2. Lo scenario
Oggi l’orientamento accompagna ogni fase della vita formativa e
lavorativa degli individui, diventando trasversale ai diversi sistemi, per
sostenere esigenze di riconversione e di mobilità professionale interne
ad un mercato del lavoro caratterizzato dalla necessità di rielaborare
percorsi di professionalizzazione che mutano nel tempo.
3. Lo scenario
L’operazione di confronto che mette in relazione la domanda del mercato con
le attitudini e gli interessi individuali oggi è superata.
Se infatti offerta di informazioni sul sistema formativo-professionale e
l’indagine sugli interessi e le attitudini rappresentano azioni rilevanti nel
processo d’orientamento, senza un’integrazione ed un’interrogazione con e su
altre variabili, tali azioni praticano una scarsa o nulla modificazione nel
soggetto, sia a livello cognitivo sia al livello affettivo, contraddicendo così
alcuni dei postulati culturali fondamentali dell’impostazione attuale.
4. Lo scenario
Le azione di orientamento acquisiscono valore se inserite in un modello
integrato in cui sia valorizzata la componente formativa in grado di favorire
modifiche cognitive e di sviluppare competenze necessarie per autoorientarsi.
In questo senso, orientare diventa azione cruciale nell’accompagnare le
transizioni e diventa sempre più importante come strumento di
accompagnamento dell’individuo nel suo percorso formativo-lavorativo
durante l’intero arco della vita
5. La definizione di Orientamento
Il processo volto a facilitare la conoscenza di sè, del contesto
formativo, occupazionale, sociale, culturale ed economico di
riferimento, delle strategie messe in atto per relazionarsi ed
interagire con tali realtà, al fine di favorire la maturazione e
lo sviluppo delle competenze necessarie per poter definire o
ridefinire autonomamente obiettivi personali e professionali
aderenti al contesto, elaborare o rielaborare un progetto di
vita
e
di
sostenere
le
scelte
relative
6. Se intendiamo per orientamento
“produrre conoscenza”
nel senso di porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé, della realtà
occupazionale, sociale ed economica per poter effettuare scelte consapevoli,
autonome, efficaci e congruenti con il contesto
Allora è necessario pensare ad azioni con finalità maturativa, che devono facilitare
la capacità ad auto-orientarsi e che - possono e devono - essere realizzate in setting
differenziati, dedicati e specialistici dove il significato si arricchisce di concetti quali
progettualità, professionalità, trasformazione, attivazione, soggettività.
7. Il modello socio-cognitivo ….
I fattori che concorrono in questo processo sono….
di ordine:
individuale: motivazioni, interessi, stili cognitivi, ecc.
sociale: famiglia, aspettative del proprio contesto di riferimento, ecc.:
situazionale: cultura locale, prospettive occupazionali, formative, ecc.
9. Obiettivi e mission
1.Trasformare l’utente in committente.
Non si tratta, cioè, di fornire un servizio più o meno qualificato di orientamento al
quale il giovane o l’adulto possa accedere ma di allestire una situazione grazie alla
quale il giovane o l’adulto possa diventare l’attore di un percorso
2. Rendere pensabile il futuro lavorativo.
Molte persone e, in particolare i giovani, sono, per diversi motivi, concentrati sul
presente, hanno difficoltà a delineare un progetto: pensare il futuro significa poter
definire degli obiettivi, individuare dei percorsi, dotarsi di una strategia, valutare
alternative, orientare l'azione.
10. Obiettivi e mission
3. Individuare le competenze possedute e quelle che possono essere acquisite o
incrementate.
Il riferimento non è solo alle diverse competenze tecniche proprie dei singoli settori
professionali ma anche a competenze di relazione interpersonale e sociale
4. Tradurre il pensiero in comportamento.
Si riferisce alla possibilità di sperimentarsi nella realtà e di verificarsi
consapevolmente in un progetto professionale