SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 25
Il processo creativo
di un artista
“Piccola guida per giovani artisti”
L’artista
cerca un modo per poter
esprimere i propri sentimenti.
L’artista cerca un personaggio
per farsi ricordare, ma in un
mondo pieno di personaggi... fa
difficoltà.
• Allora pensa, studia,
copia, inventa in cerca
del personaggio
perfetto...
A questo punto, il giovane artista
dovrebbe fermarsi. Forse sarebbe
meglio che guardasse dentro di sé.
Il personaggio è meglio se fosse
creato portando le proprie
esperienze, il proprio “io”.
E’ un po’ come per chi scrive
un libro, meglio se parte a
raccontare da qualcosa che
conosce bene.
Questo aiuta molto.
Un personaggio è un misto di
esperienze, meglio se
proprie.
Il personaggio è “sottrazione”
di caratteristiche...
Prendi dei post-it e scrivi sopra
ad ognuno le caratteristiche
del personaggio che vuoi
creare.
APPENDILE SULLA PORTA DEL
FRIGORIFERO E, PER UN
MESE...
Aggiungi post-it e
caratteristiche cercando di
definire grossolanamente
TUTTO il nuovo personaggio.
Il personaggio è “sottrazione” di
caratteristiche...
Dopo un mese...
Inizia a mettere insieme i post-it
che si assomigliano due a due ,
poi riassumili in uno.
Esempio: se in un post-it hai
scritto che il tuo deve essere un
personaggio anziano e in un
altro hai scritto che deve essere
un uomo con esperienza...
Riassumi in un solo post-it:
“persona anziana”.
• Attenzione a creare un
personaggio con tutte le
sfacettature ben
allineate.
• Esempio: non può esserci
un personaggio che
cammina grossolanamente
e rappresenta un ballerino
di danza classica.
• Chi è?
• Da dove viene?
• Che epoca rappresenta?
• Come si chiama?
• Ha un nome congruo al
vestito che indossa?
• Come cammina?
• Come si muove?
• Che oggetti usa?
• Ecc...
La storia del personaggio
(come “vestirlo”)
1.
2.
3.
4.
Ma, prima di tutto,
con questo personaggio...
Cosa vuoi dire?
Cosa vuoi rappresentare?
Scrivi su carta tutta la sua storia.
Hai un messaggio da portare?
• Come i ballerini
respirano senza
mostrare il fiatone
anche se saltano per
ore, così il tuo
personaggio deve
stare sulla scena
senza
«stramazzare».
• Sul testo che reciti
inserisci le pause in
cui «tirare il fiato».
• Disegna sempre la
coreografia dei tuoi
movimenti e scrivi
quando devi
inspirare.
RESPIRAZIONE
• Sai come stare in
scena?
• Sai come mantenere
la postura della
schiena?
• Sai dove mettere le
braccia?
• Ecc…
• Il tuo personaggio è
«regale»?
• Rappresenta un povero?
• E’ energico?
Ogni personaggio ha una sua
impostazione fisica e il
pubblico lo riconosce per
come si muove.
Devi quindi essere credibile.
SEMPRE.
Imposta il fisico
• Alzi un libro sulla
scena?
• Corri?
• Sbatti degli oggetti
sul palco?
• Rappresenti un
pensatore?
• Ecc…
• Il tuo personaggio deve
dosare l’energia e
l’intensità dei movimenti
che rappresenta in base a
quello che vuole
trasmettere.
• Troppo spesso si vedono
artisti «sopra le righe»
oppure troppo «mosci»
rispetto al personaggio
scelto.
L’intensità dei movimenti
• Che ampiezza di braccia ha un
saluto corretto? Te lo sei mai
chiesto?
• Lo sai che se mimi uno strarnuto su
un palco il pubblico a metà platea
vede un gesto più piccolo rispetto a
chi sta' seduto in terza fila?
• Che differenza c’è tra un saluto di
un circense e di un ballerino?
• Che ampiezza c’è tra un passo di
una camminata di un uomo rilassato
e quello di un uomo arrabbiato?
• Prova a riprenderti con
una telecamera mentre
rappresenti un uomo che
mangia.
• Poi ripeti la scena in un
cortile mettendo la
telecamera prima a 5
metri e poi a 10 metri.
• Vedrai che differenza !
• Se i movimenti non sono
ampi non si vedono!
L’ampiezza dei gesti
Lo sguardo
Sul palco sei “sinistroide” o
“destroide”?
Guardi cioè più a sinistra, a destra
o al centro del pubblico? Guardi
maggiormente le prime file o le
ultime?
La verità è che non lo sai perchè
non l’hai mai osservato.
Quindi, con una telecamera,
riprenditi mentre stai sul palco e
correggiti, perchè tutto il pubblico
ha pagato ed è giusto che tu ti
esibisca non solo per una parte di
esso.
Lo sguardo
Mai visto dove guarda un bravo
“oratore” quando parla in pubblico?
Quelli bravi non guardano sul soffitto e
neppure si guardano i piedi.
Guardano il più possibile gli occhi degli
spettatori.
TIRANO I FILI DELL’ATTENZIONE
Prova ad appiccicare dei post-it su tutte le
