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Renzo Vianello
  Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico
                                pp     p




Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
UNA TESTIMONIANZA:
                          TEMPLE GRANDIN
                                                                                       Persona autistica ad
scientificallyminded.typepad.com
                                                                                        alto funzionamento
                                                                                          l f i
                                                                                        in grado di illustrare
                                                                                        un punto di vista
                                                                                                       i
                                                                                        unico combinando la
                                                                                        conoscenza
                                   www.news.cornell.edu                                 scientifica con
                                                                                        l’esperienza
                                                                                        p
                                                                                        personale
                                                                 www.cqc.state.ny.us


  lpc1.clpccd.cc.ca.us



                                                                                                   supervegan.com
                                           www.naturescornermagazine.com
Disturbo di Asperger


Caratteristiche diagnostiche

La discriminante cruciale fra Disturbo di Asperger e Disturbo autistico è il livello
dell’intelligenza, superiore nel Disturbo di Asperger (
            g    , p                             p g (dal ritardo lieve a intelligenza
                                                                                  g
normale). In particolare non vi è grave ritardo nello sviluppo del linguaggio.
In termini di pragmatica (quindi di efficacia comunicativa, come nei casi in cui è
importante tener conto del contesto, darsi il turno nel parlare – ascoltare,
accompagnare il linguaggio verbale guardando in un certo modo l’interlocutore,
usando gesti comunicativi o una certa espressione facciale o postura o saper
interpretare quelli altrui ecc.) le prestazioni sono inferiori a quelle fonologiche,
                           ecc )                                        fonologiche
semantiche, morfologiche e sintattiche.
Come in tutti i Disturbi pervasivi dello sviluppo anche in questo caso sono
compromessi:   i
- interazione sociale
- comunicazione
- interessi, comportamenti e attività, in quanto ristretti e stereotipati.
Disturbo di Asperger


Caratteristiche diagnostiche


A causa di t li compromissioni vi sono diffi ltà significative per la vita sociale e/o
           tali         i i i i        difficoltà i ifi ti         l it       i l /
lavorativa e/o l’autonomia personale.

Nei primi anni di vita il bambino tende ad essere poco interessato ai rapporti di
amicizia, mentre con il passare del tempo può capirne l’importanza e cercare di
gestire le regole sociali (spesso riuscendoci in modo approssimativo).

Non si deve pensare che la motivazione sociale sia nulla.
Essa è povera, ma non assente.
       p     ,

Rispetto al disturbo autistico, la compromissione relativa agli interessi e ai
comportamenti tende ad esprimersi soprattutto nel dedicare molto tempo ed energie
ad un tema specifico (ad esempio conoscere i percorsi di tutti gli autobus della città).
Disturbo di Asperger


Manifestazioni e disturbi associati

Abbiamo già sottolineato che di norma non vi è ritardo mentale.
Possono essere presenti lievi difficoltà motorie (ad esempio scarsa coordinazione).
Frequenti sono difficoltà di attenzione e iperattività Soprattutto dall’adolescenza in
                                          iperattività.            dall adolescenza
poi può insorgere depressione.


Prevalenza

Questo disturbo è molto più raro del Disturbo autistico, ma difficilmente
Q        i                iù          i          i i         iffi i
quantificabile.
Anche in questo caso il rapporto maschi femmine sembra essere di 4-5 (o più) a 1.
Disturbo di Asperger

Decorso

Il decorso è continuo e dura tutta la vita.
                                      vita
Buone condizioni ambientali possono favorire una normale attività lavorativa e
autosufficienza personale.

Familiarità

Si presume che il rischio sia maggiore se in famiglia vi sono altre persone con
disturbo pervasivo dello sviluppo.

