3. Joint Venture in 3 minuti credits - www.100open.com/toolkit
1. Scegliete qualcuno che non conoscete
2. Presentatevi
3. Immaginate un’impresa che potreste realizzare insieme
4. Date un nome alla vostra startup
4. Joint Venture in 3 minuti credits - www.100open.com/toolkit
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11. Le imprese che vogliono
innovare, traggono molti più
benefici se nel farlo
utilizzano un mix di idee
interne ed esterne,
dividendo rischi e benefici
del processo.
Henry Chesbourgh, 2003
12. Perchè?
Ci saranno sempre più idee interessanti
fuori dalle nostre organizzazioni che
dentro. E’ la legge dei numeri.
(Reid Hoffman)
13. Non riguarda solo grandi aziende e startup. Ma
anche il rapporto con utenti, cittadini, comunità di
riferimento.
14. I “challenge prizes”
esistono da secoli.
Oggi sono sempre
più usati per
affrontare le
grandi sfide
sociali.
Fonte: Nesta Challenge Prizes. A Practical Guide 2014
15. Aprire l’innovazione = valorizzare idee interne
ed esterne, attraverso partenariati più o meno
formali.
Local to you = 3 cooperative sociali + 1
partner industriale + 1 giovane esperto di
tecnologia e finanza
16. Far parte di un
ecosistema ben
funzionante, che abiliti
la co-creazione, diventa
essenziale per far
funzionare l’open
innovation
18. COMO NExT - Innovation Ramp Up - Consorzio S&F
Innovation RampUp è un percorso di accompagnamento articolato in tre momenti formativi e consulenziali:
1) Il Mondo è cambiato – il primo modulo si svolge nell’arco di 4 mezze giornate per 8 partecipanti e, attraverso visite ad imprese
innovative, business games e lezioni frontali, ha l’obiettivo di accompagnare i partecipanti ad una consapevolezza: il mondo non sta
cambiando, è già cambiato. Il percorso mette al centro la tecnologia come strumento abilitante per fare impresa trasversalmente a tutti
i settori del mercato.
2) Il mio mondo è cambiato – il secondo modulo, più mirato sull’azienda specifica e articolato in circa 6 mezze giornate; in questo
caso è l’azienda ad accogliere il team di consulenza aprendo le proprie porte. Questo secondo modulo si pone come obiettivo
l’elaborazione di un documento di macroanalisi dell’impresa macro assessment con suggerimenti tecnici e linee di indirizzo da lasciare
in “dotazione” e a partire dal quale valutare l’avvio di un percorso di innovazione.
3) Adesso cambio io – il terzo modulo consiste nella traduzione del documento di macro assessment in un progetto di sviluppo vero
e proprio, quindi nella sua realizzazione, che l’azienda è libera di adottare o meno con il “Sistema ComoNExT” o con qualsiasi altro
fornitore.
24. 1. Definizione del problema
2. Design del processo
3. Partnership autentiche
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
4 elementi chiave
25. Se avessi solamente
un'ora per salvare il
mondo, passerei 55
minuti a definire bene
il problema e 5 a
trovare la soluzione
A. Enstein
26. Un problema ben definito….
I costi per erogare i servizi sono troppo alti e
devono essere ridotti tramite l’introduzione di un
software
Il servizio xy di raccolta rifiuti nella città di z
impiega più tempo della media per completare il
percorso. Come possiamo accorciare i tempi di
consegna in modo da risparmiare risorse da
dedicare a nuovi investimenti?
27. Un problema ben definito….
Non possiamo dipendere solo dagli appalti della PA,
dobbiamo entrare in nuovi mercati
Il nostro fatturato deriva esclusivamente da commesse
della PA. Come possiamo rispondere in maniera più
imprenditoriale alle crescenti richieste di welfare delle
persone e al tempo stesso generare maggiori opportunità
di occupazione?
28. Dove partire per definire un problema:
Breve descrizione del problema
Dove si verifica il problema e in che periodo
Perché è importante risolverlo
Domande che invitano ad approfondire
29. “Il futuro è incerto e questa
incertezza è il cuore della
creatività”
Fritjof Capra
31. Curiosità: abbiamo chiesto a 140 cooperative di definire
i propri ambiti di innovazione con orizzonte 3 anni
Guida Open Innovation Cooperativa, CoopUp In 2016
32. 1. Definizione del problema
2. Design del processo
3. Partnership autentiche
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
4 elementi chiave
33. Qual è il modo più efficace
per risolvere il nostro
problema?
