola il pubblico
a entrare nel mondo narrativo da più “porte” (o rabbit hole) e lo invita a
contribuire, a dialogare, a PARTECIPARE e al limite a CO-CREARE LA STORIA
Nove blockbuster su dieci tra i maggiori successi mondiali delle ultime stagioni
sono opere transmediali (Harry Potter, Twilight, Avatar, Assassin’s Creed, Il
Cavaliere oscuro, Star Wars, Games of Thrones, Tron, Lost).
E la storia non cambia se dal cinema si passa alle campagne di advertising dei
più importanti brand mondiali (Coca Cola, BBC, Nike...).
19. TEMPO DI DEFINIZIONI?
una narrazione è transmediale, quando sviluppa un mondo narrativo consistente
in diverse forme e con diversi contenuti su piattaforme multimediali
multiple
Per il marketing (anche culturale) si tratta di una filosofia di comunicazione e di
estensione della marca che ne allunga il ciclo vitale e ne arricchisce il contenuto
creativo. INOLTRE arricchisce l’esperienza dell’audience perché stimola il pubblico
a entrare nel mondo narrativo da più “porte” (o rabbit hole) e lo invita a
contribuire, a dialogare, a PARTECIPARE e al limite a CO-CREARE LA STORIA
Nove blockbuster su dieci tra i maggiori successi mondiali delle ultime stagioni
sono opere transmediali (Harry Potter, Twilight, Avatar, Assassin’s Creed, Il
Cavaliere oscuro, Star Wars, Games of Thrones, Tron, Lost).
E la storia non cambia se dal cinema si passa alle campagne di advertising dei
più importanti brand mondiali (Coca Cola, BBC, Nike...).
La saga di Star Wars nata nel 1976
è oggi il più ricco universo narrativo
transmediale di tutti i tempi
composto da
film
libri,
serie animate
gadget,
video-game
documentari,
siti,
web users generated contents,
giocattoli,
eventi
magazine
… che hanno coinvolto fino a oggi
tre generazioni di consumatori.
20. COSA DICE IL GURU
➤ Transmedia storytelling represents a
process where integral elements of a
fiction get dispersed systematically
across multiple delivery channels for the
purpose of creating a unified and
coordinated entertainment experience.
Ideally, each medium makes it own unique
contribution to the unfolding of the story.
Henry Jenkins
http://henryjenkins.org/2007/03/
transmedia_storytelling_101.html
http://henryjenkins.org/2011/08/
defining_transmedia_further_re.html
21. COSA DICE IL GURU
➤ Transmedia storytelling represents a
process where integral elements of a
fiction get dispersed systematically
across multiple delivery channels for the
purpose of creating a unified and
coordinated entertainment experience.
Ideally, each medium makes it own unique
contribution to the unfolding of the story.
Henry Jenkins
http://henryjenkins.org/2007/03/
transmedia_storytelling_101.html
http://henryjenkins.org/2011/08/
defining_transmedia_further_re.html
L’esempio che fa Jenkins è Matrix (1999-2003) dove
la storia viene raccontata attraverso tre film, una
serie di cortometraggi di animazione, due collezioni
di comic book, un sito e parecchi video games…
22. TERMINOLOGIA - CROSS-MEDIA/TRANS-MEDIA
CROSS MEDIA o FRANCHISING
forme di narrazione che non cambiano nel momento in cui vengono declinate/
adattate su più piattaforme (per esempio un cortometraggio distribuito nella
stessa versione in una sala cinematografica, in streaming sul Web o in differita
durante uno show televisivo); La storia di un libro riproposta in un film,
23. TRANS-MEDIA
forme di narrazione che condividono gli stessi elementi narrativi e
immaginativi (personaggi, atmosfere…) ma cambiano a seconda della
piattaforma editoriale sulla quale vengono distribuite (il protagonista
di un romanzo potrebbe diventare l’eroe di una serie di fumetti, mentre
un personaggio secondario potrebbe essere il portavoce della storia sui
social network…) e prevedono l’interazione con il pubblico
TERMINOLOGIA - CROSS-MEDIA/TRANS-MEDIA
CROSS MEDIA o FRANCHISING
forme di narrazione che non cambiano nel momento in cui vengono declinate/
adattate su più piattaforme (per esempio un cortometraggio distribuito nella
stessa versione in una sala cinematografica, in streaming sul Web o in differita
durante uno show televisivo); La storia di un libro riproposta in un film,
24. TRANS-MEDIA
forme di narrazione che condividono gli stessi elementi narrativi e
immaginativi (personaggi, atmosfere…) ma cambiano a seconda della
piattaforma editoriale sulla quale vengono distribuite (il protagonista
