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Litosfera  lithos  = pietra
Idrosfera  hydor  = acqua
Atmosfera  atmòs  = vapore
Biosfera  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Mercurio Venere Venere
Marte
Giove Saturno Urano Nettuno
Massa totale = 5 x 10 15  t  ( 1x 10 -6  della m terrestre) ,[object Object],[object Object],[object Object],Atmosfera  terrestre
La terra non è stata in grado di mantenere un’atmosfera primitiva simile a quella dei  pianeti esterni:    le alte temperature raggiunte  hanno permesso ai gas leggeri di superare la velocità di fuga Come e quante volte è cambiata l’atmosfera terrestre?
la composizione dell’atmosfera primordiale della Terra  non era ossidante  come quella odierna era probabilmente ricca di  metano,   ammoniaca ,  molto  vapor d'acqua,   biossido e monossido di carbonio ossidi di azoto   e anche   idrogeno   miscuglio paragonabile a quello che possiamo riscontrare in prossimità di emissioni vulcaniche. CO  H 2 O  CO 2   HCl H 2 NO,  NO 2
[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Indispensabili agli esseri viventi, influenzano scarsamente la dinamica del tempo meteorologico Schermando gli infrarossi consente il mantenimento delle temperature a livelli compatibili con l’esistenza della vita Composizione odierna dell’atmosfera
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Sferule vetrose provenienti dallo spazio, Polveri vulcaniche  Pollini, spore ecc. Residui di combustione Abrasione dell’asfalto Polveri di cemento…. ecc.
Senza atmosfera il cielo apparirebbe nero, E il sole sarebbe visibile come un disco brillante più grande delle altre stelle, semplicemente perché più vicino
strato limite planetario:  Secondo alcuni   1500 Km  (dove non è più possibile distinguere tra gas dell’atmosfera terrestre e gas interplanetari) Secondo altri     magnetopausa  (64 000 km)
Lo studio della atmosfera Tra i 35  i 160 Km le quote sono troppo alte per i palloni e le sonde e troppo basse per i satelliti
[object Object],[object Object],[object Object],Omosfera ,[object Object]
 
La pressione si riduce di 1/10 ogni 20 Km
[object Object]
[object Object],contiene il  ≃  90% dei gas e il 75% del vapore acqueo atmosferico  in essa avvengono i cambiamenti che danno luogo alle formazioni meteorologiche su scala planetaria È l’unico strato abitato da esseri viventi.
Gradiente termico verticale medio - 0,65°C ogni 100m Ai suoi limiti superiori la temperatura scende sino a circa  -50 °C.  I movimenti verticali e orizzontali delle masse d’aria sono legati alla rotazione terrestre e alle disomogenee distribuzioni di P e T tropopausa
[object Object],[object Object],La  troposfera   arriva a  17 km all'Equatore  e  a  7-8 km ai poli . Questo è dovuto alla rotazione terrestre e alla variazione di densità in relazione alle di fferenze di temperatura tra i poli e l’equatore.
2. Sratosfera   ( t° sale con l’aumentare della quota) ,[object Object],[object Object],[object Object],Notate l’andamento della temperatura
[object Object],[object Object],2. Sratosfera
3. La  mesosfera ,[object Object],[object Object],[object Object],è lo strato dove noi vediamo le cosiddette " stelle cadenti ", meteore che cadono verso la Terra e bruciano al contatto con l’atmosfera. ,[object Object]
Nella  mesosfera,  all’alba o al tramonto, è possibile osservare le  nubi nottilucenti  formate da sottili aghetti di ghiaccio Nubi nottilucenti Visibili in estate al crepuscolo
4. Termosfera   da 90 fino a 500Km   ( t° sale con l’aumentare della quota) ,[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],4. Termosfera  da 90 fino a 500Km
la porzione più esterna della mesosfera e la termosfera costituiscono la  Sfruttando le proprietà della ionosfera Marconi effettuò la  prima trasmissione transatlantica nel  12 dicembre 1901.   Nella stazione ricevente di St. John, a  Terranova , Marconi ricevette in cuffia un triplice segnale - la lettera  'S'  dell'alfabeto Morse composta da  tre punti  - emesso dalla stazione trasmittente posta a Poldhu, in  Cornovaglia.  Terranova Cornovaglia.   Ionosfera  (60-500 km)
[object Object]
ionosfera ,[object Object],[object Object],[object Object]
Strato D  riflette le onde lunghe  fino a 3 MHz:  fra i 60 e gli 80 km . Gli ioni e gli elettroni si ricombinano velocemente e pertanto l'effetto netto della ionizzazione è piuttosto basso,  di notte è  praticamente nullo. Strato E onde medie  fino ai 10 MHz. 90 - 120 km . Il gas ionizzato è l'O 2 . La velocità di ricombinazione è minore rispetto allo strato D, e di notte permane una debole ionizzazione.   Strato Es onde corte  fino a 200 MHz É uno strato  sporadico,  che compare talvolta alla quota di 100 km, per brevi intervalli di tempo (da pochi minuti a qualche ora) . Strato F onde  cortissime fra i 130 e i 500 km e. Il gas ionizzato è l'ossigeno atomico (O).  Durante il dì  lo strato F si divide in due ulteriori sottostrati, F1 200-250Km(interno) ed F2 400-500Km(esterno), nei quali la ionizzazione assume proprietà differenti.
5. Esosfera ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],insieme costituiscono l’alta atmosfera. L’alta atmosfera contiene anche la  magnetosfera .
[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],Le fasce di Van Allen ,[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Le fasce di Van Allen sono due:
 
L’Ozono nell’Atmosfera Terrestre
ozonosfera Ozonosfera: tra i 10 e i 50 Km di altezza con un massimo intorno a 25 Km Nella stratosfera è presente  l’ ozonosfera
Distribuzione verticale di O 3  in atmosfera Ozono stratosferico Costituisce il 90% dell’O 3 dell’atmosfera terrestre Ozono troposferico Costituisce il 10% dell’O 3 dell’atmosfera terrestre REGIONE POLARE MEDIE LATITUDINI TROPICI
[object Object],[object Object],[object Object],Importanza dell’ozono nell’atmosfera terrestre
L'OZONO  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],L’ozono si forma in vari modi: 1. Per riscaldamento dell’ossigeno ad altissime temperature, 2. facendo passare una scarica elettrica in atmosfera contenente ossigeno 3. per effetto di raggi U.V.
e si distrugge ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],soprattutto oltre i 30 Km di altezza  laddove le radiazioni U.V., inferiori ai  242 nm (dure) , dissociano l’ossigeno molecolare in ossigeno atomico che si combina rapidamente con un’altra molecola di ossigeno  O + O 2  —> O 3   L’ozono stratosferico si forma Una diminuzione di appena l’1% di Ozono stratosferico causa un aumento del 2% di U.V. dannosi che raggiungono il suolo
Il buco nell'ozonosfera ,[object Object],[object Object],[object Object]
Unità Dobson colonna atmosferica Colonna totale numero totale di molecole  di un costituente  in una colonna di sezione unitaria  che va dalla superficie terrestre alla sommità dell’atmosfera U D  Unità DOBSON spessore in  centesimi di millimetro(1/100)mm  che avrebbe lo strato se  tutto l'ozono  fosse compresso a temperatura e pressione normali (a 0º C e ad 1 atmosfera di pressione ( 1013.25 millibar).  Se tutto l’ozono stratosferico fosse portato alla pressione di 1 atm il suo spessore sarebbe di  3 mm = 300 U D
DOBSON UNIT 200  300  400 Esiste un forte  ciclo stagionale  dell’ozono alle medie ed alte latitudini, con  un massimo   di O 3  colonnare alle alte latitudini  al termine della notte polare  (inizio primavera). Total Column – 1979 Average Variazioni nella colonna totale di O 3  si osservano principalmente al variare della latitudine: la colonna totale di ozono in genere aumenta spostandosi dall’equatore verso le regioni polari.
Valore medio per il mese di ottobre della quantità di ozono sull'Antartide dal 1981 al 1991, in   unità Dobson (DU).
 formazione di un vortice polare, durante l'inverno, che porta all'isolamento dell'aria al suo interno rispetto a quella delle medie latitudini;    forte abbassamento della temperatura all'interno del vortice tale da consentire la formazione delle  nubi polari stratosferiche ;    ritorno della luce solare all’inizio della primavera, sviluppo di reazioni  sulla superficie delle nubi polari stratosferiche e conversione di specie di cloro inattive in specie attive; Le condizioni per lo sviluppo del buco nell’ozonosfera sono:    innesco del ciclo catalitico di distruzione dell'ozono;  il processo è a questo punto rapidissimo e progressivo per i successivi due mesi .
Nubi Stratosferiche Polari  Le  Nubi Stratosferiche Polari  ( PSC , Polar Stratospheric Clouds) si formano a quote comprese tra i 20 e i 30 km, a temperature sufficientemente basse, da consentire la  condensazione in particelle di acido nitrico e ghiaccio , nonostante le condizioni di bassissima umidità della stratosfera.  Le PSC giocano un ruolo fondamentale nel fenomeno della  deplezione del’ozono  stratosferico, in quanto forniscono la superficie sulla quale possono avere luogo le reazioni  che liberano i radicali attivi del  Cloro e del Bromo
I C una parte dei B e una parte degli A
 