pareti della stanza dove provi e, mentre lo
fai, sposta continuamente il tuo sguardo
saltando da un post-it all’altro abituandoti
a tirare i fili verso gli occhi dei tuoi
spettatori. NON è facile!
• Urli sul palco?
• Parli troppo piano?
• Si capisce quando parli?
• Scandisci bene le parole?
• Hai inflessioni dialettali che
contrastano con il tuo personaggio?
• Sai usare un microfono?
• Quando canti, durante gli acuti stai
vicino o lontano dal microfono?
• Sai sussurrare sul palco facendoti
sentire?
• Se in sala c’è brusio alzi la voce?
• Ecc…
• Riprenditi con un
cellulare, con una
telecamera, ma
RIPRENDITI sul palco e
durante le prove
posizionandoti a distanze
diverse dall’apparecchio
che registra.
• DOVRESTI riuscire SEMPRE
a capire BENE cosa DICI.
La voce
• Come entri sul palco?
• Con che velocità?
• Con che intensità rispetto al
tuo personaggio?
• Dove ti metti sul palco
quando entri? In che punto?
• A chi indirizzi il primo
sguardo?
• Sorridi, sei serio, o parli
subito?
• Ecc…
• Mai pensato che a volte ti
capita di conoscere una
persona e da come si muove
o parla fin da subito ti
risulta ANTIPATICA?
• Ecco, cerca di evitarlo
quando sei sul palco perché
il pubblico è sacro! Quindi
studia come potresti
migliorare l’entrata in
scena, perché vale molto
più di quello che pensi.
• Inizia leggendo libri sulla
comunicazione non verbale.
Vedrai che migliorerai a
vista d’occhio!
I primi 10 secondi sul palco
I ritmi dell’attenzione
 Ricordati di mettere su carta
una linea che rappresenta tutta
la durata della tua esibizione
divisa per minuti (meglio per 30
secondi temporali).
 Fai poi un pallino sopra la riga
quando l’intensità è molto forte
e un pallino quando l’intensità
è debole.
 Infine inserisci un pallino sulla
riga quando l’intensità è
stabile.
I ritmi dell’attenzione
 Il pubblico respira e deve respirare
seguendo i pallini che tu hai
inserito.
 Deve essere incalzato quando sei
sopra la riga e deve rilassarsi
quando sei sotto.
 Occhio a farlo rilassare e ad
incalzarlo nei punti giusti per ciò
che rappresenti sul palco con il tuo
personaggio.
 Se non funziona, sposta le azioni
che fai affinchè i pallini stiano dove
vuoi che stiano durante il tempo
della tua rappresentazione e non a
caso.
Non fare il
sapientone.
Ascolta i
consigli di
tutti.
Ma non
perdere le
tue idee e
cerca
sempre di
essere
originale.
NON
copiare!
PalcoIn che zona del palco si svolge il
tuo spettacolo?
Sul proscenio, sulla parte destra
del palco, o verso il fondo?
PERCHE’?
Hai mai provato a spostarti sul
palco?
Guardando il palco dall’alto prova
a divederlo in 4 settori (meglio se
in 8) e prova a ripensare alla tua
rappresentazione spostandoti tra i
vari settori durante tutta la
durata. Noterai che migliorerai
molto velocemente il controllo del
palco.
 Portarti dietro sempre le chiavette, ma
anche una copia su CD.
 Porta sempre una versione registrata in modo
professionale e con volumi accettabili.
 Se usi due brani musicali fai in modo che
siano mixati in modo corretto e professionale
senza spazi vuoti e inutili o stacchi bruschi e
non in linea con il tuo spettacolo.
 Scegli musiche che non contrastino con il tuo
personaggio.
Se usi la musica occhio a:
MUSICA
Gestisci l’imprevisto
Sai cosa sono le “vie di fuga”?
Le hai create lungo tutta la timeline
del tuo spettacolo?
Esempio: se si rompesse il microfono
durante il tuo spettacolo? Se ti
cadesse un oggetto e rotolasse giù dal
palco?
Capita più spesso di quanto si pensi.
Poche volte l’artista sa cosa fare
perchè ha provato e previsto le vie di
fuga. Ricordati di FARLO PER
ISCRITTO!
Colora la tua performance
Prova a
sostituire la
musica.
Non
accontentarti
dei risultati.
Cerca di
migliorare
sempre nel
tempo a
piccoli passi:
TUTTO.
La perfezione
non esiste!
Prova a
cambiare il
vestito al
tuo
personaggio.
Riduci al
minimo i testi
togliendo tutto
ciò che è
superfluo.
Il pubblico
Il PUBBLICO è sacro.
RISPETTALO.
Dai sempre il massimo senza cercare
scorciatoie... non esistono.
Vuoi essere amato dal pubblico?
Dona di più. Pretendi di meno.
E ricordati sempre che SONO SOLO
CANZONETTE...
La verità è che non cambi il mondo con la
tua performace d’artista, però puoi donare
momenti felici e spensierati a persone che
forse vivono duramente le loro giornate.
Quindi rispettale!
Per saperne di più.
www.massimorossi.it

