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Persone Nelle Organizzazioni Fabiano Corsini CENTRO RICERCHE E STUDI DIREZIONALI  PALERMO – APRILE 2010 COMPETENZE MANAGERIALI PER IL RUOLO DIRIGENZIALE  3
Le leve gestionali ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
La nuova logica di gestione delle risorse umane introdotta dal d.lgs. 150/09 ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Le linee generali del sistema  ,[object Object],[object Object]
PERFORMANCE ! ,[object Object]
La performance (prestazione) è: ,[object Object]
CICLO GENERALE DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE RENDERE MISURABILI, VALUTABILI, TRASPARENTI LE ATTIVITA’ DELLA PA E DEI SUOI DIPENDENTI LOGICA DEI MEZZI LOGICA DEI RISULTATI
Misurare e valutare la performance ,[object Object],Valutare   la performance   = interpretare il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato ottenuto) e argomentare quanto, come e perché tale contributo abbia inciso sul livello di raggiungimento delle finalità dell’organizzazione
Valutazione della performance ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],Valutazione della performance
[object Object]
Valutazione della performance ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Valutazione della performance Performance individuale Dirigenti a) agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità;  b)  al raggiungimento di specifici obiettivi individuali;  c) alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate;  d) alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
Performance individuale Personale a)  al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;  b)  alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.
Valutazione, misurazione e monitoraggio si attuano seguendo il percorso delineato dal ciclo di gestione della performance  (art. 4) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il ciclo di gestione della performance (art. 4) ,[object Object],[object Object],[object Object]
Segue art. 4 ,[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
I soggetti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Obiettivi e indicatori   (art. 5) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Obiettivi e indicatori   (art. 5) ,[object Object],[object Object]
Gli strumenti di pianificazione  esecutiva e/o strategica del d.lgs. 150/2009 Art. 5 comma 2 lettera b – Obiettivi specifici e misurabili in modo chiaro  Art. 5 comma 2 lettera c – Miglioramento die servizi erogati Art 5 comma 2 lettera f – Confrontabili almeno al triennio precedente Art 5 comma 2 lettera g – Correlati alle risorse disponibili Art. 5 comma 2 lettere b,c,f,g :
Art. 5 comma 2 lettera b  – Obiettivi specifici e misurabili in modo chiaro   Servono per giustificare la spesa di premialità che per sua natura è facoltativa e quindi non dovuta se non correlata a miglioramenti ottenuti. Se manca la misurabilità dell’obietttivo siamo di fronte ad un obiettivo illegittimo perchè mancante di un elemento essenziale Devono fornire un vantaggio effettivo all'Ente rispetto al normale funzionamento che è già finanziato dalla retribuzione fondamentale. Qualunque sia la terminologia usata per l’obiettivo (di miglioramento, di sviluppo ecc) questo deve avere contenuti di effettivo miglioramento altrimenti siamo in presenza di un NON obiettivo
Art. 5 comma 2 lettera c  –  Miglioramento dei servizi erogati   Sono espressi da Indicatori (elementi oggettivi di misurazione del miglioramento) ‏ Servono per giustificare l'entità della spesa di premialità (che fa parte del trattamento accessorio) Sono legati alla misurazione di Procedimenti e Processi
Art 5 comma 2 lettera f – Confrontabili almeno al triennio precedente   L'impianto costruito fino a questo momento deve avere basi solide e stabili nel tempo infatti dovrà essere confrontato per misurare l'effettivo miglioramento dei procedimenti e dei processi. Gli obbiettivi di miglioramento dovranno quindi essere congruenti di anno in anno ed essere misurati e confrontati rispetto a quelli degli anni precedenti.
Art 5 comma 2 lettera g – Correlati alle risorse disponibili   L’impianto degli obiettivi non può essere del tutto avulso dalla situazione quali quantitava dell risorse disponibili che il dirigente deve conoscere al momento della costruzione della manovra di programmazione economico finanziaria e di pianificazione
Ricordiamo che  I  Procedimenti : sono sequenze fasiche che danno luogo ad un output documentale I Processi : sono sequenze organizzative di azioni che danno luogo a prestazioni
Art. 5 comma 2 lettera c –  Definizione degli Indicatori   ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Gli Indicatori fondamentalmente  sono di 4 tipi differenti :
Indicatori Temporali  : Misurano il tempo di esecuzione dei procedimenti e dei processi L'identificazione degli Indicatori temporali passa attraverso un'analisi puntuale dei procedimenti e dei processi in essere c/o l'Ente, per ogni elemento analizzato sono identificate le fasi di lavorazione e gli iter procedurali. Le fasi e gli iter sono poi quantificati in termini temporali, gli obbiettivi di miglioramento possono essere quindi quantificati.
