Parrocchia Sant'Antonino Martire Castelbuono.
Parroco Don Mimmo Sideli
Ciclo di conferenze " Le religioni e i reconditi enigmi della condizione umana" a cura di padre Filippo Cucinotta, ofm, docente di Teologia Orientale presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia " San Giovanni Evangelista", Anno Pastorale 2013-14
7° incontro "Il giudizio".
1. Comunità parrocchiale “S. Antonino Martire”
- Castelbuono -
LE RELIGIONI E I RECONDITI ENIGMI
DELLA CONDIZIONE UMANA
Anno pastorale 2013-2014
2. Dalla Dichiarazione sulle relazioni
della Chiesa con le Religioni non
cristiane del Vaticano II, Nostra Aetate
3. Gli uomini attendono dalle varie
religioni la risposta ai reconditi
enigmi della condizione umana, che
ieri come oggi turbano
profondamente il cuore dell'uomo:
4. la natura dell'uomo,
il senso e il fine della nostra vita,
il bene e il peccato,
l'origine e lo scopo del dolore,
la via per raggiungere la vera felicità,
la morte,
il giudizio e la sanzione dopo la morte,
donde noi traiamo la nostra origine e
verso cui tendiamo.
5. La Chiesa cattolica nulla rigetta di
quanto è vero e santo in queste
religioni.
6. Essa considera con sincero rispetto
quei modi di agire e di vivere, quei
precetti e quelle dottrine che,
quantunque in molti punti
differiscano da quanto essa stessa
crede e propone, tuttavia non raramente
riflettono un raggio di quella verità
che illumina tutti gli uomini.
9. … accostarci con rispetto alle grandi
Religioni al fine di poter attingere dai
loro Libri sacri:
- ciò che può arricchirci,
- ciò che può aiutarci a cogliere le
differenze,
- ciò che può rafforzarci nelle nostre
convinzioni.
10. Noi e le Grandi Religioni
comportamento atteggiamento
11. Papa Francesco, Lumen fidei, 34:
“… Il credente non è arrogante; al
contrario, la verità lo fa umile, sapendo
che, più che possederla noi, è essa che
ci abbraccia e ci possiede. Lungi
dall’irrigidirci, la sicurezza della fede
ci mette in cammino, e rende possibile
la testimonianza e il dialogo con tutti”.
13. 19/10 La natura dell'uomo
16/11 Il senso e il fine della nostra vita
21/12 Il bene e il peccato
25/01 L'origine e lo scopo del dolore
22/02 La via per raggiungere la vera felicità
22/03 La morte
26/04 Il giudizio e la sanzione dopo la
morte
24/05 Da dove traiamo la nostra origine e
verso cui tendiamo
14. Ebraismo con il corpo ricomposto e
i peccati espiati.
Islamismo Raccomando di venire avvolto
in un sudario bianco e
profumato.
Induismo Terra coprilo come la madre
copre il figlioletto con il
lembo della sua veste.
Buddhism
o
E’ il desiderio a causare il
rinnovo dell’esistenza.
15. 19/10 La natura dell'uomo
16/11 Il senso e il fine della nostra vita
21/12 Il bene e il peccato
25/01 L'origine e lo scopo del dolore
22/02 La via per raggiungere la vera felicità
22/03 La morte
26/04 Il giudizio e la sanzione dopo la
morte
24/05 Da dove traiamo la nostra origine e
verso cui tendiamo
21. “… mentre colui che nega va incontro
al nulla,
colui che ha riposto la sua fede
nell’archetipo segue i sentieri della
vita e vive realmente fino alla morte.
31. Antonino disse a R. Jeudah: “Tanto il
corpo che l'anima potranno farsi
assolvere nel giudizio dell'Ultimo
Giorno. “Come?”.
32. Il corpo può dire: “E’ l’anima che ha
peccato, poiché dal giorno che essa si
diparti da me, io giaccio come una
pietra silenziosa nella tomba”.