Weitere ähnliche Inhalte

Ähnlich wie Il possibile processo creativo di un artista

Bibbia del web copywriting di andrea tamburelli
Bibbia del web copywriting di andrea tamburelliBibbia del web copywriting di andrea tamburelli
Bibbia del web copywriting di andrea tamburelliAndrea Tamburelli
 
Comunicazione Analogica e PNL
Comunicazione Analogica e PNLComunicazione Analogica e PNL
Comunicazione Analogica e PNLPasquale Adamo
 
Training class - Tecniche di comunicazione
Training class - Tecniche di comunicazioneTraining class - Tecniche di comunicazione
Training class - Tecniche di comunicazioneMassimo Parisi
 
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]Rosario Salanitri
 
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013Alessandra Leonardi
 

Ähnlich wie Il possibile processo creativo di un artista (8)

Bibbia del web copywriting di andrea tamburelli
Bibbia del web copywriting di andrea tamburelliBibbia del web copywriting di andrea tamburelli
Bibbia del web copywriting di andrea tamburelli
 
Comunicazione Analogica e PNL
Comunicazione Analogica e PNLComunicazione Analogica e PNL
Comunicazione Analogica e PNL
 
Lezione6
Lezione6Lezione6
Lezione6
 
Come Si Studia
Come Si StudiaCome Si Studia
Come Si Studia
 
Training class - Tecniche di comunicazione
Training class - Tecniche di comunicazioneTraining class - Tecniche di comunicazione
Training class - Tecniche di comunicazione
 
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]
Appunti sui Canali Comunicativi [PNL]
 
Open Day Imprenditoria Femminile - Public speaking
Open Day Imprenditoria Femminile - Public speakingOpen Day Imprenditoria Femminile - Public speaking
Open Day Imprenditoria Femminile - Public speaking
 
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013
PresentazioneEFFICACE-revisioneNOV2013
 