Indicatori Economici  : Quantificano i costi di esecuzione dei procedimenti e dei processi   L'identificazione degli Indicatori Economici passa attraverso un'analisi puntuale di tutti i costi per l'espletamento di un certo procedimento o processo, in particolare si analizzano : Costi Diretti, rilevabili in modo puntuale Costi Indiretti, rilevabili in modo empirico
Indicatori Quantitativi  :  Misurano la quantità di  procedimenti e di processi L'identificazione degli Indicatori Quantitativi, una volta effettuata l'analisi dei punti precedenti, è svolta e incizzabile, deve essere tuttavia tenuta in considerazione la seguente affermazione di massima : I procedimenti sono più facilmente quantificabili perchè danno luogo sempre ad output. I processi sono più difficilmente quanficiabili perchè non sempre danno luogo ad output
Indicatori Qualitativi  : Misurano il livello qualitativo di produzione die procedimenti e dei processi. .
Gli strumenti ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Merito e premi ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Criteri per la differenziazione delle valutazioni (art. 19) ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Linee generali del sistema ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Retribuzione di Risultato dirigenti e PO Compensi Incentivanti  La PREMIALITA’ è composta da : Trattamento Economico Accessorio Ricordando che per sua natura la premialità è una spesa facoltativa
Come  si gestisce la premialità ? Art. 19 Art. 31 co.2 3 principi inespressi mutuabili anche per gli enti locali 3 principi espressi
Strumenti per premiare il merito e la professionalità ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Come viene riconosciuta la premialità nell’impianto del decreto? Lettura congiunta degli articoli 19 e 31,comma 2 Art. 19 Art. 31 comma 2 Definisce le fasce di merito e le relative percentuali per tutte le amministrazioni pubbliche  Definisce il sistema in forma più flessibile per gli enti locali
PROBLEMATICHE APPLICATIVE   ,[object Object],[object Object]
problemi ,[object Object],[object Object]
Apparato sanzionatorio ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
LOGICA SANZIONATORIA NON ASSUMI NON PIANIFICHI NON EROGHI In tema di sanzioni si ricorda l’art. 3 co. 5 e l’art. 10 ultimo comma
RIEPILOGANDO
IL CICLO DELLA PERFORMANCE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],PERFORMANCE PLAN CONTROLLO DI GESTIONE E  VALUTAZIONE PERFORMANCE  REPORT T R A S P A R E N Z A
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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  • 1. Persone Nelle Organizzazioni Fabiano Corsini CENTRO RICERCHE E STUDI DIREZIONALI PALERMO – APRILE 2010 COMPETENZE MANAGERIALI PER IL RUOLO DIRIGENZIALE 3
  • 2.
  • 3.
  • 4.
  • 5.
  • 6.
  • 7. CICLO GENERALE DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE RENDERE MISURABILI, VALUTABILI, TRASPARENTI LE ATTIVITA’ DELLA PA E DEI SUOI DIPENDENTI LOGICA DEI MEZZI LOGICA DEI RISULTATI
  • 8.
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13. Valutazione della performance Performance individuale Dirigenti a) agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità; b)  al raggiungimento di specifici obiettivi individuali; c) alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate; d) alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi.
  • 14. Performance individuale Personale a)  al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali; b)  alla qualità del contributo assicurato alla performance dell'unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi.
  • 15.
  • 16.
  • 17.
  • 18.
  • 19.
  • 20.
  • 21.