E l'anima può dire: “E’ il corpo che ha
peccato, poiché dal giorno che da lui mi
dipartii, volo nello spazio come
uccello”.
33. Rispose Rabbi: “Ti illustrerò
l'argomento con una parabola. A che è
simile? A un re umano, che possedeva
un orto in cui erano scelte primizie; vi
pose due guardiani, uno zoppo e
l'altro cieco.
34. Lo zoppo disse al cieco: Io vedo
nell'orto delle scelte primizie; vieni,
prendimi sulle spalle e ne toglieremo
per mangiarle.
Lo zoppo salì sulle spalle del cieco,
presero i frutti e li mangiarono.
35. Dopo qualche tempo, il proprietario
dell'orto venne e chiese: “Che è
accaduto delle scelte primizie?”.
Lo zoppo gli disse: “Ho io forse gambe
da poterle prendere?”.
E il cieco: “E ho io forse gli occhi per
vederle?”.
36. Che fece il re? Ordinò allo zoppo di
salire sulle spalle del cieco e li giudicò
come una sola persona. Similmente il
Santo che benedetto sia, nell'Al di là
prenderà l'anima e la getterà entro il
corpo e li giudicherà insieme
(Talmud, Sanh., 91 a, b).
37.
38.
39. Uomini, temete il vostro Signore. Il
sisma dell’Ora sarà cosa terribile. Il
Giorno in cui la vedrete ogni nutrice
dimenticherà il suo lattante e ogni
femmina gravida abortirà ... sarà
questo il tremendo castigo di Allah
(21: 1-2).
40. ... e nel Giorno della Resurrezione li
riuniremo (trascinandoli) sui loro volti,
ciechi, muti e sordi. L’Inferno sarà la
loro dimora e ogni volta che si
raffredderà ne ravviveremo le fiamme.
Sarà il loro compenso, perché non
hanno creduto ai Nostri segni e hanno
detto: “Quando saremo ossa e polvere
saremo resuscitati e nuova creazione?”
(17: 97-98).
41. ... nel Giorno in cui non imporrà
umiliazione alcuna al Profeta e a coloro
che avranno creduto insieme con lui.
La loro luce correrà innanzi a loro e
sulla loro destra ed essi diranno:
“Signore, completa la nostra luce e
perdonaci. In verità Tu sei
l’Onnipotente” (66: 8)
42. E quando Allah dirà: “O Gesù figlio di
Maria, hai forse detto alla gente:
«Prendete me e mia madre come due
divinità all’infuori di Allah»?”,
43. [Gesù] risponderà: “Gloria a Te! Come
potrei dire ciò di cui non ho il diritto?
Se lo avessi detto, Tu certamente lo
sapresti, ché Tu conosci quello che c’è
in me e io non conosco quello che c’è
in Te.
44. In verità sei il Supremo conoscitore
dell’inconoscibile. Ho detto loro solo
quello che Tu mi avevi ordinato di dire:
«Adorate Allah, mio Signore e vostro
Signore». Fui testimone di loro finché
rimasi presso di loro; da quando mi hai
elevato (a Te), Tu sei rimasto a
sorvegliarli. Tu sei testimone di tutte le
cose” (5: 116-117).
45. … diranno: “ah, se avessimo obbedito
ad Allah, se avessimo obbedito al
Messaggero!”.
E diranno: “Nostro Signore, noi
abbiamo obbedito ai nostri capi e ai
nostri notabili. Sono loro che ci hanno
sviato dalla (retta) via. Signor nostro,
da’ loro doppio castigo e maledicili
della maledizione più grande” (33: 66-
68)
46. Rizzeremo bilance esatte, nel Giorno
della Resurrezione e nessuna anima
subirà alcun torto; foss’anche del peso
di un granello di senape, lo
riesumeremo.
Basteremo Noi a tirare le somme (21:
47).
49. In quel Giorno si potrà godere
dell’intercessione solo con il permesso
del Compassionevole e da parte di
coloro le cui parole saranno da Lui
accette (20: 109).
