Favola d'amore

'Leggere il Mondo' Percorsi di Lettura, Letteratura e Scrittura a cura di Loredana Gatta CPIA 3 Sud Milano- Rozzano (MI1
“Favola d'amore”
una canzone liberamente ispirata
a “Le trasformazioni di Pictor”
di Hermann Hesse
Percorso di Lettura, Letteratura e Scrittura:
dalla musica alle parole alle immagini
***
CPIA 3 Sud Milano - a cura di Loredana Gatta

'Leggere il Mondo' Percorsi di Lettura, Letteratura e Scrittura a cura di Lor2
Letteratura e musica
Il brano ‘Favola’ del cantautore italiano Eros
Ramazzotti è liberamente ispirato a:
•"Favola d'amore - Le trasformazioni di
Pictor" di Hermann Hesse, vedi testo
•Hermann Hesse: scrittore, poeta e pittore
tedesco (nacque a Calw, il 2 luglio 1877)
naturalizzato svizzero, vinse il Premio
Nobel per la Letteratura nel 1946 e morì a
Montagnola il 9 agosto 1962.
> Video illustrato della canzone Favola

‘Favola’ di Eros Ramazzotti (1)
… E raccontano che lui si trasformò *
in albero e che fu
per scelta sua che si fermò
e stava lì a guardare
la terra partorire** fiori nuovi …
Si racconta che Pictor (il protagonista) decise di trasformarsi in albero per sua scelta,
per guardare la Terra nelle sue stagioni … ma gli alberi non possono muoversi …
* Osserviamo l’uso del passato remoto, il tempo più utilizzato nelle favole: la frase inizia con la
congiunzione “e” per suggerire che altri fatti sono già avvenuti prima (la storia è una ‘continuazione’ ?
Non lo sappiamo).
** partorire = fare nascere, mettere al mondo: la terra fa nascere nuovi fiori, che possiamo immaginare
come suoi ‘figli’.

… così
fu nido per conigli e colibrì
il vento gli insegnò i sapori di …
di resina* e di miele selvatico **
e pioggia lo bagnò …
L’albero Pictor diventa un nido (un rifugio) di conigli e colibrì, impara dal vento
i sapori della resina e del miele, viene bagnato dalla pioggia …
* resina = sostanza profumata e appiccicosa prodotta da alcune piante, come abeti e pini
** selvatico = che nasce naturalmente, spontaneo, non coltivato dall’uomo (il miele selvatico è
naturale, prodotto dalle api libere, che non sono allevate dall’uomo).

“… La mia felicità” - diceva dentro se stesso -
“ecco... ecco ... l'ho trovata ora che
ora che sto bene
e che ho tutto il tempo per me
non ho più bisogno di nessuno
ecco la bellezza della vita che cos'è.”
L’albero Pictor pensa di avere finalmente trovato la felicità: sta bene, ha tutto il
tempo che vuole per se stesso e non ha bisogno degli altri (o lo crede).

Ma un giorno passarono di lì
due occhi di fanciulla
due occhi che avevano rubato al cielo
un po' della sua vernice
e sentì tremar la sua radice …
Un giorno, davanti all’albero Pictor, passa una ragazza con gli occhi azzurri
come il cielo e Pictor si sente tremare (per l’emozione) fino alle sue radici …

Quanto smarrimento d'improvviso dentro sé
quello che solo un uomo senza donna sa che cos'è
e allungò i suoi rami per toccarla …
Capì che la felicità non è mai la metà
di un infinito …
L’albero Pictor è confuso, come tutti gli uomini
soli: cerca di toccarla con i suoi rami…
E comprende finalmente che solo in due
si può trovare la felicità.
*Possiamo fare riferimento a una delle idee più antiche dell’umanità, dalla filosofia cinese
dello yin e yang: le forze opposte creano la tensione della trasformazione, necessaria alla
vita.

Ora era insieme, luna e sole,
sasso e nuvola.
Era insieme riso e pianto,
o soltanto
era un uomo
che cominciava a vivere!
L’albero Pictor diventa molte cose insieme …
luna e sole, sorriso e pianto… e ricomincia a
vivere …
Ecco di nuovo le forze opposte: Luna/Sole, sorriso e pianto,
felicità e tristezza. Le conclusioni sono semplici… una specie
di Paradiso che non è “la salvezza” ma una ricerca dell’amore.
Per l’autore è l’amore per una donna o per altro (un figlio, una
madre, la sorella..): rimane la certezza che solo nella
trasformazione possibile in coppia si trova la vera felicità.

Ora
era il canto che riempiva
la sua grande,
immensa solitudine,
era quella parte vera
che ogni favola d'amore
racchiude in sé
per poterci credere.
“Una favola d’amore” scrive l’autore,
come tutte le vere fiabe rappresenta
non solo un’invenzione, ma qualcosa
di realmente vissuto: attraverso testo
e immagini descrive la dualità, la
“bipolarità del tutto”.

Approfondimenti:
le parti dell’albero - le radici

Approfondimenti:
le parti dell’albero – tronco e rami

Approfondimenti: le parti del fiore

Ricerca di “modi di dire” e proverbi
- guardare la terra partorire
fiori nuovi
- due occhi che avevano
rubato al cielo un po' della
sua vernice (metafora)
- sentì tremar la sua radice
Sulle stagioni: “Ciò che la neve
cela, l'estate rivela.” “Ogni frutto
vuole la sua stagione.” (…)
Troviamo altre metafore: ha una
vista d’aquila, è forte come un
leone, quella macchina è un
fulmine, lei è nel fiore degli anni…
“Tremare fino alle radici”
tremare tutto (altro: tremare come
una foglia)

Ricerca di “modi di dire” e proverbi
era insieme, luna e sole, sasso e
nuvola, riso e pianto,
era il canto che riempiva la sua
grande, immensa solitudine,
era quella parte vera che ogni
favola d'amore racchiude in sé
per poterci credere.
Sul dualismo “”Essere come una
notte senza stelle” “Sono come
l'acqua e il fuoco” (...)
Solitudine: Soli non si starebbe
bene nemmeno in Paradiso
Sulle favole … ”Lupus in fabula”
“Raccontare favole” “Il lieto fine
esiste in tutte le favole “ (...)

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