3. TEMPO
•
La storia egiziana è suddivisa in differenti periodi.
Le date degli eventi sono ancora oggetto di studio.
Molte di esse sono state ricavate interpolando dati storici, archeologici e astronomici.
•
Periodo predinastico (precedente al 3200 a.C.)
•
Periodo Arcaico (I - II dinastia) (3150 a.C. - 2700 a.C.)
•
Antico Regno (III - VI dinastia) (2700 a.C. - 2200 a.C.)
•
Primo periodo intermedio (VII - X dinastia) (2200 a.C. - 2040 a.C.)
•
Medio Regno (XI - XII dinastia) (2040 a.C. - 1790 a.C.)
•
Secondo periodo intermedio (XIII - XVII dinastia) (1790 a.C. - 1540 a.C.)
•
Nuovo Regno (XVIII - XX dinastia) (1530 a.C. - 1080 a.C.)
•
Terzo periodo intermedio (XXI - XXV dinastia) (1080 a.C. - 672 a.C.)
•
Periodo tardo (XXVI - XXX dinastia) (672 a.C. - 343 a.C.)
4. AMBIENTE –
SPAZIO
L’EGITTO appartiene alla fascia
desertica dell’AFRICA del nord, le
cui coste si affacciano sul
Mediterraneo. L’elemento
principale dell’ambiente egiziano è
il NILO, fiume che scorre lungo
tutto il suo territorio e sfocia nel
mare con una foce a delta (di
forma triangolare).
Nell’antichità, come ancora oggi,
nelle zone intorno al fiume non
mancava l’acqua e le vegetazioni
erano abbondanti.
5. ORGANIZZAZIONE SOCIALE
E
SISTEMA DI GOVERNO
•
•
•
Nel neolitico, sulle rive del Nilo, sorsero diversi villaggi .
Nel corso del quarto millennio a.C., essi formarono due regni: quello del Basso
Egitto a Nord e quello dell’Alto Egitto a Sud.
Verso il 3200 a. C., il re Menes unificò i due regni. Ebbero così inizio la lunga storia
della civiltà degli Egizi .
•
L’organizzazione dello stato Egizio era molto rigida: la popolazione viveva
suddivisa rigorosamente in caste (classi sociali), che non potevano comunicare
fra loro.
•
Possiamo immaginare la società Egizia come una piramide alla cui sommità sta un
uomo solo, il Faraone, mentre alla base troviamo una folla immensa, quella dei più
sventurati (gli schiavi) e dei più poveri (i contadini).
9. • I COMMERCIANTI EGIZI
SCAMBIAVANO OGNI
TIPO DI MERCE
ALL’INTERNO E
ALL’ ESTERNO
DELL’ EGITTO.
10. AGRICOLTURA
• L’agricoltura era l’attività
principale degli Egizi. Era il Nilo,
con le sue piene, a determinare
le stagioni.
• 1.LA PRIMA STAGIONE ERA
AKHET : inondazione (durava
circa quattro mesi, da luglio).
• 2.LA SECONDA STAGIONE
ERA
PERET(l’uscita).L’acqua defluiva dai
campi, lasciando sul terreno uno 3.L’ULTIMA ERA SHEMU (la siccità):
spesso strato di LIMO, il fertile le piante coltivate crescevano e
giungevano a maturazione, per il raccolto.
fango scuro che assicurava
raccolti abbondanti. (da nov a
marzo).
13. L'ARTE, LA SCIENZA
E LA CULTURA
• ABBIGLIAMENTO
• SCRITTURA
• SCULTURA E PITTURA
• LE PIRAMIDI
• LE SCIENZE
• L'ISTRUZIONE
• MUSICA E DANZA
• LA FAMIGLIA
14. Tutti gli abiti sono fatti di lino e perciò bianchi, non erano altro che lenzuoli più o meno
grandi drappeggiati in vari modi.
Pochi modelli di abiti femminili sono: a guaina con due spalline a volte cucite, una lunga
gonna sorretta da due “bretelle” e una gonna di
perline da mettersi sopra la tunica.
I pochi disegni di abiti leopardati sono da ricondursi
al rito funerario; infatti, il vestito leopardato serviva a
richiamare la dea Mafret procacciatrice di cibo.
Durante i vari regni vi sono mode diverse nel
vestirsi degli uomini.
Antico Regno: torso nudo e gonna lunga.
Medio Regno: torso nudo e gonnellino più corto e multiplo.
