2. Nasce a Caprese (Arezzo) il 6 marzo 1475 uno dei più grandi scultori, pittori, architetti e poeti di tutti i tempi, Michelangniolo Buonarroti, comunemente chiamato Michelangelo, definito "il divino" per la bellezza dei suoi capolavori.
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5. La Madonna massiccia, perfetta Tiene in braccio il Bambino Il bambino è inglobato nel corpo della Madonna in una torsione incredibile, ciò sottolinea lo studio da parte dell’artista. E’ in bassissimo rilievo.
6. MADONNA DELLA SCALA 1490/92 - marmo - 55,5 x 40 cm - Casa Buonarroti, Firenze Questo è il primo lavoro di Michelangelo
7. L'opera immediatamente successiva fu La battaglia dei Centauri (1492), conservata oggi nella casa Buonarroti; essa esprime una nuova fantasia poetica e un maggiore distacco tra passato e presente .
8. Ogni massa plastica emerge dal blocco come sospinta da un’energia interna Intreccio di corpi tesi secondo direzioni contrastanti inedita forza espressività La materia che non è soggetta a forze attive resta scabra soluzione di grande audacia Si prefigura uno dei motivi dominanti dell’arte di M. : la figura maschile nuda in movimento
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14. CROCIFISSO 1492 - legno policromo - 142 x 135 cm - Santo Spirito, Firenze Il senso la testa ed i piedi sono disposti in contrapposizione suggerendo una ricerca di armonia classica. La modellistica estremamente morbida di Cristo, la sua espressione facciale tenera e la struttura anatomica complessa non hanno somiglianza in altre opere di Michelangelo ed alcuni critici hanno dubbi sulla sua attribuzione.
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16. Il 25 giugno 1496 Michelangelo si recò a Roma dove gli furono commissionate dal banchiere Jacopo Galli due opere: il Bacco del Bargello e un altro Cupido Apollo, andato perduto.
17. Unisce ”la sveltezza della gioventù del maschio e la carnosità e tondezza della femmina In questo periodo ha già lasciato Firenze ma vi ritorna alla fine del ‘95 affascinato dalla predicazione profetica del Savonarola predicazione che lo sollecita a porsi,come artista, il problema del valore etico e non solo estetico della sua opera
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21. La pietà non narra il dolore della madre, non mostra lo strazio del corpo martoriato di Cristo: l'una e l'altro, la vita e la morte, riuniti insieme, raggiungendo la “perfezione” divina. Si spiega così la forma piramidale che, dalla larghezza della base salendo a spirale, conduce al vertice, quindi all'unità, nella testa della Vergine.
22. La scultura è alta 174 cm, larga 195 cm e profonda 69 cm Il dinamismo e la morbidezza delle linee, la resa plastica delle forme corporee e delle pieghe di tessuti Nelle mani di Gesù sono perfettamente visibili i buchi della croce La Vergine ha il capo abbassato e non volge gli occhi al pubblico;essa sorregge il figlio con la mano destra sotto il braccio di lui lasciato andare Le pieghe sovrabbondanti della veste, hanno lo scopo di far risaltare maggiormente, per contrasto, la bellezza, la ricercatezza alessandrina del corpo nudo, e di dare un senso avvolgente a tutta la composizione
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27. Si racconta che Michelangelo, non solito a firmare le proprie opere, dopo aver casualmente sentito alcuni visitatori lombardi dire che la Pietà era opera di Gobbo di Milano, sia entrato la notte stessa nella Basilica di San Pietro, ed abbia inciso sull'opera la scritta: "Angelus Bonarotus Florentinus Faciebat". Bonarotus Florentinus Faciebat". Buonarroti Il Fiorentino Faceva/Creava
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29. PIETA' 1499 - marmo - altezza 174 cm, con la base 195 cm - Basilica di San Pietro, Vaticano
30. Esegue alcune statue per il cardinale Francesco Piccolomini e il gigantesco Davide per la Signoria (1501-4). In questo periodo segue il Tondo della Madonna col bambino (1503-5) e lo stupendo Tondo Doni (1504) con la Sacra Famiglia.
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43. Michelangelo rompe il sen so tradizionale di rappresentare David. Non lo presenta com e il vincitore, la testa del gigante ai suoi piedi e la spada da pote nte nella sua mano, ma ritrae la gioventù nella fase immediatamente prima della battaglia. Il lato destro della statua è regolare, mentre la sinistra, dal piede ai capelli tutto è apertamente attivo e dinamico
44. DAVID 1504 - marmo - altezza 434 cm - Galleria dell'Accademia, Firenze
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46. MADONNA (TONDO PITTI) 1504/05 - marmo - 85,8 x 82 cm - Museo Nazionale del Bargello, Firenze In questo tondo Michelangelo ha disposto, vicino al Madonna, un bambino di cui la posa ricorda quella dei genii funerei antichi. Così l'effetto generale, malgrado l'atteggiamento apparentemente felice del bambino, è profondamente serio e la Madonna ha una forza quasi profetica, a causa del suo formato, che scoppia fuori dalla struttura del rilievo.
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55. La figura del Cristo è il fulcro di questa grande rappresentazione e imprime un moto rotativo alle oltre quattrocento figure che compongono l’affresco. Cristo Giudice è raffigurato in atto di alzarsi dal suo trono di nubi, il volto sereno e imperscrutabile dell’Onniscente, le braccia alzate come a chiedere l’attenzione e contemporaneamente a placare l’agitazione circostante Intorno al Cristo si assiepano gli Eletti, lentamente disponendosi in circolo, in attesa.
56. Il loro atteggiamento non esprime felicità o sollievo, come ci si potrebbe aspettare, ma piuttosto ansia e preoccupazione: il momento rappresentato è infatti, contrariamente ad ogni tradizione, quello immediatamente precedente l’annuncio del verdetto. Accanto al Cristo la Vergine volge il capo in un moto di compassione, il corpo avvitato in un movimento che si contrappone a quello del Figlio, quasi a sottolineare la diversità del ruolo; essa ormai non può più intercedere e attende trepidante l’esito del giudizio.
62. Schema piramidale, ma con una ben diversa strutturazione del gruppo, tutto animato da un complicato intreccio di moti contrapposti.
63. Il volto di Nicodemo rappresenta probabilmente un autoritratto dello scultore, così che è Michelangelo stesso che sostiene e contempla l’abbraccio di Maria al Figlio morto.
64. Secondo Vasari, il desiderio dell'artista era di essere sepolto in Santa Maria Maggiore a Roma, ai piedi della Pietà su cui aveva lavorato fra il 1547 e il 1553; ciò era prima che la fracassasse nel 1555, perché un piedino si era rotto e perché il blocco di marmo era difettoso.
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66. PIETA' PALESTRINA marmo - altezza 253 cm - Galleria dell'Accademia, Firenze Questa Pietà è stata attribuita per la prima volta a Michelangelo nel 1756 senza alcuna prova certa. Se fosse suo, dovrebbe essere disposto fra le due ultime Pietà