La lettura condivisa come strategia per favorire la continuità educativa nel Sistema integrato di educazione e di istruzione, di G. Moretti e B. Briceag
Giovanni Moretti e Bianca Briceag, rispettivamente Professore ordinario e Dottoranda dell'Università Roma Tre, Dipartimento Scienze della Formazione, presentano un contributo che affronta il tema della lettura condivisa ad alta voce (Cardarello, 2004; Bortnem, 2008; Moretti, 2017; Morini, 2017) con i bambini della prima infanzia.
La lettura condivisa è ritenuta fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino e rappresenta un dispositivo efficace per favorire la continuità educativa tra bambini di zero-tre e tre-sei anni.
L’istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni (D.Lgs. 65/2017) sollecita l’attivazione di interventi educativi che favoriscano la collaborazione tra asili nido, sezioni primavera e scuole dell’infanzia (Bondioli & Savio, 2012; Zaninelli, 2018).
Gli autori presentano un percorso di lettura condivisa realizzato nell’a.s. 2018/19 con i bambini della prima infanzia con l’obiettivo di valorizzare la continuità educativa tra alcune sezioni primavera aggregate alla scuola dell’infanzia.
Nella ricerca sono state coinvolte 11 sezioni primavera associate ad altrettante scuole dell’infanzia della regione Lazio.
Per la realizzazione di una lettura ad alta voce di qualità hanno svolto un ruolo rilevante la consapevolezza nella scelta del libro a stampa o in formato digitale e l’accurata progettazione condivisa tra gli educatori e gli insegnanti.
Dalle osservazioni svolte nelle sezioni è emerso che la lettura condivisa ad alta voce è una strategia positiva sia per promuovere la continuità educativa sia per favorire la partecipazione attiva dei bambini e delle bambine alle attività educative nella fascia zero-sei anni.
(Ri)Scoprire la ricerca nella e attraverso la biblioteca scolastica: il mode...Luisa Marquardt
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1. INTERNATIONAL SEMINAL MEETING ON “THE EVOLVING CONCEPT OF ‘SCHOOL LIBRARY’ AND ITS PROFESSION” – ROME 02/04/2020
Dipartimento di Scienze della Formazione
Department of Education
La lettura condivisa come strategia per favorire la continuitàg p
educativa nel Sistema integrato di educazione e di istruzione
GIOVANNI MORETTI e BIANCA BRICEAG
UNIVERSITÀ ROMA TRE
Con la collaborazione di / In collaboration with
#RomaTrenonsiferma / #RomaTredoesnotstop
2. 02/04/2020G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
2
INTERNATIONAL SEMINAL MEETING ON “THE EVOLVING CONCEPT OF ‘SCHOOL LIBRARY’ AND ITS PROFESSION” – ROME 02/04/2020
BIO2
GIOVANNI MORETTI
Professore ordinario presso l’Università Roma Tre Dipartimento di Scienze della Formazione è titolare
BIO
Professore ordinario presso l Università Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, è titolare
degli insegnamenti “Didattica della lettura” e “Organizzazione didattica e processi valutativi”. Fa parte del
consiglio direttivo della Società Italiana di Ricerca Didattica (SIRD), è direttore del master universitario di
secondo livello in “Leadership e Management in Educazione” (LME). È autore di numerose pubblicazioni e
dirige le collane editoriali: Formazione e Leadership educativa (Anicia, Roma), Sottosopra, I Gradini e
Memorie (Anicia Ragazzi, Roma).
Le linee di ricerca su cui è impegnato riguardano i processi di insegnamento-apprendimento in presenza e
distanza su piattaforma e-learning; la progettazione didattico-educativa e la valutazione degli apprendimenti
con riferimento alle competenze di lettura; le strategie per la promozione della lettura e per sviluppo del
piacere di leggere; l’esercizio della leadership educativa in ambito scolastico e lo sviluppo del sistemapiacere di leggere; l esercizio della leadership educativa in ambito scolastico e lo sviluppo del sistema
integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni.