di un romanzo potrebbe diventare l’eroe di una serie di fumetti, mentre
un personaggio secondario potrebbe essere il portavoce della storia sui
social network…) e prevedono l’interazione con il pubblico
TERMINOLOGIA - CROSS-MEDIA/TRANS-MEDIA
CROSS MEDIA o FRANCHISING
forme di narrazione che non cambiano nel momento in cui vengono declinate/
adattate su più piattaforme (per esempio un cortometraggio distribuito nella
stessa versione in una sala cinematografica, in streaming sul Web o in differita
durante uno show televisivo); La storia di un libro riproposta in un film,
25. IL MEDIA È IL MESSAGGIO
I contenuti transmediali
• costruiscono o implementano il mondo narrativo di una storia (a world-building process)
• regalano retroscena
• costruiscono mappe per il mondo narrativo
• forniscono punti di vista diversi di personaggi diversi
• aumentano la identificazione del lettore
• costruiscono storie parallele di personaggi secondari
• motivano a cercare e connettere attivamente i pezzi del puzzle narrativo
• consentono più punti/tempi/luoghi di entrata nella storia
• sono disegnati per poter essere condivisi, diffusi, modificati, per attivare la partecipazione
THE KEY POINT HERE IS THAT DIFFERENT MEDIA INVOLVE
DIFFERENT KINDS OF REPRESENTATION
26.
27. MA COME FARE TRANSMEDIA STORYTELLING
Fare transmedia significa creare nuove geografie del
racconto e universi immaginativi complessi.
Disarticolare, e far interagire storie distribuite nei diversi
mezzi di comunicazione attraverso un progetto editoriale
capace di:
➤ creare contenuti in grado di rispettare e valorizzare le
caratteristiche di linguaggio e tecnologiche di ciascun
medium;
➤ rendere accessibili i contenuti su più piattaforme senza
provocare interferenze ma inserendo punti di contatto
e rimandi (bridges, rabbit holes)
➤ fare in modo che tutti i media coinvolti raccontino
storie diverse ma “scavino” un unico tema ed
esplorino un universo immaginativo coerente
➤ avere chiara l’architettura delle diverse parti e le regole
della “partita”, lasciando intuire progressivamente al
pubblico il ruolo dei diversi contenuti presentati
➤ rispettare sempre il patto narrativo che lega gli autori
al loro fruitore
28. MA COME FARE TRANSMEDIA STORYTELLING
Fare transmedia significa creare nuove geografie del
racconto e universi immaginativi complessi.
Disarticolare, e far interagire storie distribuite nei diversi
mezzi di comunicazione attraverso un progetto editoriale
capace di:
➤ creare contenuti in grado di rispettare e valorizzare le
caratteristiche di linguaggio e tecnologiche di ciascun
medium;
➤ rendere accessibili i contenuti su più piattaforme senza
provocare interferenze ma inserendo punti di contatto
e rimandi (bridges, rabbit holes)
➤ fare in modo che tutti i media coinvolti raccontino
storie diverse ma “scavino” un unico tema ed
esplorino un universo immaginativo coerente
➤ avere chiara l’architettura delle diverse parti e le regole
della “partita”, lasciando intuire progressivamente al
pubblico il ruolo dei diversi contenuti presentati
➤ rispettare sempre il patto narrativo che lega gli autori
al loro fruitore
https://www.youtube.com/watch?
v=WOL0Es7SqhI
29. MA COME FARE TRANSMEDIA STORYTELLING
Fare transmedia significa creare nuove geografie del
racconto e universi immaginativi complessi.
Disarticolare, e far interagire storie distribuite nei diversi
mezzi di comunicazione attraverso un progetto editoriale
capace di:
➤ creare contenuti in grado di rispettare e valorizzare le
caratteristiche di linguaggio e tecnologiche di ciascun
medium;
➤ rendere accessibili i contenuti su più piattaforme senza
provocare interferenze ma inserendo punti di contatto
e rimandi (bridges, rabbit holes)
➤ fare in modo che tutti i media coinvolti raccontino
storie diverse ma “scavino” un unico tema ed
esplorino un universo immaginativo coerente
➤ avere chiara l’architettura delle diverse parti e le regole
della “partita”, lasciando intuire progressivamente al
pubblico il ruolo dei diversi contenuti presentati
➤ rispettare sempre il patto narrativo che lega gli autori
al loro fruitore
https://www.youtube.com/watch?
v=WOL0Es7SqhI
30. MA COME FARE TRANSMEDIA STORYTELLING
Fare transmedia significa creare nuove geografie del
racconto e universi immaginativi complessi.
