Directive is to improve the right to information and to consultation of employees in Community-scale undertakings and Community-scale groups of undertakings.The arrangements for informing and consulting employees shall be defined and implemented in such a way as to ensure their effectiveness and to enable the undertaking or group of undertakings to take decisions effectively. Matters shall be considered to be transnational where they concern the Community-scale undertaking or Community-scale group of undertakings as a whole, or at least two undertakings or establishments of the undertaking or group situated in two different Member States.Direttva è intesa a migliorare il diritto all’informazione e alla consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie. Le modalità di informazione e consultazione dei lavoratori sono definite e attuate in modo da garantirne l’efficacia e consentire un processo decisionale efficace nell’impresa o nel gruppo di imprese. Sono considerate questioni transnazionali quelle riguardanti l’impresa di dimensioni comunitarie o il gruppo di imprese di dimensioni comunitarie nel loro complesso o almeno due imprese o stabilimenti dell’impresa o del gruppo ubicati in due Stati membri diversi. Directiva tiene por objeto la mejora del derecho de información y consulta a los trabajadores en las empresas y grupos de empresas de dimensión comunitaria.Las modalidades de información y consulta a los trabajadores se definirán y aplicarán de modo que se garantice su efectividad y se permita una toma de decisiones eficaz de la empresa o del grupo de empresas.Se considerarán transnacionales las cuestiones que afectan al conjunto de la empresa o grupo de empresas de dimensión comunitaria o al menos a dos empresas o establecimientos de la empresa o del grupo situados en dos Estados miembros diferentes. Das Ziel dieser Richtlinie ist die Stärkung des Rechts auf Unterrichtung und Anhörung der Arbeitnehmer in gemeinschaftsweit operierenden Unternehmen und Unternehmensgruppen.Die Modalitäten der Unterrichtung und Anhörung der Arbeitnehmer werden so festgelegt und angewandt, dass ihre Wirksamkeit gewährleistet ist und eine effiziente Beschlussfassung des Unternehmens oder der Unternehmensgruppe ermöglicht wird. directive a pour objectif d’améliorer le droit à l’information et à la consultation des travailleurs dans les entreprises de dimension communautaire et les groupes d’entreprises de dimension communautaire. Les modalités d’information et de consultation des travailleurs sont définies et mises en œuvre de manière à en assurer l’effet utile et à permettre une prise de décision efficace de l’entreprise ou du groupe d’entreprises. Sont considérées comme transnationales les questions qui concernent l’ensemble de l’entreprise de dimension communautaire ou du groupe d’entreprises de dimension communautaire, ou au moins deux entreprises situés dans deux États membres différents.
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1. Scheda 2
La difficoltà di creare un sindacato in Turchia
I sindacati turchi sono affetti da due problemi che nullificano i loro sforzi
organizzativi
-Primo, la restrittiva legislazione turca ha reso difficile ottenere
riconoscimento legale da parte dei sindacati
- secondo, i datori di lavoro usano varie tecniche per scoraggiare i
processi di sindacalizzazione, incluse intimidazioni, molestie e
licenziamento dei membri dei sindacati. Crimini che spesso non sono
puniti.
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Scheda 3
La difficoltà di creare un sindacato in Turchia
Il 18 ottobre 2012 Il parlamento ha approvato la nuova legge “Legge sui
sindacati e gli accordi collettivi (LUCA)
L’atto di legge è criticato dai sindacati turchi per i sui provvedimenti
estremamente restrittivi sulle unioni sindacali
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Scheda 5
Procedimento legale CBA da seguire
- Avere il 3% dei membri della filiale
-Ottenere il 50%+1 o il 40%+1 dei membri del totale da tutti i luoghi di
lavoro
-Fare domanda al ministero del lavoro e della sicurezza sociale
2. Scheda 6
Ci sono due requisiti numerici che riguardano l’autorizzazione per
negoziazioni collettive dei sindacati
- Primo, il sindacato professionale deve rappresentare almeno il 3 per
cento del numero totale degli impiegati nell’industria presa in esame (il
sindacato deve essere istituito su base industriale settoriale)
- Secondo, deve rappresentare il 40% più uno del numero totale degli
impiegati nel posto di lavoro preso in considerazione
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Scheda 8
Anche le politiche antisindacali dei datori di lavoro mettono alla prova i
sindacati in Turchia
- Molti lavoratori si trovano ad essere discriminati a causa della loro
appartenenza sindacale. Sono ad esempio licenziati, trasferiti in altri
luoghi di lavoro, spesso in altre città, o vengono spesso attuate altre
misure discriminatorie e pressioni sui lavoratori affinché lascino i
sindacati.
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Scheda 9
Diritto all’ obiezione dei datori di lavoro
-per professione
- Per maggioranza (50% o 40%)
- Per livello nazionale (3%)
- Per applicare un procedimento
- Per sistema di sicurezza sociale
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Scheda 11
La densità dell’unione sindacale e il tasso di copertura delle trattative
collettive
3. -Sia una legislazione sindacale restrittive che politiche anti sindacali dei
datori di lavoro stanno facendo diminuire la densità sindacale in
maniera drammatica.