BIANCA BRICEAG
D tt d di i i T i i d ti d l Di ti t di S i d ll F iDottoranda di ricerca in Teoria e ricerca educativa del Dipartimento di Scienze della Formazione,
Università degli Studi Roma Tre. Si occupa di ricerche e studi sui temi dell’educazione e cura nella prima
infanzia, in particolare della continuità educativa nei servizi per l’infanzia 0-6 anni e della promozione della
lettura nella prima infanzia.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
3. ABSTRACT
INTERNATIONAL SEMINAL MEETING ON “THE EVOLVING CONCEPT OF ‘SCHOOL LIBRARY’ AND ITS PROFESSION” – ROME 02/04/2020
02/04/2020
3
G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
ABSTRACT3
Il contributo affronta il tema della lettura condivisa ad alta voce (Cardarello, 2004; Bortnem, 2008; Moretti, 2017; Morini,
2017) con i bambini della prima infanzia.
La lettura condivisa è ritenuta fondamentale per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino e rappresenta un dispositivo
ffi f i l ti ità d ti t b bi i di t t i iefficace per favorire la continuità educativa tra bambini di zero-tre e tre-sei anni.
L’istituzione del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai sei anni (D.Lgs. 65/2017) sollecita l’attivazione
di interventi educativi che favoriscano la collaborazione tra asili nido, sezioni primavera e scuole dell’infanzia (Bondioli &
Savio, 2012; Zaninelli, 2018).)
Gli autori presentano un percorso di lettura condivisa realizzato nell’a.s. 2018/19 con i bambini della prima infanzia con
l’obiettivo di valorizzare la continuità educativa tra alcune sezioni primavera aggregate alla scuola dell’infanzia.
Nella ricerca sono state coinvolte 11 sezioni primavera associate ad altrettante scuole dell’infanzia della regione Lazio.
Per la realizzazione di una lettura ad alta voce di qualità hanno svolto un ruolo rilevante la consapevolezza nella scelta delPer la realizzazione di una lettura ad alta voce di qualità hanno svolto un ruolo rilevante la consapevolezza nella scelta del
libro a stampa o in formato digitale e l’accurata progettazione condivisa tra gli educatori e gli insegnanti.
Dalle osservazioni svolte nelle sezioni è emerso che la lettura condivisa ad alta voce è una strategia positiva sia per
promuovere la continuità educativa sia per favorire la partecipazione attiva dei bambini e delle bambine alle attività educative
nella fascia zero-sei anni.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
4. SOMMARIO
INTERNATIONAL SEMINAL MEETING ON “THE EVOLVING CONCEPT OF ‘SCHOOL LIBRARY’ AND ITS PROFESSION” – ROME 02/04/2020
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G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
SOMMARIO4
1. La continuità educativa zero-sei e il dispositivo lettura condivisa ad alta voce
2. Obiettivi e articolazione del percorso di lettura condivisa ad alta voce
3. L’esperienza di lettura condivisa della sezione primavera Mary Poppins
4. L’osservazione partecipata durante il percorso di lettura condivisa ad alta voce
Riflessioni conclusive e prospettive future
Riferimenti bibliografici essenziali
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
5. LA CONTINUITÀ EDUCATIVA ZERO SEI ANNI
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G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
LA CONTINUITÀ EDUCATIVA ZERO-SEI ANNI5
• L’istituzione delle «sezioni primavera» in via sperimentale nel 2007 si è posta come esperienza di
continuità educativa tra nido e scuola dell’infanzia per accompagnare il passaggio del bambino da
una realtà all’altra (Bondioli, 2012; 2018).
• Il DL n. 65/2017, in particolare con l’art 2., invita a riflettere sulle strategie efficaci di
organizzazione e progettazione delle attività educative nella prospettiva di valorizzare la
continuità zero-sei anni.
• La continuità educativa, in particolare, può essere promossa e valorizzata:
• consolidando e sviluppando una progettazione collegiale collaborativa e sistematica tra gli educatori
e gli insegnanti.
• utilizzando dispostivi educativi che prevedono il coinvolgimento attivo dei bambini delle sezioni
primavera e della scuola dell’infanzia.
