Il Lato Oscuro Della Forza Presentazione Laboratorio
Progetto G8
1. G8 Genova 2001
Il vertice dei otto capi di governo dei paesi più industrializzati è stato come un importante evento dal
punto di vista mediale oltre che da quello politico e internazionale. Un’occasione di visibilità mondiale e
prestigio per i governi dei grandi paesi industrializzati diventato ora terreno di sfida e occasione del
cosiddetto movimento “antiglobalizzazione”
La comprensione degli eventi mediali, delle loro ripercussioni nell’arena politica e delle conseguenze
sull’opinione pubblica, sono interesse, oggetto di studio e prospettiva teorica principale dell’Osservatorio
sulla Comunicazione Politico culturale. L’Ocp ha compiuto un’attenta analisi di quest’evento partendo
dalla constatazione che non esiste, fino ad ora, nessun tipo di pubblicazione che analizzi da un punto
sociologico e mediologico il fenomeno iniziato a Seattle. L’evento G8 è stata l’occasione di
materializzazione del movimento e, per noi, di analisi dello stesso, e un momento particolarmente alo
dello scontro politico, poliziesco e comunicativo in atto.
L’oggetto della ricerca è, quindi, l’evento stesso, rispetto alle seguenti dimensioni
illustrative.
La comunicazione istituzionale del G8:
La comunicazione intenzionale compiuta dalle istituzione e dall’organizzazione del vertice mirata
soprattutto ad indagare la reazione mediale e simbolica alla contestazione, la gestione della
“crisi” prodotta dalla rilevanza mediale e politica dell’evento “contestazione”, l’efficacia ed il
risultato di queste azioni. Quindi oggetto della ricerca non sono i contenuti e i temi trattati dal
vertice (e quindi anche del controvertice) ma la “battaglia mediale e informativa” compiuta.
La preparazione e comunicazione dell’evento “contestazione al G8”:
Con attenzione al rapporto instaurato con i media “ufficiale”, considerazione e la consapevolezza
della comunicazione con i media, i contenuti e l’autorappresentazione veicolata, gli eventi creati
(sit-in, manifestazioni, comunicati e conferenze stampa, siti web).
Il “Popolo di Seattle”:
La ricerca cercherà di delineare una primo ricognizione e mappatura del movimento nato con
l’evento “Contestazione al WTO a Seattle” e delle organizzazione con particolare attenzione alle
relazioni e atteggiamenti comunicativi.
Le azioni e ripercussioni sul sistema politico (maggioranza e opposizione):
Come il sistema politico ha agito e reagito all’evento intervenendo e creando dibattito sul tema
con interventi e interviste. La maggioranza governativa per quanto riguarda l’organizzazione del
vertice e il rapporti con i “contestatori”. L’opposizione con attenzione al ruolo svolto da
quest’occasione per i rapporti interni ed esterni alle formazioni in crisi (Verdi e soprattutto i
Democratici di Sinistra), e per i rapporti “esteri” con l’elettorato di sinistra. In entrambi i casi si
vaglieranno le differenze interne di posizione rispetto all’uso della visibilità procurata dal tema.
La mappa delle posizioni del sistema editoriale e giornalistico:
Quale è stata la reazione editoriale e politica delle testate giornalistiche italiane. Quale rapporto
tra le opinioni editoriali espresse, titoli e scelte redazionali e le cronache giornalistiche. Come il
sistema editoriale è riuscito a produrre testi e approfondimenti sul tema approfittando della
fama assunta dall’evento. Valutando quali posizioni sono state affrontate e messe in campo e i
con quali risultati.
Il posizionamento e la tematizzazione dell’evento operata dai media:
La rappresentazione operata dei media del “Popolo di Seattle”, la tematizzazione offerta
dell’evento (possibilità di scontri di piazza e violenze, terrorismo, trattative) e il livello di
notiziabilità e rilevanza dei temi in campo (quantità di articoli, posizione, editoriali, interviste).
