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                                                    www.lasignoraingiallorosso.it
   Anno III • n. 4-5 • Maggio - Giugno 2007 • Rivista mensile • Distribuito gratuitamente • Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05




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La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007


    L’Editoriale                                                               di Paolo Zaccagnini

                                                                                “A REGA’ NUN                                                     SCHERZAMO,
                                                                                      SEMO LÌ                                                    MEJO”
                                                                                                i scrivi un pezzo sulla Roma? La doman-         e perché la Roma non li ha ricordati e rispettati abba-



     PRIMO OBIETTIVO
     CENTRATO MA...
                                                                                C               da, quasi a tradimento, me la fanno i gio-
                                                                                                vani cronisti de La Signora in Giallorosso
                                                                                                e, lo ammetto, il primo impulso sarebbe
                                                                                                rispondere di no, non mi è mai piaciuto
                                                                               chi fa il tifoso per professione, poi, però, ci penso lo
                                                                               spazio di un attimo ed eccomi qui a scrivere. No, non
                                                                                                                                                stanza, Kawasaki Rocca, Brunetto de noantri e di Spagna
                                                                                                                                                ’82, Aldair, Hulk Nela, Zibi il polacco, Paulo Roberto e
                                                                                                                                                Tonino, e mi fermo qui altrimenti non finisco più – e
                                                                                                                                                inarrestabili, impresentabili schiappe – il tedesco Schutz,
                                                                                                                                                presentato come “la folgore di Dortmund”, un wurstel-
                                                                                                                                                concrauti che una palla una non la vide mai, fortemen-
    ATTACCHIAMO LE ORECCHIE                                                    di musica come faccio da una vita, e neppure di libri, la
                                                                               mia passione da sempre ora divenuta mestiere, no, qui
                                                                                                                                                te voluto da un signor allenatore che si chiamava Luis
                                                                                                                                                Mirò e fu un disastro, il bagnino centenario Andrade,
    ALLA “COPPA ITALIA”                                                        devo parlare ‘Amore, di quello, primo e lontanissimo nel
                                                                                                                                                Portalupi Renato, e pure qui è meglio fermarsi – e la
                                                                               tempo, che non si scorda mai. E quell’amore, per me, si
                                                                               chiama A.S. Roma. Chi mi conosce sa bene che amo ri-             costante di un pubblico sempre grande e generoso, in-
                                                                               petere, a casa mia dicono che non ne possono più e               cancrenito negli ultimi anni da frange di “tifosi” più at-
                                                                               anche gli amici più cari ormai sbuffano da anni, episo-          te al delinquere politico e al profitto economico che al-
                                                                               di salienti della mia vita, i telespettatori de La Signora       l’amare – tacendo quando si deve, soffrendo quando è
                                                                               in Giallorosso mi avranno già sentito ripetere che il mio        necessario, urlando quando abbisogna (speriamo sempre
                                                                               padrino di battesimo fu Pierino Rovida, primo giocato-           più spesso) - la propria squadra. Che quest’anno ci ha
                                                                               re giallorosso a indossare la maglia azzurra, e penso pro-       regalato momenti forti, nel bene e nel male, e che co-
                                                                               prio che a quel signore che ho conosciuto solo in car-           munque, ‘nvidiosi prendete nota a bocca chiusa, mette
                                                                               tolina e attraverso i ricordi dei miei genitori, Costantino      in campo il miglior giocatore italiano, campione assolu-
                                                                               e Orlandina - che adesso la squadra se la godono tut-            to, sul campo e nella vita, Francesco Totti, che al pallo-
                                                                               te le domeniche, e pure in Coppa Italia e in Champions           ne d’oro assegnato dalle camarille giornalistiche
                                                                               League non più al vecchio stadio di Testaccio ma sem-            d’oltrAlpe preferisce la scarpa d’oro a suon di goal. Di
                                                                               pre in tribuna, lassù, in cielo – debba la mia passione
                                                                                                                                                Roma e dell’amore che provo per Lei, antica e super-
                                                                               per i colori giallorossi. Mi rigiravo tra le mani le foto-
                                                                                                                                                ba Signora in Giallorosso che sa d’ Impero, papato,
                                                                               grafie di questo bel giovanotto con i capelli tirati con
                                                                               la brillantina come andava allora, negli anni Trenta, lo ve-     Barocco e Rinascimento come nessun’altra al mondo,
                                                                               devo con la bellissima moglie Alice abbracciato e sorri-         abbellita e corteggiata dai potenti di tutto il mondo, po-
                                                                               dente a mio padre e mia madre, e lo rimiravo fotogra-            trei scrivere un romanzo, ricordare le trasferte, burra-
                                                                               fato prima con la maglia della A.S. Rom e poi con quel-          scose come campagne militari, il mitico Dante – face-
                                                                               la della Nazionale. Quel fisico, quel viso per me bambi-         vo parte del suo gruppo e avendo un gran voce incita-
                                                                               no sprigionavano una forza tremenda, un orgoglio im-             vo riscaldavo lo stadio prima del suo arrivo – “pollaio-
                                                                               menso, e unito ai racconti dei miei genitori e ai pome-          lo” del mercato Trionfale, capo buono, corpulento, indi-
                                                                               riggi domenicali passati con mio padre nel bar Nardin,           scusso e pacioccone del tifo di una volta che azzittiva
                                                                               piccolo, fumoso ritrovo del paesino ligure dopo sono             lo stadio tutto e poi partiva col famoso “corete, scap-
                                                                               cresciuto, ad ascoltare i risultati di calcio. La Roma per       pate” e tutto lo stadio con lui a spolmonarsi “arriva lo
                                                                               me rappresentava Roma, tutti i miei familiari, la sua sto-       squadrone giallorosso” – oppure l’infinita tristezza dei
                                                                               ria millenaria, i monumenti, che visitavo durante le va-         funerali di Taccola, eravamo in più di centomila alla
                                                                               canze natalizie, pasquali e invernali, le leggende. E la squa-   Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, e del Presidente,
                                                                               dra di calcio. Che allora non se la passava bene per
                                                                                                                                                Adino Viola ma no, non mi va più di riandare indietro
                                                                               niente, tema ricorrente nella nostra vicenda calcistica,
                                                                                                                                                nel tempo, voglio bearmi dell’immagine che ho visto, con
                                                                               ma che, comunque, emanava un calore fortissimo. La pri-
                                                                               ma volta che andai all’Olimpico, non l’orrore di adesso,         le lacrime agli occhi domenica pomeriggio sui telescher-
                                                                               ero ragazzino e credo che quasi collassai. Ma fu amore           mi, Gaia De Rossi e Christian Totti che corrono felici
                                                                               furibondo. Dal ’63 al ’77 ogni appuntamento sono sta-            dietro a un pallone. La Roma è quello, non sono le cop-
                                                                               to là, e non solo sugli spalti. Grande e sempre corret-          pe, i presidenti dai capelli ramati, le legioni straniere, i
                                                                               ta la rivalità con i laziali – non mi risulta che siamo pa-      milioni a pioggia alla faccia degli italiani che tirano la cin-
                                                                               renti quindi il “cugini” lo lascio ad altri – e mai scon-        ghia: la Roma è allegria, felicità, simpatia, umanità.
                                                                               cezze come quelle scambiatesi recentemente tra cam-              Abbiamo meno coppe e trofei? Ma che ce frega ma che
    TRAGUARDI 2007/2008:                                                       pioni d’Europa e campioni d’Italia, grandi campioni –            ce ‘mporta. Vuoi mettere andare allo stadio e farti av-
                                                                               Taccola e Di Bartolomei per primi, perché non ci so-             volgere da un mondo in giallorosso? “A rega’, nun scher-
    1) Olimpico pieno.                                                         no più, hanno dato la vita, in modo diverso, per la Roma         zamo, semo li mejo”.
    2) Stesso gioco di quest’anno.
    3) Una panchina di titolari.

    Il resto conto poco o nulla!
                                            di Massimo Ruggeri


®                                                                     ®




Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05
      Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri
                Finito di stampare 7 giugno 2007
                       Tiratura 5.000 copie

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La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                                       3


                         L’Eco del Filosofo
                           L’Eco del Filosofo
di Giuseppe Manfridi                                                                    dedicato a Massimo Billi

         finito il campionato, e, per

È        quanto ci riguarda, è finito
         con una bella festa. Non
commentiamo, dunque, la partita
col Messina, e neppure il compor-
tamento della squadra da ottobre
sino ad oggi (già in molti l’hanno
fatto e continueranno a farlo).
Commentiamo, piuttosto, lo spiri-
to di questa festa che ha trovato
in un secondo posto in classifica,
in una Coppa Italia vinta e nel ti-
tolo di capocannoniere raggiunto
dal Capitano i suoi spunti esterni,
ma il cui senso profondo va cer-
cato altrove, e precisamente in una
fiducia rinnovata nel calcio giocato
e nel tifo attivo, vissuto lì, sugli
spalti, di fronte all’evento, nella        Perciò, giornate come quelle            muto che l’impatto non fosse
sensazione concreta di poterlo             dell’Olimpico a chiusura di una sta-    quello che mi ero immaginato.
condizionare con la nostra sola            gione comunque eccellente assu-         Sbagliavo. Venendo via mi hanno
presenza. Esultando e soffrendo,           mono un valore straordinario.           chiesto di non tornare subito a
poiché il mestiere del tifoso non          A dirlo, il meraviglioso popolo dei     casa ma di andare a Villa
consiste in altro che in questo. Nel       bimbi. Li abbiamo visti sulle gradi-    Borghese. Ho capito perché. Ero
suo esserci. Il che non è poco.            nate e in campo. La stadio, dome-       stanchissimo ma ce li ho portati.
Ne abbiamo vissute tante durante           nica 27 maggio, è stato idealmen-       Ho tirato fuori dal bagagliaio un
l’anno: morti, partite a porte chiu-       te, interamente loro, che dello         vecchio San Siro da 420 grammi,
se, veto alle notturne, e, in gene-        stadio, di tutti gli stadi del mon-     e ho vissuto la seconda, meravi-
rale, un diffuso disgusto per un gio-      do, debbono tornare a essere i          gliosa partita della giornata, quel-
co ridotto a giocattolo, e per un          veri re. I primi cittadini assoluti.    la in cui Totti e De Rossi veniva-
giocattolo trasformato in arma.            Come non comunicarvi, allora, la        no incarnati da due bimbetti fra-
                                           gioia di aver approfittato io stes-     stornati ma felici, nutriti di ore sa-
                                           so di questa festa per battezzare
                                                                                   ne, di gesti belli, e di fantasie giu-
                                           al tifo giallorosso i miei due figli,
                                                                                   ste, proporzionate alla loro età.
                                           Lorenzo e Gabriele, otto anni e
                                                                                   Rendiamocene conto, e facciamo
                                           sei, chiamati alla loro prima sciar-
                                                                                   in modo che sia sempre così.
                                           pata e alla prima volta in cui han-
                                           no potuto vedere dal vivo quelle
                                           maglie, quei colori, quella curva.
                                           Come per la prima volta hanno
                                           potuto attendere, nel rombo ta-
                                           chicardico dei piedi pestati sul ce-
                                           mento (“Papà, perché fanno co-
                                           sì?”) l’annuncio di un nome fata-
                                           le. Quello del giocatore “che ab-
                                           biamo solo noi”, del nostro capi-
                                           tano. A tratti, li vedevo stanchi, un
                                           po’ storditi dall’afa. Ho quasi te-
4       La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007




UNO PER TUTTI
La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                               5
L’inchiesta
                                                                                         di Piergiorgio Bruni

          opo l’Inghilterra, la Spagna, la Grecia, il      Nessuno si è presentato, probabilmente per l’ec-
D         Portogallo, la Scozia e le varie manifesta-
          zioni Fifa e Uefa, anche l’Italia si affida al
pallone unico.
                                                           cessivo esborso economico, considerando che la
                                                           base iniziale d’asta o forse, per la scelta di non
                                                           investire più nel prodotto calcio. Un prodotto che
Da luglio, si giocherà in tutto il campionato di se-       negli ultimi anni, nonostante le vittorie in alcune
rie A, B, in coppa Italia, nella Primavera e in            manifestazioni continentali e non, ha avuto un
Supercoppa con un prodotto griffato Nike.                  trend negativo. Scandali, violenza, costi dei bigliet-
La multinazionale americana ha firmato un contrat-         ti lievitati, rispetto a due lustri fa, del 95%, pro-
to, con la Lega Calcio, della durata di 5 anni, a del-     babilmente hanno distolto l’interesse dai possibi-
le cifre piuttosto interessanti:                           li investitori.
5 milioni di euro a stagione, 4,5 in contanti e i re-      Dalla prossima estate quindi, stop ad una con-
stanti 500 mila, in palloni e più precisamente, la         suetudine, per certi versi romantica, dell’invio al-
considerevole cifra di 15 mila l’anno, che la Lega         la squadra avversaria, 15 giorni prima, da parte
Professionisti distribuirà a tutte le società.             della società ospitante, di 8 palloni, affinché pos-
All’inizio, nelle battute esplorative, questa trattativa   sa abituarsi e saggiare tutte le diversità costitu-
aveva avuto una genesi privata, condotta direttamen-       tive del cosiddetto attrezzo. Ma proprio questa
te dal marketing, con un’offerta che si aggirava in-       evoluzione suscita subito qualche perplessità e
torno ai 6 milioni di euro, successivamente però, per      un rigoroso problema: chi lo dirà ai portieri, che
evitare polemiche intestine e possibili contrasti con      se faranno una papera, non potranno più giusti-
altre aziende si è perseguita la strada di una gara        ficarsi per le molteplici e sempre diverse traiet-
pubblica, che al dunque, è andata deserta.                 torie?
6                                                                                       La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007


