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MIGUEL SALERNO – MUMM LA SAPIENZA
15 GIUGNO 2021
LA RICERCA QUALITATIVA
UN’INTRODUZIONE OPERATIVA
QUALITATIVA QUANTITATIVA
CAMPIONI LIMITATI E NON RAPPRESENTATIVI
ALLA RICERCA DI IPOTESI
FLESSIBILE
ANALISI DEI DATI SOGGETTIVA E NON
NUMERICA
COME E PERCHÉ?
CAMPIONI RAPPRESENTATIVI
CONFERMA/DA PESO ALLE IPOTESI
STRUTTURATA
ANALISI NUMERICO-STATISTICA
QUANTO?
LE MACRO AREE DI RICERCA
LA RICERCA QUALITATIVA
• Una declinazione specifica e ben caratterizzata nell’area delle ricerche di mercato
• Utilizza i propri metodi che attingono a una molteplicità di discipline: sociologia, antropologia
culturale, psicologia clinica, semiotica
• Può raggiungere in modo indipendente la totalità degli obiettivi di una ricerca o essere integrata
a metodologie di tipo quantitativo.
LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 1
• Ha lo scopo di andare al di là dei fatti “concreti” e delle espressioni manifeste che li giustificano,
o comprendere le motivazione degli atteggiamenti e dei comportamenti manifesti
o esplorando anche le motivazioni sconosciute agli intervistati e difficilmente
verbalizzabili/comunicabili (sentimenti, emozioni, timori, pregiudizi…)
o studia i fenomeni cogliendo gli elementi anche non immediatamente evidenti che li determinano nel
loro processo dinamico e nel sistema di interazioni in cui si formano
LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 2
• La numerosità campionaria non richiede rappresentatività statistica
• Il numero dei casi è funzionale al livello di profondità che si intende raggiungere, alle tecniche che utilizza,
alle variabili di segmentazione che si vogliono considerare
• La profondità e la ricchezza del materiale di studio della ricerca qualitativa le consente
o non soltanto di verificare e approfondire ipotesi già delineate
o ma anche di acquisire informazione in assenza di un quadro di riferimento à formulare ipotesi ‘ex
novo’
LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 3
• La ricerca qualitativa può essere totalmente autonoma nel rispondere agli obiettivi di ricerca in
quanto:
o fornisce contributi conoscitivi peculiari e unici, non colmabili con altri tipi di ricerche
o ha un’angolazione conoscitiva particolare e distintiva
• Può anche essere usata come integrazione e complemento della ricerca quantitativa:
o fase qualitativa come premessa esplorativa per impostare la successiva quantificazione
o fase qualitativa come momento di comprensione e approfondimento dei risultati estensivi
LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 4
THE JOHARI WINDOW (LUFT -INGHAM)
CONSAPEVOLEZZA
INCONSAPEVOLEZZA
CONDIVISIBILI
NON
CONDIVISIBILI
LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 1
SENTIMENTI PRIVATI
ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI
FATTORI CONSCI
LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 2
CONSAPEVOLEZZA
INCONSAPEVOLEZZA
CONDIVISIBILI
NON
CONDIVISIBILI
PUBBLICI E SOCIALMENTE
ACCETTABILI
PRIVATI E
REPRESSI
PRIVATI E NON FACILMENTE
AMMISSIBILE
POTENZIALMENTE
COMUNICABILI MA DIFFICILE DI
VERBALIZZARE
LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 3
CONSAPEVOLEZZA
INCONSAPEVOLEZZA
CONDIVISIBILI
NON
CONDIVISIBILI
FATTORI CONSCI SENTIMENTI PRIVATI
ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI
DOMANDA DIRETTA
PSICANALISI E
CLINICA
CONTESTO SICURO
TECNICHE SPECIFICHE
TECNICHE SPECIFICHE
(PROIEZIONI, ESPRESSIONE
ATTRAVERSO IMMAGINI,
METAFORE..)
LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 4
CONSAPEVOLEZZA
INCONSAPEVOLEZZA
CONDIVISIBILI
NON
CONDIVISIBILI
FATTORI CONSCI SENTIMENTI PRIVATI
ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI
• Approccio non direttivo dell’intervistatore
• Ascolto attivo
• Tecniche proiettive
• Facilitatori dell’espressività (collages, completamento frasi, giochi di ruolo, analogie, metafore,
bubble tests, racconto di storie…)
• Osservazione diretta dei comportamenti
LA RICERCA QUALITATIVA: LA RACCOLTA DELL’INFORMAZIONE
COINVOLGIMENTO ELEVATO
PERMANENZA
ATTENZIONE ESCLUSIVA
MEMORABILITÀ
AUTOSTIMA
AUTORAPRESENTAZIONE POSITIVA
SCELTA PERSONALE E CONSAPEVOLE
RELAX
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ATTENZIONE PARZIALE
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COVIEWING
SCELTA CASUALE
COMPAGNIA
MULTITASKING
MEMORABILITÀ LIMITATA
BASSO IMPATTO
ASSUEFAZIONE
RIPETIZIONE
IL CONSUMO, TRA RAPPRESENTAZIONE, MEMORABILITÀ E PRASSI QUOTIDIANA
LA RICERCA QUALITATIVA: LE TECNICHE
• INTERVISTE INDIVIDUALI
• INTERVISTE FAMILIARI
• COLLOQUI DI GRUPPO
• OSSERVAZIONI ETNOGRAFICHE
• DIARI DI CONSUMO
• BULLETIN BOARD
• NETNOGRAFIA
LE TECNICHE PIÙ UTILIZZATE
• Implicano una relazione diretta tra intervistatore e intervistato
• Vengono condotte in base a una traccia degli argomenti
• Durano tra i 45 e i 90 minuti circa
• Vengono registrate per poi essere sbobinate, trascritte e
analizzate congiuntamente alle altre interviste
☞L’oggetto è il singolo individuo e la sua personale dinamica affettiva e cognitiva rispetto
allo stimolo proposto
LE INTERVISTE INDIVIDUALI
• Analizza in modo aperto il sistema di relazioni del soggetto con un oggetto
• Possono esistere ipotesi di partenza ma è ampio lo spazio per metterle in discussione e per introdurne
delle nuove
• Il tema generico del colloquio è deciso dall’intervistatore, ma è aperto all’introduzione di nuovi
argomenti funzionali agli obiettivi
• Traccia che prevede una serie di argomenti ma che viene applicata in modo flessibile e aperto
• Sono il tipo di intervista individuale più utilizzate nelle indagini di mercato
LE INTERVISTE INDIVIDUALI: L’INTERVISTA I PROFONDITÀ
• Analizza comportamenti e atteggiamenti di un soggetto in relazione ad uno o più argomenti specifici
• L’indagine ha delle ipotesi di partenza
• Le domande sono numerose anche se non “chiuse”
• Limitati gli spazi per l’introduzione di nuovi argomenti
• Utilizzate in modo sporadico, e generalmente allo scopo di verificare alcune macrotendenze che
verranno in un secondo momento validate sul piano quantitativo
LE INTERVISTE INDIVIDUALI: L’INTERVISTA SEMISTRUTTURATA
• Coinvolge tutti i membri della famiglia in modo contemporaneo
• Abitualmente svolta in un contesto domestico à il contesto nel quale si svolgono i rapporti familiari
• Consentono di riprodurre e analizzare le dinamiche di “negoziazione” familiare che influenzano i
comportamenti
• Approfondiscono comportamenti e atteggiamenti di un “soggetto collettivo”, diverso dalla somma delle
parti che lo compongono
L’INTERVISTA FAMILIARE
• Prevede la partecipazione di 8-10 individui per volta sotto la guida di un moderatore
• Viene condotto in base a una traccia degli argomenti ma con ampio spazio alla libera discussione
• Durano tra i 120 e i 180 minuti
• Vengono registrati per poi essere sbobinati, trascritti e analizzati congiuntamente agli altri colloqui
