Ambulatorio stranieri temporaneamente presenti STP della Croce Rossa di Bassano del Grappa dic 2017 by Mario Baruchello e Graziella Bianchin

Mario Baruchello , Medico, Volontario C.R.I.,
AMBULATORIO STP
Graziella Bianchin, MMG, Volontario C.R.I.,
AMBULATORIO STP
Bassano del Grappa 6- 13 Dicembre 2017 1

•Convenzione Ginevra 1951
•
Protocollo di New York 1967 su status dei rifugiati “
asilo come diritto fondamentale “
Meglio allora
Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti
dell’uomo 1950 art .18
Costituzione Repubblica Italiana 1947 art. 10 ,art .117 e
art. 32 ( diritto alla salute )
Bassano del Grappa 6- 13 Dicembre 2017
Refoulment : nessun rifugiato puo’ essere
respinto nel paese in cui correrebbe
pericolo…( art. 33 )
2

La parola migrante è diventata un ombrello insufficiente a
definire la complessità di una storia, la vastità di una
esistenza irriducibile ad una connotazione linguistica
Meglio allora
Profugo : richiamo etimologico al progetto di fuga,
magari lontano dal nostro spazio e dal nostro tempo?
Rifugiato: condizione conclusa di chi non ha più
bisogno di fuggire e non ha più richieste da avanzare ?
meglio allora?
3

Bassano del Grappa 6-13 Dicembre 2017

Chi è il migrante ?
Donne, uomini,bambini, giovani, adulti, anziani. Singolarità e pluralità di esseri umani che
come tutti gli esseri umani hanno bisogno di uno spazio per la loro esistenza, ma a cui i
dispositivi di controllo sui loro spostamenti o sulle loro stanzialità rendono la loro
collocazione, per così dire, sospesa.
Per questo, il participio presente del verbo migrare, racchiude il paradosso di rendere
duratura un’azione momentanea, quella dello spostamento da uno spazio a un altro e
descrive anche situazione sospesa.
Sospesa nello spazio, perché un ostacolo, una barriera, un limite, un confine, visibili o
invisibili, giuridici, politici, sociali, si frappongono alla piena adesione alla terra di donne,
uomini .
E sospesa nel tempo, perché un ostacolo, una barriera, un limite, un confine, bloccano lo
spostamento, impedendo che il movimento, come tutti i movimenti, si attui da un luogo a
un altro e trovi così un momento finale….

Chi è il migrante ?
Fame : 11% popolazione mondiale -
243 milioni in Africa
Guerre ,violenze, conflitti (Sud Sudan
Nigeria)
Povertà
Condizioni di vita: siccità ( Somalia )e choc
climatici

Non sanno il nostro nome. E ci chiamano
migranti…
Antonio Dikele Distefano
Corriere della sera: La Lettura, domenica 6 marzo 2016
In Italia ci chiamano migranti, come se questo servisse a far tacere il dolore e a rendere l’immagine di una
strage
una cosa ordinaria, di passaggio.
Ci chiamano migranti, come se non avessimo un nome, un volto, come se non avessimo una storia.
Ci chiamano migranti perché è meglio che restiamo a casa nostra, che moriamo nelle nostre terre,
e non nel loro mare che chiamano «Nostrum».
Ci chiamano migranti, come se fossimo una categoria e non persone, come se non fosse morto nessuno
d’importante,
nessuno che ha una famiglia.
Loro si sono chiamati coloni, turisti, esploratori quando nelle nostre terre hanno portato il malessere che oggi ci
costringe a fuggire.
Ci chiamano migranti, per ricordarci che al mondo ci siamo noi e loro. Loro che hanno una famiglia, una casa,
che se muoiono finiscono sui giornali con il loro nome, loro che hanno tutto e non provano vergogna.
Ci chiamano migranti.
Noi che non siamo niente, che non siamo gli ultimi e nemmeno i primi.
Perché i primi partivano da qui, dall’Italia, e avevano il volto dei loro nonni, gli occhi dei loro parenti, le valigie
dei loro amici di famiglia.
E la speranza dei migranti.