Diagnosi differenziale

Abbiamo già fornito le informazioni che p
           g                                 permettono di distinguerlo dal disturbo
                                                                   g
autistico (livello di intelligenza, linguaggio, interessi, motivazione sociale).
Essi si applicano anche nella differenziazione con il disturbo disintegrativo
dell infanzia.
dell’infanzia Rispetto agli altri disturbi pervasivi dello sviluppo è molto più
semplice la diagnosi differenziale rispetto alle sindromi genetiche di Rett, Angelman,
Lesch-Nyhan, X fragile.
Quali aree del funzionamento cognitivo sono p danneggiate?
                                    g             più        gg
Almeno tre, che si riferiscono a:
- teoria della mente,
- f i i esecutive,
  funzioni        ti
- coerenza centrale.
La prima ha come oggetto privilegiato di analisi le credenze e i desideri
che gli individui attribuiscono alle menti altrui.
Teoria: ci si riferisce al sistema di conoscenze (implicite od esplicite,
verbalizzate o no) che guidano i comportamenti effettivi.
Una persona con autismo particolarmente intelligente e senza deficit
linguistico di
li i ti diceva che ‘non riusciva a leggere la mente’.
                      h ‘       i i      l        l      t ’
Le sembrava che le altre persone fossero in grado di leggere i pensieri
degli altri e di anticiparne i sentimenti e le risposte, mentre lei, pur
                                               risposte         lei
cercando di evitare di infastidire le altre persone, non vi riusciva mai.
Diceva la cosa sbagliata o faceva la cosa sbagliata e se ne accorgeva solo
dopo che la persona si era arrabbiata o offesa.
Le funzioni esecutive,
mediate dai lobi frontali del cervello, comprendono in p
                                           p           particolare:

- il controllo degli impulsi,

- l’inibizione di risposte non adeguate,

- la pianificazione

- la ricerca sistematica

- i ragionamenti flessibili.
       i      ti fl ibili

Queste funzioni sarebbero carenti nel disturbo autistico.

Anche in questo caso sono scarsamente valutati gli individui con
disturbo autistico e ritardo mentale grave.
Consideriamo, infine, le proposte di Uta Frith.

Secondo lei il nucleo delle difficoltà autistiche è costituito
"dall'incapacità di mettere insieme le informazioni in modo da
generare id coerenti e significative. C'è una falla nella
         idee         i i ifi i                 f ll     ll
predisposizione della mente a dare un senso al mondo" (1989, pag.
232).
232)
L’aspetto cruciale sarebbe costituito da una disfunzione che
comporta carenze nella ricerca di coerenza fra le informazioni.


Le tre i t i d fi it
L t ipotesi di deficit cognitivo (teoria della mente, funzioni
                             iti (t i d ll         t f    i i
esecutive, coerenza centrale) non si escludono a vicenda e non
escludono ulteriori altre carenze.