Il possibile processo creativo di un artista

  • 1. Il processo creativo di un artista “Piccola guida per giovani artisti”
  • 2. L’artista cerca un modo per poter esprimere i propri sentimenti.
  • 3. L’artista cerca un personaggio per farsi ricordare, ma in un mondo pieno di personaggi... fa difficoltà.
  • 4. • Allora pensa, studia, copia, inventa in cerca del personaggio perfetto... A questo punto, il giovane artista dovrebbe fermarsi. Forse sarebbe meglio che guardasse dentro di sé. Il personaggio è meglio se fosse creato portando le proprie esperienze, il proprio “io”. E’ un po’ come per chi scrive un libro, meglio se parte a raccontare da qualcosa che conosce bene. Questo aiuta molto. Un personaggio è un misto di esperienze, meglio se proprie.
  • 5. Il personaggio è “sottrazione” di caratteristiche... Prendi dei post-it e scrivi sopra ad ognuno le caratteristiche del personaggio che vuoi creare. APPENDILE SULLA PORTA DEL FRIGORIFERO E, PER UN MESE... Aggiungi post-it e caratteristiche cercando di definire grossolanamente TUTTO il nuovo personaggio.
  • 6. Il personaggio è “sottrazione” di caratteristiche... Dopo un mese... Inizia a mettere insieme i post-it che si assomigliano due a due , poi riassumili in uno. Esempio: se in un post-it hai scritto che il tuo deve essere un personaggio anziano e in un altro hai scritto che deve essere un uomo con esperienza... Riassumi in un solo post-it: “persona anziana”.
  • 7. • Attenzione a creare un personaggio con tutte le sfacettature ben allineate. • Esempio: non può esserci un personaggio che cammina grossolanamente e rappresenta un ballerino di danza classica. • Chi è? • Da dove viene? • Che epoca rappresenta? • Come si chiama? • Ha un nome congruo al vestito che indossa? • Come cammina? • Come si muove? • Che oggetti usa? • Ecc... La storia del personaggio (come “vestirlo”)
  • 8. 1. 2. 3. 4. Ma, prima di tutto, con questo personaggio... Cosa vuoi dire? Cosa vuoi rappresentare? Scrivi su carta tutta la sua storia. Hai un messaggio da portare?
  • 9. • Come i ballerini respirano senza mostrare il fiatone anche se saltano per ore, così il tuo personaggio deve stare sulla scena senza «stramazzare». • Sul testo che reciti inserisci le pause in cui «tirare il fiato». • Disegna sempre la coreografia dei tuoi movimenti e scrivi quando devi inspirare. RESPIRAZIONE
  • 10. • Sai come stare in scena? • Sai come mantenere la postura della schiena? • Sai dove mettere le braccia? • Ecc… • Il tuo personaggio è «regale»? • Rappresenta un povero? • E’ energico? Ogni personaggio ha una sua impostazione fisica e il pubblico lo riconosce per come si muove. Devi quindi essere credibile. SEMPRE. Imposta il fisico
  • 11. • Alzi un libro sulla scena? • Corri? • Sbatti degli oggetti sul palco? • Rappresenti un pensatore? • Ecc… • Il tuo personaggio deve dosare l’energia e l’intensità dei movimenti che rappresenta in base a quello che vuole trasmettere. • Troppo spesso si vedono artisti «sopra le righe» oppure troppo «mosci» rispetto al personaggio scelto. L’intensità dei movimenti
  • 12. • Che ampiezza di braccia ha un saluto corretto? Te lo sei mai chiesto? • Lo sai che se mimi uno strarnuto su un palco il pubblico a metà platea vede un gesto più piccolo rispetto a chi sta' seduto in terza fila? • Che differenza c’è tra un saluto di un circense e di un ballerino? • Che ampiezza c’è tra un passo di una camminata di un uomo rilassato e quello di un uomo arrabbiato? • Prova a riprenderti con una telecamera mentre rappresenti un uomo che mangia. • Poi ripeti la scena in un cortile mettendo la telecamera prima a 5 metri e poi a 10 metri. • Vedrai che differenza ! • Se i movimenti non sono ampi non si vedono! L’ampiezza dei gesti
  • 13. Lo sguardo Sul palco sei “sinistroide” o “destroide”? Guardi cioè più a sinistra, a destra o al centro del pubblico? Guardi maggiormente le prime file o le ultime? La verità è che non lo sai perchè non l’hai mai osservato. Quindi, con una telecamera, riprenditi mentre stai sul palco e correggiti, perchè tutto il pubblico ha pagato ed è giusto che tu ti esibisca non solo per una parte di esso.
  • 14. Lo sguardo Mai visto dove guarda un bravo “oratore” quando parla in pubblico? Quelli bravi non guardano sul soffitto e neppure si guardano i piedi. Guardano il più possibile gli occhi degli spettatori. TIRANO I FILI DELL’ATTENZIONE Prova ad appiccicare dei post-it su tutte le pareti della stanza dove provi e, mentre lo fai, sposta continuamente il tuo sguardo saltando da un post-it all’altro abituandoti a tirare i fili verso gli occhi dei tuoi spettatori. NON è facile!