50. E coloro che avranno temuto il loro
Signore saranno condotti in gruppi al
Paradiso. Quando vi giungeranno,
saranno aperte le sue porte e i suoi
guardiani diranno (loro): “Pace su di
voi! Siete stati buoni; entrate qui per
rimanervi in perpetuo” (39: 73).
51. … E per servirli circoleranno tra loro
giovanetti simili a perle nascoste (52:
24).
Circoleranno tra loro vassoi d’oro e
calici, e colà ci sarà quel che
desiderano le anime e la delizia degli
occhi, e vi rimarrete in perpetuo (53:
71).
52. ... Avranno spose purissime … le
abbiamo create perfettamente, le
abbiamo fatte vergini, amabili e
coetanee, per i compagni della destra
(56: 35-38).
Vi saranno colà quelle dagli sguardi
casti, mai toccate da uomini o da jinn
(55: 56).
53. E vi si consegnerà il Registro. Allora
vedrai gli empi, sconvolti da quel che
contiene. Diranno: “Guai a noi! Cos’è
questo registro che non lascia passare
azione piccola o grande senza
computarla!”. E vi troveranno segnato
tutto quello che avranno fatto. Il tuo
Signore non farà torto ad alcuno (18:
49).
54. “Afferratelo e mettetelo nei ceppi,
quindi sia precipitato nella Fornace, e
poi legatelo con una catena di settanta
cubiti (69: 30-32).
[cfr. L’invitato a nozze senza la veste
nuziale]
55. E i compagni del Fuoco grideranno ai
compagni del Giardino: “Versate
acqua su di noi e parte del cibo che
Allah vi ha concesso”. Risponderanno:
“In verità Allah ha proibito l’una e
l’altro ai miscredenti” (7: 50)
[cfr. Lazzaro e il ricco epulone]
59. La bocca spalancata è il combustibile,
il respiro è il fumo,
la parola è la fiamma,
la vista è il carbone,
l’udito costituisce le scintille.
60. In questo fuoco gli déi sacrificano il
cibo: da questa oblazione sorge lo
sperma.
61. In verità la donna è un fuoco
sacrificale.
Il grembo, è il combustibile,
i peli sono il fumo,
la vergogna è la fiamma,
l’accoppiamento costituisce i carboni,
il piacere rappresenta le scintille.
62. In questo fuoco gli déi sacrificano lo
sperma:
da questa oblazione sorge l’uomo.
63. Questo vive finché dura la vita.
Quando poi muore, lo portano sul fuoco
del rogo.
Il fuoco è il fuoco,
il combustibile è il combustibile,
il fumo è il fumo,
la fiamma è la fiamma,
i carboni sono i carboni,
le scintille sono le scintille.
64. In questo fuoco gli déi sacrificano
l’uomo: da questa oblazione vien fuori
un personaggio rifulgente di luce.
65. Coloro che hanno questa conoscenza
e coloro che nella foresta venerano la
fede come fosse la verità,
costoro entrano nella fiamma del rogo,
dalla fiamma passano nel giorno,
dal giorno nella quindicina della luna
crescente,
66. dalla quindicina della luna crescente
nei sei mesi nei quali il sole si muove
verso Nord,
da questi mesi nel mondo degli déi,
dal mondo dei déi nel sole,
dal sole nella regione delle folgori.
67. Giunti che siamo nella regione delle
folgori,
un essere spirituale li fa procedere
verso i mondi del Brahman
e nei mondi del Brahman distanze
infinite essi abitano.
Per essi non c’è più ritorno.
68. Coloro che conquistano i mondi
celesti con il sacrificio, l'elemosina,
l'ascesi, costoro entrano nel fumo,
dal fumo passano nella notte,
dalla notte nella quindicina della luna
calante,
69. dalla quindicina della luna calante
nel semestre in cui il sole si muove
verso il Sud,
da questo semestre nel mondo dei
Mani,
dal mondo dei Mani nella luna.
70. Giunti che siano alla luna,
essi diventano nutrimento
e gli déi quivi se ne cibano come si
cibano della luna con le parole
"Accresciti, riduciti!".