“sesta puntata”                                                                                        Tra storia
ROMA
CAPUT MUNDI
N
             el glorioso passato dell’impe-    pretoriani e subito riconosciuto dal se-
             ro Romano, era molto fre-         nato, poiché il fratello Tito, che non ave-
             quente l’alternanza tra sovra-    va altri eredi diretti, non lo aveva asso-
ni, più o meno amati dal popolo, dota-         ciato al governo, ritenendolo degno di
ti di grande capacità nella gestione del-      poca stima a causa del temperamento
la Res publica, con altri passati inosser-     ambizioso. Il nuovo principe, per quan-
vati nello scorrere delle vicende che          to intelligente e attivo, non aveva le do-
hanno caratterizzato la millenaria storia      ti di sobrietà che avrebbero potuto                                              Domiziano
di Roma. Ciò era conseguenza implici-          conciliargli le simpatie della nuova ari-
ta della successione costruita sui lega-       stocrazia provinciale. Egli pretendeva          merariamente, di conquistare anche la
mi di sangue. E fu proprio uno dei re-         d’essere chiamato “nostro signore e             Caledonia e l’Irlanda, ma Domiziano lo
gnanti meno conosciuti, il vecchio no-         dio”, ispirandosi al grandioso e dema-          richiamò a Roma nell’84. Negli ambien-
bile Cocceio Nerva, a tentare di sop-          gogico        ellenismo         autocratico.    ti dell’aristocrazia romana si disse, con
perire ad una pratica che spesso por-          Domiziano utilizzò la censura per mo-           malizia probabilmente ingiustificata, che
tava sul trono figure non all’altezza del-     dificare a suo arbitrio le liste dei sena-
                                                                                               il richiamo era dovuto a meschinità e
la gestione dell’immenso territorio sot-       tori e dei cavalieri, ossia per combatte-
toposto al dominio di Roma. Secondo            re l’aristocrazia, anche se molti suoi          gelosia. Non a caso, quando nel 93
il principio dell’adozione del migliore, ben   provvedimenti miravano effettivamente           Agricola morì, si incolpò l’imperatore di
accetto dai senatori che spalleggiavano        a stroncare abusi e ingiustizie. Fra l’83       averlo fatto uccidere. Ciò dimostra che
Nerva, la successione al potere non do-        e l’89 condusse due campagne militari           l’imperatore era inviso da buona parte
veva essere determinata da considera-          contro i Catti, abitanti a nord del Meno,       delle classi abbienti, come testimoniano
zioni dinastiche e da vincoli di parente-      riuscendo ad ampliare i possedimenti            anche i racconti tramandatici della sto-
la, ma spettare solo a chi dimostrasse         sul Reno, e pose gli elementi per l’in-         riografia, certamente poco generosi
alte capacità politiche ed eccellenti do-      sediamento del limes germanicus: una li-        verso la figura di Domiziano. Oltretutto,
ti morali. Nerva passò quindi alla storia      nea fortificata, completata il secolo suc-      le spese per gli eserciti e per la magni-
per questa rivoluzione di carattere po-        cessivo, che resistette a lungo alla pres-
                                                                                               ficenza di cui il principe si circondava,
litico. Per il resto, il suo brevissimo re-    sione dei barbari. I successi di
gno (96-98 dc) fu caratterizzato da ri-        Domiziano furono celebrati con le nau-          comportarono l’inasprimento delle im-
forme appena abbozzate o poco incisi-          machie: un tipo di spettacolo grandioso,        poste e la ripresa dei processi per lesa
ve, come la creazione di un fondo per          già organizzate da Cesare, Augusto e            maestà e delle congiunte confische. Alla
la concessione ai contadini di prestiti a      Caligola, dove si rappresentavano delle         politica del terrore, gli avversari rispo-
tasso d’interesse particolarmente favo-        vere battaglie navali, con tanto di mor-        sero con trame e congiure per l’elimi-
revole (ossia, il 5%, e questo fa inten-       ti e feriti. La naumachia di Domiziano          nazione dell’imperatore. E alla fine gli
dere come la richiesta di prestito di de-      sorgeva probabilmente nei pressi del            oppositori ebbero la meglio: nel 96, do-
naro fosse piuttosto sconsigliabile all’e-     Campo Marzio. Diocleziano, particolar-          po oltre dieci anni di regno, Domiziano
poca), nel tentativo di alleviare la crisi     mente attento alla formula “panem e             cadde sotto le pugnalate dei congiura-
dell’agricoltura italica. Come accennato       circenses” coniata da Giovenale, fece
                                                                                               ti. La fama di mostruosa crudeltà con
all’inizio, spesso ad un sovrano poco in-      costruire uno stadio nel Campo Marzio
cisivo seguiva uno di grande spessore.                                                         cui la tradizione bollò la sua memoria
                                               sulla falsariga del Circo Massimo, e di
E così avvenne con Nerva, il cui regno         cui Piazza Navona riproduce il traccia-         corrisponde più ai pregiudizi di Tacito e
si collocò tra quello di Domiziano e il        to in maniera piuttosto fedele. La strut-       degli altri storici di parte aristocratica
fulgido impero di Traiano. L’impero di         tura veniva utilizzata per gare ginniche        che alla verità dei fatti. Domiziano si li-
Domiziano segnò la fine della dinastia         alla greca, competizioni che non diven-         mitò a rendere esplicite le tendenze au-
Flavia, e fu caratterizzato da importan-       nero mai molto popolari nell’antica             tocratiche già virtualmente presenti nel
ti successi a livello militare e di incisi-    Roma. Nonostante la sua spiccata pro-           regime del principato fin dalle origini. In
ve riforme istituzionali, ma anche da la-      pensione militare, Domiziano non volle          tutto questo la crudeltà personale di
ceranti strappi con la tradizione roma-        invece favorire i piani di conquista di         Domiziano, vera o presunta, poteva ave-
na e da violenti attriti con ampie parti       Gneo Giulio Agricola, un valoroso ge-
                                                                                               re solo un’ importanza marginale.
dell’aristocrazia e della borghesia bene-      nerale che dal 78 governava la Britannia
stante. L’incipit dell’ascesa di Domiziano     ed era riuscito ad espandere l’occupa-          Continua…
sembra simboleggiare tutto il suo re-          zione romana sino alle soglie della
gno. Egli fu acclamato imperatore dai          Caledonia. Agricola progettava, forse te-                               Massimiliano Rossi
La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                                                        7

e leggenda
MAGICA
A.S. ROMA                                                                                                                          Dino Viola


            er la stagione 1989/’90 la diri-     alla morte del padre Dino.                     internazionale. Ultimo baluardo: l'Inter.

 P          genza giallorossa chiama alla gui-
            da della Roma Gigi Radice. Un
            campionato mediocre termina-
to con il sesto posto in classifica e l'eli-
                                                 Il numero uno giallorosso muore, infat-
                                                 ti, sabato 19 gennaio 1991, di pomerig-
                                                 gio, lasciando ai romanisti un incolmabi-
                                                 le vuoto. Dopo 14 anni di presidenza,
                                                                                                Nella finale d’andata, allo stadio Meazza,
                                                                                                la Roma rimedia due gol dai nerazzur-
                                                                                                ri, gara caratterizzata da un contestato
                                                                                                rigore concesso ai meneghini e trasfor-
minazione dalla Coppa Italia, agli ottavi di     infinite dimostrazioni di rispetto, intelli-   mato da Mattheus.
finale, contro la Juventus. Uniche note di       genza ed educazione il Presidente si           Due settimane dopo i giallorossi, in ca-
rilievo: la conquista della qualificazione in    spegne. Per il giorno dopo è in program-       sa, non riescono ad andare oltre l'1-0
Coppa Uefa e lo svolgimento delle parti-         ma Roma-Pisa. La squadra, in campo con         vedendo così festeggiare, un'altra volta
te casalinghe allo stadio Flaminio, a causa      il lutto al braccio, gioca senza la minima     sul proprio campo, gli avversari.
dei lavori di modernizzazione del-               concentrazione. Prima della partita            Il giorno seguente l'Olimpico e' di nuo-
l'Olimpico in vista dei Mondiali del '90.        Giannini e Nela depongono un mazzo             vo tutto esaurito: Bruno Conti da' il suo
Il campionato seguente è caratterizzato          di fiori nel posto normalmente occupa-         addio al calcio professionistico. In campo
da immense gioie e dolori lancinanti,            to da Viola.                                   per salutarlo ci sono i campioni del 1983.
che, probabilmente, tarparono le ali ad          quot;Roma, dai 7 colli, tramanderà la storia       30 maggio all'Olimpico va in scena la fi-
una squadra che si sarebbe potuta im-            di un uomo che, da solo, le ha dato tan-       nale di ritorno di Coppa Italia.
porre ai vertici. Dopo la parentesi mon-         ta gloria!! Ci hai lasciato un vuoto incol-    Avversaria la Sampdoria da poco laurea-
diale, la Roma ritrova lo stadio Olimpico        mabile. Addio Caro Presidente.quot; recitava       tasi campione d'Italia.
in nuove vesti. Il luogo del ritiro scelto       uno striscione apparso in curva Sud. Il ri-    Grazie ad un'autorete di Pellegrini e ai
dal subentrante tecnico Ottavio Bianchi          sultato finale e' 0-2 per i nerazzurri.        gol di Berthold e Voeller su rigore, la
è Pinzolo. Lì viene varata l'ultima rosa         Il campionato prosegue e i giallorossi         Roma si impone 3-1. Il ritorno e' pre-
dell'era Viola. Nell'undici titolare che         sono chiamati a giocare al massimo per         visto per il 9 giugno, la Roma riesce a
scende in campo nella prima giornata di          ricordare la memoria dell’ingegner Viola.      difendere il risultato. Termina 1-1 al
campionato, il 9 settembre, Zinetti,             Tra febbraio e marzo la Roma elimina           Marassi, il gol è sempre del tedesco vo-
Salsano, Carboni, Carnevale ed Aldair            la Juventus in coppa Italia, l'Anderlecht      lante. Per i giallorossi è la settima cop-
sono debuttanti in maglia giallorossa. La        in Uefa e guadagna un preziosissimo 0-         pa Italia, la quinta in undici anni.
Roma gioca in casa e parte alla grande           0 a Milano, contro il Milan nella semifi-
rifilando 4 reti alla Fiorentina. Primo gol      nale del trofeo nazionale. Il ritorno, fis-    Continua…
del campionato realizzato da Rudy                sato per il 2 aprile, e' ricchissimo d'e-
Voeller, il quot;Tedesco Volantequot;.                                                                                          Gianmarco Fava
                                                 mozioni: i rossoneri vengono battuti
Ad ottobre la compagine giallorossa è
                                                 grazie ad un autogol di Van Basten su
travolta dallo scandalo “Lipopill” che co-
                                                 tiro di Carboni e cosi la Roma arriva in
involge Angelo Peruzzi e Andera
                                                 finale. Pochi giorni dopo il derby: Roma-
Carnevale, squalificati per un anno dal-
                                                 Lazio finisce 1-1 con il gol di Voeller su
la CAF, dopo aver trovato nelle urine
                                                 rigore. Un’altra manciata di giorni ed an-
tracce di fentermina, una sostanza do-
                                                 cora emozioni: in Danimarca la Roma va
pante. Dopo il danno anche la beffa: la
                                                 ad affrontare il Broembdy, ottenendo un
società è costretta a pagare una multa
                                                 preoccupante 0-0.
salatissima, 150 milioni. Nel frattempo la
                                                 A metà aprile Ciarrapico esce allo sco-
squadra continua la sua corsa in Europa.
                                                 perto e annuncia l'acquisto della socie-
A fine novembre ha già spazzato via
                                                 tà capitolina. Per la Roma inizia uno dei
Benfica, Valencia e Bordeaux. A dicem-
bre Dino Viola rilascia quella che poi sa-       momenti più bui di tutta quanta la sua
rà la sua ultima intervista, chiacchieran-       storia. 24 aprile 1991. L'Olimpico è tea-
do per ben 7 ore con i giornalisti. Il 9         tro di una gara che rimarrà impressa
gennaio il Presidente annuncia quot;La Roma          nelle menti di ogni tifoso giallorosso:
va ai miei figli. È arrivata la candidatura      Roma-Broembdy, semifinale di ritorno di
che tanto aspettavo e volevo, la mia fa-         Coppa Uefa. I giallorossi vanno in van-
miglia e' pronta a prendere il comando           taggio ma vengono rimontati; con il ri-
della societàquot;. Quando il 18 dello stes-         sultato di 1-1 sarebbero fuori. Solo
so mense Riccardo Viola assume la reg-           all'88° Voeller riesce a siglare il gol del
genza della società mancano poche ore            definitivo 2-1. La Roma è ad un passo
                                                 dalla conquista del suo secondo trofeo
8                                                                                                  La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007



di Piergiorgio Bruni



Ecco perchè è bello
 Intervista a Paolo Zaccagnini
         accontare Roma attra-                             rmai dopo l’esperienza di                             eritare di essere tra i pri-

R        verso la musica sembra
         più semplice rispetto a
tante città. Può darci una spiega-
                                                   O       Sanremo, è scoppiata la
                                                           passione dei tifosi giallo-
                                                  rossi nei suoi confronti.
                                                                                                          M      mi d’Europa comporta
                                                                                                                 impegno e responsabilità.
                                                                                                          Come sarà il futuro della Roma?
zione?
                                                  E che ci devo fare. Probabilmente prima                 Facendo un ragionamento semplice e linea-
Roma è una città unica, qui, da queste par-       non sapevano che tra di loro c'era uno che              re, è indubbio che se non spendiamo la ve-
ti c’è stato il primo impero. Quando esiste-      è giallorosso fino alle ossa da tanti anni.             do piuttosto dura. È necessario investire e
va la Roma imperiale, Londra, Parigi e            Poi avrai contribuito il fattore sorpresa,              rafforzare anche numericamente la squa-
Berlino non esistevano. Abbiamo più di            mettermi la scarpetta della Roma al tea-                dra, poter allungare la panchina è una
2000 anni di storia è facile scrivere e rac-      tro Ariston, senza dubbio è stato un gesto              priorità, altrimenti l'anno prossimo non po-
contare Roma.                                     che nessuno si aspettava.                               tremo andare oltre metà classifica.

         differenza dei primi anni                         ella storia della Roma                                   l suo mondo è quello mu-

A        in cui seguiva la Roma, è
         cambiata la Sua coscien-
za giallorossa?
                                                  N        mai nessuno come Totti.
                                                           Ci descriva il rapporto
                                                  affettivo che la lega al capitano.
                                                                                                             I      sicale, quale cd regalereb-
                                                                                                                    be a Luciano Spalletti?


