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Lavorare sulle potenzialità degli 
individui: un modello bottom-up 
A. Laudadio e S. Mancuso 
SIMPOSIO 7: PERCORSI VERSO IL LAVORO
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#hashtag 
#PsicologiaPositiva 
#PuntiDiForza 
#Orientamento 
#Virtù 
#BottomUp 
#ScalingMultidimensionale 
#Clustering 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Punto di vista 
Secondo l’IFSW - International Federation of Social Workers, una 
professione sociale (o di aiuto) è definita come un’attività professionale in 
grado di promuovere il cambiamento sociale, la soluzione dei problemi 
nei rapporti umani e l’emancipazione degli individui, con lo scopo di 
favorirne il benessere personale. 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Psicologia 
dell’Orientamento 
Professioni sociali Orientamento
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Come è cambiato il concetto di aiuto nel tempo 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Critiche 
Weick e Chamberlain (1997): i paradigmi di natura psicodinamica sono 
riusciti a permeare molti ambiti, contribuendo a identificare gli utenti delle 
professioni di aiuto come “difettosi”, “deboli” o “portatori di deficit”. 
Cowen (1999): tradizionalmente, una larga parte degli operatori della 
salute mentale - o più in generale delle professioni sociali - ha 
concentrato l’attenzione su cosa, nell’uomo (sia singolarmente, sia 
socialmente) “va male” e su come poter intervenire per curare, trattare o 
correggere. 
Seligman (1994): la psicologia del secondo dopoguerra ha contribuito a 
rappresentare l’essere umano in un modo estremamente negativo. 
Maddux, Snyder, e Lopez (2004): La psicologia, scegliendo come campo 
prioritario di intervento la patologia mentale e la sofferenza psichica ha 
contribuito a limitare in modo significativo il suo campo di azione. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Nuove prospettive 
Saleebey (1997; 2001), propone l’adozione di una nuova prospettiva 
basata sulle risorse dei soggetti sul loro sviluppo, inteso come processo 
di superamento delle difficoltà del passato, rafforzamento delle 
aspettative e delle aspirazioni individuali, nonché utilizzo delle doti, 
delle conoscenze dell’individuo, della famiglia, del gruppo e della 
comunità. 
Seligman (1999) evidenzia come la psicologia non possa limitarsi allo 
studio della malattia, del danno o della debolezza ma debba anche 
interessarsi dei punti di forza e delle virtù. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Psicologia Positiva 
Seligman (2002) il movimento della Psicologia Positiva ha tre pilastri: 
- studio delle emozioni positive 
- studio delle caratteristiche positive, in particolare virtù personali e punti 
di forza 
- studio di istituzioni positive, come la democrazia, famiglie forti, e libera 
inchiesta pubblica 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Rivoluzione Positiva 
La Psicologia Positiva cresce ad un ritmo incredibile nel resto del mondo. 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Attualmente, gli psicologi che dicono di 
riconoscersi nella Psicologia Positiva sono 
la maggioranza relativa all’interno dell’APA. 
Cresce l’interesse per alcuni costrutti 
centrali: 
- Ottimismo / Speranza 
- Resilienza 
- Felicità 
- Punti di forza
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Punti di forza 
Per Saleebey (2006) un intervento 
strengths-based si basa su un 
processo di esplorazione delle 
risorse e dei punti di forza dei 
clienti, coinvolgendoli (Cowger & 
Snively, 2002) nell'identificare come 
queste risorse possano aiutarli a 
risolvere i propri problemi (Brendtro, 
Ness, 1995). 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Etichette? No, grazie! 
L'approccio strengths-based pone l'accento sulla forza del cliente e sulla 
capacità di autodeterminarsi e ne valorizza la capacità di collaborare 
all'interno del percorso di aiuto (Reid, 2002). È rispettoso dell'unicità 
dell'individuo (Goldstein, 1990; Weick et al., 1989) e delle sue 
peculiarità e differenze (Early, GlenMaye, 2000). 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Chi opera seguendo metodologie 
strengths-based evita di utilizzare 
etichette negative e - più in genera-le 
- di collocare all'interno di una 
cornice definitoria gli individui (Cfr. 
Walter et al. 2011). 
.
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Funziona? 
Hurlock (1925), dimostrò che gli studenti che ricevevano degli incoraggiamenti positivi 
a fronte di altri che subivano delle critiche, miglioravano la loro performance del 71% 
contro il 19% dei secondi. 