Nuovo Regno: si copre il dorso con scialli o specie di tuniche. Viene introdotto il perizoma
sotto il gonnellino.
16. • Gli
Egizi
usando
dei
scrivevano
segni
chiamati GEROGLIFICI,
i quali potevano indicare
L'inchiostro usato era simile al nostro
una lettera (così come
in blocchetti solidi mediante una colla
avviene
rapidamente nel clima egiziano.
alfabeto)
parola.
nel
o
nostro
un'intera
colore a tempera. Veniva confezionato
,perché liquido si sarebbe seccato
I colori più comuni erano il rosso e il
nero.
Le scritture principali sono:
La GEROGLIFICA, IERATICA e
la DEMOTICA.
17. Ceramica decorata
Reticolo: i pittori lavoravano a gruppo
• Gli
ei
, erano
artigiani come i
oi
. La gran
parte dell’arte egizia
proviene dalle
tombe, che i pittori
decoravano con
scene di vita e del
nelle tombe reali.
Iniziavano disegnando un reticolo
ortogonale
Disegno: sul reticolo tracciavano
contorni del disegno, che poi
completavano con i colori.
Scultura: preferivano lavorare sulla
pietra.
Attrezzi: - scalpello – tavolozza pennelli
19. LE PIRAMIDI
• La costruzione di una
piramide richiedeva l’impegno
di una grande forza lavoro
sia sul sito di costruzione sia
nelle cave .
• Alcuni di questi operai erano
costruttori professionisti di
piramidi, che svolgevano il
lavoro a tempo pieno, ma
per la maggior parte si
• I re dell’Antico e Medio
trattava di operai chiamati
Regno(2.500 A.C) costruivano
a lavorare per 3 mesi. Le
tombe a piramide nel deserto
piramidi erano costruite con
settentrionale.
blocchi di pietra dal peso
Le piramidi più antiche erano
medio di 2,3 tonnellate. La
costruite con la pietra ;quelle
pietra per l’interno era
più recenti con mattoni crudi.
ricava dalle cave vicino al sito
20. LE SCIENZE
•
La scienza dell’ antico Egitto
è fortemente legata al
sistema agricolo del paese.
•
Grazie agli studi in astronomia
gli antichi egizi elaborano un
calendario per dividere l’anno
solare in 365 giorni e il giorno in
• L’esigenza di fronteggiare
le periodiche inondazioni del
fiume spinge gli antichi Egizi
allo studio della geometria,
dell’architettura
e dell’ idraulica, al fine di
realizzare le grandi opere di
irrigazione e di sistemazione
delle acque fluviali.
24 ore al fine di regolare la
coltivazione delle terre fertili
lungo il corso del Nilo.
Thot, il Dio egizio dalla testa di Ibis (santuario di Amon, Karnak) al quale si
attribuiva l’"invenzione" di tutte le scienze.
•
Le operazioni erano solo due:
l’addizione e la sottrazione,
da cui si facevano derivare
anche la moltiplicazione e la
divisione.
22. LA MUSICA E LA DANZA
• La musica accompagnava
feste e banchetti, nonché
cerimonie religiose.
• La musica aveva un ruolo
importante nei rituali del
tempio, ove era eseguita da
sacerdoti-cantori o, nel
Nuovo Regno, da donne
musiciste, spesso
appartenenti a famiglie nobili.
• Nel tempio erano presenti
anche danzatori e danzatrici
addetti al culto, molto spesso
di provenienza straniera.
23. La vita in famiglia
Il posto dei figli
Un figlio è accolto con gioia. Ma se il neonato è
deforme, viene abbandonato: si pensa che sia
colpito dalla maledizione degli Dei. La madre si
prende cura dell’educazione dei figli piccoli. Ma
molto presto essi devono aiutare nel lavoro dei
campi e dell’officina. Nelle famiglie ricche, i figli
vanno al palazzo o al tempio all’età di 5o 6 anni.
Imparano a scrivere, leggere e contare. Nel giro di qualche anno saranno scribi, architetti o
giudici.
Un vero clan
La famiglia non si limita ai genitori e ai figli. Spesso, si accolgono anche i parenti prossimi,
celibi ,vedove o malati . Ognuno a modo suo sa rendersi utile in casa .
24. LA RELIGIONE
• Gli Egizi erano politeisti, adoravano molte
divinità (addirittura 700), ciascuna delle quali
aveva propri sacerdoti,
propri
templi,
proprie terre: i sacerdoti di un dio avevano,
tra gli altri, il compito di amministrarne i beni
e, naturalmente, ne traevano vantaggio.