• monitorando i processi di continuità attraverso strumenti riconosciuti dalla comunità scientifica che
tengono conto delle particolarità dei servizi per l’infanziatengono conto delle particolarità dei servizi per l infanzia.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
6. LA LETTURA CONDIVISAADALTAVOCE NEI SERVIZI PER L’INFANZIA
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LA LETTURA CONDIVISAADALTAVOCE NEI SERVIZI PER L’INFANZIA6
La lettura a alta voce di uno stesso libro, svolta in piccolo o grande gruppo, permette a ogni partecipante di
assumere il ruolo sia di lettore, sia di ascoltatore (Moretti, 2007; 2017).
Tale strategia di lettura condivisa può essere applicata anche nel contesto dei Servizi per l’infanzia per:Tale strategia di lettura condivisa può essere applicata anche nel contesto dei Servizi per l infanzia per:
• promuovere il piacere della lettura, facendo in modo che la dimensione ludica e di piacere siano
facilmente accessibili al lettore;
• coinvolgere i bambini in una storia e permettere loro di vivere emozioni condivisibili con altri;
• ampliare le conoscenze e contribuire a sviluppare l’intelligenza emotiva;
• imparare ad assumere diversi punti di vista e sviluppare competenze collaborative.
Nella prospettiva della continuità educativa (Catarsi, 2011; Freschi, 2013) è opportuno predisporre setting
di lettura in cui grandi e piccoli possano esplorare e leggere insieme testi di qualità a stampa e digitalidi lettura in cui grandi e piccoli possano esplorare e leggere insieme testi di qualità a stampa e digitali.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
7. ALBI ILLUSTRATI LIBRI DI QUALITÀ A STAMPA E DIGITALI
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ALBI ILLUSTRATI, LIBRI DI QUALITÀ A STAMPA E DIGITALI7
Alcune caratteristiche:
• essere costruiti con materiali adatti, non tossici, resistenti e durevoli all’uso prolungato;
• avere illustrazioni d’autore;avere illustrazioni d autore;
• avvalersi di un linguaggio adatto all’età dei bambini, con vocaboli che possano arricchire il loro lessico;
• essere sia leggibili sia comprensibili;
• avere personaggi ben caratterizzati, ben descritti, non stereotipati o surreali, con i quali i bambini si possono
immedesimare.
• presentare coerenza tra musiche e suoni e la narrazione della storia.
• avere un’interfaccia di facile utilizzo per i bambini e la presenza di suggerimenti per l’interattività.
• avvalersi della possibilità di avere più di una voce narrante.
(Cardarello, 2004; Blezza Picherle, 2016; Morini, 2017)
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
8. OBIETTIVI DEL PERCORSO
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OBIETTIVI DEL PERCORSO
DI LETTURA CONDIVISAADALTAVOCE
8
• Osservare in che modo la Lettura condivisa ad alta voce con i bambini tra
due e sei anni favorisce le relazioni tra pari.
• Osservare in che modo la Lettura condivisa ad alta voce con i bambini tra
due e sei anni promuove la continuità educativa tra sezioni primavera e
l d ll’ fscuola dell’infanzia.
• Verificare la sostenibilità di utilizzo e l’efficacia dell’introduzione nelle
i i i di l i ifi i di iti i d ti i li l L ttsezioni primavera di alcuni specifici dispositivi educativi, quali la Lettura
condivisa, per qualificare i processi di apprendimento e di crescita dei
bambini.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
9. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
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ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO
DI LETTURA CONDIVISA AD ALTAVOCE
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• Il percorso di Lettura, in accordo con l’Ufficio II dell’USR per il Lazio, è stato rivolto al
personale educativo e agli insegnanti della scuola dell’infanzia che operano nelle sezioni
primavera e collaborano con esse. Il percorso si è svolto nell’a.s. 2018/19 sia in presenza sia a
distanza.
