Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura - Parte 3/4
Gli Design Di Vico Magistretti
1. Gli Design di Vico Magistretti Istituto Superiore di Architettura & Design Anno academico 2007-2008 Corso di storia del design Docente Maria Teresa Feraboli Studente Hyewon Park
2. Vico magistretti (1920 – 2006) Architetto - Designer Ii lavoro e la ricerca di Vico Magistretti hanno attraverso la storia del design italiano, di cui e` uno dei padri indiscussi. Nato il 6 ottobre 1920 a Milano, nel 1945 si e` laureato in architettura dopo aver studiato anche presso il “Champ Universitarie Italiani de Lausanne”. Oltre ad essere architetto e designer Magistretti e` anche uno degli urbanisti di maggior successo in Italia. Vico Magistretti e` stato uno dei piu` illustri esponenti di quel fenomeno culturale e produttivo, l’italian Design, che ebbe inizio nell’immediato dopoquerra e lancio` lo stile della casa italiana nel mondo. Uu per periodo magico per il design italiano caratterizzato dallo speciale rapporto tra produttori e designers, fondato su una stretta collaborazione, che ha fatto del design italiano un fenomeno unico al mondo per dinamicita` e per durata nel tampo. La sua opera copre un arco di oltre cinquanta anni disegnando alcuni tra i prodotti piu` significativi della produzione di serie : sedie, lampade, tavoli, letti, cucine, armadi, librerie, oggetti reinventati nelle forme, secondo lo stile misurato ed elegante di Magistretti.
3. riconoscimenti :: Nel 1956 e` stato tra i fondatori dell’ADI, l’Associazione per il Desgno Industriale. :: Diventa membro del CIAM nel 1958. :: Dal 1983 e` Honorary Fellow al Royal College of Art di Londra, dove nel 1990 e` eletto Honorary Professor e nel 1996 Senior Fellow. :: Nel 1986 e` Honorary Fellow Honoris Cause del R.I.A.S. di Aberdeen. :: Nel 1992 e` Honorary Royal Designer for Industry della R.S.A. di Londra. :: Fra i premi che gli sono stati conferiti : - Medaglia d’Oro alla IX Triennale 1951 - Compasso d’Oro 1967 - Due compassi d’Oro 1979 - Due compassi d’Oro alla Carriera 1995 - Due Medaglie d’Oro e due d’Argento al Wiener Mobelsalons International 1970 ; Sedia d’Oro al Mobelsalons di Colonia 1982 - Medalia d’Oro S.I.A.D. Di Londra - Medaglia d’Oro “Apostolo del design” Milano 1997
4. architettura :: Ha partecipato a mostre e tenuto conferenze in Europa, America e Giappone. Sue opere di design sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York e di altri 13 musei americani ed eutopei. :: Tra le sue opere di architettura : - A Milano, la chiesa al QT8 - La Torre del parco in via Rovere - La Torre di piazzale Aquileia - La casa di via S. Marco - La sede del Dipartimento di Biologia dell’Universita` Statale - Ville ad Azzate, Arenzano, Carimate - Il Municipio di Cusano Milanino - Una Casa a Tokio - Il Centro Cavagnari della Cassa di Risparmio di Parma - Tecnoventro Cassa di Risparmio di Bologna - Stazione deposito metropolitana di Milano
5. design :: Nel campo dell’Industrial Design ha collaborato e collabora con molte aziende fra cui : Artemide, Cassina, De Padova, Flou, FontanaArte, Fredericia, Fritz Hansen, Campeggi, Kartell, O- Luce, Schiffini, Olivari. :: Tra i progetti di design piu` noti si Magistretti si trovano : - Per Artemide ; Arcadia 80 e 100, - tavoli – 1966 Demetrio 45 e 70, - tavolo – 1966 Elena, tavolo – 1966 Stadio, tavolo – 1966 Eclisse, lampada – 1967 Selene, sedia – 1969 Gaudi`, sedia – 1970 Vicario, poltrona – 1971 - Per altri Carimate, sedia – 1960, Cassina Atollo, lampada da tavolo – 1977, O luce Vidun, tavolo -1987, De Padova Silver, seduta – 1989, De Padova Maui, sedia impilabile – 1998, Kartell
6. Filosofia del design La semplicita` la cosa piu` difficile del mondo “Ho dovuto fare, quasi sempre, del design per la necessita` di completare o arredare gli edifici da me progettati e costruiti sotto una spinta di necessita`, che e` sempre buona consigliera nel cercare la semplicita` quasi che gli oggetti progettati dovessi costruirli con le mie mani. Un bel libro sulla storia del Giappone ha per titolo “The nobility of failure” e potrei parafrasare questa asserzione dicendo che la mia preferenza va, nel ricordo, ad alcuni di quegli oggitti, da me disegnati, che non hanno avuto particolare successo di pubblico : una lampada da casa di Artemide, mobile nello spazio (1970), un devano di Cassina con la coperta di cavallo, una libreria pieghevole e, per ultimo, la sventurata collezione Broomstick.”