☞L’oggetto è la dinamica che si crea all’interno del gruppo che simula la dinamica sociale e
stimola i partecipanti a manifestare opinioni, idee, atteggiamenti
IL COLLOQUIO DI GRUPPO
SFRUTTAMENTO DEI
PROCESSI STIMOLATI
DALLE DINAMICHE DI
GRUPPO
E’ ANCHE POSSIBILE, ATTRAVERSO ESERCIZI SCRITTI, RACCOGLIERE OPINIONI PERSONALI
SCAMBIO ATTIVO
E CONFRONTO
TRA ESPERIENZE
POTENZIALITÀ
CREATIVE E
SVILUPPO DELLE
OPIONIONI
DURANTE IL GRUPPO
IL COLLOQUIO DI GRUPPO
• RISPOSTE PIÙ SPONTANEE,
NON INFLUENZATE DALL’ESTERNO
• MAGGIORE DETTAGLIO E FOCALIZZAZIONE SULLA
STORIA PERSONALE
• CLIMA DI INTIMITÀ CON L’INTERVISTATORE
• GLI STIMOLI VENGONO SOLTANTO
DALL’INTERVISTATORE
• RISPOSTE SPESSO INFLUENZATE DALLA DINAMICA
SOCIALE
• MINOR DETTAGLIO MA EVOLUZIONE DEL PENSIERO
DURANTE IL GRUPPO
• IL GRUPPO LIBERA LE INIBIZIONI MA PUÒ ANCHE
ACCENTUARLE
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GRUPPO
UN CONFRONTO | 1
INTE RV ISTE INDIV IDUALI CO LLO Q UIO DI GR UP P O
• OBIETTIVI CONOSCITIVI E INTERPRETATIVI
• COMPRENSIONE NEL DETTAGLIO
DELL’ESPERIENZA DI VITA
• TEMI INTIMI, PERSONALI, DELICATI MA
COMUNQUE POCO CONDIVISIBILI
• PUBBLICI DIFFICILI DA RAGGIUNGERE
• OBIETTIVI CREATIVI E IDEATIVI
• COMPRENSIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI à
DINAMICA SOCIALE
• TEMI DI INTERESSE COLLETTIVO E
ALTAMENTE CONDIVISIBILI
• PUBBLICI FACILMENTE RADUNABILI
UN CONFRONTO | 2
INTE RV ISTE INDIV IDUALI CO LLO Q UIO DI GR UP P O
L’ANALISI DEI RISULTATI: LA GRIGLIA DI ANALISI
• Definizione di una griglia di analisi che, partendo da obiettivi e traccia di conduzione
• Tenga conto degli elementi emersi dalla totalità delle interviste
• Declinando in modo utile e funzionale agli obiettivi di ricerca i diversi temi trattati dalla traccia
• Incorporando eventuali nuovi elementi emersi durante il fieldwork
• Accorpando, se necessario, temi diversi
• E articolando ulteriormente che i temi hanno dato luogo a particolari approfondimento
• La griglia va applicata ad ogni singola intervista in modo da consentire un’analisi funzionale
• E’ fondamentale il commento relativo ad ogni singola intervista da parte del ricercatore che l’ha svolta
• Ha una missione diagnostica chiara à conosce gli obiettivi di ricerca
• E’ un facilitatore di discorso e non un” interrogatore”à non domande ma stimoli
• Interagisce ed è parte in causa nel processo che sta studiando à importanza dei rilanci
• Sa distinguere il colloquio dalla sua interpretazione (carattere non direttivo, non direzionale
del colloquio)
• Acquisisce informazioni che sfuggono al senso immediato e contestuale à necessità di
interpretazione alla luce della totalità del materiale raccolto
IL RUOLO DELL’INTERVISTATORE
• Copre tutte le aree dell’indagine
• È una guida più che una stretta sequenza di domande predefinite: deve lasciare spazio
all’improvvisazione e alla libera discussione
• Presenta stimoli e rilanci più che domande
• Dispone di una struttura ad imbuto:
o dall’aperto/generale ai dettagli e allo specifico
o dal proiettivo (componenti emotive ed affettive) al razionale
LA TRACCIA DI MODERAZIONE
• Pratica di ricerca empirica che si basa sul presupposto che ogni interazione sociale (tra le quali i
comportamenti di consumi) può essere investigata dall’interno, osservando cioè direttamente come
avviene, a quali rituali si associa, quali relazioni fa scaturire, come interagisce nel contesto all’interno del
quale avviene.