Bella domanda. Diciamo che forse si è evo-        Con Francesco ho un bel ricordo e posso racconta-       Non ho dubbi, “born to run” di Bruce
luta. Non vado più allo stadio da un po’          re un aneddoto gustoso e carino. In un ristorante       Springsting. È assolutamente un condottie-
di tempo perchè rischio di sentirmi male          di celebrata fede romanista vicino casa mia, una se-    ro, ci ha preso che eravamo morti e cor-
e la Roma potrebbe perdere un vero so-            ra, vennero a cena Petruzzi, Giannini e, appunto,       rendo ci ha fatto diventare grandi. E per
                                                  Totti. Quando poi, ho avuto modo di stringergli la
stenitore. Sa una cosa? Questa è la prima                                                                 descrivere questo, faccio un nome su tutti:
                                                  mano, avvicinandomi, gli ho detto: quot;Francè mi rac-
intervista in cui parlo dei colori giallorossi.   comando, ci devi far vincere almeno 10 scudetti e       Simone Perrotta.
Di solito questo argomento l’ho affrontato        5 coppe Campioni”. Pensi, tale è stata la foga con
soltanto con i miei amici; la Roma è la mia       cui mi sono rivolto a lui che il proprietario del lo-
famiglia e della propria famiglia uno non         cale, un mio amico, ancora se lo ricorda. Insomma,
ne parla in giro.                                 il capitano è un campione assoluto, come lui nella
                                                  storia delle squadre ce ne sono davvero pochi. È
                                                  un grande dentro e fuori dal campo.



PAOLO ZACCAGNINI
Paolo Zaccagnini, nasce a Roma il 3 settembre del 1948. Fin da piccolo
di appassiona alla musica, una scelta che lo porterà poi più avanti negli
anni a diventare il più preparato e appassionato critico musicale italiano.
Allievo dei professori Agostino Lombardo e Giorgio Melchiori, è laureato
in letteratura americana, con tesi su Henry David Thoreau. Ma Zaccagnini
non è soltanto un bravissimo giornalista, nella suo curriculum compaiono
un paio di apparizioni sul grande schermo, in due film di Nanni Moretti:
“Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”. È sposato con Katlheen, ha
una figlia, Nora e un gatto di nome Yuri. Numerosi sono i suoi interessi:
la letteratura poliziesca, la buona tavola, il cinema, la lettura, i sigari
Toscani, i viaggi e, come già ampiamente detto della Roma. Per 20 anni
ha seguito il Festival e, per almeno 10, è stato il presidente del premio
della critica intitolato a Mia Martini. Simpatico e disincantato, Paolo da
sempre è stato un grande animatore delle conferenze stampa con le sue
divertenti esternazioni. Come quella volta che accolse l’ex leader
dell’Unione Sovietica, e premio Nobel, Michail Gorbaciov, ospite del
Festival di Fabio Fazio, sfoggiando un enorme colbacco.
La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                                                                                      9
                                                                                                                                     L’intervista

o essere romanisti
            econdo Lei esiste un                             orniamo indietro di qual-                                       ndiamo sull’assurdo. A

  S         gruppo musicale che ab-
            bia superato i Beatles?                      T   che   mese,     fino
                                                             Sanremo. Come nasce la
                                                     sua apparizione con la sciarpa
                                                                                    a
                                                                                                              A              quale cantante parago-
                                                                                                                             nerebbe Francesco Totti?

 Assolutamente no. I Rolling Stone si sono           della Roma?                                              Ad uno di quelli fuori concorso. Di sicuro
 avvicinati, ma i Bealtles oltre a cambiare                                                                   fra i geni, nell’olimpo dei più grandi in as-
 la musica hanno modificato il costume, fa-          Facevo parte del dopo festival. Un gior-                 soluto. Non so, Springsting, Lennon,
 cendo di fatto, tendenza. Come posso di-            no viene Piero Chiambretti e mi dice:                    Harrison.
 re, dettavano legge in tutto.                       quot;Stasera vengono quelli della Juventusquot;.
                                                     Allora, mi sono messo un giaccone più
                                                     largo, sotto ho portato la sciarpa che por-
                                                     to sempre con me, una sciarpa che ha
                                                     qualcosa di magico, perchè l'ha fatta la
                                                     mia mamma con i quot;veri quot; colori della
                                                     Roma: amaranto e giallo e, all’improvvi-
                                                     so, l'ho tirata fuori. Un successone, ho ri-
                                                     cevuti i complimenti di tutti.


            ove nasce la Sua deliran-                       sservando il suo album                                           oncludendo, si metterebbe

 D          te “romanistità”?

 Sono nato a Roma, poi per il lavoro di mio
                                                         O  di ricordi, che cosa Le
                                                            viene immediatamente
                                                     alla mente?
                                                                                                               C             mai con una donna che
                                                                                                                             sappia giocare a carte?

 padre ci siamo dovuti trasferire a Genova.
 La passione per la romanità giallorossa me          Il sorriso di mia figlia appena nata in cli-             Sorride - Assolutamente no, per un motivo
 l'hanno trasmessa i miei genitori e da pic-         nica. Il ricordo e il brivido più bello del mon-         semplice, non sono capace di giocare a car-
 cino, tutti insieme, andavamo al bar per            do, un palpito, che non poteva che essere                te. E se questa ipotetica donna, proprio non
 sentire le partite. Se mi permette di fare          giallorosso.                                             riuscisse a rinunciarci, vorrà dire che se
 uno scherzoso esempio, glielo spiego me-                                                                     ne andrà da un'altra parte.
 glio: se fossi nato laziale mi sarei suicida-
 to all'asilo con una merendina avvelenata.




          Dove e quando “La Signora in Giallorosso”
                            Televisione                            Satellite                          Radio                           Agenzia Stampa
                                                                  SKY (CH. 877)                                                    www.paginegiallorosse.it
                                                                 Trasmissione del Lunedì
                                                               lunedì: ore 23.45 - 02.00
                         T9 TELEREGIONE                       mercoledì: ore 01.45 - 03.30
                                                                      06.00 - 07.45
                                                                                             TELERADIOSTEREO    Carta stampata
                              CH. 45                                                             F.M. 92.7   “La Signora in Giallorosso”
                        Lunedì dalle 22.15 alle 00.30            Trasmissione del Venerdì    Domenica dalle 10.00 alle 13.00
                        Venerdì dalle 22.45 alle 00.00         venerdì: ore 23.45 - 00.45                                              Mensile gratuito
                                                                                               per intervenire in diretta:
                                                                abato: ore 06.00 - 20.00
                                                                                             06 88521814 • SMS 3204050500
                           per intervenire in diretta:
                                  06 8803626
                                                              Digitale Terrestre T9
                                                                    (Mediaset)
                                                                                             redazione@lasignoraingiallorosso.it
                                                                                                                                              Internet
                              SMS 333 7842495                                                 puoi ascoltare Teleradiostereo
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                      lasignoraingiallorosso@t9tv.com                                               anche on-line su
                                                               dalle ore 02.00 alle 06.00                                          www.quellidellasignoraingiallorosso.it
                                                                                                  www.teleradiostereo.it
10                                                                                                      La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007



                  CURIOSANDO IN EUROPA                                                                                             di Mario Chiapperi
 Se quest’anno la lotta scudetto nella serie A italiana era pressoché inesistente a causa della strapotere interista, in Europa sono fioc-
 cate le sorprese con sfide a dir poco esaltanti. In Spagna è stato un testa a testa fino all’ultimo istante, con il turbolento Real Madrid
 di don Fabio Capello e l’imprevedibile Barcellona di Ronaldinho che si sono contesi il titolo senza esclusione, staccando al terzo gra-
 dino del podio il Siviglia del “mago” Juande Ramos fresco vincitore della seconda coppa Uefa consecutiva e finalista di Copa del Rey.
 Un’altra bellissima bagarre è stata la corsa per la zona Uefa dove il Saragozza del trio D’Alessandro-Milito-Galletti e l’Atletico Madrid
 di Torres, insieme al “trenino” composto da Recreativo, Getafe e Villareal hanno dato vita ad una mirabolante girandola di emozioni.
 In Francia la questione scudetto si è chiusa già da qualche settimana con la conferma per la sesta volta consecutiva del Lione di
 Houllier. Gli altri due posti in Champions League sono stati conquistati dal “ritrovato” Marsiglia al quale sono bastati Cissè e Ribery
 per non correre grossi rischi e dal Tolosa che con un gran finale di campionato si è meritato un risultato storico. L’unico posto Uefa
 se l’è accaparrato il Rennes che a pari punti con il Lille l’ha spuntata per una migliore differenza reti. Di seguito il Sochaux del neo
 allenatore del Lione, Alain Perrin, avendo raggiunto la finale di coppa di Francia proprio con il Marsiglia accede di diritto alla secon-
 da competizione continentale. Saluta invece la Ligue one il Nantes, proprietario dell’ala in prestito alla Roma, Whilelmson. Nel cam-
 pionato di Sua Maestà, il Manchester United ha vinto il titolo battendo in volata il Chelsea del magnate russo Abrahmovic mentre il
 Liverpool del carismatico Gerrard e l’Arsenal di Wenger si sono dovute accontentare di un tranquillo accesso ai preliminari di Champions
 League. Conferma gli ottimi risultati della passata stagione anche il Tottenham di Martin Jool che centra per il secondo anno conse-
 cutivo l’obiettivo quinto posto accompagnato dall’Everton del bombardiere Andy Johnson vero trascinatore della squadra. Ma se in
 Spagna il trambusto degli avvenimenti ha avuto un ruolo dominante nel finale di torneo, in Germania si è vissuto un epilogo degno
 del miglior Hitchcock. Ad aggiudicarsi il Meister Schale è stata la “sorpresissima” Stoccarda, una squadra formata da tantissimi giovani
 come Streller, Kedira, Gomez, Osorio e Hitzspleger, che ha letteralmente “soffiato” il titolo allo Schalke04. L’ultimo biglietto per un
 posto in Champions League lo ha staccato il Werder Brema di Schaff. Ma lo sgomento nasce quando si sente che il Bayern Monaco,
 insieme al Bayer Leverkusen e al Norimberga (vincitore della coppa di Germania), andrà solamente in coppa Uefa. Stagione disastro-
 sa per la compagine del “Keiser” Beckenbauer che se vuole tornare a competere ad altissimi livelli nella prossima stagione dovrà si-
 curamente metter mano al portafogli.


Cartolina Giallorossa
MISSIONE COMPIUTA
27 MAGGIO 2007: la stagione calcistica 2006/’07 si è appena conclusa, per i vessilli giallorossi, nel miglior modo possibile. Secondi in campionato, quarti di
finale in Champion’s League e vincitori della Coppa Italia. Questi risultati lanciano di diritto la Roma nell’olimpo del calcio italiano e internazionale. Luciano
Spalletti è riuscito a dimostrare ancora una volta di essere uno dei migliori allenatori d’Italia e d’Europa. Ricordiamo che il tanto celebrato Mourinho con il suo
Chelsea multimiliardario ha raggiunto gli stessi obiettivi della squadra capitolina. Basterebbero pochi tasselli al posto giusto per consentire alla Roma di vincere
nella Penisola e oltre i confini. Per migliorare la rosa di prima squadra bisogna creare una panchina con calciatori di esperienza e qualità. Rosi, Curci, Okaka,
Faty e Virga vanno ceduti in prestito per farli giocare con continuità. È assolutamente necessario e imprescindibile confermare tutti i titolari e rinnovare anche
a costo di un sacrificio economico i contratti dei top players: De Rossi, Chivu, Mancini e Ferrari. È fondamentale anche trovare un accordo con l’Inter per la
permanenza in giallorosso del cileno Pizarro. Possibilmente senza sacrificare alcun giocatore fondamentale per l’assetto tattico della squadra. Alcuni ruoli in par-
ticolare risultano scoperti: non esiste una riserva di Tonetto a sinistra, un centravanti di peso, due esterni offensivi di centrocampo da alternare a Taddei e
Mancini. Questa volta la menzione d’onore quasi obbligatoria va allo straordinario Francesco Totti. Quest’anno il capitano ha realizzato un numero impressio-
nante di gol fra campionato, Champions e Coppa Italia. Senza dimenticare alcuni record “frantumati”: miglior marcatore in attività della serie A, miglior mar-
catore giallorosso nelle coppe europee e miglior marcatore giallorosso di sempre in Nazionale con 9 reti.
                                                                                                                                                    di Nicola Ceolin

