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Piano degli interventi emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS
Condotta di collegamento tra Montecchio Maggiore (VI) – Brendola (VI) – Lonigo (VI)
Incontro pubblico c/o il Centro Polifunzionale di BRENDOLA (VI), 6 febbraio 2020
COMMISSARIO DELEGATO
DI COSA SI OCCUPA VENETO ACQUE S.p.A.?
La Società, da Statuto, ha per oggetto:
• Progettazione, esecuzione e gestione degli interventi diretti alla realizzazione del MODELLO STRUTTURALE DEGLI ACQUEDOTTI DEL
VENETO;
• Progettazione, realizzazione, gestione di reti/strutture ed ogni altra opera connessa, attinenti al SERVIZIO IDRICO INTEGRATO,
nonché attività di supporto e coordinamento, di committenza e di approvvigionamento a favore di enti e di gestori del servizio idrico
integrato;
• ATTIVITÀ IN MATERIA DI BONIFICA DI SITI INQUINATI DI COMPETENZA PUBBLICA; indagini ambientali, piani di caratterizzazione,
analisi di rischio, piani di monitoraggio e quant’altro in materia di bonifica, nonché attività di pronto intervento necessarie per evitare
contaminazioni ambientali;
• Progettazione ed esecuzione delle OPERE IDRAULICHE DI QUALSIASI NATURA E CLASSIFICA e degli interventi di DIFESA DELLE COSTE
e degli ambienti costieri;
• Svolgimento di ogni altra attività connessa o collegata, inclusa l’attività di CONSULENZA, STUDIO E RICERCA.
COMMISSARIO DELEGATO
ATTIVITA’ IN CORSO
INVESTIMENTI ACQUEDOTTO REGIONALE
MOSAV - Modello strutturale degli acquedotti del Veneto
1) Avvio sperimentale dello schema acquedottistico del Veneto centrale con la collaborazione di ETRA S.p.a., Acquevenete
S.pa, Veritas S.p.a. e AceGasApsAmga S.p.a. (OPERE PER IL VALORE DI CIRCA € 170 MLN);
2) Campo pozzi e serbatoio di accumulo a Carmignano di Brenta in fase di collaudo (OPERE PER € 19 MLN);
3) Condotta DN500/DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Montecchio Maggiore (VI), Brendola (VI) e Lonigo (VI),
nell’ambito degli interventi emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS (OPERE PER €
17,9 MLN);
4) Condotta DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Piazzola sul Brenta (PD) e Brendola (VI), nell’ambito degli
interventi prioritari non emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS (OPERE PER € 41,8
MLN).
COMMISSARIO DELEGATO
ATTIVITA’ IN CORSO
Attività attinenti alle BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI
E SMALTIMENTO RIFIUTI
5) MESSA IN SICUREZZA DEL SITO DI VINYLS ITALIA S.P.A. IN FALLIMENTO di Porto Marghera (VE), previo allontanamento
delle sostanze pericolose e contaminanti e messa in sicurezza della rete di raccolta delle acque meteoriche (€ 2,4 MLN);
6) MESSA IN SICUREZZA DELL’EX DISCARICA DI SANT’ELENA DI ROBEGANO in Comune di Salzano (VE), soggetta ad infrazione
comunitaria, sotto la regia del Commissario Straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive Gen. Vadalà.
(€ 2,5 MLN);
7) Messa in sicurezza delle sponde delle macroisole di «Fusina» e del «Nuovo Petrolchimico» all’interno del SIN di Porto
Marghera (VE) – «MARGINAMENTI IN LAGUNA DI VENEZIA» (€ 53,8 MLN);
8) Attività di rimozione, trasporto e SMALTIMENTO DI RIFIUTI E SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NEL SITO DELL’IMPIANTO
DELLA EX NUOVA ESA nei Comuni di Marcon (VE) e Mogliano Veneto (TV) (€ 835.000);
9) Attività di rimozione, trasporto e SMALTIMENTO DI RIFIUTI E SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NEL SITO DELL’IMPIANTO
SUN OIL ITALIANA in Comune di Sona (VR), affidata dall’Amministrazione comunale (€ 2,5 MLN).
COMMISSARIO DELEGATO
ATTIVITA’ IN CORSO
Attività attinenti alla MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO
10) Pulizia del LAGO DI ALLEGHE e realizzazione di un sistema di sicurezza in caso di piena, nei comuni di Alleghe (BL) e Rocca
Pietore (BL) (€ 8 MLN);
11) Interventi emergenziali di messa in sicurezza dei SERRAI DI SOTTOGUDA in comune di Rocca Pietore (BL) e progettazione
opere di riqualifica generale dei Serrai (€ 2 MLN);
COMMISSARIO DELEGATO
DATI SAVEC
RETE CONDOTTE: 150 km DIAMETRI: DN800/DN1200
INVESTIMENTO DI € 170 ML DI CUI € 100 ML DI CONTRIBUTO
Schema acquedottistico del Veneto centrale (SAVEC): L’OPERA
INFORMAZIONI SULL’OPERA:
Schema acquedottistico del Veneto Centrale (SAVEC).
Trattasi dell’interconnessione degli importanti centri acquedottistici di Venezia, Padova,
Cavarzere, Cavanella d’Adige e Chioggia con il nuovo campo pozzi di Carmignano di Brenta (PD),
Cittadella (PD) e Fontaniva (PD).
La nuova rete di adduzione sovrambito consta di circa 150 Km di tubazioni di grande diametro
DN800/DN1200
STATO DELL’OPERA
Terminata la fase esecutiva di costruzione delle condotte sono stati effettuati i lavaggi delle
tratte principali. Nel Luglio scorso è stato sottoscritto un accordo per la gestione sperimentale
del SAVEC con ETRA S.p.A., Acquevenete S.p.A., Veritas S.p.A. e Acegasapsamga S.p.A.,
rinnovato per il biennio 2019-2020.
Avviato il monitoraggio del funzionamento della nuova infrastruttura acquedottistica in
collaborazione con i gestori. L’infrastruttura attualmente veicola una portata di 500 l/s verso i
nodi idraulici più importanti di Acquevenete S.p.a., Veritas S.p.a. e Acegasapsmaga SpA
COMMISSARIO DELEGATO
Derivazione dalle falde del medio Brenta
(campo pozzi, parte del SAVEC)
INFORMAZIONI SULL’OPERA:
 Realizzazione di n. 9 nuovi pozzi per un prelievo di 950 l/s
(1step: 500l/s + 2step: 450l/s);
 Adeguamento di n. 4 pozzi esistenti;
 Rilevati a protezione dei pozzi golenali;
 Scogliera con massi di pezzatura da 1 t per protezione
condotta ed argine F. Brenta;
 Realizzazione serbatoio di accumulo e locali tecnici per 7.000
mc.
IMPORTO DELL’OPERA: € 19.000.000
STATO DELL’OPERA:
 Campo pozzi ultimato nel 2017;
 Serbatoio di accumulo in fase di collaudo;
 Opere parzialmente in esercizio provvisorio;
 Previste nel 2020 ulteriori opere di completamento inerenti il
telecomando, telecontrollo e videosorveglianza per conto di
ETRA S.p.a e ACQUEVENETE S.p.a. per € 700 mila.
COMMISSARIO DELEGATO
COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento
COMMISSARIO DELEGATO
• 21.03.2018, con Delibera del Consiglio dei Ministri è avvenuta La “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla
contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle provincie di Vicenza, Verona e
Padova”
• 28.05.2018, con Ordinanza n. 519 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile recante i “Primi interventi urgenti di protezione
civile in conseguenza alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle provincie di
Vicenza, Verona e Padova” è stato nominato il Commissario Delegato nella persona del Dott. Nicola Dell’Acqua, per fronteggiare gli
eventi calamitosi alla base della dichiarazione dello stato di emergenza: gli interventi emergenziali sono stati dichiarati urgenti,
indifferibili e di pubblica utilità
• 01.06.2018, con Decreto n. 001 del C.D. avente per oggetto “Nomina dei Soggetti Attuatori di cui all’art. 1, comma 2, dell’Ordinanza
del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 519 del 28.05.2018”, le Società Veneto Acque S.p.A., Viacqua S.p.a., Acquevenete
S.p.a. e Acque Veronesi S.p.a., venivano nominate soggetti attuatori degli interventi meglio identificati nel Piano degli interventi
emergenziali.
• 05.09.2018, trasmissione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il Piano degli Interventi emergenziali,
previsto dall’art. 1, comma 4, dell’Ordinanza n. 519/2018; tra gli interventi di detto Piano vi è la “Condotta di collegamento
DN400/DN1000 Montecchio Maggiore-Brendola-Lonigo – Tratta A7-A9-A10”
• 12.12.2018, il Dipartimento della Protezione Civile, in forza del parere favorevole del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, ha approvato il Piano degli Interventi trasmesso dal Commissario Delegato
COMMISSARIO DELEGATO
Soggetto
attuatore
Attività
Portata
(l/s)
Prog. definitiva o definitiva-esecutiva
Valid./Approvaz.
Affid. Appalto integrato o Appalto di lavori
Prog. Esec. (in caso di App.Integ)/Realiz./Collaudo
Avanzamento spesa
OPCM
Tariffa
Indagini e progettazione preliminare pozzi
Valid./Approvaz.
Prog. Def/Ese/Affid. Lav.
Esec./Collaudo
Progettazione condotte/Affid. Lavori
Esec./Collaudo
Avanzamento spesa
OPCM
Tariffa
Prog. definitiva
Valid./Approvaz.
Prog. Ese./Affid. Lav.
