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le nuove musiciste classiche, più sexy delle popstar

CULTURA E SPETTACOLO

sì, siamo
belle

korsakova,
il talento
in un sorriso

La splendida violinista
russa Natasha
Korsakova, 35. Figlia
di musicisti, da piccola
voleva fare la rallysta.
Oggi è una concertista
internazionale, parla
sei lingue (russo,
inglese, italiano,
danese, tedesco e
greco) e sta lavorando
al suo primo romanzo.

(ma anche brave)

sono cantanti, violiniste,
pianiste. hanno un corpo
da sballo e posano da dive.
e a chi le critica, scoccano
un’occhiata al fulmicotone:
«studiamo come pazze, siamo
le migliori: che male c’è se ci
mettiamo un bel vestito?»
di Fiamma Tinelli
foto Nicola Allegri

Milano, gennaio

erché lei, scusi, che lavoro fa?». «La
violinista». «Scherza, vero?». «No,
giuro». «E io che pensavo che le
musiciste classiche fossero tutte delle signore avanti con gli anni, vestite
con la gonna a pieghe e con gli occhiali a fondo di bottiglia...». Mentre racconta il suo scambio di battute di qualche giorno fa con un barista milanese, Natasha Korsakova
ride come una matta. Jeans skinny, t-shirt
rosso-lacca e violino tra le mani, “Nat” tutto
sembra fuorché una polverosa groupie
brahmsiana. «Chissà perché la musica classica a molti dà quest’idea di vecchio e stantio», sorride lei, che quando non suona Gershwin si spara in cuffia i Queen e Biagio
Antonacci. «Se i giovani sapessero quanto
può essere rock un capriccio di Paganini...».
Natasha Korsakova - violinista a cinque
66

● ainfo da scrivere ommod tat ip et inci bla aut utpat.

● ainfo da scrivere ommod tat ip et inci bla aut utpat.

67
belle e brave, ecco le nuove musiciste classiche

grimaud aveva mollato il piano per studiare i lupi

La pianista francese Helène Grimaud, 44. Diventata concertista a 16 anni,
dai 27 ai 30 si è appassionata allo studio dei lupi e ha sospeso l’attività
musicale per laurearsi in Etologia. Sposata con il fotografo Mat Hennek, ha
adottato i suoi due bambini. Suona con le più grandi orchestre del mondo.

stelle, uno dei talenti più brillanti della scena internazionale - è la portabandiera di un
fenomeno in ascesa, quello delle musiciste
classiche belle come modelle. Sia chiaro: qui
non si parla di sostituire talento e anni e
anni di studio con un bel faccino. Ma di un
fenomeno che tutto sommato rappresenta
un ottimo segnale: la musica classica non è
più una cosa da nonni. Anzi.

dego, debuttante a sette anni

La violinista Francesca Dego, 24. Ha
debuttato come concertista a soli sette
anni. «Una bella ragazza che suona
è piacevole da vedere, ma se non sei
anche veramente brava nessuno ti
darà un palco su cui esibirti», assicura.
68

netrebko, dalla scopa al palco

La russa Anna Netrebko, 42. Da
ragazza, il miglior soprano al mondo
per pagarsi gli studi al Conservatorio
puliva i pavimenti del Teatro Mariinskij
di San Pietroburgo. Separata, è mamma
di Tiago, 5 anni, affetto da autismo.

«le amiche andavano a ballare, io no»
Prendete Natasha. Nata in una famiglia che
mangia pane e spartiti da generazioni (suo
padre era il grande violinista russo Andrei
Korsakov, suo nonno il compositore
Rimski-Korsakov), ha cominciato a suonare
a cinque anni. Eppure, intorno ai 13, s’è fissata che da grande avrebbe fatto tutt’altro: la
rallysta. «Avevo il poster di Michèle Mou-

ton in camera, sognavo di infilarmi una
tuta di pelle e bruciare le gomme», racconta
lei. È finita che a 16 anni Natasha già saliva
sul palco e polverizzava i maschi ai concorsi
internazionali. In mezzo, infinite ore di studio, con le dita che fanno male, le tue amiche che vanno a ballare e tu no, «perché il
giorno dopo hai lezione». Pesante? «Ogni
tanto, sì. Soprattutto da ragazzina, tornavo
da scuola, guardavo il violino e pensavo:
“Ancora?”. Poi andavo da mia mamma, e lei
mi metteva a posto in due parole. “Tu puoi
fare quello che vuoi, tesoro. Ma qualsiasi
cosa tu scelga di fare, sappi che ti chiederò il
massimo dell’impegno. E non ti basterà
avere un bel sorriso per arrivare”». Aveva
ragione? «Assolutamente. Sarebbe ipocrita
negare che, per come funziona l’industria
musicale oggi, avere un bel viso da mettere
69
belle e brave, ecco le nuove musiciste classiche

wang, la fashion victim

Yuja Wang, 27. La pianista cinoamericana, che è soprannominata
«dita volanti» per la sua tecnica
straordinaria, adora la moda: «Metà
del mio appartamento di New York è
occupato da un gigantesco armadio
pieno di scarpe e vestiti», racconta.