• Sono stati coinvolti 11 istituti educativi all’interno dei quali sono presenti almeno una sezione
primavera e una della scuola dell’infanzia. Il personale educativo coinvolto ha riguardato 24p p g
operatori con i seguenti ruoli professionali:
• I1 educatori nelle sezioni primavera
• 8 coordinatori pedagogici
• 6 insegnanti nella scuola dell’infanzia
68
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
• Totale bambini coinvolti: 168
10. IL SETTING EDUCATIVO PER IL DISPOSITIVO“LETTURA
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IL SETTING EDUCATIVO PER IL DISPOSITIVO LETTURA
CONDIVISAADALTAVOCE” E LA CONTINUITÀ ZERO-SEI
10
Principali obiettivi Esempi operativi
‐ Individuare uno spazio strutturato che sia accogliente per i bambini (ad es. angoli
morbidi, tappetti e cuscini per potersi sdraiare).
Predisporre un ambiente in cui i bambini della
‐ Prevedere uno spazio che favorisca la concentrazione, l’ascolto e la manipolazione
dell'oggetto libro.
‐ Predisporre scaffali aperti e facilmente accessibili in cui posizionare i libri di qualità.Predisporre un ambiente in cui i bambini della
sezione primavera e della scuola dell’infanzia
possano entrare in relazione e si possano
riconoscere come parte di uno stesso gruppo.
Predisporre scaffali aperti e facilmente accessibili in cui posizionare i libri di qualità.
‐ Valorizzare alternando e mettendo in evidenza alcuni libri di qualità.
‐ Connotare lo spazio dedicato ai libri con immagini o simboli nella prospettiva della
familiarità con lo spazio (ad es., stesse immagini e simboli sia nella sezione
primavera sia nella scuola dell’infanzia).
‐ Invitare i bambini dell’infanzia a fare coppia o terzetto vicino ai bambini della sez.
primavera
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
primavera.
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LA LETTURA CONDIVISA DI PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO
11 NELLA PROSPETTIVA DELLA CONTINUITÀ:
L’ESPERIENZA DELLA SEZIONE PRIMAVERA MARY POPPINS
FASI
AZIONI
- EDUCATRICE (sezione primavera) e INSEGNANTE (scuola infanzia)
- BAMBINI (sezione primavera e scuola infanzia)
1. Esplicitazione
attività
- L’educatrice ricorda ai bambini la funzione dello spazio della lettura condivisa.
- L’educatrice riunisce tutti i bambini e li avvisa che a breve inizierà una nuova attività insieme ai bambini scuola dell’infanzia.
- I bambini della scuola dell’infanzia, che accolgono la sez. primavera mostrano e spiegano il funzionamento dell’angolo della
lettura.
- L’educatrice e l’insegnante sistemano l’ambiente e i materiali utili per favorire la lettura condivisa: il libro, fogli di carta
colorati e le musiche di sottofondo
2. Ognuno al
suo posto
colorati e le musiche di sottofondo.
-I bambini si dispongono comodamente sui tappetini morbidi e formano coppie (sez. primavera + sc. Infanzia) nello spazio
dedicato alla lettura condivisa.
-- I bambini dell’infanzia distribuiscono ai piccoli una pallina di pongo giallo, mentre loro si tengono una blu e si accertano che
quest’ultimi non se la mangianoquest ultimi non se la mangiano.
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
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LA LETTURA CONDIVISA DI PICCOLO BLU E PICCOLO GIALLO
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G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
NELLA PROSPETTIVA DELLA CONTINUITÀ:
L’ESPERIENZA DELLA SEZIONE PRIMAVERA MARY POPPINS
12
3. Lettura
ad alta voce
- L’educatrice e insegnante iniziano a leggere la storia Piccolo Blu e Piccolo Giallo (di L. Lionni), alternandosi nella lettura (l’insegnante si
dedica prevalentemente ai dialoghi).
- A turno l’educatrice e l’insegnante mostrano i fogli colorati secondo la sequenza della storia e accende/spegne le atmosfere sonore
di azioni che caratterizzano la storia (come il giro giro tondo, i rumori dei bambini in un parco ecc.).ad alta voce ( g g p )
- L’educatrice chiede ai bambini di utilizzare le due palline di pongo nella scena dell’abbraccio tra piccolo blu e piccolo giallo.