a)  Cl  +  O 3   --------> Cl O  +  O 2   b)  Cl O  +  O  -------->  Cl  +  O 2
Il protocollo di Montreal, siglato nel 1987, è stato il primo documento internazionale che ha sancito l'obbligo di ridurre i clorofluorocarburi.   ,[object Object]
Strumentazione e tecniche per la misura dell’ozono stratosferico
La missione ENVISAT (ENVIronment SATellite) ENVISAT è il più grande satellite per l’osservazione terrestre mai realizzato per effettuare rilevamenti dell’atmosfera, degli oceani, della Terra e delle calotte polari.   Lanciato dalla base ESA di Kourou il 1 marzo 2002 su orbita polare elio-sincrona Ospita un carico utile di 10 strumenti, tre dei quali sono dedicati allo studio della chimica dell’atmosfera.
Il “vuoto” interplanetario
La radiazione solare e il bilancio termico
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],La  costante solare   è la  quantità di radiazione che arriva sulla Terra dal Sole per unità di superficie (m 2 ),  misurata sulla superficie superiore dell'atmosfera terrestre, su di un piano  perpendicolare ai raggi . Le misure più recenti compiute dai satelliti forniscono un valore di  1366 W/m².
[object Object],[object Object]
[object Object],È quindi la superficie terrestre a scaldare,  dal basso   e per irraggiamento, l'atmosfera.  L'aria è infatti trasparente alle onde corte (spettro del visibile), di cui ne assorbe il 18%,  mentre intercetta ben il 96% della radiazione infrarossa irradiata dalla superficie terrestre, mantenendo la temperatura costante e compatibile con la vita.
CO 2 ,  NOx, vapore acqueo, gas serra formano uno  schermo Raggi solari Superficie terrestre Effetto serra Radiazioni infrarosse
18% 31% Radiazione infrarossa uscente  67% Effetto serra 100% Energia irradiata dalla Terra 114% ,[object Object],La radiazione solare  assorbita dalla superficie terrestre viene riemessa sotto forma di  onde lunghe  infrarossi
Radiazione Solare : energia emessa continuamente dal Sole  pari a 1,73x10 17  J/sec. Costante solare  ( 1366 W/m² ): quantità di energia che in un secondo raggiunge, al limite superiore  dell’atmosfera, una superficie di 1 m 2 ,  orientata perpendicolarmente alla radiazione solare TERRA Riceve energia dal sole, la assorbe e la  converte in calore L’energia solare giunge alla Terra sotto forma di onde corte    luce Anche la Terra emette Energia, ma sotto forma di onde lunghe    infrarossi Radiazione Terrestre Il divario fra la radiazione Solare che entra  e la radiazione terrestre che esce costituisce il Bilancio Radiativo
TERRA Radiazione effettiva : radiazione solare  effettivamente assorbita dalla superficie terrestre pari al 47% della radiazione solare incidente Radiazione globale : 51% della  radiazione solare che giunge fino  alla superficie terrestre  4% riflessa dalla  superficie terrestre Energia emessa  (sotto forma di radiazioni ad onde lunghe) 23% Utilizzato per l’evaporazione 10% E’ speso nei moti  convettivi e turbolenti dell’aria 14% Forma la radiazione  notturna Il rapporto fra la quantità di energia che viene riflessa immediatamente nello spazio e l’energia totale in arrivo ( potere riflettente   o  albedo ) del sistema Terra-atmosfera si  può valutare intorno al 35% (31% l’atmosfera e 4% la superficie delle terre e gli oceani)
L’ energia solare   che arriva al suolo su un m 2  di superficie  Dipende dall’altezza del Sole  rispetto al piano dell’orizzonte varia nel corso dell’anno dando origine a: ,[object Object],[object Object],[object Object],Periodi più freddi   dovuti :  al minore apporto di energia
[object Object],[object Object],[object Object],Gradiente termico verticale diminuzione progressiva della temperatura con l’altitudine   Varia in funzione dell’umidità dell’aria In casi particolari, la temperatura invece di scendere può aumentare   inversione termica
altitudine latitudine durata del dì e della notte distribuzione delle terre e delle acque Inclinazione e ed esposizione dei versanti natura del suolo  (albedo: neve 90%, deserto 30% foreste 10%) presenza o meno di vegetazione Correnti marine Agglomerati urbani Fattori determinanti il variare della  TEMPERATURA
a. Altitudine ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
b. latitudine ,[object Object]
b. latitudine Uno  stesso fascio di raggi solari  si distribuisce su  una superficie minore (c) in prossimità dell'equatore e su una superficie maggiore in prossimità dei Poli (a).  Questa circostanza fa sì che nella prima situazione vi sia un maggiore apporto di calore per unità di superficie terrestre che nella seconda situazione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
c. Diversa durata del dì e della notte ,[object Object],[object Object]
d. Distribuzione delle terre e delle acque ,[object Object],[object Object],[object Object],le zone costiere sono  anche più piovose perché il riscaldamento dell'acqua produce vapore acqueo.
e. Inclinazione ed esposizione dei versanti ,[object Object],L’esposizione a nord o a sud dei versanti influenza notevolmente il riscaldamento
f. tipo di suolo e vegetazione ,[object Object],[object Object]
g. Correnti marine
h. agglomerati urbani ,[object Object],[object Object]
Che cos’è la temperatura? ,[object Object],[object Object],[object Object],È misurabile? Il legno e il ferro hanno o non hanno la stessa temperatura?
[object Object],[object Object],Uno di questi fenomeni è la  dilatazione termica   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],Immergiamo il termoscopio in una vaschetta; dopo un po’ di tempo segniamo sul tubo il livello dell’olio.  ,[object Object],Poi immergiamo il termoscopio nella seconda vaschetta e aspettiamo fino a quando il livello dell’olio si stabilizza. Che cosa possiamo concludere analizzando il livello dell’olio? Se il nuovo livello dell’olio è maggiore di quello precedente, diciamo che la  temperatura  della seconda vaschetta è maggiore della temperatura della prima.
Come nasce il Termometro? ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Scale di Temperatura Fahrenheit Celsius Kelvin Punto di ebollizione  Punto di congelamento 212 100 373.15 32 0 273.15 180 ° 100 ° 100 ° 1 kelvin = 1 grado Celsius
riassumendo ,[object Object],[object Object],[object Object]
Il termometro a minima e massima ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],minima massima Vapori Hg
Il termografo ,[object Object]
Temperature medie ,[object Object],[object Object],[object Object],Escursione termica Differenza algebrica tra la temperatura più alta e la temperatura più bassa
isoterme di gennaio Le  isoterme  sono linee che congiungono punti che hanno la stessa temperatura (in questo caso la stessa temperatura media mensile di gennaio e di luglio). isoterme di luglio
Carta delle isoterme  di gennaio
Zone terrestri in base alle temperature La  zona polare  artica è regione della terra limitata a sud dall'isoterma dei 10°C di luglio. Ciò  vuol dire che neanche d'estate si superano 10° in media. La  zona temperata  si trova nella situazione intermedia tra la polare e la zona torrida. È caratterizzata dalla massima differenza di temperature tra la stagione invernale ed estiva. La  zona torrida  boreale è quella che neanche in inverno scende mediamente sotto i 18° C. L’escursione termica annua è massima ai poli e minima all’equatore Un altro tipo di carta è quella isoampliatudinali o carte delle isodiafore cioè linee che uniscono le località con uguale variazione di un certo fenomeno, es. l’escursione termica annua
Inversione termica ,[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],Inversione termica al suolo
[object Object]
Inversione termica in quota ,[object Object],[object Object],[object Object]
La pressione atmosferica 1atm = 760 mm Hg = 1013 mbar  pressione normale BAROMETRO  = strumento che misura la pressione.  ALTA PRESSIONE Pressione superiore a quella normale. BASSA PRESSIONE Pressione inferiore a quella normale. FATTORI CHE INFLUENZANO LA PRESSIONE ALTITUDINE TEMPERATURA UMIDITA’
Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria umida ? Calda ? Fredda ? Rispondi e clicca La legge di Avogadro dice che volumi uguali di aeriformi nelle stesse condizioni di temperatura e pressione contengono lo stesso numero di particelle 80 Azoto x 28 u  + 20 ossigeno x 32 u Aria secca peso 2880 u 75 Azoto x 28 u + 15 ossigeno x 32u + 10 acqua x 18 u Aria umida peso 2760 u L’aria umida pesa meno dell’aria secca perché H 2 O che sostituisce in parte azoto e ossigeno pesa solo 18u contro 28u e 32u stesso volume    stesso n° di molecole  ⇐  s u 100 molecole   ⇒ Aria secca Aria umida
Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria  Calda ?  Rispondi e clicca 80 Azoto 28 20 ossigeno 32 Aria secca peso 2880 60 Azoto 28 15 ossigeno 32 Se riscaldata si dilata;senza cambiare numero di particelle Aria calda con peso 2160 Il volume iniziale con peso 2880u si dilata:un volume di aria calda pari a quello iniziale contiene meno particelle e quindi pesa meno
Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria  Fredda ? Rispondi e clicca 80 Azoto 28 u 20 ossigeno 32u Aria secca peso 2880 u Un volume d’aria si raffredda, si contrae,    numero di particelle  non cambia,   se la contrazione dimezza il volume di 100 particelle,  un volume uguale a quello iniziale contiene il doppio di particelle  pesa il doppio Aria fredda peso 5760 u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u
Conclusione: L’aria pesa , in funzione della sua composizione e temperatura in condizioni normali pesa 1.3 grammi/decimetro cubico L’ aria secca pesa più dell’ aria umida l’aria fredda pesa più dell’ aria calda Se l‘aria pesa , eserciterà anche una pressione sulla superficie della terra: in generale: alta pressione ,con aria secca, fredda bassa pressione , con aria umida, calda Il vento va da alta pressione a bassa pressione
Ma come si può misurare il peso di tutta la atmosfera terrestre e quindi la pressione esercitata ? L’atmosfera terrestre avvolge la terra, raggiunge uno spessore che  varia con la latitudine e presenta variazioni in composizione, densità, temperatura a seconda dell’altitudine Il peso si potrebbe calcolare se si conoscessero volume e densità della atmosfera: Peso = Vxdensità ma questi valori non sono noti o misurabili Pertanto si cerca di misurare il peso della atmosfera misurando la sua  pressione  e moltiplicandola per la superficie totale della terra Peso = pressione x Superficie Ma come si può misurare la  pressione ?clicca… Con il barometro! P
Barometro di Torricelli     in condizioni standard, al livello del mare e a 45 ° latitudine, Torricelli definì la prima unità di misura dell’atmosfera = atm Bacinella contenente mercurio Un tubo di vetro,chiuso ad un estremo, lungo  ~ 1 metro,  viene riempito di mercurio e inserito capovolto nella bacinella tenendolo tappato con un dito che viene tolto una volta immerso il tubo nel mercurio Il mercurio entro il tubo scende e si ferma a 760 mm dalla superficie libera Perché scende? Perché si ferma? Perché a 760 mm ? 76 cm
Il mercurio scende per effetto della gravità, lasciando spazio  vuoto  sopra; se si ferma significa che qualche forza si oppone alla sua discesa,  contrastando la forza di gravità; se si ferma a quella altezza significa che la forza che si oppone riesce a sostenere il peso di una colonnina di mercurio H=76 cm L’aria premendo sulla superficie libera del mercurio nella bacinella, esercita una pressione, che si trasmette nel fluido secondo la legge di Pascal, equilibrando la colonna di mercurio. Noto il peso della colonnina, lo si divide per la superficie della base del tubo e si ottiene la pressione dovuta al  mercurio che è equivalente a quella dovuta all’aria
in condizioni normali la pressione atmosferica vale circa 1,033 Kg f  /cm 2 Se la pressione atmosferica aumenta : il barometro segna un innalzamento del livello; viceversa se la  pressione esterna diminuisce Livello barometrico Pressione atmosferica
Perché non siamo schiacciati dal peso dell’aria? ,[object Object]
barografo
ISOBARE E CENTRI DI ALTA E BASSA PRESSIONE ISOBARE Linee chiuse, curve e concentriche ottenute collegando tutti i luoghi in cui la pressione atmosferica, ridotta al livello del mare e a 0°C, ha lo stesso valore La distinzione fra aree cicloniche e anticicloniche si effettua in base al confronto tra i valori di pressione in una massa d’aria e i valori di pressione misurati nelle aree circostanti.
ISOBARE MEDIE ANNUE
Le carte del tempo La pressione è  espressa in millibar. Quella normale è di  1013 millibar. Con riferimento ai valori delle isobare ( linee che uniscono punti di uguale pressione )nella carta è possibile individuare aree di alta e di bassa pressione
Saccature, promontori, selle, depressioni saccatura promontorio sella Vediamo le  figure bariche  principali associate alla dinamica meteorologica Saccatura in quota Minimo chiuso al suolo promontorio  lingua di alta pressione che si protende da un anticiclone con valori di pressione decrescenti    saccatura  lingua di bassa pressione che si protende da una depressione con valori di pressione crescenti    sella  zona compresa tra due minimi depressionari e due anticicloni opposti; in essa la pressione e’ costante o quasi costante .    Pendio  zona in cui la pressione cresce o decresce rapidamente
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
la forza che mette in moto l’aria è la   forza di gradiente  ed è direttamente proporzionale al Gadiente barico  =  differenza di pressione (mb o h Pa.)   distanza (° di meridiano)
Superfici con uguale pressione 1120 1118 1116 1114 Distanza km Il vento ha una velocità che varia con la differenza di pressione tra due zone e la loro distanza:secondo gradiente Meno veloce Più veloce isobare Velocità = K*DP/km BP BP AP
Il   vento ,[object Object],[object Object]
Il   vento ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],Verso destra nell’emisfero sett. Verso sinistra nell’emisfero merid. ,[object Object],[object Object],[object Object]
Nel nostro emisfero il vento  esce in senso orario  dalle aree di alta pressione ed  entra in senso antiorario  nelle aree di bassa pressione
Alta pressione-area anticiclonica Bassa pressione-area ciclonica Ipotesi terra rotante Vento segue gradiente di pressione e si muove  in senso orario uscendo dalla zona anticiclonica e in senso antiorario entrando nella zona ciclonica vento
Terra in rotazione:il vento segue gradiente di pressione ma si muove deviando dalla perpendicolarità :esce con moto orario dalla zona anticiclonica ed entra con moto antiorario nella zona ciclonica (nell’emisfero australe avviene l’inverso )
Legge di Buys-Bullot Dietro alla spalla destra  c’è l’area di alta pressione Davanti alla spalla sinistra  c’è l’area di bassa pressione B
Venti geostrofici l'andamento del vento è il risultato dell'influenza combinata di diversi fattori, e precisamente:  1 la forza del gradiente barico orizzontale  2 l'effetto di Coriolis  3 l'attrito  Oltre i 2000m, dove l’effetto di attrito con il suolo è nullo,  i venti soffiano paralleli alle isobare
Work part-financed by the European Union   Community Initiative INTERREG III B (2000-2006) Alpine Space  - project FORALPS   Bassa pressione o ciclone Alta pressione o anticiclone Legge di Ferrel Forza di Coriolis
Che tempo porta l'alta pressione?  L’aria che scende inibisce le formazioni nuvolose. In  estate  gli anticicloni sono associati a tempo  stabile e soleggiato ,  in  inverno  provocano spesso  nebbia  sulle zone pianeggianti.
  SCALA DI BEAUFORT PER LA MISURAZIONE DEL VENTO      Niente windsurf per oggi..... Le onde enormi, il mare completamente bianco e visibilità quasi a zero per la schiuma Oltre 64 Oltre 118 Oltre 32,7 Uragano 12 Gravi danni sulla terraferma Onde altissime, il mare annebbiato dalla schiuma 56 / 63 103 / 117 28,5 / 32,6 Fortunale 11 Alberi sradicati, danni alle strutture delle case Onde molto con creste che si rompono e chiazze di schiuma spumeggiantealte 48 / 55 89 / 102 24,5 / 28,4 Burrasca fortissima 10 Sulla terra primi danni alle case Onde molo alte che si rompono producendo schiuma 41 / 47 75 / 88 20,8 / 24,4 Burrasca forte 9 I rami più sottili si spezzano Le onde si ingrossano, sono molto alte e violente 34 / 40 62 / 74 17,2 / 20,7 Burrasca moderata 8 Gli alberi sono sbattuti, camminare comincia a diventare faticoso La schiuma delle onde viene spazzata via dal vento. 28 / 33 50 / 61 13,9 / 17,1 Vento forte 7 Si muovono i rami delle piante più grosse Si sviluppano grosse onde, con creste schiumose e spruzzi 22 / 27 39 / 49 10,8 / 13,8 Vento fresco 6 Gli alberi più giovani sono agitati dal vento, gli altri si muovono Le onde sono alte, lunghe e spumose molte si rompono 17 / 21 29 / 38 8 / 10,7 Vento  teso 5 I rami più leggeri si piegano, si alza la polvere La lunghezza delle onde cresce, le creste s'infrangono spesso 11 / 16 20 / 28 5,5 / 7,9 Vento moderato 4 Le bandiere leggere sono tese, le foglie in continuo movimento Le creste delle onde cominciano a frangersi 7 / 10 12 / 19 3,4 / 5,4 Brezza fresca 3 Le bandiere iniziano a muoversi e si può sentire il vento sulla faccia Si formano onde leggere 4 / 6 6 / 11 1,6 / 3,3 Brezza leggera 2 Il fumo incomincia a piegarsi Il mare è lievemente increspato 1 / 3 1 / 5 0,3 / 1,5 Bava di vento 1 Sulla terra il fumo sale in verticale, le foglie sono immobili Calma di vento, mare piatto  0 / 1  0 / 1  0 / 0,2  Bonaccia 0  Caratteristiche a terra   Condizioni  del mare   Velocità in nodi   Velocità km / ora  Velocità in m/sec Descrizione
Classificazione dei venti: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Classificazione dei venti:
Movimenti su scala media ,[object Object]
TRAMONTANA   vento freddo proveniente da Nord, può spirare in tutta la penisola SCIROCCO   vento proveniente dal Sahara, secco sulle coste  settentrionali dell’Africa e caldo-umido in Italia LIBECCIO   vento di sud-ovest spesso violento che può spirare in tutte le stagioni MAESTRALE   vento proveniente da Nord-ovest e particolarmente violento GRECALE   vento proveniente da Nord-Est  PONENTE   estivo. Lungo  le regioni tirreniche,  si manifesta durante le ore pomeridiane  LEVANTE   estivo. si manifesta durante le  prime ore del mattino  può preannunciare l'arrivo del brutto tempo
 