sulla cover di un cd sia un vantaggio. Ma
quando sali sul palco, lo strumento in mano, non ci sono belle gambe che tengano: se
non sai suonare, là fuori c’è la coda di gente
più brava di te. Il punto, semmai, è un altro:
sei un uomo e suoni benissimo, per la foto
del cd ti basta infilare una giacca scura. Se
sei una donna, e magari sei carina, ti chiedono di scegliere l’abito con lo spacco».
«non giudicate dalla copertina»
Nel mondo anglosassone, più avanti di noi
quanto a dibattiti sulle differenze di genere,
la questione è decisamente calda: perché
mai una pianista classica dovrebbe mostrarsi sexy e provocante? Che c’entra la profondità del decolleté con la sensibilità nell’eseguire Rachmaninoff? La risposta, molto
poco politicamente corretta, è la solita: perché così si vende di più. Da quando Anna
Netrebko si è affacciata nel mondo della
lirica, racconta Business Week, le vendite dei
cd di opera sono salite dell’11%. La Ne70

jansen stravende sul web

La violinista olandese Janine Jansen, 35 anni.
Campionessa di vendite sul web con le sue
esecuzioni di Vivaldi e Tchaikovsky, quando
le chiedono se si sente bella si mette a ridere:
«Passo la mia giornata a studiare, certe volte non
mi trucco neppure. Quando preparo un concerto
l’ultimo mio pensiero è cosa indosserò», spiega.

trebko da sola, spiega il settimanale economico americano, ha raggiunto il milione di
dischi venduti nella sola Germania. In un
settore musicale in cui, di solito, arrivare a
50 mila copie è già un mezzo miracolo. Anna è bravissima, lo dicono tutti. Ma quanto
conta il fatto che sia anche molto bella e
modaiola? «Studio sei ore al giorno, sei giorni su sette. Non credo di dovermi sentire in
colpa perché mi piace posare con paio di
Louboutin ai piedi», risponde Netrebko,
seccata. Yuja Wang, prodigiosa pianista
cino-americana soprannominata “dita volanti” per la sua tecnica perfetta, è d’accordo:
«Sono una vera fashion victim, metà del mio
appartamento di New York è occupato da
un gigantesco armadio pieno di scarpe e
vestiti. Se mi infilassi una tonaca sarei più
brava?», sorride, ironica. La grande violinista olandese Janine Jansen, famosa per i
suoi meravigliosi occhi blu cobalto, smorza
così la questione: «Passo la mia giornata a
studiare, a volte non mi trucco neppure.

campaner: «faccio yoga per svegliarmi»

La pianista Gloria Campaner, 27. Definita uno dei più
grandi giovani talenti della musica classica italiana,
è appassionata di barca a vela, teatro, jazz e tango.
Per lei, il corpo è solo uno strumento: «Comincio la
giornata con esercizi di yoga e saltando sul tappeto
elastico, ma il fitness non mi interessa: lo faccio per
“svegliare” il corpo prima di sedermi al piano», dice.

Quando preparo un concerto l’ultimo mio
pensiero è cosa indosserò. Giudicare un musicista da una foto su un cd è ridicolo».
Sarà ridicolo ma è la realtà. La violinista
britannica Tasmin Little, per dire, dalle
colonne del Telegraph lancia l’allarme: «Nei
miei 25 anni di carriera ho notato un’attenzione sempre più spasmodica da parte
dell’industria discografica nei confronti
dell’aspetto estetico delle musiciste. Essere
giovani e belle ormai viene percepito come
equivalente ad avere talento», dice Little.
«Se guardiamo le copertine dei dischi di
vent’anni fa, nell’immagine delle artiste non
c’era proprio niente di sexy. Eppure questo
non aveva nessun peso sulla loro popolarità,
che dipendeva unicamente dal loro talento e
dalla loro bravura. Oggi abbiamo fatto un
passo avanti? Io non credo».
Per Natasha, che con quel fisico potrebbe
permettersi di suonare anche vestita da Eva
Kant, si tratta di un allarme esagerato.
«Non siamo mica Miley Cyrus, nessuno ci