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           Cell. 335.7574514                                Per usare le parole di Rosella Sensi: “La cosa         Citate sempre per il loro stile hanno dato dimo-
                                                            più importante è stata vincere in modo leale,          strazione di poca classe. Moratti con le parole e
                Assistenza:
                                                            pulito onesto”. Come si può darle torto?               il Milan con uno striscione di dubbio gusto han-
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La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                                           11




  Dietro le quinte
                                                                                                  di Caterina Di Lernia
17/5/2007 ore 19.30: Francesco Totti        no rimaste in ballo solo due alternati-      ferno e lo sguardo da leone di
alza al cielo la Coppa Italia dopo se-      ve: “Grazie Roma” e “Beautiful day”.         Francesco Totti pronto a lottare per i
dici anni. Dopo due finali perse è final-   Alla fine abbiamo cambiato nuovamen-         colori di Roma. E l’altra frase celebre
mente arrivato il momento che tutti i       te idea e deciso di usare una doppia         del film a fare da sfondo all’alzata del-
romanisti aspettavano, sollevare un tro-    musica. Niente parole, solo un sotto-        la Coppa. Il finale non poteva che es-
feo in quella Milano che ci ha regalato     fondo prima d’attesa e poi di gioia per      sere dedicato ai tifosi che intonavano
ben poche soddisfazioni.                    l’obiettivo raggiunto. Avremmo fatto         “Roma Roma” nella Scala del calcio.
17/5/2007 ore 20.00: dopo aver visto        vedere prima il 6-2 dell’andata, poi il      Nessuna musica ad accompagnarli, per-
la partita e segnato i minuti di tutte le   gol di Simone Perrotta che aveva scac-       ché niente era più bello delle loro vo-
inquadrature più belle inizio a pensare     ciato via tanti fantasmi comparsi dopo       ci in un Meazza ormai completamente
insieme ad Alice (l’artista del montag-     il 2-0 dell’Inter. Dopo la colonna sono-     giallorosso. Per venire incontro alle no-
gio televisivo) a quello che volevamo       ra siamo passate alla scelta di quel         stre manie di perfezionismo abbiamo
fosse il “servizio dell’anno”, che avrem-   qualcosa in più che avrebbe reso spe-        capito che vederci venerdì tre ore pri-
mo realizzato il giorno dopo. I ragazzi     ciale la nostra opera d’arte. E quale film   ma dell’inizio della trasmissione, cioè
ci avevano regalato una grande emo-         meglio del “Gladiatore” rappresenta il       all’ora fissata per il montaggio non sa-
zione e noi dovevamo ripagarli con una      coraggio, la forza e la voglia di vincere    rebbe bastato. Alla fine ci abbiamo mes-
clip che riuscisse a trasmettere tutta la   di Roma? Chi non ricorda Massimo             so 5 ore e tanta fatica, ma ne e valsa
nostra gioia. Un grazie che arrivasse       Decimo Meriglio ordinare all’esercito:       la pena. O almeno lo speriamo.
dritto al cuore. La prima cosa a cui        “Al mio segnale, scatenate l’inferno…”
pensare era la musica. Bocciata la scon-    o urlare: “Roma ha vinto”? Il nostro
tata “We are the champions”e dopo
aver scoperto di avere gusti musicali
                                            condottiero era stato senza dubbio
                                            Luciano Spalletti e i guerrieri i gioca-           Risposte
agli antipodi, abbiamo chiesto aiuto a      tori scesi in campo. Sarebbe stata que-
chiunque passasse dalle nostre parti e
dopo aver vagliato diverse opzioni era-
                                            sta l’immagine d’apertura: Luciano
                                            Spalletti che ordinava di scatenare l’in-
                                                                                              pericolose

                                                                                          “   Ddnek Zeman
                                                                                              è stato ospite de: “La
                                                                                              Signora in Giallorosso”
                                                                                              perché:
                                                                                                           ”
                                                                                         ❍ Vuole allenare di nuovo la Roma

                                                                                         ❍ Ha voluto capire se attraverso il
                                                                                           microfono la sua voce si sente

                                                                                         ❍ Doveva preparare atleticamente
                                                                                           Gianfranco Giubilo

 Lo studio de “La Signora in Giallorosso”


                                                                                                        Centro Ortopedico
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12                                                                             La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007


                           Quelli de...                                                          di Fabrizio Cavalieri


                                      SOSPIRI DI
                                     PRIMAVERA
         a stagione calcistica della      nato non è da buttare ma da alcuni

  L      Roma primavera è da poco
         finita e a Trigoria si
incominciano a fare i primi bilanci di
                                          elementi di indiscusso valore ci si
                                          aspettava molto di più. A riguardo è
                                          intervenuto anche il responsabile del
una stagione poco esaltante.              settore giovanile della società, Ivano
Il gruppo ha dimostrato di essere         Stefanelli ammettendo che questa
molto unito e sicuro di sè, forse, pro-   stagione si poteva fare meglio ma che
prio questo ultimo aspetto ha gioca-      certe esperienze servono sempre da
to dei brutti scherzi ai ragazzi più      lezione. Ha inoltre aggiunto che qual-
rappresentativi della formazione di       cuno non ha dato il massimo e sa-
mister De Rossi come Stefano              rebbe stata opportuna una maggiore
Okaka, Aleandro Rosi e Valerio Virga      dose di umiltà. Ad onor del vero c’è
che non hanno reso al meglio proba-       però da dire che giocatori come Rosi
bilmente ammaliati dal sogno della        ed Okaka spesso sono stati convoca-
prima squadra. Sicuramente il quinto      ti fra i più grandi e non hanno potu-
posto conquistato in questo campio-       to dare il loro apporto ai compagni
                                          in termini sia di continuità sia tecni-
                                                                                                   Centro Tecnico “Fulvio Bernardini”
                                          ci, tali circostanze probabilmente han-
                                          no ostacolato il lavoro di questo           maniche dato che quasi certamente
                                          splendido gruppo. Andando a guarda-         molti ragazzi verranno ceduti in pre-
                                          re fra le carte si nota che era dalla       stito ad altre squadre per farsi le “os-
                                          stagione 2002/’03, la Roma si qualifi-      sa” ed acquisire una maggiore espe-
                                          cava sempre ai play-off per giocarsi la     rienza. Sembra perciò essere arrivato
                                          vittoria finale riuscendo anche a con-      il momento di puntare su alcuni
                                          quistare il titolo nell’annata 2004/’05.    “fresh names” come i classe ‘88
                                          Si potrebbe azzardare l’affermazione        Giacomini, Freddi, Palermo e sugli ‘89
                                          che una volta ogni tanto una piccola        Bianchini, Casiero e Della Penna che
                                          battuta d’arresto, come si dice in ger-     si sono particolarmente distinti du-
                                          go, può anche starci. Perciò non è il       rante questa regular season per la lo-
                                          caso di lasciarsi andare ad inutili pro-    ro disponibilità e tenacia.
                                          cessi e sciocchi vittimismi. È il mo-       Il settore giovanile della Roma negli
                                          mento di guardare al futuro cioè al-        ultimi anni si è particolarmente mes-
 I campioni di domani                     la prossima stagione rimboccandosi le       so in luce per aver sfornato diversi
                                                                                      giocatori interessanti che, anche se
                                                                                      non fanno più parte della società, si
                                                                                      sono comportati molto bene:
                                                                                      Gaetano D’Agostino, Raffaele De
                                                                                      Martino e Daniele Corvia.
                                                                                      Molti meriti vanno perciò all’intero
                                                                                      staff, capitanato da Bruno Conti che
                                                                                      ha seguito e “coccolato” questi gio-
                                                                                      vanotti in ogni occasione facendosi
                                                                                      sempre sentire vicino ad ognuno, co-
                                                                                      sa molto importante soprattutto per
                                                                                      il morale di un gruppo di adolescen-
                                                                                      ti. Ora però godiamoci e godetevi
                                                                                      queste meritate vacanze, ci rivediamo
 Un campo del “Fulvio Bernardini”                                                     a settembre.
La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007                                                                                                         13

a cura di Adriano Serafini
                                                                                                                        non solo calcio

             Roma, Capitale dello Sport
  La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano


                                                      Lottomatica Virtus Roma Basket
                                                      Una semifinale che profuma già di scudetto. Il cammino della Virtus arriva a scontrarsi con la co-
                                                      razzata Siena, assoluta dominatrice della stagione regolare. C’e’ il rammarico per aver dilapidato
                                                      qualche punto nelle ultime gare di campionato, che avrebbero permesso di evitare alle due squa-
                                                      dre, che partivano già da qualche mese favorite per la conquista del titolo finale, di incontrarsi nel-
                                                      la parte più dura del tabellone. I biancoverdi hanno il favore del campo: si incontrano rispettiva-
                                                      mente la prima e la quarta squadra classificata nella stagione regolare nonchè le due squadre che
                                                      hanno risolto la pratica dei quarti di finale con il minimo sforzo. Ottimo il ruolino di marcia intra-
                                                      preso dai senesi sino ad ora: a partire dal girone di ritorno hanno vinto 19 gare su 20, sono re-
                                                      duci da 14 vittorie in fila, e da 20 vittorie consecutive in casa, dove quest’anno non ha mai perso.
                                                      In questo play-off è la squadra che segna di più, con una media di 94,3 punti ad incontro, miglio-
                                                      rando l’86,6 del campionato, mentre subisce 72,7 punti di media. La Lottomatica è alla quarta se-
                                                      mifinale scudetto e alla terza consecutiva dall’avvento della presidenza Toti. La squadra viene da 3
                                                      vittorie di fila contro Napoli e, a partire dal girone di ritorno, ha vinto 16 delle ultime 20 gare che
                                                      le vale la seconda migliore prestazione dopo Siena. Le cifre confermano il buon lavoro di Repesa
                                                      nella regular season, chiusa con la migliore difesa assoluta, la prima in casa, l’unica sotto i 70 pun-
                                                      ti, e la seconda fuori dalle mura amiche. Per ambire a sogni scudetto, Roma dovrà disputare ogni
                                                      incontro con la massima concentrazione possibile. Solo in questo modo potrebbe conquistare quel-
                                                      le chances che per molti somigliano più ad un miracolo.




  M.Roma Volley
  Tanti applausi, calici che si innalzano, molti sorrisi e velati arrivederci da chi, magari, sa di aver
  concluso la sua prima, fantastica, esperienza nella Capitale. Così la M. Roma Volley ha chiuso
  ufficialmente la sua stagione nel campionato di A1. Consapevole di essere stata protagonista di
  un autentico miracolo, condito da qualche piccolo rimpianto per come s’è conclusa l’avventura,
  sia in Coppa Italia sia nella fase finale dei play off scudetto. Per l’impegno dimostrato nella cor-
  so dei mesi passati, ripensando ai problemi iniziali sofferti, la squadra ha dimostrato di conte-
  nere atleti affidabili e di primissimo livello. La base è forte, solida e solamente migliorabile, sup-
  portata da un interesse maggiore che ha permesso di realizzare il primo progetto preposto,
  quello di riportare al volley tanti giovani e la curiosità di una città intera.
  Il primo passo del futuro l’ha compiuto Marco Molteni, un vero e proprio pilastro nella stagio-
  ne appena conclusasi, firmando il prolungamento del contratto che lo legherà per altri due an-
  ni alla società di Massimo Mezzaroma. L’accordo, raggiunto nella sede della M. Roma Volley, ga-
  rantisce a Molteni la permanenza nella Capitale, e al club la possibilità di confermare un gio-
  catore che è stato un fuoriclasse nell’economia dell’intera stagione.




                                                 Almaviva Capitolina Rugby
                                                 Si conclude con un’emozionante vittoria al Flaminio, la prima esperienza nel “Super 10” dell’AlmavivA
                                                 Capitolina. Conquistata la salvezza, obiettivo prefissato per il progetto di un futuro più competitivo,
                                                 si pensa già allo sviluppo mediatico per avvicinare ulteriormente il pubblico romano. Nel rugby non
                                                 è consuetudine stilare bilanci, ma valorizzare le emozioni regalateci dall’intero staff tecnico, dirigen-
                                                 ziale e dagli splendidi tifosi che hanno sostenuto l’intero cammino, è il giusto merito di chi ha lot-
                                                 tato, in tutti i sensi e senza lesinare energie, sui campi della più importante competizione nazio-
                                                 nale. L’ultima giornata ha definito anche l’assegnazione del “Premio Fair Play”. L’AlmavivA Capitolina
                                                 è la società che si è imposta nella graduatoria , assegnata alla squadra che nel corso dell’anno ha
                                                 subito meno cartellini gialli, rossi e settimane di squalifica. Terminati i tornei, nello spirito che ogni
                                                 anno anima le manifestazione nazionali di qualsiasi livello, non ci sono classifiche, vinti e vincitori.
                                                 Si gioca per la passione e per la voglia di far risaltare le doti di uno sport in forte crescita ma
                                                 ancora in cerca del grande palcoscenico che meriterebbe.
14                                                                               La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007


                                                                                                 Una riflessione

  AV GALLERY VILLAGE
Avevamo già annunciato, nell’arti-
colo della edizione di marzo della
“Signora in Giallorosso”, l’inaugura-
zione della sede “estiva” dell’AV
Gallery che, infatti, ha aperto le sue
porte al pubblico in concomitanza
con le passate feste pasquali e che
ora si appresta ad affrontare il pe-
riodo “caldo” pianificando eventi
nel   cuore     dell’Argentario,    a
Capalbio, ove è sita la galleria. In
questi primi due mesi di vita l’atti-
vità nella sede toscana ha riguarda-
to solo la vendita di oggetti d’arte,
vista la parallela attività della sede