[object Object],I movimenti su piccola scala STAU    Freddo e umido sul versante svizzero Caldo e secco sul versante italiano è spesso coinvolto nella formazione delle valanghe Si chiamano venti orografici quegli spostamenti d’aria che sono costretti  a superare valichi montuosi.
BP AP Alta pressione   a nord delle alpi  e  bassa pressione nella pianura padana si genera un vento,  Stau , che risale il versante nord favorendo la condensazione del vapore e la precipitazione di neve:l’aria diventata secca discende lungo il versante sud comprimendosi e riscaldandosi  :aumento di temperatura e tempo  sereno : effetto fhon
BP AP Livello iniziale 0 1000m 2000m Temperatura massa aria ascendente°C 20 ° 1 0 ° 5° 5° 15° 25° una massa d’aria ascendente si espande e la temperatura diminuisce di  1°C/100m  oppure di  0.5°C/100  se il vapore condensa  Una massa d’aria secca discendente si comprime e si riscalda di  1°C/100m Esempio:  Massa ascendente da 0m a 1000m  gradiente adiabatico secco    passa da 20°C a 10°C  inizia la condensazione,  gradiente adiabatico umido    passa da 1000m a 2000m e da 10°C a 5°C Massa secca discendente da 2000M a 0m passa da 5°C a 25°C -1°C/100m -0.5°C/100m +1°C/100m
AP invernale BP adriatico Sui Balcani   Pressione molto alta (invernale) sul mare Adriatico   Pressione   bassa  - distanza non rilevante- forte gradiente barico  vento forte  BORA   con eventuali precipitazioni balcan i balcani AP BP ,[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
brezza di valle Al mattino il sole riscalda prima l’aria presso le cime   si genera BP l’aria dal fondo valle risale i versanti   brezza di valle, l’aria si espande, il vapore presente può condensare  annuvolamento BP AP
Brezza di monte  AP BP Alla sera si raffredda prima l’aria in quota e scende verso il fondo valle comprimendosi e riscaldandosi
 
AP BP Durante il dì l’aria sovrastante il mare si riscalda meno di quella sovrastante la terra (per il diverso calore specifico della terra e dell’acqua)  si creano due zone di AP e BP con conseguente brezza dal mare verso la terra
BP AP Durante la notte l’aria sovrastante il mare si raffredda meno di quella sovrastante la terra :si creano due zone di AP e BP con conseguente brezza da terra verso il mare
Il monsone spira d'  estate  dal mare verso il continente,  d'  inverno  dal continente verso l' oceano.  I monsoni estivi causano piogge, mentre i monsoni invernali sono freddi e asciutti.  "Monsone" è una parola araba che significa stagione.  I movimenti su scala media
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
 
La circolazione generale nella bassa troposfera:  le regioni equatoriali ricevono più energia rispetto alle regioni polari, ciò provoca nelle masse d’aria Movimenti orizzontali  paralleli alla superficie da una zona di alta p a quella di bassa p Movimenti verticali  correnti convettive  CELLA CONVETTIVA
Bassa pressione equatoriale AP polare AP polare Emisfero boreale Emisfero australe Circolazione teorica in terra omogenea e immobile:due sole celle
Cella equatoriale teorica Polo Nord Polo Sud Equatore Riscaldamento Raffreddamento Cella di Hadley Cella di Hadley
La cellula di Hadley
La situazione reale è molto più complessa Bassa pressione Equatoriale per elevata temperatura e umidità Bassa pressione dei circoli polari a causa delle correnti a getto in quota Alta pressione Tropicale per discesa di aria da alta quota Alta pressione  Zone a pressione costante in superficie
Aria calda-umida: si genera una corrente  ascendente con  espansione e  raffreddamento dell’aria Aria fredda-secca: si genera una corrente  discendente con compressione e  riscaldamento dell’aria Trasferimento d’aria da AP a BP in quota Trasferimento d’aria da AP a BP in superficie AP per accumulo di aria ascendente BP per diminuzione aria discesa BP per umidità e temperatura AP per compressione e temperatura
L’aria calda sale espandendosi e raffreddandosi L’aria fredda scende ,si comprime, riscaldandosi Trasferimento orizzontale Trasferimento orizzontale Si crea alta pressione  In quota bassa  pressione in basso Si crea  alta pressione  in basso bassa  pressione in quota equatore tropico In realtà le correnti verticali sono limitate a 10-15 km mentre le correnti orizzontali hanno percorsi di migliaia di km
Equatore-bassa pressione aria calda-umida Tropico-alta pressione aria calda-secca Aria raffreddata Aria fredda Variante per immagine e animazione
Due Celle equatoriale Tropico del capricorno Tropico del cancro equatore AP AP AP BP BP BP
Circolazione Generale della Atmosfera Terrestre Cella di Ferrel 30° – 60° Nord Cella di Hadley Equatore – 30° Nord Cella Polare 60° – 90° Nord Cella di Ferrel 30° – 60° Sud Cella di Hadley Equatore – 30° Sud Cella Polare 60° – 90° Sud
 
Circolazione emisfero boreale Polo nord equatore Tropico d.cancro Circolo p.boreale
equatore tropico Circolo polare polo Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Pressione in quota dovuta a risalita (alta) o discesa(bassa) di aria Correnti a getto variante
Circolazione globale nei due emisferi equatore Polo N Polo S c.p.boreale c.p.australe t.cancro t.capricorno
AP AP AP AP BP BP BP alisei alisei occidentali occidentali polari polari Circolazione dei venti in superficie Deviati secondo legge di Ferrel Soggetti a forza di Coriolis
Circolazione dei venti su scala planetaria, nella bassa troposfera provenienti dai tropici  spirano da ovest da SO a NE nell’emisfero sett.da NO a SE nell’emisfero merid. VENTI ORIENTALI POLARI :  spirano nelle zone polari da NE a SO nell’emisfero sett. da SE a NO nell’emisfero merid ALISEI :  spirano fra i tropici e l’equatore deviati dai movimenti di rotazione della Terra spirano  da NE a SO nell’emisfero sett. da SE a NO nell’emisfero merid. Velocità 20 Km   VENTI OCCIDENTALI :
alisei
 
 
 
 
 
 
Isobare  di luglio Anticiclone delle Azzorre
Manca l’attrito con il suolo, aumenta la velocità dei venti all’aumentare della quota le situazioni bariche sono invertite rispetto al suolo:    BP sui Poli,   AP sull’Equatore   I venti spirano verso le zone polari, ma, deviate dalla forza di Coriolis, assumono andamento parallelo ai paralleli generando: ,[object Object],[object Object],La circolazione nell’alta troposfera
 venti velocissimi: le  correnti a getto ,[object Object],[object Object],non hanno velocità e direzione costante e hanno notevole effetto sul tempo meteorologico 45° -60° getto subtropicale (GST)  E 25° - 30° getto  polare (GP) ,
Altezza di  ~ 10 Km Altezza di  ~ 13-14 Km correnti a getto sono “fiumi” d’aria che scorrono velocemente (da ovest verso est) nell’alta troposfera. Raggiungono uno sviluppo di 4000-5000 km con una larghezza dell’ordine del centinaio di km. I massimi di velocità raggiunti dal  getto del fronte polare  sono quelli invernali; anche la sua posizione cambia con la stagione: in estate si trova a latitudini più elevate di quelle invernali.
Ciclicamente,  a intervalli di 3-5 settimane la  corrente a getto del fronte polare,  varia la sua velocità. Quando la velocità diminuisce sotto i 150 Km/h, la corrente assume un aspetto ondulato Se la velocità continua a diminuire le sinuosità si fanno sempre più marcate Onde di Rossby
Le onde di Rossby producono  effetti sulla bassa troposfera Le masse d’aria fredda provenienti dai poli si insinuano per migliaia di Km verso i tropici, mentre masse di aria calda si muovono in senso opposto.
A un certo punto le anse si strozzano isolando:  sacche di aria fredda (anticicloni)  a basse latitudini   e sacche di aria calda  alle medie latitudini, responsabili delle perturbazioni atmosferiche  A = alta temperatura B = bassa temperatura
 
[object Object],[object Object]
Distribuzione delle acque naturali della Terra Falde 0,6% Freatiche Artesiane Sorgenti Normali Termali Minerali Acque telluriche Salmastre  e  Salate  97% Estuari paludi  Oceani e mari Dolci Ghiacciai 2% Fiumi e laghi 0,02% Acque superficiali Vapore acqueo  pioggia-neve Acque meteoriche 0,001%
L'umidità dell'aria L’umidità atmosferica proviene da: Distese oceaniche suolo traspirazione delle piante ,[object Object],[object Object],[object Object],Eruzioni vulcaniche
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],latitudine Distanza dal mare altitudine
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],T (°C) -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 limite di saturazione   0,08 0,2 0,8 1,8 3,7 7,5 14,5 26 45
L’IGROMETRO A CAPELLO: I  capelli tendono ad allungarsi all’aumentare del grado di umidità secondo una legge logaritmica, e viceversa uno strumentoper misurare l’umidità atmosferica
Psicrometro  ,[object Object],[object Object],[object Object]
La condensazione del vapore Perché una massa d’aria arrivi ad avere un’umidità del 100%, raggiunga cioè la saturazione, è necessario che: 1. aumenti il vapore contenuto nell’aria;  2. e/o si raffreddi la massa d’aria .
Umidità e precipitazioni ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’aria si può  raffreddare per: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Come si può superare il punto di rugiada? per aumento dell’evaporazione per abbassamento della temperatura
Raffreddamento  convettivo (piogge convettive) ,[object Object],[object Object]
Aria calda e umida sale, si espande, si raffredda, raggiunge temperatura di rugiada, condensa> nube
[object Object],[object Object]
raffreddamento frontale caldo
raffreddamento frontale freddo
[object Object],[object Object]
1803 Luke Howard  attribuisce alle nuvole nomi latin in base alla morfologia STRATUS  stratus , participio passato del verbo  sternere , che significa spargere, diffondere, spianare, coprire con uno strato CIRRUS  cirrus , che significa ciuffo - ciocca di capelli NIMBUS  nimbus , che significa nube piovosa  CUMULUS  cumulus  che significa cumulo, mucchio, pila. 
dal latino  cirrus ,  che significa ciuffo - ciocca di capelli.  dal latino  cumulus  che significa cumulo, mucchio, pila: nubi bianche di grandi dimensioni   altocumuli stratocumuli
dal latino  nimbus ,  che significa nube piovosa    ,[object Object],nembostrato    piogge diffuse, ma non intense cumulonembi     acquazzoni e temporali
 