• Consente di evitare/limitare l’influenza del ricordo e della rielaborazione razionale e per analizzare
eventuali dinamiche di contrattazione alla base dei comportamenti
• Un osservatore specializzato nella rilevazione dei comportamenti, partecipa e osserva esternamente i
comportamenti, ne ricostruisce le dinamiche, raccoglie tutto il materiale necessario ad evidenziare le
chiavi di volta dell’universo di riferimento
L’OSSERVAZIONE ETNOGRAFICA
PARTECIPANTE
• prevede un’interazione con i soggetti osservati, colloqui individuali o collettivi, non-direttivi e
non strutturati secondo le modalità dell’intervista classica ma finalizzato ad esplorare di volta
in volta, e con soggetti sempre diversi, aspetti interessanti che possono emergere
dall’osservazione à la rilevazione in questo caso è completa perché supportata da
motivazioni espresse in modo contingente
NON PARTECIPANTE
• osservazione pura che si limita a studiare gli atteggiamenti e il contesto à la rilevazione
registra oggettivamente ciò che succede e affida all’intervista a posteriori l’esplorazione più
in profondità
L’OSSERVAZIONE ETNOGRAFICA
Produce output arricchiti da supporti audiovisivi che consentono all’azienda un’osservazione “non
mediata” del proprio consumatore,
• il suo modo di comunicare e di comportarsi
• il contesto nel quale avvengono processi decisionali e consumi
Con il vantaggio di
• consentire l’avvicinamento dell’azienda al consumatore
• produrre stimoli all’innovazione
• identificare insights e mood efficaci per la comunicazione
LA RICERCA ETNOGRAFICA APPLICATA ALL’ANALISI DEI CONSUMI
• Fenomeni sociali
• Shopping
• Pratiche di consumo (indoor e outdoor)
• Approccio ai nuovi prodotti
• Consumi mediali
• Comportamenti familiari
• Uso degli spazi pubblici e domestici e ottimizzazione del layout e del punto vendita
• Analisi del quadro valoriale, aspirazionale, socioculturale ed “estetico”del consumatore
LA RICERCA ETNOGRAFICA: AMBITI DI APPLICAZIONE
• Consente di raccogliere informazioni sui consumi,
o contemporaneamente alla loro attuazione
o mettendole anche in relazione al contesto nel quale avvengono
• Si tratta di una tecnica integrative di quelle descritte in precedenza, che grazie al diario vengono
arricchite di stimoli,
o si analizza insieme agli intervistati i loro comportamenti nel dettaglio
o anche grazie alla quantità d’informazione a disposizione e al superamento della “memoria selettiva”
nella ricostruzione dei comportamenti.
IL DIARIO DI CONSUMO

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La ricerca qualitativa: un'introduzione operativa

  • 1. MIGUEL SALERNO – MUMM LA SAPIENZA 15 GIUGNO 2021 LA RICERCA QUALITATIVA UN’INTRODUZIONE OPERATIVA
  • 2. QUALITATIVA QUANTITATIVA CAMPIONI LIMITATI E NON RAPPRESENTATIVI ALLA RICERCA DI IPOTESI FLESSIBILE ANALISI DEI DATI SOGGETTIVA E NON NUMERICA COME E PERCHÉ? CAMPIONI RAPPRESENTATIVI CONFERMA/DA PESO ALLE IPOTESI STRUTTURATA ANALISI NUMERICO-STATISTICA QUANTO? LE MACRO AREE DI RICERCA
  • 4. • Una declinazione specifica e ben caratterizzata nell’area delle ricerche di mercato • Utilizza i propri metodi che attingono a una molteplicità di discipline: sociologia, antropologia culturale, psicologia clinica, semiotica • Può raggiungere in modo indipendente la totalità degli obiettivi di una ricerca o essere integrata a metodologie di tipo quantitativo. LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 1
  • 5. • Ha lo scopo di andare al di là dei fatti “concreti” e delle espressioni manifeste che li giustificano, o comprendere le motivazione degli atteggiamenti e dei comportamenti manifesti o esplorando anche le motivazioni sconosciute agli intervistati e difficilmente verbalizzabili/comunicabili (sentimenti, emozioni, timori, pregiudizi…) o studia i fenomeni cogliendo gli elementi anche non immediatamente evidenti che li determinano nel loro processo dinamico e nel sistema di interazioni in cui si formano LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 2