GALLUP, solo 1% dei dipendenti sentiva che il proprio capo faceva riferimento ai suoi 
punti di forza. Questi dipendenti avevano una visione positiva dell'impresa, un forte 
senso di appartenenza e reclamizzavano in modo positivo l'azienda in tutte le 
situazioni. 
Clifton, Harter (2003), i manager con un approccio strengths-based hanno l'86% di 
probabilità in più di avere successo. Inoltre, i dipendenti che secondo un approccio 
applicato di tipo strengths-based hanno il 38% di rendimento in più (). 
Jim Asplund, le organizzazioni che utilizzano un modello strengths-based hanno il 
12,5% di produttività in più e il 9% in più di redditività. 
Cantwell (2005), ricerche su studenti hanno dimostrato il successo di metodologie 
strengths-based rispetto ad altre forme di docenza. 
Louis (2008) gli studenti che ricevono una formazione di questo tipo, hanno una 
migliore visione del proprio futuro e delle opportunità di carriera. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Due approcci ai punti di forza 
Da una parte modelli che forniscono elenchi di punti di forza, dall’altro un 
approccio – più di processo – che cerca di far emergere i punti di forza 
(unici) dell’individuo. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Elenchi di punti di forza, a partire dalle «virtù» 
«Disposizione abituale dell’animo a certi doveri e a certi sentimenti buoni». 
Fonte: Piccolo Palazzi. 
«Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo 
come fine a sé stesso, fuori da ogni considerazione di premio o castigo». 
Fonte: Treccani. 
«La disposizione costante della volontà a uniformarsi alla legge morale; 
l’abitudine connaturata di fare il bene… ogni buona qualità o pregio 
dell’animo umano». 
Fonte: Garzanti linguistica 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Punti di forza 
Un’analisi dettagliata della letteratura esistente su questo tema (dalle 
correnti filosofiche/religiose ai modelli psicologici) ha permesso di 
individuare i modelli di 27 autori differenti a partire dal 551 a.C. ad oggi. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Alcuni modelli… 
Benevolenza 
Educazione 
Giustizia 
Saggezza 
Verità 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Confucianesimo 
Buddismo 
Avere i mezzi per… 
Benevolenza 
Comunicazione 
Compassione 
Concentrazione 
Equità 
Essere riflessivi 
Felicità 
Impegno 
Operosità 
Saper apprendere 
Platone 
Coraggio 
Giustizia 
Saggezza 
Temperanza
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Alcuni modelli… 
Coraggio 
Cordialità 
Giustizia 
Grande animo 
Intelligenza 
Magnificenza 
Naturalezza 
Saggezza 
Temperanza 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Aristotele 
Cristiane 
Fede 
Speranza 
Carità 
Prudenza 
Giustizia 
Fortezza 
Temperanza 
Islamiche 
Ascoltare 
Contemplazione 
Coraggio 
Essere estrosi 
Generosità 
Giustizia 
Intelligenza 
Intelletto 
Moderazione 
Saggezza
0 
0 
Alcuni modelli… 
Apertura mentale 
Apprezzare ciò che 
eccelle 
Amore 
Creatività 
Correttezza 
Intelligenza sociale 
Senso civico 
Spiritualità 
Umiltà 
Umorismo 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Maslow 
Erikson 
Autonomia 
Amore per il sapere 
Amore 
Avere prospettive 
Avere iniziativa 
Creatività 
Curiosità 
Fiducia 
Gentilezza 
Integrità 
Intelligenza sociale 
Spiritualità 
Schwartz 
Apprezzamento per ciò che è bello 
e per ciò che eccelle 
Amore per il sapere 
Avere prospettive 
Correttezza 
Curiosità 
Creatività 
Giocosità 
Gratitudine 
Leadership 
Persistenza 
Prudenza 
Regolazione personale 
Spiritualità 
Senso civico 
Umiltà
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Tanti altri modelli… 
A. Laudadio e S. Mancuso 
StrengthsQuest 
Clifton 
Park 
Seligman e 
Peterson 
Walsh Cawley Kumpfer 
Richardson Vaillant Ryff
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TagCloud dei modelli disponibili 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Obiettivo 
Identificare un metamodello di sintesi adatto al nostro contesto culturale, 
da utilizzare come base di partenza per costruire strumenti di intervento e 
di rilevazione. 