chiede di salire mezze nude sul palco», dice.
«Anzi, il mondo della musica classica è anche troppo ingessato: in concerto puoi mettere solo abiti lunghi, un po’ demodé. Ma
pazienza, per me l’importante è la musica».
Così importante che alla fine, grazie alla
musica, Natasha ha trovato anche l’amore.
«Da ragazzina mi dicevo: non mi metterò
mai con un musicista. Datemi un medico,
un ingegnere, un fornaio, ma il musicista
no», ride. Secondo l’infallibile legge del contrappasso, il suo fidanzato, Manrico Padovani, è uno dei migliori violinisti svizzeri. E
tanto per dare un’altra spallata all’idea che le
giovani musiciste classiche vivano in un’altra era, l’ha conosciuto grazie a Facebook:
«Manrico cercava delle incisioni di mio padre e mi ha cercata per sapere se potevo
aiutarlo», racconta l’artista: «Abbiamo passato mesi a scambiarci messaggini prima di
incontrarci di persona. E quando ci siamo
trovati, non ci siamo più lasciati».
Fiamma Tinelli

● Nel 2011 Natasha Korsakova ha suonato l’Ave Maria di Schubert in Vaticano, di fronte a Benedetto XVI e a 8 mila ospiti

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  • 2. belle e brave, ecco le nuove musiciste classiche grimaud aveva mollato il piano per studiare i lupi La pianista francese Helène Grimaud, 44. Diventata concertista a 16 anni, dai 27 ai 30 si è appassionata allo studio dei lupi e ha sospeso l’attività musicale per laurearsi in Etologia. Sposata con il fotografo Mat Hennek, ha adottato i suoi due bambini. Suona con le più grandi orchestre del mondo. stelle, uno dei talenti più brillanti della scena internazionale - è la portabandiera di un fenomeno in ascesa, quello delle musiciste classiche belle come modelle. Sia chiaro: qui non si parla di sostituire talento e anni e anni di studio con un bel faccino. Ma di un fenomeno che tutto sommato rappresenta un ottimo segnale: la musica classica non è più una cosa da nonni. Anzi. dego, debuttante a sette anni La violinista Francesca Dego, 24. Ha debuttato come concertista a soli sette anni. «Una bella ragazza che suona è piacevole da vedere, ma se non sei anche veramente brava nessuno ti darà un palco su cui esibirti», assicura. 68 netrebko, dalla scopa al palco La russa Anna Netrebko, 42. Da ragazza, il miglior soprano al mondo per pagarsi gli studi al Conservatorio puliva i pavimenti del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Separata, è mamma di Tiago, 5 anni, affetto da autismo. «le amiche andavano a ballare, io no» Prendete Natasha. Nata in una famiglia che mangia pane e spartiti da generazioni (suo padre era il grande violinista russo Andrei Korsakov, suo nonno il compositore Rimski-Korsakov), ha cominciato a suonare a cinque anni. Eppure, intorno ai 13, s’è fissata che da grande avrebbe fatto tutt’altro: la rallysta. «Avevo il poster di Michèle Mou- ton in camera, sognavo di infilarmi una tuta di pelle e bruciare le gomme», racconta lei. È finita che a 16 anni Natasha già saliva sul palco e polverizzava i maschi ai concorsi internazionali. In mezzo, infinite ore di studio, con le dita che fanno male, le tue amiche che vanno a ballare e tu no, «perché il giorno dopo hai lezione». Pesante? «Ogni tanto, sì. Soprattutto da ragazzina, tornavo da scuola, guardavo il violino e pensavo: “Ancora?”. Poi andavo da mia mamma, e lei mi metteva a posto in due parole. “Tu puoi fare quello che vuoi, tesoro. Ma qualsiasi cosa tu scelga di fare, sappi che ti chiederò il massimo dell’impegno. E non ti basterà avere un bel sorriso per arrivare”». Aveva ragione? «Assolutamente. Sarebbe ipocrita negare che, per come funziona l’industria musicale oggi, avere un bel viso da mettere 69
  • 3. belle e brave, ecco le nuove musiciste classiche wang, la fashion victim Yuja Wang, 27. La pianista cinoamericana, che è soprannominata «dita volanti» per la sua tecnica straordinaria, adora la moda: «Metà del mio appartamento di New York è occupato da un gigantesco armadio pieno di scarpe e vestiti», racconta. sulla cover di un cd sia un vantaggio. Ma quando sali sul palco, lo strumento in mano, non ci sono belle gambe che tengano: se non sai suonare, là fuori c’è la coda di gente più brava di te. Il punto, semmai, è un altro: sei un uomo e suoni benissimo, per la foto del cd ti basta infilare una giacca scura. Se sei una donna, e magari sei carina, ti chiedono di scegliere l’abito con lo