2. ti del consumatore finale, soggetto che va considerato a pie-
no titolo parte della filiera di informazione sul prodotto: «Il
consumatore non soltanto cerca le informazioni sui prodotti,
ma intende usarle nel proprio percorso di acquisto per effet-
tuare scelte consapevoli».
PerAusili, il mondo di oggi non presenta più confini e non è
più inquadrabile nelle sue accezioni dell’off line e dell’on line,
dal momento che travalica le dimensioni a cui si è stati abitua-
ti per anni: «Si sta sempre più lavorando per riportare nel mon-
do digitale le logiche e gli strumenti che hanno, ormai, sia un
utilizzo sia un valore consolidato rispetto alla supply chain tra-
dizionale, superando le declinazioni che ancora distinguono il
mondo del retail tradizionale da quello on line e, in particola-
re, tra l’e-commerce o il mobile commerce e la shopping ex-
perience vissuta direttamente presso lo store».
CARREFOUR: IL DIGITALE È STRATEGIA D’INSEGNA
Gian Maria Gentile è responsabile dello sviluppo digita-
le del gruppo Carrefour Italia e ha anche il coordinamento
del comitato digitale: una struttura nella quale sono rappre-
sentate le principali funzioni coinvolte nel processo di tra-
sformazione digitale, le business unit, le merci, l’IT, la sup-
ply chain e il marketing. Il comitato è chiamato a disegnare
DISTRIBUZIONE
Creare traffico sul pdv
DRIVE TO STORE
Come sfruttare le ampie opportunità offerte dalla crescente dimensione digitale
e dalla crosscanalità per attrarre i consumatori nei pdv fisici?
di Marco Mancinelli e Armando Garosci
IFORUM
DILARGO
CONSUM
O
Percorso di lettura: www.largoconsumo.info/072013/PL-0713-
009.pdf (La multicanalità nel largo consumo)
50 LARGO CONSUMO n. 2/2015
Guarda la sintesi video degli interventi dei partecipanti alla
tavola rotonda su: www.youtube.com/largoconsumo
a diffusione della crosscanalità e della dimensione digi-
tale rappresentano oggi due aspetti centrali verso i quali
convergono ampie e crescenti attenzioni da parte delle
imprese retail. In uno scenario mai come oggi in evolu-
zione proprio sull’onda di queste nuove realtà, il tema centrale
con cui confrontarsi è come sfruttarne le opportunità e trarne
vantaggio per coinvolgere il consumatore in una shopping ex-
perience moderna e appagante. Le soluzioni e i supporti opera-
tivi offerti dalle nuove tecnologie digitali, dal Crm 2.0 al digi-
tal couponing, aprono nuovi e innovativi scenari per le strategie
di marketing rivolto ai consumatori. Tutto questo, di fatto, sta
già attivando una fase di cambiamento nel rapporto tra il clien-
te e l’insegna, che varca ormai i confini del negozio fisico per
configurarsi come una relazione sempre più omnichannel.
Su questi temi Largo Consumo, in collaborazione con
GS1|Indicod Ecr, ha riunito un panel di rappresentanti di im-
portanti società distributive e di servizi in un gruppo di discus-
sione sul tema: “Nuove strategie per fare drive to store”, mode-
rata dal nostro giornalista Armando Garosci, di cui in queste
pagine vi diamo conto. La sintesi video di tutti gli interventi è
disponibile sul nostro canale www.youtube.com/largoconsumo.
GS1: NIENTE PIÙ CONFINI TRA ON LINE E OFF LINE
Introducendo la discussione, Andrea Ausili, Data & Inno-
vation manager di GS1 Italy|Indicod-Ecr, ha sottolineato
ruolo e funzione svolti dal codice a barre anche nei confron-
L
• Crescono le possibilità offerte dalla rivoluzione digitale nella
relazione con il consumatore.
• La frequentazione del pdv fisico resta una sfida primaria per i
retailer.
• Le tecnologie di tipo mobile, il Crm 2.0 e il social shopping, il
digital couponing e le innovative meccaniche promozionali, ri-
definiscono l’interazione tra consumatore e insegna.
• Nell’era digitale cambiano le modalità di approccio al cliente,
complice il moltiplicarsi dei touchpoint.
