2. Ambiente naturale
Per ambiente naturale si intende normalmente
l'insieme dei fattori che influenzano gli esseri viventi,
spontaneamente regolati dal corso della natura, in
contrasto con altri ambienti o milieu "non naturali" in
quanto creati dall'uomo (l’ambiente costruito).
Il termine non è inteso solo come ambiente biologico
come definito dalla scienza dell'ecologia, ma
sottintende un insieme di fattori ambientali, politici,
sociali e filosofici che implicano la salvaguardia
ambientale mediante la protezione degli animali, la
riduzione dell'inquinamento, la promozione delle
energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile, la
salvaguardia delle risorse naturali e degli ecosistemi,
la promozione di aree naturali protette.
3. I fattori ambientali
L'equilibrio dell'ambiente naturale è influenzato da diversi fattori, che generalmente vengono
distinti in abiotici ("senza vita"), biotici ("vitali") e limitanti (quelli senza cui un organismo
non può vivere).
La complessa interazione fra questi fattori ambientali e gli esseri viventi definiscono un
ecosistema.
È quindi fondamentale che il sistema venga mantenuto in equilibrio per preservare gli
ecosistemi e la vita. La natura spesso usa i fattori limitanti per impedire che una
determinata popolazione si sviluppi a tal punto da raggiungere livelli non sostenibili
(resistenza ambientale).
4. Le emergenze ambientali
Le caratteristiche dell'ambiente sono cambiate fortemente nel corso della
storia geologica della terra (deriva dei continenti, glaciazioni e mutamenti
climatici connessi), ma nell‘era attuale (olocenica o postglaciale) questi
cambiamenti non sono stati significativi, se si esclude la pressione ambientale
esercitata dall'uomo negli ultimi secoli.
L'attività umana ha profondamente modificato nei secoli l'ambiente, creando
città, utilizzando risorse, modificando il paesaggio, inserendo nuove specie in
regioni in cui prima erano assenti.
5. Le problematiche ambientali
Questa interferenza nei fattori
ambientali ha portato allo sviluppo di
problematiche come:
L'inquinamento ambientale in
generale
L'effetto serra ed il riscaldamento
globale
Il buco nell'ozono
La deforestazione e la
desertificazione di alcune aree
Le piogge acide
L'estinzione di numerose specie
viventi
6. Inquinamento
Con il termine inquinamento ci si riferisce
ad un'alterazione di una caratteristica
ambientale causata, in particolare, da attività
antropica. Il termine è quanto mai generico e
comprende molti tipi di inquinamento, il suo
uso inoltre non è legato al solo inquinamento
ambientale.
Generalmente si parla di inquinamento
quando l'alterazione ambientale
compromette l'ecosistema danneggiando una
o più forme di vita. Allo stesso modo si
considerano atti di inquinamento quelli
commessi dall'uomo ma non quelli naturali
(emissioni gassose naturali, ceneri
vulcaniche, aumento della salinità).
7. La coscienza ambientale
Una forte presa di coscienza sui problemi causati
dall'inquinamento industriale (ed in particolare dai
cancerogeni) è avvenuta nel mondo occidentale a
partire dagli anni settanta. Già negli anni precedenti
tuttavia si erano manifestati i pericoli per la salute
legati allo sviluppo industriale.
I paesi industrializzati hanno cercato di fronteggiare
il problema in vari modi: il protocollo di Kyoto è
uno degli strumenti più importanti per combattere i
cambiamenti climatici. Esso contiene l'impegno di
gran parte dei paesi industrializzati a ridurre
mediamente del 5% le emissioni di alcuni gas ad
effetto serra, responsabili del riscaldamento del
pianeta.
Tra i paesi non aderenti figurano gli Stati Uniti,
responsabili del 36,1% del totale delle emissioni.
8. L’effetto serra
L'effetto serra è il risultato della presenza attorno
ad un pianeta di un'atmosfera che assorbe parte
dei raggi infrarossi emessi dal suolo riscaldato dalla
radiazione ricevuta dalla stella.