Esec./Collaudo
Avanzamento spesa
Contributo Commissario contabilità speciale
Tariffa
Prog. definitiva
Valid./Approvaz.
Prog. Ese./Affid. Lav.
Esec./Collaudo
Avanzamento spesa
OPCM
Tariffa
Prog. definitiva
Valid./Approvaz.
Prog. Ese./Affid. Lav.
Esec./Collaudo
Avanzamento spesa
OPCM
Tariffa
500±100 l/s
Prog. definitiva
10.000.000,00€ 6.900.000,00€
I
N
T
E
R
V
E
N
T
I
150±50 l/s
Esuberi notturni già disponibili
provenienti dal Campo pozzi esistente
Etra/Acquevenete di Camazzole
(Fontaniva)
I
N
T
E
R
V
E
N
T
I
E
M
E
R
G
E
N
Z
I
A
L
I
Nuovo pozzo
Recoaro
Viacqua
50.000,00€ 150.000,00€ 2.700.000,00€
2.900.000,00€
Acque Veronesi
50.000,00€ 150.000,00€ 2.700.000,00€
200.000,00€
2.000.000,00€ 15.000.000,00€
200.000,00€ 2.000.000,00€ 1.200.000,00€
-
2018 2019 2020 2021 2022
INTERVENTI PRIORITARI ED EMERGENZIALI PER LA SOSTITUZIONE DELLE FONTI IDROPOTABILI CONTAMINATE DA SOSTANTE PFAS
17.900.000,00€
100±20 l/s
Nuovi approvvigionamenti in località
Cornedo/Recoaro (Viacqua)
Tratta
A9-A7-A10
Lonigo-Brendola-
Montecchio
Veneto Acque
1.000.000,00€ 10.000.000,00€ 6.900.000,00€
- - -
1.000.000,00€
21.000.000,00€
2.000.000,00€ 15.000.000,00€ 4.000.000,00€
- - -
250±50 l/s
Campo pozzi di Belfiore da realizzare e
concessionare
Tratta
B6-A16 2.000.000,00€ 1.200.000,00€
3.400.000,00€
200.000,00€
Tratta
A9-C1-C6
e opere compl.
6.000.000,00€ 5.400.000,00€
11.600.000,00€
56.800.000,00€
- - -
200.000,00€ 6.000.000,00€ 5.400.000,00€
4.000.000,00€
- - -
- -
Acquevenete
Tratta
B1-B2-B4-B5-B6
e opere compl.
Riepilogo del Piano degli
interventi emergenziali
approvato dal Dipartimento
della Protezione Civile in data
12.12.2018, in forza del parere
favorevole espresso dal
Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare
COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Veneto Acque S.p.a. e Viacqua S.p.a.
Lungh.: 3 km
DN: 300/700
Importo: € 2.900.000,00
Lungh.: 18 km
DN: 500/1000
Importo: € 17.900.000,00
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Acquevenete S.p.a.
Lungh.: 14 km
DN: 600/800
Importo: € 11.600.000,00
Lungh.: 7 km
DN: 600
Importo: € 3.400.000,00
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Acque Veronesi s.c.a.r.l.
Lungh.: 19 km
DN: 600/1000
Importo: € 21.000.000,00
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Inserimento degli interventi emergenziali nel più ampio piano degli interventi prioritari
Investimento complessivo: € 120,8 mln
Opere emergenziali: € 56,8 mln
Opere prioritarie: € 64 mln
Finanziamento MATTM: € 80 mln
Finanziamento Regione Veneto: € 1,5 mln
Oltre investimenti in Piano d’Ambito
La Regione Veneto con DGR n. 385 del 28.03.2017 ha
affidato a Veneto Acque S.p.a. l’intervento di
progettazione e realizzazione della condotta
Brendola (VI)-Piazzola sul Brenta (PD)
STATO DI AVANZAMENTO DEGLI INTERVENTI:
1) ACQUE VERONESI: I lavori sono stati consegnati il 30/5/2019 e sono in corso di esecuzione. A tutt’oggi l’avanzamento di posa delle
condotte si attesta a circa 8 km sui 18 km di progetto. Per quanto attiene alle nuove opere di captazione in Comune di Belfiore (VR) è
stata superata positivamente la procedure di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).
2) VENETO ACQUE: I lavori sono stati consegnati in data 27/01/2020 e sono in corso di esecuzione. L’impresa sta realizzando il campo
base principale in Comune di Brendola nei pressi di Via Giolitti. Sono altresì in corso le attività di fornitura e stoccaggio dei materiali per
la posa della condotta. I lavori di bonifica bellica sistematica terrestre sono stati già eseguiti dall’ottobre 2019 a dicembre 2019 con
esito positivo da parte del 5° reparto BCM Ministero della Difesa. Parallelamente sono state già condotte le verifiche sull’interesse
archeologico dei siti coinvolti.
3) ACQUEVENETE: I lavori sono in corso di aggiudicazione. Sono state avviate le procedure di esproprio e le attività tecnico amministrative
propedeutiche alla consegna dei lavori.
4) VIACQUA: sono stati avviati i lavori di posa della condotta mentre le opere di captazione sono in fase di aggiudicazione. Entro il 2020 le
opere saranno concluse.
COMMISSARIO DELEGATO
COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento
• 20.03.2019, Veneto Acque S.p.A., in qualità di soggetto attuatore nominato, trasmette alla struttura commissariale il progetto definitivo
ed esecutivo dell’intervento «Condotta di adduzione primaria DN1000 – DN500 Montecchio Maggiore (VI)-Brendola(VI)-Lonigo(VI).
Tratta A10-A7-A9» interessante i Comuni di Montecchio Maggiore (VI), Montebello Vicentino (VI), Brendola (VI), Sarego (VI) e Lonigo
(VI)
• 02.04.2019, il C.D. indice la Conferenza di servizi “Decisoria” per esame ed approvazione del progetto definitivo ed esecutivo, ai sensi
dell’art. 14, c.2, della L. 241/90, da svolgere in forma semplificata ed in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della Legge 241/90”
• 15.05.2019, con Decreto n. 3 del 15.05.2019 avente per oggetto “O.C.D.P.C. n. 519 del 28.05.2018 – Veneto Acque S.p.A. - Tratta A10-A7-
A9: Condotta di adduzione primaria DN1000 – DN500 Montecchio Maggiore (VI)-Brendola(VI)-Lonigo(VI). Approvazione Progetto
Definitivo - Esecutivo” il C.D. approva il progetto in argomento.
• 15.05.2019, con Decreto n. 3 inserimento nel progetto commissariale anche la realizzazione della condotta fognaria di Medio Chiampo
S.p.A. e la condotta acquedottistica DN 300 di Acque del Chiampo,
• 29.05.2019, sottoscrizione di convenzione tra Veneto Acque S.p.A. e Acque del Chiampo S.p.A.;
• 31.05.2019, avvio della procedura espropriativa per l’acquisizione dei bonari accordi con le ditte interessate dal tracciato del progetto
definitivo ed esecutivo approvato
• 25.06.2019, sottoscrizione di convenzione tra Veneto Acque S.p.A. e Medio Chiampo S.p.A.
• 03.07.2019, indizione da parte di Veneto Acque S.p.A. della gara d’appalto di lavori tramite procedura di gara aperta europea telematica
per l'affidamento dei lavori e forniture delle opere emergenziali
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Condotta di collegamento tra Montecchio-Brendola-Lonigo (VENETO ACQUE S.P.A.)
• 12.09.2019, avvio dei lavori bonifica sistematica terrestre ed indagine archeologica dell’area prima di procedere ai lavori di
realizzazione della “Condotta di adduzione DN 1000/DN 500 Lonigo (VI) - Brendola (VI) - Montecchio M. (VI) Tratta A7 – A9 – A10.”
• 07.11.2019, aggiudicazione gara d’appalto alla costituenda A.T.I. tra Mu.Bre. Costruzioni s.r.l. di Marostica (VI) in qualità di capogruppo
mandataria con Impresa Costruzioni Manzato S.p.A. di Ceggia (VE) (mandante)
• 19.12.2019, conclusione attività di bonifica sistematica terrestre
• 19.12.2019, sottoscrizione contratto d’Appalto con Impresa Esecutrice
• 27.01.2020, sottoscrizione del Processo verbale di consegna e avvio dei lavori
COMMISSARIO DELEGATO
PIANO EMERGENZIALE: Condotta di collegamento tra Montecchio-Brendola-Lonigo (VENETO ACQUE S.P.A.)