A. Laudadio e S. Mancuso
0 
0 
Metodo del card sorting 
A. Laudadio e S. Mancuso
0 
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Metodologia 
40 partecipanti (21 maschi e 19 femmine) età media 24 anni e 6 mesi 
Sessioni tra i 35 e i 40 minuti 
Lo strumento – denominato “Ordinare i talenti individuali”- è costituito da 
30 cartoncini di misura 5 x 9 cm. 
Sono state utilizzate le 30 virtù che comparivano in almeno due modelli. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Numero categorie Frequenza Valore percentuale 
4 13 32,5% 
3 9 22,5% 
5 6 15,0% 
6 5 12,5% 
2 2 5,0% 
7 2 5,0% 
8 2 5,0% 
9 1 2,5% 
Totale 40 100,0%
0 
0 
Risultati 
40 partecipanti (21 maschi e 19 femmine) età media 24 anni e 6 mesi 
Sessioni tra i 35 e i 40 minuti 
Lo strumento – denominato “Ordinare i talenti individuali”- è costituito da 
30 cartoncini di misura 5 x 9 cm. 
Sono state utilizzate le 30 virtù che comparivano in almeno due modelli. 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Dimensioni 2 3 4 5 6 
Stress di Kruskal 0,286 0,189 0,136 0,103 0,079 
Iterazioni 120 175 313 237 207 
Convergenza 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
0 
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso 
vitalità, l’umorismo e apprezzare ciò che è bello che abbiamo identificato come 
area della “Vitalità”, 
La curiosità, la creatività, l’apertura mentale, l’amore per l’apprendimento, 
l’adattabilità/flessibilità e apprezzare ciò che eccelle che abbiamo individuato 
come area della “Autodirezione/Conoscenza”, 
l’impegno, l’intraprendenza, la persistenza, la risolutezza, la leadership e la 
lungimiranza classificate come dimensioni all’interno della macro-area 
“Riuscita”, 
l’intelligenza sociale, la comunicazione e la regolazione personale che abbiamo 
identificato come area “Sociale”, 
la prudenza, la correttezza/integrità e il senso civico che abbiamo individuato 
come potenzialità dell’area della “Integrità”, 
la spiritualità, la speranza, l’amore/benevolenza, l’armonia, la gratitudine, la 
modestia/umiltà, la capacità di perdonare, la gentilezza/cordialità e la 
condivisione che abbiamo identificato come area della “Resilienza”.
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Risultati 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Dall’analisi qualitativa emergono 6 macrogruppi. 
Il primo comprende la gentilezza/cordialità, la gratitudine, l’amore/benevolenza, la 
capacità di perdonare, la spiritualità, la speranza, la modestia/umiltà e l’armonia e 
può essere denominato “Equilibrio e serenità personale”. 
Il secondo gruppo comprende il senso civico, la regolazione personale e la prudenza 
e può essere denominato “Responsabilità”. 
Il terzo gruppo è costituito dalla dimensione della persistenza, dell’impegno, la 
risolutezza, la lungimiranza, la leadership e l’intraprendenza e può essere 
denominato “Conquista degli obiettivi”. 
La quarta macro-area comprende la comunicazione, la condivisione, la 
correttezza/integrità e l’intelligenza sociale e può essere denominata “Empatia”. 
Il quinto gruppo vede al suo interno l’adattabilità/flessibilità, l’umorismo e la vitalità e 
può essere denominato “Energia”. 
L’ultimo raggruppamento comprende la curiosità, la creatività, l’amore per 
l’apprendimento, l’apertura mentale, l’apprezzare ciò che è bello e l’apprezzare ciò 
che eccelle e può essere denominato “Scoperta”.
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Conclusioni 
A. Laudadio e S. Mancuso
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Conclusioni 
A. Laudadio e S. Mancuso 
SCALING: CLUSTERING: 
6 MACRO-AREE DI PUNTI DI FORZA 6 CLUSTER DI RAGGRUPPAMENTI 
1) “Vitalità”: umorismo, vitalità, apprezzare ciò che è 
bello. 
1) “Energia”: vitalità, umorismo, adattabilità/flessibilità. 
2) “Autodirezione/Conoscenza”: curiosità, creatività, 
apertura mentale, amore per l’apprendimento, aprezzare 
ciò che eccelle, adattabilità/flessibilità. 
