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Rapporto supplementare del governo giapponese
                           all'IAEA

  - L’incidente alla centrale elettro-nucleare TEPCO di Fukushima -


                     (Seconda relazione)


                          (Riepilogo)




                        Settembre 2011




Quartier Generale di Risposta all'Emergenza Nucleare

                   Governo del Giappone
Indice


1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. Ulteriori sviluppi per quanto riguarda l'incidente nucleare . . . . . . . . . . . 3
3. Attività per risolvere l'incidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
4. Risposte a persone che soffrono in conseguenza dell'incidente nucleare (fuori-sito) . 18
5. Piani per il sito della centrale nucleare dopo il ripristino dall'incidente (in-sito) . . . 22
6. Situazione riguardante l'impegno per affrontare gli insegnamenti appresi (28 punti) . 24
7. Situazione relativa alle delibere per migliorare gli standard, ecc. . . . . . . . . . 37
8. Ulteriore sforzo di valutazione della sicurezza per le centrali elettro-nucleari . . . . 38
9. Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38



1. Introduzione


   Il Quartier Generale di Risposta all'Emergenza Nucleare del Governo del Giappone
(GNER HQ) ha preparato per la conferenza ministeriale sulla sicurezza nucleare con
l'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (IAEA), convocata nel mese di giugno 2011,
una relazione (di seguito denominata "Rapporto Giugno") sulla situazione dell'incidente
verificatosi nelle Centrali nucleari di Fukushima della Tokyo Electric Power Company
(TEPCO) avvenuto l'11 marzo di quest'anno. Questa relazione ha riguardato l'insorgenza e lo
sviluppo dell'incidente, le risposte all'emergenza nucleare, le lezioni apprese dall'incidente fino
a quel momento, e altre questioni del genere. Il Quartier Generale ha presentato la relazione
all'IAEA e alla Conferenza.

   La dichiarazione ministeriale e la sintesi della Presidenza della sessione plenaria della
Conferenza, stabiliscono le aspettative, verso il Giappone, per la fornitura continua di
informazioni. Il governo riconosce che spetta al Giappone di continuare a fornire informazioni
precise riguardo all’incidente, alla comunità internazionale, con le lezioni apprese
dall'incidente. In conformità con quest’approccio il governo giapponese ha deciso di
raccogliere informazioni sullo stato delle cose dopo il rapporto di giugno, sotto forma di una
relazione complementare, e la sottopone alla IAEA, in occasione delle riunioni del consiglio di
amministrazione, e alla Conferenza Generale.




                                                  1
Il ripristino dall'incidente alla centrale elettro-nucleare di Fukushima procede
costantemente passo con la fase 2, dopo aver completato la fase 1, per realizzare, tra l'altro, il
raffreddamento stabile dei reattori nucleari e delle vasche del combustibile esaurito. Detto
questo, la situazione è tale che alcuni mesi dovrebbero bastare a portare al raffreddamento più
stabile. In tale situazione, i seguenti tre punti sono stati rilevati nella preparazione di questo
rapporto supplementare:

   (1) Raccolta delle informazioni aggiuntive sull'incidente dopo il rapporto di giugno, e
attività in corso per realizzare il ripristino dall'incidente.
    (2) Stato attuale delle attività per sfruttare appieno le lezioni apprese.
    (3) Situazione delle attività in risposta a chi ha sofferto a causa dell'incidente nucleare
(risposta fuori-sito) e aggiornamento di un piano a medio - lungo termine per le attività
successive al ripristino del sito dall'incidente (piano in-sito).

   In particolare per quanto riguarda il punto (3) di cui sopra, il governo giapponese, non solo
continua con le proprie iniziative, ma ritiene anche che sia di fondamentale importanza, nel
contesto del costante avanzamento, affrontare le questioni con l’ausilio d’informazioni, come
ad esempio esperienze correlate e risultati della ricerca di altre nazioni, in tutto il mondo e
presso organizzazioni internazionali, con l’utilizzo della loro cooperazione tecnica. Il
Giappone spera che il presente rapporto servirà a generare questo tipo di collaborazione.

   Questa relazione complementare testimonia in modo molto dettagliato quello che è stato
accertato fino adesso, per quanto riguarda le risposte, non solo alla centrale elettro-nucleare di
Fukushima, ma anche su altre centrali elettro-nucleari colpite dal Terremoto del distretto
Tohoku-Off della costa del Pacifico e dal successivo maremoto. Inoltre, il rapporto fornisce un
resoconto degli sviluppi in termini di risposta a chi soffre in conseguenza dell'incidente
nucleare, compresi gli sforzi di decontaminazione. Mentre non sono presentate, come nel
rapporto di giugno, le attività di risarcimento dei danni nucleari.

   La preparazione di questo rapporto supplementare è stata fatta nel "Quartier generale del
governo in risposta all'emergenza nucleare", prendendo in considerazione le attività di
recupero dall'incidente condotte dall' "Ufficio risposta integrata Governo-TEPCO", con
l'ascolto anche di pareri di eminenti personalità esterne. Il lavoro di preparazione di questo
rapporto è stato gestito nel suo complesso dal Sig. Goshi Hosono, Ministro per il Ripristino e
la prevenzione degli incidenti nucleari, e compilato con il signor Yasuhiro Sonoda, con un
ruolo centrale del segretario parlamentare dell'ufficio di gabinetto.




                                                    2
La politica di base del Giappone è di mantenere un elevato grado di trasparenza quanto al
rilascio d'informazioni circa l'incidente. Di conseguenza, in questa relazione si è prestata
attenzione a fornire descrizioni accurate dei fatti, valutando al tempo stesso, il più
rigorosamente e oggettivamente possibile, le contromisure per affrontare l'incidente. Per
confermare varie situazioni sono state effettuate udienze con le parti interessate, quando
ritenuto necessario. Le descrizioni delle situazioni di fatto si basano su quello che è stato
accertato al 31 agosto.

   Il Giappone continuerà a fare pieno uso delle opportunità necessarie per la diffusione al
mondo di relazioni aggiuntive sull'incidente, con un formato simile. Inoltre, con le attività ora
pienamente avviate del "Comitato d'inchiesta sull'incidente alla centrale nucleare di
Fukushima della società Tokyo Electric Power" istituito dal governo, i risultati dell'indagine
saranno resi pubblici al mondo nel corso del tempo.

    Il Giappone intende impegnarsi negli sforzi per il ripristino di questo incidente, in
collaborazione con il mondo. Sosterrà allo stesso tempo con fermezza il principio di
trasparenza nel continuare a fornire informazioni al mondo sullo stato attuale dell'incidente
attraverso l'IAEA



2. Ulteriori sviluppi per quanto riguarda l'incidente nucleare


   (1) Il terremoto del distretto Off Tohoku nell'oceano Pacifico e il conseguente maremoto

   Attraverso l'analisi dei dati osservati del terremoto e delle forme d'onda del maremoto,
sono stati realizzati, rispettivamente un processo delle fratture origine del terremoto (un
modello sismico) e un processo delle fratture origine del maremoto (un modello maremoto). I
risultati di queste analisi hanno indicato che gli slittamenti, uno dei fattori più importanti nei
meccanismi all'origine di terremoti e maremoti, sono stati tra i 55 e i 70 m lungo la fossa
abissale del Giappone.

   C'è un'alta probabilità che il recente terremoto sia stato di magnitudo 9, in termini di scosse
di lungo periodo, ma abbia avuto al tempo stesso le caratteristiche di magnitudo 8 in termini
scosse di breve periodo.




                                                  3
È probabile che i fattori che hanno influito principalmente sul livello dell'acqua del
maremoto comprendano sia lo scorrimento di grandi dimensioni di cui sopra, che la
sovrapposizione degli effetti, a causa di un ritardo nei tempi di inizio rottura, associata alla
frattura consecutiva di più aree di sorgente sismica.

(2) Stato dell'incidente verificatosi nelle centrali elettro-nucleari di Fukushima, ecc.

    TEPCO ha riferito che, nel tentativo di accertare l'altezza dell'inondazione e la zona
allagata dei locali della centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi, è riuscita a riprodurre
per la maggior parte, il comportamento reale, mediante modelli di sorgente di maremoto
ricavati dalla simulazione d'immagine. TEPCO ha anche presentato risultati d'indagine
rivelanti che i pannelli dei corridoi diretti principali delle unità 1, 2 e 4 sono stati inondati dal
maremoto, mentre quelli delle unità 3, 5 e 6 sono stati risparmiati, e che la via che ha portato
all’inondazione degli edifici principali è stata principalmente l'apertura al suolo sul lato mare
dell'edificio turbina e l'apertura di collegamento del canale sotterraneo.

   TEPCO ha anche riportato i risultati di una valutazione per analizzare gli impatti dei
terremoti sugli edifici e le strutture nonché le apparecchiature e le tubazioni critiche per la
sicurezza, affermando che si può stimare che le strutture più importanti e le attrezzature che
avevano funzioni chiave in materia di sicurezza erano, al momento del terremoto e subito
dopo, in grado di assicurare le funzioni di sicurezza. Mentre molti aspetti per quanto riguarda
lo stato dettagliato degli impatti causati dal terremoto rimangono poco chiari, l'Agenzia di
sicurezza nucleare e industriale (NISA) intende condurre altre indagini ed esami, ad esempio
attraverso una sostanziale inchiesta in loco, ed effettuare valutazioni.

   L'agenzia NISA ha ricevuto rapporti dalla TEPCO riguardo all’incidente ed è andata avanti
con le indagini avvalendosi di audizioni con i dipendenti di TEPCO e di altri. In base a queste,
le principali informazioni aggiuntive sullo stato della risposta iniziale alle centrali dopo
l'incidente avvenuto, con riguardo a questioni come il raffreddamento, l'iniezione alternativa
d’acqua, lo sfiato dei PCV, e così via, così come lo stato attuale delle cose compreso lo stato
delle vasche del combustibile esaurito, lo stato dei RPV, e simili sono stati appurati come
segue.

   1) Stato generale della centrale elettro-nucleare Fukushima Dai-ichi
   Nella centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi dopo il terremoto, il personale
designato per gli interventi di emergenza è stato in grado di garantirli, dette persone hanno




                                                   4
dovuto svolgere vari interventi in una situazione di disastri simultanei a più unità. Come
conseguenza della perdita di tutte le alimentazioni in corrente alternata (CA), a causa del
maremoto impressionante, i mezzi di comunicazione all'interno della centrale elettrica erano
estremamente limitati, inclusa la perdita di funzione del sistema PHS sito-specifico. Il sistema
di monitoraggio dei parametri del sistema di sicurezza (SPDS), che è il sistema per capire lo
stato di ogni impianto, ha smesso di funzionare, con un impatto negativo per la formulazione
di contromisure al quartier generale di risposta all’emergenza della centrale.
    Sulla base del danno dei suoi impianti di generazione di energia elettrica, TEPCO aveva
fatto confluire i veicoli di alimentazione elettrica di tutte le sue succursali alla centrale
nucleare di Fukushima Dai-ichi già nella prima serata dell'11 marzo, ma a causa dei danni alle
strade e degli ingorghi, non furono in grado di procedere come previsto. E’ stato anche
considerato, dalla Difesa, il trasporto aereo di automezzi di alimentazione, ma non poteva
essere realizzato a causa del grande peso di tali mezzi. È in tale contesto che, utilizzando gli
automezzi di alimentazione assicurati prima dell'alba del 12 marzo, il personale delle centrali
ha svolto un lavoro di posa di cavi di energia elettrica al fine di ripristinare l'alimentazione, in
mezzo a un ambiente di lavoro estremamente difficile come: oscurità, forti scosse di
assestamento che si verificavano a tratti, un avviso in corso di tsunami importante, pozze
d'acqua lasciate dal maremoto, ostacoli sparsi, dose di radiazione atmosferica elevata, ecc.

2) L'unità 1 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi
- Il raffreddamento iniziale
     Sebbene il raffreddamento mediante condensatore d’isolamento (IC) (due linee) sia iniziato
dopo l'arresto automatico del rettore, successivamente è stato arrestato manualmente secondo i
documenti di procedura operativa, a causa di una rapida diminuzione della temperatura del
RPV. Dopo di che, utilizzando un solo sistema di IC, l'avvio e l'arresto è stato ripetuto
manualmente. La perdita di alimentazione causata dal successivo maremoto ha reso
impossibile mantenere lo stato di funzionamento dell’IC.

- L'iniezione alternativa dell'acqua
    Poiché non era chiaro se le funzioni IC presso l'impianto fossero in grado di essere
mantenute e data l'impossibilità di verificare il livello d'acqua del reattore, alle 17:12 dell'11
marzo, con l'obiettivo di attuare il raffreddamento mediante iniezione d'acqua alternativa,
TEPCO ha cominciato a valutare l'adozione di azioni alternative di iniezione d'acqua (il
sistema di protezione antincendio, il sistema di trattamento dell'acqua di condensa), impostate
come misure di gestione degli incidenti (AM) mediante cisterne antincendio dei vigili del




                                                   5
fuoco, in risposta alla lezione imparata dal terremoto Niigata-ken Chuetsu-oki del 16 luglio
2007. Per quanto riguarda l'utilizzo del sistema di protezione antincendio, il personale ha
aperto manualmente le valvole del sistema di spruzzatori del nucleo e così via, al buio,
rendendo possibile l'iniezione dell'acqua dopo la depressurizzazione del RPV.
   Inoltre, anche se l'impiego di un’autopompa antincendio disponibile presso l'Unità 1 si era
resa necessaria, le frane indotte del maremoto hanno interrotto il flusso di traffico stradale in
loco. Un’autopompa è stata implementata presso l'unità 1, solo dopo essersi assicurati una via
d'accesso rompendo la serratura di una porta che era chiusa. Solo grazie a un lavoro così
difficile, alle 05:46 del 12 marzo l'iniezione di acqua dolce è stata avviata, utilizzando
l'autopompa antincendio, tramite la linea del sistema di protezione antincendio.

   - lo sfiato del contenitore primario (PCV)
   Poiché i mezzi per trasferire il calore al dissipatore di calore finale erano persi a causa del
maremoto, la TEPCO ha iniziato a esaminare dalla primissime fasi dell'incidente, la possibilità
di effettuare lo sfiato del PCV. Quando i dipendenti della centrale collegarono un piccolo
generatore allo strumento, intorno alle 23:50 dell'11 marzo, per verificare la pressione del
PCV-Drywell, essa era di 0,600 MPa assoluti (la pressione massima di funzionamento è 0,427
MPa relativi (= 0,528 MPa assoluti). Pertanto, il personale della centrale nucleare ha iniziato a
lavorare concretamente per attuare lo sfogo. L'evacuazione dei residenti nelle vicinanze veniva
confermata prima di azionare lo sfogo, e alle 9:03 del 12 marzo l'evacuazione di Okuma Town
(distretto Kuma) veniva confermata. Verso le 9:15 i dipendenti dell'impianto hanno eseguito
l'operazione per aprire una valvola di sfiato PCV (apertura 25% della procedura stabilita)
utilizzando la luce di una torcia nel buio. Successivamente i dipendenti erano andati ad
azionare la valvola piccola della camera di soppressione (S/C), ma era impossibile farlo a
causa dell’elevata dose ambientale in quella zona. Pertanto l'operazione di apertura della
valvola piccola della S/C è stata effettuata dalla Sala controllo principale, confidando nella
temporanea pressione residua dell'aria compressa, nella valvola di piccole dimensioni,
l'operazione per aprire la valvola di grandi dimensioni della S/C è stata attuata in loco
mediante l'utilizzo di un compressore, alle 14:00 circa dello stesso giorno. Alle ore 14:30 la
pressione PCV Drywell è stata confermata diminuita, e di conseguenza si è giudicato che lo
sfogo era stata eseguito.

- Situazione della vasca del combustibile esaurito
    A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di
funzionalità della pompa acqua di mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le




                                                 6
funzioni di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. Gli edifici del reattore
sono stati danneggiati dalle esplosioni di idrogeno del 12 marzo e porzioni dei soffitti caddero
sulla faccia superiore della vasca. C'è un'alta probabilità che l'esposizione del combustibile sia
stata evitata grazie al mantenimento del livello dell'acqua della vasca del combustibile esaurito
tramite l'irrorazione di acqua con camion-pompa per calcestruzzo e le iniezioni di acqua
adottate dalla tubazione della vasca di raffreddamento del combustibile e sistemi di pulizia e
fonti d'acqua dolce. Un sistema di raffreddamento alternativo è stato organizzato e gestito dal
10 agosto e attualmente la temperatura dell'acqua si è stabilizzata a circa 30 °C.

   - Stato attuale del RPV
   A partire dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 3,6 m 3 / h, superiore alla
portata equivalente per il calore di decadimento. La temperatura della parte inferiore del RPV
è inferiore a 100 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in
aumento per il mese passato, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per tutto il mese
passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento attraverso il sistema d’iniezione
a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in corso dal 7 aprile.

3) Unità 2 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi
- Il raffreddamento iniziale
   Anche se la perdita dell’alimentazione a causa del maremoto ha reso non identificabile lo
stato di funzionamento del sistema di raffreddamento d’isolamento del nucleo del reattore
(RCIC), alle 02:55, del 12 marzo, è stato confermato che l’ RCIC era in funzione, e
successivamente, il monitoraggio del reattore è continuato per un poco mentre è stato
preparato un sistema alternativo d'iniezione d’acqua.
- L'iniezione alternativa d'acqua
    Dato che subito dopo il maremoto non era possibile determinare se si era mantenuta la
funzione RCIC, così come all’unità 1, TEPCO ha cominciato a valutare l'adozione di
interventi d’iniezione d'acqua alternativi (il sistema di protezione antincendio, il sistema di
trattamento acqua di condensa) che erano stati predisposti come provvedimento AM, come
pure di autopompe e di autocisterne antincendio. In seguito alla conferma del funzionamento
del RCIC, il monitoraggio della condizione del reattore continuò per qualche tempo, e in
parallelo, in caso arresto del RCIC, s'è sviluppata una linea di iniezione d'acqua alimentata
della valvola di contro lavaggio dal pozzo dell'Unità 3, sono stati anche collegati tubi flessibili
al camion antincendio disponibile. Alle 11:01 del 14 marzo, un'esplosione avvenuta
nell'edificio rettore della Unità 3, ha reso inutilizzabile la linea di iniezione d'acqua pronta per




                                                   7
il funzionamento, a causa di danni all'autopompa e alle manichette. Alle 13:25 dello stesso
giorno, quando è stato giudicato che l'esercizio del RCIC non era più disponibile, a causa dei
detriti sparsi sul sito, si è deciso che sarebbe stata attuata l'iniezione diretta d’acqua di mare
dall'area di atterraggio. Dopo di che, mentre il lavoro s’è fermato per una scossa di
assestamento, sono state completate le disposizioni successive, comprese tra l'altro, ricollegare
i tubi flessibili, depressurizzare l’ RPV utilizzando valvole di sicurezza del vapore principale
(SRV), il rifornimento dell’autopompa che si era fermata per mancanza di carburante, mentre
sono state inevitabili interruzioni per le scosse di assestamento. Alle 19:54 dello stesso giorno,
TEPCO ha iniziato le iniezioni di acqua di mare tramite autopompe antincendio.

- Lo sfiato del PCV
   Al fine di creare una situazione in cui potesse essere eseguito lo sfiato del PCV, alle 8:10
del 13 è stata eseguita la manovra per aprire una valvola di sfiato PCV (valvola MO
(motorizzata)) (aperta al 25% secondo la procedura prescritta), e l'operazione di apertura della
valvola grande di sfiato della S/C (valvola AO (pneumatica)) è stata eseguita alle 11:00 dello
stesso giorno per completare la configurazione della linea di sfiato e attendere lo scoppio del
disco di rottura. Tuttavia, successivamente, la valvola di grandi dimensioni S/C è stata chiusa
ed è rimasta indisponibile alla riapertura perché danneggiata dall'esplosione del reattore della
unità 3 alle 11:01 del 14, Comunque, gli sforzi per configurare la linea di sfiato sono
continuati. Intorno alle 21:00 di quel giorno la piccola valvola di sfiato dell’ S/C (valvola AO)
è stata aperta un po', recuperando la configurazione della linea di sfiato. Tuttavia, una politica
di sfogo Drywell è stata adottata perché la pressione sul lato S/C era inferiore alla pressione di
esercizio del disco di rottura e la pressione sul lato Drywell stava aumentando, e un'operazione
di aprire la valvola di sfogo piccolo Drywell (valvola AO) è stata effettuata una volta alle 0:02
del 15, tuttavia, è stato confermato diversi minuti dopo che la piccola valvola era chiusa. Dopo
di che, la pressione Drywell ha mantenuto un alto valore; un suono di un grande urto si è
verificato tra le 6:00 e le 6:10 del giorno 15, mentre la pressione S/C indicava 0 MPa ass. Un
abbassamento della pressione Drywell è stato anche confermato alle 11:25 circa in quel
giorno.

- Situazione della vasca del combustibile esaurito
   A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e della conseguente perdita di
funzionalità della pompa acqua (di raffreddamento) di mare per il terremoto e il maremoto
dell'11 marzo, le funzioni di raffreddamento e di trattamento dell'acqua andarono perdute. Un
pannello di rottura dell’ edificio reattore dell'unità 2 è stato aperto dall'esplosione d'idrogeno




                                                  8
avvenuta il 12 marzo all'edificio reattore dell'unità 1. Dal 20 marzo sono iniziate iniezioni di
acqua di mare tramite le tubazioni di raffreddamento della vasca del combustibile esaurito. (La
commutazione ad una fonte d'acqua dolce è avvenuta il 29 marzo.) Grazie al mantenimento
del livello d'acqua della vasca tramite detto sistema c'è un'alta probabilità che sia stata evitata
l'esposizione del combustibile. Un sistema di raffreddamento alternativo è iniziato il 31
maggio e la temperatura dell'acqua si è stabilizzata a circa 30 °C al momento.

- Lo stato attuale del RPV
    A partire dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 3,8 m3/h, in modo da
superare la portata equivalente al decadimento di calore. La temperatura sul fondo del RPV è
inferiore a 130 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in
aumento per tutto il mese passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento
attraverso il sistema d’iniezione a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in
corso dal 28 giugno.

4) Unità 3 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi
- Il raffreddamento iniziale
     Per quanto riguarda l'unità 3, anche dopo la perdita di tutti le alimentazioni in CA l'11
marzo, l' RCIC ha funzionato per qualche tempo e il raffreddamento del rettore è stata
mantenuto. Tuttavia, alle 11.36 dell'12 marzo, l' RCIC è scattato. Il sistema HPCI, il cui
funzionamento è stato avviato immediatamente, il che significa che alle 12.35 dello stesso
giorno, si fermò alle 02:42 del 13 marzo. Alla luce di questa situazione, TEPCO ha tentato di
riavviare l'iniezione di acqua utilizzando gli impianti di raffreddamento esistenti (HPCI,
RCIC), con motopompe antincendio diesel, ma l' HPCI non è riuscito a operare a causa
dell'esaurimento della batteria. E' stata tentata anche una iniezione di acqua nel RPV, dopo la
conferma delle condizioni del sito, ma l' RCIC non è riuscito a iniziare a operare.