IMPRESA APPALTATRICE
Associazione Temporanea d’Impresa
• Impresa MU.BRE. COSTRUZIONI s.r.l. (capogruppo mandataria al 51%) con sede in Marostica (VI)
• Impresa COSTRUZIONI MANZATO S.p.A. (mandante al 49%), con sede in Ceggia (VE)
Contratto d’Appalto
Sottoscritto in data 19 dicembre 2019
Avvio dei lavori
Processo verbale di consegna in data 27 gennaio 2020
Durata prevista delle opere
11 MESI oltre finiture e collaudo - Termine stimato APRILE 2021
COMMISSARIO DELEGATO
Condotta di adduzione primaria DN1000/DN500 - Montecchio Magg. (VI)–Brendola (VI)–Lonigo (VI)
Tratta A7-A9-A10
CRONOPROGRAMMA
COMMISSARIO DELEGATO
ATTIVITA'
DURATA FASI
(giorni)
TEMPO (mesi)
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11
ACCANTIERAMENTO
Posa di linea condotte
1 Linea DN500 Madonna dei Prati - Nodo A7 45
2 Linea DN1000 Nodo A7 - Nodo A7a 45
3 Linea DN500 Nodo A7a - Nodo A10 (Centro idrico Natta) 120
4 Linea DN1000 Nodo A7a - Nodo A9 (Madonna di Lonigo) 300
Nodi idraulici di interconnessione
5 Nodo IN1 "Madonna dei Prati" 30
6 Nodo A7 30
7 Nodo A7a 60
8 Nodo A10 "Natta" 30
9 Nodo IN2 "Frigon" 30
10 Nodo IN4 30
11 Nodo IN5 30
12 Nodo IN3 30
Attraversamenti con tecnoologia no-dig
13 Attraversamento FFSS MI-VE 60
14 Attraversamento Autostrada Aa MI-VE 60
15 Attraversamento SR11 "Padana Superiore" 30
16 Attraversamemto SP500 "Lonigo" 30
17 Attraversamento fiume Guà 60
18 Attraversamento SP18 "Favorita" 60
19 Attraversamento SP17 "Almisano" 30
20 Attraversamento Rio Acquetta 60
21 Attraversamento Via San Vettore 20
Collaudi e lavaggi
22 Collaudi e lavaggi 120
VIDEO
COMMISSARIO DELEGATO
Condotta di adduzione primaria DN1000/DN500 - Montecchio Magg. (VI)–Brendola (VI)–Lonigo (VI)
Tratta A7-A9-A10
CRITERI DI SCELTA DEL TRACCIATO E DELLE PROFONDITÀ DI POSA (VIDEO)
• Limitazione di curve e manufatti
Riduzione al minimo necessario di curve e manufatti complessi sia allo scopo di limitare al minimo le perdite di carico indotte che
di evitare complicazioni in sede di costruzione dell’opera, salvaguardandone comunque la lunghezza complessiva.
• Posa della tubazione in adiacenza a elementi del territorio già consolidati e costituenti di fatto vincolo di inedificabilità
quali canali e strade
In assenza di strade di particolare rilevanza lungo il tracciato si è comunque cercato di sfruttare per quanto possibile il
parallelismo a strade già esistenti.
• Disponibilità di spazi sufficienti per la posa di tubazioni di grande diametro
La scelta del tracciato, già in sede di progetto, è stata condizionata principalmente dalla necessità di disporre di spazi sufficienti
per agevolare la posa di tubazioni di rilevante diametro.
• Indicazioni preliminari degli enti locali e titolari di attraversamenti (Comuni, Consorzi di Bonifica.…)
In particolare si è tenuto conto delle imposizioni in termini di regolamenti attuativi in merito alla sicurezza dei corpi idrici.
• Ricoprimento: ricoprimento minimo sopra la generatrice superiore dei tubi pari a 1,50 metri per i tratti in campagna, al fine di
preservare la condotta da eventuali danni derivanti dalle operazioni di ripuntatura dei terreni e di escavazione delle scoline, e
pari a 1,10 metri per i tratti in strada;
• Rispetto dei vincoli derivanti dalle caratteristiche geometriche e dalle quote di scorrimento dei sottoservizi rilevati durante la
progettazione
COMMISSARIO DELEGATO
NODI PRINCIPALI
Nodo d’interconnessione A7: via Madonna dei Prati, Comune di
Brendola, in prossimità del fiumicello Brendola. Interconnessione
con la futura condotta DN 1000 proveniente da Piazzola sul Brenta
(PD)
Nodo IN1: interconnessione della condotta di progetto DN500 con
la vasca di accumulo di Madonna dei Prati, impianto gestito da
Acque del Chiampo S.p.A.
Nodo A7a: interconnessione tra la dorsale di progetto DN1000 e la
condotta di progetto DN500 verso il centro idrico Natta in comune
di Montecchio Maggiore gestito da Acque del Chiampo S.p.A., via
Quintino Sella
Nodo A10: interconnessione della condotta di progetto DN500 con
la condotta DN400 consortile della Valle dell’Agno gestita da Acque
del Chiampo S.p.A. presso il centro idrico Natta a Montecchio
Maggiore, Via Natta
Nodo A9: interconnessione della dorsale principale DN1000 con la
condotta DN1000 Belfiore-Madonna di Lonigo presso la centrale di
Madonna di Lonigo impianto gestito da Acque Veronesi S.p.A.
COMMISSARIO DELEGATO
NODI SECONDARI
Nodo IN2: predisposizione per interconnessione della dorsale
principale DN1000 con la rete di Acquevenete S.p.A. in località
Frigon, contrada Frigon
Nodo IN3 (A8): predisposizione per interconnessione con condotta
di Acque del Chiampo S.p.A, adiacenza S.P. n. 18, che scende dalle
zone di Arzignano e Montorso Vicentino
Nodo IN4: predisposizione per interconnessione della dorsale
principale DN1000 con la rete di Acquevenete S.p.A. in località
Fara, via Casette
Nodo IN5: interconnessione con condotta esistente DN300 di
Acquevenete in loc. Almisano, via Due Ponti
Nodo IN6-7-8: predisposizioni per interconnessioni con la rete di
acquedotto all’interno della lottizzazione produttiva “Signolo” in
comune di Montebello Vicentino, via del Progresso
COMMISSARIO DELEGATO
SCELTA DEI MATERIALI PER LE CONDOTTE
• Condotte
La scelta del materiale delle tubazioni (ghisa sferoidale per tutti i tratti in linea, acciaio per alcuni
attraversamenti) è stata effettuata in sede di progettazione preliminare dello Schema del Veneto Centrale
(S.A.Ve.C.), redatta dalla Regione e approvata dalla Giunta regionale con delibera n.3418 del 29.11.2002 e con
parere della C.T.R.A. n.3109 del 19.09.2002
La ghisa sferoidale è un materiale metallico di elevata resistenza e durabilità che non ha bisogno di particolari
protezioni dalla corrosione.
Già in fase di produzione ogni tubo viene rivestito con uno strato in lega di zinco esternamente (o in lega zinco
alluminio / zinco alluminio rame) e successiva verniciatura di resina bituminosa o epossidica, e internamente
con uno strato di malta cementizia del tipo d’altoforno, che preservano la parte resistente metallica dalle
aggressioni elettrochimiche.
Giunzione delle tubazioni realizzata per mezzo di giunti di tipo “a bicchiere” la tenuta è garantita dalla
compressione radiale della guarnizione in elastomero, con giunto a bicchiere del tipo antisfilamento in
corrispondenza delle deviazioni planimetriche ed altimetriche (curve).
Tale tecnica rende più rapida la messa in opera delle tubazioni ed evita la realizzazione di complesse ed
onerose opere civili interrate (blocchi di ancoraggio) fortemente invasive per i fondi interessati dall’intervento.
COMMISSARIO DELEGATO
IMPRESA APPALTATRICE
• nello sviluppo del cantiere in linea per la posa delle condotte di progetto, l’A.T.I. approvvigionerà giornalmente le tubazioni in
modo da evitare estese aree di stoccaggio lungo la condotta ed impiegare più squadre operative, n. 4 squadre in
contemporanea, operanti contemporaneamente su un tratto di condotta (che lavorano contemporaneamente e con i propri
mezzi) dedicate alle singole attività di sfilamento, scotico, scavo, posa, rinterro e sistemazione agricola del terreno rimosso, in
modo da concludere nel più breve tempo possibile tutte le lavorazioni previste
• per la posa della condotta in attraversamento delle infrastrutture e dei corsi d’acqua presenti, nei cantieri fissi per
microtunneling, pressotrivellazione e ponte tubo, verranno utilizzate n.2 squadre operative realizzando minimo n. 2 cantieri in
contemporanea.
• Per la posa delle condotte lungo il tracciato in campagna, il cantiere assumerà due diverse modalità di configurazione:
 con scavo a cielo aperto con pareti inclinate a natural declivio, ove l’ingombro del cantiere sarà di 13 ml di larghezza
contro i 15ml a base gara
 con scavo armato a sezione ristretta ove l’ingombro del cantiere risulta essere pari a 7 ml di larghezza anziché gli 8 ml
previsti in progetto a base gara
COMMISSARIO DELEGATO
IMPRESA APPALTATRICE
Posa delle condotte in terreni adibiti a vigneto
Nei terreni adibiti a vigneto presenti lungo l’asse del tracciato della nuova condotta, secondo il seguente schema di avanzamento
di esecuzione dei lavori:
• squadra in tipologia A che scarica e sfila le tubazioni lungo l’asse di condotta a margine cantiere (bordo futuro scavo) per la
quantità necessaria alle lavorazioni di due giornate
• squadra in tipologia B (addetta alle operazioni di scavo, armatura degli scavi, stesa di materiale inerte per il letto di posa, posa
della tubazione, rinfianco e copertura) inizierà con le operazioni di scotico e trasporto dello strato coltivo rimosso, attraverso
convogliatore meccanico, per proseguire poi con le operazioni di scavo a sezione ristretta (con contemporanea armatura dello
scavo stesso) e trasporto del materiale escavato, sempre attraverso convogliatore meccanico, sul precedente tratto già
realizzato oggetto in questa fase di rinterro della condotta già posata per procedere infine alla posa della tubazione
• squadra in tipologia C che procederà con le operazioni di rinterro, ripristino dello strato coltivo e sistemazione definitiva
agricola del tratto di condotta precedentemente posato.