                                         Muoio. La stagione di eventi all’AV            no in via di definizione gli eventi
                                         Gallery City si concluderà definiti-           estivi che coinvolgeranno molti de-
                                         vamente martedì 26 giugno con                  gli “artisti amici” che ci hanno ac-
                                         un’altra presentazione, questa vol-            compagnato in questi ultimi mesi e
                                         ta di un’antologia un po’ particola-           che il pubblico ha dimostrato di
                                         re in quanto dedicata interamente              gradire molto. Intanto l’AV Gallery
                                                                                        City è comunque sempre visitabile,
                                         a racconti erotici. L’antologia si in-
                                         titola, non a caso, “Femmine” ed è             in orari negozio, in Via Vittorio
                                         edita dalla Delos Book e sancirà il            Emanuele II 12 a Capalbio e per
                                         commiato dagli amici romani e l’ar-            avere informazioni sugli eventi in
                                         rivederci alla nuova stagione autun-           programmazione basterà inviare un
                                         nale che riaprirà a settembre. E, nel          email all’indirizzo avgallery@avon-
romana di Viale Angelico 2 nella
                                         frattempo, tutta l’attività si sposte-         lus.org oppure chiamando il nume-
quale hanno continuato a susse-
                                         rà nel borgo di Capalbio dove so-              ro 06.8841189.
guirsi a ritmi serrati gli eventi in
locandina. L’ultimo in scaletta è sta-
to quello dello scorso 31 maggio                              Sportello Giovani Calciatori
                                                         (messaggio destinato ai genitori di giovani calciatori)
che ha visto, nell’ambito dell’ormai
                                            Se avete bisogna di consulenza sulle normative che regolano i giovani calciatori op-
affermato “Percorso editoriale”, il
                                            pure, se vi occorrono chiarimenti sul loro trasferimento o tesseramento, la soluzione
gradito    ritorno    della    Giulio       è a portata di un click. Contattate gratuitamente lo “Sportello Giovani Calciatori”,
                                            inviando un’email a sportellogiovanicalciatori@gmail.com, gli avvocati Scopelliti e
Perrone Editore con un altro dei
                                            Ferro, con la loro esperienza pluriennale, saranno a vostra disposizione per risolve-
romanzi da essa editi: “di Mostrare         re e gestire qualsiasi genere di problema.
le cose a parole” di Giovanni Di                “Sportello Giovani Calciatori”, il presente che si specchia nel futuro.
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  • 2. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 L’Editoriale di Paolo Zaccagnini “A REGA’ NUN SCHERZAMO, SEMO LÌ MEJO” i scrivi un pezzo sulla Roma? La doman- e perché la Roma non li ha ricordati e rispettati abba- PRIMO OBIETTIVO CENTRATO MA... C da, quasi a tradimento, me la fanno i gio- vani cronisti de La Signora in Giallorosso e, lo ammetto, il primo impulso sarebbe rispondere di no, non mi è mai piaciuto chi fa il tifoso per professione, poi, però, ci penso lo spazio di un attimo ed eccomi qui a scrivere. No, non stanza, Kawasaki Rocca, Brunetto de noantri e di Spagna ’82, Aldair, Hulk Nela, Zibi il polacco, Paulo Roberto e Tonino, e mi fermo qui altrimenti non finisco più – e inarrestabili, impresentabili schiappe – il tedesco Schutz, presentato come “la folgore di Dortmund”, un wurstel- concrauti che una palla una non la vide mai, fortemen- ATTACCHIAMO LE ORECCHIE di musica come faccio da una vita, e neppure di libri, la mia passione da sempre ora divenuta mestiere, no, qui te voluto da un signor allenatore che si chiamava Luis Mirò e fu un disastro, il bagnino centenario Andrade, ALLA “COPPA ITALIA” devo parlare ‘Amore, di quello, primo e lontanissimo nel Portalupi Renato, e pure qui è meglio fermarsi – e la tempo, che non si scorda mai. E quell’amore, per me, si chiama A.S. Roma. Chi mi conosce sa bene che amo ri- costante di un pubblico sempre grande e generoso, in- petere, a casa mia dicono che non ne possono più e cancrenito negli ultimi anni da frange di “tifosi” più at- anche gli amici più cari ormai sbuffano da anni, episo- te al delinquere politico e al profitto economico che al- di salienti della mia vita, i telespettatori de La Signora l’amare – tacendo quando si deve, soffrendo quando è in Giallorosso mi avranno già sentito ripetere che il mio necessario, urlando quando abbisogna (speriamo sempre padrino di battesimo fu Pierino Rovida, primo giocato- più spesso) - la propria squadra. Che quest’anno ci ha re giallorosso a indossare la maglia azzurra, e penso pro- regalato momenti forti, nel bene e nel male, e che co- prio che a quel signore che ho conosciuto solo in car- munque, ‘nvidiosi prendete nota a bocca chiusa, mette tolina e attraverso i ricordi dei miei genitori, Costantino in campo il miglior giocatore italiano, campione assolu- e Orlandina - che adesso la squadra se la godono tut- to, sul campo e nella vita, Francesco Totti, che al pallo- te le domeniche, e pure in Coppa Italia e in Champions ne d’oro assegnato dalle camarille giornalistiche League non più al vecchio stadio di Testaccio ma sem- d’oltrAlpe preferisce la scarpa d’oro a suon di goal. Di pre in tribuna, lassù, in cielo – debba la mia passione Roma e dell’amore che provo per Lei, antica e super- per i colori giallorossi. Mi rigiravo tra le mani le foto- ba Signora in Giallorosso che sa d’ Impero, papato, grafie di questo bel giovanotto con i capelli tirati con la brillantina come andava allora, negli anni Trenta, lo ve- Barocco e Rinascimento come nessun’altra al mondo, devo con la bellissima moglie Alice abbracciato e sorri- abbellita e corteggiata dai potenti di tutto il mondo, po- dente a mio padre e mia madre, e lo rimiravo fotogra- trei scrivere un romanzo, ricordare le trasferte, burra- fato prima con la maglia della A.S. Rom e poi con quel- scose come campagne militari, il mitico Dante – face- la della Nazionale. Quel fisico, quel viso per me bambi- vo parte del suo gruppo e avendo un gran voce incita- no sprigionavano una forza tremenda, un orgoglio im- vo riscaldavo lo stadio prima del suo arrivo – “pollaio- menso, e unito ai racconti dei miei genitori e ai pome- lo” del mercato Trionfale, capo buono, corpulento, indi- riggi domenicali passati con mio padre nel bar Nardin, scusso e pacioccone del tifo di una volta che azzittiva piccolo, fumoso ritrovo del paesino ligure dopo sono lo stadio tutto e poi partiva col famoso “corete, scap- cresciuto, ad ascoltare i risultati di calcio. La Roma per pate” e tutto lo stadio con lui a spolmonarsi “arriva lo me rappresentava Roma, tutti i miei familiari, la sua sto- squadrone giallorosso” – oppure l’infinita tristezza dei ria millenaria, i monumenti, che visitavo durante le va- funerali di Taccola, eravamo in più di centomila alla canze natalizie, pasquali e invernali, le leggende. E la squa- Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, e del Presidente, dra di calcio. Che allora non se la passava bene per Adino Viola ma no, non mi va più di riandare indietro niente, tema ricorrente nella nostra vicenda calcistica, nel tempo, voglio bearmi dell’immagine che ho visto, con ma che, comunque, emanava un calore fortissimo. La pri- ma volta che andai all’Olimpico, non l’orrore di adesso, le lacrime agli occhi domenica pomeriggio sui telescher- ero ragazzino e credo che quasi collassai. Ma fu amore mi, Gaia De Rossi e Christian Totti che corrono felici furibondo. Dal ’63 al ’77 ogni appuntamento sono sta- dietro a un pallone. La Roma è quello, non sono le cop- to là, e non solo sugli spalti. Grande e sempre corret- pe, i presidenti dai capelli ramati, le legioni straniere, i ta la rivalità con i laziali – non mi risulta che siamo pa- milioni a pioggia alla faccia degli italiani che tirano la cin- renti quindi il “cugini” lo lascio ad altri – e mai scon- ghia: la Roma è allegria, felicità, simpatia, umanità. cezze come quelle scambiatesi recentemente tra cam- Abbiamo meno coppe e trofei? Ma che ce frega ma che TRAGUARDI 2007/2008: pioni d’Europa e campioni d’Italia, grandi campioni – ce ‘mporta. Vuoi mettere andare allo stadio e farti av- Taccola e Di Bartolomei per primi, perché non ci so- volgere da un mondo in giallorosso? “A rega’, nun scher- 1) Olimpico pieno. no più, hanno dato la vita, in modo diverso, per la Roma zamo, semo li mejo”. 2) Stesso gioco di quest’anno. 3) Una panchina di titolari. Il resto conto poco o nulla! di Massimo Ruggeri ® ® Aut. Trib. di Roma n. 113/2005 del 24/03/05 Dir. Responsabile • Massimo Ruggeri Finito di stampare 7 giugno 2007 Tiratura 5.000 copie Editore: T-EVENTI SRL Viale Regina Margherita, 262 • 00198 Roma Pubblicità: T-EVENTI SRL • Tel. 349 6867491 Grafica e Stampa: Pubbligrafica Romana Via Graziano, 45 • Tel. 06 6620509 Omissioni di qualsiasi natura s’intendono involontarie e possono dar luogo a sanatoria. Le opinioni espresse nei testi pubblicitari impegnano solo gli autori dei medesimi. Articoli e materiali inviati non si restituiscono.
  • 3. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 3 L’Eco del Filosofo L’Eco del Filosofo di Giuseppe Manfridi dedicato a Massimo Billi finito il campionato, e, per È quanto ci riguarda, è finito con una bella festa. Non commentiamo, dunque, la partita col Messina, e neppure il compor- tamento della squadra da ottobre sino ad oggi (già in molti l’hanno fatto e continueranno a farlo). Commentiamo, piuttosto, lo spiri- to di questa festa che ha trovato in un secondo posto in classifica, in una Coppa Italia vinta e nel ti- tolo di capocannoniere raggiunto dal Capitano i suoi spunti esterni, ma il cui senso profondo va cer- cato altrove, e precisamente in una fiducia rinnovata nel calcio giocato e nel tifo attivo, vissuto lì, sugli spalti, di fronte all’evento, nella Perciò, giornate come quelle muto che l’impatto non fosse sensazione concreta di poterlo dell’Olimpico a chiusura di una sta- quello che mi ero immaginato. condizionare con la nostra sola gione comunque eccellente assu- Sbagliavo. Venendo via mi hanno presenza. Esultando e soffrendo, mono un valore straordinario. chiesto di non tornare subito a poiché il mestiere del tifoso non A dirlo, il meraviglioso popolo dei casa ma di andare a Villa consiste in altro che in questo. Nel bimbi. Li abbiamo visti sulle gradi- Borghese. Ho capito perché. Ero suo esserci. Il che non è poco. nate e in campo. La stadio, dome- stanchissimo ma ce li ho portati. Ne abbiamo vissute tante durante nica 27 maggio, è stato idealmen- Ho tirato fuori dal bagagliaio un l’anno: morti, partite a porte chiu- te, interamente loro, che dello vecchio San Siro da 420 grammi, se, veto alle notturne, e, in gene- stadio, di tutti gli stadi del mon- e ho vissuto la seconda, meravi- rale, un diffuso disgusto per un gio- do, debbono tornare a essere i gliosa partita della giornata, quel- co ridotto a giocattolo, e per un veri re. I primi cittadini assoluti. la in cui Totti e De Rossi veniva- giocattolo trasformato in arma. Come non comunicarvi, allora, la no incarnati da due bimbetti fra- gioia di aver approfittato io stes- stornati ma felici, nutriti di ore sa- so di questa festa per battezzare ne, di gesti belli, e di fantasie giu- al tifo giallorosso i miei due figli, ste, proporzionate alla loro età. Lorenzo e Gabriele, otto anni e Rendiamocene conto, e facciamo sei, chiamati alla loro prima sciar- in modo che sia sempre così. pata e alla prima volta in cui han- no potuto vedere dal vivo quelle maglie, quei colori, quella curva. Come per la prima volta hanno potuto attendere, nel rombo ta- chicardico dei piedi pestati sul ce- mento (“Papà, perché fanno co- sì?”) l’annuncio di un nome fata- le. Quello del giocatore “che ab- biamo solo noi”, del nostro capi- tano. A tratti, li vedevo stanchi, un po’ storditi dall’afa. Ho quasi te-
  • 4. 4 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 UNO PER TUTTI