spacco». «non giudicate dalla copertina» Nel mondo anglosassone, più avanti di noi quanto a dibattiti sulle differenze di genere, la questione è decisamente calda: perché mai una pianista classica dovrebbe mostrarsi sexy e provocante? Che c’entra la profondità del decolleté con la sensibilità nell’eseguire Rachmaninoff? La risposta, molto poco politicamente corretta, è la solita: perché così si vende di più. Da quando Anna Netrebko si è affacciata nel mondo della lirica, racconta Business Week, le vendite dei cd di opera sono salite dell’11%. La Ne70 jansen stravende sul web La violinista olandese Janine Jansen, 35 anni. Campionessa di vendite sul web con le sue esecuzioni di Vivaldi e Tchaikovsky, quando le chiedono se si sente bella si mette a ridere: «Passo la mia giornata a studiare, certe volte non mi trucco neppure. Quando preparo un concerto l’ultimo mio pensiero è cosa indosserò», spiega. trebko da sola, spiega il settimanale economico americano, ha raggiunto il milione di dischi venduti nella sola Germania. In un settore musicale in cui, di solito, arrivare a 50 mila copie è già un mezzo miracolo. Anna è bravissima, lo dicono tutti. Ma quanto conta il fatto che sia anche molto bella e modaiola? «Studio sei ore al giorno, sei giorni su sette. Non credo di dovermi sentire in colpa perché mi piace posare con paio di Louboutin ai piedi», risponde Netrebko, seccata. Yuja Wang, prodigiosa pianista cino-americana soprannominata “dita volanti” per la sua tecnica perfetta, è d’accordo: «Sono una vera fashion victim, metà del mio appartamento di New York è occupato da un gigantesco armadio pieno di scarpe e vestiti. Se mi infilassi una tonaca sarei più brava?», sorride, ironica. La grande violinista olandese Janine Jansen, famosa per i suoi meravigliosi occhi blu cobalto, smorza così la questione: «Passo la mia giornata a studiare, a volte non mi trucco neppure. campaner: «faccio yoga per svegliarmi» La pianista Gloria Campaner, 27. Definita uno dei più grandi giovani talenti della musica classica italiana, è appassionata di barca a vela, teatro, jazz e tango. Per lei, il corpo è solo uno strumento: «Comincio la giornata con esercizi di yoga e saltando sul tappeto elastico, ma il fitness non mi interessa: lo faccio per “svegliare” il corpo prima di sedermi al piano», dice. Quando preparo un concerto l’ultimo mio pensiero è cosa indosserò. Giudicare un musicista da una foto su un cd è ridicolo». Sarà ridicolo ma è la realtà. La violinista britannica Tasmin Little, per dire, dalle colonne del Telegraph lancia l’allarme: «Nei miei 25 anni di carriera ho notato un’attenzione sempre più spasmodica da parte dell’industria discografica nei confronti dell’aspetto estetico delle musiciste. Essere giovani e belle ormai viene percepito come equivalente ad avere talento», dice Little. «Se guardiamo le copertine dei dischi di vent’anni fa, nell’immagine delle artiste non c’era proprio niente di sexy. Eppure questo non aveva nessun peso sulla loro popolarità, che dipendeva unicamente dal loro talento e dalla loro bravura. Oggi abbiamo fatto un passo avanti? Io non credo». Per Natasha, che con quel fisico potrebbe permettersi di suonare anche vestita da Eva Kant, si tratta di un allarme esagerato. «Non siamo mica Miley Cyrus, nessuno ci chiede di salire mezze nude sul palco», dice. «Anzi, il mondo della musica classica è anche troppo ingessato: in concerto puoi mettere solo abiti lunghi, un po’ demodé. Ma pazienza, per me l’importante è la musica». Così importante che alla fine, grazie alla musica, Natasha ha trovato anche l’amore. «Da ragazzina mi dicevo: non mi metterò mai con un musicista. Datemi un medico, un ingegnere, un fornaio, ma il musicista no», ride. Secondo l’infallibile legge del contrappasso, il suo fidanzato, Manrico Padovani, è uno dei migliori violinisti svizzeri. E tanto per dare un’altra spallata all’idea che le giovani musiciste classiche vivano in un’altra era, l’ha conosciuto grazie a Facebook: «Manrico cercava delle incisioni di mio padre e mi ha cercata per sapere se potevo aiutarlo», racconta l’artista: «Abbiamo passato mesi a scambiarci messaggini prima di incontrarci di persona. E quando ci siamo trovati, non ci siamo più lasciati». Fiamma Tinelli ● Nel 2011 Natasha Korsakova ha suonato l’Ave Maria di Schubert in Vaticano, di fronte a Benedetto XVI e a 8 mila ospiti 71