 
 
 
 
 
 
I cumulonembi  sono nubi a sviluppo verticale: si sviluppano nello strato di atmosfera compreso tra i 1500 m e i 12.000 m. Sono scuri, dall'aspetto pesante, e si ergono come montagne, spesso sormontate da un falso cirro a forma di incudine, costituito da cristalli di ghiaccio. Si tratta di nubi temporalesche, che portano generalmente intensi e improvvisi acquazzoni.
nebbia ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object]
Le gocce di pioggia hanno dimensioni che vanno da 0,5 a 3 mm  Le goccioline in sospensione nelle nubi hanno dimensioni di 0,01 -0,05mm La pioggia si forma per condensazione e  coalescenza  dall'urto di gocce d'acqua con particelle di ghiaccio: a un certo punto le gocce d'acqua sono abbastanza pesanti da cadere al suolo per gravità.
Le cause della formazione della pioggia sono due:  ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Cristallo di neve
[object Object],[object Object],[object Object],I tal modo, goccioline grosse e piccole si scontrano, si ingrandiscono e finiscono per cadere sotto forma di pioggia.  E' questa la principale causa della pioggia che cade da  nubi basse stratiformi. Le rare gocce grosse si formano attorno a nuclei di condensazione di sale
formazione della grandine La grandine si forma se le  correnti ascensionali  in un  cumulonembo  sono abbastanza forti;  un primo nucleo di ghiaccio viene trasportato in su e in giù nella nube, dove si fonde con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d'acqua per poi ricongelarsi nuovamente e diventare sempre più grande.  Quando le correnti non riescono più a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio perché divenuti troppo pesanti, questi cadono a terra
Grandine
Rugiada si forma quando il vapore contenuto nell’aria condensa a contatto con il suolo freddo
Brina
galaverna
Pluviometro  ,[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
isoiete ,[object Object]
[object Object]
Microorganismi costruttori di nuvole 1998 Hamilton e Lenton ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
ZONE UMIDE DELLA TERRA
ZONE ARIDE DELLA TERRA
CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI e regimi pluviometrici Clima  temperatura Tipo climatico Vegetazione (bioma) Caratteri Megatermico umido Regime equatoriale   tutto l'anno t>18°C equatoriale (Af)           subequatoriale (Aw)   foresta pluviale          savana (lungo i fiumi foresta a galleria,  nelle zone monsoniche giungla)   precipitazioni abbondanti tutto l'anno  e umidità per evotraspirazione     precipitazioni abbondanti alternate a periodi di siccità Arido Tropicale continentale t >18°C fino a -30°C arido caldo (Bw)       subequatoriale (Aw) Deserto       steppa scarse precipitazioni, molta siccità    piove quando il Sole è allo zenit violenti, rari temporali  
CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI e regimi pluviometrici temperato caldo   t tra -3°C e 18°C   Continentale (Cw)   Atlantico Mediterraneo (Cs)             macchia mediterranea   Piovosità distribuita  regolarmente nell’arco dell’anno. Meno piovoso, estate umida i nverno tiepido umido, estate calda secca   Clima  temperatura Tipo climatico Vegetazione (bioma) Caratteri temperato freddo mese più freddo t<1-3°C     mese più caldo t>10°C   umido (Df)       con inverno asciutto (Df)   latifoglie, steppa- prateria     aghifoglie (taiga) inverno freddo, estate breve calda, precipitazioni tutto l'anno inverno prolungato, precipitazioni scarse Nivale polare   seminivale (ET)     nivale (EF) Tundra   Gelo perenne  
Paesaggio N°1 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Paesaggio N°2 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Paesaggio N°3 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Paesaggio N°4 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Paesaggio N°5 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Paesaggio N°6 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
Clima e tempo sono concetti differenti ,[object Object],[object Object]
LE MASSE D’ARIA ,[object Object],[object Object],Es:   arie artiche: fredde secche e stabili,   arie tropicali: calde ricche d'umidità, instabili all'origine.  Le masse d'aria con le loro proprietà fisiche si muovono trasportate dalle circolazioni dei venti
Le masse d’aria sono classificate secondo la loro origine ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Masse d’aria continentali e marittime ,[object Object],[object Object]
Masse d’aria  stabili  e instabili ,[object Object],[object Object],a parità di altre condizioni, una massa d'aria è tanto più instabile quanto maggiore è l'umidità che contiene
Masse d’aria tropicale ,[object Object],[object Object],[object Object]
Masse d’aria polare e artica ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],Vaste aree continentali Zone desertiche Zone oceaniche tropicali ,[object Object],[object Object],[object Object],L’intersezione tra la superficie frontale e la superficie terrestre e detta  fronte
FRONTE:  classificazione ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FRONTI: classificazione
FRONTI permanenti:  Polare ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],FRONTi permanenti:  equatoriale
FRONTI: temporanei ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FRONTE: temporanei ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],FRONTE STAZIONARIO
 
Le perturbazioni si formano quando le masse d’aria si spostano  dalle aree anticicloniche  alle aree cicloniche nel cui centro sono attive correnti ascensionali che salgono fino all’alta troposfera Fronti permanenti:  Polari  equatoriali
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],I FRONTI termodinamici Superficie frontale
FRONTE:  Caldo STRUTTURA TRIDIMENSIONALE ARIA FREDDA ARIA CALDA
[object Object],[object Object],[object Object],FRONTE:  Caldo
FRONTE  Caldo  sistema nuvoloso Nubi STRATIFORMI   con prevalente sviluppo orizzontale Nembostrati Cumulonembi Affogati CB EMBD Altostrati Cirrostrati Strati Altocumuli Cirri NUBI BASSE C L NUBI MEDIE C M NUBI ALTE C H
1920 il meteorologo Bjerknes introduce il concetto di  fronte  ( per analogia con i fronti di combattimento Fronte freddo : l’ aria fredda e secca di origine polare si incunea sotto l’aria calda e umida di origine tropicale Superficie frontale debolmente inclinata, Nubi stratificate  Piogge persistenti, ma di intensità moderata Fronte caldo : aria calda e umida di origine tropicale avanza dietro ad una massa diaria fredda
Fronti e frontogenesi: il fronte caldo Superficie di discontinuità frontale calda Fronte caldo
Fronti e frontogenesi: il fronte freddo Superficie di discontinuità frontale fredda Fronte freddo
[object Object],[object Object],[object Object],FRONTE:  Freddo
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FRONTE:  Freddo
Fronti e frontogenesi: il fronte occluso Superficie di discontinuità frontale occlusa Fronte occluso Occlusione calda Superficie di discontinuità frontale occlusa Fronte occluso Occlusione fredda
FRONTE:  Occluso ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FRONTE:  Occluso Freddo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FRONTE:  Occluso Caldo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
CICLOGENESI   ciclone extratropicale ,[object Object],Fase 1 :  Sul fronte polare una massa d’aria fredda e una calda  incontrandosi danno luogo ad un fronte  stazionario. Fase 2:   Il fronte si incurva dando luogo ad  un’onda “instabile”  e alla  formazione  dei fronti freddo e caldo. Fase 3 :  Il fronte freddo raggiunge il fronte  caldo  dando luogo ad  un’occlusione. Fase 4:   L’occlusione evolve fino ad avere le masse d’aria disposte l’una al di sopra dell’altra in funzione della densità. Quindi il ciclone si dissolve .
CICLOGENESI   (ciclone extratropicale) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Limite superiore della troposfera    1000 km LCF LCT QUADRO RIEPILOGATIVO F.C: Aria Stabile Grafica E. Commodari Cs Ci Ns As Cb Ns
 
Diminuzione della pressione, Aumento della temperatura, Ci in cielo, seguiti da Cs, As e Ns con conseguente pioggia a carattere continuo e intenso Temporali anche violenti seguiti da un rapido miglioramento del tempo, aumento della pressione,  aria fredda Sprazzi di cielo sereno con presenza di cumuli isolati, leggera variazione della pressione  di U e V QUADRO RIEPILOGATIVO Grafica E. Commodari B 996 992 1000 1004 1008 1012
Fronte caldo   fronte freddo  il fronte freddo avanza più velocemente del  fronte caldo perché la forza deviante di Coriolis è direttamente proporzionale al seno della latitudine
Solitamente il  fronte caldo  precede il f. freddo Si assiste  ad un aumento della temperatura, ad una diminuzione della pressione  e a piogge di intensità moderata, ma persistenti
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
 
 
 
accompagnano specialmente i fronti freddi e i fronti occlusi (ma anche i fronti caldi) I temporali ,[object Object],[object Object],[object Object],temporali frontali instabilità  di massa convettivi orografici advettivi
I temporali … ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],… frontali ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il cumulonembo (CB) è la sede dei temporali. Il CB è una nube a grande sviluppo verticale. 600 ft 36000 ft 3 - 10 km
corpo consistente in una colonna di colore bianco grigiastro con contorni ben definiti sommità (incudine) di forma piatta e struttura cristallina Ad ogni livello la temperatura all’interno è maggiore di quella esterna Alla base vi sono gocce d’acqua Alla sommità vi sono gocce d’acqua sopraffusa e cristalli di ghiaccio base scura e ben marcata
[object Object],[object Object]
Formazione di una nube temporalesca fase iniziale o di cumulo fase di massimo sviluppo o di pioggia fase di dissolvimento
temporale
Correnti:   tutte ascendenti    aumentano d’intensità con l’altezza    si spingono oltre la sommità del cumulo Fase iniziale o di cumulo
Correnti:    discendenti  nella parte della cellula ove hanno luogo le precipitazioni;    ascendenti  nella rimanente parte e nella parte superiore del cumulo. Fase di massimo sviluppo o di pioggia MAX VELOCITA’: in media ca. 15 m/s  !  A VOLTE, ANCHE 30 m/s  !
Correnti:      discendenti  in gran parte della cellula    divergenti  al suolo    diminuiscono progressivamente d’intensità con l’attenuarsi delle precipitazioni. Fase di dissolvimento
 
Evoluzione di nubi temporalesche
 
I fulmini ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il fenomeno si manifesta con un  effetto luminoso (lampo)  ed uno  sonoro (tuono)  che non vengono percepiti simultaneamente dall'osservatore a causa delle diverse velocità di propagazione della luce (300.000 Km/s) e del suono (340 m/s). Il lampo viene visto pertanto quasi istantaneamente, mentre il tuono viene udito dopo un intervallo di tempo tanto più grande quanto più è distante il fulmine. Parafulmine involontario
L'intensità elettrica di un fulmine varia tipicamente tra i 10 e i 200 kiloampere. Generalmente si descrive il fulmine come una singola scarica, ma sono molto frequenti i casi in cui si verifica una serie di scariche in rapida successione.
Come nascono? Le grosse nubi temporalesche sono caricate positivamente nella parte più alta e nella parte più bassa e negativamente in una fascia centrale dove t = -15°C La nube funziona come un generatore elettrostatico in grado di separare le cariche di segno opposto  in regioni diverse L’atmosfera terrestre è sede di un campo elettrico con  cariche positive dirette verso la superficie terrestre, che è carica negativamente ;  la d.d.p. media è 300 000volt.  Questo campo viene perturbato dal passaggio della nube temporalesca.
[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
 
 
FRONTE:  METEOSAT ,[object Object]
FRONTE:   C onfronto carta di previsione al suolo e Meteosat
[object Object],[object Object],FRONTE:  ed orografia
FRONTE:  ed orografia ,[object Object]
 