Disarticolare, e far interagire storie distribuite nei diversi
mezzi di comunicazione attraverso un progetto editoriale
capace di:
➤ creare contenuti in grado di rispettare e valorizzare le
caratteristiche di linguaggio e tecnologiche di ciascun
medium;
➤ rendere accessibili i contenuti su più piattaforme senza
provocare interferenze ma inserendo punti di contatto
e rimandi (bridges, rabbit holes)
➤ fare in modo che tutti i media coinvolti raccontino
storie diverse ma “scavino” un unico tema ed
esplorino un universo immaginativo coerente
➤ avere chiara l’architettura delle diverse parti e le regole
della “partita”, lasciando intuire progressivamente al
pubblico il ruolo dei diversi contenuti presentati
➤ rispettare sempre il patto narrativo che lega gli autori
al loro fruitore
https://www.youtube.com/watch?
v=WOL0Es7SqhI
Narrazione Sinfonica
31. UNA NARRAZIONE SINFONICA
➤ “Prendiamo ogni piattaforma trattiamola
come uno strumento parte di una grande
orchestra ciascuno strumento può
produrre qualcosa di unico, ma è solo
insieme che fanno una sinfonia. Il
Transmedia Storytelling è una narrativa
sinfonica che unisce tutte le forze delle
piattaforme mediali”
➤ A rendere una storia una “grande
storia” non è la tecnologia non sono la
carta o i bit. Gli elementi fondamentali
sono quelli alla base di ogni buona
narrazione
Jeff Gomez è uno dei più importanti produttori
mondiali nel campo dell’intrattenimento
transmediale., esperto dello sviluppo strategico
di contenuti di nuove narrazioni su più
piattaforme: personaggi e mondi
finzionali. .Presidente e amministratore
delegato della Starlight Runner Entertainment,
ha lavorato su universi narrativi di successo
mondiale come Pirati dei Caraibi, Tron legacy,
Avatar, Men in black, Halo, Transformers, Hot
Wheels, Happinees Factory dalla Coca Cola
32. UNA NARRAZIONE SINFONICA
➤ “Prendiamo ogni piattaforma trattiamola
come uno strumento parte di una grande
orchestra ciascuno strumento può
produrre qualcosa di unico, ma è solo
insieme che fanno una sinfonia. Il
Transmedia Storytelling è una narrativa
sinfonica che unisce tutte le forze delle
piattaforme mediali”
➤ A rendere una storia una “grande
storia” non è la tecnologia non sono la
carta o i bit. Gli elementi fondamentali
sono quelli alla base di ogni buona
narrazione
Jeff Gomez è uno dei più importanti produttori
mondiali nel campo dell’intrattenimento
transmediale., esperto dello sviluppo strategico
di contenuti di nuove narrazioni su più
piattaforme: personaggi e mondi
finzionali. .Presidente e amministratore
delegato della Starlight Runner Entertainment,
ha lavorato su universi narrativi di successo
mondiale come Pirati dei Caraibi, Tron legacy,
Avatar, Men in black, Halo, Transformers, Hot
Wheels, Happinees Factory dalla Coca Cola
Non importa
quante storie si
svilupperanno e come
verranno raccontate
quello che importa è
che il MESSAGGIO
deve essere positivo
deve dare speranza,
deve portare a nuovi
sviluppi e durare nel
tempo.
Una storia
TRANSMEDIALE
deve essere
ASPIRAZIONALE
riflettere le nostre
paure e i nostri
desideri ed
EMOZIONARCI
33. UNA NARRAZIONE SINFONICA
➤ “Prendiamo ogni piattaforma trattiamola
come uno strumento parte di una grande
orchestra ciascuno strumento può
produrre qualcosa di unico, ma è solo
insieme che fanno una sinfonia. Il
Transmedia Storytelling è una narrativa
sinfonica che unisce tutte le forze delle
piattaforme mediali”
➤ A rendere una storia una “grande
storia” non è la tecnologia non sono la
carta o i bit. Gli elementi fondamentali
sono quelli alla base di ogni buona
narrazione
Jeff Gomez è uno dei più importanti produttori
mondiali nel campo dell’intrattenimento
transmediale., esperto dello sviluppo strategico
di contenuti di nuove narrazioni su più
piattaforme: personaggi e mondi
finzionali. .Presidente e amministratore
delegato della Starlight Runner Entertainment,
ha lavorato su universi narrativi di successo
mondiale come Pirati dei Caraibi, Tron legacy,
Avatar, Men in black, Halo, Transformers, Hot
Wheels, Happinees Factory dalla Coca Cola
Non importa
quante storie si
svilupperanno e come
verranno raccontate
quello che importa è
che il MESSAGGIO
deve essere positivo
deve dare speranza,
deve portare a nuovi
sviluppi e durare nel
tempo.
