2. Oli Essenziali
Ciò che rende profumati i fiori e le piante
cosiddette “aromatiche” è la presenza degli olii
essenziali, sostanze pregiatissime. Gli oli
essenziali o oli eterici sono prodotti naturali,
ottenuti per estrazione a partire da materiale
vegetale ricco in "essenze" appartenente
alle erbe e piante officinali, cosiddette
"aromatiche". Una volta estratti, si presentano
come sostanze oleose, liquide, volatili,
e profumate come la pianta da cui provengono.
3. Gli olii essenziali sono sostanze di composizione assai
complessa che rappresentano la parte più regale della pianta,
presenti sotto forma di minuscole goccioline.
Sono elementi volatili,solubili in alcol e olio, ma non in acqua.
La quantità contenuta in un vegetale dipende dalla specie, dal
clima e dal tipo di terreno.
4. Funzione Oli essenziali
- Attraggono gli insetti impollinatori responsabili del
trasporto del polline da un fiore all’altro, attraverso l’odore
che simula quello degli ormoni sessuali secreti dagli insetti.
- Conservazione della specie mediante l’antagonismo tra
vegetali differenti: attraverso la pioggia, gli olii essenziali si
posano e penetrano nel terreno, impedendo a piante
diverse di germogliare, preservando così la propria specie
- Conferire un sapore sgradevole alle piante, per impedire
di essere mangiate da animali erbivori
- Difendere dai parassiti, attraverso l’azione ormonale che
l’essenza svolge sull’organismo degli insetti
- Proteggere dalle infezioni di batteri funghi e muffe,
favorendo anche la cicatrizzazione dei tessuti vegetali
lesionati.
5. Applicazione
Una delle applicazioni più immediate e dirette è
l’inalazione, in quanto le stimolazioni
olfattive sono le sole a passare direttamente
nella corteccia cerebrale. Gli aromi sprigionati
dalle piante, infatti, sono sostanze
volatilimolto complesse, che noi percepiamo
comeodore dal nostro olfatto e tale attività
sensoriale è quella maggiormente stimolata
dagli olii essenziali.
6. I METODI PER L'ESTRAZIONE DEGLI
OLI ESSENZIALI
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DISTILLAZIONE A VAPORE ;
ESTRAZIONE PER FERMENTAZIONE ;
SPREMITURA ;
ESTRAZIONE CON SOLVENTE ;
ESTRAZIONE CON I GRASSI;
7. Distillazione a vapore
La distillazione in corrente di vapore sfrutta il fenomeno secondo
cui la temperatura di ebollizione di una miscela costituita da due
liquidi immiscibili è più bassa della temperatura di ebollizione del
componente più volatile.
La distillazione in corrente di vapore viene sfruttata per estrarre
da una miscela o per purificare composti termolabili, cioè
composti che si decompongono alla loro temperatura di
ebollizione.
8. ESTRAZIONE CON SOLVENTE
L'estrazione con solvente è una tecnica utilizzata per
separare da una miscela acquosa un soluto, purchè poco
solubile in acqua.
A tal fine, si sceglie un solvente insolubile in acqua, ma
capace di sciogliere il soluto. La miscela acquosa e il
solvente vengono agitati insieme in un imbuto separatore e
successivamente lasciati a riposo per breve tempo.
Si ottengono due strati:
• lo strato superiore (a minor densità) è costituito in genere
dal solvente, in cui è disciolta la maggior parte del
prodotto;
• lo strato inferiore (a maggior densità) consiste nella miscela
acquosa, da cui il solvente ha estratto il prodotto.
9. SPREMITURA
Oggi giorno si utilizza una pressa meccanica a
freddo, sminuzzando e pressando la buccia
con l’aggiunta di poca acqua. La mistura di
acqua e Olio Essenziale viene,
successivamente, poi, separata in una
centrifuga.
10. FERMENTAZIONE
• La fermentazione è un processo ossidativo
anaerobico consistente nella trasformazione
chimica di sostanze organiche per mezzo di
alcuni microorganismi, p.es. fermentazione
alcolica. Viceversa, in assenza di ossigeno,
sfruttano l’energia degli zuccheri ossidandoli
anaerobicamente [reazione anaerobica],
trasformandoli in alcol etilico e anidride
carbonica.
11. - SCOPO:
• ESTRAZIONE degli Oli Essenziali da alcuni
vegetali ( limone ) attraverso l’utilizzo della
distillazione semplice
13. -MATERIALE DI CONSUMO:
• 15g di vegetale (bucce di limone), acqua
distillata, solfato di sodio anidro,
Diclorometano,mortaio e pestello
14. -MATERIALE DI USO COMUNE:
• pallone bicollo fondo sferico da 250cc,
refrigerante, raccordo a T, beuta di raccolta,
imbuto separatore 100cc, pinze, sostegno,
spatola,becher da 100cc.
16. • Successivamente si trasferiscono questi 15g,
servendosi di una spatola, nel bicollo,
inserendo anche dei coccettini di
vetro(regolare l’ebollizione) e 125ml di acqua
distillata.
17. • Dopo aver montato con precisione e
accurata attenzione tutta l’apparecchiatura
per la distillazione, bisogna far raggiungere la
temperatura di circa 100° C e aspettare che il
processo di distillazione finisca(quando dal
refrigerante esce acqua limpida).
18. • Una volta raffreddato,il distillato si inserisce
nell’ imbuto separatore(mantenuto da un
supporto in ferro).
20. • Il Diclorometano avendo una densità
maggiore dell’acqua stratificherà al di sotto di
essa trascinando con sé l’olio essenziale.
21. • Una volta finita
l’estrazione con solvente,
quindi dopo aver
raccolto il diclorometano
con l’olio essenziale, si
spilla l’estratto e si
aggiunge una spatola di
solfato di sodio anidro,
in modo da eliminare
ogni piccola quantitaà di
acqua
22. Il solfato di sodio anidro è un
ottimo elemento IGROSCOPICO,
capace quindi di assorbire H2O.
23. • Successivamente si porta il campione in un
becher, si pone su una piastra e si porta alla
temperatura circa di 50° per far così evaporare il
diclorometano
(temperatura di evaporazione molto bassa).
Dopo l’eliminazione del solvente l’esperienza è
conclusa.