  • 5. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 5 L’inchiesta di Piergiorgio Bruni opo l’Inghilterra, la Spagna, la Grecia, il Nessuno si è presentato, probabilmente per l’ec- D Portogallo, la Scozia e le varie manifesta- zioni Fifa e Uefa, anche l’Italia si affida al pallone unico. cessivo esborso economico, considerando che la base iniziale d’asta o forse, per la scelta di non investire più nel prodotto calcio. Un prodotto che Da luglio, si giocherà in tutto il campionato di se- negli ultimi anni, nonostante le vittorie in alcune rie A, B, in coppa Italia, nella Primavera e in manifestazioni continentali e non, ha avuto un Supercoppa con un prodotto griffato Nike. trend negativo. Scandali, violenza, costi dei bigliet- La multinazionale americana ha firmato un contrat- ti lievitati, rispetto a due lustri fa, del 95%, pro- to, con la Lega Calcio, della durata di 5 anni, a del- babilmente hanno distolto l’interesse dai possibi- le cifre piuttosto interessanti: li investitori. 5 milioni di euro a stagione, 4,5 in contanti e i re- Dalla prossima estate quindi, stop ad una con- stanti 500 mila, in palloni e più precisamente, la suetudine, per certi versi romantica, dell’invio al- considerevole cifra di 15 mila l’anno, che la Lega la squadra avversaria, 15 giorni prima, da parte Professionisti distribuirà a tutte le società. della società ospitante, di 8 palloni, affinché pos- All’inizio, nelle battute esplorative, questa trattativa sa abituarsi e saggiare tutte le diversità costitu- aveva avuto una genesi privata, condotta direttamen- tive del cosiddetto attrezzo. Ma proprio questa te dal marketing, con un’offerta che si aggirava in- evoluzione suscita subito qualche perplessità e torno ai 6 milioni di euro, successivamente però, per un rigoroso problema: chi lo dirà ai portieri, che evitare polemiche intestine e possibili contrasti con se faranno una papera, non potranno più giusti- altre aziende si è perseguita la strada di una gara ficarsi per le molteplici e sempre diverse traiet- pubblica, che al dunque, è andata deserta. torie?
  • 6. 6 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 “sesta puntata” Tra storia ROMA CAPUT MUNDI N el glorioso passato dell’impe- pretoriani e subito riconosciuto dal se- ro Romano, era molto fre- nato, poiché il fratello Tito, che non ave- quente l’alternanza tra sovra- va altri eredi diretti, non lo aveva asso- ni, più o meno amati dal popolo, dota- ciato al governo, ritenendolo degno di ti di grande capacità nella gestione del- poca stima a causa del temperamento la Res publica, con altri passati inosser- ambizioso. Il nuovo principe, per quan- vati nello scorrere delle vicende che to intelligente e attivo, non aveva le do- hanno caratterizzato la millenaria storia ti di sobrietà che avrebbero potuto Domiziano di Roma. Ciò era conseguenza implici- conciliargli le simpatie della nuova ari- ta della successione costruita sui lega- stocrazia provinciale. Egli pretendeva merariamente, di conquistare anche la mi di sangue. E fu proprio uno dei re- d’essere chiamato “nostro signore e Caledonia e l’Irlanda, ma Domiziano lo gnanti meno conosciuti, il vecchio no- dio”, ispirandosi al grandioso e dema- richiamò a Roma nell’84. Negli ambien- bile Cocceio Nerva, a tentare di sop- gogico ellenismo autocratico. ti dell’aristocrazia romana si disse, con perire ad una pratica che spesso por- Domiziano utilizzò la censura per mo- malizia probabilmente ingiustificata, che tava sul trono figure non all’altezza del- dificare a suo arbitrio le liste dei sena- il richiamo era dovuto a meschinità e la gestione dell’immenso territorio sot- tori e dei cavalieri, ossia per combatte- toposto al dominio di Roma. Secondo re l’aristocrazia, anche se molti suoi gelosia. Non a caso, quando nel 93 il principio dell’adozione del migliore, ben provvedimenti miravano effettivamente Agricola morì, si incolpò l’imperatore di accetto dai senatori che spalleggiavano a stroncare abusi e ingiustizie. Fra l’83 averlo fatto uccidere. Ciò dimostra che Nerva, la successione al potere non do- e l’89 condusse due campagne militari l’imperatore era inviso da buona parte veva essere determinata da considera- contro i Catti, abitanti a nord del Meno, delle classi abbienti, come testimoniano zioni dinastiche e da vincoli di parente- riuscendo ad ampliare i possedimenti anche i racconti tramandatici della sto- la, ma spettare solo a chi dimostrasse sul Reno, e pose gli elementi per l’in- riografia, certamente poco generosi alte capacità politiche ed eccellenti do- sediamento del limes germanicus: una li- verso la figura di Domiziano. Oltretutto, ti morali. Nerva passò quindi alla storia nea fortificata, completata il secolo suc- le spese per gli eserciti e per la magni- per questa rivoluzione di carattere po- cessivo, che resistette a lungo alla pres- ficenza di cui il principe si circondava, litico. Per il resto, il suo brevissimo re- sione dei barbari. I successi di gno (96-98 dc) fu caratterizzato da ri- Domiziano furono celebrati con le nau- comportarono l’inasprimento delle im- forme appena abbozzate o poco incisi- machie: un tipo di spettacolo grandioso, poste e la ripresa dei processi per lesa ve, come la creazione di un fondo per già organizzate da Cesare, Augusto e maestà e delle congiunte confische. Alla la concessione ai contadini di prestiti a Caligola, dove si rappresentavano delle politica del terrore, gli avversari rispo- tasso d’interesse particolarmente favo- vere battaglie navali, con tanto di mor- sero con trame e congiure per l’elimi- revole (ossia, il 5%, e questo fa inten- ti e feriti. La naumachia di Domiziano nazione dell’imperatore. E alla fine gli dere come la richiesta di prestito di de- sorgeva probabilmente nei pressi del oppositori ebbero la meglio: nel 96, do- naro fosse piuttosto sconsigliabile all’e- Campo Marzio. Diocleziano, particolar- po oltre dieci anni di regno, Domiziano poca), nel tentativo di alleviare la crisi mente attento alla formula “panem e cadde sotto le pugnalate dei congiura- dell’agricoltura italica. Come accennato circenses” coniata da Giovenale, fece ti. La fama di mostruosa crudeltà con all’inizio, spesso ad un sovrano poco in- costruire uno stadio nel Campo Marzio cisivo seguiva uno di grande spessore. cui la tradizione bollò la sua memoria sulla falsariga del Circo Massimo, e di E così avvenne con Nerva, il cui regno cui Piazza Navona riproduce il traccia- corrisponde più ai pregiudizi di Tacito e si collocò tra quello di Domiziano e il to in maniera piuttosto fedele. La strut- degli altri storici di parte aristocratica fulgido impero di Traiano. L’impero di tura veniva utilizzata per gare ginniche che alla verità dei fatti. Domiziano si li- Domiziano segnò la fine della dinastia alla greca, competizioni che non diven- mitò a rendere esplicite le tendenze au- Flavia, e fu caratterizzato da importan- nero mai molto popolari nell’antica tocratiche già virtualmente presenti nel ti successi a livello militare e di incisi- Roma. Nonostante la sua spiccata pro- regime del principato fin dalle origini. In ve riforme istituzionali, ma anche da la- pensione militare, Domiziano non volle tutto questo la crudeltà personale di ceranti strappi con la tradizione roma- invece favorire i piani di conquista di Domiziano, vera o presunta, poteva ave- na e da violenti attriti con ampie parti Gneo Giulio Agricola, un valoroso ge- re solo un’ importanza marginale. dell’aristocrazia e della borghesia bene- nerale che dal 78 governava la Britannia stante. L’incipit dell’ascesa di Domiziano ed era riuscito ad espandere l’occupa- Continua… sembra simboleggiare tutto il suo re- zione romana sino alle soglie della gno. Egli fu acclamato imperatore dai Caledonia. Agricola progettava, forse te- Massimiliano Rossi
  • 7. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 7 e leggenda MAGICA A.S. ROMA Dino Viola er la stagione 1989/’90 la diri- alla morte del padre Dino. internazionale. Ultimo baluardo: l'Inter. P genza giallorossa chiama alla gui- da della Roma Gigi Radice. Un campionato mediocre termina- to con il sesto posto in classifica e l'eli- Il numero uno giallorosso muore, infat- ti, sabato 19 gennaio 1991, di pomerig- gio, lasciando ai romanisti un incolmabi- le vuoto. Dopo 14 anni di presidenza, Nella finale d’andata, allo stadio Meazza, la Roma rimedia due gol dai nerazzur- ri, gara caratterizzata da un contestato rigore concesso ai meneghini e trasfor- minazione dalla Coppa Italia, agli ottavi di infinite dimostrazioni di rispetto, intelli- mato da Mattheus. finale, contro la Juventus. Uniche note di genza ed educazione il Presidente si Due settimane dopo i giallorossi, in ca- rilievo: la conquista della qualificazione in spegne. Per il giorno dopo è in program- sa, non riescono ad andare oltre l'1-0 Coppa Uefa e lo svolgimento delle parti- ma Roma-Pisa. La squadra, in campo con vedendo così festeggiare, un'altra volta te casalinghe allo stadio Flaminio, a causa il lutto al braccio, gioca senza la minima sul proprio campo, gli avversari. dei lavori di modernizzazione del- concentrazione. Prima della partita Il giorno seguente l'Olimpico e' di nuo- l'Olimpico in vista dei Mondiali del '90. Giannini e Nela depongono un mazzo vo tutto esaurito: Bruno Conti da' il suo Il campionato seguente è caratterizzato di fiori nel posto normalmente occupa- addio al calcio professionistico. In campo da immense gioie e dolori lancinanti, to da Viola. per salutarlo ci sono i campioni del 1983. che, probabilmente, tarparono le ali ad quot;Roma, dai 7 colli, tramanderà la storia 30 maggio all'Olimpico va in scena la fi- una squadra che si sarebbe potuta im- di un uomo che, da solo, le ha dato tan- nale di ritorno di Coppa Italia. porre ai vertici. Dopo la parentesi mon- ta gloria!! Ci hai lasciato un vuoto incol- Avversaria la Sampdoria da poco laurea- diale, la Roma ritrova lo stadio Olimpico mabile. Addio Caro Presidente.quot; recitava tasi campione d'Italia. in nuove vesti. Il luogo del ritiro scelto uno striscione apparso in curva Sud. Il ri- Grazie ad un'autorete di Pellegrini e ai dal subentrante tecnico Ottavio Bianchi sultato finale e' 0-2 per i nerazzurri. gol di Berthold e Voeller su rigore, la è Pinzolo. Lì viene varata l'ultima rosa Il campionato prosegue e i giallorossi Roma si impone 3-1. Il ritorno e' pre- dell'era Viola. Nell'undici titolare che sono chiamati a giocare al massimo per visto per il 9 giugno, la Roma riesce a scende in campo nella prima giornata di ricordare la memoria dell’ingegner Viola. difendere il risultato. Termina 1-1 al campionato, il 9 settembre, Zinetti, Tra febbraio e marzo la Roma elimina Marassi, il gol è sempre del tedesco vo- Salsano, Carboni, Carnevale ed Aldair la Juventus in coppa Italia, l'Anderlecht lante. Per i giallorossi è la settima cop- sono debuttanti in maglia giallorossa. La in Uefa e guadagna un preziosissimo 0- pa Italia, la quinta in undici anni. Roma gioca in casa e parte alla grande 0 a Milano, contro il Milan nella semifi- rifilando 4 reti alla Fiorentina. Primo gol nale del trofeo nazionale. Il ritorno, fis- Continua… del campionato realizzato da Rudy sato per il 2 aprile, e' ricchissimo d'e- Voeller, il quot;Tedesco Volantequot;. Gianmarco Fava mozioni: i rossoneri vengono battuti Ad ottobre la compagine giallorossa è grazie ad un autogol di Van Basten su travolta dallo scandalo “Lipopill” che co- tiro di Carboni e cosi la Roma arriva in involge Angelo Peruzzi e Andera finale. Pochi giorni dopo il derby: Roma- Carnevale, squalificati per un anno dal- Lazio finisce 1-1 con il gol di Voeller su la CAF, dopo aver trovato nelle urine rigore. Un’altra manciata di giorni ed an- tracce di fentermina, una sostanza do- cora emozioni: in Danimarca la Roma va pante. Dopo il danno anche la beffa: la ad affrontare il Broembdy, ottenendo un società è costretta a pagare una multa preoccupante 0-0. salatissima, 150 milioni. Nel frattempo la A metà aprile Ciarrapico esce allo sco- squadra continua la sua corsa in Europa. perto e annuncia l'acquisto della socie- A fine novembre ha già spazzato via tà capitolina. Per la Roma inizia uno dei Benfica, Valencia e Bordeaux. A dicem- bre Dino Viola rilascia quella che poi sa- momenti più bui di tutta quanta la sua rà la sua ultima intervista, chiacchieran- storia. 24 aprile 1991. L'Olimpico è tea- do per ben 7 ore con i giornalisti. Il 9 tro di una gara che rimarrà impressa gennaio il Presidente annuncia quot;La Roma nelle menti di ogni tifoso giallorosso: va ai miei figli. È arrivata la candidatura Roma-Broembdy, semifinale di ritorno di che tanto aspettavo e volevo, la mia fa- Coppa Uefa. I giallorossi vanno in van- miglia e' pronta a prendere il comando taggio ma vengono rimontati; con il ri- della societàquot;. Quando il 18 dello stes- sultato di 1-1 sarebbero fuori. Solo so mense Riccardo Viola assume la reg- all'88° Voeller riesce a siglare il gol del genza della società mancano poche ore definitivo 2-1. La Roma è ad un passo dalla conquista del suo secondo trofeo
