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RICERCA SUI CALABRONI
Nome comune: CALABRONE (Inglese: hornet)
Nome scientifico: Vespa crabro
Famiglia: Vespe (Vespidae)
Ordine: Imenotteri (Imenoptera)
Classe: Insetti (Insecta)
ANATOMIA/STRUTTURA DEL CALABRONE
DESCRIZIONE
Il calabrone è il più grosso vespide europeo. Con il termine CALABRONE
Vengono spesso erroneamente identificati anche l’ape e il bombo .
Forma società temporanee i cui componenti muoiono in autunno. Poche
femmine fecondate in inverno si riparano in nascondigli. Nella primavera
successiva, ciascuna regina inizia la costruzione di un nido e la
deposizione delle uova, da cui nascono le operaie, che continuano la
costruzione del nido e allevano le larve, alimentate con insetti. I nidi sono
situati nei tronchi cavi o nelle spaccature dei grossi muri, nei camini
abbandonati ecc., sono assai voluminosi e sono fatti di legno masticato e
mischiato con la saliva, ridotto a una pasta.
Le punture delle femmine [i maschi sono privi di pungiglione] sono assai
dolorose e talvolta pericolose
NUTRIZIONE
Le operaie si nutrono generalmente di liquidi zuccherini, come nettare o
succhi, che reperiscono dalla frutta matura o anche dalle lattine aperte di
bibite dolci. È difficile vedere se un calabrone si è introdotto all’interno di
una lattina o di un contenitore non trasparente, per questo è sempre
consigliabile consumare le bibite all’interno di bicchieri trasparenti, se si
è d’estate all’aperto
I calabroni sono inoltre dei predatori e si nutrono di altri insetti, come
anche dei resti di animali morti. Queste fonti di proteine vengono
riportate al nido e somministrate alle larve. Per via dell’abitudine di
mangiare insetti infestanti, risultano benefici per gli esseri umani. È
possibile trovarli nei cassonetti pubblici dell’immondizia o nel secchio
dei rifiuti della propria casa, alla ricerca di carne. È bene svuotare
regolarmente l’immondizia e coprirla con coperchi sigillanti.
RIPRODUZIONE
E’ la regina ad avviare, in primavera dopo lo svernamento, la costruzione
del nido: dapprima edifica le prime cellette e poi allestisce l’involucro
protettivo, che avvolgerà il nido. La regina è l’unica in grado di deporre le
uova. Le operaie collaborano, dopo qualche settimana, nella costruzione
del nido allestendo altre cellette, e, successivamente, sono impegnate a
nutrire le larve e a mantenere pulito il vespaio. Alla fine dell’estate vi
sono maschi e femmine fecondi, che non partecipano all’allestimento e al
mantenimento del nido. In autunno la regina, le operaie e i maschi
muoiono. Le giovani femmine fecondate sono le uniche a sopravvivere
all’inverno, assicurando in questo modo la nuova colonia in primavera.
CURIOSITA’
In teoria il calabrone non potrebbe volare perché, il suo peso in relazione
alle ali troppo poco forti sarebbe impossibile alzarsi in volo
AVVERTENZE
 I calabroni sono attirati dal sudore umano e dal movimento durante la
corsa. Se tenti di scappare ti inseguiranno e, molto probabilmente,
rilasceranno dei feromoni che indurranno altri esemplari a inseguirti.
 Se devi uccidere un calabrone, cerca di farlo il più lontano possibile dal
nido e non avvicinarti allo sciame dopo il tuo gesto. I feromoni di pericolo
rilasciati dall'insetto morente potrebbero essersi attaccati alla pelle e ai
vestiti e attirerebbero gli altri insetti. Lavati e cambia gli indumenti.
 Dato che i calabroni fanno parte della famiglia delle vespe, se sei allergico
al veleno di queste ultime ci sono molte probabilità che tu possa esserlo
anche a quello dei calabroni. Se devi recarti in un luogo dove sai per certo
che sono presenti questi insetti, porta con te un iniettore di epinefrina
(adrenalina), come l'EpiPen, e vai immediatamente in ospedale dopo
un'eventuale puntura.
 Una reazione allergica alla puntura d'ape non indica necessariamente che
tu sia sensibile al veleno di vespa e calabrone; nel dubbio, sottoponiti a
dei test allergologici prima di avventurarti in aree frequentate dai
calabroni.
 Le punture sono dolorose e pericolose a causa dell'alta percentuale di
acetilcolina.
 Non avvicinarti a un nido di calabroni e non infastidire gli insetti; la cosa
migliore è lasciarli in pace.
 Se c'è un calabrone vicino a te, allontanati. Non agitarti, non cercare di
scacciarlo e non colpirlo in nessun modo. Se l'insetto si sente minacciato,
ti attaccherà e chiamerà i suoi compagni.
 Grazie alla comunicazione attraverso i feromoni, i calabroni sono capaci di
pungere in massa il loro obiettivo, capacità che li rende dei nemici temibili
e formidabili.