Valutando in particolare il percorso di progressiva immissione del tema nell’agenda mediale
(eventi e avvenimenti), l’attenzione alla questione ordine pubblico e la rappresentazione mediale
del movimento “antiglobalizzazione”. Nell’ipotesi che a) i media abbiano tematizzato l’evento
esclusivamente sul tema “scontri” e violenze di piazza e b) che venga fornita visibilità solo alle
voci che confermavano questa definizione (tute bianche, rete noglobal, ecc.). Inoltre è nostra
intenzione valutare il rapporto tra l’attenzione dedicata al tema ordine pubblico e invece,
all’approfondimento sui temi globalizzazione e movimento.
Il ruolo svolto dalla rete internet
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2. G8 Genova 2001
Nell’ipotesi che la rete costituisca il terreno mediale di una nuova opinione pubblica (in senso
Habermassiano cioè a suo tempo costruita intorno ai caffè come luogo di incontro e confronto e
dai primi organi di informazione). Un pubblico fondato sui new media interattivi e personalizzati
di cui il cosiddetto “Popolo di Seattle” sarebbe un prima manifestazione. La rete internet sarebbe
quindi il punto di legame e costruzione della possibilità di azione e organizzazione di questo
movimento.
L’organizzazione della ricerca prevede una suddivisione in gruppi, rappresentati da un
coordinatore, che compieranno l’analisi rispetto ai singoli aspetti interessati:
1. Media
Gestazione e imminenza: la situazione del tema sui maggiori quotidiani nazionali nei mesi
precedenti con particolare attenzione agli eventi intervenuti e al dibattito in corso.
Media
Quotidiani: La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero, Il giornale,
L’Unità, Il manifesto, il secolo XIX.
Periodici: Espresso, Panorama, Il Venerdì di Repubblica, Specchio (La Stampa), Sette
(CdS).
Tv: Eventuali speciali televisivi.
Periodo: 15 maggio – 15 luglio
Metodo:
Stampa: grazie a due schede di rilevazione verrà registrato il numero di articoli dedicati
all’argomento (per testata e complessiva), il tipo, la posizione, la rilevanza e altre
informazioni strutturali. Successivamente verrà compiuta un’analisi qualitativa del
contenuto dell’articolo in rapporto agli obiettivi sopra esposti:
1. Eventi che hanno contribuito ad innalzare l’attenzione sul tema;
2. Definizione e attenzione al tema violenza e ordine pubblico;
3. Rappresentazione del “Popolo di Seattle” soprattutto in rapporto al tema
precedente.
Evento: i resoconti sull’evento nella settimana del vertice.
Media
Tv: tutti i Tg delle principali reti nazionali (Rai, Mediaset, la7 e Mtv) i servizi dei canali
satellitari Euronews e Cnn e gli speciali Televisivi;
Quotidiani nazionali: La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa, Il Messaggero,
Il giornale, L’Unità, Il manifesto, Giorno-Nazione-Resto del Carlino, Il Foglio, Libero,
Liberazione, Il Tempo, il secolo XIX.
quotidiani e periodici e siti di news internazionali: The Economist, Time
magazine, Cnn, Euronews, …
Metodo: grazie a due schede di rilevazione verrà registrato il numero di articoli dedicati
all’argomento (per testata e complessiva), il tipo, la posizione, la rilevanza e altre
informazioni strutturali. Successivamente verrà compiuta un’analisi qualitativa del
contenuto dell’articolo in rapporto alla “partita” comunicativa tra gli avvenimenti e la
loro capacità di inserirsi enell’agenda mediale e prevalere sugli altri:
a. attenzione dedicata ai singoli attori in gioco (capacità di imporre temi, di
immettersi nel dibattito, etc.);
b. attenzione dedicata agli eventi prodotti;
c. la capacità di scontri e violenze di “coprire” tutti gli altri eventi e questioni.
Periodo: 15 luglio – 23 luglio
Conseguenze: stessa analisi del primo periodo nella settimana successiva all’evento allo scopo
di valutare quali temi ed eventi abbiano contribuito a mantenere viva l’attenzione sul caso G8.
4. La costruzione dell’evento ufficiale
Storia: analisi comparativa dei G7/G8 degli scorsi anni (rilevanza mediale, contestazioni
avvenute).
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3. G8 Genova 2001
Ufficio stampa: analisi di comunicati e conferenze stampa.
