Acqua, gestione di piscine, centri benessere, strutture ricettive e ricreative - Convegno promosso del Centro Servizi Lapideo il 21 marzo alle Terme di Premia
1. Il Piano di autocontrollo
Dott. Massimo Falsaci
Premia 21/03/2012
2. Punto 6.2 accordo 16.01.2003
Stato Regioni
• Controlli interni vanno eseguiti secondo
protocolli di gestione e di autocontrollo;
• Il responsabile della piscina deve
redigere un piano di autocontrollo ed i
relativi protocolli per la corretta gestione
sotto il profilo igienico-sanitario di tutti
gli elementi funzionali del complesso.
3. Documento autocontrollo 1/2
• Deve contenere:
– Analisi dei potenziali pericoli igienico-sanitari per la piscina;
– Individuazione dei punti o delle fasi in cui si possono
verificare tali pericoli e definizione delle relative misure
preventive da adottare;
– Individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici
degli stessi;
– Definizione del sistema di monitoraggio;
– Individuazione delle azioni correttive;
– Riesame periodico.
4. Documento autocontrollo 2/2
• Deve essere predisposto secondo le
indicazioni delle disposizioni regionali;
• Deve contenere le misure correttive da
adottarsi a seguito del mancato rispetto delle
condizioni prefissate per ciascun punto
critico;
• Va mantenuto costantemente aggiornato.
6. Struttura piano autocontrollo
• Dati generali;
• Elenco documenti;
• Schema di flusso tipo utenti;
• Individuazione sezioni impianto;
• Valutazione rischi igienici per sezione;
• Procedure;
• Monitoraggio;
• Protocollo delle azioni correttive.
7. Dati generali
• Identificazione dell’impianto: ubicazione,
proprietà e conduzione;
• Figure responsabili:
– Titolare dell’impianto;
– Responsabile della piscina;
– Assistenti bagnanti;
– Adetti agli impianti: elettrico, termico, etc.
8. Elenco documenti
• Regolamento comunale;
• Planimetria generale della piscina;
• Schema di impianto trattamento acqua;
• Registro;
– Controlli acqua;
– Pulizie;
– Manutenzione.
• DVR (D. Lgs. 81/2008).
10. Individuazione sezioni impianto
• Sezione vasche: comprende le vasche
e gli spazi perimetrali;
• Sezione servizi: locali destinati al
personale di servizio;
• Sezione impianti tecnici e depositi;
• Sezione pubblico: atrio, servizi igienici;
• Sezione attività accessorie: bar.
11. Valutazione rischi igienici per sezione
• Analisi dei potenziali pericoli;
• Individuazione dei pericoli o delle fasi in cui possono
verificarsi tali pericoli;
• Definizione delle relative misure preventive da adottare;
• Individuazione dei punti critici e definizione dei limiti
critici;
• Definizione del sistema di monitoraggio;
• Individuazione delle azioni correttive;
• Riesame periodico.
14. Punti critici e limiti critici
PUNTI CRITICI LIMITI CRITICI
Piano calpestio Presenza di agenti infettivi patogeni
- zone scivolose
Acqua Mancato rispetto dei limiti della
Tabella A, Allegato 1 Accordo
2003.
Microclima Mancato rispetto del punto 1.6
dell’Allegato 1, Accordo 2003
15. Sistema di monitoraggio
PUNTI CRITICI SISTEMA DI MONITORAGGIO
Piano calpestio Registro delle pulizie - analisi
periodiche
Acqua Registro acqua di piscina - registro
manutenzione - analisi periodiche
Microclima Registro manutenzione - analisi
periodiche
16. Individuazione azioni correttive
PUNTI CRITICI SISTEMA DI MONITORAGGIO
Piano calpestio Temporanea sospensione
dell’attività per bonifica
Acqua Temporanea sospensione
dell’attività per: asportazione
materiale inquinante visibile
Microclima Temporanea sospensione
dell’attività per accurata pulizia.
17. Procedure
• Sanificazione superfici;
• Manutenzione impianto di trattamento
dell’acqua delle vasche;
• Manutenzione dell’impianto idrico
sanitario;
• Manutenzione impianto trattamento e
distribuzione aria.