 
Fronti e frontogenesi: la mappa al suolo Fronte caldo Occlusione calda Occlusione fredda Fronte freddo
Simbologia sinottica
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Osservare e analizzare la seguente immagine da satellite B B B
Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
DIVERSA DISTRIBUZIONE DEI FRONTI D’INVERNO E D’ESTATE Nella stagione estiva le zone perturbate (i fronti) si trovano spostati a Nord. Il principale centro d'azione A (anticiclone delle Azzorre) condiziona il percorso delle perturbazioni di provenienza atlantica e dirette verso Oriente (siamo nella regione dei venti occidentali) Il principale centro d'azione A (anticiclone delle Azzorre) condiziona il percorso delle perturbazioni di provenienza atlantica e dirette verso Oriente (siamo nella regione dei venti occidentali)  Nella stagione invernale le perturbazioni sono spostate verso sud. Le cose cambiano nella stagione invernale quando l’anticiclone delle Azzorre è spostato verso sud e lascia scoperte le nostre regioni, che vengono investite dalle perturbazioni di origine atlantica.
Su questo movimento agisce la forza di Coriolis per cui il movimento ascendente si trasforma in un vortice che nel nostro emisfero ruota in senso orario I  cicloni extratropicali  si estendono per migliaia di Km I  cicloni tropicali  per centinaia di Km Un fenomeno analogo esteso per poche centinaia di m produce una  tromba d’aria  ( o  d’acqua )  o un  tornado
Genesi di una tromba d’aria
Tromba d’aria a Pesaro Tromba d’acqua sul lago Maggiore
[object Object],[object Object],[object Object]
A seconda della regione vengono usati termini diversi per descrivere i cicloni tropicali: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],cicloni tifoni Willy willy uragani I cicloni tropicali
Fattori alla base della formazione ,[object Object],[object Object],[object Object]
Caratteristiche principali ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Diametro di poche centinaia di Km Pressione molto bassa al centro Velocità dei venti intorno ai 250 Km/h Iniziano in oceano aperto tra i 10° e i 20° di latitudine Cicloni tropicali/ uragani/ tifoni/ Willy Willies L’aria calda e umida salendo si riscalda ulteriormente rispetto all’aria circostante, grazie al calore latente di  condensazione. L’energia fornita fa aumentare la velocità del vortice  al suo centro si forma una depressione che richiama aria dall’alta troposfera  occhio del ciclone
[object Object]
Ciclone tropicale equatore Tropico cancro alisei Aria calda e umida Aria calda e umida Occhio del ciclone Pioggia intensa Cielo sereno
 
Ciclone tropicale
equatore Tropico cancro Tropico capricorno alisei alisei Moto dei cicloni tropicali nell’emisfero boreale
tifone
 
 
 
Il ruolo dell’oceano  nei processi climatici:  la grande corrente  termoalina globale
CLIMA E l’insieme dei fenomeni meteorologici che caratterizzano lo stato medio dell’atmosfera in un dato luogo della superficie terrestre. Dipende da  fattori  ed  elementi . ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Non variano variano ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L'ALTITUDINE AGISCE SUL CLIMA.   Ricorda il cambiamento di temperatura con l'altitudine. Le grandi catene di montagne, o barriere orografiche, hanno effetti notevoli sull'andamento della circolazione dell'aria su grande scala: incanalano i movimenti dell'aria e modificano fronti e cicloni.Montagne che corrono parallele alle coste oceaniche di un continente, come le Ande e le Montagne Rocciose delle due Americhe, impediscono all'aria marina di penetrare all'interno. D'altro canto l'aria polare d'inverno può spazzare le pianure centrali dell'America Settentrionale fino a danneggiare le culture di  agrumi della California. Montagne che attraversano un continente nel senso Est-Ovest, come le Alpi e l'Himalaya, sbarrano la strada ai venti del Nord. La presenza di rilievi elevati influisce anche sulla distribuzione dell'umidità: nelle regioni montuose cadrà sulle superfici sopravvento delle barriere orografiche, e poca pioggia cadrà sul versante sottovento, dove l'aria arriverà  asciutta. Quando una zona arida si trova sul versante sottovento di una barriere orografica, si dice che la montagna crea una  zona d'ombra delle precipitazioni .È così ora chiaro perché la regione arida dell'America Settentrionale è così vicina all'Oceano Pacifico, contrariamente al quella dell'Eurasia, tra i 40° e i 50° di latitudine Nord.
CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI ,[object Object],Ogni luogo della Terra è caratterizzato da una particolare combinazione di fattori ed elementi climatici. È perciò difficile classificare in modo schematico i climi, perché non sono nettamente delimitati, ma spesso si ha il passaggio graduale da un clima all'altro. Tra le classificazioni più accreditate, segnaliamo quella di Wladimir Kóppen (che fece numerosi studi a partire dalla fine dell'Ottocento).  Egli contrassegnò i tipi di clima con una formula climatica, costruita mediante lettere maiuscole e minuscole, i
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
5 C 2010 Atmosfera
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5 C 2010 Atmosfera