  • 15. • Urli sul palco? • Parli troppo piano? • Si capisce quando parli? • Scandisci bene le parole? • Hai inflessioni dialettali che contrastano con il tuo personaggio? • Sai usare un microfono? • Quando canti, durante gli acuti stai vicino o lontano dal microfono? • Sai sussurrare sul palco facendoti sentire? • Se in sala c’è brusio alzi la voce? • Ecc… • Riprenditi con un cellulare, con una telecamera, ma RIPRENDITI sul palco e durante le prove posizionandoti a distanze diverse dall’apparecchio che registra. • DOVRESTI riuscire SEMPRE a capire BENE cosa DICI. La voce
  • 16. • Come entri sul palco? • Con che velocità? • Con che intensità rispetto al tuo personaggio? • Dove ti metti sul palco quando entri? In che punto? • A chi indirizzi il primo sguardo? • Sorridi, sei serio, o parli subito? • Ecc… • Mai pensato che a volte ti capita di conoscere una persona e da come si muove o parla fin da subito ti risulta ANTIPATICA? • Ecco, cerca di evitarlo quando sei sul palco perché il pubblico è sacro! Quindi studia come potresti migliorare l’entrata in scena, perché vale molto più di quello che pensi. • Inizia leggendo libri sulla comunicazione non verbale. Vedrai che migliorerai a vista d’occhio! I primi 10 secondi sul palco
  • 17. I ritmi dell’attenzione  Ricordati di mettere su carta una linea che rappresenta tutta la durata della tua esibizione divisa per minuti (meglio per 30 secondi temporali).  Fai poi un pallino sopra la riga quando l’intensità è molto forte e un pallino quando l’intensità è debole.  Infine inserisci un pallino sulla riga quando l’intensità è stabile.
  • 18. I ritmi dell’attenzione  Il pubblico respira e deve respirare seguendo i pallini che tu hai inserito.  Deve essere incalzato quando sei sopra la riga e deve rilassarsi quando sei sotto.  Occhio a farlo rilassare e ad incalzarlo nei punti giusti per ciò che rappresenti sul palco con il tuo personaggio.  Se non funziona, sposta le azioni che fai affinchè i pallini stiano dove vuoi che stiano durante il tempo della tua rappresentazione e non a caso.
  • 19. Non fare il sapientone. Ascolta i consigli di tutti. Ma non perdere le tue idee e cerca sempre di essere originale. NON copiare!
  • 20. PalcoIn che zona del palco si svolge il tuo spettacolo? Sul proscenio, sulla parte destra del palco, o verso il fondo? PERCHE’? Hai mai provato a spostarti sul palco? Guardando il palco dall’alto prova a divederlo in 4 settori (meglio se in 8) e prova a ripensare alla tua rappresentazione spostandoti tra i vari settori durante tutta la durata. Noterai che migliorerai molto velocemente il controllo del palco.
  • 21.  Portarti dietro sempre le chiavette, ma anche una copia su CD.  Porta sempre una versione registrata in modo professionale e con volumi accettabili.  Se usi due brani musicali fai in modo che siano mixati in modo corretto e professionale senza spazi vuoti e inutili o stacchi bruschi e non in linea con il tuo spettacolo.  Scegli musiche che non contrastino con il tuo personaggio. Se usi la musica occhio a: MUSICA
  • 22. Gestisci l’imprevisto Sai cosa sono le “vie di fuga”? Le hai create lungo tutta la timeline del tuo spettacolo? Esempio: se si rompesse il microfono durante il tuo spettacolo? Se ti cadesse un oggetto e rotolasse giù dal palco? Capita più spesso di quanto si pensi. Poche volte l’artista sa cosa fare perchè ha provato e previsto le vie di fuga. Ricordati di FARLO PER ISCRITTO!
  • 23. Colora la tua performance Prova a sostituire la musica. Non accontentarti dei risultati. Cerca di migliorare sempre nel tempo a piccoli passi: TUTTO. La perfezione non esiste! Prova a cambiare il vestito al tuo personaggio. Riduci al minimo i testi togliendo tutto ciò che è superfluo.
  • 24. Il pubblico Il PUBBLICO è sacro. RISPETTALO. Dai sempre il massimo senza cercare scorciatoie... non esistono. Vuoi essere amato dal pubblico? Dona di più. Pretendi di meno. E ricordati sempre che SONO SOLO CANZONETTE... La verità è che non cambi il mondo con la tua performace d’artista, però puoi donare momenti felici e spensierati a persone che forse vivono duramente le loro giornate. Quindi rispettale!
  • 25. Per saperne di più. www.massimorossi.it