71. Poiché questa sosta è per essi terminata,
allora ritornano nello spazio,
dallo spazio passano nel vento,
dal vento nella pioggia,
dalla pioggia sulla terra.
72. Giunti che siano sulla terra,
diventano cibo e di nuovo sono
sacrificati in quel fuoco che è l'uomo e
rinascono in quel fuoco che è la donna.
Giungendo ai diversi mondi,
continuano così il loro ciclo.
73. Ma coloro che non conoscono queste
due vie,
rinascono come
vermi,
insetti
e tutte le specie che mordono».
76. Dopo il rigetto di gioie e dolori,
dopo l’annientamento della letizia e
della tristezza anteriore, io raggiunsi la
non triste, non lieta, equanime, savia,
perfetta purezza, la quarta
contemplazione.
77. Con tale animo saldo, purificato, terso,
sincero, schiarito di scorie, malleabile,
duttile, compatto, incorruttibile,
io drizzai l'animo alla memore
cognizione di anteriori forme di
esistenza.
78. E mi ricordai di molte diverse
anteriori forme di esistenza come di
una vita, di due vite, di tre, quattro,
cinque, dieci vite, venti, trenta,
quaranta, cinquanta vite, cento vite,
mille, centomila vite, poi delle epoche
durante parecchie formazioni e
trasformazioni di mondi.
79. Là ero io,
avevo quel nome,
appartenevo a quella famiglia,
quello era il mio stato,
quello il mio ufficio,
provai tal bene e male,
e così fu la fine di mia vita;
di là trapassato entrai io altrove di
nuovo in esistenza e così via.
80. Così io mi ricordai di molte diverse
anteriori forme di esistenza,
ognuna con i propri
contrassegni, ognuna con le sue
speciali relazioni.
81. Questa scienza, avevo nelle prime ore
della notte conquistato per prima,
avevo dissipato l’ignoranza,
conseguito la saggezza,
dissipata l’oscurità,
conseguita la luce,
mentre con serio intendimento, solerte,
infaticabile dimoravo.
82. Con tale animo saldo, purificato, terso,
sincero, schiarito di scorie, malleabile,
duttile, compatto, incorruttibile, drizzai
l'animo alla cognizione dello sparire
ed apparire degli esseri.
83. Con l'occhio celeste, rischiarato,
sopraterreno, io vidi gli esseri
scomparire e riapparire,
volgari e nobili,
belli e non belli,
felici ed infelici,
io riconobbi come gli esseri sempre
secondo le azioni riappaiono.
84. Questi cari esseri sono certo
non retti in azioni,
non retti in parole,
non retti in pensieri, biasimano ciò che
è salutare, stimano ciò che è dannoso,
fanno ciò che è dannoso;
con la dissoluzione del corpo, dopo la
morte, essi pervengono giù, su cattivi
sentieri, alla perdizione, in mondo
infernale.
85. Quei cari esseri, però sono retti in
azioni, parole, pensieri,
non biasimano ciò che e' salutare,
stimano ciò che è retto,
fanno ciò che è retto;
dopo la dissoluzione del corpo, dopo
la morte,
essi pervengono su buoni sentieri, in
mondo celeste.
86. Così io riconobbi come gli esseri
riappaiono sempre secondo le azioni.
88. Ebraismo … prenderà l'anima e il
corpo e li giudicherà insieme.
Islamismo Rizzeremo bilance esatte e
nessuna anima subirà alcun
torto.
Induismo Giungendo ai diversi mondi,
continuano così il loro ciclo.
Buddhism
o
Così io riconobbi come gli
esseri riappaiono sempre
secondo le azioni.
89. 19/10 La natura dell'uomo
16/11 Il senso e il fine della nostra vita
21/12 Il bene e il peccato
25/01 L'origine e lo scopo del dolore
22/02 La via per raggiungere la vera felicità
22/03 La morte
26/04 Il giudizio e la sanzione dopo la morte
24/05 Da dove traiamo la nostra origine e
verso cui tendiamo