- L’ iniezione d'acqua alternativa
   Dopo il ripristino di una strada, all'interno del sito, che si trova a lato delle unità 5 / 6, con
la rimozione di detriti e altre iniziative, il recupero delle autopompe che erano parcheggiate a
lato delle unità di 5/6, e il trasferimento alla centrale nucleare Fukushima Dai-ichi di
un'autopompa che era stata posizionata come scorta per le emergenze presso la centrale
nucleare Fukushima Dai-ni, la mattina presto del 13 marzo, è stata sviluppata una linea per
l'iniezione di acqua dolce presa dalla cisterna antincendio. Al fine di depressurizzare l' RPV, si
è reso necessario manovrare le valvole di sicurezza del vapore principale (SRV), ma a causa




                                                   9
della carenza delle batterie di lavoro, sono state rimosse e raccolte le batterie delle auto usate
per gli spostamenti dei dipendenti. La depressurizzazione rapida del RPV è stata implementata
utilizzando come fonte di alimentazione tali batterie. In seguito, alle 09:25 dello stesso giorno,
è stata avviata l'iniezione di acqua alternativa con autopompe. Quando la fonte di acqua dalla
cisterna d'acqua dolce antincendio s'è esaurita, alle 13:12 dello stesso giorno, è iniziata
l'iniezione di acqua di mare con lo sviluppo della linea che inietta acqua di mare della fossa
della valvola di contro lavaggio. L'esplosione del 14 marzo nell'edificio reattore ha reso
inutilizzabile la fossa della valvola di contro lavaggio. Dopo altri tentativi d'iniezione di acqua
di mare, intorno alle 16:30 del 14 marzo, sono state sviluppate linee d'iniezione di acqua di
mare con prese dirette dal mare, e l'iniezione è ripresa grazie alle autopompe.

-Lo sfiato del PCV
   Intorno alle 04:50 del 13 marzo l'operazione per aprire la valvola di sfiato è stata avviata
per sfiatare il PCV, e la valvola di grandi dimensioni S/C (valvola AO) non era in grado di
essere aperta nonostante l'eccitazione forzata della valvola elettromagnetica, per l'attivazione
della valvola di grandi dimensioni, utilizzando un piccolo generatore. Quindi è stata portata in
apertura cambiando i cilindri. Inoltre, l'operazione di aprire un altra valvola di sfiato è stata
eseguita manualmente (aperta il 15% della procedura stabilita), la linea di sfiato è stata
completata alle 8:41 circa del 13 marzo, e TEPCO ha atteso lo scoppio del disco di rottura.
Alle 9:24 del 13 marzo è stato confermato che la pressione Drywell era diminuita da 0,637
MPa ass (alle 9:10 del 13) a 0,540 MPa ass (alle 9:24 del 13), in tal modo TEPCO ha
giudicato che lo sfogo era stato effettuato. Tuttavia, successivamente, vi è stata la chiusura
ripetuta di una valvola di sfogo per la perdita di pressione dell'aria compressa, in modo che
l'operazione per aprire la valvola è stata eseguita ogni volta cambiando i cilindri, ecc

- La situazione della vasca del combustibile esaurito
   A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di
funzionalità della pompa acqua mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le funzioni
di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. Tutta la parte superiore esterna
della parete del piano di lavoro presso l'edificio reattore è rimasta danneggiata da
un'esplosione, si presume sia stata l'esplosione di gas idrogeno, il 14 marzo, e una grande
quantità di macerie è caduta sulla vasca del combustibile esaurito. Una grande quantità di
emissioni di vapore dal piano operativo esposto (il 5°) è stata confermata a causa dei danni a
quell'edificio. Il 17 marzo, ha cominciato lo spruzzo di acqua di mare nella parte superiore
dell'edificio reattore con un elicottero della Difesa. Lo stesso giorno è anche iniziato lo




                                                 10
spruzzo verso la vasca del combustibile esaurito mediante l'uso di un veicolo irrorazione
acqua. L'iniezione d'acqua da un'autopompa per calcestruzzo è iniziata il 27 marzo e il 26
aprile è iniziata l'iniezione d'acqua tramite le tubazioni esistenti per il raffreddamento della
vasca di combustibile e per il sistema di trattamento acqua,.E' molto probabile che
l'esposizione del combustibile sia stata evitata mantenendo grazie a questi sforzi il livello
dell'acqua della vasca del combustibile esaurito. Un sistema di raffreddamento alternativo è in
vigore dal 30 giugno e la temperatura dell'acqua è al momento stabilizzata a circa 30 °C.

- Lo stato attuale del RPV
   Dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 7,0 3 / h, superiore alla portata
equivalente al calore di decadimento. La temperatura della parte inferiore del RPV è inferiore
a 120 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per
tutto il mese passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento attraverso il sistema
d’iniezione a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in corso dal 14 luglio.

5) Unità 4 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi
- La situazione della vasca del combustibile esaurito
   A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di
funzionalità della pompa acqua mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le funzioni
di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. La parete laterale superiore e altre
parti del piano operativo sono state danneggiate da un'esplosione che presume sia stata causata
da gas idrogeno, il 15 marzo. Lo spruzzo di acqua dolce tramite un veicolo d'irrorazione acqua
della Difesa, è cominciato il 20 marzo ed è stato condotto periodicamente da allora. Le
iniezioni, utilizzando un impianto temporaneo, sono state avviate il 16 giugno. Dopo aver
analizzato i risultati delle analisi dei nuclidi, ecc. del campione di acqua prelevato nella vasca,
la maggior parte del carburante all'interno della vasca sembra essere in buone condizioni e si
presume che non si sia verificato un danno sistematico massiccio. A questo proposito però, a
causa dei danni all'edificio reattore dell'unità 4, non si può escludere la possibilità che parte
del combustibile sia stata danneggiata dalla caduta di macerie nella vasca. Un sistema di
raffreddamento alternativo è in funzione dal 31 luglio e la temperatura dell'acqua è al
momento stabilizzata a circa 40 °C.
   Inoltre il 30 luglio è stata completata l'installazione di una struttura di sostegno sotto il
basamento della vasca del combustibile esaurito ed è stata migliorata la sicurezza sismica.

6) Centrale nucleare Fukushima Dai-ni




                                                 11
Alla centrale nucleare Fukushima Dai-ni (BWR delle unità 1 ~ 4), prima del terremoto il
11 marzo tutte e quattro le unità erano in funzione. Una linea esterna di alimentazione è stata
assicurata per l'intera centrale nucleare di Fukushima Dai-ni, e quindi l'ottenimento di
un'alimentazione CA è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda le unità 1 e 2, è stato
garantito il sistema di iniezione con turbo-pompa, e, riguardo al sistema di iniezione a motore,
nonostante la totalità del sistema di raffreddamento di emergenza di base (ECCS) sia diventata
inutilizzabile, tutti i sistemi di iniezione ad eccezione della ECCS sono stati assicurati. Così, il
raffreddamento del nucleo è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda le unità 3 e 4, è
stato assicurato il sistema d’iniezione a turbo-pompa, e quanto al sistema d’iniezione a motore,
parte dell’ ECCS e altri sistemi d’iniezione sono stati garantiti, in modo che il raffreddamento
del nucleo è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di
decadimento del PCV, come per l'unità 3, poiché il sistema di rimozione del calore residuo
(RHR) è stato garantito, è stato implementato il raffreddamento continuo, questo ha portato ad
un arresto a freddo. Per quanto riguarda le unità 1, 2 e 4, anche se la funzione di rimozione del
calore è stata persa a causa del maremoto, un sistema RHR è stato ripristinato sostituendo i
motori, con l'installazione temporanea di cavi e l'alimentazione dagli automezzi ad alta
tensione, e in questo modo è stato raggiunto un arresto a freddo.

7) Altre centrali nucleari colpite dal terremoto e dal maremoto
- Centrale nucleare Onagawa
   Nella centrale nucleare Onagawa della TEPCO (BWR unità 1 ~ 3), le unità 1 e 3 erano
operative e l'unità 2 era in procinto di avviare il reattore. Anche dopo il terremoto e il
maremoto, una linea esterna di alimentazione era assicurata per l'intera centrale nucleare. A
causa di un incendio al pannello di distribuzione normale però, l'unità 1 non poteva usare
l'alimentazione del pannello di distribuzione d'emergenza, quindi non poteva usufruire
dell'alimentazione esterna. Tuttavia, attivando il generatore diesel di emergenza, ha potuto
assicurare un'alimentazione CA. Per quanto riguarda il raffreddamento del nucleo, sia la turbo-
pompa del sistema di iniezione di acqua che le pompe motorizzate del sistema di
approvvigionamento idrico sono state garantite alle unità 1 e 3, e il raffreddamento del nucleo
ha avuto successo. Per quanto riguarda l'unità 2, erano già state estratte le barre di controllo
per l'avvio del reattore, e la temperatura dell'acqua nel reattore era di quasi 100 °C, il nucleo è
stato subito portato in arresto a freddo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di
decadimento del PCV, tutti i sistemi di rimozione residua di calore (RHR) hanno potuto essere
assicurati per le unità 1 e 3, e i reattori sono stati raffreddati e portati allo spegnimento a
freddo. Per quanto riguarda l'unità 2, la temperatura dell'acqua era di 100 ºC o meno, e il




                                                  12
reattore è stato passato direttamente in spegnimento a freddo. Un sistema di RHR è diventato
indisponibile a causa del maremoto, ma un altro sistema era disponibile, e questo ha avuto
successo nel garantire la rimozione del calore di decadimento.

- Centrale nucleare Tokai Dai-ni

    La centrale nucleare Tokai Dai-ni dell’Atomic Power Company Tokai del Giappone (BWR
1 unità) era in funzione prima del terremoto l’11 marzo. A causa del terremoto, le tre linee
esterne di alimentazione sono state bloccate e quindi l'alimentazione esterna è andata perduta.
Tutti i generatori diesel di emergenza hanno iniziato a operare. Dopo di che, anche se un
sistema è diventato inutilizzabile a causa del maremoto, attraverso l'utilizzo di un altro
generatore diesel di emergenza , è stata realizzata con successo l'alimentazione CA per un
sistema ad alta pressione di spruzzo nel nucleo (HPCS). Per il raffreddamento del nucleo, un
sistema di approvvigionamento di acqua motorizzato è stato assicurato, e il raffreddamento del
nucleo ha avuto successo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di decadimento dal
PCV, giacché un sistema di alimentazione era assicurato da un generatore diesel di emergenza
e un sistema di alimentazione era assicurato dal sistema di rimozione del calore residuo
(RHR), ha richiesto un certo tempo, ma il raffreddamento è stato mantenuto e si è tradotto in
un arresto a freddo.

(3) La risposta per le zone di evacuazione, ecc.

   Il governo giapponese ha istituito zone di evacuazione, ecc. necessarie al fine di evitare che
l'incidente colpisse gli abitanti nelle zone circostanti. Com’è stato descritto nella relazione di
giugno, il direttore generale del quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha
incaricato i sindaci interessati delle città, dei paesi e dei villaggi, di stabilire dal 22 aprile la
zona nel raggio di 20 km dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi come "Area
ristretta" e, in linea di principio, ai residenti è vietato l'accesso all'area. Allo stesso tempo,
consente sia ai residenti di accedere temporaneamente alle proprie abitazioni (accesso
temporaneo dei residenti) che a organismi pubblici e imprese, ecc, il cui pubblico interesse sia
gravemente danneggiato senza l'accesso temporaneo all'area, di accedere temporaneamente
nella zona (accesso temporaneo pubblico). La prima tornata di accesso temporaneo dei
residenti per tutte le città, paesi e villaggi della zona è stata quasi completa al 31 agosto, con
19.683 famiglie (33.181 persone) che hanno ottenuto l'accesso temporaneo entro tale data.




                                                   13
Il 22 aprile, il governo ha stabilito come "Zona Deliberata per l'Evacuazione" un'area in cui
la dose cumulativa potrebbe raggiungere i 20 mSv in un anno a decorrere dall'insorgere del
sinistro (esterna all'area ristretta). I residenti in questa zona a oggi hanno quasi completato
l'evacuazione. Per quanto riguarda l'area “pronta all'evacuazione in caso di emergenza”,
istituita nello stesso giorno della “zona deliberata per evacuazione”, in cui era necessaria una
risposta di "permanenza in casa" o di evacuazione in caso di emergenza, si stanno compiendo
sforzi per la revoca (cfr. 4. (2) qui sotto).

   Inoltre, poiché a giugno sono stati trovati alcuni punti particolari che non hanno diffusione
aerea (di radiazione), ma in cui la dose cumulativa potrebbe raggiungere i 20 mSv in un anno,
dal verificarsi dell'incidente, secondo il modo di vivere, il governo ha individuato le relative
abitazioni come "punti specifici consigliati per l'evacuazione", e per i residenti che vivono in
questi punti, ed è stato deciso per prima cosa di richiamarne l'attenzione e poi di sostenerli e di
promuovere l'evacuazione. Fino ad oggi, sono stati stabiliti 227 punti specifici consigliati per
l'evacuazione , che interessano 245 famiglie.

(4) Situazione del rilascio di materiali radioattivi

  L'Agenzia per l'Energia atomica del Giappone (JAEA) ha riferito il 12 maggio alla
Commissione per la sicurezza nucleare (NSC) circa il suo calcolo di stima della quantità di
rilascio in atmosfera di iodio-131 e cesio dopo l'incidente verificato e, a seguito del
monitoraggio dell'emergenza dal 12 marzo al 15 è stato così recentemente confermato,
l'agenzia JAEA il 22 agosto ha nuovamente valutato e riportato il risultato alla comissione
NSC.

   Riguardo alla quantità attuale di rilascio di materiali radioattivi dal sito, TEPCO,
utilizzando un grafico della distribuzione di concentrazione, che era stato già preparato per
mezzo di dati osservati delle misure di concentrazione dei materiali radioattivi nell'atmosfera
nei pressi del sito, e un modello di diffusione (in base alla "Guida alle normative per
l'osservazione meteorologica per l'analisi di sicurezza delle centrali nucleotermoelettriche"
della NSC), ha fatto una stima del valore dell'attuale tasso di rilascio di materiali radioattivi
nell'atmosfera. Come risultato, all'inizio di agosto, il valore complessivo di entrambi gli
isotopi, cesio-137 e cesio-134, per unità di tempo è stato stimato in in circa 2,0 × 108
Becquerel/ora (Bq/h).




                                                   14
Il governo prosegue attivamente il monitoraggio ambientale per valutare l'impatto di
materiale radioattivo rilasciato dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi. Nel mese
di luglio, il governo ha istituito la "Conferenza di coordinamento del monitoraggio" per
promuoverne l'attuazione e la valutazione precisa /0} in base ai risultati complessivi di
un'ampia gamma di monitoraggio ambientale eseguita da ministeri, agenzie, comuni e
operatori. Il 2 agosto la Conferenza di Coordinamento ha determinato il "Piano globale di
monitoraggio" da svolgere con attenzione e senza omissioni in merito a:
1) monitoraggio ambientale generale, 2) porti, aeroporti, ecc, 3) Ambiente, acqua, ecc, 4)
terreni agricoli, foreste e campi, ecc, 5) prodotti alimentari, 6) fornitura di acqua, in
collaborazione con le organizzazioni correlate.

   Per il deflusso del materiale radioattivo al mare, dalla centrale elettro-nucleare di
Fukushima Dai-ichi, TEPCO ha messo in atto misure per prevenire il deflusso e mitigare la
diffusione, tra cui la chiusura del condotto sotterraneo situato nella parte superiore delle vie di
deflusso e il blocco dei pozzetti a rischio di deflusso. La concentrazione di materiale
radioattivo in acqua di mare vicino alla presa d'acqua della centrale e allo scarico è ora scesa a
un livello vicino al valore di concentrazione normativo di legge. Tuttavia, in futuro, c'è la
possibilità che l'acqua accumulata sotto terra possa fuoriuscire e aumentare la contaminazione
a mare. Alla luce di questa situazione, è prevista l'installazione (nel terreno) di una parete di
schermatura d'acqua (lato mare) con palancole in tubo di acciaio con funzione di adeguata
schermatura, davanti ad altra diga già esistente delle unità da 1 a 4. Oltre a questo, è in fase di
esame e di studio l'installazione di una parete per schermatura d'acqua (lato terra) che circonda
gli edifici reattore delle unità da 1 a 4 .

   Il Ministero della Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia (MEXT), sulla
base del "Monitoraggio marino in aree più vaste", pubblicato il 6 maggio, continua il
monitoraggio delle concentrazioni di radioattività nei rifiuti sulla superficie del mare,
nell'acqua di mare, nel suolo marino dei fondali al largo della costa delle prefetture di Miyagi,
Fukushima e Ibaraki, ecc, in collaborazione con organizzazioni correlate.

(5) Situazione relativa alle esposizioni a radiazioni

   Per quanto riguarda il valore totale di esposizione esterna e interna dei lavoratori, mentre il
valore medio di 3715 persone a marzo ha raggiunto i 22,4 mSv, c'è una tendenza in calo, con
3,9 mSv come valore medio di 3463 persone nel mese di aprile e 3,1 mSv come valore medio
di 2.721 persone a maggio.




                                                  15
In particolare nel mese di marzo, è stato confermato che sei persone hanno superato 250
mSv, che è il limite di dose per un lavoratore in emergenza. Questi erano tutti dipendenti
TEPCO, operatori e ingegneri di energia elettrica e di strumentazione impegnati nel
monitoraggio della strumentazione nelle sale - controllo principali subito dopo il verificarsi
dell'incidente. TEPCO ha adottato la regola di non permettere ai lavoratori che hanno superato
i 200 mSv di continuare a lavorare nella centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi.

   Per i residenti, la prefettura di Fukushima intende attuare la "Indagine sulla Gestione della
Salute per i residenti nella prefettura di Fukushima", diretta a tutti i suoi abitanti, circa due
milioni. In termini concreti, è prevista un'indagine di base sui comportamenti documentati,
ecc, e sarà attuata un'indagine dettagliata per i residenti che vivono in zone di evacuazione,
ecc. Inoltre, a tutti i residenti di età fino a 18 anni, sarà fatta l'ecografia a ultrasuoni della
tiroide. Come parte della precedente indagine di base, è stato implementato un sondaggio di
esposizione interna utilizzando un contatore per tutto il corpo, ecc. per 122 residenti in aree
dove la possibilità di esposizione interna avrebbe potuto essere relativamente alta.
L'esposizione interna al totale di cesio-134 e cesio-137 di questi soggetti è stata valutata meno
di 1 mSv.

(6) Situazione in materia di misure da affrontare per i prodotti agricoli, ecc

   Dal punto di vista della sicurezza sanitaria dei cittadini e della comunità internazionale, il
governo sta promuovendo un impegno maggiore sui controlli dei prodotti agricoli, alle
restrizioni, se necessarie, della distribuzione, ecc, basandosi su valori di regolamento
provvisorio di dose di radiazioni, paragonabili a quelli dei principali paesi. Per quanto riguarda
i prodotti agricoli, ecc, il 27 giugno, il quartier generale di risposta del governo alle emergenze
nucleari (GNER HQ) ha ri-sintetizzato la politica di limitare la distribuzione e l'assunzione,
anche per revocare questi provvedimenti, sulla base del fatto che ha stato rilevato in alcuni
prodotti alimentari cesio radioattivo superiore ai valori del regolamento provvisorio, mentre il
livello di iodio radioattivo rilevato negli alimenti è diminuito. Così i comuni interessati stanno
compiendo restrizioni della distribuzione ed anche revoca di tali limitazioni in relazione ai
risultati del monitoraggio dei materiali radioattivi.

   Per quanto riguarda il trattamento specifico da parte del governo per il tè, nei campi di tè in
cui la concentrazione di cesio radioattivo delle foglie di tè essiccate supera i valori di
regolamento provvisorio (500 Bq/kg) o presenta un rischio di questo genere, il Ministero
dell'agricoltura, delle foreste e della pesca (MAFF) fornisce linee guida per la pianificazione




                                                  16
volta a diminuire la quantità di cesio radioattivo mediante la realizzazione di "deep-skiffing",
che significa potare da 10 a 20 cm dalla parte apicale in modo che non rimangono strati di
foglie. Inoltre, è stato rilevato cesio radioattivo superiore ai valori del regolamento provvisorio
nel settore delle carni, perché si ritiene che sia stata consumata dal bestiame paglia di riso,
raccolta dopo l'incidente e contenente cesio radioattivo,. In concomitanza con la richiesta
d'attenzione al trattamento della paglia di riso, sono state stabilite restrizioni di distribuzione
del bestiame. Per quanto riguarda il riso, nelle città, paesi e villaggi, dove la concentrazione di
cesio radioattivo nel suolo è elevata, le indagini preliminari sono state condotte in anticipo per
capire la tendenza alla concentrazione del materiale radioattivo in una fase precedente la
raccolta, la misurazione e l'indagine principale alla fase post-raccolta sarà effettuata misurando
la contaminazione radioattiva per decidere se è necessaria o meno una restrizione della
distribuzione. In conformità a questa concezione del governo, l'ispezione al riso per la
contaminazione radioattiva è stata condotta da parte dei comuni interessati, e non sono stati
rilevati fino ad oggi (31 agosto) superamenti dei valori del regolamento provvisorio. Inoltre,
per quanto riguarda i fertilizzanti, le modifiche del suolo, la scuola materna, e i mangimi, sono
stati definiti valori provvisori accettabili per la concentrazione di cesio radioattivo, i metodi
d'ispezione, ecc.


3.      Attività per risolvere l'incidente

     Il 19 luglio, il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha confermato che
l'avanzamento della tabella di marcia per risolvere la situazione, per quanto riguarda
l'incidente, era di transizione dalla fase 1 alla fase 2. Questo era il risultato di una valutazione
complessiva delle situazioni tra cui il fatto che, le dosi di radiazioni indicate dal monitoraggio,
ecc, sono state costantemente in diminuzione, gli sforzi per raffreddare i reattori e le vasche
del combustibile esaurito sono progrediti, il trattamento dell'acqua stagnante è progredito, ecc.

     Nella fase 2, da ottobre del 2011 a gennaio del 2012, saranno compiuti gli sforzi per
controllare il rilascio di materiale radioattivo garantendo che la dose di esposizione alle
radiazioni sia tenuta significativamente bassa col per raggiungere lo stato di spegnimento a
freddo dei reattori, ecc. Il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha stabilito che
la fase 2 è uno sforzo intrapreso da parte dell'ufficio risposta integrata Governo - TEPCO, e
che il governo sarà adeguatamente impegnato a risolvere l'incidente, sforzandosi anche di
migliorare la vita e l'ambiente di lavoro per i lavoratori, con il miglioramento del controllo
delle radiazioni, del sistema medico e della formazione del personale. Il governo farà il suo




                                                  17
massimo sforzo per conseguire stabilmente gli obiettivi della fase 2 e risolvere l'incidente il
più presto possibile.

    Riguardo alla situazione specifica attuale, per quanto riguarda il raffreddamento stabile dei
reattori, al punto 1, in considerazione del raggiungimento del trattamento delle acque stagnanti
e del riutilizzo delle stesse per l'iniezione stabile (circolazione acqua di raffreddamento), la
garanzia d'iniezione d'acqua affidabile (le azioni preventive per affrontare un evento anomalo,
la riserva d'acqua per l'iniezione, ecc), e di evitare il rischio di una esplosione di idrogeno
tramite l'iniezione di azoto al PCV, il primo obiettivo: il "raffreddamento stabile", è stato già
stato realizzato nella fase 1.

   In questo momento, la quantità effettiva di acqua iniettata supera la quantità d'acqua
equivalente al calore di decadimento, e la temperatura del RPV è costantemente in
diminuzione. D'ora in poi, per quanto riguarda le unità 2 e 3, dove la temperatura sul fondo
della PRV supera ancora i 100°C, la quantità di iniezione d'acqua sarà modificata per prova al
fine di accelerare la riduzione della temperatura all'interno del reattore e sarà valutata la
minima portata d'acqua iniettata necessaria per raggiungere una condizione di arresto a freddo.

    Per quanto riguarda il raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito il
"raffreddamento più stabile" (obiettivo della fase 2), è stato già raggiunto, al 10 di agosto, con
l'installazione in tutte le unità (1, 2, 3 e 4 ), di un sistema di circolazione locale di
raffreddamento con scambiatori di calore.