COMMISSARIO DELEGATO
IMPRESA APPALTATRICE
Posa delle condotte lungo il tracciato in strada
• approvvigionamento del materiale necessario per l’esecuzione dei lavori all’interno delle aree di cantiere mobile in linea
allestito, del quantitativo stretto necessario alle lavorazioni giornaliere, sfilando le condotte lungo il tracciato a bordo scavo
• ingombro del cantiere risulta essere pari a 6 ml di larghezza anziché gli 8 ml previsti in progetto a base gara
• la composizione delle squadre impiegate nelle lavorazioni sarà la stessa già descritta per il cantiere in linea lungo i vigenti (n.4
squadre composte dalle sotto tipologie A-B-C senza l’uso del nastro trasportatore)
• il cantiere si sposterà lungo la viabilità stradale occupando una corsia di marcia, e sarà:
 regolato a senso unico alternato gestito da impianto semaforico mobile automatico
 delimitato da barriera new jersey e segnalatori luminosi lungo il lato strada
 recintato nei tratti sensibili lungo il marciapiede a confine con le attività presenti con recinzione metallica
• la viabilità pedonale e gli accessi alle abitazioni ed attività commerciali presenti lungo il tratto di intervento interessato dai
lavori saranno sempre preservati in sicurezza e garantiti mediante l’apposizione di passerelle/andatoie carrabili munite di
parapetti poste in attraversamento di eventuali scavi aperti presenti.
COMMISSARIO DELEGATO
MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA
Scavo in campagna con inclinazioni delle pareti a natural declivio
• realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario);
• rimozione preliminare dello strato vegetale (terreno da coltivo) in apposito cumulo
separato;
• successivo asporto del terreno con creazione di ulteriore cumulo separato del terreno
sottostante lo strato di coltivo;
• larghezza al fondo dello scavo da 1,30 m fino a 2,50 m a seconda delle tubazioni da posare;
• formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione;
• posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD su letto in sabbia,
opportunamente costipato e sistemato;
• impiego di cassone per le operazioni di imbicchieramento;
• ricoprimento parziale in sabbia opportunamente costipato e sistemato;
• posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo;
• rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben
costipato e secondo le livellette di progetto;
• stesa dei nastri monitori a circa 1,50 metri sotto il piano campagna in corrispondenza
dell’asse della tubazione e del tritubo in PEAD DN50;
• rinterro dello scavo, con il materiale di scavo opportunamente vagliato e costipato;
• ripristino dello strato superficiale con riposizionamento del terreno vegetale
precedentemente rimosso.
COMMISSARIO DELEGATO
MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA
Scavo in campagna con sezione ristretta ed armatura degli scavi
VIGNETI E FRUTTETI
• realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario);
• rimozione preliminare dello strato vegetale (terreno da coltivo) in apposito cumulo
separato;
• successivo asporto del terreno con creazione di ulteriore cumulo separato del terreno
sottostante lo strato di coltivo;
• larghezza al fondo dello scavo da 1,65 m fino a 2,90 m a seconda delle tubazioni da posare;
• formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione;
• posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD su letto in sabbia,
opportunamente costipato e sistemato;
• ricoprimento parziale in sabbia opportunamente costipato e sistemato;
• posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo;
• rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben
costipato e secondo le livellette di progetto;
• stesa dei nastri monitori a circa 1,50 metri sotto il piano campagna in corrispondenza
dell’asse della tubazione e del tritubo in PEAD DN50;
• rinterro dello scavo, con il materiale di scavo opportunamente vagliato e costipato;
• ripristino dello strato superficiale con riposizionamento del terreno vegetale
precedentemente rimosso.
COMMISSARIO DELEGATO
MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA
Scavo in strada con sezione ristretta ed armatura degli scavi
posa di cassone o blindaggio;
• rimozione manto in conglomerato bituminoso e deposito in apposito cumulo separato;
• realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario);
• successivo asporto del materiale sottostante con creazione di ulteriore cumulo separato
rispetto al cumulo del conglomerato bituminoso;
• larghezza al fondo dello scavo da 0,90 m fino a 2,90 m a seconda delle tubazioni da posare;
• formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione;
• posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD, e ricoprimento parziale
in sabbia opportunamente costipato e sistemato;
• posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo;
• rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben
costipato e secondo le livellette di progetto;
• stesa dei nastri monitori a circa 1,00 metro sotto il piano strada in corrispondenza dell’asse
della tubazione e del tritubo in PEAD DN50;
• rinterro dello scavo, rispettivamente con tout venant (spessore variabile in base alla
livelletta di posa) e stabilizzato per 10 cm;
• ripristino dello strato superficiale con stesa di binder 7 cm e manto d’usura 3 cm; per lo
spessore e larghezza necessaria a dare il lavoro ultimato a regola d’arte.
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI
Durante la fase di posa delle condotte ci si trova di fronte al problema di
superare alcuni ostacoli particolari che la normale posa in trincea non
permette di affrontare.
Questi ostacoli sono rappresentati dai corsi d’acqua appartenenti all’idrografia
principale o consortile e dalle infrastrutture principali (autostrade, strade
statali e provinciali, ferrovie).
La tecnologia odierna permette l’uso di tecniche costruttive innovative che
assicurano:
• rapidità esecutiva dell’opera;
• sicurezza di svolgimento delle lavorazioni;
• rispetto dei tempi e dei preventivi di spesa programmati;
• assenza di imprevisti e danni alle strutture già esistenti (sia fabbricati che
sottoservizi);
• minimo disturbo del cantiere alle attività di superficie sia sociali che
economiche.
ATTRAVERSAMENTO TIPOLOGIA
Fiumicello Brendola (DN500) Sifone in acciaio
Via Madonna dei Prati (DN500) Cielo aperto
Via Madonna dei Prati (laterale) (DN500) Cielo aperto
Strada Provinciale 500 “Lonigo” (DN1000) Microtunnel
Via Q. Sella (laterale) (DN1000) Cielo aperto
Ferrovia Milano – Venezia (DN500) Microtunnel
Autostrada A4 Milano – Venezia (DN500) Microtunnel
Strada Statale n. 11 Padana Superiore (DN500) Microtunnel
Via Q. Sella (DN1000) Cielo aperto
Via G. Giolitti (DN1000) Cielo aperto
Strada Cavallara – Località Cason (DN1000) Cielo aperto
Contrada Frigon (DN1000) Cielo aperto
Fiume Guà (DN1000) Microtunnel
S.P. n.18 – Della Favorita (DN1000) Microtunnel
Via Misanello (DN1000) Cielo aperto
Roggia Pozzuola (DN1000) Sifone in ghisa
Via Casette(DN1000) Cielo aperto
S.P. n.17 – Di Almisano (DN1000) Microtunnel
Rio Acquetta (DN1000) Microtunnel
Via S. Vettore (DN1000) Pressotrivellazione
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI IN SIFONE
• piccoli scoli o rii di modesta profondità
• costruito fuori opera
• sistema di by-pass della portata dell’alveo
• sistema di pompe e condotte
• escavazione di trincea trasversale
• incamiciato con tubo in acciaio
• manutenzione dell’alveo
• protezione sponde dell’alveo
• geotessuto e pietrame
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI IN MICROTUNNELING - fronte di scavo “chiuso”
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI IN MICROTUNNELING
• costruzione di microgallerie (microtunnel)
• scongiurare fenomeni di franamento del fronte di scavo e conseguenti gravi problemi alle infrastrutture attraversate
• impatto assai minore rispetto ad uno scavo tradizionale a cielo aperto sia per quanto concerne i volumi di terreno movimentati
che per quanto concerne i costi sociali conseguenti all’interruzione dell’infrastruttura attraversata
Modalità costruttive:
 sbancamento superficiale di livellazione delle aree di cantiere;
 realizzazione del pozzo di spinta in palancolato larssen o, in alternativa, in conglomerato cementizio armato con tecnica
“autoaffondante”;
 realizzazione del pozzetto di arrivo (vedi modalità di cui sopra);
 aggottamento puntuale della falda;
 scavo all’interno del palancolato per la realizzazione del pozzo di spinta e di quello di arrivo della perforazione;
 costruzione del muro reggispinta in calcestruzzo all’interno del pozzo di spinta, sul lato opposto a quello di perforazione;
 costruzione dei muri di ingresso ed uscita della perforazione rispettivamente nella fossa di spinta ed arrivo;
 perforazione in microtunneling rettilinea o con curvatura verticale per la posa di tubo camicia in calcestruzzo;
 Posa della condotta con giunto antisfilamento all’interno del tubo camicia per microtunnelling mediante infilaggio con
distanziatori in materiale plastico, e successiva connessione con le apparecchiature contenute nei pozzetti di estremità.