Ipotizziamo di non averne
idea o di non voler partire
da zero.
Possiamo disegnare vari
modi per coinvolgere
collaboratori, soci, utenti,
cittadini o innovatori di
vario tipo nell’ispirare e
co-creare la risoluzione
delle nostre sfide.
Guida Open Innovation Cooperativa, CoopUp In 2016
34. Hackaton - sicurezza e cura
Gruppo Cooperative Sociali (PC)
Workshop - servizi digitali
1 Cooperativa sociale (RE)
Ecosistema collaborativo
Gruppo cooperative intersettoriale (BO)
Co-progettazione call4solution
Gruppo cooperative intersettoriale (RN)
36. “Le aggregazioni che in passato si
costituivano naturalmente sulla base
dell’identità, oggi si creano sulla
spinta di sfide comuni
intenzionalmente orientate
all’innovazione”
Guida all’Open Innovation Cooperativa, CoopUp In
37. 1. Definizione del problema
2. Design del processo
3. Partnership autentiche
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
CULTURA AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
4 elementi chiave
38. OI è fiducia e riconoscimento dei
reciproci interessi
39. Molti progetti di
open innovation
falliscono perché
non si è fatta
chiarezza su
reciproci punti di
vista, aspettative e
motivazioni.
Sintomi:
disimpegno dei
vertici; decisioni
rimandate; enfasi
eccessiva su aspetti
economici; …..
40. Cosa motiva
chi decide di
partecipare
ad un’azione
di open
innovation?
Fonte: Nesta Challenge Prizes. A Practical Guide
2014
41. Nuovi mercati per servizi già esistenti (cooperative)
Nuovi servizi per il mercato già esistente (albergatori)
Accedere a nuove competenze (cooperative)
Mettere a disposizione competenze per cambiare il mondo (hacker)
42. Poiché la specie umana è
collaborativa, le innovazioni
più incisive sono quelle che
nascono dalla cooperazione.
Michael Tomasello
44. Potenziali partner
all’orizzonte?
In Italia solo nel 2016 sono
usciti 34 bandi per progetti
di innovazione sociale per
quasi 1 miliardo di euro di
erogazioni pubbliche e
private.
Temi: assistenza sociale,
sostegno alla persona,
welfare e housing sociale;
cultura, turismo e ambiente;
mobilità sostenibile;
assistenza sanitaria.
Terzo rapporto CERIIS sull’innovazione sociale,
cap. 9, 2016
45. 1. Definizione del problema
2. Design del processo
3. Partnership autentiche
CULTURA AZIENDALE
CULTURA
AZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
CULTURAAZIENDALE
4 elementi chiave
46. Questo è un sondaggio.
Quali sono i principali
ostacoli all’innovazione nella
tua organizzazione?
47. Lo abbiamo chiesto anche in altre occasioni, ecco le principali risposte
(per frequenza di citazione)
PROBLEMI RELAZIONALI
conflittualità, mancanza di
fiducia e delega, personalismi
DIFFICOLTÀ PERSONALI
avversione al rischio,
paura di perdere potere,
paura di sbagliare,
demotivazione
CULTURA ORGANIZZATIVA
sindrome del “non è stato
inventato qui”; sindrome del “si
è sempre fatto così”; scarsa
comunicazione tra uffici;
gerarchie rigide
FALSI PROBLEMI
Mancanza di tempo;
Mancanza di competenze;
“la PA non lo consente”
48.
49. Quindi?
Non aspettare di avere tutto in ordine.
Inizia in piccolo, poi valuta, aggiusta e
scala.
50. Molte realtà hanno creato spazi
di incubazione di idee all’interno
delle proprie strutture o affittato
postazioni per i dipendenti negli
spazi di co-working del
territorio.
51. “La cultura dell’innovazione è più nel dominio
dell’antropologia che in quello della tecnica.
È parte essenziale del modo con il quale ci si
adatta, si anticipano i tempi, si conquista
valore aggiunto, si genera crescita e
occupazione, si favorisce la comprensione di
come stanno le cose”
Luca De Biase
54. Innovare =
alterare l’ordine
delle cose stabilite
per fare cose nuove
(dizionario etimologico)
Gestire il
cambiamento
a partire da ciò
che c’è
il “come” è tanto
importante quanto
il “cosa”
55. “The next big thing will be a
lot of small things”
Thomas Lommée