    Al fine di potenziare il trattamento delle acque stagnanti e l'iniezione più stabile ed
efficiente delle acque trattate all'interno dei reattori, il 7 agosto è iniziato, tramite una seconda
linea d’impianti, il trattamento con attrezzature di concentrazione per evaporazione, che
rafforza il processo di desalinizzazione. La quantità attuale accumulata dell'acqua stagnante
trattata è di circa 66.980 tonnellate (al 31 agosto) e il fattore di decontaminazione dal cesio,
realizzato dagli impianti di trattamento, è di 1.000.000 (Nota: Il "fattore di decontaminazione"
è il rapporto tra la concentrazione di cesio presente nel campione prima del trattamento e la
concentrazione di cesio presente nel campione dopo il trattamento)

   Per migliorare la vita e l'ambiente di lavoro dei lavoratori, TEPCO ha installato locali-
dormitorio provvisori, per dare la possibilità di riposare a turno nella centrale. Inoltre, al fine
di migliorare il controllo sanitario dei lavoratori, è stata installata una sala medica nella




                                                  18
centrale nucleare, e sono stati migliorati i sistemi medici, con la turnazione di medici per
fornire assistenza sanitaria 24 ore su 24 in un edificio antisismico, ecc.

4. Risposte alle persone che soffrono in conseguenza dell'incidente nucleare (fuori-sito)

(1) Misure fuori sito

   Il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha istituito il 17 maggio la "Tabella
di marcia per le azioni immediate di assistenza ai residenti colpiti dall'incidente nucleare". In
questo periodo sta promuovendo varie attività per le zone di evacuazione, il rafforzamento e il
proseguimento del monitoraggio, e sforzi come decontaminazione, contromisure contro i
rifiuti radioattivi, ecc. Proseguendo, col massimo impegno e in linea con la tabella di marcia.
Il governo promuove tempestivamente tali sforzi, in cooperazione con le parti correlate, come
i comuni locali.

(2) Attività volte per revocare la designazione delle aree pronte all'evacuazione di emergenza

    La NSC ha indicato le condizioni, ecc. per revocare la designazione delle aree pronte
all'evacuazione di emergenza, della zona di evacuazione, e della zona di evacuazione
deliberata, tenendo conto della protezione dalle radiazioni e della stabilità dei reattori sotto la
"Politica di base della NSC per la sicurezza del Giappone per la Protezione dalle Radiazioni
per la revoca della evacuazione e la ricostruzione" (19 luglio) e il "Punto di vista della
commissione per la sicurezza nucleare per la revoca delle azioni urgenti di protezione attuate
per l'incidente della centrale ellettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi" (4 agosto) .

   Sulla base delle iniziative di cui sopra, il quartier generale di risposta all'emergenza
nucleare, il 9 agosto, ha indicato il "Concetto di revoca della zona di evacuazione, ecc". Il
governo giapponese intende revocare in blocco la designazione delle aree preparate
all'evacuazione in caso di emergenza, non appena tutte le amministrazioni locali avranno
completato lo sviluppo di un piano di risanamento basato sulle intenzioni dei residenti.

   Pertanto, le organizzazioni correlate stanno ora promuovendo attivamente il monitoraggio
ambientale al fine di poter revocare la designazione delle aree preparate all'evacuazione in
caso di emergenza. Sono stati compiuti: il monitoraggio dell'intera area ambientale dei siti
delle scuole e di altri edifici pubblici, zone scolastiche, parchi, ecc. e il monitoraggio
ambientale in risposta a richieste individuali di città, paesi e villaggi, ecc.




                                                   19
(3) Preparazione delle mappe che indicano dosi di radiazioni, ecc.

   Il MEXT ha raccolto campioni del suolo in circa 2.200 punti entro un raggio di circa 100
km dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi della TEPCO, mentre in questi
luoghi misurava inoltre la dose aerea e la quantità di materiali radioattivi depositati nel
terreno. Ha fatto un regolamento per preparare le mappe di distribuzione della dose di
radiazioni, ecc, sulla base delle misurazioni; finora, ha pubblicato una mappa della dose
dell'aria il 2 agosto e una mappa di concentrazione di cesio radioattivo nel suolo il 30 agosto.

(4) Attuazione della legge sulle misure per i rifiuti radioattivi e la politica di base della
decontaminazione

   Il 26 agosto la Dieta ha promulgato la "legge sulle misure speciali per la manipolazione
dell'inquinamento radioattivo". Poichè la contaminazione dell'ambiente è avvenuta a causa di
materiali radioattivi scaricati dal recente incidente, la legge prevede di ridurre
tempestivamente l'impatto sulla salute dell'uomo e/o sull'ambiente di vita stabilendo misure
che devono essere adottate dalle autorità nazionali, dai governi locali, dai licenziatari
interessati, ecc. In particolare essa prescrive che il governo nazionale deve stabilire i principi
fondamentali in materia di gestione di contaminazione dell'ambiente da materiali radioattivi e,
tenendo debitamente conto del grado d’importanza della contaminazione, della designazione
di zone in cui è necessario adottare misure, compresa la decontaminazione, da parte del
governo nazionale e così via.

   La decontaminazione è un problema urgente da affrontare immediatamente. Il 26 agosto il
quartier generale GNER ha istituito la "Politica di base per il lavoro di decontaminazione di
emergenza", senza attendere che la parte correlata alla suddetta legge entri pienamente in
vigore nel prossimo gennaio. Essa ha riassunto obiettivi specifici e principi di lavoro nello
svolgimento della bonifica, tra cui che la dose stimata di esposizione annuale della
popolazione in aree di residenza dovrà essere ridotta di circa il 50% nei prossimi due anni, e
così via. Secondo questa politica, 1) con un focus centrale sulle aree in cui la dose stimata di
esposizione annuale supera i 20 mSv, il governo nazionale promuove direttamente la
decontaminazione con l'obiettivo di ridurre la dose stimata di esposizione annuale al di sotto di
20 mSv, 2) la decontaminazione effettiva è svolta grazie alla cooperazione dei comuni e dei
residenti anche in zone dove la dose di esposizione annuale stimata è inferiore a 20 mSv, con
l'obiettivo di portare la dose stimata di esposizione annuale vicino a 1 mSv, e 3) in particolare,
ponendo la massima priorità al lavoro di decontaminazione accurata nelle aree di vita dei




                                                 20
bambini (scuole, parchi, etc.), l'obiettivo è quello di ridurre la dose di esposizione annuale
stimata dei bambini vicino a 1 mSv nel più breve tempo possibile, e poi ancora più bassa, e
così via. I contenuti della politica di base sono coerenti con la suddetta legge e verranno
sostituiti quando la legge entrerà pienamente in vigore. Al fine di promuovere questi sforzi
attraverso il coordinamento con il territorio il governo ha lanciato il "Gruppo di Promozione
della Decontaminazione di Fukushima" ed il 24 agosto ha potenziato il suo apparato in loco.
Inoltre, il 25 agosto è stato fondato l'Ufficio di Risposta alla contaminazione da materiali
radioattivi in seno al Segretariato del Governo e deve essere preparato un sistema completo
per la promozione della bonifica, lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, e l'indagine sulla salute
dei residenti. Inoltre sarà avviata una conferenza per facilitare lo stretto coordinamento tra i
ministeri e le agenzie, così come una conferenza consultiva di risposta alla contaminazione da
materiali radioattivi, che dovrà essere composta di persone di adeguata conoscenza ed
esperienza sulla creazione di standard riguardo alle radiazioni. Di conseguenza, il governo
ritiene appropriato un finanziamento di circa 2 miliardi di yen per queste attività di bonifica,
dal fondo di riserva, previsti da un bilancio suppletivo secondario per quest’anno fiscale.

(5) Gli sforzi individuali in materia di decontaminazione, ecc

- Gli sforzi di decontaminazione fatti dai comuni
   Nel comune di Date, della prefettura di Fukushima, è stato eseguito, prima dei lavori di
bonifica di tutta la città, un esperimento dimostrativo mirato alle vasche e alle abitazioni
private, per cui la dose di radiazioni è stata abbassata con successo a un livello che non causa
problemi. Altri governi locali hanno avviato attività di decontaminazione e bonifica.

- Decontaminazione di spazi abitativi residenziali
    Il quartier generale GNER, giacché sono stati rilevati i materiali radioattivi nella terra e
nella sabbia nelle gronde, così come nelle foglie cadute, ha effettuato una esperimento
dimostrativo relativo alla decontaminazione delle grondaie, ecc, e compilato e presentato le
istruzioni per la pulizia di queste.

- Attività di decontaminazione in scuole, scuole materne, ecc
    Nei casi in cui il tasso della dose aerea del cortile di una scuola, di una scuola materna, ecc
sia superiore a 1 μSv/h, MEXT e il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW),
con il sostegno finanziario del governo nazionale, prenderanno misure per ridurre la dose dei
terreni relativi, con l'obiettivo che la dose di esposizione per gli alunni e gli scolari non sia, in
linea di principio, superiore a 1 mSv all'anno, dopo le vacanze estive.




                                                  21
- Riduzione del dosaggio in strutture pubbliche e aree di scuole, ecc
    Il governo nazionale ha finanziato nella prefettura di Fukushima le misure per prevenire
urgentemente gli effetti delle radiazioni sui bambini in scuole, parchi, zone scolastiche e
strutture pubbliche correntemente utilizzati da bambini.

- Monitoraggio e decontaminazione dei suoli agricoli, ecc
   Per quanto riguarda i terreni agricoli, il Ministero dell'Agricoltura, delle foreste e della
pesca (MAFF) ha raccolto campioni di terreno da circa 360 punti nella prefettura di
Fukushima e circa 220 punti in 5 prefetture circostanti (Miyagi, Tochigi, Gunma, Ibaraki e
Prefetture Chiba), promosso indagini sullo stato di contaminazione, e compilato una mappa di
distribuzione delle concentrazioni di materiali radioattivi (30 agosto).
   Il MAFF, in collaborazione con il Consiglio del Governo per la politica scientifica e
tecnologica, il MEXT e il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, hanno
promosso la verifica dell'efficacia dei metodi di decontaminazione fisici, chimici e biologici,
hanno lavorato per sviluppare tecnologie per la decontaminazione dai materiali radioattivi, ed
sono state revisionate le misure necessarie per ogni stato di decontaminazione. Inoltre, per
quanto riguarda tutte le aree del bosco nella prefettura di Fukushima, deve essere preparata in
modo simile una mappa della distribuzione delle concentrazioni di materiale radioattivo, e le
future risposte saranno esaminate di conseguenza.

- Smaltimento dei rifiuti del disastro, ecc
    Il Ministero dell'Ambiente ha compilato il 23 giugno la "Politica in materia di smaltimento
di rifiuti del disastro nella prefettura di Fukushima". È stato previsto il metodo di smaltimento
della cenere proveniente da rifiuti combustibili che devono essere inceneriti in impianti di
incenerimento dotati di sacche-filtro aventi funzioni di assorbimento dei fumi di scarico, e che
le ceneri contaminate con 8.000 Bq/kg o meno, devono essere smaltite in discarica. In seguito,
il 31 agosto è stata compilata la "Politica in materia di metodo di smaltimento delle ceneri da
incenerimento, ecc, con contaminazione che eccedente gli 8.000 Bq/kg ed inferiore a 100.000
Bq/kg".

5. Piani per il sito della centrale nucleare dopo il restauro dall'incidente (piani nel sito)

   Alla centrale nucleotermoelettrica di Fukushima Dai-ichi dove s'è verificato il recente
incidente, ci sono piani allo scopo di rimuovere il combustibile esaurito, i detriti e, infine, di
adottare misure per lo smantellamento. Per raggiungere questi obiettivi il team di risposta a
medio e lungo termine dell'Ufficio risposta integrata governo - TEPCO sta discutendo gli




                                                 22
sforzi per affrontare queste sfide a medio e lungo termine, con il "Comitato consultivo per le
misure a medio e lungo termine alla centrale nucleotermoelettrica di Fukushima Dai-ichi della
Tokyo Electric Power Co. Inc."(in seguito denominato "Comitato consultivo per le misure a
medio e lungo termine") della Commissione per l'energia atomica mentre indirizza le questioni
dividendole in sfide a medio termine e sfide a lungo termine.

   Le sfide a medio termine comprendono la gestione delle acque sotterranee del sito, la
gestione dell'integrità degli edifici e delle attrezzature, la costruzione di contenitori degli
edifici reattore, e la rimozione del combustibile dalle vasche del combustibile esaurito. Il team
di medio e lungo termine, sta in questo periodo discutendo e progettando la costruzione di
confinamenti delle acque sotterranee sull'oceano, sul lato del sito della centrale, per evitare
l’espandersi della contaminazione delle acque sotterranee e sta valutando e discutendo la
sicurezza degli edifici reattore in caso di un possibile futuro terremoto al fine di garantirne la
sicurezza. Per il momento si prevede che la rimozione dei combustibili dalle vasche del
combustibile esaurito sarà affrontata nei prossimi tre anni, malgrado i preparativi in corso, fra i
quali l'installazione delle attrezzature necessarie per ripulire le macerie disseminate sopra gli
edifici reattore e le modifiche alla vasca comune dove devono essere trasferiti i combustibili
delle vasche del combustibile esaurito.

   Le sfide a lungo termine comprendono il ripristino funzionale del contenitore primario,
l'estrazione e lo stoccaggio dei detriti, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e lo
smantellamento.

   Il "Comitato consultivo in materia di misure a medio e a lungo termine" della
"Commissione per l'energia atomica" sta attualmente discutendo e mettendo insieme le
politiche di base per gli sforzi volti a risolvere questi problemi a medio e lungo termine e una
serie di temi di ricerca e sviluppo che dovrebbero essere utili e d'ausilio nell'esercizio di tali
sforzi. Questo comitato consultivo sta identificando e smistando le sfide tecniche da risolvere,
in modo che i detriti possano essere rimossi dal recipienti a pressione del reattore (RPV) e poi
messi sotto controllo, prendendo esempio dalle attività svolte presso l'unità 2 della centrale di
nucleare Three Mile Island (di seguito denominata "TMI-2") negli Stati Uniti.

   La centrale elettro'nucleare di Fukushima Dai-ichi è in una situazione difficile, anche
perché che non è nota la collocazione dei detriti, per i detriti che si sono accumulati sul fondo
dei contenitori primari (PCV) a causa di danni al fondo del recipiente in pressione (RPV) a
differenza del caso dell'incidente di TMI-2, e per il fatto accertato che l'acqua iniettata per




                                                  23
raffreddare i RPV fuoriesce nei PCV, da questi fuoriesce nella parte inferiore degli edifici
reattore, e poi ancora negli edifici turbina. Con questa consapevolezza, è stato deciso che deve
essere focalizzata l'attenzione sull'identificazione dei punti di fuoriuscita dell'acqua di
raffreddamento e sull'identificazione della posizione e dello stato del combustibile, cercando
nello stesso tempo di accorciare il percorso di circolazione dell'acqua per il raffreddamento dei
RPV e di trattare i detriti, per i quali dovrebbe essere preparato un deposito idoneo. Per
raggiungere quest’obiettivo, è ora in corso il lavoro per identificare i problemi tecnici da
risolvere e le corrispondenti aree di ricerca e sviluppo.

   Per esempio è stato identificato fra queste sfide tecniche, lo sviluppo di metodi di
progettazione e costruzione per individuare i punti di perdita dei PCV e ripararli per fermare
l'acqua, consentendo così ai PCV di riempirsi con l'acqua dopo il ripristino. Per conseguire
questo sono stati identificati tra le aree di ricerca e sviluppo: lo sviluppo di robot per il
controllo remoto di tutto il PCV e per le riparazioni, lo sviluppo di metodi di ingegneria e
costruzione per riparare i presunti punti di perdita e impedire così all'acqua di sfuggire, ecc.

6. Situazione riguardante l'impegno per affrontare gli insegnamenti appresi (28 punti)

   Il Giappone sta facendo il suo massimo sforzo possibile per affrontare le 28 "lezioni
apprese" specificate nel verbale di giugno. Lo stato di avanzamento tra tali elementi non è
uniforme, alcune voci già sono state pienamente attuate, altre sono ancora in fase di attuazione
ed altre ancora dovranno essere di nuova progettazione per il futuro. Il Giappone eviterà il
ripetersi di un siffatto sinistro, affrontando ogni elemento stabilmente e completamente in base
all'idea di "protezione approfondita", che è il principio base più importante per garantire la
sicurezza nucleare. Inoltre, mentre la NISA ha dato indicazioni per misure di emergenza
immediate agli operatori sin dal 30 marzo sulla base delle conclusioni circa questo incidente in
quel momento, si sta pensando che le risposte concrete a ciascuna delle lezioni, dovranno
essere ulteriormente rivedute d'ora in poi, sulla base di una conoscenza approfondita in
Giappone e oltreoceano ed essere migliorate e rafforzate.

   In particolare, il Giappone mira a istituire una nuova organizzazione e un sistema di
regolamentazione della sicurezza istituendo l'agenzia per la sicurezza nucleare (nome
provvisorio) intorno ad aprile prossimo. Gli sforzi di stabilire una regolamentazione di
sicurezza rafforzata nell'ambito del nuovo sistema e le risposte concrete alle "lezioni apprese",
devono essere promossi attraverso un adeguato coordinamento, poiché sono strettamente
connessi.




                                                  24
Lezioni di categoria 1
Prevenzione degli incidenti gravi

(1) Rafforzare le misure contro i terremoti e i maremoti
    I danni del maremoto che ha causato il recente incidente nucleare, furono determinati della
inadeguata preparazione contro maremoti di grandi dimensioni, in particolare dalla mancanza
di previsione adeguata della frequenza, dell'occorrenza e dell'altezza dei maremoti. Ciò ha
portato a far diventare le misure di prevenzione contro i maremoti alle centrali nucleari una
delle principali priorità.

    In termini di misure contro terremoti e maremoti, come rilevato in questo rapporto, si
stanno studiando in dettaglio i vari meccanismi che hanno provocato il terremoto del distretto
Tohoku-Off nell'oceano Pacifico e il maremoto derivato, che ha innescato l'incidente nucleare
di Fukushima, da parte di istituti di ricerca quali la Japan Nuclear Energy Safety Organization
(JNES). Queste recenti scoperte dovrebbero servire come base per le future misure di
prevenzione in impianti nucleari, contro i terremoti e i maremoti.

    In particolare, le misure contro i maremoti sono in primo piano nell'agenda del Giappone e
il 26 giugno 2011 la Central Disaster Management Council ha stabilito una politica di base per
le future misure preventive contro i maremoti, compresi quelli che presuppongono il più
grande e frequente maremoto possibile. La NSC ha intrapreso e sta portando avanti
discussioni sulla revisione delle guide normative NSC in materia di terremoto e maremoto,
considerando i suggerimenti del Consiglio e lo svolgimento dei lavori da parte
dell'associazione giapponese degli Ingegneri Civili ecc.

   In questo contesto, l'Agenzia sulla sicurezza nucleare e industriale (NISA) ha intrapreso
dibattiti in termini di "difesa approfondita", per una base progettuale che presupponga
adeguata frequenza di accadimento, tenuto conto di un periodo di ricorrenza adeguato, e
dell'altezza del maremoto, di criteri di sicurezza per la progettazione di strutture che resistono
alla forza d'urto delle onde di maremoto, ecc.

(2) Garantire fonti di alimentazione elettrica
    Uno dei fattori significativi dell'incidente è stata incapacità di garantire l'alimentazione
elettrica necessaria. Di conseguenza la NISA ha richiesto agli esercenti delle centrali nucleari
di garantire forniture di energia elettrica affidabili, e gli operatori hanno già implementato il
dispiegamento di alimentatori su automezzi, capaci di assicurare l’energia elettrica necessaria




                                                 25
per il raffreddamento di emergenza del reattore, la garanzia dei generatori diesel di emergenza
per raggiungere uno stato di spegnimento freddo (condivisione di alimentatori di emergenza
con altre unità), contromisure contro le inondazioni per le apparecchiature importanti
all'interno dell'edificio reattore (sigillatura di aree di penetrazione e di porte ecc) e le
valutazioni del grado di affidabilità della rete elettrica.

   In questo periodo, gli operatori di impianti nucleari stanno intraprendendo anche misure
come l'installazione di generatori diesel di emergenza di grandi dimensioni, raffreddati ad aria,
generatori di emergenza turbogas raffreddati ad aria, misure per migliorare l'affidabilità
dell’alimentazione elettrica sulla base dei risultati della valutazione dell'affidabilità degli
impianti elettrici (potenziamento linee di trasmissione, ecc), misure di protezione dal
maremoto per la commutazione, ecc, contromisure contro crolli delle torri delle linee di
trasmissione e consolidamento sismico delle apparecchiature di commutazione. Inoltre, sono
stati pianificati sforzi futuri per il miglioramento della capacità delle batterie e per il
rafforzamento sismico dei serbatoi carburante dei diesel di emergenza.

(3) Garantire la funzionalità affidabile del raffreddamento di reattori e PCV
    Dato che la perdita delle funzioni di raffreddamento dei reattori e dei PCV ha portato a un
aggravamento dell'incidente, come contromisure specifiche, gli operatori degli impianti, su
istruzioni NISA, hanno approntato dispositivi esterni/alternativi d’iniezione d'acqua (prese
pompa, autopompe, tubi, accoppiamento parti, ecc), hanno assicurato la capacità dei serbatoi
d'acqua dolce e disposte linee dell'acqua di alimentazione che prendono l'acqua dal mare.

   Attualmente, al fine di portare i reattori ad uno stato di arresto a freddo il più presto
possibile, gli operatori provvedono a procurarsi pompe per raffreddamento acqua di mare,
pezzi di ricambio per motori, e pompe temporanee che facilitano il rapido ripristino, nonché
l'installazione di generatori di emergenza di grandi dimensioni, raffreddati ad aria, per
alimentare i sistemi di raffreddamento ad acqua di mare. Inoltre in futuro hanno intenzione di
costruire rinforzi antisismici di grandi dimensioni, vasche d'acqua dolce e altre iniziative
correlate.

(4) Garantire affidabili funzioni di raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito
    Nell'incidente, la perdita dell'alimentazione elettrica ha portato al fallimento del
raffreddamento per le vasche del combustibile esaurito. Gli operatori, su istruzioni NISA, al
fine di mantenere il raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito, anche in mancanza
degli alimentatori, hanno approntato dispositivi esterni/alternativi di iniezione d'acqua (prese




                                                   26
pompa, autopompe, tubi, accoppiamento parti, ecc), hanno assicurato l'adeguata capacità dei
serbatoi d'acqua dolce e disposto linee dell'acqua di alimentazione che pescano direttamente
dal mare.

   Inoltre in futuro hanno intenzione di costruire rinforzi antisismici.

(5) Misure di accurata gestione degli incidenti (AM)
    Dato che le misure di gestione dell'incidente (AM) sono state ritenute insufficienti durante
l'incidente attuale, d'ora in poi devono essere fatti sforzi per garantire il miglioramento
approfondito delle misure di AM.

   La NSC ha ripreso la discussione sul miglioramento delle misure di AM, che in questo
periodo era stato interrotto a causa dell'incidente. Inoltre, NISA ha sviluppato un programma
operativo di sicurezza ed ha ampliato/chiarito l'interpretazione di norme tecniche riguardanti le
procedure di emergenza ecc, che permetteranno il raffreddamento stabile del reattore, anche se
tutta l'alimentazione elettrica in corrente alternata e tutte le funzioni di raffreddamento
dell'acqua di mare venissero meno. D'ora in poi, si prevede di implementare le richieste di
leggi sulle misure AM in base al risultato dell'esame intrapreso dalla NSC.

    Inoltre, si prevede di adottare un approccio di valutazione probabilistica della sicurezza per
lo sviluppo di misure di AM più efficaci.