I temi della tavola rotonda
Scaricato da
www.largoconsumo.info
3. la customer journey digitale. «Nei punti di vendita Carrefour,
Carrefour Market e Carrefour Express – sottolinea Gentile –
in passato ci muovevamo non sempre in modo coordinato e
si rischiava di generare difformità nell’esperienza vissuta da
parte del consumatore. Il comitato è nato come luogo di con-
fronto per un allineamento tra le diverse idee, in modo da
muoverci tutti in modo coerente». La mission consiste anche
nel portare i consumatori tradizionali a usufruire delle op-
portunità offerte dalla tecnologia.
In questo senso, in Carrefour il mobile viene considerato co-
me il vero anello di congiunzione tra Crm, promozioni e marke-
ting di prossimità. In termini di “drive to store”, Gentile ha sot-
tolineato che l’insegna francese è già impegnata nello sviluppo
di nuovi servizi per la spesa, quali il Clicca&Ritira, l’home de-
livery, i locker (armadi blindati posizionati presso i punti di ven-
dita e utilizzati dai consumatori per farsi recapitare i prodotti ac-
quistati on line). In particolare, l’opzione click and collect in
questa fase sperimentale «viene utilizzata una seconda volta dal
50% dei clienti: dobbiamo quindi cercare di comprendere per-
ché l’altra metà la accantona». Carrefour sta studiando anche
promozioni ritagliate per cliente in base alla sua lista della spe-
sa e, con tale modalità, è probabile che possano aprirsi opportu-
nità anche sul versante del predictive marketing. Per quanto in-
vece riguarda il digital couponing, secondo Gentile «i volantini
digitali devono iniziare a rendere servizi di profilazione ad hoc,
dato che la semplice trasposizione del volantino non ha molto
senso se non quello di rispettare l’ambiente». Tutto questo sen-
za dimenticare che, in un’epoca di intensi cambiamenti indotti
dalle nuove tecnologie e, soprattutto, dalle dimensioni digital e
mobile, è sempre più determinante anche il coinvolgimento de-
gli addetti presso lo store: «Se il personale non è coinvolto – ha
concluso Gentile – non si chiude il cerchio, disorientando il
cliente che si avvicina al nuovo mondo digital».
ORIGINAL MARINES: LA TECNOLOGIA NEL PDV
Nell’approccio alle nuove tecnologie per Original Mari-
nes, brand di abbigliamento casual e sportivo, è sicuramente
una priorità integrare la dimensione digitale con la dimen-
sione reale del punto di vendita: «Si tratta di una soluzione
non soltanto utile e funzionale – ha affermato Domenico Ro-
mano, direttore marketing del brand Original Marines – per
il negozio affiliato ma anche per lo stesso consumatore. La
rete distributiva di Original Marines è composta di 600
punti di vendita di cui 532 affiliati solo nel territorio italianoe
ciò richiede uno sforzo ulteriore per disporre di una sostan-
ziale vista unica del consumatore: occorre evitare che ogni
singolo store risponda a modo suo alle esigenze e alle richie-
ste dei clienti». In tale contesto, i touchpoint digitali (web,
mobile, ecc.) assumono un ruolo crescente su diversi versan-
ti anche di tipo gestionale e non solo promozionale,
Romano ha messo in risalto che è non meno importante la
gestione della comunicazione, nel cui ambito «Anche i so-
cial network, per esempio, sono uno strumento molto impor-
tante che va però trattato con attenzione visto che tendono
spesso alla frammentazione del dialogo. La comunicazione
passa anche tramite il numero verde, il call center dell’azien-
da, la posta elettronica sul sito web ma non solo: anche tra-
mite il nostro programma di royalty».
Per quanto concerne le azioni rivolte al “drive to store”, Ro-
mano ha attribuito molta importanza al ruolo della tecnologia
in store: dal wi-fi al totem, fino al self scanning. In particolare,
riferendosi alle ubicazioni presso gli shopping center, ha affer-
mato che «Le vetrine interattive, i totem e i tablet con pro-
grammi fedeltà piacciono ai clienti e non creano dubbi, ma la
rete hi-fi non credo vada istallata da noi: dovrebbe farlo il cen-
tro commerciale». Il couponing? «Interessante in particolare
per le operazioni Cross con altri retailer e con strategie tese a
non cannibalizzare altre operazioni sul nostro circuito».