L’8 Novembre 2009 un primo nucleo di 4 medici di famiglia
volontari della C.R.I. , coadiuvati da un gruppo di ostetriche, da
una assistente sociale e da qualche mediatore culturale, apre
presso il Consultorio familiare del Distretto n. 1 di Via
Monsignor Negrin, nella palazzina F ,un
ambulatorio per pazienti STP.
Oggi siamo nove medici , operanti presso la sede C.R.I. di Piazzale Terraglio
a Bassano del Grappa, dopo trasferimento nel corso del 2012.
Chi siamo?

AMBULATORIO STP
presso
AMBULATORIO CROCE ROSSA
Piazzale Terraglio 17, Bassano del Grappa
Tel. 0424 523194/529302
Volontari C.R.I.- MMG
Venerdì ore 14.00-15.00
con assistenza costante di personale volontario C.R.I.( infermiere ), incaricato di
accoglienza e commiato
Dove siamo?

Il codice può essere rilasciato esclusivamente a cittadini stranieri
extracomunitari privi di Permesso di Soggiorno (mai avuto o
scaduto e non innovato o diniegato e senza ricorso )di modello
bilaterale, irregolarmente presenti sul territorio nazionale, ivi
compresi coloro che, pur entrati regolarmente, hanno poi perso il
diritto alla permanenza/iscrizione.
Di norma, salvo casi eccezionali, questi cittadini sono anche indigenti
e devono pertanto certificare tale condizione mediante specifico
auto-attestazione in possesso delle strutture sanitarie .
I dati personali vengono registrati , ma non possono
essere trasmessi alle Forze di Polizia.

La struttura sanitaria deve in ogni caso provvedere, anche in assenza di
documento d’identità, alla registrazione delle generalità fornite
dall’assistito e al rilascio del codice STP/dichiarazione d’indigenza. Il
codice STP e la dichiarazione d’indigenza hanno validità di sei mesi e
possono essere rinnovati, di sei mesi in sei mesi, fino a quando persistono
le condizioni che ne hanno determinato il rilascio. Sono riconosciuti su
tutto il territorio nazionale.
L’identificazione del cittadino straniero mediante codice STP non dà
diritto all’iscrizione al SSN e non è assolutamente ad essa equiparabile.
Pertanto questi assistiti non possono accedere ai Medici di Assistenza
Primaria/Pediatri di Famiglia, né ai servizi di Guardia Medica (Continuità
Assistenziale). L’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero
non in regola non deve comportare alcun tipo di segnalazione alle autorità
di Pubblica Sicurezza, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto a parità
di condizioni con il cittadino italiano.

Agli stranieri in esame sono garantite, nelle strutture pubbliche o private
accreditate del SSN, le seguenti prestazioni:
• cure ambulatoriali e di ricovero urgenti o comunque essenziali, ancorché
continuative, per malattia e infortunio (STP onere 9);
• interventi di medicina preventiva e prestazioni ad essa correlate, a
salvaguardia della salute individuale e collettiva, individuati dalla
normativa e precisamente: la tutela della gravidanza e della maternità,
tutela della salute dei minori, vaccinazioni secondo la normativa e
nell’ambito di prevenzione collettiva autorizzati dalla Regione, interventi
di profilassi internazionale (STP onere 8);
• profilassi, diagnosi e cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica
dei relativi focolai (STP onere 8).