4 Manipola ione
- L’educatrice e l’insegnante rendono accessibili i materiali al gruppo di lettura. Avendo a disposizione solo due copie del libro le
i i l i l i d l lib f d i di 6 b bi i ( i l d ll’i f i )4. Manipolazione
dell’oggetto libro
insegnanti consentono la manipolazione del libro a turno formando gruppi di 6 bambini (sez. primavera e scuola dell’infanzia).
- Le insegnanti guidano i bambini nel processo di osservazione e manipolazione del libro.
- L’educatrice rilegge utilizzando uno stile dialogato la storia introducendo alcuni spunti di riflessione: fa domande alcune domande:
h l è? Ch f ? E d d ? ò h l b b d ( ì è bl ) l (b è ll
5. Rilettura
dialogata
che colore è? Che cosa fa? E adesso dove va?; ripete ciò che il bambino dice (sì, è blu) e incoraggia le risposte (bene, è giallo; esatto,
va ad abbracciare la mamma).
- L’insegnante chiede ai bambini di esprimere in forma dialogata un apprezzamento sulla lettura ascoltata facendo ulteriori domande:
“Ti piacerebbe riascoltare la storia?”, “Vorresti che i bambini dell’infanzia tornino per aiutarci durante la storia?”
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
13. LA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE STRUTTURATA DELLE DINAMICHE
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RELAZIONALITRA PERSONALE EDUCATIVO E BAMBINI (I)
Nella fase 2 – Ognuno al suo posto
L’educatore: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
13
A. L’educatore/insegnante coinvolge i bambini per sistemare i materiali. X
B. L’educatore/insegnante collabora con il gruppo insegnanti per predisporre i materiali. X
C. L’educatore/insegnante verbalizzando assegna i posti a ogni bambino. X
D. L’educatore/insegnante collabora con il gruppo insegnanti per disporre i bambini in coppie/terzetti. X
Il gruppo dei bambini: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
A. I bambini si muovono intorno alla maestra e la osservano. X
B. I bambini continuano a giocare senza osservare le azioni dell’educatrice. X
C. I bambini rispettano la regola e si accomodando in coppie/terzetti. X
Nella fase 3 Lettura ad alta voceNella fase 3 – Lettura ad alta voce
L’educatore: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
A. L’educatore/insegnante legge modulando il tono della voce a seconda dell’azione. X
B. L’educatore e l’insegnante collaborano e sono coordinate nella coerenza tra lettura e atmosfere sonore. X
C L’educatore e l’insegnante si alternano nella lettura ad alta voce XC. Leducatore e l insegnante si alternano nella lettura ad alta voce. X
Il gruppo dei bambini: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
A. I bambini ascoltano con attenzione. X
B. I bambini si interessati e si avvicinano al libro e ai materiali. X
C. I bambini manifestano interesse nei confronti delle atmosfere sonore X
D. I bambini interagiscono tra di loro (sez. primavera- sc. Infanzia) X
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
14. INTERNATIONAL SEMINAL MEETING ON “THE EVOLVING CONCEPT OF ‘SCHOOL LIBRARY’ AND ITS PROFESSION” – ROME 02/04/2020
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LA GRIGLIA DI OSSERVAZIONE STRUTTURATA DELLE DINAMICHE
Nella fase 4 – Esplorazione dell’oggetto libro
L’educatore: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
14
RELAZIONALITRA PERSONALE EDUCATIVO E BAMBINI (II)
Q MAI
A. Rende facile l’accesso ai libri. X
B. Invita i bambini ad avvicinarsi ai libri X
C. Permette ai bambini di toccare ed osservare i libri X
Il gruppo dei bambini: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAIIl gruppo dei bambini: Q MAI
A. Si avvicinano allo spazio dedicato alla lettura. X
B. Iniziano ad “esplorare” i libri. X
C. Si mostrano interessati X
D. Rimangono indifferenti XD. Rimangono indifferenti
Nella fase 5 – Rilettura dialogata