Una storia
TRANSMEDIALE
deve essere
ASPIRAZIONALE
riflettere le nostre
paure e i nostri
desideri ed
EMOZIONARCI
Per una grande storia trasmediale abbiamo bisogno di
montagne lontane o di galassie ancora più lontane: un
posto dove essere diretti, una meta forse irraggiungibile
dove si svolgono altre storie che non appartengono alla
nostra, Punti oscuri, misteri non svelati, salti logici che
l’audience deve riempire o discutere o commentare:
“queste montagne lontane
sono il trasmedia storytelling” (Jeff Gomez)
34. UNA NARRAZIONE SINFONICA
➤ “Prendiamo ogni piattaforma trattiamola
come uno strumento parte di una grande
orchestra ciascuno strumento può
produrre qualcosa di unico, ma è solo
insieme che fanno una sinfonia. Il
Transmedia Storytelling è una narrativa
sinfonica che unisce tutte le forze delle
piattaforme mediali”
➤ A rendere una storia una “grande
storia” non è la tecnologia non sono la
carta o i bit. Gli elementi fondamentali
sono quelli alla base di ogni buona
narrazione
Jeff Gomez è uno dei più importanti produttori
mondiali nel campo dell’intrattenimento
transmediale., esperto dello sviluppo strategico
di contenuti di nuove narrazioni su più
piattaforme: personaggi e mondi
finzionali. .Presidente e amministratore
delegato della Starlight Runner Entertainment,
ha lavorato su universi narrativi di successo
mondiale come Pirati dei Caraibi, Tron legacy,
Avatar, Men in black, Halo, Transformers, Hot
Wheels, Happinees Factory dalla Coca Cola
Non importa
quante storie si
svilupperanno e come
verranno raccontate
quello che importa è
che il MESSAGGIO
deve essere positivo
deve dare speranza,
deve portare a nuovi
sviluppi e durare nel
tempo.
Una storia
TRANSMEDIALE
deve essere
ASPIRAZIONALE
riflettere le nostre
paure e i nostri
desideri ed
EMOZIONARCI
Per una grande storia trasmediale abbiamo bisogno di
montagne lontane o di galassie ancora più lontane: un
posto dove essere diretti, una meta forse irraggiungibile
dove si svolgono altre storie che non appartengono alla
nostra, Punti oscuri, misteri non svelati, salti logici che
l’audience deve riempire o discutere o commentare:
“queste montagne lontane
sono il trasmedia storytelling” (Jeff Gomez)
Rabbit Hole?
1977 Obi-Wan Kenobi - “Io e tuo padre combattemmo insieme
nella guerra dei Cloni”
2002- L’attacco dei cloni
1977 Principessa Leyla - "l'equipaggio di una navetta di ribelli
ha dato la vita per ottenere i piani della Morte Nera”…
2016 - Rogue One
35. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE AVERE…
un grande profondo mondo narrativo con un
passato un presente e un futuro e con
dentro i semi di altre storie possibili
(l’anello di Mordoc, la storia infinita, i mondi
di star wars o di Star Trek, la storia dei
maghi/mostri di Harry Potter, ..
36. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE AVERE…
un grande profondo mondo narrativo con un
passato un presente e un futuro e con
dentro i semi di altre storie possibili
(l’anello di Mordoc, la storia infinita, i mondi
di star wars o di Star Trek, la storia dei
maghi/mostri di Harry Potter, ..
una ricchezza di dettagli e una cura del
particolare tale da farci prendere sul serio
l’universo fantastico in cui ci trasporta
37. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE AVERE…
un grande profondo mondo narrativo con un
passato un presente e un futuro e con
dentro i semi di altre storie possibili
(l’anello di Mordoc, la storia infinita, i mondi
di star wars o di Star Trek, la storia dei
maghi/mostri di Harry Potter, ..
una ricchezza di dettagli e una cura del
particolare tale da farci prendere sul serio
l’universo fantastico in cui ci trasporta
Coerenza e logica interna non importa quanto
stupido sia il contesto o incredibile nessuna
contraddizione è ammessa.