La maggior parte delle persone prese in carico dal nostro
servizio sono donne , già afferite in Pronto Soccorso, da dove
vengono spesso indirizzate al nostro ambulatorio.
I motivi di accesso sono patologie complesse che richiedono
un corretto inquadramento nosografico, con il ricorso a
ricoveri e a consulti specialistici.
La relazione di cura implica una molteplicità di interventi , con
azioni sinergiche di advocacy ( avvocatura sanitaria ), per il
corretto utilizzo dei servizi e per la definizione dei percorsi
diagnostico terapeutici più adatti alla situazione singola e di
contesto.
Cosa facciamo

Presa in carico di quadri sintomatologici ascrivibili alla cosiddetta
“ Immunodepressione da sradicamento”, un complesso sindromico che può
indurre un gran numero di patologie , da quelle infettive a quelle riconducibili a
condizioni di stress psicofisico o a difficoltà di acclimatamento .
Presa in carico orientata per problematiche disendocrino-metaboliche e oncologiche
di pazienti provenienti dal territorio dell’Ucraina, per la esposizione alle radiazioni
della Centrale di Chernobyl ( oltre 300.000 persone furono deportate a fallout
avvenuto).
La assistenza sanitaria erogata nell’ambulatorio STP non si esaurisce con l’atto
diagnostico-terapeutico o con la prescrizione di accertamenti e terapie , ma cerca di
fornire un approccio globale ai bisogni della persona.
Cosa facciamo

Diagnosi e cura di patologie acute infettive a carico dell’apparato respiratorio,
gastroenterico e/o genitourinario , in persone deambulanti e in buone condizioni generali.
Presa in carico di problematiche osteomuscolari, post-traumatiche o secondarie a
sovraccarico funzionale lavorativo.
Inquadramento clinico-terapeutico di patologie croniche ed evolutive, in fasce di età
disparate: diabete insulino-trattato, morbo di Parkinson avanzato, sindromi ipocinetiche in
artropatie severe , cachessia neoplastica, anemia severe, gestione dolore oncologico.
Rilevante è la classe dei “sintomi e stati morbosi mal definiti”, non collegabile a una scarsa
capacità clinico-diagnostica degli operatori sanitari ,ma a difficoltà comunicativo-
interpretative e a inconcludenza diagnostica , relativa a procedure ed accertamenti ,
proposti , ma non evasi per eccessiva onerosità di costo .
Tipologia di prestazioni ambulatoriali


La numerosità degli accessi è in diminuzione rispetto agli anni 2012/2013 e si
attesta intorno ai 90 contatti/anno ( cause riconducibili a carenze
informativo/divulgative , alla paura che la registrazione dell’accesso ambulatoriale si
traduca in attività di segnalazione/denuncia, all’elevato turnover dei migranti
irregolari ,con difficoltà a stabilire rapporti di continuità relazionale e terapeutica)
Il colloquio non è orientato ad una semplice anamnesi , ma approfondisce
l’ascolto aprendosi alle reali ragioni del disagio .
Prestazioni sanitarie da numerare
o da narrare?

La presenza sul nostro territorio di una popolazione di migranti
in progressiva espansione numerica esige una programmazione di interventi strutturali, che
sappia andare oltre la fase emergenziale.
Il volontariato deve essere affiancato da interventi di assistenza primaria pianificata e normata,
in grado di tradurre in esiti efficaci le prestazioni sanitarie erogate in regime volontario.
“Il nucleo irriducibile di tutela della salute quale diritto fondamentale della persona deve essere
riconosciuto anche agli stranieri, qualunque sia la loro posizione rispetto alle norme che regolano
l’ingresso e il soggiorno nello Stato, pur potendo il legislatore prevedere diverse modalità di esercizio dello
stesso” (Sentenza Corte Costituzionale 252/2001)
Quali sono oggi le modalità di espressione di tale diritto, costituzionalmente garantito? Quali
norme tutelano il destinatario del diritto e quali l’operatore sanitario? Quali le implicazioni
medico-legali per colpa o condotta omissiva?
La tutela della salute
del paziente invisibile