La densità sindacale è di circa 12-13%
- La percentuale di forza lavoro tutelata da accordi collettivi è un
indicatore migliore della sindacalizzazione in Turchia. Il tasso di
copertura della contrattazione sindacale è di circa il 6% e scende ad
appena il 3% nel settore privato
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Scheda 12
Descrizione generale di IKEA in Turchia
La compagnia Svedese IKEA è uno dei più grandi rivenditori di mobili nel
mondo. Secondo dati del 2012 ci sono 338 negozi IKEA che operano in 40
paesi diversi nel mondo. Il solo gruppo IKEA possiede 298 negozi in 24
paesi. Ikea impiega circa 154.000 lavoratori nel mondo
Scheda 14
IKEA è presente in Turchia dal 2005, quando il primo ipermercato ha
aperto a Istanbul. IKEA ha circa 2.000 dipendenti e cinque negozi nelle
più grandi città della Turchia, inclusi due negozi a Istanbul. I negozi sono
gestiti dal gruppo indipendente in franchising “Mapa furniture”
Scheda 15
I lavoratori Ikea sono organizzati in sindacati in molti paesi come Francia,
Belgio, Norvegia, Danimarca, Giappone, Russia e USA.
Ci sono solo alcuni paesi, come ad esempio i paesi del Medio Oriente e la
Turchia dove i dipendenti non si sono ancora organizzati in un sindacato e
firmato un accordo collettivo.
Quando abbiamo cominciato ad associarci ad IKEA il CEA di IKEA in
Turchia ha detto: “non c’è un sindacato in Arabia Saudita, quindi non c’è
bisogno di un sindacato in Turchia.”
Scheda 17
Il fallimento del sindacato a IKEA
Quando “Koop-is” ha iniziato una campagna di organizzazione sindacale
nel 2010, la gestione IKEA si è impegnata in una campagna per
dissuadere le persone nell’unirsi al sindacato o fece pressioni a quelli cha
4. si erano già uniti a un sindacato perché lo lasciassero, anche intimidendo
e minacciando i loro familiari a casa.
Nonostante tutti gli sforzi del sindacato di “Koop-is” di fronteggiare la
gestione di IKEA, hanno rifiutato di riconoscere il sindacato e hanno
firmato un protocollo di dialogo sociale congiunto che avrebbe permesso
ai lavoratori di unirsi al sindacato senza paura di ritorsioni da parte
dell’azienda.
Scheda 18
Oltre a visite di minaccia alle loro case, i lavoratori turchi di IKEA hanno
denunciato minacce e molestie sul luogo di lavoro. Alcuni lavoratori sono
stati licenziati dopo che la gestione ha sospettato che fossero membri del
sindacato. I lavoratori hanno detto che i dirigenti locali di IKEA hanno
portato i lavoratori dal notaio per assicurarsi che si disassociassero dal
sindacato
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Scheda 19
Un ex lavoratore di IKEA ha detto “I datori di lavoro hanno cominciato a
mettere una serie di pressioni su di noi, incluse minacce e ci dicevano di
non unirci al sindacato o di dimetterci. Ha detto anche :”la gestione ci ha
detto che se non ci dimettevamo dal sindacato saremmo stati licenziati
senza indennizzo di risarcimento. Alcuni membri del sindacato sono stati
costretti a lavorare in reparti difficili o su turni scomodi. A causa di questo
molti membri del sindacato hanno dovuto lasciare il lavoro.
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Scheda 20
Uni Global Alliance
- Delegati da 20 sindacati e 14 paesi provenienti da tutto il mondo si sono
incontrati a Istanbul il 6 marzo 2012 per formulare un piano globale per
ottenere diritti sindacali e rispetto per tutti i lavoratori IKEA
- Uni Global IKEA ha scelto Istanbul come dimostrazione di solidarietà con
i colleghi turchi di IKEA che cercano di far riconoscere il proprio sindacato
Koop-Is.
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Scheda 23
5. Azioni di protesta
- Nel maggio 2012 la gestione Ikea Mapa informò per lettera i lavoratori
che l’azienda rispettava il loro diritto ad unirsi in sindacato e che
avrebbero perseguito il dialogo e la pace sociale.
Secondo questa lettera di dialogo sociale:
- Unirsi a un sindacato è un diritto naturale dei lavoratori IKEA in Turchia
- La gestione IKEA in Turchia e il sindacato Koop-Is iniziarono un processo
di dialogo sociale costruttivo.
- Rappresentanti di entrambe le parti terranno incontri per risolvere i
problemi nei posti di lavoro
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Scheda 26
Dopo questa lettera di dialogo sociale la conferenza stampa e l’azione
pubblica di massa programmata da UNI IKEA Global Union Alliance per il
6 maggio 2012 a Istanbul furono annullate.
- Questo approccio della gestione creò un clima ottimistico tra la gestione
e il sindacato, che però non durò a lungo.