(6) Risposte a problemi su più unità della stessa centrale
    L'incidente ha rivelato problemi in materia di risposte a incidenti che interessano più unità
dello stesso impianto, poiché gli incidenti sono avvenuti simultaneamente in più reattori, e lo
sviluppo dell'incidente di un reattore ha condizionato le risposte di emergenza all'incidente nei
reattori vicini. Così i gestori degli impianti, sotto istruzioni di NISA, hanno sviluppato per
ogni reattore sistemi indipendenti di: responsabilità, risposta all'incidente e relative procedure.

   In seguito, si prevede di considerare persino la garanzia d'indipendenza della progettazione
di ciascun reattore nei siti che hanno più di un reattore.

(7) Revisione della progettazione di base per la disposizione delle apparecchiature nelle
centrali elettro-nucleari
    Durante l'incidente, sorsero difficoltà poiché la vasca di stoccaggio del combustibile
esausto si trovava nella parte più alta dell'edificio reattore. Inoltre si è verificato che l'acqua
contaminata dagli edifici reattore ha raggiunto gli edifici turbina, il che significa che non è




                                                  27
stata impedita la diffusione di acqua contaminata da altri edifici! Di conseguenza nella fase di
progettazione di base di una centrale elettronucleare, per le nuove costruzioni, è richiesta
sufficiente analisi per una disposizione adeguata delle strutture e degli edifici, ed è stato
pianificato l'accoglimento di tali esigenze.

(8) Garantire la tenuta stagna per attrezzature e strutture essenziali
    Durante l'incidente, una notevole quantità di attrezzature e di strutture essenziali furono
allagate a causa del maremoto, impedendo la fornitura di alimentazione elettrica e acqua di
raffreddamento. Perciò è importante assicurare la tenuta stagna di attrezzature e strutture
essenziali anche in caso di un gigantesco maremoto. Gli operatori, su istruzioni di NISA,
hanno preso contromisure contro le inondazioni alle apparecchiature importanti interne agli
edifici reattore (tenuta stagna, porte, ecc.) In questo periodo, gli operatori stanno rafforzando
la tenuta stagna degli edifici reattore, con l'installazione di porte a tenuta stagna e così via.

Lezioni di categoria 2
Contromisure contro gli infortuni gravi

(9) Potenziamento delle misure per prevenire esplosioni di idrogeno
    Nel corso di questo incidente, i danni maggiori sono derivati dalle esplosioni d’idrogeno.
Pertanto, il potenziamento di misure contro le esplosioni d’idrogeno, comprese le misure
riguardanti gli edifici reattore, è diventata una questione importante.
   Per i reattori ad acqua bollente (BWR), gli operatori, su istruzioni NISA, come
contromisure contro perdite d’idrogeno negli edifici reattore, installeranno portelli di sfogo,
facendo un foro nel tetto di ogni edificio reattore, e dirigono le norme di attuazione di questo
lavoro. Inoltre, come attività a medio e lungo termine, sono in programma l'installazione di
bocchette d’idrogeno nel tetto e di rivelatori di idrogeno negli edifici reattori.
   Per i reattori ad acqua pressurizzata (PWR), gli operatori, su istruzioni NISA, hanno
confermato che l'idrogeno fuoruscito da un PCV nell'anello è scaricato in modo affidabile
verso l'esterno dell'anello dal sistema di scarico già installato. Inoltre, come futuri interventi a
medio e lungo termine, è prevista, l'installazione di attrezzature per diminuire la
concentrazione d’idrogeno nei PCV, tra cui ricombinatori catalitici passivi dell’idrogeno che
non richiedono alimentazione elettrica. Per i reattori con condensatore PCV di tipo a ghiaccio,
è stato confermato che l'idrogeno riversato nel PCV è trattato in modo affidabile dagli
accenditori (apparecchiature per bruciare idrogeno) già installati. Ciò comprende la conferma
dell’operatività degli accenditori utilizzando energia elettrica da automezzi alimentatori,
opportuna in caso che tutte le alimentazioni elettriche CA vadano perse.




                                                   28
(10) Miglioramento dei sistemi di sfogo dei contenitori primari
    In questo incidente, sono sorti problemi nell’azionamento del sistema di sfogo, per
incidenti gravi, dei PCV e della sua funzione di la separazione dei materiali radioattivi.
    Su disposizioni NISA, come misure iniziali, gli operatori degli impianti hanno installato
polmoni di accumulo per le valvole ad aria, che permettono il funzionamento delle valvole di
sfiato, anche se le linee di alimentazione AC dovessero andare perse, così come compressori
trasportabili e altri dispositivi del genere.
   Inoltre, in aggiunta a queste prime misure, in futuro saranno compiuti nuovi sforzi per
migliorare il sistema di sfogo PCV con l'analisi ampia di competenze tecniche reperite in
Giappone e all'estero, tra cui il potenziamento della funzione di filtro del materiale radioattivo.

(11) Miglioramenti per l'ambiente di risposta agli incidenti
   Al momento di questo incidente, poiché la dose di radiazioni nella sala di controllo
principale è aumentata, l’impossibilità per il personale operativo di entrare nella stanza
principale, anche temporaneamente, ecc. in vari casi ha posto problemi per le attività di
risposta agli incidenti.
    Su prescrizioni NISA, gli operatori degli impianti hanno preso misure per garantire in loco
strumenti di comunicazione (un alimentatore per gl’impianti locali di comunicazione PHS,
ricetrasmettitori) un sistema d’illuminazione portatile, e mezzi per assicurare un ambiente di
lavoro nella sala controllo principale (alimentatore possibilità di usufruire di automezzi
alimentetori per la ventilazione e il condizionamento dell'aria), ecc.
   Inoltre, insieme a misure di attuazione, come il trasferimento su un terreno più elevato
degli impianti PHS locali, ecc., ora ci sono piani per migliorare le funzioni presso le stazioni
di emergenza, rafforzare dal punto di vista sismico gli edifici per uffici, e così via.

(12) Miglioramento del sistema di gestione di esposizione alle radiazioni, al momento
dell'incidente
   In questo incidente, un'adeguata gestione della radiazione è diventata difficile poiché la
dose di radiazione all'interno del centrale elettronucleare è aumentata, a causa del rilascio di
materiale radioattivo. In questa situazione, su prescrizioni NISA, gli operatori hanno
distribuito indumenti di protezione contro le alte dosi di radiazioni necessarie per le fasi
iniziali di un infortunio su centrali elettro-nucleari, hanno organizzato la cooperazione
reciproca tra gli operatori per indumenti di protezione contro le alte dosi di radiazioni,
dosimetri personali, maschere facciali integrali, e altri dispositivi simili, hanno sviluppato un
sistema grazie al quale il personale di controllo radiazioni possa concentrarsi sulle operazioni




                                                  29
importanti per garantire il controllo delle radiazioni in caso di emergenza, una migliore
formazione dei dipendenti per il controllo delle radiazioni in caso di emergenza, e altri
miglioramenti simili.

(13) Miglioramento della formazione per rispondere a incidenti gravi
    In passato non è stata sufficientemente attuata una formazione efficace per rispondere agli
incidenti gravi. Inoltre se, in questo caso, fosse stata implementata la formazione prima
dell'incidente, si sarebbero potute condurre azioni più adeguate.
   Pertanto, su prescrizioni NISA, nel mese di aprile gli operatori degli impianti hanno svolto
la formazione di risposta all'emergenza presso le centrali elettro-nucleari, assistiti dal
personale del governo, per preparare i lavoratori a una perdita di tutte le alimentazioni
elettriche in CA, la perdita delle funzioni di raffreddamento dell'acqua di mare, la violenza del
maremoto e altre simili situazioni di emergenza.
   Il governo inoltre domanda agli operatori di realizzare esercitazioni di emergenza nucleare
per prepararsi per il verificarsi d’incidenti gravi e del loro prolungamento ed evoluzione
causati da interruzioni del raffreddamento principale o altri incidenti del genere. In aggiunta, il
governo sta esaminando esercitazioni pratiche per la prevenzione dei disastri nucleari, che
simulano incidenti gravi quali le calamità complesse, come è successo in questo incidente, e
prevede di impegnarsi nel sostegno e la cooperazione, con i consigli necessari, per le
esercitazioni eseguite da autorità locali.

(14) Miglioramento della strumentazione per reattori e PCV
   In questo evento, in condizioni d’incidente grave, la strumentazione dei reattori e dei PCV
non ha funzionato adeguatamente: le informazioni sui livelli d’acqua nei reattori e altre
informazioni necessarie per rispondere all’incidente, erano difficili da ottenere in modo
adeguato.
   Di conseguenza, sono stati fatti piani per lo sviluppo e la preparazione della
strumentazione di reattori, PCV, vasche del combustibile esausto, ecc. per garantire un
funzionamento adeguato anche in condizioni d’incidente grave.

(15) Il controllo centralizzato dei rifornimenti d'emergenza e l'istituzione delle squadre
di soccorso
    Immediatamente dopo l'incidente, nelle condizioni precarie causate dal sisma e dal
maremoto, l'approvvigionamento delle attrezzature di pronto intervento e la mobilitazione
delle squadre di soccorso a sostegno delle attività di controllo dell'incidente, non sono stati
effettuati adeguatamente.




                                                 30
Pertanto, su prescrizioni NISA, gli operatori degli impianti sono stati impegnati nella
costituzione e gestione di apparecchiature di pronto intervento (Automezzi di alimentazione,
auto pompe) e la realizzazione di forze operative per far funzionare tali apparecchiature.
Stanno inoltre approvvigionando e quindi preparando per l'uso comune tra gli operatori degli
impianti, maschere, indumenti protettivi, e simili per fornire una protezione durante il lavoro
con macchinari pesanti per lo smaltimento delle macerie o con alte dosi di radiazioni, e
peraltro stanno sviluppando sistemi per la cooperazione reciproca.
   E' stata anche pianificata la preparazione delle attrezzature di pronto intervento, compresi
robot, elicotteri, droni senza pilota, macchinari pesanti, equipaggiamenti di decontaminazione
e sistemi di previsione per l'evoluzione degli incidenti, così come per il potenziamento del
rafforzamento delle capacità attraverso la formazione di forze armate, di polizia, vigili del
fuoco, della guardia costiera del Giappone, e di altro personale chiave.
    Inoltre, sotto il nuovo quadro normativo dell'organizzazione di sicurezza, il sistema per
rispondere alla gestione delle crisi sarà rafforzato attraverso l'istituzione di personale
specializzato nel rispondere alle condizioni di emergenza.

Lezioni di categoria 3
Le risposte alle emergenze nucleari

(16) Risposta ad una situazione combinata di disastro naturale grave e di emergenza
nucleare
   In questa evenienza un grave disastro naturale è stato seguito da un incidente nucleare
producendo un disastro complesso. Inoltre l'incidente nucleare ha causato prolungate difficoltà
nel garantire i mezzi di comunicazione e di approvvigionamento e nella mobilitazione di tutta
la gamma di personale di supporto per l'incidente nucleare e per la risposta ai disastri.
    Pertanto, sono stati rafforzati centri esterni al sito per distribuire telefoni satellitari,
alimentatori d'emergenza e scorte di merci. È inoltre prevista la distribuzione di materiali
alternativi e attrezzature, cosicché possano essere utilizzati immediatamente servizi alternativi,
anche se la situazione richiede lo spostamento della funzione in un centro fuori sito. Inoltre, a
livello ministeriale e di agenzie, per quanto riguarda la risposta a un disastro complesso, sarà
attuata una revisione della piena disponibilità e della struttura della catena di comando .

(17) Potenziamento del monitoraggio ambientale
   Durante le fasi iniziali di questo incidente, l'appropriato monitoraggio ambientale è
diventato impossibile a causa dei danni alle apparecchiature di monitoraggio degli enti locali e
alle strutture, causati dal terremoto e dal maremoto.




                                                 31
E' stata quindi stabilita, all'interno del governo, la "Unità di coordinamento del
monitoraggio", per il coordinamento e la corretta attuazione del monitoraggio ambientale
condotto da ministeri, agenzie, autorità locali e TEPCO. Come iniziativa per l'immediato
futuro è stato sviluppato il "Piano di valutazione globale". In conformità a questo piano, le
organizzazioni correlate sono impegnate in collaborazione nel monitoraggio aereo, nel
monitoraggio di aree marine e nel monitoraggio delle radiazioni, al fine di facilitare, tra gli
altri impegni, la rimozione delle restrizioni alle zone pronte per l'evacuazione di emergenza e
la preparazione di mappe di stima della dose cumulativa, mappe che indicano la distribuzione
delle dosi di radiazione, ecc. Inoltre, in caso di emergenza, il governo si assumerà la
responsabilità di stabilire un sistema operativo di monitoraggio ambientale certificato e
deliberato; la nuova organizzazione normativa sulla sicurezza dovrà avere un ruolo dominante
nel monitoraggio ambientale.

(18) Chiarimento del riparto dei ruoli tra organizzazioni centrali e locali
   Nelle fasi iniziali del sinistro, non sono state raggiunte in maniera sufficiente la
comunicazione e la cooperazione tra i governi centrali, locali, e tra le varie organizzazioni
interessate, a causa della difficoltà nel garantire i mezzi di comunicazione e anche per il fatto
che i ruoli e le responsabilità di ciascuna parte non erano sempre chiaramente definiti.
   Perciò nel rispondere all'attuale incidente, sono state stabilite basi locali utilizzando il J
Village e il Centro carbone di Onahama. Sono state stabilite organizzazioni centrali per
coordinare le attività di risposta, compreso l' “Ufficio di risposta integrata governo-TEPCO”,
la squadra di supporto al sostentamento dei malati e l' “Ufficio di risposta alla contaminazione
da materiali radioattivi”.
  In seguito, i ruoli e le responsabilità delle organizzazioni tra cui il quartier generale del
GNER saranno rivisti per consentire risposte rapide e appropriate, saranno adottate misure per
modificare le leggi e rivedere, quando necessario, le procedure. Inoltre, i sistemi di
comunicazione, compresi gli strumenti e i canali di comunicazione, saranno rivisti al fine di
consentire l'erogazione d’informazioni in modo rapido e certo. Si prevede ancora, come già
per il sistema di videoconferenza utilizzato al momento del disastro nucleare, di
interconnettere le organizzazioni governative, tutte le società di energia elettrica e le centrali
elettro-nucleari per assicurare, in situazioni di emergenza, la raccolta delle informazioni e la
fornitura d’istruzioni rapide ed adeguate.




                                                 32
(19) Miglioramento della comunicazione riguardante l'incidente
    Subito dopo l'incidente, in particolare, non sono state prese azioni sufficienti per offrire ai
residenti locali informazioni o spiegazioni facilmente comprensibili su radiazioni, materiali
radioattivi, o sulle prospettive future dei fattori di rischio.
    E' stato quindi istituito un "servizio di consulenza continuativo" per fornire servizi di
consultazione ai residenti locali, soprattutto a residenti della prefettura di Fukushima, sulla
situazione relativa all'incidente, all'impatto delle radiazioni sulla salute e su altre questioni.
Inoltre, ancora per la divulgazione d’informazioni ai cittadini, sono state effettuate da
organismi rilevanti come NISA e l'NSC, regolari conferenze stampa congiuntamente tenute e
altre opportunità,.
   Sulla base della divulgazione delle informazioni riguardanti l'incidente della centrale
elettro-nucleare di Fukushima e sull'esperienza di comunicare in situazioni di diverse calamità
nazionali ed estere, si prevede di esaminare le norme di divulgazione e di informazione
durante gli incidenti significativi alle centrali elettro-nucleari, per sviluppare un manuale di
base, e per fornire istruzione e formazione su questa base, alle organizzazioni competenti
riguardo a fornitura e divulgazione delle informazioni.

(20) Rafforzamento della risposta per l'assistenza proveniente da altri paesi e della
comunicazione per la comunità internazionale
   Dopo l'incidente, il governo non poté rispondere tempestivamente alle offerte di assistenza
da altri paesi di tutto il mondo (ad esempio, offerte per la fornitura di attrezzature).
Inizialmente le informazioni non sono sempre state pienamente condivise anticipatamente
soprattutto con i paesi confinanti. Alla luce di questo, al fine di informare immediatamente i
paesi limitrofi in caso d’incidente, sono stati specificati dei punti di contatto per ciascun paese
confinante. L'elenco dei punti di contatto sarà aggiornato, se necessario, per garantire la
fornitura rapida e accurata d’informazioni alla comunità internazionale.
   Il sistema per le risposte internazionali a un incidente sarà migliorato, nell'ambito
dell'attuazione del "Piano d'azione sulla sicurezza nucleare" dell'IAEA, con lo sviluppo di
elenchi di apparecchiature efficaci per le risposte agli incidenti e delle modalità per la
condivisione di informazioni internazionali, anche attraverso avvisi internazionali. Il Giappone
contribuirà attivamente a tali iniziative internazionali.




                                                  33
(21) Comprensione accurata e previsione degli effetti di rilascio del materiale radioattivo
   In questo incidente, l'uso del sistema di emergenza per la previsione delle informazioni
ambientali della dose (SPEEDI), la divulgazione dei risultati di calcolo, ecc. non sono stati
correttamente eseguiti.
    In questa situazione, dal mese di aprile il governo sta divulgando i risultati dei calcoli di
SPEEDI. Dal mese di giugno, il governo ha anche usato SPEEDI per la valutazione
dell'impatto ambientale dopo l'apertura degli edifici reattore della centrale elettro-nucleare di
Fukushima Dai-ichi, così come per la valutazione dell'esposizione esterna alle radiazioni per i
residenti a integrazione dei dati di monitoraggio che non sono stati sufficientemente raccolti
durante le prime fasi dell'incidente. I risultati di tali valutazioni sono stati divulgati
tempestivamente.
   In futuro, la nuova organizzazione del regolamento di sicurezza fungerà da centro di
controllo per il monitoraggio ambientale, compreso il funzionamento di SPEEDI, e in tale
situazione saranno considerati modi più efficaci di utilizzare SPEEDI.

(22) Chiara definizione dei criteri per le evacuazioni di massa e standard di protezione in
caso di emergenza radiologica nucleare.
   Prima dell'incidente non erano stati ben preparati criteri per le azioni specifiche di risposta
a un'emergenza nucleare, ecc, soprattutto per un'evacuazione di ampio raggio e per la
protezione radiologica associata a un incidente prolungato.
   Inoltre, organizzazioni competenti promuoveranno l'esame del livello di protezione dalle
radiazioni, ecc, sulla base di questo incidente. NSC ha iniziato anche a rivedere "La Guida alle
normative per la preparazione all'emergenza degli impianti nucleari", compresa la definizione
della zona di pianificazione di emergenza (EPZ).
    Il Giappone si avvarrà dell'esperienza di Fukushima per riflettere sulle risposte
all’incidente, nella revisione degli standard della Commissione Internazionale per la
Protezione Radiologica (ICRP), e di quelli dell'IAEA, per la preparazione alle emergenze
nucleari e alla radioprotezione.

Lezioni di categoria 4
Miglioramento delle infrastrutture di sicurezza

(23) Miglioramenti normativi e amministrativi dei sistemi di sicurezza
   A causa dell’unificazione delle organizzazioni amministrative nell'utilizzo e la
regolamentazione del nucleare con le organizzazioni amministrative non centralizzate, per
garantire la sicurezza nucleare, non era chiaro fino a poco fa quale organizzazione avesse la




                                                  34
responsabilità primaria per la prevenzione delle catastrofi e la tutela della sicurezza pubblica.
Devono essere fatti subito riflessioni su tali organismi e sul miglioramento degli organi di
regolamentazione nucleare.
   Pertanto, il governo giapponese ha deliberato sul "Concetto di base di riforma strutturale
delle norme per la sicurezza nucleare" nel Consiglio dei Ministri del 15 agosto di quest'anno e
ha deciso il lancio di un nuovo organismo di ordinamento della sicurezza. In particolare,
considerando le discussioni internazionali del passato, e sulla base del principio della
"Separazione della normativa dall'utilizzo", le divisioni di normativa sulla sicurezza nucleare
di NISA saranno separati dal Ministero dell'Economia del Commercio e dell'Industria, con una
"Agenzia per la sicurezza nucleare e la salvaguardia (nome provvisorio) " allo scopo di
stabilire entro aprile 2012 un'agenzia esterna del Ministero dell'ambiente, che integri in essa le
funzioni di NSC. A tal fine, le funzionalità di questo organismo di regolamentazione saranno
rafforzate con la centralizzazione delle attività normativa della sicurezza nucleare, sarà
stabilita una divisione di gestione del rischio dedicata per abilitare questa "Agenzia per la
sicurezza nucleare e la salvaguardia" ad adottare rapidamente risposte iniziali, e ci si
adopererà per reclutare personale altamente qualificato sia dal settore pubblico che da quello
privato, per l'adeguata esecuzione delle attività normative. Inoltre il 26 agosto è stata creata,
una "task force" per la riforma degli organismi di regolamentazione della sicurezza nucleare,
ecc. al fine di preparare il disegno di legge necessario a stabilire la nuova organizzazione.

(24) Istituzione e rafforzamento di un quadro legale, di standard e linee guida
   L'incidente ha sollevato una vasta gamma di questioni riguardanti la creazione di un
quadro giuridico, con relative norme e direttive in materia di sicurezza nucleare, e la
preparazione alle emergenze nucleari. Alla luce delle esperienze dell'incidente, ci saranno
anche molti argomenti di riflessione riguardanti gli standard dell'IAEA e le linee guida.
   Come conseguenza è prevista una revisione del quadro giuridico, delle norme, e così via, in
materia di sicurezza nucleare e la preparazione alle emergenze nucleari, sulla base di
conoscenze apprese dagli incidenti, tra cui l'introduzione di un quadro per la sicurezza
normativa (ad esempio, riequipaggiamento), il potenziamento degli standard di sicurezza e la
razionalizzazione dei complicati sistemi di norme e regolamenti della sicurezza nucleare.
Peraltro saranno effettuati, una valutazione dettagliata dei progetti fondamentali dei reattori
nucleari, ecc. e il riesame delle relazioni tra i tipi di reattori e le cause dell'incidente; la
sicurezza e l'affidabilità dei reattori esistenti saranno valutate sulla base dei progressi
tecnologici nella progettazione del reattore nucleare e dei confronti con le ultime tecnologie.




                                                 35
Inoltre, il governo giapponese fornirà attivamente la sua esperienza e le conoscenze emerse
dall'incidente per contribuire a una revisione degli standard dell'IAEA e della linee guida.

(25) Risorse umane per la sicurezza nucleare, per la preparazione e le risposte alle
emergenze nucleari
    L'incidente ha nuovamente posto l’accento sull'importanza vitale dello sviluppo di risorse
umane nel settore della sicurezza nucleare e della preparazione alle emergenze nucleari, al fine
di rispondere a un incidente simile a quella di Fukushima. Pertanto, l'organismo per la nuova
normativa della sicurezza avrà tra le sue politiche fondamentali quella di assicurarsi personale
altamente qualificato per quanto riguarda le questioni normative, attraverso una formazione
massiccia. Da tale organo verrà anche deliberata la costituzione di un Istituto Internazionale di
Formazione per la sicurezza nucleare (nome provvisorio), un istituto di ricerca che cercherà di
migliorare la qualità delle proprie risorse umane e impegnarsi nella cooperazione
internazionale. Inoltre, attraverso nuove attività di promozione della "Rete Giapponese delle
risorse umane per lo sviluppo nucleare" istituita in collaborazione tra mondo industriale e
accademico-governativo, organizzazioni collegate, ecc, questo corpo si adopererà per il
rafforzamento delle sviluppo delle risorse umane in settori quali la sicurezza nucleare, la
preparazione alle emergenze nucleari, la gestione del rischio e la medicina delle radiazioni.