Vassilika ha 27 anni. E’ giunta in Italia, dalla natìa Moldavia, 2 anni fa,
con un visto turistico, valido 3 mesi .
A Bassano è arrivata per fare la badante di 2 anziani non autosufficienti.
Nell’appartamento contiguo all’abitazione della coppia di anziani vive la
famiglia del figlio operaio.
La stanza di Vassilika è stata ricavata da un terrazzino , trasformato in
veranda: gelida d’inverno e torrida d’estate.
La sua paga è di 600 euro (in nero): la sua piccola ricchezza , da inviare al
marito per sostenere le spese mediche del figlio Boris, di 4 aa, affetto da
mucoviscidosi e spesso ricoverato in ospedale , a Kishinau.
Non li vede da 24 mesi , i suoi cari. Li sente con un telefono cellulare,
caricato con una scheda da 10 euro. Le telefonate sono contingentate ,
per il risparmio dei pochi euro guadagnati e per lo sguardo di rimprovero
che le riservano i suoi assistiti, quando i suoi compiti di assistenza
vengono sospesi per quei pochi minuti…
Anche Vassilika vive sospesa….

…viene in visita all’Ambulatorio STP.
Riferisce un dimagrimento di almeno 15 Kg. negli ultimi mesi,
cardiopalmo tachicardico , stanchezza…
Racconta di essere sempre stata SOLA . Sola a reggere l’impegno fisico
delle manovre assistenziali dei due anziani non autosufficienti ed
entrambi di corporatura molto pesante..Per un anno non ha mai dormito
per i gravi disturbi comportamentali dell’anziana demente.
Ma le domande del medico curante della signora, in visita domiciliare ,
sono sempre state rivolte al sonno della sua paziente. Nessuno le ha mai
chiesto se lei avesse potuto godere di un’ora di sonno.. Il “Lei dorme?”
non l’ha mai riguardata.
L’occorrente per i pasti , compreso il suo, è sempre stato fornito dal
figlio , in misura controllata. Non ha mai potuto cucinarsi un pasto che
le ricordasse l’aria di casa.. Non ha mai goduto di pause giornaliere o
riposi settimanali, mai un giorno di ferie.
Esce di casa solo con il permesso dei parenti dell’anziano ( la moglie è
mancata da poco, assistita da lei nelle sue ultime ore di vita). Non ha
mai varcato i confini del territorio bassanese…

Piange sommessamente e descrive la solitudine,le angosce ,la
malinconia e la struggente mancanza del suo bambino lontano…
Chiediamo se possiamo visitarla e prescriviamo alcuni esami di
approfondimento diagnostico , per escludere cause organiche
Le consegniamo una prescrizione di esami ematochimici, regolarmente
compilata nel campo relativo al codice STP.
Registriamo tutto con cura, nella cartella clinica informatizzata, che
abbiamo aperto a suo nome.
Il collega MMG del turno successivo troverà così tracce regolari del
lavoro svolto .
Non sappiamo se Vassilika utilizzerà i suoi scarsi guadagni per il
pagamento del Ticket previsto dagli accertamenti e non sappiamo se
riusciremo ancora a seguire le tracce della sua esistenza..
….ma, alla fine dell’incontro, sembra più serena e si congeda con un
GRAZIE

Nostalgia
 Definizione: struggente
desiderio di un luogo, di
persone, di cose lontane
assenti,di un tempo
Johannes Hofer ,medico
svizzero,che nel 1687 per
primo la definì
...sindrome
caratterizzata da
astenia, umore depresso,
adinamia,insonnia,
anoressia,tachicardia,
dimagrimento ….

…… E’ UNA SENSAZIONE DI PERICOLO
INCOMBENTE
CHE LEGGIAMO SU TANTI VOLTI
PER LA PRECARIETA’
DI UNA SITUAZIONE LAVORATIVA
CHE NON PREVEDE ALCUNA TUTELA…

PRUDENZA : la prudenza è dovuta quando si incrocia il
destino di chi è costretto a correre per eludere la legge ,
perso nel cuore della sua clandestinità , talmente perso da
non temere di perdere altro…
EFFICACIA: la nostra sfida è tradurre la solidarietà ,
espressa come prestazione di lavoro gratuito in azioni di
responsabilità per ricreare fiducia e offrire come dono di
carità ciò che sarebbe dovuto a titolo di giustizia .

“Ovunque vivere altrove”
Chi emigra è sempre con la testa altrove,
finchè non incontra la sosta
e , in essa , il ristoro dell’incontro

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