2) “Scoperta”: curiosità, creatività, apertura mentale, 
apprezzare ciò che è bello, amore per l’apprendimento, 
apprezzare ciò che eccelle. 
3) “Riuscita”: impegno, intraprendenza, persistenza, 
risolutezza, leadership, lungimiranza. 
3) “Conquista degli obiettivi”: impegno, intraprendenza, 
persistenza, risolutezza, leadership, lungimiranza. 
4) “Sociale”: comunicazione, intelligenza sociale, 
regolazione personale. 
4) “Empatia”: comunicazione, condivisione, 
correttezza/integrità, intelligenza sociale. 
5) “Integrità”: prudenza, correttezza/integrità, senso 
civico. 
5) “Responsabilità”: prudenza, senso civico, regolazione 
personale. 
6) “Resilienza”: spiritualità, speranza, 
amore/benevolenza, armonia, gratitudine, 
modestia/umiltà, capacità di perdonare, 
gentilezza/cordialità, condivisione. 
6) “Equilibrio e serenità personale”: spiritualità, 
speranza, amore/benevolenza, armonia, gratitudine, 
modestia/umiltà, capacità di perdonare, 
gentilezza/cordialità.
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Prospettive di ricerca 
A. Laudadio e S. Mancuso 
Stiamo costruendo uno strumento integrato per l’orientamento per 
l’auto rilevazione dei propri punti di forza.
Keep in touch 
Andrea Laudadio 
www.EulabConsulting.it 
a.laudadio@eulabconsulting.it 
@AndreaLaudadio

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  • 1. Lavorare sulle potenzialità degli individui: un modello bottom-up A. Laudadio e S. Mancuso SIMPOSIO 7: PERCORSI VERSO IL LAVORO
  • 2. 0 0 #hashtag #PsicologiaPositiva #PuntiDiForza #Orientamento #Virtù #BottomUp #ScalingMultidimensionale #Clustering A. Laudadio e S. Mancuso
  • 3. 0 0 Punto di vista Secondo l’IFSW - International Federation of Social Workers, una professione sociale (o di aiuto) è definita come un’attività professionale in grado di promuovere il cambiamento sociale, la soluzione dei problemi nei rapporti umani e l’emancipazione degli individui, con lo scopo di favorirne il benessere personale. A. Laudadio e S. Mancuso Psicologia dell’Orientamento Professioni sociali Orientamento
  • 4. 0 0 Come è cambiato il concetto di aiuto nel tempo A. Laudadio e S. Mancuso
  • 5. 0 0 Critiche Weick e Chamberlain (1997): i paradigmi di natura psicodinamica sono riusciti a permeare molti ambiti, contribuendo a identificare gli utenti delle professioni di aiuto come “difettosi”, “deboli” o “portatori di deficit”. Cowen (1999): tradizionalmente, una larga parte degli operatori della salute mentale - o più in generale delle professioni sociali - ha concentrato l’attenzione su cosa, nell’uomo (sia singolarmente, sia socialmente) “va male” e su come poter intervenire per curare, trattare o correggere. Seligman (1994): la psicologia del secondo dopoguerra ha contribuito a rappresentare l’essere umano in un modo estremamente negativo. Maddux, Snyder, e Lopez (2004): La psicologia, scegliendo come campo prioritario di intervento la patologia mentale e la sofferenza psichica ha contribuito a limitare in modo significativo il suo campo di azione. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 6. 0 0 Nuove prospettive Saleebey (1997; 2001), propone l’adozione di una nuova prospettiva basata sulle risorse dei soggetti sul loro sviluppo, inteso come processo di superamento delle difficoltà del passato, rafforzamento delle aspettative e delle aspirazioni individuali, nonché utilizzo delle doti, delle conoscenze dell’individuo, della famiglia, del gruppo e della comunità. Seligman (1999) evidenzia come la psicologia non possa limitarsi allo studio della malattia, del danno o della debolezza ma debba anche interessarsi dei punti di forza e delle virtù. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 7. 0 0 Psicologia Positiva Seligman (2002) il movimento della Psicologia Positiva ha tre pilastri: - studio delle emozioni positive - studio delle caratteristiche positive, in particolare virtù personali e punti di forza - studio di istituzioni positive, come la democrazia, famiglie forti, e libera inchiesta pubblica A. Laudadio e S. Mancuso