Il nome deriva per similitudine con quanto avviene
nelle serre per la coltivazione, anche se il
meccanismo alla base è differente.
In tale situazione, una parte della radiazione
emessa dal suolo viene assorbita dall'atmosfera e
riemessa in tutte le direzioni, quindi in parte anche
verso il suolo. Ciò comporta che l'equilibrio
radioattivo del pianeta si fissi ad una temperatura
maggiore di quella che si stabilirebbe in assenza
dell'atmosfera.
10. Riscaldamento globale
Riscaldamento globale (global
warming nella letteratura scientifica in
inglese) è un termine popolarmente
usato per descrivere l'aumento nel
tempo della temperatura media
dell'atmosfera terrestre e degli oceani.
Il termine scientifico più corretto
sarebbe invece surriscaldamento
globale.
Il riscaldamento dell'atmosfera è dovuto
principalmente a tre fattori: l'effetto
serra, l'irraggiamento solare e l'attività
geotermica dei vulcani.
12. Buco nell'ozono
Si definisce comunemente buco nell'ozono la
riduzione temporanea dello strato di ozono
(ozonosfera) che avviene ciclicamente durante la
primavera nelle regioni polari. Per estensione il
termine viene utilizzato per indicare il generico
assottigliamento dello strato di ozono della
stratosfera che si è riscontrato a partire dai primi
anni ‘80 (stimata intorno al 5% dal 1979 al 1990).
Lo strato di ozono (O3) funge da filtro per le
radiazioni ultraviolette che possono essere dannose
per la pelle (melanomi), causare una parziale
inibizione della fotosintesi delle piante, e distruggere
frazioni importanti del fitoplancton che è alla base
della catena alimentare marina.
Il Buco dell'ozono
sull'antartide nel 2006
è il più grande mai
registrato ai giorni
nostri.
13. La deforestazione
Il disboscamento, o deforestazione, consiste
nell'abbattimento degli alberi per motivi commerciali o
per sfruttare il terreno per la coltivazione.
Questo fenomeno interessa soprattutto le aree tropicali
dove vengono eseguite con il metodo del "taglia e
brucia“: dapprima si abbattono gli alberi e poi si
incendia il sottobosco rimanente. Una volta terminato
l'incendio si sarà depositata sul terreno della cenere che
fertilizza il terreno.
I paesi maggiormente interessati da questo fenomeno
(spesso anche connesso con attività illegali) sono Cina,
Colombia, Congo, Brasile, India, Indonesia, Malesia,
Messico, Nigeria e Thailandia.
14. La desertificazione
La desertificazione è il processo di degradazione del suolo causato da
numerosi fattori, tra cui variazioni climatiche e attività umane.
La desertificazione spesso ha origine dallo sfruttamento intensivo della
popolazione che si stabilisce nel territorio per coltivarlo oppure dalle
necessità industriali e di utilizzo per il pascolo.
La desertificazione interessa particolarmente zone dell'Africa confinanti con
il Sahara che si espande e con i deserti in Arabia e della zona
mediorientale.
In Italia, sono interessate da questo fenomeno in particolare le Regioni
Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria.
15. Pioggia acida
Le piogge acide sono precipitazioni contaminate dalla
presenza di acidi che si sono formati nell'atmosfera come
conseguenza di processi di combustione.
Centrali termoelettriche, scarichi delle auto, impianti di
riscaldamento riversano nell'atmosfera milioni di tonnellate
di anidride solforosa e di ossidi di azoto. Queste sostanze,
reagendo con il vapore acqueo, presente nell'atmosfera
sotto forma di nuvole, formano acido solforico e acido
nitrico.
La ricaduta, con le piogge, di tali composti chimici si
ripercuote pesantemente su tutto l'ambiente,
danneggiando oltre alla vegetazione, anche le acque dei
fiumi e dei laghi che vengono inquinate dai metalli.