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI IN PRESSOTRIVELLA - fronte di scavo “aperto”
COMMISSARIO DELEGATO
ATTRAVERSAMENTI IN PRESSOTRIVELLA
• posa del tubo per brevi tratti senza scavo a cielo aperto
• rapida esecuzione
Modalità costruttive:
 sbancamento, pulizia delle aree e allestimento viabilità e recinzioni;
 impianto di well-point per il prosciugamento della falda;
 creazione del pozzo di spinta con infissione di palancole tipo Larssen di lunghezza adeguata alla profonità di scavo;
 infissione nel terreno di tubo camicia in acciaio con rivestimento bituminoso pesante o antiroccia a testata aperta mediante
spinta con un battente pneumatico che agisce direttamente sull’estremità della condotta.;
 rimozione del materiale all’interno della condotta mediante sistema meccanico con vite senza fine;
 posa della condotta in ghisa sferoidale del DN1000 con giunto antisfilamento e collari distanziatori e raccordo della stessa con
la linea in ghisa sferoidale DN1000 a monte ed a valle dell’attraversamento;
 posa contestualmente alla condotta in ghisa del tritubo in PEad 3xDN50 per telecontrollo
 eventuale realizzazione di camerette in c.a. per alloggiamento apparecchiature e montaggio delle stesse apparecchiature;
COMMISSARIO DELEGATO

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Presentazione Veneto Acque - A che punto siamo - 6 febbraio 2020

  • 1. Piano degli interventi emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS Condotta di collegamento tra Montecchio Maggiore (VI) – Brendola (VI) – Lonigo (VI) Incontro pubblico c/o il Centro Polifunzionale di BRENDOLA (VI), 6 febbraio 2020 COMMISSARIO DELEGATO
  • 2. DI COSA SI OCCUPA VENETO ACQUE S.p.A.? La Società, da Statuto, ha per oggetto: • Progettazione, esecuzione e gestione degli interventi diretti alla realizzazione del MODELLO STRUTTURALE DEGLI ACQUEDOTTI DEL VENETO; • Progettazione, realizzazione, gestione di reti/strutture ed ogni altra opera connessa, attinenti al SERVIZIO IDRICO INTEGRATO, nonché attività di supporto e coordinamento, di committenza e di approvvigionamento a favore di enti e di gestori del servizio idrico integrato; • ATTIVITÀ IN MATERIA DI BONIFICA DI SITI INQUINATI DI COMPETENZA PUBBLICA; indagini ambientali, piani di caratterizzazione, analisi di rischio, piani di monitoraggio e quant’altro in materia di bonifica, nonché attività di pronto intervento necessarie per evitare contaminazioni ambientali; • Progettazione ed esecuzione delle OPERE IDRAULICHE DI QUALSIASI NATURA E CLASSIFICA e degli interventi di DIFESA DELLE COSTE e degli ambienti costieri; • Svolgimento di ogni altra attività connessa o collegata, inclusa l’attività di CONSULENZA, STUDIO E RICERCA. COMMISSARIO DELEGATO
  • 3. ATTIVITA’ IN CORSO INVESTIMENTI ACQUEDOTTO REGIONALE MOSAV - Modello strutturale degli acquedotti del Veneto 1) Avvio sperimentale dello schema acquedottistico del Veneto centrale con la collaborazione di ETRA S.p.a., Acquevenete S.pa, Veritas S.p.a. e AceGasApsAmga S.p.a. (OPERE PER IL VALORE DI CIRCA € 170 MLN); 2) Campo pozzi e serbatoio di accumulo a Carmignano di Brenta in fase di collaudo (OPERE PER € 19 MLN); 3) Condotta DN500/DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Montecchio Maggiore (VI), Brendola (VI) e Lonigo (VI), nell’ambito degli interventi emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS (OPERE PER € 17,9 MLN); 4) Condotta DN1000 di collegamento tra i nodi idraulici di Piazzola sul Brenta (PD) e Brendola (VI), nell’ambito degli interventi prioritari non emergenziali per la sostituzione delle risorse idropotabili contaminate da PFAS (OPERE PER € 41,8 MLN). COMMISSARIO DELEGATO
  • 4. ATTIVITA’ IN CORSO Attività attinenti alle BONIFICHE DEI SITI CONTAMINATI E SMALTIMENTO RIFIUTI 5) MESSA IN SICUREZZA DEL SITO DI VINYLS ITALIA S.P.A. IN FALLIMENTO di Porto Marghera (VE), previo allontanamento delle sostanze pericolose e contaminanti e messa in sicurezza della rete di raccolta delle acque meteoriche (€ 2,4 MLN); 6) MESSA IN SICUREZZA DELL’EX DISCARICA DI SANT’ELENA DI ROBEGANO in Comune di Salzano (VE), soggetta ad infrazione comunitaria, sotto la regia del Commissario Straordinario di Governo per la bonifica delle discariche abusive Gen. Vadalà. (€ 2,5 MLN); 7) Messa in sicurezza delle sponde delle macroisole di «Fusina» e del «Nuovo Petrolchimico» all’interno del SIN di Porto Marghera (VE) – «MARGINAMENTI IN LAGUNA DI VENEZIA» (€ 53,8 MLN); 8) Attività di rimozione, trasporto e SMALTIMENTO DI RIFIUTI E SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NEL SITO DELL’IMPIANTO DELLA EX NUOVA ESA nei Comuni di Marcon (VE) e Mogliano Veneto (TV) (€ 835.000); 9) Attività di rimozione, trasporto e SMALTIMENTO DI RIFIUTI E SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NEL SITO DELL’IMPIANTO SUN OIL ITALIANA in Comune di Sona (VR), affidata dall’Amministrazione comunale (€ 2,5 MLN). COMMISSARIO DELEGATO
  • 5. ATTIVITA’ IN CORSO Attività attinenti alla MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO 10) Pulizia del LAGO DI ALLEGHE e realizzazione di un sistema di sicurezza in caso di piena, nei comuni di Alleghe (BL) e Rocca Pietore (BL) (€ 8 MLN); 11) Interventi emergenziali di messa in sicurezza dei SERRAI DI SOTTOGUDA in comune di Rocca Pietore (BL) e progettazione opere di riqualifica generale dei Serrai (€ 2 MLN); COMMISSARIO DELEGATO
  • 6. DATI SAVEC RETE CONDOTTE: 150 km DIAMETRI: DN800/DN1200 INVESTIMENTO DI € 170 ML DI CUI € 100 ML DI CONTRIBUTO Schema acquedottistico del Veneto centrale (SAVEC): L’OPERA INFORMAZIONI SULL’OPERA: Schema acquedottistico del Veneto Centrale (SAVEC). Trattasi dell’interconnessione degli importanti centri acquedottistici di Venezia, Padova, Cavarzere, Cavanella d’Adige e Chioggia con il nuovo campo pozzi di Carmignano di Brenta (PD), Cittadella (PD) e Fontaniva (PD). La nuova rete di adduzione sovrambito consta di circa 150 Km di tubazioni di grande diametro DN800/DN1200 STATO DELL’OPERA Terminata la fase esecutiva di costruzione delle condotte sono stati effettuati i lavaggi delle tratte principali. Nel Luglio scorso è stato sottoscritto un accordo per la gestione sperimentale del SAVEC con ETRA S.p.A., Acquevenete S.p.A., Veritas S.p.A. e Acegasapsamga S.p.A., rinnovato per il biennio 2019-2020. Avviato il monitoraggio del funzionamento della nuova infrastruttura acquedottistica in collaborazione con i gestori. L’infrastruttura attualmente veicola una portata di 500 l/s verso i nodi idraulici più importanti di Acquevenete S.p.a., Veritas S.p.a. e Acegasapsmaga SpA COMMISSARIO DELEGATO
  • 7. Derivazione dalle falde del medio Brenta (campo pozzi, parte del SAVEC) INFORMAZIONI SULL’OPERA:  Realizzazione di n. 9 nuovi pozzi per un prelievo di 950 l/s (1step: 500l/s + 2step: 450l/s);  Adeguamento di n. 4 pozzi esistenti;  Rilevati a protezione dei pozzi golenali;  Scogliera con massi di pezzatura da 1 t per protezione condotta ed argine F. Brenta;  Realizzazione serbatoio di accumulo e locali tecnici per 7.000 mc. IMPORTO DELL’OPERA: € 19.000.000 STATO DELL’OPERA:  Campo pozzi ultimato nel 2017;  Serbatoio di accumulo in fase di collaudo;  Opere parzialmente in esercizio provvisorio;  Previste nel 2020 ulteriori opere di completamento inerenti il telecomando, telecontrollo e videosorveglianza per conto di ETRA S.p.a e ACQUEVENETE S.p.a. per € 700 mila. COMMISSARIO DELEGATO
  • 8. COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento COMMISSARIO DELEGATO • 21.03.2018, con Delibera del Consiglio dei Ministri è avvenuta La “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle provincie di Vicenza, Verona e Padova” • 28.05.2018, con Ordinanza n. 519 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile recante i “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle provincie di Vicenza, Verona e Padova” è stato nominato il Commissario Delegato nella persona del Dott. Nicola Dell’Acqua, per fronteggiare gli eventi calamitosi alla base della dichiarazione dello stato di emergenza: gli interventi emergenziali sono stati dichiarati urgenti, indifferibili e di pubblica utilità • 01.06.2018, con Decreto n. 001 del C.D. avente per oggetto “Nomina dei Soggetti Attuatori di cui all’art. 1, comma 2, dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 519 del 28.05.2018”, le Società Veneto Acque S.p.A., Viacqua S.p.a., Acquevenete S.p.a. e Acque Veronesi S.p.a., venivano nominate soggetti attuatori degli interventi meglio identificati nel Piano degli interventi emergenziali. • 05.09.2018, trasmissione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare il Piano degli Interventi emergenziali, previsto dall’art. 1, comma 4, dell’Ordinanza n. 519/2018; tra gli interventi di detto Piano vi è la “Condotta di collegamento DN400/DN1000 Montecchio Maggiore-Brendola-Lonigo – Tratta A7-A9-A10” • 12.12.2018, il Dipartimento della Protezione Civile, in forza del parere favorevole del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha approvato il Piano degli Interventi trasmesso dal Commissario Delegato