  • 8. 0 0 Rivoluzione Positiva La Psicologia Positiva cresce ad un ritmo incredibile nel resto del mondo. A. Laudadio e S. Mancuso Attualmente, gli psicologi che dicono di riconoscersi nella Psicologia Positiva sono la maggioranza relativa all’interno dell’APA. Cresce l’interesse per alcuni costrutti centrali: - Ottimismo / Speranza - Resilienza - Felicità - Punti di forza
  • 9. 0 0 Punti di forza Per Saleebey (2006) un intervento strengths-based si basa su un processo di esplorazione delle risorse e dei punti di forza dei clienti, coinvolgendoli (Cowger & Snively, 2002) nell'identificare come queste risorse possano aiutarli a risolvere i propri problemi (Brendtro, Ness, 1995). A. Laudadio e S. Mancuso
  • 10. 0 0 Etichette? No, grazie! L'approccio strengths-based pone l'accento sulla forza del cliente e sulla capacità di autodeterminarsi e ne valorizza la capacità di collaborare all'interno del percorso di aiuto (Reid, 2002). È rispettoso dell'unicità dell'individuo (Goldstein, 1990; Weick et al., 1989) e delle sue peculiarità e differenze (Early, GlenMaye, 2000). A. Laudadio e S. Mancuso Chi opera seguendo metodologie strengths-based evita di utilizzare etichette negative e - più in genera-le - di collocare all'interno di una cornice definitoria gli individui (Cfr. Walter et al. 2011). .
  • 11. 0 0 Funziona? Hurlock (1925), dimostrò che gli studenti che ricevevano degli incoraggiamenti positivi a fronte di altri che subivano delle critiche, miglioravano la loro performance del 71% contro il 19% dei secondi. GALLUP, solo 1% dei dipendenti sentiva che il proprio capo faceva riferimento ai suoi punti di forza. Questi dipendenti avevano una visione positiva dell'impresa, un forte senso di appartenenza e reclamizzavano in modo positivo l'azienda in tutte le situazioni. Clifton, Harter (2003), i manager con un approccio strengths-based hanno l'86% di probabilità in più di avere successo. Inoltre, i dipendenti che secondo un approccio applicato di tipo strengths-based hanno il 38% di rendimento in più (). Jim Asplund, le organizzazioni che utilizzano un modello strengths-based hanno il 12,5% di produttività in più e il 9% in più di redditività. Cantwell (2005), ricerche su studenti hanno dimostrato il successo di metodologie strengths-based rispetto ad altre forme di docenza. Louis (2008) gli studenti che ricevono una formazione di questo tipo, hanno una migliore visione del proprio futuro e delle opportunità di carriera. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 12. 0 0 Due approcci ai punti di forza Da una parte modelli che forniscono elenchi di punti di forza, dall’altro un approccio – più di processo – che cerca di far emergere i punti di forza (unici) dell’individuo. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 13. 0 0 Elenchi di punti di forza, a partire dalle «virtù» «Disposizione abituale dell’animo a certi doveri e a certi sentimenti buoni». Fonte: Piccolo Palazzi. «Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, fuori da ogni considerazione di premio o castigo». Fonte: Treccani. «La disposizione costante della volontà a uniformarsi alla legge morale; l’abitudine connaturata di fare il bene… ogni buona qualità o pregio dell’animo umano». Fonte: Garzanti linguistica A. Laudadio e S. Mancuso
  • 14. 0 0 Punti di forza Un’analisi dettagliata della letteratura esistente su questo tema (dalle correnti filosofiche/religiose ai modelli psicologici) ha permesso di individuare i modelli di 27 autori differenti a partire dal 551 a.C. ad oggi. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 15. 0 0 Alcuni modelli… Benevolenza Educazione Giustizia Saggezza Verità A. Laudadio e S. Mancuso Confucianesimo Buddismo Avere i mezzi per… Benevolenza Comunicazione Compassione Concentrazione Equità Essere riflessivi Felicità Impegno Operosità Saper apprendere Platone Coraggio Giustizia Saggezza Temperanza