  • 1.  
  • 2. Litosfera lithos = pietra
  • 3. Idrosfera hydor = acqua
  • 4. Atmosfera atmòs = vapore
  • 5.
  • 9.
  • 10. La terra non è stata in grado di mantenere un’atmosfera primitiva simile a quella dei pianeti esterni:  le alte temperature raggiunte hanno permesso ai gas leggeri di superare la velocità di fuga Come e quante volte è cambiata l’atmosfera terrestre?
  • 11. la composizione dell’atmosfera primordiale della Terra non era ossidante come quella odierna era probabilmente ricca di metano, ammoniaca , molto vapor d'acqua, biossido e monossido di carbonio ossidi di azoto e anche idrogeno miscuglio paragonabile a quello che possiamo riscontrare in prossimità di emissioni vulcaniche. CO H 2 O CO 2 HCl H 2 NO, NO 2
  • 12.
  • 13.
  • 14.
  • 15. Senza atmosfera il cielo apparirebbe nero, E il sole sarebbe visibile come un disco brillante più grande delle altre stelle, semplicemente perché più vicino
  • 16. strato limite planetario: Secondo alcuni  1500 Km (dove non è più possibile distinguere tra gas dell’atmosfera terrestre e gas interplanetari) Secondo altri  magnetopausa (64 000 km)
  • 17. Lo studio della atmosfera Tra i 35 i 160 Km le quote sono troppo alte per i palloni e le sonde e troppo basse per i satelliti
  • 18.
  • 19.  
  • 20. La pressione si riduce di 1/10 ogni 20 Km
  • 21.
  • 22.
  • 23. Gradiente termico verticale medio - 0,65°C ogni 100m Ai suoi limiti superiori la temperatura scende sino a circa -50 °C. I movimenti verticali e orizzontali delle masse d’aria sono legati alla rotazione terrestre e alle disomogenee distribuzioni di P e T tropopausa
  • 24.
  • 25.
  • 26.
  • 27.
  • 28. Nella mesosfera, all’alba o al tramonto, è possibile osservare le nubi nottilucenti formate da sottili aghetti di ghiaccio Nubi nottilucenti Visibili in estate al crepuscolo
  • 29.
  • 30.
  • 31. la porzione più esterna della mesosfera e la termosfera costituiscono la Sfruttando le proprietà della ionosfera Marconi effettuò la prima trasmissione transatlantica nel 12 dicembre 1901. Nella stazione ricevente di St. John, a Terranova , Marconi ricevette in cuffia un triplice segnale - la lettera 'S' dell'alfabeto Morse composta da tre punti - emesso dalla stazione trasmittente posta a Poldhu, in Cornovaglia. Terranova Cornovaglia. Ionosfera (60-500 km)
  • 32.
  • 33.
  • 34. Strato D riflette le onde lunghe fino a 3 MHz: fra i 60 e gli 80 km . Gli ioni e gli elettroni si ricombinano velocemente e pertanto l'effetto netto della ionizzazione è piuttosto basso, di notte è praticamente nullo. Strato E onde medie fino ai 10 MHz. 90 - 120 km . Il gas ionizzato è l'O 2 . La velocità di ricombinazione è minore rispetto allo strato D, e di notte permane una debole ionizzazione. Strato Es onde corte fino a 200 MHz É uno strato sporadico, che compare talvolta alla quota di 100 km, per brevi intervalli di tempo (da pochi minuti a qualche ora) . Strato F onde cortissime fra i 130 e i 500 km e. Il gas ionizzato è l'ossigeno atomico (O). Durante il dì lo strato F si divide in due ulteriori sottostrati, F1 200-250Km(interno) ed F2 400-500Km(esterno), nei quali la ionizzazione assume proprietà differenti.
  • 35.
  • 36.
  • 37.
  • 38.
  • 39.  
  • 41. ozonosfera Ozonosfera: tra i 10 e i 50 Km di altezza con un massimo intorno a 25 Km Nella stratosfera è presente l’ ozonosfera
  • 42. Distribuzione verticale di O 3 in atmosfera Ozono stratosferico Costituisce il 90% dell’O 3 dell’atmosfera terrestre Ozono troposferico Costituisce il 10% dell’O 3 dell’atmosfera terrestre REGIONE POLARE MEDIE LATITUDINI TROPICI
  • 43.
  • 44.
  • 45.
  • 46.
  • 47. Unità Dobson colonna atmosferica Colonna totale numero totale di molecole di un costituente in una colonna di sezione unitaria che va dalla superficie terrestre alla sommità dell’atmosfera U D Unità DOBSON spessore in centesimi di millimetro(1/100)mm che avrebbe lo strato se tutto l'ozono fosse compresso a temperatura e pressione normali (a 0º C e ad 1 atmosfera di pressione ( 1013.25 millibar). Se tutto l’ozono stratosferico fosse portato alla pressione di 1 atm il suo spessore sarebbe di 3 mm = 300 U D
  • 48. DOBSON UNIT 200 300 400 Esiste un forte ciclo stagionale dell’ozono alle medie ed alte latitudini, con un massimo di O 3 colonnare alle alte latitudini al termine della notte polare (inizio primavera). Total Column – 1979 Average Variazioni nella colonna totale di O 3 si osservano principalmente al variare della latitudine: la colonna totale di ozono in genere aumenta spostandosi dall’equatore verso le regioni polari.
  • 49. Valore medio per il mese di ottobre della quantità di ozono sull'Antartide dal 1981 al 1991, in unità Dobson (DU).
  • 50.  formazione di un vortice polare, durante l'inverno, che porta all'isolamento dell'aria al suo interno rispetto a quella delle medie latitudini;  forte abbassamento della temperatura all'interno del vortice tale da consentire la formazione delle nubi polari stratosferiche ;  ritorno della luce solare all’inizio della primavera, sviluppo di reazioni sulla superficie delle nubi polari stratosferiche e conversione di specie di cloro inattive in specie attive; Le condizioni per lo sviluppo del buco nell’ozonosfera sono:  innesco del ciclo catalitico di distruzione dell'ozono; il processo è a questo punto rapidissimo e progressivo per i successivi due mesi .
  • 51. Nubi Stratosferiche Polari Le Nubi Stratosferiche Polari ( PSC , Polar Stratospheric Clouds) si formano a quote comprese tra i 20 e i 30 km, a temperature sufficientemente basse, da consentire la condensazione in particelle di acido nitrico e ghiaccio , nonostante le condizioni di bassissima umidità della stratosfera. Le PSC giocano un ruolo fondamentale nel fenomeno della deplezione del’ozono stratosferico, in quanto forniscono la superficie sulla quale possono avere luogo le reazioni che liberano i radicali attivi del Cloro e del Bromo
  • 52. I C una parte dei B e una parte degli A
  • 53.  
  • 54. a) Cl  +  O 3   --------> Cl O  +  O 2 b) Cl O  +  O  -------->  Cl  +  O 2
  • 55.
  • 56. Strumentazione e tecniche per la misura dell’ozono stratosferico
  • 57. La missione ENVISAT (ENVIronment SATellite) ENVISAT è il più grande satellite per l’osservazione terrestre mai realizzato per effettuare rilevamenti dell’atmosfera, degli oceani, della Terra e delle calotte polari. Lanciato dalla base ESA di Kourou il 1 marzo 2002 su orbita polare elio-sincrona Ospita un carico utile di 10 strumenti, tre dei quali sono dedicati allo studio della chimica dell’atmosfera.
  • 59. La radiazione solare e il bilancio termico
  • 60.
  • 61.
  • 62.
  • 63. CO 2 , NOx, vapore acqueo, gas serra formano uno schermo Raggi solari Superficie terrestre Effetto serra Radiazioni infrarosse
  • 64.
  • 65. Radiazione Solare : energia emessa continuamente dal Sole pari a 1,73x10 17 J/sec. Costante solare ( 1366 W/m² ): quantità di energia che in un secondo raggiunge, al limite superiore dell’atmosfera, una superficie di 1 m 2 , orientata perpendicolarmente alla radiazione solare TERRA Riceve energia dal sole, la assorbe e la converte in calore L’energia solare giunge alla Terra sotto forma di onde corte  luce Anche la Terra emette Energia, ma sotto forma di onde lunghe  infrarossi Radiazione Terrestre Il divario fra la radiazione Solare che entra e la radiazione terrestre che esce costituisce il Bilancio Radiativo
  • 66. TERRA Radiazione effettiva : radiazione solare effettivamente assorbita dalla superficie terrestre pari al 47% della radiazione solare incidente Radiazione globale : 51% della radiazione solare che giunge fino alla superficie terrestre 4% riflessa dalla superficie terrestre Energia emessa (sotto forma di radiazioni ad onde lunghe) 23% Utilizzato per l’evaporazione 10% E’ speso nei moti convettivi e turbolenti dell’aria 14% Forma la radiazione notturna Il rapporto fra la quantità di energia che viene riflessa immediatamente nello spazio e l’energia totale in arrivo ( potere riflettente o albedo ) del sistema Terra-atmosfera si può valutare intorno al 35% (31% l’atmosfera e 4% la superficie delle terre e gli oceani)
  • 67.
  • 68.
  • 69. altitudine latitudine durata del dì e della notte distribuzione delle terre e delle acque Inclinazione e ed esposizione dei versanti natura del suolo (albedo: neve 90%, deserto 30% foreste 10%) presenza o meno di vegetazione Correnti marine Agglomerati urbani Fattori determinanti il variare della TEMPERATURA
  • 70.
  • 71.
  • 72.
  • 73.
  • 74.
  • 75.
  • 76.
  • 78.
  • 79.
  • 80.
  • 81.
  • 82.
  • 83. Scale di Temperatura Fahrenheit Celsius Kelvin Punto di ebollizione Punto di congelamento 212 100 373.15 32 0 273.15 180 ° 100 ° 100 ° 1 kelvin = 1 grado Celsius
  • 84.
  • 85.
  • 86.
  • 87.
  • 88. isoterme di gennaio Le isoterme sono linee che congiungono punti che hanno la stessa temperatura (in questo caso la stessa temperatura media mensile di gennaio e di luglio). isoterme di luglio
  • 89. Carta delle isoterme di gennaio
  • 90. Zone terrestri in base alle temperature La zona polare artica è regione della terra limitata a sud dall'isoterma dei 10°C di luglio. Ciò vuol dire che neanche d'estate si superano 10° in media. La zona temperata si trova nella situazione intermedia tra la polare e la zona torrida. È caratterizzata dalla massima differenza di temperature tra la stagione invernale ed estiva. La zona torrida boreale è quella che neanche in inverno scende mediamente sotto i 18° C. L’escursione termica annua è massima ai poli e minima all’equatore Un altro tipo di carta è quella isoampliatudinali o carte delle isodiafore cioè linee che uniscono le località con uguale variazione di un certo fenomeno, es. l’escursione termica annua
  • 91.
  • 92.
  • 93.
  • 94.
  • 95. La pressione atmosferica 1atm = 760 mm Hg = 1013 mbar pressione normale BAROMETRO = strumento che misura la pressione. ALTA PRESSIONE Pressione superiore a quella normale. BASSA PRESSIONE Pressione inferiore a quella normale. FATTORI CHE INFLUENZANO LA PRESSIONE ALTITUDINE TEMPERATURA UMIDITA’
  • 96. Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria umida ? Calda ? Fredda ? Rispondi e clicca La legge di Avogadro dice che volumi uguali di aeriformi nelle stesse condizioni di temperatura e pressione contengono lo stesso numero di particelle 80 Azoto x 28 u + 20 ossigeno x 32 u Aria secca peso 2880 u 75 Azoto x 28 u + 15 ossigeno x 32u + 10 acqua x 18 u Aria umida peso 2760 u L’aria umida pesa meno dell’aria secca perché H 2 O che sostituisce in parte azoto e ossigeno pesa solo 18u contro 28u e 32u stesso volume  stesso n° di molecole ⇐ s u 100 molecole ⇒ Aria secca Aria umida
  • 97. Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria Calda ? Rispondi e clicca 80 Azoto 28 20 ossigeno 32 Aria secca peso 2880 60 Azoto 28 15 ossigeno 32 Se riscaldata si dilata;senza cambiare numero di particelle Aria calda con peso 2160 Il volume iniziale con peso 2880u si dilata:un volume di aria calda pari a quello iniziale contiene meno particelle e quindi pesa meno
  • 98. Operando in condizioni standard (0°C e pressione 1°) si misura circa 1,3 g/litro in aria secca Ma è diverso il peso per aria Fredda ? Rispondi e clicca 80 Azoto 28 u 20 ossigeno 32u Aria secca peso 2880 u Un volume d’aria si raffredda, si contrae,  numero di particelle non cambia, se la contrazione dimezza il volume di 100 particelle, un volume uguale a quello iniziale contiene il doppio di particelle  pesa il doppio Aria fredda peso 5760 u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u 80 Azoto 28u 20 ossigeno32u
  • 99. Conclusione: L’aria pesa , in funzione della sua composizione e temperatura in condizioni normali pesa 1.3 grammi/decimetro cubico L’ aria secca pesa più dell’ aria umida l’aria fredda pesa più dell’ aria calda Se l‘aria pesa , eserciterà anche una pressione sulla superficie della terra: in generale: alta pressione ,con aria secca, fredda bassa pressione , con aria umida, calda Il vento va da alta pressione a bassa pressione
  • 100. Ma come si può misurare il peso di tutta la atmosfera terrestre e quindi la pressione esercitata ? L’atmosfera terrestre avvolge la terra, raggiunge uno spessore che varia con la latitudine e presenta variazioni in composizione, densità, temperatura a seconda dell’altitudine Il peso si potrebbe calcolare se si conoscessero volume e densità della atmosfera: Peso = Vxdensità ma questi valori non sono noti o misurabili Pertanto si cerca di misurare il peso della atmosfera misurando la sua pressione e moltiplicandola per la superficie totale della terra Peso = pressione x Superficie Ma come si può misurare la pressione ?clicca… Con il barometro! P
  • 101. Barometro di Torricelli  in condizioni standard, al livello del mare e a 45 ° latitudine, Torricelli definì la prima unità di misura dell’atmosfera = atm Bacinella contenente mercurio Un tubo di vetro,chiuso ad un estremo, lungo ~ 1 metro, viene riempito di mercurio e inserito capovolto nella bacinella tenendolo tappato con un dito che viene tolto una volta immerso il tubo nel mercurio Il mercurio entro il tubo scende e si ferma a 760 mm dalla superficie libera Perché scende? Perché si ferma? Perché a 760 mm ? 76 cm
  • 102. Il mercurio scende per effetto della gravità, lasciando spazio vuoto sopra; se si ferma significa che qualche forza si oppone alla sua discesa, contrastando la forza di gravità; se si ferma a quella altezza significa che la forza che si oppone riesce a sostenere il peso di una colonnina di mercurio H=76 cm L’aria premendo sulla superficie libera del mercurio nella bacinella, esercita una pressione, che si trasmette nel fluido secondo la legge di Pascal, equilibrando la colonna di mercurio. Noto il peso della colonnina, lo si divide per la superficie della base del tubo e si ottiene la pressione dovuta al mercurio che è equivalente a quella dovuta all’aria