7. Filosofia del design “Nel design cio` che conta e` il concetto espresso con uno schizzo” “Tutti oggetti desegnati solo come espressione di un concetto elementare che avrebbe potuto assumere forme diversissime (come poi ha assunto nelle numerose copie).” “E`, forse, il modo da me preferito di diseganre, perche` ogni preoccupazione stilistica formale anche quando, come ora, il mio intento si concentra sulle opportunita` formale anche quando, come ora, il mio intento si concentra sulle opportunita`, come europeo, di non dimenticare la Storia e di fare del redesign prendendo a prestito, per non lasciarli morire come una pecie in via di estinzione, vecchi modelli che, rivisitati e alterati per il nostro uso, diventatano un altra cosa e riportano nel presente un ricordo che si potrebbe perdere, mettendo cosi` in atto, come in architettura, una particolare attenzione alle preesistenze ambientali anche nel design. Non abbiamo gisogno per questo, come gli Americani, di crearci un post-modern.”
8. Filosofia del design “La mia passione e` l’architettura. Il design e` una cosa che faccio con la mano sinistra.” “La mia passione e` l’architettura. Il design e` una cosa che faccio con la mano sinistra.” Niente di strano, forse, per un figlio d’arte (il padre Pier Giulio fu un noto architetto). E pero` ammetteva Vico Magistretti, “il design e` il solo modo per entrare in contatto col prossimo”. E proprio il design lo vide esordire, nel 1945, quando “le cose di cui c’era bisogno, letti, comodini, librerie, le facevi quasi con le tue mani”. Creo` celebri lampade : Eclisse (1965), la Selene (1969) e il divano Sindbad (1981).” “Semplicita` significa mancanza non di decorazione ma di decorazione ridondante. E` il dettaglio concettuale che attira l’attenzione. Questo e` il design che mi piace : il concept design”. In architettura, per sua ammissione, trovo` un proprio linguaggio solo nel 1958, con villa Arosio ad Arenzano (Genova). L’anno dopo partecipo` all’impresa collettiva del quartiere QT8 di Milano con la Chiesa di Santa Maria Nascente. Con la citta` mantenne un rapporto speciale, dalle torri di piazzale Aquileia (1964) al deposito della metropolitana a Famagosta. (2000).
9. 675 Maralunga , 1973 Poltrona, pouf e divani con sturttura in acciaio e basi di appoggio in materiale plastico di colore nero. Imbottitura in poliuretano espanso schiumato privo di CFC e ovatta di polestere. Cuscini sedile in poliuretano espanso e ovatta di poliestere. Schienale dotato di poggiatesta ribaltabile atto a consentire l’utilizzazione in versione bassa o alta, con convertibilita` istantanea. Nei divani il poggiatesta e` indipendente per ogni singolo posto. Rivestimento in tessuto o in pelle.
10. Dati tecnici (maralunga) Maralunga 2 posti divano 166 x 95 x H72-100/45cm Maralunga 3 posti divano 283 x 95 x H72-100/45cm Maralunga poltrona 99 x 95 x H72-100/45cm Maralunga pouf 88 x 60 x H45cm
11. Atollo 233, 1977 Atolllo 233 e` una lampada da tavolo dalle linee geometriche semplici e pulite, in alluminio verniciato lucido nero o bianco. La lampada e` stata messa in produzione da Oluce nel 1977 e oggi viene riproposta nelle versioni “rivisitate” di vetro nero trasparente e vetro di Murano opalino. Atollo e` uno dei prodotti piu` significativi dell’architetto e designer Vico Magistretti, uno dei piu` grandi esponenti dell’Italian Design spentosi il 19 settembre 2006.