  • 16. 0 0 Alcuni modelli… Coraggio Cordialità Giustizia Grande animo Intelligenza Magnificenza Naturalezza Saggezza Temperanza A. Laudadio e S. Mancuso Aristotele Cristiane Fede Speranza Carità Prudenza Giustizia Fortezza Temperanza Islamiche Ascoltare Contemplazione Coraggio Essere estrosi Generosità Giustizia Intelligenza Intelletto Moderazione Saggezza
  • 17. 0 0 Alcuni modelli… Apertura mentale Apprezzare ciò che eccelle Amore Creatività Correttezza Intelligenza sociale Senso civico Spiritualità Umiltà Umorismo A. Laudadio e S. Mancuso Maslow Erikson Autonomia Amore per il sapere Amore Avere prospettive Avere iniziativa Creatività Curiosità Fiducia Gentilezza Integrità Intelligenza sociale Spiritualità Schwartz Apprezzamento per ciò che è bello e per ciò che eccelle Amore per il sapere Avere prospettive Correttezza Curiosità Creatività Giocosità Gratitudine Leadership Persistenza Prudenza Regolazione personale Spiritualità Senso civico Umiltà
  • 18. 0 0 Tanti altri modelli… A. Laudadio e S. Mancuso StrengthsQuest Clifton Park Seligman e Peterson Walsh Cawley Kumpfer Richardson Vaillant Ryff
  • 19. 0 0 TagCloud dei modelli disponibili A. Laudadio e S. Mancuso
  • 20. 0 0 Obiettivo Identificare un metamodello di sintesi adatto al nostro contesto culturale, da utilizzare come base di partenza per costruire strumenti di intervento e di rilevazione. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 21. 0 0 Metodo del card sorting A. Laudadio e S. Mancuso
  • 22. 0 0 Metodologia 40 partecipanti (21 maschi e 19 femmine) età media 24 anni e 6 mesi Sessioni tra i 35 e i 40 minuti Lo strumento – denominato “Ordinare i talenti individuali”- è costituito da 30 cartoncini di misura 5 x 9 cm. Sono state utilizzate le 30 virtù che comparivano in almeno due modelli. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 23. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso Numero categorie Frequenza Valore percentuale 4 13 32,5% 3 9 22,5% 5 6 15,0% 6 5 12,5% 2 2 5,0% 7 2 5,0% 8 2 5,0% 9 1 2,5% Totale 40 100,0%
  • 24. 0 0 Risultati 40 partecipanti (21 maschi e 19 femmine) età media 24 anni e 6 mesi Sessioni tra i 35 e i 40 minuti Lo strumento – denominato “Ordinare i talenti individuali”- è costituito da 30 cartoncini di misura 5 x 9 cm. Sono state utilizzate le 30 virtù che comparivano in almeno due modelli. A. Laudadio e S. Mancuso
  • 25. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso Dimensioni 2 3 4 5 6 Stress di Kruskal 0,286 0,189 0,136 0,103 0,079 Iterazioni 120 175 313 237 207 Convergenza 0,000 0,000 0,000 0,000 0,000
  • 26. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso
  • 27. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso
  • 28. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso vitalità, l’umorismo e apprezzare ciò che è bello che abbiamo identificato come area della “Vitalità”, La curiosità, la creatività, l’apertura mentale, l’amore per l’apprendimento, l’adattabilità/flessibilità e apprezzare ciò che eccelle che abbiamo individuato come area della “Autodirezione/Conoscenza”, l’impegno, l’intraprendenza, la persistenza, la risolutezza, la leadership e la lungimiranza classificate come dimensioni all’interno della macro-area “Riuscita”, l’intelligenza sociale, la comunicazione e la regolazione personale che abbiamo identificato come area “Sociale”, la prudenza, la correttezza/integrità e il senso civico che abbiamo individuato come potenzialità dell’area della “Integrità”, la spiritualità, la speranza, l’amore/benevolenza, l’armonia, la gratitudine, la modestia/umiltà, la capacità di perdonare, la gentilezza/cordialità e la condivisione che abbiamo identificato come area della “Resilienza”.