Il patto con l’audience è antico: la sospensione
della INCREDULITÀ da parte del lettore è
mantenuta fintanto che la storia è coerente e
consistente
con la sua stessa mitologia
38. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE AVERE…
un grande profondo mondo narrativo con un
passato un presente e un futuro e con
dentro i semi di altre storie possibili
(l’anello di Mordoc, la storia infinita, i mondi
di star wars o di Star Trek, la storia dei
maghi/mostri di Harry Potter, ..
una ricchezza di dettagli e una cura del
particolare tale da farci prendere sul serio
l’universo fantastico in cui ci trasporta
Coerenza e logica interna non importa quanto
stupido sia il contesto o incredibile nessuna
contraddizione è ammessa.
Il patto con l’audience è antico: la sospensione
della INCREDULITÀ da parte del lettore è
mantenuta fintanto che la storia è coerente e
consistente
con la sua stessa mitologia
una trama con una parabola
narrativa coinvolgente (inizio,
conflitto, risoluzione) che tocca
ideali universali profondi, ci fa
identificare con i personaggi
con creatività e originalità
(magari rovesciando il modo
in cui i classici archetipi si
presentano)
39. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE AVERE…
un grande profondo mondo narrativo con un
passato un presente e un futuro e con
dentro i semi di altre storie possibili
(l’anello di Mordoc, la storia infinita, i mondi
di star wars o di Star Trek, la storia dei
maghi/mostri di Harry Potter, ..
una ricchezza di dettagli e una cura del
particolare tale da farci prendere sul serio
l’universo fantastico in cui ci trasporta
Coerenza e logica interna non importa quanto
stupido sia il contesto o incredibile nessuna
contraddizione è ammessa.
Il patto con l’audience è antico: la sospensione
della INCREDULITÀ da parte del lettore è
mantenuta fintanto che la storia è coerente e
consistente
con la sua stessa mitologia
una trama con una parabola
narrativa coinvolgente (inizio,
conflitto, risoluzione) che tocca
ideali universali profondi, ci fa
identificare con i personaggi
con creatività e originalità
(magari rovesciando il modo
in cui i classici archetipi si
presentano)
UNA CAUSA per cui vale la pena di combattere, una META da raggiungere
UN IDEALE da conseguire
e infine
il coinvolgimento dei fan, la validazione dagli otaku, la partecipazione attiva degli
appassionati a un livello COMPLETAMENTE NUOVO
40. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE ANCHE…
curare la segmentazione del target (per età, genere eccetera..)
41. UNA STORIA PER DIVENTARE TRANSMEDIALE DEVE ANCHE…
curare la segmentazione del target (per età, genere eccetera..)fare attenzione alla coordinazione tra le varie narrazioni che possono andare
avanti nel tempo… teoricamente in modo indefinito
42. DUE STRATEGIE A CONFRONTO: CONTROLLO/APERTURA
controllo
stretto del CANONE
autorialità o separazione
tra diversi media
Sistemi più
aperti, Users generate
contents, molteplicità di voci
e di linee narrative,
collaborazione,
co-creazione,
https://www.youtube.com/watch?v=-Om5GmI6Vrw
43. DUE STRATEGIE A CONFRONTO: CONTROLLO/APERTURA
controllo
stretto del CANONE
autorialità o separazione
tra diversi media
Sistemi più
aperti, Users generate
contents, molteplicità di voci
e di linee narrative,
collaborazione,
co-creazione,
“Se i mondi
narrativi pur molto
validi si chiudono
in loro stessi
avranno una data
di scadenza (Harry
Potter/Twilight)
Se l’azione può
essere svolta solo
all’interno del
canone dei libri/
film/comics alla
fine mancherà loro
il respiro per
sviluppare sempre
nuove storie e si
ridurrà il
coinvolgimento dei
fan” (Jeff Gomez)
https://www.youtube.com/watch?v=-Om5GmI6Vrw
44. STORYTELLING 2.0 : COSA PUÒ FARE L’AUDIENCE
Una o l’altra o tutte queste cose insieme:
➤ commentare
➤ condividere contenuti
➤ giudicare e recensire pubblicamente
➤ creare community sia online che offline nel mondo reale
(eventi, incontri, flash mob)
➤ Creare contenuti “canonici” che potranno o meno venir
accettati dagli autori
➤ Editare, modificare, parodiare contenuti