  • 103. in condizioni normali la pressione atmosferica vale circa 1,033 Kg f /cm 2 Se la pressione atmosferica aumenta : il barometro segna un innalzamento del livello; viceversa se la pressione esterna diminuisce Livello barometrico Pressione atmosferica
  • 104.
  • 106. ISOBARE E CENTRI DI ALTA E BASSA PRESSIONE ISOBARE Linee chiuse, curve e concentriche ottenute collegando tutti i luoghi in cui la pressione atmosferica, ridotta al livello del mare e a 0°C, ha lo stesso valore La distinzione fra aree cicloniche e anticicloniche si effettua in base al confronto tra i valori di pressione in una massa d’aria e i valori di pressione misurati nelle aree circostanti.
  • 108. Le carte del tempo La pressione è espressa in millibar. Quella normale è di 1013 millibar. Con riferimento ai valori delle isobare ( linee che uniscono punti di uguale pressione )nella carta è possibile individuare aree di alta e di bassa pressione
  • 109. Saccature, promontori, selle, depressioni saccatura promontorio sella Vediamo le figure bariche principali associate alla dinamica meteorologica Saccatura in quota Minimo chiuso al suolo promontorio lingua di alta pressione che si protende da un anticiclone con valori di pressione decrescenti   saccatura lingua di bassa pressione che si protende da una depressione con valori di pressione crescenti   sella zona compresa tra due minimi depressionari e due anticicloni opposti; in essa la pressione e’ costante o quasi costante .   Pendio zona in cui la pressione cresce o decresce rapidamente
  • 110.
  • 111. la forza che mette in moto l’aria è la forza di gradiente ed è direttamente proporzionale al Gadiente barico = differenza di pressione (mb o h Pa.) distanza (° di meridiano)
  • 112. Superfici con uguale pressione 1120 1118 1116 1114 Distanza km Il vento ha una velocità che varia con la differenza di pressione tra due zone e la loro distanza:secondo gradiente Meno veloce Più veloce isobare Velocità = K*DP/km BP BP AP
  • 113.
  • 114.
  • 115.
  • 116. Nel nostro emisfero il vento esce in senso orario dalle aree di alta pressione ed entra in senso antiorario nelle aree di bassa pressione
  • 117. Alta pressione-area anticiclonica Bassa pressione-area ciclonica Ipotesi terra rotante Vento segue gradiente di pressione e si muove in senso orario uscendo dalla zona anticiclonica e in senso antiorario entrando nella zona ciclonica vento
  • 118. Terra in rotazione:il vento segue gradiente di pressione ma si muove deviando dalla perpendicolarità :esce con moto orario dalla zona anticiclonica ed entra con moto antiorario nella zona ciclonica (nell’emisfero australe avviene l’inverso )
  • 119. Legge di Buys-Bullot Dietro alla spalla destra c’è l’area di alta pressione Davanti alla spalla sinistra c’è l’area di bassa pressione B
  • 120. Venti geostrofici l'andamento del vento è il risultato dell'influenza combinata di diversi fattori, e precisamente: 1 la forza del gradiente barico orizzontale 2 l'effetto di Coriolis 3 l'attrito Oltre i 2000m, dove l’effetto di attrito con il suolo è nullo, i venti soffiano paralleli alle isobare
  • 121. Work part-financed by the European Union Community Initiative INTERREG III B (2000-2006) Alpine Space - project FORALPS Bassa pressione o ciclone Alta pressione o anticiclone Legge di Ferrel Forza di Coriolis
  • 122. Che tempo porta l'alta pressione? L’aria che scende inibisce le formazioni nuvolose. In estate gli anticicloni sono associati a tempo stabile e soleggiato , in inverno provocano spesso nebbia sulle zone pianeggianti.
  • 123.   SCALA DI BEAUFORT PER LA MISURAZIONE DEL VENTO     Niente windsurf per oggi..... Le onde enormi, il mare completamente bianco e visibilità quasi a zero per la schiuma Oltre 64 Oltre 118 Oltre 32,7 Uragano 12 Gravi danni sulla terraferma Onde altissime, il mare annebbiato dalla schiuma 56 / 63 103 / 117 28,5 / 32,6 Fortunale 11 Alberi sradicati, danni alle strutture delle case Onde molto con creste che si rompono e chiazze di schiuma spumeggiantealte 48 / 55 89 / 102 24,5 / 28,4 Burrasca fortissima 10 Sulla terra primi danni alle case Onde molo alte che si rompono producendo schiuma 41 / 47 75 / 88 20,8 / 24,4 Burrasca forte 9 I rami più sottili si spezzano Le onde si ingrossano, sono molto alte e violente 34 / 40 62 / 74 17,2 / 20,7 Burrasca moderata 8 Gli alberi sono sbattuti, camminare comincia a diventare faticoso La schiuma delle onde viene spazzata via dal vento. 28 / 33 50 / 61 13,9 / 17,1 Vento forte 7 Si muovono i rami delle piante più grosse Si sviluppano grosse onde, con creste schiumose e spruzzi 22 / 27 39 / 49 10,8 / 13,8 Vento fresco 6 Gli alberi più giovani sono agitati dal vento, gli altri si muovono Le onde sono alte, lunghe e spumose molte si rompono 17 / 21 29 / 38 8 / 10,7 Vento teso 5 I rami più leggeri si piegano, si alza la polvere La lunghezza delle onde cresce, le creste s'infrangono spesso 11 / 16 20 / 28 5,5 / 7,9 Vento moderato 4 Le bandiere leggere sono tese, le foglie in continuo movimento Le creste delle onde cominciano a frangersi 7 / 10 12 / 19 3,4 / 5,4 Brezza fresca 3 Le bandiere iniziano a muoversi e si può sentire il vento sulla faccia Si formano onde leggere 4 / 6 6 / 11 1,6 / 3,3 Brezza leggera 2 Il fumo incomincia a piegarsi Il mare è lievemente increspato 1 / 3 1 / 5 0,3 / 1,5 Bava di vento 1 Sulla terra il fumo sale in verticale, le foglie sono immobili Calma di vento, mare piatto 0 / 1 0 / 1 0 / 0,2 Bonaccia 0 Caratteristiche a terra Condizioni del mare Velocità in nodi Velocità km / ora Velocità in m/sec Descrizione
  • 124.
  • 126.
  • 127. TRAMONTANA vento freddo proveniente da Nord, può spirare in tutta la penisola SCIROCCO vento proveniente dal Sahara, secco sulle coste settentrionali dell’Africa e caldo-umido in Italia LIBECCIO vento di sud-ovest spesso violento che può spirare in tutte le stagioni MAESTRALE vento proveniente da Nord-ovest e particolarmente violento GRECALE vento proveniente da Nord-Est PONENTE estivo. Lungo le regioni tirreniche,  si manifesta durante le ore pomeridiane  LEVANTE estivo. si manifesta durante le prime ore del mattino  può preannunciare l'arrivo del brutto tempo
  • 128.  
  • 129.
  • 130. BP AP Alta pressione a nord delle alpi e bassa pressione nella pianura padana si genera un vento, Stau , che risale il versante nord favorendo la condensazione del vapore e la precipitazione di neve:l’aria diventata secca discende lungo il versante sud comprimendosi e riscaldandosi  :aumento di temperatura e tempo sereno : effetto fhon
  • 131. BP AP Livello iniziale 0 1000m 2000m Temperatura massa aria ascendente°C 20 ° 1 0 ° 5° 5° 15° 25° una massa d’aria ascendente si espande e la temperatura diminuisce di 1°C/100m oppure di 0.5°C/100 se il vapore condensa Una massa d’aria secca discendente si comprime e si riscalda di 1°C/100m Esempio: Massa ascendente da 0m a 1000m gradiente adiabatico secco  passa da 20°C a 10°C inizia la condensazione, gradiente adiabatico umido  passa da 1000m a 2000m e da 10°C a 5°C Massa secca discendente da 2000M a 0m passa da 5°C a 25°C -1°C/100m -0.5°C/100m +1°C/100m
  • 132.
  • 133.
  • 134. brezza di valle Al mattino il sole riscalda prima l’aria presso le cime  si genera BP l’aria dal fondo valle risale i versanti  brezza di valle, l’aria si espande, il vapore presente può condensare  annuvolamento BP AP
  • 135. Brezza di monte AP BP Alla sera si raffredda prima l’aria in quota e scende verso il fondo valle comprimendosi e riscaldandosi
  • 136.  
  • 137. AP BP Durante il dì l’aria sovrastante il mare si riscalda meno di quella sovrastante la terra (per il diverso calore specifico della terra e dell’acqua)  si creano due zone di AP e BP con conseguente brezza dal mare verso la terra
  • 138. BP AP Durante la notte l’aria sovrastante il mare si raffredda meno di quella sovrastante la terra :si creano due zone di AP e BP con conseguente brezza da terra verso il mare
  • 139. Il monsone spira d' estate dal mare verso il continente, d' inverno dal continente verso l' oceano. I monsoni estivi causano piogge, mentre i monsoni invernali sono freddi e asciutti. &quot;Monsone&quot; è una parola araba che significa stagione. I movimenti su scala media
  • 140.
  • 141.  
  • 142.  
  • 143. La circolazione generale nella bassa troposfera: le regioni equatoriali ricevono più energia rispetto alle regioni polari, ciò provoca nelle masse d’aria Movimenti orizzontali paralleli alla superficie da una zona di alta p a quella di bassa p Movimenti verticali correnti convettive CELLA CONVETTIVA
  • 144. Bassa pressione equatoriale AP polare AP polare Emisfero boreale Emisfero australe Circolazione teorica in terra omogenea e immobile:due sole celle
  • 145. Cella equatoriale teorica Polo Nord Polo Sud Equatore Riscaldamento Raffreddamento Cella di Hadley Cella di Hadley
  • 146. La cellula di Hadley
  • 147. La situazione reale è molto più complessa Bassa pressione Equatoriale per elevata temperatura e umidità Bassa pressione dei circoli polari a causa delle correnti a getto in quota Alta pressione Tropicale per discesa di aria da alta quota Alta pressione Zone a pressione costante in superficie
  • 148. Aria calda-umida: si genera una corrente ascendente con espansione e raffreddamento dell’aria Aria fredda-secca: si genera una corrente discendente con compressione e riscaldamento dell’aria Trasferimento d’aria da AP a BP in quota Trasferimento d’aria da AP a BP in superficie AP per accumulo di aria ascendente BP per diminuzione aria discesa BP per umidità e temperatura AP per compressione e temperatura
  • 149. L’aria calda sale espandendosi e raffreddandosi L’aria fredda scende ,si comprime, riscaldandosi Trasferimento orizzontale Trasferimento orizzontale Si crea alta pressione In quota bassa pressione in basso Si crea alta pressione in basso bassa pressione in quota equatore tropico In realtà le correnti verticali sono limitate a 10-15 km mentre le correnti orizzontali hanno percorsi di migliaia di km
  • 150. Equatore-bassa pressione aria calda-umida Tropico-alta pressione aria calda-secca Aria raffreddata Aria fredda Variante per immagine e animazione
  • 151. Due Celle equatoriale Tropico del capricorno Tropico del cancro equatore AP AP AP BP BP BP
  • 152. Circolazione Generale della Atmosfera Terrestre Cella di Ferrel 30° – 60° Nord Cella di Hadley Equatore – 30° Nord Cella Polare 60° – 90° Nord Cella di Ferrel 30° – 60° Sud Cella di Hadley Equatore – 30° Sud Cella Polare 60° – 90° Sud
  • 153.  
  • 154. Circolazione emisfero boreale Polo nord equatore Tropico d.cancro Circolo p.boreale
  • 155. equatore tropico Circolo polare polo Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Alta pressione Bassa pressione Pressione in quota dovuta a risalita (alta) o discesa(bassa) di aria Correnti a getto variante
  • 156. Circolazione globale nei due emisferi equatore Polo N Polo S c.p.boreale c.p.australe t.cancro t.capricorno
  • 157. AP AP AP AP BP BP BP alisei alisei occidentali occidentali polari polari Circolazione dei venti in superficie Deviati secondo legge di Ferrel Soggetti a forza di Coriolis
  • 158. Circolazione dei venti su scala planetaria, nella bassa troposfera provenienti dai tropici spirano da ovest da SO a NE nell’emisfero sett.da NO a SE nell’emisfero merid. VENTI ORIENTALI POLARI : spirano nelle zone polari da NE a SO nell’emisfero sett. da SE a NO nell’emisfero merid ALISEI : spirano fra i tropici e l’equatore deviati dai movimenti di rotazione della Terra spirano da NE a SO nell’emisfero sett. da SE a NO nell’emisfero merid. Velocità 20 Km VENTI OCCIDENTALI :
  • 159. alisei
  • 160.  
  • 161.  
  • 162.  
  • 163.  
  • 164.  
  • 165.  
  • 166. Isobare di luglio Anticiclone delle Azzorre
  • 167.
  • 168.
  • 169. Altezza di ~ 10 Km Altezza di ~ 13-14 Km correnti a getto sono “fiumi” d’aria che scorrono velocemente (da ovest verso est) nell’alta troposfera. Raggiungono uno sviluppo di 4000-5000 km con una larghezza dell’ordine del centinaio di km. I massimi di velocità raggiunti dal getto del fronte polare sono quelli invernali; anche la sua posizione cambia con la stagione: in estate si trova a latitudini più elevate di quelle invernali.
  • 170. Ciclicamente, a intervalli di 3-5 settimane la corrente a getto del fronte polare, varia la sua velocità. Quando la velocità diminuisce sotto i 150 Km/h, la corrente assume un aspetto ondulato Se la velocità continua a diminuire le sinuosità si fanno sempre più marcate Onde di Rossby
  • 171. Le onde di Rossby producono effetti sulla bassa troposfera Le masse d’aria fredda provenienti dai poli si insinuano per migliaia di Km verso i tropici, mentre masse di aria calda si muovono in senso opposto.
  • 172. A un certo punto le anse si strozzano isolando:  sacche di aria fredda (anticicloni) a basse latitudini  e sacche di aria calda alle medie latitudini, responsabili delle perturbazioni atmosferiche A = alta temperatura B = bassa temperatura
  • 173.  
  • 174.
  • 175. Distribuzione delle acque naturali della Terra Falde 0,6% Freatiche Artesiane Sorgenti Normali Termali Minerali Acque telluriche Salmastre e Salate 97% Estuari paludi Oceani e mari Dolci Ghiacciai 2% Fiumi e laghi 0,02% Acque superficiali Vapore acqueo pioggia-neve Acque meteoriche 0,001%
  • 176.
  • 177.
  • 178.
  • 179. L’IGROMETRO A CAPELLO: I capelli tendono ad allungarsi all’aumentare del grado di umidità secondo una legge logaritmica, e viceversa uno strumentoper misurare l’umidità atmosferica
  • 180.
  • 181. La condensazione del vapore Perché una massa d’aria arrivi ad avere un’umidità del 100%, raggiunga cioè la saturazione, è necessario che: 1. aumenti il vapore contenuto nell’aria; 2. e/o si raffreddi la massa d’aria .
  • 182.
  • 183.
  • 184.
  • 185. Aria calda e umida sale, si espande, si raffredda, raggiunge temperatura di rugiada, condensa> nube
  • 186.
  • 189.
  • 190. 1803 Luke Howard attribuisce alle nuvole nomi latin in base alla morfologia STRATUS stratus , participio passato del verbo sternere , che significa spargere, diffondere, spianare, coprire con uno strato CIRRUS cirrus , che significa ciuffo - ciocca di capelli NIMBUS nimbus , che significa nube piovosa  CUMULUS cumulus che significa cumulo, mucchio, pila. 