(26) Garantire l'indipendenza e la diversità dei sistemi di sicurezza
   Per quanto riguarda la garanzia dell'affidabilità dei sistemi di sicurezza, non è stata data
sufficiente considerazione agli approcci che permetterebbero di evitare malfunzionamenti
multipli scaturiti tutti da una causa comune che è stata attivata dal terremoto e dal maremoto,
ecc. Inoltre, l'indipendenza e la diversità non sono state raggiunte in maniera sufficiente.
   In conseguenza di questa situazione, sono stati preparati piani per rispondere
adeguatamente a disfunzioni multiple che hanno una causa comune, per raggiungere ulteriori
miglioramenti dell'affidabilità delle funzioni di sicurezza, come ad esempio garantire
l'indipendenza e la diversità di tipi, luoghi di stazionamento, e altri aspetti dei generatori di
emergenza e dei sistemi di raffreddamento dell'acqua di mare, e di rafforzare la garanzia
d'indipendenza e la diversità dei sistemi di sicurezza.

(27) L'uso efficace della valutazione probabilistica della sicurezza (PSA) nella gestione
del rischio
    La PSA non è sempre stata effettivamente utilizzata nell’esame complessivo per la
riduzione del rischio presso gli impianti di energia nucleare.




                                                 36
Traduzione Italiana Rapporto incidente Fukushima all'IAEA
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Traduzione Italiana Rapporto incidente Fukushima all'IAEA

