Uilpa giustizia x gravi condizioni igienico sanitarie uffici di Reggio Calabria 19 10 15
1. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione
COORDINAMENTO NAZIONALE MINISTERO GIUSTIZIA
presso Ministero della Giustizia – Via Arenula, 69/70 – 00186 ROMA
tel. 06/68852036 – 06/68978849 - fax 06/6869555
E-mail: giustizia@uilpa.it
pr. n. 119/10/2015/uil
Roma, 19 ottobre 2015
Al Ministro della Giustizia
Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento
Organizzazione Giudiziaria
Al Direttore Generale
Personale e Formazione DOG
c/o Ministero della Giustizia - ROMA
e, p.c.
Al Presidente Corte Appello - Reggio Calabria
Al Procuratore della Repubblica - Reggio Calabria
Al Presidente del Tribunale - Reggio Calabria
Al Dirigente Procura della Repubblica - Reggio Calabria
Al Dirigente Tribunale - Reggio Calabria
Al Prefetto - Reggio Calabria
Al Sindaco - Reggio Calabria
Al Segretario Generale UILPA – ROMA
Al Segretario Generale Territoriale UILPA - Reggio Calabria
Al Coordinatore Provinciale UILPA Giustizia - Reggio Calabria
OGGETTO: PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE – Procedura di
conciliazione personale giudiziario – TRIBUNALE E PROCURA DELLA
REPUBBLICA DI REGGIO CALABRIA –
Riscontro la nota prot. n. 45/2015, del 14/10/15, che ad ogni buon fine
si allega, della Segreteria Territoriale UILPA di Reggio Calabria, con la quale si
proclama lo stato di agitazione del personale per questioni attinenti prettamente la
sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro degli Uffici giudiziari.
Lo scrivente preliminarmente, a nome dell’intero Coordinamento
Nazionale UILPA Giustizia e suo personale, esprime la massima solidarietà e
condivisione all’azione intrapresa dalla Segreteria Territoriale di Reggio Calabria, di
cui ne sosterrà ogni iniziativa, anche di carattere giudiziario.
Azione che, sicuramente, verrà perseguita anche su tutto il territorio
nazionale, dove, oramai, la problematica “sicurezza “ nelle strutture della Giustizia è
divenuta non più sostenibile, né rinviabile.
Non è più pensabile, né accettabile, sopportare, da parte dei lavoratori
della Giustizia, già fortemente provati dall’eccessivo carico di lavoro, condizioni di
sicurezza ed igienico-sanitarie peggiori di quelle dei paesi del cd “terzo mondo”.
2. Condizione, questa, sotto gli occhi di tutti e tollerata, nel più profondo
ed assordante silenzio, da parte dei Capi degli Uffici e dell’Amministrazione centrale,
“datori di lavoro”, i quali rappresentano la “legge” che dovrebbero far rispettare.
Non si comprende come Capi degli Uffici, Procuratori della
Repubblica e Presidenti di Tribunale, mettano sotto inchiesta e processino, anche
penalmente, imprenditori le cui aziende non sono a norma sulla sicurezza, addirittura
imponendo a molti di questi la chiusura ed il sequestro degli stabilimenti, delle
fabbriche e degli immobili, riducendoli al fallimento, con tutto ciò che ne consegue,
quando poi non si dispone la chiusura dei propri Uffici giudiziari, che versano in
condizioni anche peggiori.
Peraltro, le drammatiche condizioni degli Uffici giudiziari vengono
puntualmente rappresentate, nelle loro enormi carenze igienico-sanitarie, proprio nei
DVR (Documenti di Valutazione del Rischio) che, sono redatti dai tecnici
responsabili della sicurezza, dai datori di lavoro (Capi Ufficio), dagli RLS
(rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza), dai Medici competenti di tutti i
Palazzi di giustizia d’Italia.
Non è più sopportabile, è una vera Ingiustizia nella Giustizia!
Il caso di Reggio Calabria è emblematico e, si è certi, non rimarrà
isolato.
Bene ha fatto la nostra Responsabile Territoriale UILPA, Patrizia Foti,
a rendere pubblico il degrado in cui versano gli Uffici giudiziari ed in quali
condizioni, di sicurezza ed igienico-sanitarie devono operare utenti, lavoratori ed
operatori tutti della Giustizia, condizioni, quelle reggine, che offendono la dignità
delle persone.
Sicuramente il Coordinamento Nazionale UILPA Giustizia sulla
questione sicurezza, nel senso lato del termine, aprirà una “vertenza” che riguarderà
tutte le strutture e gli uffici dei quattro Dipartimenti del Ministero della Giustizia
(DOG, DAP, DGM, Archivi Notarili/DAG).
L’opinione pubblica deve sapere in che condizioni lavorano quanti
operano nella Giustizia!
Molte di queste insostenibili condizioni sono state determinate, anche,
dai recenti accorpamenti di Uffici, mediante la revisione della geografia giudiziaria,
che, oltre a creare disservizi e disagi agli utenti/cittadini, ha determinato condizioni di
sovraffollamento, al limite della vivibilità, negli uffici accorpanti.
Alla luce di quanto sopra rappresentato, lo scrivente ritiene opportuno
e necessario un immediato intervento delle SS.LL., rispettivamente per quanto di
propria competenza, affinché vengano impartite disposizioni tali da far tornare nella
normalità le condizioni di sicurezza ed igienico–sanitarie degli Uffici giudiziari di
Reggio Calabria, così da dare il giusto e decoroso luogo di lavoro ad un personale già
fortemente penalizzato e mortificato nel riconoscimento della propria dignità
personale e professionale, restituendo, anche, alla popolazione reggina una struttura
pubblica che sia specchio del rinnovato rispetto di cui deve godere sempre la
Giustizia.
Fiducioso di un pronto e favorevole riscontro, porge cordiali saluti.