TRONY: IL DIGITALE SI LEGA AL CRM
Michele Pivello, direttore marketing di Gre Trony, insegna
leader nella distribuzione di elettronica di consumo, ha di-
chiarato che «da anni l’azienda si muove nella logica del total
commerce. Il nostro settore sta rapidamente maturando e va
concentrandosi anche nell’online». Per quanto riguarda lo
scenario del comparto nell’ottica del “drive to store”, Pivello
ritiene che, da qui a cinque anni, è immaginabile una situazio-
ne caratterizzata da punti di vendita di più piccole dimensio-
ni. Occorre muoversi strategicamente per offrire più servizi e
più emozioni, oltre ad assortimenti diversificati. E per quanto
riguarda le nuove tecnologie? Il direttore marketing di Gre
Trony ha raccontato che, per esempio, il servizio gratuito di
wi-fi presso lo store è un progetto al quale l’insegna sta lavo-
rando. «Il wi-fi gratuito è bello, ma ha un vero e proprio sen-
so soltanto se lo leghi a un’impostazione di customer relation-
ship management», sempre più importante sul versante delle
opportunità e delle esigenze di profilazione del cliente.
In merito all’ambito digital, Pivello ritiene che il coupo-
ning, a valore assoluto, non supera l’efficacia del volantino
cartaceo di tipo tradizionale ed è forse più utile per le inizia-
tive di follow-up sul cliente dopo l’acquisto di un prodotto
avvenuto presso lo store, magari per fare estensione di ven-
dita. In tale quadro generale, significativo è anche il coinvol-
gimento nell’approccio e sulle tematiche legate al digitale lo
staff impiegato presso il negozio: «Abbiamo un programma
specifico per gli addetti alle vendite, con un modulo orienta-
to a gestire questo aspetto e crediamo in un social learning
che metta a confronto esperienze diverse».
KONVERGENCE: L’INTERAZIONE STORE-CLIENTE
Patrizia Cicognani e Paolo Viglianisi, rispettivamente,
responsabile marketing e direttore vendite di Konvergence,
società di servizi e di soluzioni informatiche per il retail con
competenze ed esperienze focalizzate sulle applicazioni in
51LARGO CONSUMO n. 2/2015
̈
I partecipanti alla tavola rotonda
azienda funzione nome
Autogrill CIO Daniele Rizzo
BT Global Responsabile Mobility Solutions Salvatore Limongiello
Services e Retail Innovation
Carrefour Italia Responsabile dello Gian Maria Gentile
Sviluppo Digitale
DoveConviene Founder e CEO Stefano Portu
Expert Direttore Generale Roberto Omati
Gre Trony Direttore Marketing Michele Pivello
GS1|Indicod Ecr Data & Innovation Manager Andrea Ausili
Konvergence Responsabile Marketing Patrizia Cicognani
Konvergence Direttore Vendite Paolo Viglianisi
Metro Italia Head of Marketing & Branding Bruno Bianchini
Miroglio Digital and Crm Director Andrea Salvai
Original Marines Direttore Marketing Domenico Romano
Wind Esperto di Mobile Payment Pietro Oddo
Servizio fotografico: Diana Lapin. Servizio video: Paolo Vecchi (Phid srl)
DISTRIBUZIONE
4. DISTRIBUZIONE
store, hanno illustrato le proprie attività a supporto delle im-
prese retail: «Da sempre – afferma Cicognani – crediamo che
il Retailer debba interagire con il consumatore sfruttando tutti
i “punti di contatto” presenti nello store (dalle casse ai sistemi
di loyalty e di pagamento fino ai monitor interattivi e ora anche
con le App) ma siamo partiti da una logica e da un approccio
culturale incentrato sul “customer journey”, supportando il re-
tailer con tecnologie flessibili e convergenti che gli permettes-
sero di seguire il proprio cliente al meglio».