  • 8. 8 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 di Piergiorgio Bruni Ecco perchè è bello Intervista a Paolo Zaccagnini accontare Roma attra- rmai dopo l’esperienza di eritare di essere tra i pri- R verso la musica sembra più semplice rispetto a tante città. Può darci una spiega- O Sanremo, è scoppiata la passione dei tifosi giallo- rossi nei suoi confronti. M mi d’Europa comporta impegno e responsabilità. Come sarà il futuro della Roma? zione? E che ci devo fare. Probabilmente prima Facendo un ragionamento semplice e linea- Roma è una città unica, qui, da queste par- non sapevano che tra di loro c'era uno che re, è indubbio che se non spendiamo la ve- ti c’è stato il primo impero. Quando esiste- è giallorosso fino alle ossa da tanti anni. do piuttosto dura. È necessario investire e va la Roma imperiale, Londra, Parigi e Poi avrai contribuito il fattore sorpresa, rafforzare anche numericamente la squa- Berlino non esistevano. Abbiamo più di mettermi la scarpetta della Roma al tea- dra, poter allungare la panchina è una 2000 anni di storia è facile scrivere e rac- tro Ariston, senza dubbio è stato un gesto priorità, altrimenti l'anno prossimo non po- contare Roma. che nessuno si aspettava. tremo andare oltre metà classifica. differenza dei primi anni ella storia della Roma l suo mondo è quello mu- A in cui seguiva la Roma, è cambiata la Sua coscien- za giallorossa? N mai nessuno come Totti. Ci descriva il rapporto affettivo che la lega al capitano. I sicale, quale cd regalereb- be a Luciano Spalletti? Bella domanda. Diciamo che forse si è evo- Con Francesco ho un bel ricordo e posso racconta- Non ho dubbi, “born to run” di Bruce luta. Non vado più allo stadio da un po’ re un aneddoto gustoso e carino. In un ristorante Springsting. È assolutamente un condottie- di tempo perchè rischio di sentirmi male di celebrata fede romanista vicino casa mia, una se- ro, ci ha preso che eravamo morti e cor- e la Roma potrebbe perdere un vero so- ra, vennero a cena Petruzzi, Giannini e, appunto, rendo ci ha fatto diventare grandi. E per Totti. Quando poi, ho avuto modo di stringergli la stenitore. Sa una cosa? Questa è la prima descrivere questo, faccio un nome su tutti: mano, avvicinandomi, gli ho detto: quot;Francè mi rac- intervista in cui parlo dei colori giallorossi. comando, ci devi far vincere almeno 10 scudetti e Simone Perrotta. Di solito questo argomento l’ho affrontato 5 coppe Campioni”. Pensi, tale è stata la foga con soltanto con i miei amici; la Roma è la mia cui mi sono rivolto a lui che il proprietario del lo- famiglia e della propria famiglia uno non cale, un mio amico, ancora se lo ricorda. Insomma, ne parla in giro. il capitano è un campione assoluto, come lui nella storia delle squadre ce ne sono davvero pochi. È un grande dentro e fuori dal campo. PAOLO ZACCAGNINI Paolo Zaccagnini, nasce a Roma il 3 settembre del 1948. Fin da piccolo di appassiona alla musica, una scelta che lo porterà poi più avanti negli anni a diventare il più preparato e appassionato critico musicale italiano. Allievo dei professori Agostino Lombardo e Giorgio Melchiori, è laureato in letteratura americana, con tesi su Henry David Thoreau. Ma Zaccagnini non è soltanto un bravissimo giornalista, nella suo curriculum compaiono un paio di apparizioni sul grande schermo, in due film di Nanni Moretti: “Io sono un autarchico” ed “Ecce Bombo”. È sposato con Katlheen, ha una figlia, Nora e un gatto di nome Yuri. Numerosi sono i suoi interessi: la letteratura poliziesca, la buona tavola, il cinema, la lettura, i sigari Toscani, i viaggi e, come già ampiamente detto della Roma. Per 20 anni ha seguito il Festival e, per almeno 10, è stato il presidente del premio della critica intitolato a Mia Martini. Simpatico e disincantato, Paolo da sempre è stato un grande animatore delle conferenze stampa con le sue divertenti esternazioni. Come quella volta che accolse l’ex leader dell’Unione Sovietica, e premio Nobel, Michail Gorbaciov, ospite del Festival di Fabio Fazio, sfoggiando un enorme colbacco.
  • 9. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 9 L’intervista o essere romanisti econdo Lei esiste un orniamo indietro di qual- ndiamo sull’assurdo. A S gruppo musicale che ab- bia superato i Beatles? T che mese, fino Sanremo. Come nasce la sua apparizione con la sciarpa a A quale cantante parago- nerebbe Francesco Totti? Assolutamente no. I Rolling Stone si sono della Roma? Ad uno di quelli fuori concorso. Di sicuro avvicinati, ma i Bealtles oltre a cambiare fra i geni, nell’olimpo dei più grandi in as- la musica hanno modificato il costume, fa- Facevo parte del dopo festival. Un gior- soluto. Non so, Springsting, Lennon, cendo di fatto, tendenza. Come posso di- no viene Piero Chiambretti e mi dice: Harrison. re, dettavano legge in tutto. quot;Stasera vengono quelli della Juventusquot;. Allora, mi sono messo un giaccone più largo, sotto ho portato la sciarpa che por- to sempre con me, una sciarpa che ha qualcosa di magico, perchè l'ha fatta la mia mamma con i quot;veri quot; colori della Roma: amaranto e giallo e, all’improvvi- so, l'ho tirata fuori. Un successone, ho ri- cevuti i complimenti di tutti. ove nasce la Sua deliran- sservando il suo album oncludendo, si metterebbe D te “romanistità”? Sono nato a Roma, poi per il lavoro di mio O di ricordi, che cosa Le viene immediatamente alla mente? C mai con una donna che sappia giocare a carte? padre ci siamo dovuti trasferire a Genova. La passione per la romanità giallorossa me Il sorriso di mia figlia appena nata in cli- Sorride - Assolutamente no, per un motivo l'hanno trasmessa i miei genitori e da pic- nica. Il ricordo e il brivido più bello del mon- semplice, non sono capace di giocare a car- cino, tutti insieme, andavamo al bar per do, un palpito, che non poteva che essere te. E se questa ipotetica donna, proprio non sentire le partite. Se mi permette di fare giallorosso. riuscisse a rinunciarci, vorrà dire che se uno scherzoso esempio, glielo spiego me- ne andrà da un'altra parte. glio: se fossi nato laziale mi sarei suicida- to all'asilo con una merendina avvelenata. Dove e quando “La Signora in Giallorosso” Televisione Satellite Radio Agenzia Stampa SKY (CH. 877) www.paginegiallorosse.it Trasmissione del Lunedì lunedì: ore 23.45 - 02.00 T9 TELEREGIONE mercoledì: ore 01.45 - 03.30 06.00 - 07.45 TELERADIOSTEREO Carta stampata CH. 45 F.M. 92.7 “La Signora in Giallorosso” Lunedì dalle 22.15 alle 00.30 Trasmissione del Venerdì Domenica dalle 10.00 alle 13.00 Venerdì dalle 22.45 alle 00.00 venerdì: ore 23.45 - 00.45 Mensile gratuito per intervenire in diretta: abato: ore 06.00 - 20.00 06 88521814 • SMS 3204050500 per intervenire in diretta: 06 8803626 Digitale Terrestre T9 (Mediaset) redazione@lasignoraingiallorosso.it Internet SMS 333 7842495 puoi ascoltare Teleradiostereo Sintonizzare il canale www.lasignoraingiallorosso.it lasignoraingiallorosso@t9tv.com anche on-line su dalle ore 02.00 alle 06.00 www.quellidellasignoraingiallorosso.it www.teleradiostereo.it
  • 10. 10 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 CURIOSANDO IN EUROPA di Mario Chiapperi Se quest’anno la lotta scudetto nella serie A italiana era pressoché inesistente a causa della strapotere interista, in Europa sono fioc- cate le sorprese con sfide a dir poco esaltanti. In Spagna è stato un testa a testa fino all’ultimo istante, con il turbolento Real Madrid di don Fabio Capello e l’imprevedibile Barcellona di Ronaldinho che si sono contesi il titolo senza esclusione, staccando al terzo gra- dino del podio il Siviglia del “mago” Juande Ramos fresco vincitore della seconda coppa Uefa consecutiva e finalista di Copa del Rey. Un’altra bellissima bagarre è stata la corsa per la zona Uefa dove il Saragozza del trio D’Alessandro-Milito-Galletti e l’Atletico Madrid di Torres, insieme al “trenino” composto da Recreativo, Getafe e Villareal hanno dato vita ad una mirabolante girandola di emozioni. In Francia la questione scudetto si è chiusa già da qualche settimana con la conferma per la sesta volta consecutiva del Lione di Houllier. Gli altri due posti in Champions League sono stati conquistati dal “ritrovato” Marsiglia al quale sono bastati Cissè e Ribery per non correre grossi rischi e dal Tolosa che con un gran finale di campionato si è meritato un risultato storico. L’unico posto Uefa se l’è accaparrato il Rennes che a pari punti con il Lille l’ha spuntata per una migliore differenza reti. Di seguito il Sochaux del neo allenatore del Lione, Alain Perrin, avendo raggiunto la finale di coppa di Francia proprio con il Marsiglia accede di diritto alla secon- da competizione continentale. Saluta invece la Ligue one il Nantes, proprietario dell’ala in prestito alla Roma, Whilelmson. Nel cam- pionato di Sua Maestà, il Manchester United ha vinto il titolo battendo in volata il Chelsea del magnate russo Abrahmovic mentre il Liverpool del carismatico Gerrard e l’Arsenal di Wenger si sono dovute accontentare di un tranquillo accesso ai preliminari di Champions League. Conferma gli ottimi risultati della passata stagione anche il Tottenham di Martin Jool che centra per il secondo anno conse- cutivo l’obiettivo quinto posto accompagnato dall’Everton del bombardiere Andy Johnson vero trascinatore della squadra. Ma se in Spagna il trambusto degli avvenimenti ha avuto un ruolo dominante nel finale di torneo, in Germania si è vissuto un epilogo degno del miglior Hitchcock. Ad aggiudicarsi il Meister Schale è stata la “sorpresissima” Stoccarda, una squadra formata da tantissimi giovani come Streller, Kedira, Gomez, Osorio e Hitzspleger, che ha letteralmente “soffiato” il titolo allo Schalke04. L’ultimo biglietto per un posto in Champions League lo ha staccato il Werder Brema di Schaff. Ma lo sgomento nasce quando si sente che il Bayern Monaco, insieme al Bayer Leverkusen e al Norimberga (vincitore della coppa di Germania), andrà solamente in coppa Uefa. Stagione disastro- sa per la compagine del “Keiser” Beckenbauer che se vuole tornare a competere ad altissimi livelli nella prossima stagione dovrà si- curamente metter mano al portafogli. Cartolina Giallorossa MISSIONE COMPIUTA 27 MAGGIO 2007: la stagione calcistica 2006/’07 si è appena conclusa, per i vessilli giallorossi, nel miglior modo possibile. Secondi in campionato, quarti di finale in Champion’s League e vincitori della Coppa Italia. Questi risultati lanciano di diritto la Roma nell’olimpo del calcio italiano e internazionale. Luciano Spalletti è riuscito a dimostrare ancora una volta di essere uno dei migliori allenatori d’Italia e d’Europa. Ricordiamo che il tanto celebrato Mourinho con il suo Chelsea multimiliardario ha raggiunto gli stessi obiettivi della squadra capitolina. Basterebbero pochi tasselli al posto giusto per consentire alla Roma di vincere nella Penisola e oltre i confini. Per migliorare la rosa di prima squadra bisogna creare una panchina con calciatori di esperienza e qualità. Rosi, Curci, Okaka, Faty e Virga vanno ceduti in prestito per farli giocare con continuità. È assolutamente necessario e imprescindibile confermare tutti i titolari e rinnovare anche a costo di un sacrificio economico i contratti dei top players: De Rossi, Chivu, Mancini e Ferrari. È fondamentale anche trovare un accordo con l’Inter per la permanenza in giallorosso del cileno Pizarro. Possibilmente senza sacrificare alcun giocatore fondamentale per l’assetto tattico della squadra. Alcuni ruoli in par- ticolare risultano scoperti: non esiste una riserva di Tonetto a sinistra, un centravanti di peso, due esterni offensivi di centrocampo da alternare a Taddei e Mancini. Questa volta la menzione d’onore quasi obbligatoria va allo straordinario Francesco Totti. Quest’anno il capitano ha realizzato un numero impressio- nante di gol fra campionato, Champions e Coppa Italia. Senza dimenticare alcuni record “frantumati”: miglior marcatore in attività della serie A, miglior mar- catore giallorosso nelle coppe europee e miglior marcatore giallorosso di sempre in Nazionale con 9 reti. di Nicola Ceolin di A.G.R. vendita moto e assistenza LUNA PARK plurimarche GIALLOROSSO 00135 Roma - Via Trionfale, 9232/9236 Vendita: LA ROMA LE MILANESI Tel./Fax 06.30602917 Cell. 335.7574514 Per usare le parole di Rosella Sensi: “La cosa Citate sempre per il loro stile hanno dato dimo- più importante è stata vincere in modo leale, strazione di poca classe. Moratti con le parole e Assistenza: pulito onesto”. Come si può darle torto? il Milan con uno striscione di dubbio gusto han- Tel./Fax 06.3386901 no perso una buona occasione per tacere. “KYMCO POINT” ROMA NORD CORRI A PRENOTARE IL TUO SCOOTER KYMCO PEOPLE 50 2T - 50 4T OLTRE 43 KM/LT. Pubbligrafica PRENOTAZIONE ON-LINE SCRIVENDO UN E-MAIL A: Romana info@ievamoto.it di ROBERTO SAULLI visita il nostro sito: www.ievamoto.it Presentando la Rivista, Sconto extra del 10% Via Graziano, 45 • Roma • Tel. 06 6620509 su accessori e abbigliamento pubbligraficaromana@tiscalinet.it • www.pubbligraficaromana.it