  • 9. COMMISSARIO DELEGATO Soggetto attuatore Attività Portata (l/s) Prog. definitiva o definitiva-esecutiva Valid./Approvaz. Affid. Appalto integrato o Appalto di lavori Prog. Esec. (in caso di App.Integ)/Realiz./Collaudo Avanzamento spesa OPCM Tariffa Indagini e progettazione preliminare pozzi Valid./Approvaz. Prog. Def/Ese/Affid. Lav. Esec./Collaudo Progettazione condotte/Affid. Lavori Esec./Collaudo Avanzamento spesa OPCM Tariffa Prog. definitiva Valid./Approvaz. Prog. Ese./Affid. Lav. Esec./Collaudo Avanzamento spesa Contributo Commissario contabilità speciale Tariffa Prog. definitiva Valid./Approvaz. Prog. Ese./Affid. Lav. Esec./Collaudo Avanzamento spesa OPCM Tariffa Prog. definitiva Valid./Approvaz. Prog. Ese./Affid. Lav. Esec./Collaudo Avanzamento spesa OPCM Tariffa 500±100 l/s Prog. definitiva 10.000.000,00€ 6.900.000,00€ I N T E R V E N T I 150±50 l/s Esuberi notturni già disponibili provenienti dal Campo pozzi esistente Etra/Acquevenete di Camazzole (Fontaniva) I N T E R V E N T I E M E R G E N Z I A L I Nuovo pozzo Recoaro Viacqua 50.000,00€ 150.000,00€ 2.700.000,00€ 2.900.000,00€ Acque Veronesi 50.000,00€ 150.000,00€ 2.700.000,00€ 200.000,00€ 2.000.000,00€ 15.000.000,00€ 200.000,00€ 2.000.000,00€ 1.200.000,00€ - 2018 2019 2020 2021 2022 INTERVENTI PRIORITARI ED EMERGENZIALI PER LA SOSTITUZIONE DELLE FONTI IDROPOTABILI CONTAMINATE DA SOSTANTE PFAS 17.900.000,00€ 100±20 l/s Nuovi approvvigionamenti in località Cornedo/Recoaro (Viacqua) Tratta A9-A7-A10 Lonigo-Brendola- Montecchio Veneto Acque 1.000.000,00€ 10.000.000,00€ 6.900.000,00€ - - - 1.000.000,00€ 21.000.000,00€ 2.000.000,00€ 15.000.000,00€ 4.000.000,00€ - - - 250±50 l/s Campo pozzi di Belfiore da realizzare e concessionare Tratta B6-A16 2.000.000,00€ 1.200.000,00€ 3.400.000,00€ 200.000,00€ Tratta A9-C1-C6 e opere compl. 6.000.000,00€ 5.400.000,00€ 11.600.000,00€ 56.800.000,00€ - - - 200.000,00€ 6.000.000,00€ 5.400.000,00€ 4.000.000,00€ - - - - - Acquevenete Tratta B1-B2-B4-B5-B6 e opere compl. Riepilogo del Piano degli interventi emergenziali approvato dal Dipartimento della Protezione Civile in data 12.12.2018, in forza del parere favorevole espresso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento
  • 10. COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Veneto Acque S.p.a. e Viacqua S.p.a. Lungh.: 3 km DN: 300/700 Importo: € 2.900.000,00 Lungh.: 18 km DN: 500/1000 Importo: € 17.900.000,00
  • 11. COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Acquevenete S.p.a. Lungh.: 14 km DN: 600/800 Importo: € 11.600.000,00 Lungh.: 7 km DN: 600 Importo: € 3.400.000,00
  • 12. COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Intervento a cura di Acque Veronesi s.c.a.r.l. Lungh.: 19 km DN: 600/1000 Importo: € 21.000.000,00
  • 13. COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Inserimento degli interventi emergenziali nel più ampio piano degli interventi prioritari Investimento complessivo: € 120,8 mln Opere emergenziali: € 56,8 mln Opere prioritarie: € 64 mln Finanziamento MATTM: € 80 mln Finanziamento Regione Veneto: € 1,5 mln Oltre investimenti in Piano d’Ambito La Regione Veneto con DGR n. 385 del 28.03.2017 ha affidato a Veneto Acque S.p.a. l’intervento di progettazione e realizzazione della condotta Brendola (VI)-Piazzola sul Brenta (PD)
  • 14. STATO DI AVANZAMENTO DEGLI INTERVENTI: 1) ACQUE VERONESI: I lavori sono stati consegnati il 30/5/2019 e sono in corso di esecuzione. A tutt’oggi l’avanzamento di posa delle condotte si attesta a circa 8 km sui 18 km di progetto. Per quanto attiene alle nuove opere di captazione in Comune di Belfiore (VR) è stata superata positivamente la procedure di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.). 2) VENETO ACQUE: I lavori sono stati consegnati in data 27/01/2020 e sono in corso di esecuzione. L’impresa sta realizzando il campo base principale in Comune di Brendola nei pressi di Via Giolitti. Sono altresì in corso le attività di fornitura e stoccaggio dei materiali per la posa della condotta. I lavori di bonifica bellica sistematica terrestre sono stati già eseguiti dall’ottobre 2019 a dicembre 2019 con esito positivo da parte del 5° reparto BCM Ministero della Difesa. Parallelamente sono state già condotte le verifiche sull’interesse archeologico dei siti coinvolti. 3) ACQUEVENETE: I lavori sono in corso di aggiudicazione. Sono state avviate le procedure di esproprio e le attività tecnico amministrative propedeutiche alla consegna dei lavori. 4) VIACQUA: sono stati avviati i lavori di posa della condotta mentre le opere di captazione sono in fase di aggiudicazione. Entro il 2020 le opere saranno concluse. COMMISSARIO DELEGATO COMMISSARIO STRAORDINARIO: Il Piano Emergenziale per la sostituzione delle fonti di approvvigionamento
  • 15. • 20.03.2019, Veneto Acque S.p.A., in qualità di soggetto attuatore nominato, trasmette alla struttura commissariale il progetto definitivo ed esecutivo dell’intervento «Condotta di adduzione primaria DN1000 – DN500 Montecchio Maggiore (VI)-Brendola(VI)-Lonigo(VI). Tratta A10-A7-A9» interessante i Comuni di Montecchio Maggiore (VI), Montebello Vicentino (VI), Brendola (VI), Sarego (VI) e Lonigo (VI) • 02.04.2019, il C.D. indice la Conferenza di servizi “Decisoria” per esame ed approvazione del progetto definitivo ed esecutivo, ai sensi dell’art. 14, c.2, della L. 241/90, da svolgere in forma semplificata ed in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis della Legge 241/90” • 15.05.2019, con Decreto n. 3 del 15.05.2019 avente per oggetto “O.C.D.P.C. n. 519 del 28.05.2018 – Veneto Acque S.p.A. - Tratta A10-A7- A9: Condotta di adduzione primaria DN1000 – DN500 Montecchio Maggiore (VI)-Brendola(VI)-Lonigo(VI). Approvazione Progetto Definitivo - Esecutivo” il C.D. approva il progetto in argomento. • 15.05.2019, con Decreto n. 3 inserimento nel progetto commissariale anche la realizzazione della condotta fognaria di Medio Chiampo S.p.A. e la condotta acquedottistica DN 300 di Acque del Chiampo, • 29.05.2019, sottoscrizione di convenzione tra Veneto Acque S.p.A. e Acque del Chiampo S.p.A.; • 31.05.2019, avvio della procedura espropriativa per l’acquisizione dei bonari accordi con le ditte interessate dal tracciato del progetto definitivo ed esecutivo approvato • 25.06.2019, sottoscrizione di convenzione tra Veneto Acque S.p.A. e Medio Chiampo S.p.A. • 03.07.2019, indizione da parte di Veneto Acque S.p.A. della gara d’appalto di lavori tramite procedura di gara aperta europea telematica per l'affidamento dei lavori e forniture delle opere emergenziali COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Condotta di collegamento tra Montecchio-Brendola-Lonigo (VENETO ACQUE S.P.A.)
  • 16. • 12.09.2019, avvio dei lavori bonifica sistematica terrestre ed indagine archeologica dell’area prima di procedere ai lavori di realizzazione della “Condotta di adduzione DN 1000/DN 500 Lonigo (VI) - Brendola (VI) - Montecchio M. (VI) Tratta A7 – A9 – A10.” • 07.11.2019, aggiudicazione gara d’appalto alla costituenda A.T.I. tra Mu.Bre. Costruzioni s.r.l. di Marostica (VI) in qualità di capogruppo mandataria con Impresa Costruzioni Manzato S.p.A. di Ceggia (VE) (mandante) • 19.12.2019, conclusione attività di bonifica sistematica terrestre • 19.12.2019, sottoscrizione contratto d’Appalto con Impresa Esecutrice • 27.01.2020, sottoscrizione del Processo verbale di consegna e avvio dei lavori COMMISSARIO DELEGATO PIANO EMERGENZIALE: Condotta di collegamento tra Montecchio-Brendola-Lonigo (VENETO ACQUE S.P.A.)