  • 1. Rapporto supplementare del governo giapponese all'IAEA - L’incidente alla centrale elettro-nucleare TEPCO di Fukushima - (Seconda relazione) (Riepilogo) Settembre 2011 Quartier Generale di Risposta all'Emergenza Nucleare Governo del Giappone
  • 2. Indice 1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 2. Ulteriori sviluppi per quanto riguarda l'incidente nucleare . . . . . . . . . . . 3 3. Attività per risolvere l'incidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 4. Risposte a persone che soffrono in conseguenza dell'incidente nucleare (fuori-sito) . 18 5. Piani per il sito della centrale nucleare dopo il ripristino dall'incidente (in-sito) . . . 22 6. Situazione riguardante l'impegno per affrontare gli insegnamenti appresi (28 punti) . 24 7. Situazione relativa alle delibere per migliorare gli standard, ecc. . . . . . . . . . 37 8. Ulteriore sforzo di valutazione della sicurezza per le centrali elettro-nucleari . . . . 38 9. Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 1. Introduzione Il Quartier Generale di Risposta all'Emergenza Nucleare del Governo del Giappone (GNER HQ) ha preparato per la conferenza ministeriale sulla sicurezza nucleare con l'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (IAEA), convocata nel mese di giugno 2011, una relazione (di seguito denominata "Rapporto Giugno") sulla situazione dell'incidente verificatosi nelle Centrali nucleari di Fukushima della Tokyo Electric Power Company (TEPCO) avvenuto l'11 marzo di quest'anno. Questa relazione ha riguardato l'insorgenza e lo sviluppo dell'incidente, le risposte all'emergenza nucleare, le lezioni apprese dall'incidente fino a quel momento, e altre questioni del genere. Il Quartier Generale ha presentato la relazione all'IAEA e alla Conferenza. La dichiarazione ministeriale e la sintesi della Presidenza della sessione plenaria della Conferenza, stabiliscono le aspettative, verso il Giappone, per la fornitura continua di informazioni. Il governo riconosce che spetta al Giappone di continuare a fornire informazioni precise riguardo all’incidente, alla comunità internazionale, con le lezioni apprese dall'incidente. In conformità con quest’approccio il governo giapponese ha deciso di raccogliere informazioni sullo stato delle cose dopo il rapporto di giugno, sotto forma di una relazione complementare, e la sottopone alla IAEA, in occasione delle riunioni del consiglio di amministrazione, e alla Conferenza Generale. 1
  • 3. Il ripristino dall'incidente alla centrale elettro-nucleare di Fukushima procede costantemente passo con la fase 2, dopo aver completato la fase 1, per realizzare, tra l'altro, il raffreddamento stabile dei reattori nucleari e delle vasche del combustibile esaurito. Detto questo, la situazione è tale che alcuni mesi dovrebbero bastare a portare al raffreddamento più stabile. In tale situazione, i seguenti tre punti sono stati rilevati nella preparazione di questo rapporto supplementare: (1) Raccolta delle informazioni aggiuntive sull'incidente dopo il rapporto di giugno, e attività in corso per realizzare il ripristino dall'incidente. (2) Stato attuale delle attività per sfruttare appieno le lezioni apprese. (3) Situazione delle attività in risposta a chi ha sofferto a causa dell'incidente nucleare (risposta fuori-sito) e aggiornamento di un piano a medio - lungo termine per le attività successive al ripristino del sito dall'incidente (piano in-sito). In particolare per quanto riguarda il punto (3) di cui sopra, il governo giapponese, non solo continua con le proprie iniziative, ma ritiene anche che sia di fondamentale importanza, nel contesto del costante avanzamento, affrontare le questioni con l’ausilio d’informazioni, come ad esempio esperienze correlate e risultati della ricerca di altre nazioni, in tutto il mondo e presso organizzazioni internazionali, con l’utilizzo della loro cooperazione tecnica. Il Giappone spera che il presente rapporto servirà a generare questo tipo di collaborazione. Questa relazione complementare testimonia in modo molto dettagliato quello che è stato accertato fino adesso, per quanto riguarda le risposte, non solo alla centrale elettro-nucleare di Fukushima, ma anche su altre centrali elettro-nucleari colpite dal Terremoto del distretto Tohoku-Off della costa del Pacifico e dal successivo maremoto. Inoltre, il rapporto fornisce un resoconto degli sviluppi in termini di risposta a chi soffre in conseguenza dell'incidente nucleare, compresi gli sforzi di decontaminazione. Mentre non sono presentate, come nel rapporto di giugno, le attività di risarcimento dei danni nucleari. La preparazione di questo rapporto supplementare è stata fatta nel "Quartier generale del governo in risposta all'emergenza nucleare", prendendo in considerazione le attività di recupero dall'incidente condotte dall' "Ufficio risposta integrata Governo-TEPCO", con l'ascolto anche di pareri di eminenti personalità esterne. Il lavoro di preparazione di questo rapporto è stato gestito nel suo complesso dal Sig. Goshi Hosono, Ministro per il Ripristino e la prevenzione degli incidenti nucleari, e compilato con il signor Yasuhiro Sonoda, con un ruolo centrale del segretario parlamentare dell'ufficio di gabinetto. 2
  • 4. La politica di base del Giappone è di mantenere un elevato grado di trasparenza quanto al rilascio d'informazioni circa l'incidente. Di conseguenza, in questa relazione si è prestata attenzione a fornire descrizioni accurate dei fatti, valutando al tempo stesso, il più rigorosamente e oggettivamente possibile, le contromisure per affrontare l'incidente. Per confermare varie situazioni sono state effettuate udienze con le parti interessate, quando ritenuto necessario. Le descrizioni delle situazioni di fatto si basano su quello che è stato accertato al 31 agosto. Il Giappone continuerà a fare pieno uso delle opportunità necessarie per la diffusione al mondo di relazioni aggiuntive sull'incidente, con un formato simile. Inoltre, con le attività ora pienamente avviate del "Comitato d'inchiesta sull'incidente alla centrale nucleare di Fukushima della società Tokyo Electric Power" istituito dal governo, i risultati dell'indagine saranno resi pubblici al mondo nel corso del tempo. Il Giappone intende impegnarsi negli sforzi per il ripristino di questo incidente, in collaborazione con il mondo. Sosterrà allo stesso tempo con fermezza il principio di trasparenza nel continuare a fornire informazioni al mondo sullo stato attuale dell'incidente attraverso l'IAEA 2. Ulteriori sviluppi per quanto riguarda l'incidente nucleare (1) Il terremoto del distretto Off Tohoku nell'oceano Pacifico e il conseguente maremoto Attraverso l'analisi dei dati osservati del terremoto e delle forme d'onda del maremoto, sono stati realizzati, rispettivamente un processo delle fratture origine del terremoto (un modello sismico) e un processo delle fratture origine del maremoto (un modello maremoto). I risultati di queste analisi hanno indicato che gli slittamenti, uno dei fattori più importanti nei meccanismi all'origine di terremoti e maremoti, sono stati tra i 55 e i 70 m lungo la fossa abissale del Giappone. C'è un'alta probabilità che il recente terremoto sia stato di magnitudo 9, in termini di scosse di lungo periodo, ma abbia avuto al tempo stesso le caratteristiche di magnitudo 8 in termini scosse di breve periodo. 3
  • 5. È probabile che i fattori che hanno influito principalmente sul livello dell'acqua del maremoto comprendano sia lo scorrimento di grandi dimensioni di cui sopra, che la sovrapposizione degli effetti, a causa di un ritardo nei tempi di inizio rottura, associata alla frattura consecutiva di più aree di sorgente sismica. (2) Stato dell'incidente verificatosi nelle centrali elettro-nucleari di Fukushima, ecc. TEPCO ha riferito che, nel tentativo di accertare l'altezza dell'inondazione e la zona allagata dei locali della centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi, è riuscita a riprodurre per la maggior parte, il comportamento reale, mediante modelli di sorgente di maremoto ricavati dalla simulazione d'immagine. TEPCO ha anche presentato risultati d'indagine rivelanti che i pannelli dei corridoi diretti principali delle unità 1, 2 e 4 sono stati inondati dal maremoto, mentre quelli delle unità 3, 5 e 6 sono stati risparmiati, e che la via che ha portato all’inondazione degli edifici principali è stata principalmente l'apertura al suolo sul lato mare dell'edificio turbina e l'apertura di collegamento del canale sotterraneo. TEPCO ha anche riportato i risultati di una valutazione per analizzare gli impatti dei terremoti sugli edifici e le strutture nonché le apparecchiature e le tubazioni critiche per la sicurezza, affermando che si può stimare che le strutture più importanti e le attrezzature che avevano funzioni chiave in materia di sicurezza erano, al momento del terremoto e subito dopo, in grado di assicurare le funzioni di sicurezza. Mentre molti aspetti per quanto riguarda lo stato dettagliato degli impatti causati dal terremoto rimangono poco chiari, l'Agenzia di sicurezza nucleare e industriale (NISA) intende condurre altre indagini ed esami, ad esempio attraverso una sostanziale inchiesta in loco, ed effettuare valutazioni. L'agenzia NISA ha ricevuto rapporti dalla TEPCO riguardo all’incidente ed è andata avanti con le indagini avvalendosi di audizioni con i dipendenti di TEPCO e di altri. In base a queste, le principali informazioni aggiuntive sullo stato della risposta iniziale alle centrali dopo l'incidente avvenuto, con riguardo a questioni come il raffreddamento, l'iniezione alternativa d’acqua, lo sfiato dei PCV, e così via, così come lo stato attuale delle cose compreso lo stato delle vasche del combustibile esaurito, lo stato dei RPV, e simili sono stati appurati come segue. 1) Stato generale della centrale elettro-nucleare Fukushima Dai-ichi Nella centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi dopo il terremoto, il personale designato per gli interventi di emergenza è stato in grado di garantirli, dette persone hanno 4
  • 6. dovuto svolgere vari interventi in una situazione di disastri simultanei a più unità. Come conseguenza della perdita di tutte le alimentazioni in corrente alternata (CA), a causa del maremoto impressionante, i mezzi di comunicazione all'interno della centrale elettrica erano estremamente limitati, inclusa la perdita di funzione del sistema PHS sito-specifico. Il sistema di monitoraggio dei parametri del sistema di sicurezza (SPDS), che è il sistema per capire lo stato di ogni impianto, ha smesso di funzionare, con un impatto negativo per la formulazione di contromisure al quartier generale di risposta all’emergenza della centrale. Sulla base del danno dei suoi impianti di generazione di energia elettrica, TEPCO aveva fatto confluire i veicoli di alimentazione elettrica di tutte le sue succursali alla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi già nella prima serata dell'11 marzo, ma a causa dei danni alle strade e degli ingorghi, non furono in grado di procedere come previsto. E’ stato anche considerato, dalla Difesa, il trasporto aereo di automezzi di alimentazione, ma non poteva essere realizzato a causa del grande peso di tali mezzi. È in tale contesto che, utilizzando gli automezzi di alimentazione assicurati prima dell'alba del 12 marzo, il personale delle centrali ha svolto un lavoro di posa di cavi di energia elettrica al fine di ripristinare l'alimentazione, in mezzo a un ambiente di lavoro estremamente difficile come: oscurità, forti scosse di assestamento che si verificavano a tratti, un avviso in corso di tsunami importante, pozze d'acqua lasciate dal maremoto, ostacoli sparsi, dose di radiazione atmosferica elevata, ecc. 2) L'unità 1 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi - Il raffreddamento iniziale Sebbene il raffreddamento mediante condensatore d’isolamento (IC) (due linee) sia iniziato dopo l'arresto automatico del rettore, successivamente è stato arrestato manualmente secondo i documenti di procedura operativa, a causa di una rapida diminuzione della temperatura del RPV. Dopo di che, utilizzando un solo sistema di IC, l'avvio e l'arresto è stato ripetuto manualmente. La perdita di alimentazione causata dal successivo maremoto ha reso impossibile mantenere lo stato di funzionamento dell’IC. - L'iniezione alternativa dell'acqua Poiché non era chiaro se le funzioni IC presso l'impianto fossero in grado di essere mantenute e data l'impossibilità di verificare il livello d'acqua del reattore, alle 17:12 dell'11 marzo, con l'obiettivo di attuare il raffreddamento mediante iniezione d'acqua alternativa, TEPCO ha cominciato a valutare l'adozione di azioni alternative di iniezione d'acqua (il sistema di protezione antincendio, il sistema di trattamento dell'acqua di condensa), impostate come misure di gestione degli incidenti (AM) mediante cisterne antincendio dei vigili del 5
  • 7. fuoco, in risposta alla lezione imparata dal terremoto Niigata-ken Chuetsu-oki del 16 luglio 2007. Per quanto riguarda l'utilizzo del sistema di protezione antincendio, il personale ha aperto manualmente le valvole del sistema di spruzzatori del nucleo e così via, al buio, rendendo possibile l'iniezione dell'acqua dopo la depressurizzazione del RPV. Inoltre, anche se l'impiego di un’autopompa antincendio disponibile presso l'Unità 1 si era resa necessaria, le frane indotte del maremoto hanno interrotto il flusso di traffico stradale in loco. Un’autopompa è stata implementata presso l'unità 1, solo dopo essersi assicurati una via d'accesso rompendo la serratura di una porta che era chiusa. Solo grazie a un lavoro così difficile, alle 05:46 del 12 marzo l'iniezione di acqua dolce è stata avviata, utilizzando l'autopompa antincendio, tramite la linea del sistema di protezione antincendio. - lo sfiato del contenitore primario (PCV) Poiché i mezzi per trasferire il calore al dissipatore di calore finale erano persi a causa del maremoto, la TEPCO ha iniziato a esaminare dalla primissime fasi dell'incidente, la possibilità di effettuare lo sfiato del PCV. Quando i dipendenti della centrale collegarono un piccolo generatore allo strumento, intorno alle 23:50 dell'11 marzo, per verificare la pressione del PCV-Drywell, essa era di 0,600 MPa assoluti (la pressione massima di funzionamento è 0,427 MPa relativi (= 0,528 MPa assoluti). Pertanto, il personale della centrale nucleare ha iniziato a lavorare concretamente per attuare lo sfogo. L'evacuazione dei residenti nelle vicinanze veniva confermata prima di azionare lo sfogo, e alle 9:03 del 12 marzo l'evacuazione di Okuma Town (distretto Kuma) veniva confermata. Verso le 9:15 i dipendenti dell'impianto hanno eseguito l'operazione per aprire una valvola di sfiato PCV (apertura 25% della procedura stabilita) utilizzando la luce di una torcia nel buio. Successivamente i dipendenti erano andati ad azionare la valvola piccola della camera di soppressione (S/C), ma era impossibile farlo a causa dell’elevata dose ambientale in quella zona. Pertanto l'operazione di apertura della valvola piccola della S/C è stata effettuata dalla Sala controllo principale, confidando nella temporanea pressione residua dell'aria compressa, nella valvola di piccole dimensioni, l'operazione per aprire la valvola di grandi dimensioni della S/C è stata attuata in loco mediante l'utilizzo di un compressore, alle 14:00 circa dello stesso giorno. Alle ore 14:30 la pressione PCV Drywell è stata confermata diminuita, e di conseguenza si è giudicato che lo sfogo era stata eseguito. - Situazione della vasca del combustibile esaurito A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di funzionalità della pompa acqua di mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le 6
  • 8. funzioni di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. Gli edifici del reattore sono stati danneggiati dalle esplosioni di idrogeno del 12 marzo e porzioni dei soffitti caddero sulla faccia superiore della vasca. C'è un'alta probabilità che l'esposizione del combustibile sia stata evitata grazie al mantenimento del livello dell'acqua della vasca del combustibile esaurito tramite l'irrorazione di acqua con camion-pompa per calcestruzzo e le iniezioni di acqua adottate dalla tubazione della vasca di raffreddamento del combustibile e sistemi di pulizia e fonti d'acqua dolce. Un sistema di raffreddamento alternativo è stato organizzato e gestito dal 10 agosto e attualmente la temperatura dell'acqua si è stabilizzata a circa 30 °C. - Stato attuale del RPV A partire dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 3,6 m 3 / h, superiore alla portata equivalente per il calore di decadimento. La temperatura della parte inferiore del RPV è inferiore a 100 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per il mese passato, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per tutto il mese passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento attraverso il sistema d’iniezione a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in corso dal 7 aprile. 3) Unità 2 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi - Il raffreddamento iniziale Anche se la perdita dell’alimentazione a causa del maremoto ha reso non identificabile lo stato di funzionamento del sistema di raffreddamento d’isolamento del nucleo del reattore (RCIC), alle 02:55, del 12 marzo, è stato confermato che l’ RCIC era in funzione, e successivamente, il monitoraggio del reattore è continuato per un poco mentre è stato preparato un sistema alternativo d'iniezione d’acqua. - L'iniezione alternativa d'acqua Dato che subito dopo il maremoto non era possibile determinare se si era mantenuta la funzione RCIC, così come all’unità 1, TEPCO ha cominciato a valutare l'adozione di interventi d’iniezione d'acqua alternativi (il sistema di protezione antincendio, il sistema di trattamento acqua di condensa) che erano stati predisposti come provvedimento AM, come pure di autopompe e di autocisterne antincendio. In seguito alla conferma del funzionamento del RCIC, il monitoraggio della condizione del reattore continuò per qualche tempo, e in parallelo, in caso arresto del RCIC, s'è sviluppata una linea di iniezione d'acqua alimentata della valvola di contro lavaggio dal pozzo dell'Unità 3, sono stati anche collegati tubi flessibili al camion antincendio disponibile. Alle 11:01 del 14 marzo, un'esplosione avvenuta nell'edificio rettore della Unità 3, ha reso inutilizzabile la linea di iniezione d'acqua pronta per 7
  • 9. il funzionamento, a causa di danni all'autopompa e alle manichette. Alle 13:25 dello stesso giorno, quando è stato giudicato che l'esercizio del RCIC non era più disponibile, a causa dei detriti sparsi sul sito, si è deciso che sarebbe stata attuata l'iniezione diretta d’acqua di mare dall'area di atterraggio. Dopo di che, mentre il lavoro s’è fermato per una scossa di assestamento, sono state completate le disposizioni successive, comprese tra l'altro, ricollegare i tubi flessibili, depressurizzare l’ RPV utilizzando valvole di sicurezza del vapore principale (SRV), il rifornimento dell’autopompa che si era fermata per mancanza di carburante, mentre sono state inevitabili interruzioni per le scosse di assestamento. Alle 19:54 dello stesso giorno, TEPCO ha iniziato le iniezioni di acqua di mare tramite autopompe antincendio. - Lo sfiato del PCV Al fine di creare una situazione in cui potesse essere eseguito lo sfiato del PCV, alle 8:10 del 13 è stata eseguita la manovra per aprire una valvola di sfiato PCV (valvola MO (motorizzata)) (aperta al 25% secondo la procedura prescritta), e l'operazione di apertura della valvola grande di sfiato della S/C (valvola AO (pneumatica)) è stata eseguita alle 11:00 dello stesso giorno per completare la configurazione della linea di sfiato e attendere lo scoppio del disco di rottura. Tuttavia, successivamente, la valvola di grandi dimensioni S/C è stata chiusa ed è rimasta indisponibile alla riapertura perché danneggiata dall'esplosione del reattore della unità 3 alle 11:01 del 14, Comunque, gli sforzi per configurare la linea di sfiato sono continuati. Intorno alle 21:00 di quel giorno la piccola valvola di sfiato dell’ S/C (valvola AO) è stata aperta un po', recuperando la configurazione della linea di sfiato. Tuttavia, una politica di sfogo Drywell è stata adottata perché la pressione sul lato S/C era inferiore alla pressione di esercizio del disco di rottura e la pressione sul lato Drywell stava aumentando, e un'operazione di aprire la valvola di sfogo piccolo Drywell (valvola AO) è stata effettuata una volta alle 0:02 del 15, tuttavia, è stato confermato diversi minuti dopo che la piccola valvola era chiusa. Dopo di che, la pressione Drywell ha mantenuto un alto valore; un suono di un grande urto si è verificato tra le 6:00 e le 6:10 del giorno 15, mentre la pressione S/C indicava 0 MPa ass. Un abbassamento della pressione Drywell è stato anche confermato alle 11:25 circa in quel giorno. - Situazione della vasca del combustibile esaurito A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e della conseguente perdita di funzionalità della pompa acqua (di raffreddamento) di mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le funzioni di raffreddamento e di trattamento dell'acqua andarono perdute. Un pannello di rottura dell’ edificio reattore dell'unità 2 è stato aperto dall'esplosione d'idrogeno 8
  • 10. avvenuta il 12 marzo all'edificio reattore dell'unità 1. Dal 20 marzo sono iniziate iniezioni di acqua di mare tramite le tubazioni di raffreddamento della vasca del combustibile esaurito. (La commutazione ad una fonte d'acqua dolce è avvenuta il 29 marzo.) Grazie al mantenimento del livello d'acqua della vasca tramite detto sistema c'è un'alta probabilità che sia stata evitata l'esposizione del combustibile. Un sistema di raffreddamento alternativo è iniziato il 31 maggio e la temperatura dell'acqua si è stabilizzata a circa 30 °C al momento. - Lo stato attuale del RPV A partire dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 3,8 m3/h, in modo da superare la portata equivalente al decadimento di calore. La temperatura sul fondo del RPV è inferiore a 130 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per tutto il mese passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento attraverso il sistema d’iniezione a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in corso dal 28 giugno. 4) Unità 3 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi - Il raffreddamento iniziale Per quanto riguarda l'unità 3, anche dopo la perdita di tutti le alimentazioni in CA l'11 marzo, l' RCIC ha funzionato per qualche tempo e il raffreddamento del rettore è stata mantenuto. Tuttavia, alle 11.36 dell'12 marzo, l' RCIC è scattato. Il sistema HPCI, il cui funzionamento è stato avviato immediatamente, il che significa che alle 12.35 dello stesso giorno, si fermò alle 02:42 del 13 marzo. Alla luce di questa situazione, TEPCO ha tentato di riavviare l'iniezione di acqua utilizzando gli impianti di raffreddamento esistenti (HPCI, RCIC), con motopompe antincendio diesel, ma l' HPCI non è riuscito a operare a causa dell'esaurimento della batteria. E' stata tentata anche una iniezione di acqua nel RPV, dopo la conferma delle condizioni del sito, ma l' RCIC non è riuscito a iniziare a operare. - L’ iniezione d'acqua alternativa Dopo il ripristino di una strada, all'interno del sito, che si trova a lato delle unità 5 / 6, con la rimozione di detriti e altre iniziative, il recupero delle autopompe che erano parcheggiate a lato delle unità di 5/6, e il trasferimento alla centrale nucleare Fukushima Dai-ichi di un'autopompa che era stata posizionata come scorta per le emergenze presso la centrale nucleare Fukushima Dai-ni, la mattina presto del 13 marzo, è stata sviluppata una linea per l'iniezione di acqua dolce presa dalla cisterna antincendio. Al fine di depressurizzare l' RPV, si è reso necessario manovrare le valvole di sicurezza del vapore principale (SRV), ma a causa 9
  • 11. della carenza delle batterie di lavoro, sono state rimosse e raccolte le batterie delle auto usate per gli spostamenti dei dipendenti. La depressurizzazione rapida del RPV è stata implementata utilizzando come fonte di alimentazione tali batterie. In seguito, alle 09:25 dello stesso giorno, è stata avviata l'iniezione di acqua alternativa con autopompe. Quando la fonte di acqua dalla cisterna d'acqua dolce antincendio s'è esaurita, alle 13:12 dello stesso giorno, è iniziata l'iniezione di acqua di mare con lo sviluppo della linea che inietta acqua di mare della fossa della valvola di contro lavaggio. L'esplosione del 14 marzo nell'edificio reattore ha reso inutilizzabile la fossa della valvola di contro lavaggio. Dopo altri tentativi d'iniezione di acqua di mare, intorno alle 16:30 del 14 marzo, sono state sviluppate linee d'iniezione di acqua di mare con prese dirette dal mare, e l'iniezione è ripresa grazie alle autopompe. -Lo sfiato del PCV Intorno alle 04:50 del 13 marzo l'operazione per aprire la valvola di sfiato è stata avviata per sfiatare il PCV, e la valvola di grandi dimensioni S/C (valvola AO) non era in grado di essere aperta nonostante l'eccitazione forzata della valvola elettromagnetica, per l'attivazione della valvola di grandi dimensioni, utilizzando un piccolo generatore. Quindi è stata portata in apertura cambiando i cilindri. Inoltre, l'operazione di aprire un altra valvola di sfiato è stata eseguita manualmente (aperta il 15% della procedura stabilita), la linea di sfiato è stata completata alle 8:41 circa del 13 marzo, e TEPCO ha atteso lo scoppio del disco di rottura. Alle 9:24 del 13 marzo è stato confermato che la pressione Drywell era diminuita da 0,637 MPa ass (alle 9:10 del 13) a 0,540 MPa ass (alle 9:24 del 13), in tal modo TEPCO ha giudicato che lo sfogo era stato effettuato. Tuttavia, successivamente, vi è stata la chiusura ripetuta di una valvola di sfogo per la perdita di pressione dell'aria compressa, in modo che l'operazione per aprire la valvola è stata eseguita ogni volta cambiando i cilindri, ecc - La situazione della vasca del combustibile esaurito A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di funzionalità della pompa acqua mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le funzioni di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. Tutta la parte superiore esterna della parete del piano di lavoro presso l'edificio reattore è rimasta danneggiata da un'esplosione, si presume sia stata l'esplosione di gas idrogeno, il 14 marzo, e una grande quantità di macerie è caduta sulla vasca del combustibile esaurito. Una grande quantità di emissioni di vapore dal piano operativo esposto (il 5°) è stata confermata a causa dei danni a quell'edificio. Il 17 marzo, ha cominciato lo spruzzo di acqua di mare nella parte superiore dell'edificio reattore con un elicottero della Difesa. Lo stesso giorno è anche iniziato lo 10
  • 12. spruzzo verso la vasca del combustibile esaurito mediante l'uso di un veicolo irrorazione acqua. L'iniezione d'acqua da un'autopompa per calcestruzzo è iniziata il 27 marzo e il 26 aprile è iniziata l'iniezione d'acqua tramite le tubazioni esistenti per il raffreddamento della vasca di combustibile e per il sistema di trattamento acqua,.E' molto probabile che l'esposizione del combustibile sia stata evitata mantenendo grazie a questi sforzi il livello dell'acqua della vasca del combustibile esaurito. Un sistema di raffreddamento alternativo è in vigore dal 30 giugno e la temperatura dell'acqua è al momento stabilizzata a circa 30 °C. - Lo stato attuale del RPV Dal 31 agosto l'iniezione d'acqua è stata portata a circa 7,0 3 / h, superiore alla portata equivalente al calore di decadimento. La temperatura della parte inferiore del RPV è inferiore a 120 °C ed ha avuto un andamento stabile, senza mostrare alcuna tendenza in aumento per tutto il mese passato, un fatto che conferma un sufficiente raffreddamento attraverso il sistema d’iniezione a circolazione dell'acqua. L'iniezione di azoto nel PCV è in corso dal 14 luglio. 5) Unità 4 della centrale nucleare Fukushima Dai-ichi - La situazione della vasca del combustibile esaurito A causa della perdita di tutte le alimentazioni in CA e la conseguente perdita di funzionalità della pompa acqua mare per il terremoto e il maremoto dell'11 marzo, le funzioni di raffreddamento e di trattamento acqua andarono perdute. La parete laterale superiore e altre parti del piano operativo sono state danneggiate da un'esplosione che presume sia stata causata da gas idrogeno, il 15 marzo. Lo spruzzo di acqua dolce tramite un veicolo d'irrorazione acqua della Difesa, è cominciato il 20 marzo ed è stato condotto periodicamente da allora. Le iniezioni, utilizzando un impianto temporaneo, sono state avviate il 16 giugno. Dopo aver analizzato i risultati delle analisi dei nuclidi, ecc. del campione di acqua prelevato nella vasca, la maggior parte del carburante all'interno della vasca sembra essere in buone condizioni e si presume che non si sia verificato un danno sistematico massiccio. A questo proposito però, a causa dei danni all'edificio reattore dell'unità 4, non si può escludere la possibilità che parte del combustibile sia stata danneggiata dalla caduta di macerie nella vasca. Un sistema di raffreddamento alternativo è in funzione dal 31 luglio e la temperatura dell'acqua è al momento stabilizzata a circa 40 °C. Inoltre il 30 luglio è stata completata l'installazione di una struttura di sostegno sotto il basamento della vasca del combustibile esaurito ed è stata migliorata la sicurezza sismica. 6) Centrale nucleare Fukushima Dai-ni 11
  • 13. Alla centrale nucleare Fukushima Dai-ni (BWR delle unità 1 ~ 4), prima del terremoto il 11 marzo tutte e quattro le unità erano in funzione. Una linea esterna di alimentazione è stata assicurata per l'intera centrale nucleare di Fukushima Dai-ni, e quindi l'ottenimento di un'alimentazione CA è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda le unità 1 e 2, è stato garantito il sistema di iniezione con turbo-pompa, e, riguardo al sistema di iniezione a motore, nonostante la totalità del sistema di raffreddamento di emergenza di base (ECCS) sia diventata inutilizzabile, tutti i sistemi di iniezione ad eccezione della ECCS sono stati assicurati. Così, il raffreddamento del nucleo è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda le unità 3 e 4, è stato assicurato il sistema d’iniezione a turbo-pompa, e quanto al sistema d’iniezione a motore, parte dell’ ECCS e altri sistemi d’iniezione sono stati garantiti, in modo che il raffreddamento del nucleo è stato realizzato con successo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di decadimento del PCV, come per l'unità 3, poiché il sistema di rimozione del calore residuo (RHR) è stato garantito, è stato implementato il raffreddamento continuo, questo ha portato ad un arresto a freddo. Per quanto riguarda le unità 1, 2 e 4, anche se la funzione di rimozione del calore è stata persa a causa del maremoto, un sistema RHR è stato ripristinato sostituendo i motori, con l'installazione temporanea di cavi e l'alimentazione dagli automezzi ad alta tensione, e in questo modo è stato raggiunto un arresto a freddo. 7) Altre centrali nucleari colpite dal terremoto e dal maremoto - Centrale nucleare Onagawa Nella centrale nucleare Onagawa della TEPCO (BWR unità 1 ~ 3), le unità 1 e 3 erano operative e l'unità 2 era in procinto di avviare il reattore. Anche dopo il terremoto e il maremoto, una linea esterna di alimentazione era assicurata per l'intera centrale nucleare. A causa di un incendio al pannello di distribuzione normale però, l'unità 1 non poteva usare l'alimentazione del pannello di distribuzione d'emergenza, quindi non poteva usufruire dell'alimentazione esterna. Tuttavia, attivando il generatore diesel di emergenza, ha potuto assicurare un'alimentazione CA. Per quanto riguarda il raffreddamento del nucleo, sia la turbo- pompa del sistema di iniezione di acqua che le pompe motorizzate del sistema di approvvigionamento idrico sono state garantite alle unità 1 e 3, e il raffreddamento del nucleo ha avuto successo. Per quanto riguarda l'unità 2, erano già state estratte le barre di controllo per l'avvio del reattore, e la temperatura dell'acqua nel reattore era di quasi 100 °C, il nucleo è stato subito portato in arresto a freddo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di decadimento del PCV, tutti i sistemi di rimozione residua di calore (RHR) hanno potuto essere assicurati per le unità 1 e 3, e i reattori sono stati raffreddati e portati allo spegnimento a freddo. Per quanto riguarda l'unità 2, la temperatura dell'acqua era di 100 ºC o meno, e il 12