  • 6. • La numerosità campionaria non richiede rappresentatività statistica • Il numero dei casi è funzionale al livello di profondità che si intende raggiungere, alle tecniche che utilizza, alle variabili di segmentazione che si vogliono considerare • La profondità e la ricchezza del materiale di studio della ricerca qualitativa le consente o non soltanto di verificare e approfondire ipotesi già delineate o ma anche di acquisire informazione in assenza di un quadro di riferimento à formulare ipotesi ‘ex novo’ LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 3
  • 7. • La ricerca qualitativa può essere totalmente autonoma nel rispondere agli obiettivi di ricerca in quanto: o fornisce contributi conoscitivi peculiari e unici, non colmabili con altri tipi di ricerche o ha un’angolazione conoscitiva particolare e distintiva • Può anche essere usata come integrazione e complemento della ricerca quantitativa: o fase qualitativa come premessa esplorativa per impostare la successiva quantificazione o fase qualitativa come momento di comprensione e approfondimento dei risultati estensivi LA RICERCA QUALITATIVA: DEFINIZIONI | 4
  • 8. THE JOHARI WINDOW (LUFT -INGHAM) CONSAPEVOLEZZA INCONSAPEVOLEZZA CONDIVISIBILI NON CONDIVISIBILI LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 1
  • 9. SENTIMENTI PRIVATI ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI FATTORI CONSCI LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 2 CONSAPEVOLEZZA INCONSAPEVOLEZZA CONDIVISIBILI NON CONDIVISIBILI
  • 10. PUBBLICI E SOCIALMENTE ACCETTABILI PRIVATI E REPRESSI PRIVATI E NON FACILMENTE AMMISSIBILE POTENZIALMENTE COMUNICABILI MA DIFFICILE DI VERBALIZZARE LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 3 CONSAPEVOLEZZA INCONSAPEVOLEZZA CONDIVISIBILI NON CONDIVISIBILI FATTORI CONSCI SENTIMENTI PRIVATI ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI
  • 11. DOMANDA DIRETTA PSICANALISI E CLINICA CONTESTO SICURO TECNICHE SPECIFICHE TECNICHE SPECIFICHE (PROIEZIONI, ESPRESSIONE ATTRAVERSO IMMAGINI, METAFORE..) LA RICERCA QUALITATIVA: LE AREE ESPLORATE | 4 CONSAPEVOLEZZA INCONSAPEVOLEZZA CONDIVISIBILI NON CONDIVISIBILI FATTORI CONSCI SENTIMENTI PRIVATI ASSOCIAZIONI INTUITIVE FATTORI INCONSCI
  • 12. • Approccio non direttivo dell’intervistatore • Ascolto attivo • Tecniche proiettive • Facilitatori dell’espressività (collages, completamento frasi, giochi di ruolo, analogie, metafore, bubble tests, racconto di storie…) • Osservazione diretta dei comportamenti LA RICERCA QUALITATIVA: LA RACCOLTA DELL’INFORMAZIONE
  • 13. COINVOLGIMENTO ELEVATO PERMANENZA ATTENZIONE ESCLUSIVA MEMORABILITÀ AUTOSTIMA AUTORAPRESENTAZIONE POSITIVA SCELTA PERSONALE E CONSAPEVOLE RELAX GUILTY PLEASURE ATTENZIONE PARZIALE FRUIZIONE SNACK COVIEWING SCELTA CASUALE COMPAGNIA MULTITASKING MEMORABILITÀ LIMITATA BASSO IMPATTO ASSUEFAZIONE RIPETIZIONE IL CONSUMO, TRA RAPPRESENTAZIONE, MEMORABILITÀ E PRASSI QUOTIDIANA
  • 14. LA RICERCA QUALITATIVA: LE TECNICHE
  • 15. • INTERVISTE INDIVIDUALI • INTERVISTE FAMILIARI • COLLOQUI DI GRUPPO • OSSERVAZIONI ETNOGRAFICHE • DIARI DI CONSUMO • BULLETIN BOARD • NETNOGRAFIA LE TECNICHE PIÙ UTILIZZATE
  • 16. • Implicano una relazione diretta tra intervistatore e intervistato • Vengono condotte in base a una traccia degli argomenti • Durano tra i 45 e i 90 minuti circa • Vengono registrate per poi essere sbobinate, trascritte e analizzate congiuntamente alle altre interviste ☞L’oggetto è il singolo individuo e la sua personale dinamica affettiva e cognitiva rispetto allo stimolo proposto LE INTERVISTE INDIVIDUALI