L’educatore: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE MAI
A. L’educatore/insegnante rilegge la storia facendo domande pertinenti al contesto. X
B. L’educatore/insegnante si alternano nella rilettura dialogata. XB. Leducatore/insegnante si alternano nella rilettura dialogata. X
C. L’educatore/insegnante rispondono alle domande dei bambini. X
Il gruppo dei bambini: SPESSO QUALCHEVOLTA RARAMENTE
A. I bambini rispondono alle domande stimolo dell’educatore/insegnante. X
B I bambini si mostrano interessati alla rilettura intervenendo facendo domande XB. I bambini si mostrano interessati alla rilettura intervenendo facendo domande. X
C. I bambini interagiscono tra di loro facendo osservazioni su ciò che ha attirato la loro attenzione. X
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
15. RIFLESSIONI CONCLUSIVE E PROSPETTIVE FUTURE
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RIFLESSIONI CONCLUSIVE E PROSPETTIVE FUTURE15
• Il dispositivo oggetto di attenzione è risultato efficace nel promuovere la continuità
educativa tra le sezioni primavera e la scuola dell’infanzia, soprattutto nel promuovere la
partecipazione attiva dei bambini e delle bambine alle attività educative proposte dallepartecipazione attiva dei bambini e delle bambine alle attività educative proposte dalle
educatrici e dalle insegnanti.
• L’attività di lettura condivisa ad alta voce tra i bambini da due a sei anni ha rafforzato la
relazione tra pari stimolando l’interazione e lo scambio linguistico tra di essi.
• La partecipazione attiva dei bambini nell’utilizzo del libro a stampa incoraggia la possibilità di
iniziare un percorso di lettura condivisa con i libri digitali illustrati e interattivi nellap g
prospettiva di avvalersi di un modello integrato di educazione alla lettura (Moretti, 2017;
Morini, 2017; Wolf, 2018).
Giovanni Moretti – Bianca Briceag
16. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI16
• Blezza Picherle, S. (2016). Formare lettori, promuovere la lettura. Riflessioni e itinerari narrativi tra territorio e scuola. Milano: Franco Angeli.
• Bondioli,A. & Savio, D. (2018). Educare l’infanzia.Temi chiave per i servizi 0-6. Roma: Carocci.
• Bondioli,A., & Savio, D. (a cura di) (2012). Educare nelle sezioni primavera. Un’esperienza di formazione.Azzano S. Paolo: Edizioni Junior.
• Catarsi , E. (a cura di) (2011). Educazione alla lettura e continuità educativa.Azzano S. Paolo: Edizioni Junior.
• Cardarello, R. (2004). Storie facili e storie difficili.Valutare i libri per bambini.Azzano S. Paolo: Edizioni Junior.
• Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 65. Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell'articolo 1,
commi 180 e 181 lettera e) della legge 13 luglio 2015 n 107commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107.
• Freschi, E. (2013). Il piacere delle storie. Per una didattica della lettura nel nido e nella scuola dell’infanzia.Azzano S. Paolo: Edizioni Junior.
• Moretti, G. (2017). Educazione alla lettura: il contributo della ricerca empirica. In (L. Cantatore, ed.), Primo: Leggere. Per un’educazione alla lettura, Roma:
Edizioni Conoscenza, pp. 53-76.
• Moretti G. (2007). La lettura condivisa: il piacere di leggere e comunicare con gli altri. In Apprendere Con..., n° 3 anno III, Roma, Anicia, pp. 4-7.
• Morini,A. L. (2017). Leggere in digitale. Nuove pratiche di lettura nel contesto scolastico. Roma: Anicia.
• Wolf, M. (2018). Lettore, vieni a casa. Il cervello che legge in un mondo digitale. Milano: Vita e Pensiero.
Giovanni Moretti – Bianca BriceagGiovanni Moretti – Bianca Briceag
17. CONTATTI
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G. Moretti - B. Briceag, Univ. Roma Tre
CONTATTI17
Prof. Giovanni Moretti
giovanni.moretti@uniroma3.it
Dott ssa Bianca BriceagDott.ssa Bianca Briceag
Bianca.briceag@uniroma3.it