Nella vita di tutti i giorni, così come nel mondo del lavoro, esistono momenti in cui si creano delle “impasse comunicative” con chi ci circonda che possono intaccare la nostra qualità della vita, personale e professionale. L'obiettivo è mparare ad affrontare in modo costruttivo le divergenze che se non adeguatamente affrontate si potrebbero trasformare in veri e propri conflitti.
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Le parole per dirlo: come affrontare le conversazioni difficili in azienda
1. ‘Le parole per dirlo’
Counseling di gruppo per una
comunicazione autorevole
2014
www.lucianazanon.it
2. Premessa
Nella vita di tutti i giorni, così come nel mondo del lavoro,
esistono momenti in cui si creano delle “impasse
comunicative” con chi ci circonda - familiari, colleghi,
collaboratori o superiori - che possono intaccare la nostra
qualità della vita, personale e professionale.
Molte di queste situazioni sono associate a micro
conflitti, diversità di vedute, giudizi stereotipati, impegni
mancati, scelte non condivise e hanno un impatto
rilevante sulla nostra carriera, sulle nostre relazioni e in
generale sulla nostra qualità della vita.
www.lucianazanon.it
3. Premessa
Potrebbero essere delle situazioni in cui, ad esempio, si vorrebbe dire
ad un collega che ha un comportamento poco rispettoso, riprendere
un collaboratore per un impegno mancato, esprimere al proprio capo
il dissenso per una decisione che ci coinvolge, o ancora chiedere
qualcosa per sé.
Quando la “posta in gioco” è alta o le opinioni degli interlocutori non
sono allineate si crea un forte coinvolgimento emotivo e può diventare
critico prendere decisioni ottimali e agire al meglio.
Proprio per la delicatezza di queste situazioni gli individui tendono a
gestirle in modo istintivo e poco efficace: o evitando qualsiasi
chiarimento per timore di scoprirsi, di offendere o, al contrario,
lasciandosi guidare dall’aggressività ed escalation conflittuali.
Entrambe le opzioni sono altamente improduttive.
www.lucianazanon.it
4. Finalità
La proposta di un Counseling di gruppo sulla
comunicazione autorevole ha come finalità quella di
migliorare la capacità degli individui di affrontare le
situazioni relazionali critiche o che potrebbero diventare
tali.
Per fare questo occorre uscire dal meccanismo istintivo
“non dire - ingoiare - covare - esplodere” e apprendere
nuove strategie per riconoscere e gestire tutte quelle
conversazioni che, se ben affrontate, possono diventare
risolutive.
www.lucianazanon.it
5. Cos’è un gruppo di Counseling
È un piccolo gruppo omogeneo (per funzione o per
tematica) di 7-8 persone, uno spazio in cui
proporre e analizzare situazioni relazionali critiche.
Le persone partecipanti possono appartenere sia
alla stessa divisione e quindi conoscersi e
condividere problematiche comunicative sia a
divisioni diverse e aderire alla proposta per una
motivazione di crescita personale.
www.lucianazanon.it
6. Finalità
Nel Counseling di gruppo non si forniscono nuove
strategie manageriali o comunicative ma il lavoro è
orientato a far scattare un click che permetta alle
persone di superare vecchi schemi limitanti
costruiti nel corso della propria storia per
scriverne di nuovi più attuali, efficaci e soprattutto
frutto di una libera scelta.
www.lucianazanon.it
7. Obiettivi
Far emergere le reali situazioni problematiche e critiche che
effettivamente
caratterizzano
l’attività:
relazionale,
professionale e organizzativa.
Ricercare e individuare in gruppo, con l ’azione di facilitazione
esercitata dal Counselor, strategie alternative mediante le quali
affrontare problemi e criticità reali.
Arricchire la gestione della propria attività attraverso una
riflessione su di sé, sulla propria azione e sui propri
comportamenti gestionali nelle situazioni più impegnative e
sfidanti, aumentando in questo modo la consapevolezza di sé.
Garantire un primo accompagnamento all’utilizzo pratico dei
metodi, delle tecniche e degli strumenti appresi durante il
percorso.
www.lucianazanon.it
8. La cosa più importante
Il momento più importante di tutta la discussione, quello che
aiuta ad uscire dagli schemi ripetitivi, è quando chi porta il caso
riesce ad esercitare un’importante capacità: l’ascolto di sé. In
particolare, sollecitato dal Counselor, comincia a chiedersi:
•Cosa sento, quali sensazioni ho
•Cosa mi dico, quali sono i pensieri automatici
•Perché è una situazione per me critica, cosa mi mette in crisi
•Cosa voglio ottenere per me affrontando la conversazione con il
mio interlocutore
•Cosa voglio per l’altro e per la relazione
•Cosa voglio per il mio gruppo di lavoro
www.lucianazanon.it
9. La consapevolezza
I temi trattati naturalmente dipenderanno di volta in volta dalle
situazioni critiche segnalate.
Possiamo però ipotizzare che tutte le situazioni, data la natura del
tema, presenteranno un elevato coinvolgimento emotivo.
Per affrontarle al meglio quindi sarà necessario uscire da quello che gli
esperti chiamano il ‘sequestro emotivo’ ovvero quel particolare
stato in cui le emozioni travolgono e neutralizzano la capacità di
agire e prendere decisioni consapevolmente.
Per questo durante il laboratorio si proporranno momenti di ascolto di
sé, delle proprie emozioni e dei pensieri conseguenti.
Si utilizzeranno quindi esercizi di respirazione, di percezione del
proprio corpo e di energizzazione.
www.lucianazanon.it
10. Modelli teorici
Nel corso della trattazione dei casi il Counselor fornirà dei
modelli teorici che aiutino i partecipanti a leggere quanto
avvenuto con modalità diverse dagli automatismi che
normalmente si mettono in atto.
Questo consentirà di fornire e/o approfondire dei contributi
teorici che però si possano applicare immediatamente
nella lettura del contesto e nella definizione di nuove
strategie di comportamento.
www.lucianazanon.it
11. Back office
Tra un incontro e l’altro il lavoro non si interrompe ma anzi il
gruppo continuerà a lavorare sugli stimoli che il Counselor
invierà.
In particolare:
verranno restituiti ai partecipanti i feedback principali di
quanto avvenuto durante la sessione
saranno ideate ed inviate esercitazioni, letture e
sperimentazioni a seconda di quanto emerso durante gli
incontri e specifiche per i diversi partecipanti
si attiveranno esercizi di consapevolezza e di ascolto di sé
durante la vita lavorativa di tutti i giorni
saranno forniti stimoli ai partecipanti per la
progettazione degli incontri successivi.
www.lucianazanon.it
12. Adesione
Aderire ad un gruppo di counseling richiede impegno alla
partecipazione, ma anche alla condivisione delle proprie
situazioni critiche e alla riservatezza che questo comporta.
Richiede inoltre responsabilità individuale e capacità di
mettersi in discussione e di cercare le soluzioni con i propri
colleghi.
Proponiamo pertanto che l’adesione al Counseling di
gruppo sia scelta liberamente.
www.lucianazanon.it
13. Chi siamo
luciana zanon & network
Il nostro è un network di professionisti senior che
lavorano nella consulenza con competenze e storie
diverse.
Insieme condividiamo lo stesso ottimismo nella
crescita e nell’evoluzione del genere umano
attraverso la creatività, il lavoro e il confronto.
Lavoriamo indipendentemente, ma spesso ci
cerchiamo per confrontarci e realizzare progetti
innovativi integrando competenze ed esperienze
diverse.
www.lucianazanon.it
www.lucianazanon.it