  • 17. IMPRESA APPALTATRICE Associazione Temporanea d’Impresa • Impresa MU.BRE. COSTRUZIONI s.r.l. (capogruppo mandataria al 51%) con sede in Marostica (VI) • Impresa COSTRUZIONI MANZATO S.p.A. (mandante al 49%), con sede in Ceggia (VE) Contratto d’Appalto Sottoscritto in data 19 dicembre 2019 Avvio dei lavori Processo verbale di consegna in data 27 gennaio 2020 Durata prevista delle opere 11 MESI oltre finiture e collaudo - Termine stimato APRILE 2021 COMMISSARIO DELEGATO Condotta di adduzione primaria DN1000/DN500 - Montecchio Magg. (VI)–Brendola (VI)–Lonigo (VI) Tratta A7-A9-A10
  • 18. CRONOPROGRAMMA COMMISSARIO DELEGATO ATTIVITA' DURATA FASI (giorni) TEMPO (mesi) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ACCANTIERAMENTO Posa di linea condotte 1 Linea DN500 Madonna dei Prati - Nodo A7 45 2 Linea DN1000 Nodo A7 - Nodo A7a 45 3 Linea DN500 Nodo A7a - Nodo A10 (Centro idrico Natta) 120 4 Linea DN1000 Nodo A7a - Nodo A9 (Madonna di Lonigo) 300 Nodi idraulici di interconnessione 5 Nodo IN1 "Madonna dei Prati" 30 6 Nodo A7 30 7 Nodo A7a 60 8 Nodo A10 "Natta" 30 9 Nodo IN2 "Frigon" 30 10 Nodo IN4 30 11 Nodo IN5 30 12 Nodo IN3 30 Attraversamenti con tecnoologia no-dig 13 Attraversamento FFSS MI-VE 60 14 Attraversamento Autostrada Aa MI-VE 60 15 Attraversamento SR11 "Padana Superiore" 30 16 Attraversamemto SP500 "Lonigo" 30 17 Attraversamento fiume Guà 60 18 Attraversamento SP18 "Favorita" 60 19 Attraversamento SP17 "Almisano" 30 20 Attraversamento Rio Acquetta 60 21 Attraversamento Via San Vettore 20 Collaudi e lavaggi 22 Collaudi e lavaggi 120
  • 20. Condotta di adduzione primaria DN1000/DN500 - Montecchio Magg. (VI)–Brendola (VI)–Lonigo (VI) Tratta A7-A9-A10 CRITERI DI SCELTA DEL TRACCIATO E DELLE PROFONDITÀ DI POSA (VIDEO) • Limitazione di curve e manufatti Riduzione al minimo necessario di curve e manufatti complessi sia allo scopo di limitare al minimo le perdite di carico indotte che di evitare complicazioni in sede di costruzione dell’opera, salvaguardandone comunque la lunghezza complessiva. • Posa della tubazione in adiacenza a elementi del territorio già consolidati e costituenti di fatto vincolo di inedificabilità quali canali e strade In assenza di strade di particolare rilevanza lungo il tracciato si è comunque cercato di sfruttare per quanto possibile il parallelismo a strade già esistenti. • Disponibilità di spazi sufficienti per la posa di tubazioni di grande diametro La scelta del tracciato, già in sede di progetto, è stata condizionata principalmente dalla necessità di disporre di spazi sufficienti per agevolare la posa di tubazioni di rilevante diametro. • Indicazioni preliminari degli enti locali e titolari di attraversamenti (Comuni, Consorzi di Bonifica.…) In particolare si è tenuto conto delle imposizioni in termini di regolamenti attuativi in merito alla sicurezza dei corpi idrici. • Ricoprimento: ricoprimento minimo sopra la generatrice superiore dei tubi pari a 1,50 metri per i tratti in campagna, al fine di preservare la condotta da eventuali danni derivanti dalle operazioni di ripuntatura dei terreni e di escavazione delle scoline, e pari a 1,10 metri per i tratti in strada; • Rispetto dei vincoli derivanti dalle caratteristiche geometriche e dalle quote di scorrimento dei sottoservizi rilevati durante la progettazione COMMISSARIO DELEGATO
  • 21. NODI PRINCIPALI Nodo d’interconnessione A7: via Madonna dei Prati, Comune di Brendola, in prossimità del fiumicello Brendola. Interconnessione con la futura condotta DN 1000 proveniente da Piazzola sul Brenta (PD) Nodo IN1: interconnessione della condotta di progetto DN500 con la vasca di accumulo di Madonna dei Prati, impianto gestito da Acque del Chiampo S.p.A. Nodo A7a: interconnessione tra la dorsale di progetto DN1000 e la condotta di progetto DN500 verso il centro idrico Natta in comune di Montecchio Maggiore gestito da Acque del Chiampo S.p.A., via Quintino Sella Nodo A10: interconnessione della condotta di progetto DN500 con la condotta DN400 consortile della Valle dell’Agno gestita da Acque del Chiampo S.p.A. presso il centro idrico Natta a Montecchio Maggiore, Via Natta Nodo A9: interconnessione della dorsale principale DN1000 con la condotta DN1000 Belfiore-Madonna di Lonigo presso la centrale di Madonna di Lonigo impianto gestito da Acque Veronesi S.p.A. COMMISSARIO DELEGATO
  • 22. NODI SECONDARI Nodo IN2: predisposizione per interconnessione della dorsale principale DN1000 con la rete di Acquevenete S.p.A. in località Frigon, contrada Frigon Nodo IN3 (A8): predisposizione per interconnessione con condotta di Acque del Chiampo S.p.A, adiacenza S.P. n. 18, che scende dalle zone di Arzignano e Montorso Vicentino Nodo IN4: predisposizione per interconnessione della dorsale principale DN1000 con la rete di Acquevenete S.p.A. in località Fara, via Casette Nodo IN5: interconnessione con condotta esistente DN300 di Acquevenete in loc. Almisano, via Due Ponti Nodo IN6-7-8: predisposizioni per interconnessioni con la rete di acquedotto all’interno della lottizzazione produttiva “Signolo” in comune di Montebello Vicentino, via del Progresso COMMISSARIO DELEGATO
  • 23. SCELTA DEI MATERIALI PER LE CONDOTTE • Condotte La scelta del materiale delle tubazioni (ghisa sferoidale per tutti i tratti in linea, acciaio per alcuni attraversamenti) è stata effettuata in sede di progettazione preliminare dello Schema del Veneto Centrale (S.A.Ve.C.), redatta dalla Regione e approvata dalla Giunta regionale con delibera n.3418 del 29.11.2002 e con parere della C.T.R.A. n.3109 del 19.09.2002 La ghisa sferoidale è un materiale metallico di elevata resistenza e durabilità che non ha bisogno di particolari protezioni dalla corrosione. Già in fase di produzione ogni tubo viene rivestito con uno strato in lega di zinco esternamente (o in lega zinco alluminio / zinco alluminio rame) e successiva verniciatura di resina bituminosa o epossidica, e internamente con uno strato di malta cementizia del tipo d’altoforno, che preservano la parte resistente metallica dalle aggressioni elettrochimiche. Giunzione delle tubazioni realizzata per mezzo di giunti di tipo “a bicchiere” la tenuta è garantita dalla compressione radiale della guarnizione in elastomero, con giunto a bicchiere del tipo antisfilamento in corrispondenza delle deviazioni planimetriche ed altimetriche (curve). Tale tecnica rende più rapida la messa in opera delle tubazioni ed evita la realizzazione di complesse ed onerose opere civili interrate (blocchi di ancoraggio) fortemente invasive per i fondi interessati dall’intervento. COMMISSARIO DELEGATO
  • 24. IMPRESA APPALTATRICE • nello sviluppo del cantiere in linea per la posa delle condotte di progetto, l’A.T.I. approvvigionerà giornalmente le tubazioni in modo da evitare estese aree di stoccaggio lungo la condotta ed impiegare più squadre operative, n. 4 squadre in contemporanea, operanti contemporaneamente su un tratto di condotta (che lavorano contemporaneamente e con i propri mezzi) dedicate alle singole attività di sfilamento, scotico, scavo, posa, rinterro e sistemazione agricola del terreno rimosso, in modo da concludere nel più breve tempo possibile tutte le lavorazioni previste • per la posa della condotta in attraversamento delle infrastrutture e dei corsi d’acqua presenti, nei cantieri fissi per microtunneling, pressotrivellazione e ponte tubo, verranno utilizzate n.2 squadre operative realizzando minimo n. 2 cantieri in contemporanea. • Per la posa delle condotte lungo il tracciato in campagna, il cantiere assumerà due diverse modalità di configurazione:  con scavo a cielo aperto con pareti inclinate a natural declivio, ove l’ingombro del cantiere sarà di 13 ml di larghezza contro i 15ml a base gara  con scavo armato a sezione ristretta ove l’ingombro del cantiere risulta essere pari a 7 ml di larghezza anziché gli 8 ml previsti in progetto a base gara COMMISSARIO DELEGATO
  • 25. IMPRESA APPALTATRICE Posa delle condotte in terreni adibiti a vigneto Nei terreni adibiti a vigneto presenti lungo l’asse del tracciato della nuova condotta, secondo il seguente schema di avanzamento di esecuzione dei lavori: • squadra in tipologia A che scarica e sfila le tubazioni lungo l’asse di condotta a margine cantiere (bordo futuro scavo) per la quantità necessaria alle lavorazioni di due giornate • squadra in tipologia B (addetta alle operazioni di scavo, armatura degli scavi, stesa di materiale inerte per il letto di posa, posa della tubazione, rinfianco e copertura) inizierà con le operazioni di scotico e trasporto dello strato coltivo rimosso, attraverso convogliatore meccanico, per proseguire poi con le operazioni di scavo a sezione ristretta (con contemporanea armatura dello scavo stesso) e trasporto del materiale escavato, sempre attraverso convogliatore meccanico, sul precedente tratto già realizzato oggetto in questa fase di rinterro della condotta già posata per procedere infine alla posa della tubazione • squadra in tipologia C che procederà con le operazioni di rinterro, ripristino dello strato coltivo e sistemazione definitiva agricola del tratto di condotta precedentemente posato. COMMISSARIO DELEGATO