  • 29. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso
  • 30. 0 0 Risultati A. Laudadio e S. Mancuso Dall’analisi qualitativa emergono 6 macrogruppi. Il primo comprende la gentilezza/cordialità, la gratitudine, l’amore/benevolenza, la capacità di perdonare, la spiritualità, la speranza, la modestia/umiltà e l’armonia e può essere denominato “Equilibrio e serenità personale”. Il secondo gruppo comprende il senso civico, la regolazione personale e la prudenza e può essere denominato “Responsabilità”. Il terzo gruppo è costituito dalla dimensione della persistenza, dell’impegno, la risolutezza, la lungimiranza, la leadership e l’intraprendenza e può essere denominato “Conquista degli obiettivi”. La quarta macro-area comprende la comunicazione, la condivisione, la correttezza/integrità e l’intelligenza sociale e può essere denominata “Empatia”. Il quinto gruppo vede al suo interno l’adattabilità/flessibilità, l’umorismo e la vitalità e può essere denominato “Energia”. L’ultimo raggruppamento comprende la curiosità, la creatività, l’amore per l’apprendimento, l’apertura mentale, l’apprezzare ciò che è bello e l’apprezzare ciò che eccelle e può essere denominato “Scoperta”.
  • 31. 0 0 Conclusioni A. Laudadio e S. Mancuso
  • 32. 0 0 Conclusioni A. Laudadio e S. Mancuso SCALING: CLUSTERING: 6 MACRO-AREE DI PUNTI DI FORZA 6 CLUSTER DI RAGGRUPPAMENTI 1) “Vitalità”: umorismo, vitalità, apprezzare ciò che è bello. 1) “Energia”: vitalità, umorismo, adattabilità/flessibilità. 2) “Autodirezione/Conoscenza”: curiosità, creatività, apertura mentale, amore per l’apprendimento, aprezzare ciò che eccelle, adattabilità/flessibilità. 2) “Scoperta”: curiosità, creatività, apertura mentale, apprezzare ciò che è bello, amore per l’apprendimento, apprezzare ciò che eccelle. 3) “Riuscita”: impegno, intraprendenza, persistenza, risolutezza, leadership, lungimiranza. 3) “Conquista degli obiettivi”: impegno, intraprendenza, persistenza, risolutezza, leadership, lungimiranza. 4) “Sociale”: comunicazione, intelligenza sociale, regolazione personale. 4) “Empatia”: comunicazione, condivisione, correttezza/integrità, intelligenza sociale. 5) “Integrità”: prudenza, correttezza/integrità, senso civico. 5) “Responsabilità”: prudenza, senso civico, regolazione personale. 6) “Resilienza”: spiritualità, speranza, amore/benevolenza, armonia, gratitudine, modestia/umiltà, capacità di perdonare, gentilezza/cordialità, condivisione. 6) “Equilibrio e serenità personale”: spiritualità, speranza, amore/benevolenza, armonia, gratitudine, modestia/umiltà, capacità di perdonare, gentilezza/cordialità.
  • 33. 0 0 Prospettive di ricerca A. Laudadio e S. Mancuso Stiamo costruendo uno strumento integrato per l’orientamento per l’auto rilevazione dei propri punti di forza.
  • 34. Keep in touch Andrea Laudadio www.EulabConsulting.it a.laudadio@eulabconsulting.it @AndreaLaudadio

Hinweis der Redaktion

  1. Credo che fare l’orientatore sia uno dei lavori più belli del mondo, perché consente di impastare il futuro delle persone con la propria fatica per farne un percorso, una strada, un sentiero. Credo opportuno partire dal mio punto di vista, in ossequio alla teoria dell’osservatore,
  2. Krumboltz (1999) suggerisce di superare l’etichettamento di “problematici”, “difficili” o “indecisi” per coloro che non sembrano esprimere certezza riguardo la propria scelta professionale, in quanto i cambiamenti del mercato del lavoro renderebbero non lineari e non prevedibili gli sviluppi di carriera.
  3. Con il termine virtù si intende la disposizione d’animo volta al be-ne; la capacità di un uomo di eccellere in qualcosa, di compiere un certo atto in maniera ottimale, di essere virtuoso come “modo perfetto d’essere”. Nella sua etimologia virtù deriva dal latino virtus cioè virilità che a sua volta proviene da vir (uomo), per esprimere meglio quelle caratteristiche tipicamente maschili di forza fisica e, nel combattimento, di coraggio. Nella lingua italiana la virtù è la qualità di eccellenza morale sia per l’uomo sia per la donna; il termine è riferito comunemente a un tratto caratteriale considerato positivo. Per virtù si intendono doti positive di eccellenza morale in opposizione alla pratica del vizio, che costituiscono un modo di essere perfetto, esemplare.
  4. Plausibile una soluzione a due dimensioni
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