  • 191. dal latino cirrus , che significa ciuffo - ciocca di capelli. dal latino cumulus che significa cumulo, mucchio, pila: nubi bianche di grandi dimensioni  altocumuli stratocumuli
  • 192.
  • 193.  
  • 194.  
  • 195.  
  • 196.  
  • 197.  
  • 198.  
  • 199.  
  • 200. I cumulonembi sono nubi a sviluppo verticale: si sviluppano nello strato di atmosfera compreso tra i 1500 m e i 12.000 m. Sono scuri, dall'aspetto pesante, e si ergono come montagne, spesso sormontate da un falso cirro a forma di incudine, costituito da cristalli di ghiaccio. Si tratta di nubi temporalesche, che portano generalmente intensi e improvvisi acquazzoni.
  • 201.
  • 202.
  • 203.
  • 204. Le gocce di pioggia hanno dimensioni che vanno da 0,5 a 3 mm Le goccioline in sospensione nelle nubi hanno dimensioni di 0,01 -0,05mm La pioggia si forma per condensazione e coalescenza dall'urto di gocce d'acqua con particelle di ghiaccio: a un certo punto le gocce d'acqua sono abbastanza pesanti da cadere al suolo per gravità.
  • 205.
  • 207.
  • 208. formazione della grandine La grandine si forma se le correnti ascensionali in un cumulonembo sono abbastanza forti; un primo nucleo di ghiaccio viene trasportato in su e in giù nella nube, dove si fonde con altri piccoli aggregati di ghiaccio e gocce d'acqua per poi ricongelarsi nuovamente e diventare sempre più grande. Quando le correnti non riescono più a sollevare e trattenere i pezzi di ghiaccio perché divenuti troppo pesanti, questi cadono a terra
  • 210. Rugiada si forma quando il vapore contenuto nell’aria condensa a contatto con il suolo freddo
  • 211. Brina
  • 213.
  • 214.
  • 215.
  • 216.
  • 217.
  • 220. CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI e regimi pluviometrici Clima temperatura Tipo climatico Vegetazione (bioma) Caratteri Megatermico umido Regime equatoriale   tutto l'anno t>18°C equatoriale (Af)           subequatoriale (Aw)   foresta pluviale          savana (lungo i fiumi foresta a galleria, nelle zone monsoniche giungla)   precipitazioni abbondanti tutto l'anno e umidità per evotraspirazione     precipitazioni abbondanti alternate a periodi di siccità Arido Tropicale continentale t >18°C fino a -30°C arido caldo (Bw)       subequatoriale (Aw) Deserto       steppa scarse precipitazioni, molta siccità   piove quando il Sole è allo zenit violenti, rari temporali  
  • 221. CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI e regimi pluviometrici temperato caldo   t tra -3°C e 18°C   Continentale (Cw)   Atlantico Mediterraneo (Cs)            macchia mediterranea   Piovosità distribuita regolarmente nell’arco dell’anno. Meno piovoso, estate umida i nverno tiepido umido, estate calda secca   Clima temperatura Tipo climatico Vegetazione (bioma) Caratteri temperato freddo mese più freddo t<1-3°C     mese più caldo t>10°C   umido (Df)       con inverno asciutto (Df)   latifoglie, steppa- prateria     aghifoglie (taiga) inverno freddo, estate breve calda, precipitazioni tutto l'anno inverno prolungato, precipitazioni scarse Nivale polare   seminivale (ET)     nivale (EF) Tundra   Gelo perenne  
  • 222. Paesaggio N°1 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 223. Paesaggio N°2 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 224. Paesaggio N°3 Quale clima e quale regime sono rappresentati nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 225. Paesaggio N°4 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 226. Paesaggio N°5 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 227. Paesaggio N°6 Quale clima è rappresentato nella figura? Cosa ci dice il diagramma climatico?
  • 228.
  • 229.
  • 230.
  • 231.
  • 232.
  • 233.
  • 234.
  • 235.
  • 236.
  • 238.
  • 239.
  • 240.
  • 241.  
  • 242. Le perturbazioni si formano quando le masse d’aria si spostano dalle aree anticicloniche alle aree cicloniche nel cui centro sono attive correnti ascensionali che salgono fino all’alta troposfera Fronti permanenti:  Polari  equatoriali
  • 243.
  • 244. FRONTE: Caldo STRUTTURA TRIDIMENSIONALE ARIA FREDDA ARIA CALDA
  • 245.
  • 246. FRONTE Caldo sistema nuvoloso Nubi STRATIFORMI con prevalente sviluppo orizzontale Nembostrati Cumulonembi Affogati CB EMBD Altostrati Cirrostrati Strati Altocumuli Cirri NUBI BASSE C L NUBI MEDIE C M NUBI ALTE C H
  • 247. 1920 il meteorologo Bjerknes introduce il concetto di fronte ( per analogia con i fronti di combattimento Fronte freddo : l’ aria fredda e secca di origine polare si incunea sotto l’aria calda e umida di origine tropicale Superficie frontale debolmente inclinata, Nubi stratificate Piogge persistenti, ma di intensità moderata Fronte caldo : aria calda e umida di origine tropicale avanza dietro ad una massa diaria fredda
  • 248. Fronti e frontogenesi: il fronte caldo Superficie di discontinuità frontale calda Fronte caldo
  • 249. Fronti e frontogenesi: il fronte freddo Superficie di discontinuità frontale fredda Fronte freddo
  • 250.
  • 251.
  • 253. Fronti e frontogenesi: il fronte occluso Superficie di discontinuità frontale occlusa Fronte occluso Occlusione calda Superficie di discontinuità frontale occlusa Fronte occluso Occlusione fredda
  • 254.
  • 255.
  • 256.
  • 257.
  • 258.
  • 259. Limite superiore della troposfera  1000 km LCF LCT QUADRO RIEPILOGATIVO F.C: Aria Stabile Grafica E. Commodari Cs Ci Ns As Cb Ns
  • 260.  
  • 261. Diminuzione della pressione, Aumento della temperatura, Ci in cielo, seguiti da Cs, As e Ns con conseguente pioggia a carattere continuo e intenso Temporali anche violenti seguiti da un rapido miglioramento del tempo, aumento della pressione, aria fredda Sprazzi di cielo sereno con presenza di cumuli isolati, leggera variazione della pressione di U e V QUADRO RIEPILOGATIVO Grafica E. Commodari B 996 992 1000 1004 1008 1012
  • 262. Fronte caldo fronte freddo il fronte freddo avanza più velocemente del fronte caldo perché la forza deviante di Coriolis è direttamente proporzionale al seno della latitudine
  • 263. Solitamente il fronte caldo precede il f. freddo Si assiste ad un aumento della temperatura, ad una diminuzione della pressione e a piogge di intensità moderata, ma persistenti
  • 264.
  • 265.  
  • 266.  
  • 267.  
  • 268.  
  • 269.
  • 270.
  • 271. Il cumulonembo (CB) è la sede dei temporali. Il CB è una nube a grande sviluppo verticale. 600 ft 36000 ft 3 - 10 km
  • 272. corpo consistente in una colonna di colore bianco grigiastro con contorni ben definiti sommità (incudine) di forma piatta e struttura cristallina Ad ogni livello la temperatura all’interno è maggiore di quella esterna Alla base vi sono gocce d’acqua Alla sommità vi sono gocce d’acqua sopraffusa e cristalli di ghiaccio base scura e ben marcata
  • 273.
  • 274. Formazione di una nube temporalesca fase iniziale o di cumulo fase di massimo sviluppo o di pioggia fase di dissolvimento
  • 276. Correnti:  tutte ascendenti  aumentano d’intensità con l’altezza  si spingono oltre la sommità del cumulo Fase iniziale o di cumulo
  • 277. Correnti:  discendenti nella parte della cellula ove hanno luogo le precipitazioni;  ascendenti nella rimanente parte e nella parte superiore del cumulo. Fase di massimo sviluppo o di pioggia MAX VELOCITA’: in media ca. 15 m/s ! A VOLTE, ANCHE 30 m/s !
  • 278. Correnti:  discendenti in gran parte della cellula  divergenti al suolo  diminuiscono progressivamente d’intensità con l’attenuarsi delle precipitazioni. Fase di dissolvimento
  • 279.  
  • 280. Evoluzione di nubi temporalesche
  • 281.  
  • 282.
  • 283. Il fenomeno si manifesta con un effetto luminoso (lampo) ed uno sonoro (tuono) che non vengono percepiti simultaneamente dall'osservatore a causa delle diverse velocità di propagazione della luce (300.000 Km/s) e del suono (340 m/s). Il lampo viene visto pertanto quasi istantaneamente, mentre il tuono viene udito dopo un intervallo di tempo tanto più grande quanto più è distante il fulmine. Parafulmine involontario
  • 284. L'intensità elettrica di un fulmine varia tipicamente tra i 10 e i 200 kiloampere. Generalmente si descrive il fulmine come una singola scarica, ma sono molto frequenti i casi in cui si verifica una serie di scariche in rapida successione.
  • 285. Come nascono? Le grosse nubi temporalesche sono caricate positivamente nella parte più alta e nella parte più bassa e negativamente in una fascia centrale dove t = -15°C La nube funziona come un generatore elettrostatico in grado di separare le cariche di segno opposto in regioni diverse L’atmosfera terrestre è sede di un campo elettrico con cariche positive dirette verso la superficie terrestre, che è carica negativamente ; la d.d.p. media è 300 000volt. Questo campo viene perturbato dal passaggio della nube temporalesca.
  • 286.
  • 287.
  • 288.  
  • 289.  
  • 290.  
  • 291.
  • 292. FRONTE: C onfronto carta di previsione al suolo e Meteosat
  • 293.
  • 294.
  • 295.  
  • 296.  
  • 297. Fronti e frontogenesi: la mappa al suolo Fronte caldo Occlusione calda Occlusione fredda Fronte freddo
  • 299.
  • 300. Osservare e analizzare la seguente immagine da satellite B B B
  • 301. Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
  • 302. Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
  • 303. Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
  • 304. Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
  • 305. Variazione stagionali dei fronti e delle zone di divergenza e convergenza
  • 306. DIVERSA DISTRIBUZIONE DEI FRONTI D’INVERNO E D’ESTATE Nella stagione estiva le zone perturbate (i fronti) si trovano spostati a Nord. Il principale centro d'azione A (anticiclone delle Azzorre) condiziona il percorso delle perturbazioni di provenienza atlantica e dirette verso Oriente (siamo nella regione dei venti occidentali) Il principale centro d'azione A (anticiclone delle Azzorre) condiziona il percorso delle perturbazioni di provenienza atlantica e dirette verso Oriente (siamo nella regione dei venti occidentali) Nella stagione invernale le perturbazioni sono spostate verso sud. Le cose cambiano nella stagione invernale quando l’anticiclone delle Azzorre è spostato verso sud e lascia scoperte le nostre regioni, che vengono investite dalle perturbazioni di origine atlantica.
  • 307. Su questo movimento agisce la forza di Coriolis per cui il movimento ascendente si trasforma in un vortice che nel nostro emisfero ruota in senso orario I cicloni extratropicali si estendono per migliaia di Km I cicloni tropicali per centinaia di Km Un fenomeno analogo esteso per poche centinaia di m produce una tromba d’aria ( o d’acqua ) o un tornado
  • 308. Genesi di una tromba d’aria
  • 309. Tromba d’aria a Pesaro Tromba d’acqua sul lago Maggiore
  • 310.
  • 311.
  • 312.
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  • 314. Diametro di poche centinaia di Km Pressione molto bassa al centro Velocità dei venti intorno ai 250 Km/h Iniziano in oceano aperto tra i 10° e i 20° di latitudine Cicloni tropicali/ uragani/ tifoni/ Willy Willies L’aria calda e umida salendo si riscalda ulteriormente rispetto all’aria circostante, grazie al calore latente di condensazione. L’energia fornita fa aumentare la velocità del vortice al suo centro si forma una depressione che richiama aria dall’alta troposfera occhio del ciclone
  • 315.
  • 316. Ciclone tropicale equatore Tropico cancro alisei Aria calda e umida Aria calda e umida Occhio del ciclone Pioggia intensa Cielo sereno
  • 317.  
  • 319. equatore Tropico cancro Tropico capricorno alisei alisei Moto dei cicloni tropicali nell’emisfero boreale
  • 320. tifone
  • 321.  
  • 322.  
  • 323.  
  • 324. Il ruolo dell’oceano nei processi climatici: la grande corrente termoalina globale
  • 325.
  • 326. L'ALTITUDINE AGISCE SUL CLIMA. Ricorda il cambiamento di temperatura con l'altitudine. Le grandi catene di montagne, o barriere orografiche, hanno effetti notevoli sull'andamento della circolazione dell'aria su grande scala: incanalano i movimenti dell'aria e modificano fronti e cicloni.Montagne che corrono parallele alle coste oceaniche di un continente, come le Ande e le Montagne Rocciose delle due Americhe, impediscono all'aria marina di penetrare all'interno. D'altro canto l'aria polare d'inverno può spazzare le pianure centrali dell'America Settentrionale fino a danneggiare le culture di agrumi della California. Montagne che attraversano un continente nel senso Est-Ovest, come le Alpi e l'Himalaya, sbarrano la strada ai venti del Nord. La presenza di rilievi elevati influisce anche sulla distribuzione dell'umidità: nelle regioni montuose cadrà sulle superfici sopravvento delle barriere orografiche, e poca pioggia cadrà sul versante sottovento, dove l'aria arriverà asciutta. Quando una zona arida si trova sul versante sottovento di una barriere orografica, si dice che la montagna crea una zona d'ombra delle precipitazioni .È così ora chiaro perché la regione arida dell'America Settentrionale è così vicina all'Oceano Pacifico, contrariamente al quella dell'Eurasia, tra i 40° e i 50° di latitudine Nord.
  • 327.

Hinweis der Redaktion

  1. In passato la pressione era indicata in mm di Hg, con riferimento al peso della colonna di mercurio su una superficie di un centimetro quadrato. Il millibar è stato adottato per sostituire l’unità di misura di lunghezza con una unità di forza. Il peso della colonna d’aria su un centimetro quadrato (760 mm di Hg), a 45° di latitudine e al livello del mare, è di 1033 grammi. Al peso di 1 grammo corrisponde una forza di 980,6 dine. Quindi 1033 grammi X 980,6 dine = 1.013.000 dine. Per semplificare: 1.000.000 di dine = 1 bar. Ora, poiché 1 millibar è un millesimo di bar, la pressione normale, è di 1013 millibar
  2. I temporali di instabilità di massa sono dovuti: al riscaldamento dell’aria dal basso (t. convettivi) al rapido scorrimento di masse d’aria sui versanti delle montagne (t. orografici)