  • 26. IMPRESA APPALTATRICE Posa delle condotte lungo il tracciato in strada • approvvigionamento del materiale necessario per l’esecuzione dei lavori all’interno delle aree di cantiere mobile in linea allestito, del quantitativo stretto necessario alle lavorazioni giornaliere, sfilando le condotte lungo il tracciato a bordo scavo • ingombro del cantiere risulta essere pari a 6 ml di larghezza anziché gli 8 ml previsti in progetto a base gara • la composizione delle squadre impiegate nelle lavorazioni sarà la stessa già descritta per il cantiere in linea lungo i vigenti (n.4 squadre composte dalle sotto tipologie A-B-C senza l’uso del nastro trasportatore) • il cantiere si sposterà lungo la viabilità stradale occupando una corsia di marcia, e sarà:  regolato a senso unico alternato gestito da impianto semaforico mobile automatico  delimitato da barriera new jersey e segnalatori luminosi lungo il lato strada  recintato nei tratti sensibili lungo il marciapiede a confine con le attività presenti con recinzione metallica • la viabilità pedonale e gli accessi alle abitazioni ed attività commerciali presenti lungo il tratto di intervento interessato dai lavori saranno sempre preservati in sicurezza e garantiti mediante l’apposizione di passerelle/andatoie carrabili munite di parapetti poste in attraversamento di eventuali scavi aperti presenti. COMMISSARIO DELEGATO
  • 27. MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA Scavo in campagna con inclinazioni delle pareti a natural declivio • realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario); • rimozione preliminare dello strato vegetale (terreno da coltivo) in apposito cumulo separato; • successivo asporto del terreno con creazione di ulteriore cumulo separato del terreno sottostante lo strato di coltivo; • larghezza al fondo dello scavo da 1,30 m fino a 2,50 m a seconda delle tubazioni da posare; • formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione; • posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD su letto in sabbia, opportunamente costipato e sistemato; • impiego di cassone per le operazioni di imbicchieramento; • ricoprimento parziale in sabbia opportunamente costipato e sistemato; • posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo; • rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben costipato e secondo le livellette di progetto; • stesa dei nastri monitori a circa 1,50 metri sotto il piano campagna in corrispondenza dell’asse della tubazione e del tritubo in PEAD DN50; • rinterro dello scavo, con il materiale di scavo opportunamente vagliato e costipato; • ripristino dello strato superficiale con riposizionamento del terreno vegetale precedentemente rimosso. COMMISSARIO DELEGATO
  • 28. MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA Scavo in campagna con sezione ristretta ed armatura degli scavi VIGNETI E FRUTTETI • realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario); • rimozione preliminare dello strato vegetale (terreno da coltivo) in apposito cumulo separato; • successivo asporto del terreno con creazione di ulteriore cumulo separato del terreno sottostante lo strato di coltivo; • larghezza al fondo dello scavo da 1,65 m fino a 2,90 m a seconda delle tubazioni da posare; • formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione; • posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD su letto in sabbia, opportunamente costipato e sistemato; • ricoprimento parziale in sabbia opportunamente costipato e sistemato; • posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo; • rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben costipato e secondo le livellette di progetto; • stesa dei nastri monitori a circa 1,50 metri sotto il piano campagna in corrispondenza dell’asse della tubazione e del tritubo in PEAD DN50; • rinterro dello scavo, con il materiale di scavo opportunamente vagliato e costipato; • ripristino dello strato superficiale con riposizionamento del terreno vegetale precedentemente rimosso. COMMISSARIO DELEGATO
  • 29. MODALITÀ DI POSA DELLE TUBAZIONI IN LINEA Scavo in strada con sezione ristretta ed armatura degli scavi posa di cassone o blindaggio; • rimozione manto in conglomerato bituminoso e deposito in apposito cumulo separato; • realizzazione di impianto well-point (anche in doppia fila se necessario); • successivo asporto del materiale sottostante con creazione di ulteriore cumulo separato rispetto al cumulo del conglomerato bituminoso; • larghezza al fondo dello scavo da 0,90 m fino a 2,90 m a seconda delle tubazioni da posare; • formazione del letto di posa in sabbia con adeguata compattazione; • posa della condotta con relativo manicotto non aderente in PEBD, e ricoprimento parziale in sabbia opportunamente costipato e sistemato; • posa del tritubo in PEAD DN50 per la rete di telecontrollo; • rinfianco e rinterro in sabbia fino a 20 cm sopra la generatrice superiore, il tutto ben costipato e secondo le livellette di progetto; • stesa dei nastri monitori a circa 1,00 metro sotto il piano strada in corrispondenza dell’asse della tubazione e del tritubo in PEAD DN50; • rinterro dello scavo, rispettivamente con tout venant (spessore variabile in base alla livelletta di posa) e stabilizzato per 10 cm; • ripristino dello strato superficiale con stesa di binder 7 cm e manto d’usura 3 cm; per lo spessore e larghezza necessaria a dare il lavoro ultimato a regola d’arte. COMMISSARIO DELEGATO
  • 30. ATTRAVERSAMENTI Durante la fase di posa delle condotte ci si trova di fronte al problema di superare alcuni ostacoli particolari che la normale posa in trincea non permette di affrontare. Questi ostacoli sono rappresentati dai corsi d’acqua appartenenti all’idrografia principale o consortile e dalle infrastrutture principali (autostrade, strade statali e provinciali, ferrovie). La tecnologia odierna permette l’uso di tecniche costruttive innovative che assicurano: • rapidità esecutiva dell’opera; • sicurezza di svolgimento delle lavorazioni; • rispetto dei tempi e dei preventivi di spesa programmati; • assenza di imprevisti e danni alle strutture già esistenti (sia fabbricati che sottoservizi); • minimo disturbo del cantiere alle attività di superficie sia sociali che economiche. ATTRAVERSAMENTO TIPOLOGIA Fiumicello Brendola (DN500) Sifone in acciaio Via Madonna dei Prati (DN500) Cielo aperto Via Madonna dei Prati (laterale) (DN500) Cielo aperto Strada Provinciale 500 “Lonigo” (DN1000) Microtunnel Via Q. Sella (laterale) (DN1000) Cielo aperto Ferrovia Milano – Venezia (DN500) Microtunnel Autostrada A4 Milano – Venezia (DN500) Microtunnel Strada Statale n. 11 Padana Superiore (DN500) Microtunnel Via Q. Sella (DN1000) Cielo aperto Via G. Giolitti (DN1000) Cielo aperto Strada Cavallara – Località Cason (DN1000) Cielo aperto Contrada Frigon (DN1000) Cielo aperto Fiume Guà (DN1000) Microtunnel S.P. n.18 – Della Favorita (DN1000) Microtunnel Via Misanello (DN1000) Cielo aperto Roggia Pozzuola (DN1000) Sifone in ghisa Via Casette(DN1000) Cielo aperto S.P. n.17 – Di Almisano (DN1000) Microtunnel Rio Acquetta (DN1000) Microtunnel Via S. Vettore (DN1000) Pressotrivellazione COMMISSARIO DELEGATO
  • 31. ATTRAVERSAMENTI IN SIFONE • piccoli scoli o rii di modesta profondità • costruito fuori opera • sistema di by-pass della portata dell’alveo • sistema di pompe e condotte • escavazione di trincea trasversale • incamiciato con tubo in acciaio • manutenzione dell’alveo • protezione sponde dell’alveo • geotessuto e pietrame COMMISSARIO DELEGATO
  • 32. ATTRAVERSAMENTI IN MICROTUNNELING - fronte di scavo “chiuso” COMMISSARIO DELEGATO
  • 33. ATTRAVERSAMENTI IN MICROTUNNELING • costruzione di microgallerie (microtunnel) • scongiurare fenomeni di franamento del fronte di scavo e conseguenti gravi problemi alle infrastrutture attraversate • impatto assai minore rispetto ad uno scavo tradizionale a cielo aperto sia per quanto concerne i volumi di terreno movimentati che per quanto concerne i costi sociali conseguenti all’interruzione dell’infrastruttura attraversata Modalità costruttive:  sbancamento superficiale di livellazione delle aree di cantiere;  realizzazione del pozzo di spinta in palancolato larssen o, in alternativa, in conglomerato cementizio armato con tecnica “autoaffondante”;  realizzazione del pozzetto di arrivo (vedi modalità di cui sopra);  aggottamento puntuale della falda;  scavo all’interno del palancolato per la realizzazione del pozzo di spinta e di quello di arrivo della perforazione;  costruzione del muro reggispinta in calcestruzzo all’interno del pozzo di spinta, sul lato opposto a quello di perforazione;  costruzione dei muri di ingresso ed uscita della perforazione rispettivamente nella fossa di spinta ed arrivo;  perforazione in microtunneling rettilinea o con curvatura verticale per la posa di tubo camicia in calcestruzzo;  Posa della condotta con giunto antisfilamento all’interno del tubo camicia per microtunnelling mediante infilaggio con distanziatori in materiale plastico, e successiva connessione con le apparecchiature contenute nei pozzetti di estremità. COMMISSARIO DELEGATO
  • 34. ATTRAVERSAMENTI IN PRESSOTRIVELLA - fronte di scavo “aperto” COMMISSARIO DELEGATO
  • 35. ATTRAVERSAMENTI IN PRESSOTRIVELLA • posa del tubo per brevi tratti senza scavo a cielo aperto • rapida esecuzione Modalità costruttive:  sbancamento, pulizia delle aree e allestimento viabilità e recinzioni;  impianto di well-point per il prosciugamento della falda;  creazione del pozzo di spinta con infissione di palancole tipo Larssen di lunghezza adeguata alla profonità di scavo;  infissione nel terreno di tubo camicia in acciaio con rivestimento bituminoso pesante o antiroccia a testata aperta mediante spinta con un battente pneumatico che agisce direttamente sull’estremità della condotta.;  rimozione del materiale all’interno della condotta mediante sistema meccanico con vite senza fine;  posa della condotta in ghisa sferoidale del DN1000 con giunto antisfilamento e collari distanziatori e raccordo della stessa con la linea in ghisa sferoidale DN1000 a monte ed a valle dell’attraversamento;  posa contestualmente alla condotta in ghisa del tritubo in PEad 3xDN50 per telecontrollo  eventuale realizzazione di camerette in c.a. per alloggiamento apparecchiature e montaggio delle stesse apparecchiature; COMMISSARIO DELEGATO