  • 14. reattore è stato passato direttamente in spegnimento a freddo. Un sistema di RHR è diventato indisponibile a causa del maremoto, ma un altro sistema era disponibile, e questo ha avuto successo nel garantire la rimozione del calore di decadimento. - Centrale nucleare Tokai Dai-ni La centrale nucleare Tokai Dai-ni dell’Atomic Power Company Tokai del Giappone (BWR 1 unità) era in funzione prima del terremoto l’11 marzo. A causa del terremoto, le tre linee esterne di alimentazione sono state bloccate e quindi l'alimentazione esterna è andata perduta. Tutti i generatori diesel di emergenza hanno iniziato a operare. Dopo di che, anche se un sistema è diventato inutilizzabile a causa del maremoto, attraverso l'utilizzo di un altro generatore diesel di emergenza , è stata realizzata con successo l'alimentazione CA per un sistema ad alta pressione di spruzzo nel nucleo (HPCS). Per il raffreddamento del nucleo, un sistema di approvvigionamento di acqua motorizzato è stato assicurato, e il raffreddamento del nucleo ha avuto successo. Per quanto riguarda la rimozione del calore di decadimento dal PCV, giacché un sistema di alimentazione era assicurato da un generatore diesel di emergenza e un sistema di alimentazione era assicurato dal sistema di rimozione del calore residuo (RHR), ha richiesto un certo tempo, ma il raffreddamento è stato mantenuto e si è tradotto in un arresto a freddo. (3) La risposta per le zone di evacuazione, ecc. Il governo giapponese ha istituito zone di evacuazione, ecc. necessarie al fine di evitare che l'incidente colpisse gli abitanti nelle zone circostanti. Com’è stato descritto nella relazione di giugno, il direttore generale del quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha incaricato i sindaci interessati delle città, dei paesi e dei villaggi, di stabilire dal 22 aprile la zona nel raggio di 20 km dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi come "Area ristretta" e, in linea di principio, ai residenti è vietato l'accesso all'area. Allo stesso tempo, consente sia ai residenti di accedere temporaneamente alle proprie abitazioni (accesso temporaneo dei residenti) che a organismi pubblici e imprese, ecc, il cui pubblico interesse sia gravemente danneggiato senza l'accesso temporaneo all'area, di accedere temporaneamente nella zona (accesso temporaneo pubblico). La prima tornata di accesso temporaneo dei residenti per tutte le città, paesi e villaggi della zona è stata quasi completa al 31 agosto, con 19.683 famiglie (33.181 persone) che hanno ottenuto l'accesso temporaneo entro tale data. 13
  • 15. Il 22 aprile, il governo ha stabilito come "Zona Deliberata per l'Evacuazione" un'area in cui la dose cumulativa potrebbe raggiungere i 20 mSv in un anno a decorrere dall'insorgere del sinistro (esterna all'area ristretta). I residenti in questa zona a oggi hanno quasi completato l'evacuazione. Per quanto riguarda l'area “pronta all'evacuazione in caso di emergenza”, istituita nello stesso giorno della “zona deliberata per evacuazione”, in cui era necessaria una risposta di "permanenza in casa" o di evacuazione in caso di emergenza, si stanno compiendo sforzi per la revoca (cfr. 4. (2) qui sotto). Inoltre, poiché a giugno sono stati trovati alcuni punti particolari che non hanno diffusione aerea (di radiazione), ma in cui la dose cumulativa potrebbe raggiungere i 20 mSv in un anno, dal verificarsi dell'incidente, secondo il modo di vivere, il governo ha individuato le relative abitazioni come "punti specifici consigliati per l'evacuazione", e per i residenti che vivono in questi punti, ed è stato deciso per prima cosa di richiamarne l'attenzione e poi di sostenerli e di promuovere l'evacuazione. Fino ad oggi, sono stati stabiliti 227 punti specifici consigliati per l'evacuazione , che interessano 245 famiglie. (4) Situazione del rilascio di materiali radioattivi L'Agenzia per l'Energia atomica del Giappone (JAEA) ha riferito il 12 maggio alla Commissione per la sicurezza nucleare (NSC) circa il suo calcolo di stima della quantità di rilascio in atmosfera di iodio-131 e cesio dopo l'incidente verificato e, a seguito del monitoraggio dell'emergenza dal 12 marzo al 15 è stato così recentemente confermato, l'agenzia JAEA il 22 agosto ha nuovamente valutato e riportato il risultato alla comissione NSC. Riguardo alla quantità attuale di rilascio di materiali radioattivi dal sito, TEPCO, utilizzando un grafico della distribuzione di concentrazione, che era stato già preparato per mezzo di dati osservati delle misure di concentrazione dei materiali radioattivi nell'atmosfera nei pressi del sito, e un modello di diffusione (in base alla "Guida alle normative per l'osservazione meteorologica per l'analisi di sicurezza delle centrali nucleotermoelettriche" della NSC), ha fatto una stima del valore dell'attuale tasso di rilascio di materiali radioattivi nell'atmosfera. Come risultato, all'inizio di agosto, il valore complessivo di entrambi gli isotopi, cesio-137 e cesio-134, per unità di tempo è stato stimato in in circa 2,0 × 108 Becquerel/ora (Bq/h). 14
  • 16. Il governo prosegue attivamente il monitoraggio ambientale per valutare l'impatto di materiale radioattivo rilasciato dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi. Nel mese di luglio, il governo ha istituito la "Conferenza di coordinamento del monitoraggio" per promuoverne l'attuazione e la valutazione precisa /0} in base ai risultati complessivi di un'ampia gamma di monitoraggio ambientale eseguita da ministeri, agenzie, comuni e operatori. Il 2 agosto la Conferenza di Coordinamento ha determinato il "Piano globale di monitoraggio" da svolgere con attenzione e senza omissioni in merito a: 1) monitoraggio ambientale generale, 2) porti, aeroporti, ecc, 3) Ambiente, acqua, ecc, 4) terreni agricoli, foreste e campi, ecc, 5) prodotti alimentari, 6) fornitura di acqua, in collaborazione con le organizzazioni correlate. Per il deflusso del materiale radioattivo al mare, dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi, TEPCO ha messo in atto misure per prevenire il deflusso e mitigare la diffusione, tra cui la chiusura del condotto sotterraneo situato nella parte superiore delle vie di deflusso e il blocco dei pozzetti a rischio di deflusso. La concentrazione di materiale radioattivo in acqua di mare vicino alla presa d'acqua della centrale e allo scarico è ora scesa a un livello vicino al valore di concentrazione normativo di legge. Tuttavia, in futuro, c'è la possibilità che l'acqua accumulata sotto terra possa fuoriuscire e aumentare la contaminazione a mare. Alla luce di questa situazione, è prevista l'installazione (nel terreno) di una parete di schermatura d'acqua (lato mare) con palancole in tubo di acciaio con funzione di adeguata schermatura, davanti ad altra diga già esistente delle unità da 1 a 4. Oltre a questo, è in fase di esame e di studio l'installazione di una parete per schermatura d'acqua (lato terra) che circonda gli edifici reattore delle unità da 1 a 4 . Il Ministero della Pubblica Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia (MEXT), sulla base del "Monitoraggio marino in aree più vaste", pubblicato il 6 maggio, continua il monitoraggio delle concentrazioni di radioattività nei rifiuti sulla superficie del mare, nell'acqua di mare, nel suolo marino dei fondali al largo della costa delle prefetture di Miyagi, Fukushima e Ibaraki, ecc, in collaborazione con organizzazioni correlate. (5) Situazione relativa alle esposizioni a radiazioni Per quanto riguarda il valore totale di esposizione esterna e interna dei lavoratori, mentre il valore medio di 3715 persone a marzo ha raggiunto i 22,4 mSv, c'è una tendenza in calo, con 3,9 mSv come valore medio di 3463 persone nel mese di aprile e 3,1 mSv come valore medio di 2.721 persone a maggio. 15
  • 17. In particolare nel mese di marzo, è stato confermato che sei persone hanno superato 250 mSv, che è il limite di dose per un lavoratore in emergenza. Questi erano tutti dipendenti TEPCO, operatori e ingegneri di energia elettrica e di strumentazione impegnati nel monitoraggio della strumentazione nelle sale - controllo principali subito dopo il verificarsi dell'incidente. TEPCO ha adottato la regola di non permettere ai lavoratori che hanno superato i 200 mSv di continuare a lavorare nella centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi. Per i residenti, la prefettura di Fukushima intende attuare la "Indagine sulla Gestione della Salute per i residenti nella prefettura di Fukushima", diretta a tutti i suoi abitanti, circa due milioni. In termini concreti, è prevista un'indagine di base sui comportamenti documentati, ecc, e sarà attuata un'indagine dettagliata per i residenti che vivono in zone di evacuazione, ecc. Inoltre, a tutti i residenti di età fino a 18 anni, sarà fatta l'ecografia a ultrasuoni della tiroide. Come parte della precedente indagine di base, è stato implementato un sondaggio di esposizione interna utilizzando un contatore per tutto il corpo, ecc. per 122 residenti in aree dove la possibilità di esposizione interna avrebbe potuto essere relativamente alta. L'esposizione interna al totale di cesio-134 e cesio-137 di questi soggetti è stata valutata meno di 1 mSv. (6) Situazione in materia di misure da affrontare per i prodotti agricoli, ecc Dal punto di vista della sicurezza sanitaria dei cittadini e della comunità internazionale, il governo sta promuovendo un impegno maggiore sui controlli dei prodotti agricoli, alle restrizioni, se necessarie, della distribuzione, ecc, basandosi su valori di regolamento provvisorio di dose di radiazioni, paragonabili a quelli dei principali paesi. Per quanto riguarda i prodotti agricoli, ecc, il 27 giugno, il quartier generale di risposta del governo alle emergenze nucleari (GNER HQ) ha ri-sintetizzato la politica di limitare la distribuzione e l'assunzione, anche per revocare questi provvedimenti, sulla base del fatto che ha stato rilevato in alcuni prodotti alimentari cesio radioattivo superiore ai valori del regolamento provvisorio, mentre il livello di iodio radioattivo rilevato negli alimenti è diminuito. Così i comuni interessati stanno compiendo restrizioni della distribuzione ed anche revoca di tali limitazioni in relazione ai risultati del monitoraggio dei materiali radioattivi. Per quanto riguarda il trattamento specifico da parte del governo per il tè, nei campi di tè in cui la concentrazione di cesio radioattivo delle foglie di tè essiccate supera i valori di regolamento provvisorio (500 Bq/kg) o presenta un rischio di questo genere, il Ministero dell'agricoltura, delle foreste e della pesca (MAFF) fornisce linee guida per la pianificazione 16
  • 18. volta a diminuire la quantità di cesio radioattivo mediante la realizzazione di "deep-skiffing", che significa potare da 10 a 20 cm dalla parte apicale in modo che non rimangono strati di foglie. Inoltre, è stato rilevato cesio radioattivo superiore ai valori del regolamento provvisorio nel settore delle carni, perché si ritiene che sia stata consumata dal bestiame paglia di riso, raccolta dopo l'incidente e contenente cesio radioattivo,. In concomitanza con la richiesta d'attenzione al trattamento della paglia di riso, sono state stabilite restrizioni di distribuzione del bestiame. Per quanto riguarda il riso, nelle città, paesi e villaggi, dove la concentrazione di cesio radioattivo nel suolo è elevata, le indagini preliminari sono state condotte in anticipo per capire la tendenza alla concentrazione del materiale radioattivo in una fase precedente la raccolta, la misurazione e l'indagine principale alla fase post-raccolta sarà effettuata misurando la contaminazione radioattiva per decidere se è necessaria o meno una restrizione della distribuzione. In conformità a questa concezione del governo, l'ispezione al riso per la contaminazione radioattiva è stata condotta da parte dei comuni interessati, e non sono stati rilevati fino ad oggi (31 agosto) superamenti dei valori del regolamento provvisorio. Inoltre, per quanto riguarda i fertilizzanti, le modifiche del suolo, la scuola materna, e i mangimi, sono stati definiti valori provvisori accettabili per la concentrazione di cesio radioattivo, i metodi d'ispezione, ecc. 3. Attività per risolvere l'incidente Il 19 luglio, il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha confermato che l'avanzamento della tabella di marcia per risolvere la situazione, per quanto riguarda l'incidente, era di transizione dalla fase 1 alla fase 2. Questo era il risultato di una valutazione complessiva delle situazioni tra cui il fatto che, le dosi di radiazioni indicate dal monitoraggio, ecc, sono state costantemente in diminuzione, gli sforzi per raffreddare i reattori e le vasche del combustibile esaurito sono progrediti, il trattamento dell'acqua stagnante è progredito, ecc. Nella fase 2, da ottobre del 2011 a gennaio del 2012, saranno compiuti gli sforzi per controllare il rilascio di materiale radioattivo garantendo che la dose di esposizione alle radiazioni sia tenuta significativamente bassa col per raggiungere lo stato di spegnimento a freddo dei reattori, ecc. Il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha stabilito che la fase 2 è uno sforzo intrapreso da parte dell'ufficio risposta integrata Governo - TEPCO, e che il governo sarà adeguatamente impegnato a risolvere l'incidente, sforzandosi anche di migliorare la vita e l'ambiente di lavoro per i lavoratori, con il miglioramento del controllo delle radiazioni, del sistema medico e della formazione del personale. Il governo farà il suo 17
  • 19. massimo sforzo per conseguire stabilmente gli obiettivi della fase 2 e risolvere l'incidente il più presto possibile. Riguardo alla situazione specifica attuale, per quanto riguarda il raffreddamento stabile dei reattori, al punto 1, in considerazione del raggiungimento del trattamento delle acque stagnanti e del riutilizzo delle stesse per l'iniezione stabile (circolazione acqua di raffreddamento), la garanzia d'iniezione d'acqua affidabile (le azioni preventive per affrontare un evento anomalo, la riserva d'acqua per l'iniezione, ecc), e di evitare il rischio di una esplosione di idrogeno tramite l'iniezione di azoto al PCV, il primo obiettivo: il "raffreddamento stabile", è stato già stato realizzato nella fase 1. In questo momento, la quantità effettiva di acqua iniettata supera la quantità d'acqua equivalente al calore di decadimento, e la temperatura del RPV è costantemente in diminuzione. D'ora in poi, per quanto riguarda le unità 2 e 3, dove la temperatura sul fondo della PRV supera ancora i 100°C, la quantità di iniezione d'acqua sarà modificata per prova al fine di accelerare la riduzione della temperatura all'interno del reattore e sarà valutata la minima portata d'acqua iniettata necessaria per raggiungere una condizione di arresto a freddo. Per quanto riguarda il raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito il "raffreddamento più stabile" (obiettivo della fase 2), è stato già raggiunto, al 10 di agosto, con l'installazione in tutte le unità (1, 2, 3 e 4 ), di un sistema di circolazione locale di raffreddamento con scambiatori di calore. Al fine di potenziare il trattamento delle acque stagnanti e l'iniezione più stabile ed efficiente delle acque trattate all'interno dei reattori, il 7 agosto è iniziato, tramite una seconda linea d’impianti, il trattamento con attrezzature di concentrazione per evaporazione, che rafforza il processo di desalinizzazione. La quantità attuale accumulata dell'acqua stagnante trattata è di circa 66.980 tonnellate (al 31 agosto) e il fattore di decontaminazione dal cesio, realizzato dagli impianti di trattamento, è di 1.000.000 (Nota: Il "fattore di decontaminazione" è il rapporto tra la concentrazione di cesio presente nel campione prima del trattamento e la concentrazione di cesio presente nel campione dopo il trattamento) Per migliorare la vita e l'ambiente di lavoro dei lavoratori, TEPCO ha installato locali- dormitorio provvisori, per dare la possibilità di riposare a turno nella centrale. Inoltre, al fine di migliorare il controllo sanitario dei lavoratori, è stata installata una sala medica nella 18
  • 20. centrale nucleare, e sono stati migliorati i sistemi medici, con la turnazione di medici per fornire assistenza sanitaria 24 ore su 24 in un edificio antisismico, ecc. 4. Risposte alle persone che soffrono in conseguenza dell'incidente nucleare (fuori-sito) (1) Misure fuori sito Il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare ha istituito il 17 maggio la "Tabella di marcia per le azioni immediate di assistenza ai residenti colpiti dall'incidente nucleare". In questo periodo sta promuovendo varie attività per le zone di evacuazione, il rafforzamento e il proseguimento del monitoraggio, e sforzi come decontaminazione, contromisure contro i rifiuti radioattivi, ecc. Proseguendo, col massimo impegno e in linea con la tabella di marcia. Il governo promuove tempestivamente tali sforzi, in cooperazione con le parti correlate, come i comuni locali. (2) Attività volte per revocare la designazione delle aree pronte all'evacuazione di emergenza La NSC ha indicato le condizioni, ecc. per revocare la designazione delle aree pronte all'evacuazione di emergenza, della zona di evacuazione, e della zona di evacuazione deliberata, tenendo conto della protezione dalle radiazioni e della stabilità dei reattori sotto la "Politica di base della NSC per la sicurezza del Giappone per la Protezione dalle Radiazioni per la revoca della evacuazione e la ricostruzione" (19 luglio) e il "Punto di vista della commissione per la sicurezza nucleare per la revoca delle azioni urgenti di protezione attuate per l'incidente della centrale ellettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi" (4 agosto) . Sulla base delle iniziative di cui sopra, il quartier generale di risposta all'emergenza nucleare, il 9 agosto, ha indicato il "Concetto di revoca della zona di evacuazione, ecc". Il governo giapponese intende revocare in blocco la designazione delle aree preparate all'evacuazione in caso di emergenza, non appena tutte le amministrazioni locali avranno completato lo sviluppo di un piano di risanamento basato sulle intenzioni dei residenti. Pertanto, le organizzazioni correlate stanno ora promuovendo attivamente il monitoraggio ambientale al fine di poter revocare la designazione delle aree preparate all'evacuazione in caso di emergenza. Sono stati compiuti: il monitoraggio dell'intera area ambientale dei siti delle scuole e di altri edifici pubblici, zone scolastiche, parchi, ecc. e il monitoraggio ambientale in risposta a richieste individuali di città, paesi e villaggi, ecc. 19
  • 21. (3) Preparazione delle mappe che indicano dosi di radiazioni, ecc. Il MEXT ha raccolto campioni del suolo in circa 2.200 punti entro un raggio di circa 100 km dalla centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi della TEPCO, mentre in questi luoghi misurava inoltre la dose aerea e la quantità di materiali radioattivi depositati nel terreno. Ha fatto un regolamento per preparare le mappe di distribuzione della dose di radiazioni, ecc, sulla base delle misurazioni; finora, ha pubblicato una mappa della dose dell'aria il 2 agosto e una mappa di concentrazione di cesio radioattivo nel suolo il 30 agosto. (4) Attuazione della legge sulle misure per i rifiuti radioattivi e la politica di base della decontaminazione Il 26 agosto la Dieta ha promulgato la "legge sulle misure speciali per la manipolazione dell'inquinamento radioattivo". Poichè la contaminazione dell'ambiente è avvenuta a causa di materiali radioattivi scaricati dal recente incidente, la legge prevede di ridurre tempestivamente l'impatto sulla salute dell'uomo e/o sull'ambiente di vita stabilendo misure che devono essere adottate dalle autorità nazionali, dai governi locali, dai licenziatari interessati, ecc. In particolare essa prescrive che il governo nazionale deve stabilire i principi fondamentali in materia di gestione di contaminazione dell'ambiente da materiali radioattivi e, tenendo debitamente conto del grado d’importanza della contaminazione, della designazione di zone in cui è necessario adottare misure, compresa la decontaminazione, da parte del governo nazionale e così via. La decontaminazione è un problema urgente da affrontare immediatamente. Il 26 agosto il quartier generale GNER ha istituito la "Politica di base per il lavoro di decontaminazione di emergenza", senza attendere che la parte correlata alla suddetta legge entri pienamente in vigore nel prossimo gennaio. Essa ha riassunto obiettivi specifici e principi di lavoro nello svolgimento della bonifica, tra cui che la dose stimata di esposizione annuale della popolazione in aree di residenza dovrà essere ridotta di circa il 50% nei prossimi due anni, e così via. Secondo questa politica, 1) con un focus centrale sulle aree in cui la dose stimata di esposizione annuale supera i 20 mSv, il governo nazionale promuove direttamente la decontaminazione con l'obiettivo di ridurre la dose stimata di esposizione annuale al di sotto di 20 mSv, 2) la decontaminazione effettiva è svolta grazie alla cooperazione dei comuni e dei residenti anche in zone dove la dose di esposizione annuale stimata è inferiore a 20 mSv, con l'obiettivo di portare la dose stimata di esposizione annuale vicino a 1 mSv, e 3) in particolare, ponendo la massima priorità al lavoro di decontaminazione accurata nelle aree di vita dei 20
  • 22. bambini (scuole, parchi, etc.), l'obiettivo è quello di ridurre la dose di esposizione annuale stimata dei bambini vicino a 1 mSv nel più breve tempo possibile, e poi ancora più bassa, e così via. I contenuti della politica di base sono coerenti con la suddetta legge e verranno sostituiti quando la legge entrerà pienamente in vigore. Al fine di promuovere questi sforzi attraverso il coordinamento con il territorio il governo ha lanciato il "Gruppo di Promozione della Decontaminazione di Fukushima" ed il 24 agosto ha potenziato il suo apparato in loco. Inoltre, il 25 agosto è stato fondato l'Ufficio di Risposta alla contaminazione da materiali radioattivi in seno al Segretariato del Governo e deve essere preparato un sistema completo per la promozione della bonifica, lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, e l'indagine sulla salute dei residenti. Inoltre sarà avviata una conferenza per facilitare lo stretto coordinamento tra i ministeri e le agenzie, così come una conferenza consultiva di risposta alla contaminazione da materiali radioattivi, che dovrà essere composta di persone di adeguata conoscenza ed esperienza sulla creazione di standard riguardo alle radiazioni. Di conseguenza, il governo ritiene appropriato un finanziamento di circa 2 miliardi di yen per queste attività di bonifica, dal fondo di riserva, previsti da un bilancio suppletivo secondario per quest’anno fiscale. (5) Gli sforzi individuali in materia di decontaminazione, ecc - Gli sforzi di decontaminazione fatti dai comuni Nel comune di Date, della prefettura di Fukushima, è stato eseguito, prima dei lavori di bonifica di tutta la città, un esperimento dimostrativo mirato alle vasche e alle abitazioni private, per cui la dose di radiazioni è stata abbassata con successo a un livello che non causa problemi. Altri governi locali hanno avviato attività di decontaminazione e bonifica. - Decontaminazione di spazi abitativi residenziali Il quartier generale GNER, giacché sono stati rilevati i materiali radioattivi nella terra e nella sabbia nelle gronde, così come nelle foglie cadute, ha effettuato una esperimento dimostrativo relativo alla decontaminazione delle grondaie, ecc, e compilato e presentato le istruzioni per la pulizia di queste. - Attività di decontaminazione in scuole, scuole materne, ecc Nei casi in cui il tasso della dose aerea del cortile di una scuola, di una scuola materna, ecc sia superiore a 1 μSv/h, MEXT e il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW), con il sostegno finanziario del governo nazionale, prenderanno misure per ridurre la dose dei terreni relativi, con l'obiettivo che la dose di esposizione per gli alunni e gli scolari non sia, in linea di principio, superiore a 1 mSv all'anno, dopo le vacanze estive. 21
  • 23. - Riduzione del dosaggio in strutture pubbliche e aree di scuole, ecc Il governo nazionale ha finanziato nella prefettura di Fukushima le misure per prevenire urgentemente gli effetti delle radiazioni sui bambini in scuole, parchi, zone scolastiche e strutture pubbliche correntemente utilizzati da bambini. - Monitoraggio e decontaminazione dei suoli agricoli, ecc Per quanto riguarda i terreni agricoli, il Ministero dell'Agricoltura, delle foreste e della pesca (MAFF) ha raccolto campioni di terreno da circa 360 punti nella prefettura di Fukushima e circa 220 punti in 5 prefetture circostanti (Miyagi, Tochigi, Gunma, Ibaraki e Prefetture Chiba), promosso indagini sullo stato di contaminazione, e compilato una mappa di distribuzione delle concentrazioni di materiali radioattivi (30 agosto). Il MAFF, in collaborazione con il Consiglio del Governo per la politica scientifica e tecnologica, il MEXT e il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria, hanno promosso la verifica dell'efficacia dei metodi di decontaminazione fisici, chimici e biologici, hanno lavorato per sviluppare tecnologie per la decontaminazione dai materiali radioattivi, ed sono state revisionate le misure necessarie per ogni stato di decontaminazione. Inoltre, per quanto riguarda tutte le aree del bosco nella prefettura di Fukushima, deve essere preparata in modo simile una mappa della distribuzione delle concentrazioni di materiale radioattivo, e le future risposte saranno esaminate di conseguenza. - Smaltimento dei rifiuti del disastro, ecc Il Ministero dell'Ambiente ha compilato il 23 giugno la "Politica in materia di smaltimento di rifiuti del disastro nella prefettura di Fukushima". È stato previsto il metodo di smaltimento della cenere proveniente da rifiuti combustibili che devono essere inceneriti in impianti di incenerimento dotati di sacche-filtro aventi funzioni di assorbimento dei fumi di scarico, e che le ceneri contaminate con 8.000 Bq/kg o meno, devono essere smaltite in discarica. In seguito, il 31 agosto è stata compilata la "Politica in materia di metodo di smaltimento delle ceneri da incenerimento, ecc, con contaminazione che eccedente gli 8.000 Bq/kg ed inferiore a 100.000 Bq/kg". 5. Piani per il sito della centrale nucleare dopo il restauro dall'incidente (piani nel sito) Alla centrale nucleotermoelettrica di Fukushima Dai-ichi dove s'è verificato il recente incidente, ci sono piani allo scopo di rimuovere il combustibile esaurito, i detriti e, infine, di adottare misure per lo smantellamento. Per raggiungere questi obiettivi il team di risposta a medio e lungo termine dell'Ufficio risposta integrata governo - TEPCO sta discutendo gli 22
  • 24. sforzi per affrontare queste sfide a medio e lungo termine, con il "Comitato consultivo per le misure a medio e lungo termine alla centrale nucleotermoelettrica di Fukushima Dai-ichi della Tokyo Electric Power Co. Inc."(in seguito denominato "Comitato consultivo per le misure a medio e lungo termine") della Commissione per l'energia atomica mentre indirizza le questioni dividendole in sfide a medio termine e sfide a lungo termine. Le sfide a medio termine comprendono la gestione delle acque sotterranee del sito, la gestione dell'integrità degli edifici e delle attrezzature, la costruzione di contenitori degli edifici reattore, e la rimozione del combustibile dalle vasche del combustibile esaurito. Il team di medio e lungo termine, sta in questo periodo discutendo e progettando la costruzione di confinamenti delle acque sotterranee sull'oceano, sul lato del sito della centrale, per evitare l’espandersi della contaminazione delle acque sotterranee e sta valutando e discutendo la sicurezza degli edifici reattore in caso di un possibile futuro terremoto al fine di garantirne la sicurezza. Per il momento si prevede che la rimozione dei combustibili dalle vasche del combustibile esaurito sarà affrontata nei prossimi tre anni, malgrado i preparativi in corso, fra i quali l'installazione delle attrezzature necessarie per ripulire le macerie disseminate sopra gli edifici reattore e le modifiche alla vasca comune dove devono essere trasferiti i combustibili delle vasche del combustibile esaurito. Le sfide a lungo termine comprendono il ripristino funzionale del contenitore primario, l'estrazione e lo stoccaggio dei detriti, la gestione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e lo smantellamento. Il "Comitato consultivo in materia di misure a medio e a lungo termine" della "Commissione per l'energia atomica" sta attualmente discutendo e mettendo insieme le politiche di base per gli sforzi volti a risolvere questi problemi a medio e lungo termine e una serie di temi di ricerca e sviluppo che dovrebbero essere utili e d'ausilio nell'esercizio di tali sforzi. Questo comitato consultivo sta identificando e smistando le sfide tecniche da risolvere, in modo che i detriti possano essere rimossi dal recipienti a pressione del reattore (RPV) e poi messi sotto controllo, prendendo esempio dalle attività svolte presso l'unità 2 della centrale di nucleare Three Mile Island (di seguito denominata "TMI-2") negli Stati Uniti. La centrale elettro'nucleare di Fukushima Dai-ichi è in una situazione difficile, anche perché che non è nota la collocazione dei detriti, per i detriti che si sono accumulati sul fondo dei contenitori primari (PCV) a causa di danni al fondo del recipiente in pressione (RPV) a differenza del caso dell'incidente di TMI-2, e per il fatto accertato che l'acqua iniettata per 23
  • 25. raffreddare i RPV fuoriesce nei PCV, da questi fuoriesce nella parte inferiore degli edifici reattore, e poi ancora negli edifici turbina. Con questa consapevolezza, è stato deciso che deve essere focalizzata l'attenzione sull'identificazione dei punti di fuoriuscita dell'acqua di raffreddamento e sull'identificazione della posizione e dello stato del combustibile, cercando nello stesso tempo di accorciare il percorso di circolazione dell'acqua per il raffreddamento dei RPV e di trattare i detriti, per i quali dovrebbe essere preparato un deposito idoneo. Per raggiungere quest’obiettivo, è ora in corso il lavoro per identificare i problemi tecnici da risolvere e le corrispondenti aree di ricerca e sviluppo. Per esempio è stato identificato fra queste sfide tecniche, lo sviluppo di metodi di progettazione e costruzione per individuare i punti di perdita dei PCV e ripararli per fermare l'acqua, consentendo così ai PCV di riempirsi con l'acqua dopo il ripristino. Per conseguire questo sono stati identificati tra le aree di ricerca e sviluppo: lo sviluppo di robot per il controllo remoto di tutto il PCV e per le riparazioni, lo sviluppo di metodi di ingegneria e costruzione per riparare i presunti punti di perdita e impedire così all'acqua di sfuggire, ecc. 6. Situazione riguardante l'impegno per affrontare gli insegnamenti appresi (28 punti) Il Giappone sta facendo il suo massimo sforzo possibile per affrontare le 28 "lezioni apprese" specificate nel verbale di giugno. Lo stato di avanzamento tra tali elementi non è uniforme, alcune voci già sono state pienamente attuate, altre sono ancora in fase di attuazione ed altre ancora dovranno essere di nuova progettazione per il futuro. Il Giappone eviterà il ripetersi di un siffatto sinistro, affrontando ogni elemento stabilmente e completamente in base all'idea di "protezione approfondita", che è il principio base più importante per garantire la sicurezza nucleare. Inoltre, mentre la NISA ha dato indicazioni per misure di emergenza immediate agli operatori sin dal 30 marzo sulla base delle conclusioni circa questo incidente in quel momento, si sta pensando che le risposte concrete a ciascuna delle lezioni, dovranno essere ulteriormente rivedute d'ora in poi, sulla base di una conoscenza approfondita in Giappone e oltreoceano ed essere migliorate e rafforzate. In particolare, il Giappone mira a istituire una nuova organizzazione e un sistema di regolamentazione della sicurezza istituendo l'agenzia per la sicurezza nucleare (nome provvisorio) intorno ad aprile prossimo. Gli sforzi di stabilire una regolamentazione di sicurezza rafforzata nell'ambito del nuovo sistema e le risposte concrete alle "lezioni apprese", devono essere promossi attraverso un adeguato coordinamento, poiché sono strettamente connessi. 24