  • 17. • Analizza in modo aperto il sistema di relazioni del soggetto con un oggetto • Possono esistere ipotesi di partenza ma è ampio lo spazio per metterle in discussione e per introdurne delle nuove • Il tema generico del colloquio è deciso dall’intervistatore, ma è aperto all’introduzione di nuovi argomenti funzionali agli obiettivi • Traccia che prevede una serie di argomenti ma che viene applicata in modo flessibile e aperto • Sono il tipo di intervista individuale più utilizzate nelle indagini di mercato LE INTERVISTE INDIVIDUALI: L’INTERVISTA I PROFONDITÀ
  • 18. • Analizza comportamenti e atteggiamenti di un soggetto in relazione ad uno o più argomenti specifici • L’indagine ha delle ipotesi di partenza • Le domande sono numerose anche se non “chiuse” • Limitati gli spazi per l’introduzione di nuovi argomenti • Utilizzate in modo sporadico, e generalmente allo scopo di verificare alcune macrotendenze che verranno in un secondo momento validate sul piano quantitativo LE INTERVISTE INDIVIDUALI: L’INTERVISTA SEMISTRUTTURATA
  • 19. • Coinvolge tutti i membri della famiglia in modo contemporaneo • Abitualmente svolta in un contesto domestico à il contesto nel quale si svolgono i rapporti familiari • Consentono di riprodurre e analizzare le dinamiche di “negoziazione” familiare che influenzano i comportamenti • Approfondiscono comportamenti e atteggiamenti di un “soggetto collettivo”, diverso dalla somma delle parti che lo compongono L’INTERVISTA FAMILIARE
  • 20. • Prevede la partecipazione di 8-10 individui per volta sotto la guida di un moderatore • Viene condotto in base a una traccia degli argomenti ma con ampio spazio alla libera discussione • Durano tra i 120 e i 180 minuti • Vengono registrati per poi essere sbobinati, trascritti e analizzati congiuntamente agli altri colloqui ☞L’oggetto è la dinamica che si crea all’interno del gruppo che simula la dinamica sociale e stimola i partecipanti a manifestare opinioni, idee, atteggiamenti IL COLLOQUIO DI GRUPPO
  • 21. SFRUTTAMENTO DEI PROCESSI STIMOLATI DALLE DINAMICHE DI GRUPPO E’ ANCHE POSSIBILE, ATTRAVERSO ESERCIZI SCRITTI, RACCOGLIERE OPINIONI PERSONALI SCAMBIO ATTIVO E CONFRONTO TRA ESPERIENZE POTENZIALITÀ CREATIVE E SVILUPPO DELLE OPIONIONI DURANTE IL GRUPPO IL COLLOQUIO DI GRUPPO
  • 22. • RISPOSTE PIÙ SPONTANEE, NON INFLUENZATE DALL’ESTERNO • MAGGIORE DETTAGLIO E FOCALIZZAZIONE SULLA STORIA PERSONALE • CLIMA DI INTIMITÀ CON L’INTERVISTATORE • GLI STIMOLI VENGONO SOLTANTO DALL’INTERVISTATORE • RISPOSTE SPESSO INFLUENZATE DALLA DINAMICA SOCIALE • MINOR DETTAGLIO MA EVOLUZIONE DEL PENSIERO DURANTE IL GRUPPO • IL GRUPPO LIBERA LE INIBIZIONI MA PUÒ ANCHE ACCENTUARLE • LO STIMOLO SI PUÒ ANCHE AUTOGENERARE NEL GRUPPO UN CONFRONTO | 1 INTE RV ISTE INDIV IDUALI CO LLO Q UIO DI GR UP P O
  • 23. • OBIETTIVI CONOSCITIVI E INTERPRETATIVI • COMPRENSIONE NEL DETTAGLIO DELL’ESPERIENZA DI VITA • TEMI INTIMI, PERSONALI, DELICATI MA COMUNQUE POCO CONDIVISIBILI • PUBBLICI DIFFICILI DA RAGGIUNGERE • OBIETTIVI CREATIVI E IDEATIVI • COMPRENSIONE DEGLI ATTEGGIAMENTI à DINAMICA SOCIALE • TEMI DI INTERESSE COLLETTIVO E ALTAMENTE CONDIVISIBILI • PUBBLICI FACILMENTE RADUNABILI UN CONFRONTO | 2 INTE RV ISTE INDIV IDUALI CO LLO Q UIO DI GR UP P O
  • 24. L’ANALISI DEI RISULTATI: LA GRIGLIA DI ANALISI • Definizione di una griglia di analisi che, partendo da obiettivi e traccia di conduzione • Tenga conto degli elementi emersi dalla totalità delle interviste • Declinando in modo utile e funzionale agli obiettivi di ricerca i diversi temi trattati dalla traccia • Incorporando eventuali nuovi elementi emersi durante il fieldwork • Accorpando, se necessario, temi diversi • E articolando ulteriormente che i temi hanno dato luogo a particolari approfondimento • La griglia va applicata ad ogni singola intervista in modo da consentire un’analisi funzionale • E’ fondamentale il commento relativo ad ogni singola intervista da parte del ricercatore che l’ha svolta