Web: siti “ufficiali” del vertice ed eventuali forum o mailing list dedicati.
interviste: responsabili organizzativi e ufficio stampa.
5. La costruzione dell’evento “alternativo”
assemblee organizzative (osservazione partecipante – Roma)
comunicati stampa valutando tempestività, intenzioni, stile e legame con l’attualità
internet:
siti web:
http://www.noglobal.org
http://italy.indymedia.org
http://www.ecn.org
http://www.kyuzz.org/anarcociclismo/
http://www.tmcrew.org/lista.htm
http://www.retelilliput.org/
http://www.genoa-g8.org/
http://www.unimondo.org/
http://www.controg8.org/
http://www.tutebianche.org
metodo: una scheda vaglierà le informazioni strutturali e comunicative del sito
(interfaccia, frequenza di aggiornamento, link, funzionalità, ecc.) e successivamente
verranno analizzati i contenuti in termini di autorappresentazione, intenzione comunicativa,
uso e interattività).
mailing-list, newsgroups, forum:
[Cerchio di G8]
[Contro G8]
No Global Network
[noomc-it]
[Tmcrew list]
[ecn - movimento]
[Dadaciclo list]
[Lilliput-g8]
metodo: una scheda vaglierà le informazioni strutturali e comunicative del sito
(moderazione, apertura, numero di iscritti, quantità di messaggi, tema, ecc.) e
successivamente verranno analizzati i contenuti in termini di mezzo (uso dialogico o
unidirezionale) e contenuto (temi trattati).
mappa delle associazioni, reti e organizzazioni presenti
Le ripercussioni mediali
6. L’evento
Osservazione diretta e partecipante degli avvenimenti del G8 e delle contestazioni. Con particolare
riferimento al comportamento degli operatori dell’informazione e all’allestimento e comunicazione
dell’evento “ufficiale” e delle manifestazioni.
7. Im-mediate riflessioni
Interviste e riflessioni di studiosi dei media, opinionisti, sociologi sull’evento G8, il fenomeno
contestazione alla globalizzazione (“Popolo di Seattle”).
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4. G8 Genova 2001
Immaginiamo un testo di circa 180 pagine così strutturato:
1. Introduzione (10 pagine circa)
Posta in gioco
Avversari
Posta in gioco
Eserciti
Tattiche
Armi
2. Cronaca di guerra (40 pagine circa)
Eventi
La narrazione degli eventi significativi, le soluzioni di discontinuità nel mesi che hanno portato al
vertice dei G8.
Calendario
3. Scenari di battaglia (120 pagine circa)
Net opinion
La rete Internet costruisce il reticolo dove una moltitudine, la moltitudine di prosumer ed
esclusi, si addensa, costituisce culture, gruppi e, in questo caso mobilitazioni. Quali sono i
meccanismi di funzionamento, le novità imposte le arretratezze di questa pubblic opinion
elettronica?
Media power
Il campo di battaglia di rappresentazioni, definizioni, eventi. Lo spazio dove Lobby, decisori e
organi di informazione costituiscono rappresentazioni pubbliche, mitologie e “opinione pubblica”.
Lo spazio dove la possibilità di rappresentare le proprie posizioni, di screditare le altre, e quindi di
incidere sulle decisioni appare determinante. Qual è la posizione del media system di fronte
all’evento/conflitto mediale e transnazionale G8 vs. Popolo di Seattle?
Battaglia mediale
Lo scontro mediale dove le rappresentazioni, le armi comunicative si sono incontrate e
confrontate. Chi ha vinto?
4. Conclusioni (10 pagine circa)
Quale sarà il futuro dell’opinione pubblica e della net opinion, del Governo del mondo e del
movimento globale? Quale sarà il futuro del “Popolo di Seattle” dopo gli attentati dell’11 settembre
2001? Come il movimento “antiglobalizzazione” si confronterà con la guerra in atto? Si trasformerà
in movimento “pacifista”?
L’opinione dell’Ocp e le im-mediate riflessioni.
Allegati: un CD-Rom potrebbe contenere (con un menù in formato ipertestuale) tutto il
materiale raccolto foto, immagini audiovisive, siti web e mailing-list, articoli e copertine di
quotidiani e settimanali.
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