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  • 1. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico pp p Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
  • 2. UNA TESTIMONIANZA: TEMPLE GRANDIN Persona autistica ad scientificallyminded.typepad.com alto funzionamento l f i in grado di illustrare un punto di vista i unico combinando la conoscenza www.news.cornell.edu scientifica con l’esperienza p personale www.cqc.state.ny.us lpc1.clpccd.cc.ca.us supervegan.com www.naturescornermagazine.com
  • 3. Disturbo di Asperger Caratteristiche diagnostiche La discriminante cruciale fra Disturbo di Asperger e Disturbo autistico è il livello dell’intelligenza, superiore nel Disturbo di Asperger ( g , p p g (dal ritardo lieve a intelligenza g normale). In particolare non vi è grave ritardo nello sviluppo del linguaggio. In termini di pragmatica (quindi di efficacia comunicativa, come nei casi in cui è importante tener conto del contesto, darsi il turno nel parlare – ascoltare, accompagnare il linguaggio verbale guardando in un certo modo l’interlocutore, usando gesti comunicativi o una certa espressione facciale o postura o saper interpretare quelli altrui ecc.) le prestazioni sono inferiori a quelle fonologiche, ecc ) fonologiche semantiche, morfologiche e sintattiche. Come in tutti i Disturbi pervasivi dello sviluppo anche in questo caso sono compromessi: i - interazione sociale - comunicazione - interessi, comportamenti e attività, in quanto ristretti e stereotipati.
  • 4. Disturbo di Asperger Caratteristiche diagnostiche A causa di t li compromissioni vi sono diffi ltà significative per la vita sociale e/o tali i i i i difficoltà i ifi ti l it i l / lavorativa e/o l’autonomia personale. Nei primi anni di vita il bambino tende ad essere poco interessato ai rapporti di amicizia, mentre con il passare del tempo può capirne l’importanza e cercare di gestire le regole sociali (spesso riuscendoci in modo approssimativo). Non si deve pensare che la motivazione sociale sia nulla. Essa è povera, ma non assente. p , Rispetto al disturbo autistico, la compromissione relativa agli interessi e ai comportamenti tende ad esprimersi soprattutto nel dedicare molto tempo ed energie ad un tema specifico (ad esempio conoscere i percorsi di tutti gli autobus della città).
  • 5. Disturbo di Asperger Manifestazioni e disturbi associati Abbiamo già sottolineato che di norma non vi è ritardo mentale. Possono essere presenti lievi difficoltà motorie (ad esempio scarsa coordinazione). Frequenti sono difficoltà di attenzione e iperattività Soprattutto dall’adolescenza in iperattività. dall adolescenza poi può insorgere depressione. Prevalenza Questo disturbo è molto più raro del Disturbo autistico, ma difficilmente Q i iù i i i iffi i quantificabile. Anche in questo caso il rapporto maschi femmine sembra essere di 4-5 (o più) a 1.
  • 6. Disturbo di Asperger Decorso Il decorso è continuo e dura tutta la vita. vita Buone condizioni ambientali possono favorire una normale attività lavorativa e autosufficienza personale. Familiarità Si presume che il rischio sia maggiore se in famiglia vi sono altre persone con disturbo pervasivo dello sviluppo. Diagnosi differenziale Abbiamo già fornito le informazioni che p g permettono di distinguerlo dal disturbo g autistico (livello di intelligenza, linguaggio, interessi, motivazione sociale). Essi si applicano anche nella differenziazione con il disturbo disintegrativo dell infanzia. dell’infanzia Rispetto agli altri disturbi pervasivi dello sviluppo è molto più semplice la diagnosi differenziale rispetto alle sindromi genetiche di Rett, Angelman, Lesch-Nyhan, X fragile.
  • 7. Quali aree del funzionamento cognitivo sono p danneggiate? g più gg Almeno tre, che si riferiscono a: - teoria della mente, - f i i esecutive, funzioni ti - coerenza centrale. La prima ha come oggetto privilegiato di analisi le credenze e i desideri che gli individui attribuiscono alle menti altrui. Teoria: ci si riferisce al sistema di conoscenze (implicite od esplicite, verbalizzate o no) che guidano i comportamenti effettivi. Una persona con autismo particolarmente intelligente e senza deficit linguistico di li i ti diceva che ‘non riusciva a leggere la mente’. h ‘ i i l l t ’ Le sembrava che le altre persone fossero in grado di leggere i pensieri degli altri e di anticiparne i sentimenti e le risposte, mentre lei, pur risposte lei cercando di evitare di infastidire le altre persone, non vi riusciva mai. Diceva la cosa sbagliata o faceva la cosa sbagliata e se ne accorgeva solo dopo che la persona si era arrabbiata o offesa.
  • 8. Le funzioni esecutive, mediate dai lobi frontali del cervello, comprendono in p p particolare: - il controllo degli impulsi, - l’inibizione di risposte non adeguate, - la pianificazione - la ricerca sistematica - i ragionamenti flessibili. i ti fl ibili Queste funzioni sarebbero carenti nel disturbo autistico. Anche in questo caso sono scarsamente valutati gli individui con disturbo autistico e ritardo mentale grave.
  • 9. Consideriamo, infine, le proposte di Uta Frith. Secondo lei il nucleo delle difficoltà autistiche è costituito "dall'incapacità di mettere insieme le informazioni in modo da generare id coerenti e significative. C'è una falla nella idee i i ifi i f ll ll predisposizione della mente a dare un senso al mondo" (1989, pag. 232). 232) L’aspetto cruciale sarebbe costituito da una disfunzione che comporta carenze nella ricerca di coerenza fra le informazioni. Le tre i t i d fi it L t ipotesi di deficit cognitivo (teoria della mente, funzioni iti (t i d ll t f i i esecutive, coerenza centrale) non si escludono a vicenda e non escludono ulteriori altre carenze.