- Dopo che le attività di organizzazione sindacale accelerarono la gestione
IKEA Mapa si è rifiutata di relazionarsi con il sindacato e ha creato un
atmosfera di paura e intimidazione nell’azienda
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Scheda 27
Koop-Is ha organizzato una manifestazione a Istanbul l’8 settembre 2012
per ottenere attenzione sul fallimento del sindacato IKEA in Turchia
- Centinaia di persone si unirono alla manifestazione ad Istanbul per
protestare contro la violazione dei diritti dei lavoratori IKEA
- Molti appartenenti ai sindacati da tutto il mondo andarono in Turchia per
unirsi alla manifestazione
- I sindacati che non possono viaggiare tennero manifestazioni nelle loro
città ed allo stesso tempo rilasciarono un comunicato stampa l’8
settembre. Durante l’incontro, messaggi di solidarietà sono stati ricevuti
dalle unioni sindacali in paesi quali Svezia, Finlandia, Francia, Italia,
Regno Unito, Austria, Giappone, Usa, Belgio, Germania, Russia, Malesia e
Irlanda.
- La protesta a Istanbul è stato un chiaro messaggio rivolto a IKEA che
deve assicurare che tutti i suoi lavoratori nel mondo siano trattati in
maniera giusta e abbiano il diritto di iscriversi a un sindacato.
6. -------------------
Scheda 29
Anche se la gestione preferisce far uso di tattiche informali e ritardare il
riconoscimento sindacale e la firma di contratti collettivi, la vittoria della
solidarietà internazionale sembra molto vicina nell’ IKEA turca
- La gestione IKEA corre il rischio di gravi danni alla reputazione sui
mercati ed è costretta a fronteggiare il sindacato locale.
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Scheda 32
Resoconto dell’ Investigazione Indipendente
Riepilogo del progetto
- Negli ultimi due anni L’IKEA in Turchia ha condotto una campagna di
intimidazione ostacolo e coercizione in risposta agli sforzi dei dipendenti di
scegliere un sindacato per ogni punto vendita a Istanbul, Bursa, Izmir, e
Ankara. Queste campagne hanno coinvolto personale manageriale a tutti i
livelli dal CEO dell’IKEA Turca, ai dirigenti dei singoli negozi, capi gruppo e
supervisori.
Le tattiche anti-unioniste utilizzate dalla gestione IKEA includono le
seguenti:
- termine illegale del rapporto di lavoro per gli attivisti del sindacato
inclusa la valutazione della prestazione lavorativa per cacciare gli attivisti.
-Pressioni e tangenti per incoraggiare gli attivisti sindacali ad
abbandonare la propria posizione
-Ritorsione sui membri del sindacato nella forma di valutazione
insoddisfacente, rifiuto degli aumenti di stipendio e trasferimenti a
posizioni e dipartimenti meno desiderabili.
- Incontri anti-unionisti obbligatori con partecipazione del pubblico
passiva, condotti dai direttori dei negozi, direttori delle risorse umane o
addirittura dal CEO di IKEA in Turchia.
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Scheda 35
- incontri uno a uno tra i direttori dei negozi, direttori delle risorse umane
e consulenti di rapporti di lavoro che lavoravano per IKEA e singoli
membri del sindacato.
- Esclusione di tutte le voci a favore del sindacato dal luogo di lavoro
7. - Commenti anti-unionisti che scoraggiavano gli impiegati dall’unirsi al
sindacato o spingevano coloro che erano già membri del sindacato ad
abbandonare la propria adesione
- Indottrinamento dei nuovi impiegati contro il sindacato
. La campagna è quasi certamente contro la legge secondo la legge del
lavoro turca e la costituzione. Una dopo l’altra sono state infrante le
maggiori protezioni legate al sindacato garantite dalla legge turca:
protezione contro il licenziamento discriminatorio, protezione contro il
trattamento discriminatorio, protezione contro l’obbligo anti legge di
lasciare il sindacato o intimidazioni contro la legge a non unirsi al
sindacato. La gestione IKEA ha dimostrato di aver agito contro la legge.
L’antiunionismo aggressivo della gestione in Turchia ha anche violato il
codice di condotta aziendale di IKEA che stabilisce il rispetto dei diritti
lavoratori a formare “organizzazioni da loro scelte”.
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Scheda 36
- Oltre a violazioni della legge turca e dei “valori IKEA” le strategie anti-
unioniste hanno violato principi fondamentali dei diritti umani
internazionali sulla libertà di associazione incluso il Compact globale delle
Nazioni Unite (UNGC) la convenzione più importante dell’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (ILO) e le linee guida per le imprese
internazionali dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico (OCSE). Queste serie violazioni dei diritti fondamentali dei
lavoratori gettano seri dubbi sull’impegno volontario di IKEA di rispettare
le norme internazionali sul lavoro.
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Scheda 37
Abbiamo una Global Union Aliiance per i colleghi IKEA.
Lavoriamo insieme per rendere ogni lavoro IKEA un grande lavoro.
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Scheda 38
Grazie per la vostra pazienza
Deniz Aktogan Sindacato Koop-Is IKEA in Turchia