➤ Interagire con autori, cast, …
45. STORYTELLING 2.0 : COSA PUÒ FARE L’AUDIENCE
Una o l’altra o tutte queste cose insieme:
➤ commentare
➤ condividere contenuti
➤ giudicare e recensire pubblicamente
➤ creare community sia online che offline nel mondo reale
(eventi, incontri, flash mob)
➤ Creare contenuti “canonici” che potranno o meno venir
accettati dagli autori
➤ Editare, modificare, parodiare contenuti
➤ Interagire con autori, cast, …
LA SCALA DEL SUCCESSO
46. ENTRIAMO NEL MARKETING
➤ Se il transmedia storytelling nasce nell’entertainment, nel mondo del cinema, della tv,
delle saghe e delle serie e della loro promozione (e vitalità nel tempo), il marketing
di prodotto non ci ha messo molto a farne uno dei suoi cavalli di battaglia. Era già
preparato per questo (digital strategy, social media marketing, content marketing)
➤ Il vecchio mondo della pubblicità ripetitiva degli spot o delle pagine tabellari sta
mostrando i suoi punti deboli: colpisce a caso, si ripete, è insistente, irritante. Per
trovare un minimo di attenzione deve essere brevissima e per essere brevissima deve
rinunciare a raccontare cose…
➤ Con il Transmedia storytelling il messaggio invece si moltiplica su ogni piattaforma
senza ripetersi mai, si sviluppa in nuove inaspettate direzioni mantenendo coerenza
interna ma aprendo nuove linee narrative a seconda delle diverse piattaforme in cui si
trova, crea una ricca originale esperienza per il consumatore che viene attratto
(pull)e non spinto (push) nel mondo narrativo di una azienda o di un prodotto
➤ INOLTRE c’è sempre aperto il dialogo e l’audience che ha voce in capitolo, giudica,
commenta, critica, e può trasformarsi in un potente gratuito e credibile portavoce del
brand
47. ENTRIAMO NEL MARKETING
➤ Se il transmedia storytelling nasce nell’entertainment, nel mondo del cinema, della tv,
delle saghe e delle serie e della loro promozione (e vitalità nel tempo), il marketing
di prodotto non ci ha messo molto a farne uno dei suoi cavalli di battaglia. Era già
preparato per questo (digital strategy, social media marketing, content marketing)
➤ Il vecchio mondo della pubblicità ripetitiva degli spot o delle pagine tabellari sta
mostrando i suoi punti deboli: colpisce a caso, si ripete, è insistente, irritante. Per
trovare un minimo di attenzione deve essere brevissima e per essere brevissima deve
rinunciare a raccontare cose…
➤ Con il Transmedia storytelling il messaggio invece si moltiplica su ogni piattaforma
senza ripetersi mai, si sviluppa in nuove inaspettate direzioni mantenendo coerenza
interna ma aprendo nuove linee narrative a seconda delle diverse piattaforme in cui si
trova, crea una ricca originale esperienza per il consumatore che viene attratto
(pull)e non spinto (push) nel mondo narrativo di una azienda o di un prodotto
➤ INOLTRE c’è sempre aperto il dialogo e l’audience che ha voce in capitolo, giudica,
commenta, critica, e può trasformarsi in un potente gratuito e credibile portavoce del
brand
Questo significa che i brand devono:
avere un maggior senso della loro storia e delle loro potenzialità narrative
(content marketing)
avere coscienza dell’essenza del brand della sua vera natura e significato
e infonderla entro differenti storie che si muovono offline e online
48. MARKETING TRANSMEDIALE: OLTRE LA STORIA L’ACQUISTO
A differenza di Hollywood il marketing non usa storie
per promuovere storie, ma usa le storie per vendere
prodotti
Questo significa che l’interesse preponderante non è sul
racconto, ma su come e quanto il racconto, può indurre il
pubblico a trasformarsi in consumatore
da Transmedia storytelling a Transmedia impulse
➤ Lo scopo del marketing è attivare l’impulso del cliente a
“consumare” imbrigliandolo in una rete fatta di
frammenti di trame che trova tra tv, cellulare, pc, comics,
giochi… ma che sono legate allo stesso brand-narratore
Questo è possibile solo se si rompono le barriere tra
autori/programmatori e tecnici/marketing experts e creare
una esperienza immersiva per l’audience.