  • 25. • Ha una missione diagnostica chiara à conosce gli obiettivi di ricerca • E’ un facilitatore di discorso e non un” interrogatore”à non domande ma stimoli • Interagisce ed è parte in causa nel processo che sta studiando à importanza dei rilanci • Sa distinguere il colloquio dalla sua interpretazione (carattere non direttivo, non direzionale del colloquio) • Acquisisce informazioni che sfuggono al senso immediato e contestuale à necessità di interpretazione alla luce della totalità del materiale raccolto IL RUOLO DELL’INTERVISTATORE
  • 26. • Copre tutte le aree dell’indagine • È una guida più che una stretta sequenza di domande predefinite: deve lasciare spazio all’improvvisazione e alla libera discussione • Presenta stimoli e rilanci più che domande • Dispone di una struttura ad imbuto: o dall’aperto/generale ai dettagli e allo specifico o dal proiettivo (componenti emotive ed affettive) al razionale LA TRACCIA DI MODERAZIONE
  • 27. • Pratica di ricerca empirica che si basa sul presupposto che ogni interazione sociale (tra le quali i comportamenti di consumi) può essere investigata dall’interno, osservando cioè direttamente come avviene, a quali rituali si associa, quali relazioni fa scaturire, come interagisce nel contesto all’interno del quale avviene. • Consente di evitare/limitare l’influenza del ricordo e della rielaborazione razionale e per analizzare eventuali dinamiche di contrattazione alla base dei comportamenti • Un osservatore specializzato nella rilevazione dei comportamenti, partecipa e osserva esternamente i comportamenti, ne ricostruisce le dinamiche, raccoglie tutto il materiale necessario ad evidenziare le chiavi di volta dell’universo di riferimento L’OSSERVAZIONE ETNOGRAFICA
  • 28. PARTECIPANTE • prevede un’interazione con i soggetti osservati, colloqui individuali o collettivi, non-direttivi e non strutturati secondo le modalità dell’intervista classica ma finalizzato ad esplorare di volta in volta, e con soggetti sempre diversi, aspetti interessanti che possono emergere dall’osservazione à la rilevazione in questo caso è completa perché supportata da motivazioni espresse in modo contingente NON PARTECIPANTE • osservazione pura che si limita a studiare gli atteggiamenti e il contesto à la rilevazione registra oggettivamente ciò che succede e affida all’intervista a posteriori l’esplorazione più in profondità L’OSSERVAZIONE ETNOGRAFICA
  • 29. Produce output arricchiti da supporti audiovisivi che consentono all’azienda un’osservazione “non mediata” del proprio consumatore, • il suo modo di comunicare e di comportarsi • il contesto nel quale avvengono processi decisionali e consumi Con il vantaggio di • consentire l’avvicinamento dell’azienda al consumatore • produrre stimoli all’innovazione • identificare insights e mood efficaci per la comunicazione LA RICERCA ETNOGRAFICA APPLICATA ALL’ANALISI DEI CONSUMI
  • 30. • Fenomeni sociali • Shopping • Pratiche di consumo (indoor e outdoor) • Approccio ai nuovi prodotti • Consumi mediali • Comportamenti familiari • Uso degli spazi pubblici e domestici e ottimizzazione del layout e del punto vendita • Analisi del quadro valoriale, aspirazionale, socioculturale ed “estetico”del consumatore LA RICERCA ETNOGRAFICA: AMBITI DI APPLICAZIONE
  • 31. • Consente di raccogliere informazioni sui consumi, o contemporaneamente alla loro attuazione o mettendole anche in relazione al contesto nel quale avvengono • Si tratta di una tecnica integrative di quelle descritte in precedenza, che grazie al diario vengono arricchite di stimoli, o si analizza insieme agli intervistati i loro comportamenti nel dettaglio o anche grazie alla quantità d’informazione a disposizione e al superamento della “memoria selettiva” nella ricostruzione dei comportamenti. IL DIARIO DI CONSUMO