Nello scenario digitale, l’impressione della responsabile
marketing è che, in generale, il mondo del retail si stia muo-
vendo in modo scomposto. La vera sfida di oggi consiste nello
sviluppare soluzioni di efficace interazione tra lo store e il con-
sumatore, il quale non risponde più ai tradizionali modelli di ti-
po socio-demografici. «Abbiamo fatto una analisi accurata dei
diversi “punti di contatto” riferiti al retail per capire quali fos-
sero i percorsi naturali del consumatore: è emerso che ci sono
concetti che modificano le opinioni e i comportamenti dei con-
sumatori orientandoli su direttrici completamente differenti in
termini di luoghi e di motivazioni». Ciò significa che ciascun
soggetto coinvolto vive la propria multicanalità e che ogni sin-
golo cliente ha i suoi touchpoint di riferimento: è per questo
che servono soluzioni di tipo centralizzato, certo, ma mai inva-
sive e sempre flessibili. Si tratta di soluzioni innovative ad hoc,
che consentano al retailer di avvalersi di una convergenza tec-
nologica e di servizio orientata verso il consumatore. Paolo Vi-
glianisi ha illustrato due tra le case history più rilevanti svilup-
pate da Konvergence nell’ambito del comparto gdo: sia per
Gruppo Pam che per Coop Nord Est, la società ha installato so-
luzioni finalizzate al campaign management, alla loyalty e al
supporto ai punti cassa. Inoltre, Coop Nord Est ha commissio-
nato a Konvergence lo sviluppo della App MyCoop, finalizza-
ta a gestire da tablet e da smartphone la lista della spesa, la lo-
yalty, il self scanning, i coupon, i voucher e i pagamenti.
METRO SEMPLIFICA LA SHOPPING EXPERIENCE
Bruno Bianchini, head of marketing & branding di Metro
Italia Cash and Carry, ha illustrato la filosofia digitale del-
l’azienda: «la nostra visione relativa alla dimensione digital
applicata al format ingrosso consiste senza dubbio nella sem-
plificazione dell’esperienza di acquisto del cliente, che in que-
sto caso è tipicamente un imprenditore o un professionista del
mondo della ristorazione e dell’ospitalità. Ovviamente, ci ri-
volgiamo a professionisti che hanno poco tempo a disposizio-
ne e che, presso i nostri store, cercano competenza e qualità».
In merito alle azioni fina-
lizzate a generare traffico
sul punto di vendita, se-
condo Bianchini «la nuo-
va prospettiva digitale e
tecnologica induce a ri-
considerare il luogo del
negozio, che può soddi-
sfare meglio i nuovi biso-
gni emergenti. Un obiet-
tivo che ci impegniamo a
perseguire, per esempio,
facendo ricorso alla for-
mazione professionale
curata direttamente pres-
so la nostra Metro Aca-
demy, un punto di con-
fronto e d’integrazione
strutturato per garantire qualità della formazione e interazione
per i professionisti dell’horeca».
Sul versante dei nuovi servizi di supporto alla spesa, Bian-
chini ha riportato l’esempio del delivery, «nato pochi anni fa e
capace di generare un maggiore livello di servizio e di back
office. Gli ordini possono essere fatti on line, via fax o telefo-
nicamente. Forse, in futuro, saremo un po’ meno cash e anche
un po’ meno carry, considerando che la consegna a domicilio
riattiva il valore del credito al cliente». Per quanto riguarda il
ricorso alle nuove tecnologie, «faremo la free wi-fi in store
collegata all’App, che permetterà anche di fare auto check-in
con tutti i benefici promozionali in store». Promozioni digita-
li, couponing, volantini digitali? «Abbiamo i tradizionali cou-
pon di Metro che vengono inviati via e-mail, ricevuti e stam-
pati. Il tasso di apertura delle nostre e-mail è pari al 25% e di-
sponiamo di circa il 70% degli indirizzi di posta elettronica del
nostro target. La prossima sfida per la nostra azienda, oltre al-
la normale segmentazione predefinita, consisterà nel segmen-
tare la clientela in base alle diverse abitudini di consumo e al
tipo di interazione con i nostri canali di contatto».
WIND: COME MIGLIORARE PROMOZIONI E LOYALTY
L’interazione con il cliente e la gestione di tutti i touchpoint
sono aspetti fondamentali anche per Pietro Oddo, esperto di
mobile payment in Wind: «Per cominciare è necessario stu-
diare, strutturare e concertare la comunicazione in tutti i suoi
dettagli. In particolare, è sul versante delle App che ruota
un’importante strategia: un’App è di successo se viene aper-
ta e utilizzata tutti i giorni. Va individuato qual è il servizio
che l’utente utilizzerà più spesso. Se siamo capaci di mettere
nelle mani del cliente un’esperienza utile e semplice, possia-
mo competere efficacemente sul mercato». Oddo ha sottoli-
neato che «la disponibilità di Smartphone e SIM NFC– tec-
nologia che fornisce connettività wireless bidirezionale a
corto raggio – diventa occasione per lo sviluppo di nuove
App e nuove opportunità di servizio».