https://www.youtube.com/watch?v=-xrgAKXmLLk
Lara Hoefs, The Twilight
Saga Brand Manager and
Transmedia Producer
presso
http://storydisruptive.com
49. MARKETING TRANSMEDIALE: OLTRE LA STORIA L’ACQUISTO
A differenza di Hollywood il marketing non usa storie
per promuovere storie, ma usa le storie per vendere
prodotti
Questo significa che l’interesse preponderante non è sul
racconto, ma su come e quanto il racconto, può indurre il
pubblico a trasformarsi in consumatore
da Transmedia storytelling a Transmedia impulse
➤ Lo scopo del marketing è attivare l’impulso del cliente a
“consumare” imbrigliandolo in una rete fatta di
frammenti di trame che trova tra tv, cellulare, pc, comics,
giochi… ma che sono legate allo stesso brand-narratore
Questo è possibile solo se si rompono le barriere tra
autori/programmatori e tecnici/marketing experts e creare
una esperienza immersiva per l’audience.
https://www.youtube.com/watch?v=-xrgAKXmLLk
Lara Hoefs, The Twilight
Saga Brand Manager and
Transmedia Producer
presso
http://storydisruptive.com
Lo storyteller non si limita a dare la sua storia al marketing team
che la promuove, ma entra nella strategia di promozione perché
aiuta a costruire il coinvolgimento dell’audience, sostiene e nutre
la comunità dei fan, inventa le storie parallele (extensions)
e partecipa agli eventi..
Il marketing non si limita a costruire una campagna di promozione
ma pensa anche alla storia e alle sue possibile declinazioni,
ampliamenti, spin off, stabilisce il calendario delle uscite, lavora
al continuo nutrimento dei fan/community
50. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
51. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
52. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
Piano
editoriale
storie per
diverse
piattaforme
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
53. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
Piano
editoriale
storie per
diverse
piattaforme
Controllo
della
molteplicità
delle voci.
Mitologia
rispettata
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
54. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
Piano
editoriale
storie per
diverse
piattaforme
Controllo
della
molteplicità
delle voci.
Mitologia
rispettata
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
call to
action,
attivazione
del
pubblico
55. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
Piano
editoriale
storie per
diverse
piattaforme
Controllo
della
molteplicità
delle voci.
Mitologia
rispettata
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
call to
action,
attivazione
del
pubblico
ascolto,
nutrimento,
coinvol-
gimento
analisi dei
dati
56. 5 QUALITÀ PER UNA STRATEGIA
5. fan
community
4.
esperienze
interattive
1.una
buona storia
2. una
strategia
T.M.S.
3.
mondo
narrativo
coerente
ricco
Piano
editoriale
storie per
diverse
piattaforme
Controllo
della
molteplicità
delle voci.
Mitologia
rispettata
conoscere
l’azienda la
sua storia e
i suoi
prodotti il
suo
messaggio
call to
action,
attivazione
del
pubblico
ascolto,
nutrimento,
coinvol-
gimento
analisi dei
dati
➤ https://www.youtube.com/watch?
57. UN ESEMPIO -
➤ La campagna globale “Thank you, Mom” parte il 17 aprile 2012 scorre su tutti i mezzi fisici e digitali in
giro per il mondo è legata alle Olimpiadi di Londra, ma da allora è viva in forme e modi diversi (Rio 2016)
➤ La campagna parte ufficialmente 100 giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di
Londra, di cui Procter è main sponsor, la storia principale sta in “Best Job” il film (2 minuti) pubblicitario
emozionale, diretto dal regista Gonzalez Inarritu su cui si fonda la campagna.
➤ l’insight che sostiene la narrazione e il marketing: P&G is in the business of helping moms le mamme, il loro
coraggio, la loro determinazione sono dietro gli atleti, P&G è sponsor delle mamme! - “Grazie mamma”
diventa il messaggio di tutta la campagna il mondo narrativo è globale: storie di mamme coraggiose in
tutto il mondo!
➤ La campagna TV viene preceduta e accompagnata dalla diffusione di filmati su Youtube con storie
correlate ma sempre diverse, con una una grande spinta di viralizzazione,
➤ Nella pagina Facebook gli utenti possono caricare i propri messaggi di ringraziamento alla mamma
➤ l’app “My mom and me”,per caricare le proprie storie e condividerle
➤ un account Twitter. “Thank you, Mom”
➤ massiccio investimento in attività in-store
➤ https://www.youtube.com/watch?v=BnBvlz8EaZ0
58. UN ESEMPIO -
➤ La campagna globale “Thank you, Mom” parte il 17 aprile 2012 scorre su tutti i mezzi fisici e digitali in
giro per il mondo è legata alle Olimpiadi di Londra, ma da allora è viva in forme e modi diversi (Rio 2016)
➤ La campagna parte ufficialmente 100 giorni prima della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di
Londra, di cui Procter è main sponsor, la storia principale sta in “Best Job” il film (2 minuti) pubblicitario
emozionale, diretto dal regista Gonzalez Inarritu su cui si fonda la campagna.