  • 22. Gli strumenti di pianificazione esecutiva e/o strategica del d.lgs. 150/2009 Art. 5 comma 2 lettera b – Obiettivi specifici e misurabili in modo chiaro Art. 5 comma 2 lettera c – Miglioramento die servizi erogati Art 5 comma 2 lettera f – Confrontabili almeno al triennio precedente Art 5 comma 2 lettera g – Correlati alle risorse disponibili Art. 5 comma 2 lettere b,c,f,g :
  • 23. Art. 5 comma 2 lettera b – Obiettivi specifici e misurabili in modo chiaro Servono per giustificare la spesa di premialità che per sua natura è facoltativa e quindi non dovuta se non correlata a miglioramenti ottenuti. Se manca la misurabilità dell’obietttivo siamo di fronte ad un obiettivo illegittimo perchè mancante di un elemento essenziale Devono fornire un vantaggio effettivo all'Ente rispetto al normale funzionamento che è già finanziato dalla retribuzione fondamentale. Qualunque sia la terminologia usata per l’obiettivo (di miglioramento, di sviluppo ecc) questo deve avere contenuti di effettivo miglioramento altrimenti siamo in presenza di un NON obiettivo
  • 24. Art. 5 comma 2 lettera c – Miglioramento dei servizi erogati Sono espressi da Indicatori (elementi oggettivi di misurazione del miglioramento) ‏ Servono per giustificare l'entità della spesa di premialità (che fa parte del trattamento accessorio) Sono legati alla misurazione di Procedimenti e Processi
  • 25. Art 5 comma 2 lettera f – Confrontabili almeno al triennio precedente L'impianto costruito fino a questo momento deve avere basi solide e stabili nel tempo infatti dovrà essere confrontato per misurare l'effettivo miglioramento dei procedimenti e dei processi. Gli obbiettivi di miglioramento dovranno quindi essere congruenti di anno in anno ed essere misurati e confrontati rispetto a quelli degli anni precedenti.
  • 26. Art 5 comma 2 lettera g – Correlati alle risorse disponibili L’impianto degli obiettivi non può essere del tutto avulso dalla situazione quali quantitava dell risorse disponibili che il dirigente deve conoscere al momento della costruzione della manovra di programmazione economico finanziaria e di pianificazione
  • 27. Ricordiamo che I Procedimenti : sono sequenze fasiche che danno luogo ad un output documentale I Processi : sono sequenze organizzative di azioni che danno luogo a prestazioni
  • 28.
  • 29. Indicatori Temporali : Misurano il tempo di esecuzione dei procedimenti e dei processi L'identificazione degli Indicatori temporali passa attraverso un'analisi puntuale dei procedimenti e dei processi in essere c/o l'Ente, per ogni elemento analizzato sono identificate le fasi di lavorazione e gli iter procedurali. Le fasi e gli iter sono poi quantificati in termini temporali, gli obbiettivi di miglioramento possono essere quindi quantificati.
  • 30. Indicatori Economici : Quantificano i costi di esecuzione dei procedimenti e dei processi L'identificazione degli Indicatori Economici passa attraverso un'analisi puntuale di tutti i costi per l'espletamento di un certo procedimento o processo, in particolare si analizzano : Costi Diretti, rilevabili in modo puntuale Costi Indiretti, rilevabili in modo empirico
  • 31. Indicatori Quantitativi : Misurano la quantità di procedimenti e di processi L'identificazione degli Indicatori Quantitativi, una volta effettuata l'analisi dei punti precedenti, è svolta e incizzabile, deve essere tuttavia tenuta in considerazione la seguente affermazione di massima : I procedimenti sono più facilmente quantificabili perchè danno luogo sempre ad output. I processi sono più difficilmente quanficiabili perchè non sempre danno luogo ad output
  • 32. Indicatori Qualitativi : Misurano il livello qualitativo di produzione die procedimenti e dei processi. .
  • 33.
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  • 38. Retribuzione di Risultato dirigenti e PO Compensi Incentivanti La PREMIALITA’ è composta da : Trattamento Economico Accessorio Ricordando che per sua natura la premialità è una spesa facoltativa
  • 39. Come si gestisce la premialità ? Art. 19 Art. 31 co.2 3 principi inespressi mutuabili anche per gli enti locali 3 principi espressi
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43.
  • 44. Come viene riconosciuta la premialità nell’impianto del decreto? Lettura congiunta degli articoli 19 e 31,comma 2 Art. 19 Art. 31 comma 2 Definisce le fasce di merito e le relative percentuali per tutte le amministrazioni pubbliche Definisce il sistema in forma più flessibile per gli enti locali
  • 45.
  • 46.
  • 47.
  • 48. LOGICA SANZIONATORIA NON ASSUMI NON PIANIFICHI NON EROGHI In tema di sanzioni si ricorda l’art. 3 co. 5 e l’art. 10 ultimo comma
  • 50.
  • 51.
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  • 54.