Di recente, i quattro operatori mobili italiani hanno annun-
ciato la realizzazione di una piattaforma di couponing e lo-
yalty NFC condivisa. L’obiettivo è portare sullo smartphone
programmi promozionali e di loyalty della GDO e dei brand
e incentivare gli utenti a utilizzare il contacless per pagare e
attivare servizi innovativi, garantendo semplicità ed evitando
la frammentazione del mercato. «Si tratta di una App – ha
spiegato Oddo – che consentirà all’utente di navigare per
marche e per retailer». Trattandosi di programmi promozio-
nali e di loyalty usufrui-
bili sullo smartphone, il
consumatore è messo
nella condizione di sce-
gliere dove ottenere
maggior valore con i
buoni sconto e i punti
fedeltà, i quali diventa-
no veri e propri crediti.
È un programma che,
pur necessitando di at-
tenzione nell’evitare so-
vrapposizioni nelle ini-
ziative di promotion
adottate dai diversi pun-
ti di vendita, di fatto, ge-
nera traffico verso gli
store della gdo.
52 LARGO CONSUMO n. 2/2015
Da sinistra, Michele Pivello (Gre Trony), Domenico Romano (Original Marines)
e Gian Maria Gentile (Carrefour Italia).
5. 53LARGO CONSUMO n. 2/2015
DISTRIBUZIONE
MIROGLIO RAFFORZA LA DIMENSIONE DIGITALE
Secondo Andrea Salvai, digital
and crm director di Miroglio,
gruppo leader a livello internazio-
nale nel tessile e nella moda, «il
mondo tradizionale e quello digi-
tale sono in fase di convergenza
ed è chiaro che la tecnologia sta
aprendo nuove possibilità». Da
oltre tre anni in Miroglio, Andrea
Salvai opera con la missione di
creare la piattaforma digitale, par-
tendo dal presupposto che è sem-
pre più prioritario, nell’era della
sfida della multicanalità, collegare
la dimensione fisica con quella on
line. «La metà dei nostri clienti
acquista on line e l’altra metà direttamente in negozio – afferma
Salvai – e ciò non dipende soltanto dalla convenienza legata al
fatto che non facciamo pagare il servizio di consegna. Va detto
che, anche se acquistano on line, diversi clienti vengono perso-
nalmente presso i nostri punti di vendita. Noi, come azienda,
crediamo che la dimensione on line e quella fisica dovranno co-
munque continuare a convivere».
Oggi il Gruppo Miroglio conta 4 milioni di utenti profilati
tra i canali ingrosso, dettaglio e outlet. «Sul versante dei prez-
zi, abbiamo una politica commerciale univoca che allinea il
canale on line con il canale fisico. Per il futuro, valutiamo po-
sitivamente l’ingresso nei nuovi canali, per esempio, perché
crediamo che è il cliente stesso a richiederlo, visto il numero
crescente di consumatori si indirizza a quel genere ai portali di
e-commerce per effettuare i propri acquisti”. Quindi, la politi-
ca commerciale del presente e del prossimo futuro va concepi-
ta a largo raggio: tanto che Salvai è convinto che occorra pre-
sidiare ogni area di presenza on line, diretta e indiretta, com-
prese appunto realtà come Amazon ed eBay, che vanno consi-
derate veri e propri centri commerciali on line, la cui capacità
di attrazione esercitata nei confronti dei consumatori vive una
fase di sviluppo crescente. Miroglio ha anche adottato App
mirate a ottimizzare la gestione della customer experience e
dei punti di vendita, presso i quali il personale utilizza il tablet
a supporto delle operazioni di vendite.