25. • Nei 3000 anni della
sua storia, la civiltà
Egizia accumulò un gran
numero di divinità, cui la
popolazione era più o
meno devota a seconda
dell'epoca e del luogo.
Alcuni erano gli dei
protettori delle singole
città; molti gli zoomorfi
(cioè con aspetto di
animali);
moltissimi
quelli la cui venerazione
non era ricollegabile ad
un’ origine particolare.
29. Horus
•
•
•
•
ANUBIS: (significa colui che apre la
strada ai morti, la guida dell’aldilà)
questa divinità presiedeva i riti
dell’imbalsamazione e a lui venivano
indirizzate molte preghiere per i morti
durante le funzioni funebri. In genere
veniva rappresentato con l’aspetto di uno
sciacallo nero con una folta coda o come un
uomo con la testa di sciacallo o di cane.
RA: Divinità solare (il sole). Era simbolo di
rinascita e rigenerazione. Ra veniva
identificato anche con il dio HORUS.
THOT: è il nome greco dato al Dio egizio
della luna, sapienza, scrittura, magia,
misura del tempo, matematica e geometria.
AMMONE-RA: Il suo nome significa
occulto, era il più grande nei cieli, il più
vecchio sulla terra, e i suoi sacerdoti gli
dedicavano inni affettuosi.
30. IL
CULTO
• Gli Egizi vedevano la morte
come
il
passaggio
a
un'altra
esistenza,
possibile però solo se il
defunto disponeva di una
tomba e se il corpo si
manteneva
pressoché
intatto.
• I medici egiziani erano
espertissimi,
avevano
studiato
il
modo
di
conservare
i cadaveri,
erano, infatti, riusciti a
mettere a punto una
tecnica raffinatissima per
la
conservazione
degli
stessi.
DEI
MORTI
31. LA MUMMIFICAZIONE
• La mummificazione dei corpi e
la loro conservazione unitam
ente a beni terreni cari al
defunto risaliva alle credenze
egiziane di una vita oltre la vita
nella quale il defunto lavorava,
si riuniva con gli dei, di cui era
stato intermediario in vita,
mangiava (vari sono stati i
ritrovamenti di cibo
tombe); insomma gli
nelle
egizi
credevano in una "vera" e
propria vita molto simile a
quella terrena.
32. • Nell’Antico
Egitto
vi
erano
uomini
che
conoscevano l’arte della
mummificazione: addetti
a tale compito, erano gli
imbalsamatori.
Essi,
quando veniva portato
loro un morto, facevano
vedere a coloro che
l’avevano
portato
dei
modelli di legno a forma
di uomo, dipinti con colori
naturali e si informavano
su come desiderassero
venisse trattato il morto.
Una volta accordatisi sul
prezzo,
i
clienti
si
allontanavano, mentre gli
imbalsamatori
cominciavano il lavoro.
33. Per l’imbalsamazione più
accurata procedevano in questo
modo:
• per prima cosa, servendosi di un ferro
ricurvo toglievano il cervello attraverso
le narici;
• poi con una pietra aguzza incidevano
l’addome dal quale tiravano fuori tutti gli
organi, che erano i più difficili
da conservare, dopo averli
rimossi, li essiccavano col sale, li
trattavano con oli e resine e poi li
riponevano in
contenitori chiamati vasi canopici
34. • dopo aver pulito la
cavità con vino di
palma, e riempita con
mirra,
cannella
e
altre
essenze
profumate,
ricucivano l'addome;
• il
corpo
veniva,
allora, immerso per
40 giorni in un
composto
salino
detto
natron per fare in
modo che il corpo
cedesse
tutti
i
35. • alla fine lo si lavava con una
cerimonia nelle acque del
Nilo per togliere il sale
residuo
e
lo
si
fasciava
con bende
tagliate da un lenzuolo di
lino. Alcune volte le bende
erano spalmate di resine e
unguenti che avevano lo
scopo
di
sigillare
e
profumare.
• Poi il defunto veniva posto
dentro una bara a forma di
uomo. Il procedimento di
mummificazione durava, in
totale, 70 giorni.
• Per
salvaguardare
il
defunto durante il suo
viaggio
nell'aldilà
gli
imbalsamatori
infilavano
diversi minuscoli amuleti
E POI….
BUUUUUUUU…
DAI SCHERZIAMO!!! ^_^