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Ricerca sui calabroni

  • 1. RICERCA SUI CALABRONI Nome comune: CALABRONE (Inglese: hornet) Nome scientifico: Vespa crabro Famiglia: Vespe (Vespidae) Ordine: Imenotteri (Imenoptera) Classe: Insetti (Insecta)
  • 3. DESCRIZIONE Il calabrone è il più grosso vespide europeo. Con il termine CALABRONE Vengono spesso erroneamente identificati anche l’ape e il bombo . Forma società temporanee i cui componenti muoiono in autunno. Poche femmine fecondate in inverno si riparano in nascondigli. Nella primavera successiva, ciascuna regina inizia la costruzione di un nido e la deposizione delle uova, da cui nascono le operaie, che continuano la costruzione del nido e allevano le larve, alimentate con insetti. I nidi sono situati nei tronchi cavi o nelle spaccature dei grossi muri, nei camini abbandonati ecc., sono assai voluminosi e sono fatti di legno masticato e mischiato con la saliva, ridotto a una pasta. Le punture delle femmine [i maschi sono privi di pungiglione] sono assai dolorose e talvolta pericolose NUTRIZIONE Le operaie si nutrono generalmente di liquidi zuccherini, come nettare o succhi, che reperiscono dalla frutta matura o anche dalle lattine aperte di bibite dolci. È difficile vedere se un calabrone si è introdotto all’interno di una lattina o di un contenitore non trasparente, per questo è sempre consigliabile consumare le bibite all’interno di bicchieri trasparenti, se si è d’estate all’aperto
  • 4. I calabroni sono inoltre dei predatori e si nutrono di altri insetti, come anche dei resti di animali morti. Queste fonti di proteine vengono riportate al nido e somministrate alle larve. Per via dell’abitudine di mangiare insetti infestanti, risultano benefici per gli esseri umani. È possibile trovarli nei cassonetti pubblici dell’immondizia o nel secchio dei rifiuti della propria casa, alla ricerca di carne. È bene svuotare regolarmente l’immondizia e coprirla con coperchi sigillanti. RIPRODUZIONE E’ la regina ad avviare, in primavera dopo lo svernamento, la costruzione del nido: dapprima edifica le prime cellette e poi allestisce l’involucro protettivo, che avvolgerà il nido. La regina è l’unica in grado di deporre le uova. Le operaie collaborano, dopo qualche settimana, nella costruzione del nido allestendo altre cellette, e, successivamente, sono impegnate a nutrire le larve e a mantenere pulito il vespaio. Alla fine dell’estate vi sono maschi e femmine fecondi, che non partecipano all’allestimento e al mantenimento del nido. In autunno la regina, le operaie e i maschi muoiono. Le giovani femmine fecondate sono le uniche a sopravvivere all’inverno, assicurando in questo modo la nuova colonia in primavera. CURIOSITA’ In teoria il calabrone non potrebbe volare perché, il suo peso in relazione alle ali troppo poco forti sarebbe impossibile alzarsi in volo
  • 5. AVVERTENZE  I calabroni sono attirati dal sudore umano e dal movimento durante la corsa. Se tenti di scappare ti inseguiranno e, molto probabilmente, rilasceranno dei feromoni che indurranno altri esemplari a inseguirti.  Se devi uccidere un calabrone, cerca di farlo il più lontano possibile dal nido e non avvicinarti allo sciame dopo il tuo gesto. I feromoni di pericolo rilasciati dall'insetto morente potrebbero essersi attaccati alla pelle e ai vestiti e attirerebbero gli altri insetti. Lavati e cambia gli indumenti.  Dato che i calabroni fanno parte della famiglia delle vespe, se sei allergico al veleno di queste ultime ci sono molte probabilità che tu possa esserlo anche a quello dei calabroni. Se devi recarti in un luogo dove sai per certo che sono presenti questi insetti, porta con te un iniettore di epinefrina (adrenalina), come l'EpiPen, e vai immediatamente in ospedale dopo un'eventuale puntura.  Una reazione allergica alla puntura d'ape non indica necessariamente che tu sia sensibile al veleno di vespa e calabrone; nel dubbio, sottoponiti a dei test allergologici prima di avventurarti in aree frequentate dai calabroni.  Le punture sono dolorose e pericolose a causa dell'alta percentuale di acetilcolina.
  • 6.  Non avvicinarti a un nido di calabroni e non infastidire gli insetti; la cosa migliore è lasciarli in pace.  Se c'è un calabrone vicino a te, allontanati. Non agitarti, non cercare di scacciarlo e non colpirlo in nessun modo. Se l'insetto si sente minacciato, ti attaccherà e chiamerà i suoi compagni.  Grazie alla comunicazione attraverso i feromoni, i calabroni sono capaci di pungere in massa il loro obiettivo, capacità che li rende dei nemici temibili e formidabili.