DOVECONVIENE PUNTA SUL MOBILE
Stefano Portu, foun-
der e ceo di DoveCon-
viene, ha esordito illu-
strandone l’attivita: «Si
tratta di un’edicola digi-
tale geolocalizzata, che
rende disponibili volan-
tini e cataloghi dei prin-
cipali retailer e brand di
ogni categoria. Sulla no-
stra piattaforma, in Ita-
lia, oltre 5 milioni di
persone si preparano per
fare shopping presso i
negozi ubicati nelle aree
a loro più vicine». Do-
veConviene vanta una
presenza internaziona-
le, con presidi nei mercati statunitense, brasiliano, spagnolo
e messicano. Costituita nel 2010, DoveConviene, per oltre
100 retailer, è un media che integra la distribuzione del clas-
sico volantino cartaceo, visto che ormai il 20% delle letture
dei volantini in Italia avvengono online. I servizi offerti da
DoveConviene sono accessibili, oltre che dal sito Internet,
anche dall’omonima applicazione gratuita, presente su tutte
principali piattaforme di tipo mobile. «La App localizza lo
shopper e gli mostra solo le offerte vicine, oltre a personaliz-
zare i reminder: il sistema invia a ciascuno solo shopping
alert geolocalizzati sulle categorie di interesse. Il mobile è la
chiave dell’esplosione del volantino digitale: noi siamo il 3°
brand italiano per audience app in assoluto e prima app del
settore retail».
Si conferma così che il 2014 - anno segnato in Italia dallo
storico sorpasso del mobile sul PC - certifica l’apertura di
una fase in cui smartphone e store fisici interagiscono forte-
mente: il primo passaggio è rappresentato proprio dalla frui-
zione dei volantini da mobile che, sia in Italia che nel mon-
do (in Usa ha raggiunto 49% di penetrazione), sono diventa-
ti uno strumento determinante nel drive-to-store verso i ne-
gozi fisici.
AUTOGRILL: L’ON THE GO VERSO IL DIGITALE
L’avvento del digitale apre nuovi orizzonti e opportunità
anche nel mondo del Food&Beverage. Ne è consapevole
Daniele Rizzo, CIO di Autogrill, colosso della ristorazione
per chi viaggia.
«Come azienda, abbiamo cercato di capire come utilizza-
re al meglio le innovazioni digitali per le nostre esigenze,
valutando e sperimentando, ad esempio, progetti di wi-fi in
store e attività di web couponing. Queste soluzioni ci con-
sentono di personalizzare il servizio, come avviene già al-
l’estero dove il digitale si usa per la prenotazione e il post
servizio. In questo caso la ristorazione nasce già integrata
con la profilazione del cliente». Oggi, l’obiettivo consiste
nel creare una ristorazione sorprendente e capace di fideliz-
zare il cliente. In termini di scenario, Rizzo ha sottolineato
che nella ristorazione, la sperimentazione nel digitale è una
modalità per avvicinarsi al cliente. Va aggiunto che, per
quanto riguarda le strategie di Crm e le nuove opportunità di
profilazione del cliente, risulta difficile fare loyalty quando
si lavora principalmente con uno scontrino medio basso:
«Per questo motivo – ha sostenuto il CIO di Autogrill – il
canale ristorazione di viaggio fatica a individuare elementi
utili per risalire con
precisione all’identità
del cliente. Tuttavia,
oggi siamo in grado di
comprendere meglio i
suoi comportamneti at-
traverso informazioni
che provengono da va-
rie fonti, come le carte
di pagamento o altre
carte sconto».
In virtù di tale sup-
porto conoscitivo digi-
tale, «stiamo scopren-
do quanto importanti
siano i nostri clienti
abituali, cioè quelli che
visitano visitano i ̈
Andrea Salvai (Miroglio)
Da sinistra, Pietro Oddo (Wind), Bruno Bianchini (Metro Italia), Patrizia Cicognani
e Paolo Viglianisi (Konvergence).
6. DISTRIBUZIONE
locali Autogrill almeno
una volta al mese». La
strategia di profilazione
del viaggiatore attraver-
so sistemi di digital tou-
chpoint – dal wi-fi al
self-scanning, per citar-
ne alcuni – è dunque
fondamentale per otti-
mizzare un investimen-
to, anche consistente.
Sul versante delle digi-
tal promotion, infine,
Daniele Rizzo ha ag-
giunto che «abbiamo
valutato possibili colla-
borazioni con alcuni
soggetti, tra cui Grou-
pon, ma la gestione ma-
nuale era molto difficoltosa, quindi non abbiamo prosegui-
to. Oggi siamo impegnati ad allestire una struttura di valida-
zione dei vari coupon più sicura ed efficiente».
EXPERT: MULTICANALITÀ ABBINATA AL SERVIZIO
Per Roberto Omati, direttore generale di Expert, retailer
operante nel mercato dell’elettronica di consumo, «il digita-
le è un mondo ancora tutto da scoprire», dal momento che le
potenzialità della tecnologiche sono in costante evoluzione.