  • 11. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 11 Dietro le quinte di Caterina Di Lernia 17/5/2007 ore 19.30: Francesco Totti no rimaste in ballo solo due alternati- ferno e lo sguardo da leone di alza al cielo la Coppa Italia dopo se- ve: “Grazie Roma” e “Beautiful day”. Francesco Totti pronto a lottare per i dici anni. Dopo due finali perse è final- Alla fine abbiamo cambiato nuovamen- colori di Roma. E l’altra frase celebre mente arrivato il momento che tutti i te idea e deciso di usare una doppia del film a fare da sfondo all’alzata del- romanisti aspettavano, sollevare un tro- musica. Niente parole, solo un sotto- la Coppa. Il finale non poteva che es- feo in quella Milano che ci ha regalato fondo prima d’attesa e poi di gioia per sere dedicato ai tifosi che intonavano ben poche soddisfazioni. l’obiettivo raggiunto. Avremmo fatto “Roma Roma” nella Scala del calcio. 17/5/2007 ore 20.00: dopo aver visto vedere prima il 6-2 dell’andata, poi il Nessuna musica ad accompagnarli, per- la partita e segnato i minuti di tutte le gol di Simone Perrotta che aveva scac- ché niente era più bello delle loro vo- inquadrature più belle inizio a pensare ciato via tanti fantasmi comparsi dopo ci in un Meazza ormai completamente insieme ad Alice (l’artista del montag- il 2-0 dell’Inter. Dopo la colonna sono- giallorosso. Per venire incontro alle no- gio televisivo) a quello che volevamo ra siamo passate alla scelta di quel stre manie di perfezionismo abbiamo fosse il “servizio dell’anno”, che avrem- qualcosa in più che avrebbe reso spe- capito che vederci venerdì tre ore pri- mo realizzato il giorno dopo. I ragazzi ciale la nostra opera d’arte. E quale film ma dell’inizio della trasmissione, cioè ci avevano regalato una grande emo- meglio del “Gladiatore” rappresenta il all’ora fissata per il montaggio non sa- zione e noi dovevamo ripagarli con una coraggio, la forza e la voglia di vincere rebbe bastato. Alla fine ci abbiamo mes- clip che riuscisse a trasmettere tutta la di Roma? Chi non ricorda Massimo so 5 ore e tanta fatica, ma ne e valsa nostra gioia. Un grazie che arrivasse Decimo Meriglio ordinare all’esercito: la pena. O almeno lo speriamo. dritto al cuore. La prima cosa a cui “Al mio segnale, scatenate l’inferno…” pensare era la musica. Bocciata la scon- o urlare: “Roma ha vinto”? Il nostro tata “We are the champions”e dopo aver scoperto di avere gusti musicali condottiero era stato senza dubbio Luciano Spalletti e i guerrieri i gioca- Risposte agli antipodi, abbiamo chiesto aiuto a tori scesi in campo. Sarebbe stata que- chiunque passasse dalle nostre parti e dopo aver vagliato diverse opzioni era- sta l’immagine d’apertura: Luciano Spalletti che ordinava di scatenare l’in- pericolose “ Ddnek Zeman è stato ospite de: “La Signora in Giallorosso” perché: ” ❍ Vuole allenare di nuovo la Roma ❍ Ha voluto capire se attraverso il microfono la sua voce si sente ❍ Doveva preparare atleticamente Gianfranco Giubilo Lo studio de “La Signora in Giallorosso” Centro Ortopedico 2000 srl a tutti i lettori sconto del 10% Via Silicella, 126 • Roma Via di Donna Olimpia, 67 • 00152 Roma Tel. 06 535160 Numero verde elymaniarom@email.it • www.elymania.com 800 354433
  • 12. 12 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 Quelli de... di Fabrizio Cavalieri SOSPIRI DI PRIMAVERA a stagione calcistica della nato non è da buttare ma da alcuni L Roma primavera è da poco finita e a Trigoria si incominciano a fare i primi bilanci di elementi di indiscusso valore ci si aspettava molto di più. A riguardo è intervenuto anche il responsabile del una stagione poco esaltante. settore giovanile della società, Ivano Il gruppo ha dimostrato di essere Stefanelli ammettendo che questa molto unito e sicuro di sè, forse, pro- stagione si poteva fare meglio ma che prio questo ultimo aspetto ha gioca- certe esperienze servono sempre da to dei brutti scherzi ai ragazzi più lezione. Ha inoltre aggiunto che qual- rappresentativi della formazione di cuno non ha dato il massimo e sa- mister De Rossi come Stefano rebbe stata opportuna una maggiore Okaka, Aleandro Rosi e Valerio Virga dose di umiltà. Ad onor del vero c’è che non hanno reso al meglio proba- però da dire che giocatori come Rosi bilmente ammaliati dal sogno della ed Okaka spesso sono stati convoca- prima squadra. Sicuramente il quinto ti fra i più grandi e non hanno potu- posto conquistato in questo campio- to dare il loro apporto ai compagni in termini sia di continuità sia tecni- Centro Tecnico “Fulvio Bernardini” ci, tali circostanze probabilmente han- no ostacolato il lavoro di questo maniche dato che quasi certamente splendido gruppo. Andando a guarda- molti ragazzi verranno ceduti in pre- re fra le carte si nota che era dalla stito ad altre squadre per farsi le “os- stagione 2002/’03, la Roma si qualifi- sa” ed acquisire una maggiore espe- cava sempre ai play-off per giocarsi la rienza. Sembra perciò essere arrivato vittoria finale riuscendo anche a con- il momento di puntare su alcuni quistare il titolo nell’annata 2004/’05. “fresh names” come i classe ‘88 Si potrebbe azzardare l’affermazione Giacomini, Freddi, Palermo e sugli ‘89 che una volta ogni tanto una piccola Bianchini, Casiero e Della Penna che battuta d’arresto, come si dice in ger- si sono particolarmente distinti du- go, può anche starci. Perciò non è il rante questa regular season per la lo- caso di lasciarsi andare ad inutili pro- ro disponibilità e tenacia. cessi e sciocchi vittimismi. È il mo- Il settore giovanile della Roma negli mento di guardare al futuro cioè al- ultimi anni si è particolarmente mes- I campioni di domani la prossima stagione rimboccandosi le so in luce per aver sfornato diversi giocatori interessanti che, anche se non fanno più parte della società, si sono comportati molto bene: Gaetano D’Agostino, Raffaele De Martino e Daniele Corvia. Molti meriti vanno perciò all’intero staff, capitanato da Bruno Conti che ha seguito e “coccolato” questi gio- vanotti in ogni occasione facendosi sempre sentire vicino ad ognuno, co- sa molto importante soprattutto per il morale di un gruppo di adolescen- ti. Ora però godiamoci e godetevi queste meritate vacanze, ci rivediamo Un campo del “Fulvio Bernardini” a settembre.
  • 13. La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 13 a cura di Adriano Serafini non solo calcio Roma, Capitale dello Sport La rivincita dei “cosiddetti” sport minori nel panorama romano Lottomatica Virtus Roma Basket Una semifinale che profuma già di scudetto. Il cammino della Virtus arriva a scontrarsi con la co- razzata Siena, assoluta dominatrice della stagione regolare. C’e’ il rammarico per aver dilapidato qualche punto nelle ultime gare di campionato, che avrebbero permesso di evitare alle due squa- dre, che partivano già da qualche mese favorite per la conquista del titolo finale, di incontrarsi nel- la parte più dura del tabellone. I biancoverdi hanno il favore del campo: si incontrano rispettiva- mente la prima e la quarta squadra classificata nella stagione regolare nonchè le due squadre che hanno risolto la pratica dei quarti di finale con il minimo sforzo. Ottimo il ruolino di marcia intra- preso dai senesi sino ad ora: a partire dal girone di ritorno hanno vinto 19 gare su 20, sono re- duci da 14 vittorie in fila, e da 20 vittorie consecutive in casa, dove quest’anno non ha mai perso. In questo play-off è la squadra che segna di più, con una media di 94,3 punti ad incontro, miglio- rando l’86,6 del campionato, mentre subisce 72,7 punti di media. La Lottomatica è alla quarta se- mifinale scudetto e alla terza consecutiva dall’avvento della presidenza Toti. La squadra viene da 3 vittorie di fila contro Napoli e, a partire dal girone di ritorno, ha vinto 16 delle ultime 20 gare che le vale la seconda migliore prestazione dopo Siena. Le cifre confermano il buon lavoro di Repesa nella regular season, chiusa con la migliore difesa assoluta, la prima in casa, l’unica sotto i 70 pun- ti, e la seconda fuori dalle mura amiche. Per ambire a sogni scudetto, Roma dovrà disputare ogni incontro con la massima concentrazione possibile. Solo in questo modo potrebbe conquistare quel- le chances che per molti somigliano più ad un miracolo. M.Roma Volley Tanti applausi, calici che si innalzano, molti sorrisi e velati arrivederci da chi, magari, sa di aver concluso la sua prima, fantastica, esperienza nella Capitale. Così la M. Roma Volley ha chiuso ufficialmente la sua stagione nel campionato di A1. Consapevole di essere stata protagonista di un autentico miracolo, condito da qualche piccolo rimpianto per come s’è conclusa l’avventura, sia in Coppa Italia sia nella fase finale dei play off scudetto. Per l’impegno dimostrato nella cor- so dei mesi passati, ripensando ai problemi iniziali sofferti, la squadra ha dimostrato di conte- nere atleti affidabili e di primissimo livello. La base è forte, solida e solamente migliorabile, sup- portata da un interesse maggiore che ha permesso di realizzare il primo progetto preposto, quello di riportare al volley tanti giovani e la curiosità di una città intera. Il primo passo del futuro l’ha compiuto Marco Molteni, un vero e proprio pilastro nella stagio- ne appena conclusasi, firmando il prolungamento del contratto che lo legherà per altri due an- ni alla società di Massimo Mezzaroma. L’accordo, raggiunto nella sede della M. Roma Volley, ga- rantisce a Molteni la permanenza nella Capitale, e al club la possibilità di confermare un gio- catore che è stato un fuoriclasse nell’economia dell’intera stagione. Almaviva Capitolina Rugby Si conclude con un’emozionante vittoria al Flaminio, la prima esperienza nel “Super 10” dell’AlmavivA Capitolina. Conquistata la salvezza, obiettivo prefissato per il progetto di un futuro più competitivo, si pensa già allo sviluppo mediatico per avvicinare ulteriormente il pubblico romano. Nel rugby non è consuetudine stilare bilanci, ma valorizzare le emozioni regalateci dall’intero staff tecnico, dirigen- ziale e dagli splendidi tifosi che hanno sostenuto l’intero cammino, è il giusto merito di chi ha lot- tato, in tutti i sensi e senza lesinare energie, sui campi della più importante competizione nazio- nale. L’ultima giornata ha definito anche l’assegnazione del “Premio Fair Play”. L’AlmavivA Capitolina è la società che si è imposta nella graduatoria , assegnata alla squadra che nel corso dell’anno ha subito meno cartellini gialli, rossi e settimane di squalifica. Terminati i tornei, nello spirito che ogni anno anima le manifestazione nazionali di qualsiasi livello, non ci sono classifiche, vinti e vincitori. Si gioca per la passione e per la voglia di far risaltare le doti di uno sport in forte crescita ma ancora in cerca del grande palcoscenico che meriterebbe.
  • 14. 14 La Signora in Giallorosso - maggio-giugno 2007 Una riflessione AV GALLERY VILLAGE Avevamo già annunciato, nell’arti- colo della edizione di marzo della “Signora in Giallorosso”, l’inaugura- zione della sede “estiva” dell’AV Gallery che, infatti, ha aperto le sue porte al pubblico in concomitanza con le passate feste pasquali e che ora si appresta ad affrontare il pe- riodo “caldo” pianificando eventi nel cuore dell’Argentario, a Capalbio, ove è sita la galleria. In questi primi due mesi di vita l’atti- vità nella sede toscana ha riguarda- to solo la vendita di oggetti d’arte, vista la parallela attività della sede Muoio. La stagione di eventi all’AV no in via di definizione gli eventi Gallery City si concluderà definiti- estivi che coinvolgeranno molti de- vamente martedì 26 giugno con gli “artisti amici” che ci hanno ac- un’altra presentazione, questa vol- compagnato in questi ultimi mesi e ta di un’antologia un po’ particola- che il pubblico ha dimostrato di re in quanto dedicata interamente gradire molto. Intanto l’AV Gallery City è comunque sempre visitabile, a racconti erotici. L’antologia si in- titola, non a caso, “Femmine” ed è in orari negozio, in Via Vittorio edita dalla Delos Book e sancirà il Emanuele II 12 a Capalbio e per commiato dagli amici romani e l’ar- avere informazioni sugli eventi in rivederci alla nuova stagione autun- programmazione basterà inviare un nale che riaprirà a settembre. E, nel email all’indirizzo avgallery@avon- romana di Viale Angelico 2 nella frattempo, tutta l’attività si sposte- lus.org oppure chiamando il nume- quale hanno continuato a susse- rà nel borgo di Capalbio dove so- ro 06.8841189. guirsi a ritmi serrati gli eventi in locandina. L’ultimo in scaletta è sta- to quello dello scorso 31 maggio Sportello Giovani Calciatori (messaggio destinato ai genitori di giovani calciatori) che ha visto, nell’ambito dell’ormai Se avete bisogna di consulenza sulle normative che regolano i giovani calciatori op- affermato “Percorso editoriale”, il pure, se vi occorrono chiarimenti sul loro trasferimento o tesseramento, la soluzione gradito ritorno della Giulio è a portata di un click. Contattate gratuitamente lo “Sportello Giovani Calciatori”, inviando un’email a sportellogiovanicalciatori@gmail.com, gli avvocati Scopelliti e Perrone Editore con un altro dei Ferro, con la loro esperienza pluriennale, saranno a vostra disposizione per risolve- romanzi da essa editi: “di Mostrare re e gestire qualsiasi genere di problema. le cose a parole” di Giovanni Di “Sportello Giovani Calciatori”, il presente che si specchia nel futuro.
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