➤ l’insight che sostiene la narrazione e il marketing: P&G is in the business of helping moms le mamme, il loro
coraggio, la loro determinazione sono dietro gli atleti, P&G è sponsor delle mamme! - “Grazie mamma”
diventa il messaggio di tutta la campagna il mondo narrativo è globale: storie di mamme coraggiose in
tutto il mondo!
➤ La campagna TV viene preceduta e accompagnata dalla diffusione di filmati su Youtube con storie
correlate ma sempre diverse, con una una grande spinta di viralizzazione,
➤ Nella pagina Facebook gli utenti possono caricare i propri messaggi di ringraziamento alla mamma
➤ l’app “My mom and me”,per caricare le proprie storie e condividerle
➤ un account Twitter. “Thank you, Mom”
➤ massiccio investimento in attività in-store
➤ https://www.youtube.com/watch?v=BnBvlz8EaZ0
concetto di business: “P&G is in the
business of helping moms” è
certamente uno slogan ma spinge
l’azienda, e i suoi marketer, a
riconsiderare il focus strategico;
dalle campagne brand-centriche
alla campagna di corporate
reputation. Il valore distintivo non è
tanto sul prodotto ma sulla sua
provenienza e sulla reputazione di
chi lo porta sul mercato;
storytelling. Una grande storia
d’amore, senza confini di tempo e di
cultura con una forza narrativa
distintiva
messaggio a valenza emozionale,
motore principale per la
viralizzazione
Transmedialità: ogni mezzo dialoga
con gli altri per un’unica esperienza
di brand
engagement: interazione con i
propri consumatori
global: un unico messaggio forte,
interculturale
59. UN ALTRO ESEMPIO - INTEL/T0SHIBA
➤ Intel vende questo. Processori dentro computer
di altri… come faccio a inventare una storia
capace di coinvolgere?
➤ Non è forse questo il “cuore” di ogni
computer?
➤ Non è forse quello che davvero conta invisibile
ma essenziale? Da questo insight parte l’idea…
➤ “The Beauty Inside” è il film (2012) con con alcuni attori principali e la regia di Drake Doremus, premiato al
Sundance Film Festival.
➤ Gli spettatori hanno l’opportunità di interpretare il ruolo di protagonista nel film partecipando a un provino
online globale lanciato su Facebook.
➤ Personaggi e pubblico portano numerosi elementi dei social media nella storia, nei provini e negli episodi, e nel
sito.
➤ Il film diventa una serie globale (6 episodi la settimana) e va avanti per anni (2015)
➤ https://www.youtube.com/watch?v=qyMQIMeSCVY
➤ https://www.youtube.com/watch?v=3GdWUjG72sk
60. UN ALTRO ESEMPIO - INTEL/T0SHIBA
➤ Intel vende questo. Processori dentro computer
di altri… come faccio a inventare una storia
capace di coinvolgere?
➤ Non è forse questo il “cuore” di ogni
computer?
➤ Non è forse quello che davvero conta invisibile
ma essenziale? Da questo insight parte l’idea…
➤ “The Beauty Inside” è il film (2012) con con alcuni attori principali e la regia di Drake Doremus, premiato al
Sundance Film Festival.
➤ Gli spettatori hanno l’opportunità di interpretare il ruolo di protagonista nel film partecipando a un provino
online globale lanciato su Facebook.
➤ Personaggi e pubblico portano numerosi elementi dei social media nella storia, nei provini e negli episodi, e nel
sito.
➤ Il film diventa una serie globale (6 episodi la settimana) e va avanti per anni (2015)
➤ https://www.youtube.com/watch?v=qyMQIMeSCVY
➤ https://www.youtube.com/watch?v=3GdWUjG72sk
61. NON SOLO UNO STRUMENTO PER “GIGANTI”
➤ Il Transmedia storytelling è uno strumento interessante non solo per
il marketing di prodotto ma anche e soprattutto per i settori
➤ dell’educazione
(http://www.thedigitalshift.com/2014/06/featured/many-ways-tell-
story-transmedia-transforming-education-classrooms/ )
(https://sekopka.wordpress.com/2014/05/07/transmedia-education-
using-transmedia-in-the-classroom-with-a-focus-on-interactive-
literature/ )
➤ dell’associazionismo
➤ della politica e dell’attivismo
(http://henryjenkins.org/blog/2016/01/telling-stories-lina-srivastava-
talks-about-transmedia-activism-part-one.html)
➤ della ricerca e della sua diffusione e presentazione