  • 26. Lezioni di categoria 1 Prevenzione degli incidenti gravi (1) Rafforzare le misure contro i terremoti e i maremoti I danni del maremoto che ha causato il recente incidente nucleare, furono determinati della inadeguata preparazione contro maremoti di grandi dimensioni, in particolare dalla mancanza di previsione adeguata della frequenza, dell'occorrenza e dell'altezza dei maremoti. Ciò ha portato a far diventare le misure di prevenzione contro i maremoti alle centrali nucleari una delle principali priorità. In termini di misure contro terremoti e maremoti, come rilevato in questo rapporto, si stanno studiando in dettaglio i vari meccanismi che hanno provocato il terremoto del distretto Tohoku-Off nell'oceano Pacifico e il maremoto derivato, che ha innescato l'incidente nucleare di Fukushima, da parte di istituti di ricerca quali la Japan Nuclear Energy Safety Organization (JNES). Queste recenti scoperte dovrebbero servire come base per le future misure di prevenzione in impianti nucleari, contro i terremoti e i maremoti. In particolare, le misure contro i maremoti sono in primo piano nell'agenda del Giappone e il 26 giugno 2011 la Central Disaster Management Council ha stabilito una politica di base per le future misure preventive contro i maremoti, compresi quelli che presuppongono il più grande e frequente maremoto possibile. La NSC ha intrapreso e sta portando avanti discussioni sulla revisione delle guide normative NSC in materia di terremoto e maremoto, considerando i suggerimenti del Consiglio e lo svolgimento dei lavori da parte dell'associazione giapponese degli Ingegneri Civili ecc. In questo contesto, l'Agenzia sulla sicurezza nucleare e industriale (NISA) ha intrapreso dibattiti in termini di "difesa approfondita", per una base progettuale che presupponga adeguata frequenza di accadimento, tenuto conto di un periodo di ricorrenza adeguato, e dell'altezza del maremoto, di criteri di sicurezza per la progettazione di strutture che resistono alla forza d'urto delle onde di maremoto, ecc. (2) Garantire fonti di alimentazione elettrica Uno dei fattori significativi dell'incidente è stata incapacità di garantire l'alimentazione elettrica necessaria. Di conseguenza la NISA ha richiesto agli esercenti delle centrali nucleari di garantire forniture di energia elettrica affidabili, e gli operatori hanno già implementato il dispiegamento di alimentatori su automezzi, capaci di assicurare l’energia elettrica necessaria 25
  • 27. per il raffreddamento di emergenza del reattore, la garanzia dei generatori diesel di emergenza per raggiungere uno stato di spegnimento freddo (condivisione di alimentatori di emergenza con altre unità), contromisure contro le inondazioni per le apparecchiature importanti all'interno dell'edificio reattore (sigillatura di aree di penetrazione e di porte ecc) e le valutazioni del grado di affidabilità della rete elettrica. In questo periodo, gli operatori di impianti nucleari stanno intraprendendo anche misure come l'installazione di generatori diesel di emergenza di grandi dimensioni, raffreddati ad aria, generatori di emergenza turbogas raffreddati ad aria, misure per migliorare l'affidabilità dell’alimentazione elettrica sulla base dei risultati della valutazione dell'affidabilità degli impianti elettrici (potenziamento linee di trasmissione, ecc), misure di protezione dal maremoto per la commutazione, ecc, contromisure contro crolli delle torri delle linee di trasmissione e consolidamento sismico delle apparecchiature di commutazione. Inoltre, sono stati pianificati sforzi futuri per il miglioramento della capacità delle batterie e per il rafforzamento sismico dei serbatoi carburante dei diesel di emergenza. (3) Garantire la funzionalità affidabile del raffreddamento di reattori e PCV Dato che la perdita delle funzioni di raffreddamento dei reattori e dei PCV ha portato a un aggravamento dell'incidente, come contromisure specifiche, gli operatori degli impianti, su istruzioni NISA, hanno approntato dispositivi esterni/alternativi d’iniezione d'acqua (prese pompa, autopompe, tubi, accoppiamento parti, ecc), hanno assicurato la capacità dei serbatoi d'acqua dolce e disposte linee dell'acqua di alimentazione che prendono l'acqua dal mare. Attualmente, al fine di portare i reattori ad uno stato di arresto a freddo il più presto possibile, gli operatori provvedono a procurarsi pompe per raffreddamento acqua di mare, pezzi di ricambio per motori, e pompe temporanee che facilitano il rapido ripristino, nonché l'installazione di generatori di emergenza di grandi dimensioni, raffreddati ad aria, per alimentare i sistemi di raffreddamento ad acqua di mare. Inoltre in futuro hanno intenzione di costruire rinforzi antisismici di grandi dimensioni, vasche d'acqua dolce e altre iniziative correlate. (4) Garantire affidabili funzioni di raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito Nell'incidente, la perdita dell'alimentazione elettrica ha portato al fallimento del raffreddamento per le vasche del combustibile esaurito. Gli operatori, su istruzioni NISA, al fine di mantenere il raffreddamento delle vasche del combustibile esaurito, anche in mancanza degli alimentatori, hanno approntato dispositivi esterni/alternativi di iniezione d'acqua (prese 26
  • 28. pompa, autopompe, tubi, accoppiamento parti, ecc), hanno assicurato l'adeguata capacità dei serbatoi d'acqua dolce e disposto linee dell'acqua di alimentazione che pescano direttamente dal mare. Inoltre in futuro hanno intenzione di costruire rinforzi antisismici. (5) Misure di accurata gestione degli incidenti (AM) Dato che le misure di gestione dell'incidente (AM) sono state ritenute insufficienti durante l'incidente attuale, d'ora in poi devono essere fatti sforzi per garantire il miglioramento approfondito delle misure di AM. La NSC ha ripreso la discussione sul miglioramento delle misure di AM, che in questo periodo era stato interrotto a causa dell'incidente. Inoltre, NISA ha sviluppato un programma operativo di sicurezza ed ha ampliato/chiarito l'interpretazione di norme tecniche riguardanti le procedure di emergenza ecc, che permetteranno il raffreddamento stabile del reattore, anche se tutta l'alimentazione elettrica in corrente alternata e tutte le funzioni di raffreddamento dell'acqua di mare venissero meno. D'ora in poi, si prevede di implementare le richieste di leggi sulle misure AM in base al risultato dell'esame intrapreso dalla NSC. Inoltre, si prevede di adottare un approccio di valutazione probabilistica della sicurezza per lo sviluppo di misure di AM più efficaci. (6) Risposte a problemi su più unità della stessa centrale L'incidente ha rivelato problemi in materia di risposte a incidenti che interessano più unità dello stesso impianto, poiché gli incidenti sono avvenuti simultaneamente in più reattori, e lo sviluppo dell'incidente di un reattore ha condizionato le risposte di emergenza all'incidente nei reattori vicini. Così i gestori degli impianti, sotto istruzioni di NISA, hanno sviluppato per ogni reattore sistemi indipendenti di: responsabilità, risposta all'incidente e relative procedure. In seguito, si prevede di considerare persino la garanzia d'indipendenza della progettazione di ciascun reattore nei siti che hanno più di un reattore. (7) Revisione della progettazione di base per la disposizione delle apparecchiature nelle centrali elettro-nucleari Durante l'incidente, sorsero difficoltà poiché la vasca di stoccaggio del combustibile esausto si trovava nella parte più alta dell'edificio reattore. Inoltre si è verificato che l'acqua contaminata dagli edifici reattore ha raggiunto gli edifici turbina, il che significa che non è 27
  • 29. stata impedita la diffusione di acqua contaminata da altri edifici! Di conseguenza nella fase di progettazione di base di una centrale elettronucleare, per le nuove costruzioni, è richiesta sufficiente analisi per una disposizione adeguata delle strutture e degli edifici, ed è stato pianificato l'accoglimento di tali esigenze. (8) Garantire la tenuta stagna per attrezzature e strutture essenziali Durante l'incidente, una notevole quantità di attrezzature e di strutture essenziali furono allagate a causa del maremoto, impedendo la fornitura di alimentazione elettrica e acqua di raffreddamento. Perciò è importante assicurare la tenuta stagna di attrezzature e strutture essenziali anche in caso di un gigantesco maremoto. Gli operatori, su istruzioni di NISA, hanno preso contromisure contro le inondazioni alle apparecchiature importanti interne agli edifici reattore (tenuta stagna, porte, ecc.) In questo periodo, gli operatori stanno rafforzando la tenuta stagna degli edifici reattore, con l'installazione di porte a tenuta stagna e così via. Lezioni di categoria 2 Contromisure contro gli infortuni gravi (9) Potenziamento delle misure per prevenire esplosioni di idrogeno Nel corso di questo incidente, i danni maggiori sono derivati dalle esplosioni d’idrogeno. Pertanto, il potenziamento di misure contro le esplosioni d’idrogeno, comprese le misure riguardanti gli edifici reattore, è diventata una questione importante. Per i reattori ad acqua bollente (BWR), gli operatori, su istruzioni NISA, come contromisure contro perdite d’idrogeno negli edifici reattore, installeranno portelli di sfogo, facendo un foro nel tetto di ogni edificio reattore, e dirigono le norme di attuazione di questo lavoro. Inoltre, come attività a medio e lungo termine, sono in programma l'installazione di bocchette d’idrogeno nel tetto e di rivelatori di idrogeno negli edifici reattori. Per i reattori ad acqua pressurizzata (PWR), gli operatori, su istruzioni NISA, hanno confermato che l'idrogeno fuoruscito da un PCV nell'anello è scaricato in modo affidabile verso l'esterno dell'anello dal sistema di scarico già installato. Inoltre, come futuri interventi a medio e lungo termine, è prevista, l'installazione di attrezzature per diminuire la concentrazione d’idrogeno nei PCV, tra cui ricombinatori catalitici passivi dell’idrogeno che non richiedono alimentazione elettrica. Per i reattori con condensatore PCV di tipo a ghiaccio, è stato confermato che l'idrogeno riversato nel PCV è trattato in modo affidabile dagli accenditori (apparecchiature per bruciare idrogeno) già installati. Ciò comprende la conferma dell’operatività degli accenditori utilizzando energia elettrica da automezzi alimentatori, opportuna in caso che tutte le alimentazioni elettriche CA vadano perse. 28
  • 30. (10) Miglioramento dei sistemi di sfogo dei contenitori primari In questo incidente, sono sorti problemi nell’azionamento del sistema di sfogo, per incidenti gravi, dei PCV e della sua funzione di la separazione dei materiali radioattivi. Su disposizioni NISA, come misure iniziali, gli operatori degli impianti hanno installato polmoni di accumulo per le valvole ad aria, che permettono il funzionamento delle valvole di sfiato, anche se le linee di alimentazione AC dovessero andare perse, così come compressori trasportabili e altri dispositivi del genere. Inoltre, in aggiunta a queste prime misure, in futuro saranno compiuti nuovi sforzi per migliorare il sistema di sfogo PCV con l'analisi ampia di competenze tecniche reperite in Giappone e all'estero, tra cui il potenziamento della funzione di filtro del materiale radioattivo. (11) Miglioramenti per l'ambiente di risposta agli incidenti Al momento di questo incidente, poiché la dose di radiazioni nella sala di controllo principale è aumentata, l’impossibilità per il personale operativo di entrare nella stanza principale, anche temporaneamente, ecc. in vari casi ha posto problemi per le attività di risposta agli incidenti. Su prescrizioni NISA, gli operatori degli impianti hanno preso misure per garantire in loco strumenti di comunicazione (un alimentatore per gl’impianti locali di comunicazione PHS, ricetrasmettitori) un sistema d’illuminazione portatile, e mezzi per assicurare un ambiente di lavoro nella sala controllo principale (alimentatore possibilità di usufruire di automezzi alimentetori per la ventilazione e il condizionamento dell'aria), ecc. Inoltre, insieme a misure di attuazione, come il trasferimento su un terreno più elevato degli impianti PHS locali, ecc., ora ci sono piani per migliorare le funzioni presso le stazioni di emergenza, rafforzare dal punto di vista sismico gli edifici per uffici, e così via. (12) Miglioramento del sistema di gestione di esposizione alle radiazioni, al momento dell'incidente In questo incidente, un'adeguata gestione della radiazione è diventata difficile poiché la dose di radiazione all'interno del centrale elettronucleare è aumentata, a causa del rilascio di materiale radioattivo. In questa situazione, su prescrizioni NISA, gli operatori hanno distribuito indumenti di protezione contro le alte dosi di radiazioni necessarie per le fasi iniziali di un infortunio su centrali elettro-nucleari, hanno organizzato la cooperazione reciproca tra gli operatori per indumenti di protezione contro le alte dosi di radiazioni, dosimetri personali, maschere facciali integrali, e altri dispositivi simili, hanno sviluppato un sistema grazie al quale il personale di controllo radiazioni possa concentrarsi sulle operazioni 29
  • 31. importanti per garantire il controllo delle radiazioni in caso di emergenza, una migliore formazione dei dipendenti per il controllo delle radiazioni in caso di emergenza, e altri miglioramenti simili. (13) Miglioramento della formazione per rispondere a incidenti gravi In passato non è stata sufficientemente attuata una formazione efficace per rispondere agli incidenti gravi. Inoltre se, in questo caso, fosse stata implementata la formazione prima dell'incidente, si sarebbero potute condurre azioni più adeguate. Pertanto, su prescrizioni NISA, nel mese di aprile gli operatori degli impianti hanno svolto la formazione di risposta all'emergenza presso le centrali elettro-nucleari, assistiti dal personale del governo, per preparare i lavoratori a una perdita di tutte le alimentazioni elettriche in CA, la perdita delle funzioni di raffreddamento dell'acqua di mare, la violenza del maremoto e altre simili situazioni di emergenza. Il governo inoltre domanda agli operatori di realizzare esercitazioni di emergenza nucleare per prepararsi per il verificarsi d’incidenti gravi e del loro prolungamento ed evoluzione causati da interruzioni del raffreddamento principale o altri incidenti del genere. In aggiunta, il governo sta esaminando esercitazioni pratiche per la prevenzione dei disastri nucleari, che simulano incidenti gravi quali le calamità complesse, come è successo in questo incidente, e prevede di impegnarsi nel sostegno e la cooperazione, con i consigli necessari, per le esercitazioni eseguite da autorità locali. (14) Miglioramento della strumentazione per reattori e PCV In questo evento, in condizioni d’incidente grave, la strumentazione dei reattori e dei PCV non ha funzionato adeguatamente: le informazioni sui livelli d’acqua nei reattori e altre informazioni necessarie per rispondere all’incidente, erano difficili da ottenere in modo adeguato. Di conseguenza, sono stati fatti piani per lo sviluppo e la preparazione della strumentazione di reattori, PCV, vasche del combustibile esausto, ecc. per garantire un funzionamento adeguato anche in condizioni d’incidente grave. (15) Il controllo centralizzato dei rifornimenti d'emergenza e l'istituzione delle squadre di soccorso Immediatamente dopo l'incidente, nelle condizioni precarie causate dal sisma e dal maremoto, l'approvvigionamento delle attrezzature di pronto intervento e la mobilitazione delle squadre di soccorso a sostegno delle attività di controllo dell'incidente, non sono stati effettuati adeguatamente. 30
  • 32. Pertanto, su prescrizioni NISA, gli operatori degli impianti sono stati impegnati nella costituzione e gestione di apparecchiature di pronto intervento (Automezzi di alimentazione, auto pompe) e la realizzazione di forze operative per far funzionare tali apparecchiature. Stanno inoltre approvvigionando e quindi preparando per l'uso comune tra gli operatori degli impianti, maschere, indumenti protettivi, e simili per fornire una protezione durante il lavoro con macchinari pesanti per lo smaltimento delle macerie o con alte dosi di radiazioni, e peraltro stanno sviluppando sistemi per la cooperazione reciproca. E' stata anche pianificata la preparazione delle attrezzature di pronto intervento, compresi robot, elicotteri, droni senza pilota, macchinari pesanti, equipaggiamenti di decontaminazione e sistemi di previsione per l'evoluzione degli incidenti, così come per il potenziamento del rafforzamento delle capacità attraverso la formazione di forze armate, di polizia, vigili del fuoco, della guardia costiera del Giappone, e di altro personale chiave. Inoltre, sotto il nuovo quadro normativo dell'organizzazione di sicurezza, il sistema per rispondere alla gestione delle crisi sarà rafforzato attraverso l'istituzione di personale specializzato nel rispondere alle condizioni di emergenza. Lezioni di categoria 3 Le risposte alle emergenze nucleari (16) Risposta ad una situazione combinata di disastro naturale grave e di emergenza nucleare In questa evenienza un grave disastro naturale è stato seguito da un incidente nucleare producendo un disastro complesso. Inoltre l'incidente nucleare ha causato prolungate difficoltà nel garantire i mezzi di comunicazione e di approvvigionamento e nella mobilitazione di tutta la gamma di personale di supporto per l'incidente nucleare e per la risposta ai disastri. Pertanto, sono stati rafforzati centri esterni al sito per distribuire telefoni satellitari, alimentatori d'emergenza e scorte di merci. È inoltre prevista la distribuzione di materiali alternativi e attrezzature, cosicché possano essere utilizzati immediatamente servizi alternativi, anche se la situazione richiede lo spostamento della funzione in un centro fuori sito. Inoltre, a livello ministeriale e di agenzie, per quanto riguarda la risposta a un disastro complesso, sarà attuata una revisione della piena disponibilità e della struttura della catena di comando . (17) Potenziamento del monitoraggio ambientale Durante le fasi iniziali di questo incidente, l'appropriato monitoraggio ambientale è diventato impossibile a causa dei danni alle apparecchiature di monitoraggio degli enti locali e alle strutture, causati dal terremoto e dal maremoto. 31
  • 33. E' stata quindi stabilita, all'interno del governo, la "Unità di coordinamento del monitoraggio", per il coordinamento e la corretta attuazione del monitoraggio ambientale condotto da ministeri, agenzie, autorità locali e TEPCO. Come iniziativa per l'immediato futuro è stato sviluppato il "Piano di valutazione globale". In conformità a questo piano, le organizzazioni correlate sono impegnate in collaborazione nel monitoraggio aereo, nel monitoraggio di aree marine e nel monitoraggio delle radiazioni, al fine di facilitare, tra gli altri impegni, la rimozione delle restrizioni alle zone pronte per l'evacuazione di emergenza e la preparazione di mappe di stima della dose cumulativa, mappe che indicano la distribuzione delle dosi di radiazione, ecc. Inoltre, in caso di emergenza, il governo si assumerà la responsabilità di stabilire un sistema operativo di monitoraggio ambientale certificato e deliberato; la nuova organizzazione normativa sulla sicurezza dovrà avere un ruolo dominante nel monitoraggio ambientale. (18) Chiarimento del riparto dei ruoli tra organizzazioni centrali e locali Nelle fasi iniziali del sinistro, non sono state raggiunte in maniera sufficiente la comunicazione e la cooperazione tra i governi centrali, locali, e tra le varie organizzazioni interessate, a causa della difficoltà nel garantire i mezzi di comunicazione e anche per il fatto che i ruoli e le responsabilità di ciascuna parte non erano sempre chiaramente definiti. Perciò nel rispondere all'attuale incidente, sono state stabilite basi locali utilizzando il J Village e il Centro carbone di Onahama. Sono state stabilite organizzazioni centrali per coordinare le attività di risposta, compreso l' “Ufficio di risposta integrata governo-TEPCO”, la squadra di supporto al sostentamento dei malati e l' “Ufficio di risposta alla contaminazione da materiali radioattivi”. In seguito, i ruoli e le responsabilità delle organizzazioni tra cui il quartier generale del GNER saranno rivisti per consentire risposte rapide e appropriate, saranno adottate misure per modificare le leggi e rivedere, quando necessario, le procedure. Inoltre, i sistemi di comunicazione, compresi gli strumenti e i canali di comunicazione, saranno rivisti al fine di consentire l'erogazione d’informazioni in modo rapido e certo. Si prevede ancora, come già per il sistema di videoconferenza utilizzato al momento del disastro nucleare, di interconnettere le organizzazioni governative, tutte le società di energia elettrica e le centrali elettro-nucleari per assicurare, in situazioni di emergenza, la raccolta delle informazioni e la fornitura d’istruzioni rapide ed adeguate. 32
  • 34. (19) Miglioramento della comunicazione riguardante l'incidente Subito dopo l'incidente, in particolare, non sono state prese azioni sufficienti per offrire ai residenti locali informazioni o spiegazioni facilmente comprensibili su radiazioni, materiali radioattivi, o sulle prospettive future dei fattori di rischio. E' stato quindi istituito un "servizio di consulenza continuativo" per fornire servizi di consultazione ai residenti locali, soprattutto a residenti della prefettura di Fukushima, sulla situazione relativa all'incidente, all'impatto delle radiazioni sulla salute e su altre questioni. Inoltre, ancora per la divulgazione d’informazioni ai cittadini, sono state effettuate da organismi rilevanti come NISA e l'NSC, regolari conferenze stampa congiuntamente tenute e altre opportunità,. Sulla base della divulgazione delle informazioni riguardanti l'incidente della centrale elettro-nucleare di Fukushima e sull'esperienza di comunicare in situazioni di diverse calamità nazionali ed estere, si prevede di esaminare le norme di divulgazione e di informazione durante gli incidenti significativi alle centrali elettro-nucleari, per sviluppare un manuale di base, e per fornire istruzione e formazione su questa base, alle organizzazioni competenti riguardo a fornitura e divulgazione delle informazioni. (20) Rafforzamento della risposta per l'assistenza proveniente da altri paesi e della comunicazione per la comunità internazionale Dopo l'incidente, il governo non poté rispondere tempestivamente alle offerte di assistenza da altri paesi di tutto il mondo (ad esempio, offerte per la fornitura di attrezzature). Inizialmente le informazioni non sono sempre state pienamente condivise anticipatamente soprattutto con i paesi confinanti. Alla luce di questo, al fine di informare immediatamente i paesi limitrofi in caso d’incidente, sono stati specificati dei punti di contatto per ciascun paese confinante. L'elenco dei punti di contatto sarà aggiornato, se necessario, per garantire la fornitura rapida e accurata d’informazioni alla comunità internazionale. Il sistema per le risposte internazionali a un incidente sarà migliorato, nell'ambito dell'attuazione del "Piano d'azione sulla sicurezza nucleare" dell'IAEA, con lo sviluppo di elenchi di apparecchiature efficaci per le risposte agli incidenti e delle modalità per la condivisione di informazioni internazionali, anche attraverso avvisi internazionali. Il Giappone contribuirà attivamente a tali iniziative internazionali. 33
  • 35. (21) Comprensione accurata e previsione degli effetti di rilascio del materiale radioattivo In questo incidente, l'uso del sistema di emergenza per la previsione delle informazioni ambientali della dose (SPEEDI), la divulgazione dei risultati di calcolo, ecc. non sono stati correttamente eseguiti. In questa situazione, dal mese di aprile il governo sta divulgando i risultati dei calcoli di SPEEDI. Dal mese di giugno, il governo ha anche usato SPEEDI per la valutazione dell'impatto ambientale dopo l'apertura degli edifici reattore della centrale elettro-nucleare di Fukushima Dai-ichi, così come per la valutazione dell'esposizione esterna alle radiazioni per i residenti a integrazione dei dati di monitoraggio che non sono stati sufficientemente raccolti durante le prime fasi dell'incidente. I risultati di tali valutazioni sono stati divulgati tempestivamente. In futuro, la nuova organizzazione del regolamento di sicurezza fungerà da centro di controllo per il monitoraggio ambientale, compreso il funzionamento di SPEEDI, e in tale situazione saranno considerati modi più efficaci di utilizzare SPEEDI. (22) Chiara definizione dei criteri per le evacuazioni di massa e standard di protezione in caso di emergenza radiologica nucleare. Prima dell'incidente non erano stati ben preparati criteri per le azioni specifiche di risposta a un'emergenza nucleare, ecc, soprattutto per un'evacuazione di ampio raggio e per la protezione radiologica associata a un incidente prolungato. Inoltre, organizzazioni competenti promuoveranno l'esame del livello di protezione dalle radiazioni, ecc, sulla base di questo incidente. NSC ha iniziato anche a rivedere "La Guida alle normative per la preparazione all'emergenza degli impianti nucleari", compresa la definizione della zona di pianificazione di emergenza (EPZ). Il Giappone si avvarrà dell'esperienza di Fukushima per riflettere sulle risposte all’incidente, nella revisione degli standard della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (ICRP), e di quelli dell'IAEA, per la preparazione alle emergenze nucleari e alla radioprotezione. Lezioni di categoria 4 Miglioramento delle infrastrutture di sicurezza (23) Miglioramenti normativi e amministrativi dei sistemi di sicurezza A causa dell’unificazione delle organizzazioni amministrative nell'utilizzo e la regolamentazione del nucleare con le organizzazioni amministrative non centralizzate, per garantire la sicurezza nucleare, non era chiaro fino a poco fa quale organizzazione avesse la 34
  • 36. responsabilità primaria per la prevenzione delle catastrofi e la tutela della sicurezza pubblica. Devono essere fatti subito riflessioni su tali organismi e sul miglioramento degli organi di regolamentazione nucleare. Pertanto, il governo giapponese ha deliberato sul "Concetto di base di riforma strutturale delle norme per la sicurezza nucleare" nel Consiglio dei Ministri del 15 agosto di quest'anno e ha deciso il lancio di un nuovo organismo di ordinamento della sicurezza. In particolare, considerando le discussioni internazionali del passato, e sulla base del principio della "Separazione della normativa dall'utilizzo", le divisioni di normativa sulla sicurezza nucleare di NISA saranno separati dal Ministero dell'Economia del Commercio e dell'Industria, con una "Agenzia per la sicurezza nucleare e la salvaguardia (nome provvisorio) " allo scopo di stabilire entro aprile 2012 un'agenzia esterna del Ministero dell'ambiente, che integri in essa le funzioni di NSC. A tal fine, le funzionalità di questo organismo di regolamentazione saranno rafforzate con la centralizzazione delle attività normativa della sicurezza nucleare, sarà stabilita una divisione di gestione del rischio dedicata per abilitare questa "Agenzia per la sicurezza nucleare e la salvaguardia" ad adottare rapidamente risposte iniziali, e ci si adopererà per reclutare personale altamente qualificato sia dal settore pubblico che da quello privato, per l'adeguata esecuzione delle attività normative. Inoltre il 26 agosto è stata creata, una "task force" per la riforma degli organismi di regolamentazione della sicurezza nucleare, ecc. al fine di preparare il disegno di legge necessario a stabilire la nuova organizzazione. (24) Istituzione e rafforzamento di un quadro legale, di standard e linee guida L'incidente ha sollevato una vasta gamma di questioni riguardanti la creazione di un quadro giuridico, con relative norme e direttive in materia di sicurezza nucleare, e la preparazione alle emergenze nucleari. Alla luce delle esperienze dell'incidente, ci saranno anche molti argomenti di riflessione riguardanti gli standard dell'IAEA e le linee guida. Come conseguenza è prevista una revisione del quadro giuridico, delle norme, e così via, in materia di sicurezza nucleare e la preparazione alle emergenze nucleari, sulla base di conoscenze apprese dagli incidenti, tra cui l'introduzione di un quadro per la sicurezza normativa (ad esempio, riequipaggiamento), il potenziamento degli standard di sicurezza e la razionalizzazione dei complicati sistemi di norme e regolamenti della sicurezza nucleare. Peraltro saranno effettuati, una valutazione dettagliata dei progetti fondamentali dei reattori nucleari, ecc. e il riesame delle relazioni tra i tipi di reattori e le cause dell'incidente; la sicurezza e l'affidabilità dei reattori esistenti saranno valutate sulla base dei progressi tecnologici nella progettazione del reattore nucleare e dei confronti con le ultime tecnologie. 35
  • 37. Inoltre, il governo giapponese fornirà attivamente la sua esperienza e le conoscenze emerse dall'incidente per contribuire a una revisione degli standard dell'IAEA e della linee guida. (25) Risorse umane per la sicurezza nucleare, per la preparazione e le risposte alle emergenze nucleari L'incidente ha nuovamente posto l’accento sull'importanza vitale dello sviluppo di risorse umane nel settore della sicurezza nucleare e della preparazione alle emergenze nucleari, al fine di rispondere a un incidente simile a quella di Fukushima. Pertanto, l'organismo per la nuova normativa della sicurezza avrà tra le sue politiche fondamentali quella di assicurarsi personale altamente qualificato per quanto riguarda le questioni normative, attraverso una formazione massiccia. Da tale organo verrà anche deliberata la costituzione di un Istituto Internazionale di Formazione per la sicurezza nucleare (nome provvisorio), un istituto di ricerca che cercherà di migliorare la qualità delle proprie risorse umane e impegnarsi nella cooperazione internazionale. Inoltre, attraverso nuove attività di promozione della "Rete Giapponese delle risorse umane per lo sviluppo nucleare" istituita in collaborazione tra mondo industriale e accademico-governativo, organizzazioni collegate, ecc, questo corpo si adopererà per il rafforzamento delle sviluppo delle risorse umane in settori quali la sicurezza nucleare, la preparazione alle emergenze nucleari, la gestione del rischio e la medicina delle radiazioni. (26) Garantire l'indipendenza e la diversità dei sistemi di sicurezza Per quanto riguarda la garanzia dell'affidabilità dei sistemi di sicurezza, non è stata data sufficiente considerazione agli approcci che permetterebbero di evitare malfunzionamenti multipli scaturiti tutti da una causa comune che è stata attivata dal terremoto e dal maremoto, ecc. Inoltre, l'indipendenza e la diversità non sono state raggiunte in maniera sufficiente. In conseguenza di questa situazione, sono stati preparati piani per rispondere adeguatamente a disfunzioni multiple che hanno una causa comune, per raggiungere ulteriori miglioramenti dell'affidabilità delle funzioni di sicurezza, come ad esempio garantire l'indipendenza e la diversità di tipi, luoghi di stazionamento, e altri aspetti dei generatori di emergenza e dei sistemi di raffreddamento dell'acqua di mare, e di rafforzare la garanzia d'indipendenza e la diversità dei sistemi di sicurezza. (27) L'uso efficace della valutazione probabilistica della sicurezza (PSA) nella gestione del rischio La PSA non è sempre stata effettivamente utilizzata nell’esame complessivo per la riduzione del rischio presso gli impianti di energia nucleare. 36