«La nostra è una realtà multispecializzata di prossimità, il
cui format ideale, in tema di dimensione fisica dello store, è
di 900 mq. Dopo l’uscita di Marco Polo dal nostro gruppo,
ci siamo riposizionati sul mercato tornando alla nostra iden-
tità originaria, basata sul valore aggiunto di essere rivendi-
tori multispecializzati che, oltre ai prodotti, ai clienti offro-
no consulenza, assistenza e servizio. Oggi abbiamo una rete
di 210 punti di vendita e stiamo mantenendo con i nostri as-
sociati un buon livello di produttività».
Per quanto riguarda le attività di commercio elettronico
nel proprio settore merceologico, Omati le stima come un
business finora in perdita oppure troppo spesso utilizzato
come investimento promozionale, ma sul quale oggi «ha si-
curamente senso lavorare, nonostante la maggiore criticità
consista nella gestione dei prezzi. Inoltre, nel contesto at-
tuale del comparto, è fondamentale la capacità di vendere
valore e di crearne per le industrie di riferimento.
Non credo nelle formule come quella dello ‘shop in
shop’ nei negozi, ma
semmai ritengo più
qualificante per il re-
tailer presentare la sua
selezione d’offerta
strutturata in scala
prezzo e prestazione”.
Quanto alle grandi
strutture operanti nel
comparto dell’elettro-
nica di consumo, il di-
rettore generale di Ex-
pert ha rilevato che
molte di esse vivono
una fase di crisi della
produttività, per via
dei costi di funziona-
mento più alti e margi-
nalità in calo.
Per alcuni, ubicati in
contesti ad alta pedona-
bilità, una soluzione po-
trebbe essere quella di
attivare più eventi e più
servizi, a patto che i
contenuti offerti siano
realmente originali.
«La multicanalità rap-
presenta un’opportunità
di contatto con i consu-
matori, con una vetrina
aperta h24 nel web, che
promuove efficacemen-
te i punti di vendita ed i
contenuti caratteristici
dell’insegna». Non man-
ca, infine, una critica allo scenario attuale dell’e-commerce
incentrato sui prodotti del comparto: «Oggi in ambito on li-
ne troviamo operatori e realtà che non sempre competono
con le stesse regole e ciò rappresenta un rischio sia per il
mondo del retail, sia per quello della marca».
BT ENTRA NELL’OTTICA DIGITALE
Salvatore Limongiello, responsabile delle mobility solu-
tions e retail innovation di BT Global Services, società glo-
bale leader nei servizi ICT, ritiene che il consumatore omni-
canale, sia tendenzialmente anche quello più alto spendente.
«Per questo, pur riconoscendo fondamentale rilevanza al
punto vendita, ignorare i canali digitali, ma sopratutto, l’in-
terazione che questi giocano col canale fisico, potrebbe con-
dannare a ingenti perdite di competitivià, i retailer che non
si attivano a entrare concretamente nell’ottica omnichan-
nel». In tema di App mobile, Limongiello ha segnalato quel-
lo che ritiene un errore comune: «Si dedica grande attenzio-
ne al mobile commerce, tema indubbiamente prioritario per
i fatturati che è in grado di esprimere nel breve, ma non ven-
gono curati sufficientemente gli aspetti legati alla interazio-
ne e all’assistenza dedicata che il cliente finale sempre più si
aspetta da un’app “branded”».
Il manager di BT GS, inoltre, ha evidenziato l’importanza
del supporto di tipo mobile, che deve essere attivo ed effi-
cace tanto all’interno quanto all’esterno dello store, al fine
di fungere davvero quale strumento coerente di promotion
a supporto della visibi-
lità, della frequenza e
della redditività del
punto vendita. «Il digi-
tale – ha concluso – se
declinato con criterio
in azienda, è una di-
mensione da sfruttare
anche per accrescere il
patrimonio conoscitivo
nell’ambito delle atti-
vità di retail. Poche
strade consentono, in-
fatti, di conferire sì
tanta efficacia alle stra-
tegie di one to one
marketing ». I
54 LARGO CONSUMO n. 2/2015
Da sinistra, Salvatore Limongiello (BT Global Services), Roberto Omati (Expert),
Daniele Rizzo (Autogrill), Stefano Portu (DoveConviene).