16. Estinzione
Si dice estinzione la scomparsa di
una determinata specie di esseri
viventi: è contrapposta alla
speciazione, il processo opposto per
cui una nuova specie nasce a partire
da una preesistente.
Le cause principali di una estinzione
possono essere diverse: un
mutamento improvviso dell'ambiente
in cui vive la specie, tanto che gli
esemplari non riescono ad adattarsi;
la comparsa di una specie concorrente
(per il cibo) o di una specie
predatrice.
17. Estinzione
Le specie considerate più "fragili",
che cioè sono potenzialmente più
esposte a questo pericolo, sono
quelle più specializzate e che
occupano particolari e ristrette
nicchie ecologiche, per esempio
perché si cibano esclusivamente di
un particolare cibo, come il panda,
o perché vivono solo su certe
particolari isole, come le
tartarughe giganti delle isole
Galapagos.
18. Ambientalismo
Per ambientalismo si intende lo sviluppo della coscienza sociale per la
difesa delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile nell'opinione pubblica, e
l'insieme dei movimenti e delle organizzazioni ad esso ispirati.
I temi principali toccati dall'ambientalismo sono:
l'inquinamento
la protezione degli animali
gli ecosistemi e le aree protette
la politica di gestione dei rifiuti
gli organismi geneticamente modificati
la gestione delle risorse energetiche
lo sviluppo sostenibile
i mutamenti climatici
la pace e la democrazia
19. Storia dell’ambientalismo
Sulla spinta degli effetti inquinanti dello sviluppo industriale
nacquero negli anni sessanta i primi dibattiti politici. Nel 1962
Rachel Carson pubblicò il libro Silent Spring (Primavera
silenziosa) che criticava l'uso indiscriminato che si faceva
allora dei pesticidi, destò notevoli polemiche e interesse fra la
gente comune, e stimolò il nascere di una legislazione - fino ad
allora assente - orientata alla tutela dell'ambiente.
20. Politiche ambientali
I primi movimenti ambientalisti cominciarono ad
organizzarsi politicamente negli anni settanta.
Il colore più usato dai movimenti ambientalisti è il
verde, che fu utilizzato dai "Grünen" (il partito dei
verdi tedesco nato negli anni ottanta).
In Italia il partito dei Verdi fece la sua comparsa
nel 1985 trasformandosi, dopo varie vicissitudini,
in Federazione dei Verdi, pur senza potersi dire
effettivamente rappresentante delle associazioni
ambientaliste.
21. Le associazioni ambientaliste
Varie associazioni hanno cercato di assumere un approccio di
pressione, come il WWF, altre fin dall'inizio hanno propugnato,
come Legambiente, la necessità di incidere sulla grande
politica.
Gli sforzi dei movimenti ambientalisti hanno portato a grandi
risultati nelle politiche ambientali, come lo sviluppo e
l'applicazione di norme sulla protezione ambientale, lo sviluppo
di aree protette, o l'introduzione di sistemi di tassazione dei
rifiuti o emissioni basato sulla quantità effettivamente prodotta
(ad esempio la carbon tax).
Con le pressioni degli ambientalisti e del mondo scientifico
sono stati adottati a livello mondiale due importanti
protocolli: quello di Montreal per la protezione dello strato di
Ozono e quello di Kyoto per combattere il riscaldamento
globale.
22. L'ambientalismo oggi
Ormai molti governi del mondo occidentale
ammettono (almeno a parole) l'importanza dei
temi ambientali, l'utilità di strategie economiche
sostenibili e rispettose dell'ambiente.
Tuttavia i problemi che la nostra epoca ci pone
(riscaldamento globale, sviluppo demografico,
carenza di risorse energetiche, instabilità socio-
economica, sviluppo incontrollato di Cina e India)
sono molto complessi e controversi.
Contributi utili stanno giungendo anche da
settori della società che fino a poco tempo fa non
consideravano questo aspetto, come i grandi fondi
d'assicurazione staunitensi, la Banca Mondiale,
l'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA).