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Ldb CultureLab 2.0 Argano 01 project management culturale
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Ldb CultureLab 2.0 Argano 01 project management culturale
1.
© Lucio Argano
– Project management culturale Project management culturale LUCIO ARGANO 1
2.
© Lucio Argano
– Project management culturale Fonti 2
3.
© Lucio Argano
– Project management culturale Un mattino mi svegliai cieco. L’occhio sinistro riacquistò la vista il giorno stesso, ma il destro rimase inattivo e offuscato. L’oculista che mi visitò disse che non c’era nulla di organico, e diagnosticò la natura del disturbo. “Hai guardato i quadri troppo da vicino” “Perché non li sostituisci con vasti orizzonti?” Bruce Chatwin Introduzione 3
4.
© Lucio Argano
– Project management culturale In questo seminario si parla: Cultura Progetti Non vi aspettate di imparare a progettare una astronave. Piuttosto di apprendere criteri e buon senso per qualsiasi progettazione.… anche quella di una astronave. Agenda di lavoro Complessità 4
5.
© Lucio Argano
– Project management culturale «[…] il modo di vita di ogni società». Linton, 1945, p.19 «La cultura è il corpus del lavoro intellettuale e dell’immaginazione, in cui, in modo dettagliato, il pensiero e l’esperienza umana sono registrati». Williams, 1961, p. 41 «[…] è definita come la produzione e circolazione di significato simbolico». Garnham, 1990, p.155 «La cultura può essere liberamente riassunta come il complesso di valori, costumi, credenze e pratiche che costituiscono il modo di vita di un gruppo specifico» Eagleton, 2000, p. 34 «La nozione di cultura, intesa in senso ampio, che si riferisce a modi di vita e di pensiero, è ormai abbastanza ampiamente accettata». Cuche, 2004, p. 9 «La cultura è l’espressione di valori umani. Può essere molto intensa e consapevole, come negli oggetti artistici, negli spettacoli e nelle pratiche religiose. Può essere dilagante e relativamente inconscia nei riti del cibo, nell’uso del tempo, nelle feste famigliari. Abbraccia gli estremi di questo spettro ed ogni cosa che vi è ricompresa. La cultura è tutto ciò che non è necessario fare per sopravvivere, ma che si è costretti a fare per sentirsi umani». Matarasso, 2001, p. 3 I molti significati della parola cultura 5
6.
© Lucio Argano
– Project management culturale IL CAPITALE CULTURALE TERRITORIALE ESTERNO il confronto e l’interazione con contesti altri INTERNO realtà presenti sul territorio PASSATO la storia FUTURO l’evoluzione possibile MATERIALE risorse culturali tangibili IMMATERIALE identità, capitale intangibile IMMAGINE ESTERNA PERCEZIONE INTERNA L’identikit culturale dei territori Fonte: elaborazione da Guida ai programmi LEADER 6
7.
© Lucio Argano
– Project management culturale DIMENSIONE CULTURALE DEI TERRITORI patrimonio storico, artistico e antropologico le industrie culturali i dialetti feste locali eno-gastronomia le arti visive lo spettacolo percezione del territorio interna ed esterna (tramite musica, film, letteratura, mitologia, arti visive saggezza popolare ecc..) repertorio di prodotti e capacità produttive locali dell’artigianato, nell’industria e nei servizi la varietà e la qualità dei negozi e delle infrastrutture e attività ricreative, della ristorazione e del divertimento il patrimonio architettonico, il paesaggio e la topografia del territorio, i parchi le tradizioni locali di vita associativa e di socialità, comprendenti eventi come carnevali, sagre, festival ecc... La qualità degli spazi pubblici culture giovanili, delle minoranze etniche e di altre `communities of interest` presenti sul territorio Gli hobbies dei residenti AZIONI CULTURALI PERMANENTI Gli asset culturali dei territori AZIONI CULTURALI TEMPORANEE Fonte: elaborazione da F.Bianchini 7
8.
© Lucio Argano
– Project management culturale SETTORE SUB SETTORE Patrimonio culturale Arti visive e figurative Pittura, Scultura, Fotografia, Videoarte, Altre forme di arte plastica Arti dello spettacolo Teatro, Musica, Danza e balletto, Circo, Opera, Eventi multidisciplinari, Parchi a tema Patrimonio Culturale - beni materiali Archeologici, Storico-Artistici, Archivistici, Librari, Architettonici, Etnoantropologici, Ambientali, Paesaggistici, Naturalistici, Fondazioni e Istituti culturali, Parchi letterari, scientifici, tecnologici Patrimonio Culturale - beni immateriali Tradizioni, Usi, Costumi, Pratiche, Religione, Storia, Enogastronomia, Turismo culturale, Associazionismo culturale. Eventi di approfondimento culturale Letteratura, Storia, Filosofia, Economia, Psicologia, Diritto, etc. Industrie culturali Audiovisivi Cinema, Video, Videogiochi, Network / Broadcasting Televisione, Radio Editoria Giornali, Riviste, Fumetti, Libri, Discografia Attività ed industrie creative Design Grafico, D’interni, Arredamento Moda Alta Moda, Prêt à porter, Complementi Pubblicità Architettura Artigianato Artistico, Tradizionale ITC Internet, Telefonia Fonte: Argano, 2012 Settori e sub settori della cultura 8
9.
© Lucio Argano
– Project management culturale funzioni di conservazione; funzioni di identità e celebrazione; funzioni di aggregazione e coesione sociale; funzioni di critica e innovazione; funzioni educative; funzioni di raccolta fondi; funzioni ricreative; funzioni sociali; funzioni terapeutiche; funzioni manageriali; funzioni di sviluppo turistico; funzioni di sviluppo economico; funzioni di posizionamento e sviluppo territoriale e urbano; funzioni democratiche. Le funzioni della cultura Fonte: Merlo, 2011 9
10.
© Lucio Argano
– Project management culturale AZIONI CULTURALI PERMANENTI AZIONI CULTURALI TEMPORANEE azioni di tutela; azioni di conservazione, catalogazione, inventario; azioni di valorizzazione e programmazione; azioni di sviluppo, riqualificazione e rigenerazione; azioni di creazione artistica; azioni di gestione diretta e indiretta (da terzi); azioni di commercializzazione e sfruttamento; azioni di informazione e sensibilizzazione; azioni di comunicazione, promozione, immagine, sponsorizzazione; azioni di educazione, formazione, didattica, divulgazione; azioni di studio e ricerca, incluse pubblicazioni; azioni di uso e fruizione; azioni di intrattenimento e ricreazione; azioni di servizio e supporto. Fonte: nostra elaborazione da Amari, 2006 Le azioni della progettazione culturale 10
11.
© Lucio Argano
– Project management culturale La complessità si può definire come: “… fenomeno quantitativo determinato dal numero di interazioni e di interferenze tra un numero elevato di entità.” Edgar Morin “… Dobbiamo abituarci ad una certa ambiguità ed a una ambiguità certa.” Edgar Morin Fonte: Damiani, 2011 La complessità 11
12.
© Lucio Argano
– Project management culturale ASPETTIFONDAMENTALI TIPO DI SISTEMA Sistema semplice Sistema complesso adattativo Sistema caotico Numero stati ed elementi Pochi stati possibili Pochi elementi e similari Grande numero di stati Possibili Molti elementi diversi Grandissimo numero di stati possibili Connessioni Connessioni fisse tra i Componenti, lineari Componenti dispersi e liberi di interagire localmente all’interno di una struttura gerarchica Molte connessioni e non lineari Componenti dispersi e liberi di interagire localmente Comportamento Semplice: prevedibile Emergente: prevedibile e imprevedibile Disorganizzato: imprevedibile Esempio Il sistema di riscaldamento centralizzato Gli organismi viventi, le organizzazioni, le ecologie, le culture Il tempo meteorologico, una pila di sabbia Tipi di sistemi Fonte: De Toni e Comello, 2005 12
13.
© Lucio Argano
– Project management culturale Il pianeta è "globalizzato“, il pianeta è "rimpicciolito" dai mezzi di trasporto e di comunicazione Intelligenza collettiva (Levy) e intelligenza connettiva (De Kerkove) Aumenta la popolazione mondiale, urbanizzazione Aumenta la longevità Il tempo libero prevale sul tempo di lavoro, ibridazione di studio, lavoro, tempo libero Centralità del sapere e delle attività umane di tipo intellettuale Dagli atomi ai bit Progresso tecnologico: elettronica, informatica, nuovi materiali, biotecnologie, ingegneria genetica, farmacologia Progresso organizzativo: dalla piramide alla rete Delega alle macchine del lavoro ripetitivo, faticoso, esecutivo e le macchine lavorano con le macchine: economia "connessa“ I posti di lavoro aumentano meno della popolazione attiva, sviluppo senza lavoro Potere finanziario, mediale, virtuale Multinazionali Declino delle ideologie "forti" Competitività distruttiva, competitività solidale (welfare, volontariato) Aumento delle disparità Dal controllo alla motivazione Movimenti Molti livelli di realtà (Calvino) Discontinuità Disincantare il lavoro, dal lavoro alle attività, ozio creativo, educazione all'ozio, ozio come arte Nuovo patto sociale Cultura ideale, materiale, sociale Etica, Estetica La complessità: il paradigma post industriale 13
14.
© Lucio Argano
– Project management culturale Complicato vs Complesso COMPLICATO COMPLESSO Etimologia cum plicum cum plexum Approccio analitico sintetico e sistemico Soluzione spiegato nelle sue pieghe compreso nel suo insieme Esempio meccanismo organismo Fonte: De Toni e Comello, 2005 14
15.
© Lucio Argano
– Project management culturale 1 Auto organizzazione 2 Orlo del caos 3 Principio Ologrammatico 4 Impossibilità previsioni 5 Potere delle connessioni 6 Causalità circolare 7 Try & learn TEORIA COMPLESSITÀ I sette principi della teoria della complessità Fonte: De Toni e Comello, 2005 15
16.
© Lucio Argano
– Project management culturale Le attività della cultura, in ragione delle loro peculiarità e complessità, necessitano di una dimensione realizzativa unica e specifica, che determina un “VESTITO” ORGANIZZATIVO, di tipo “sartoriale”, ovvero UN PROGETTO Cultura, eventi e complessità = PROGETTI 16
17.
© Lucio Argano
– Project management culturale Progétto: dal latino projectus, dall’unione di pro (avanti) e jacere (gettare) e quindi scagliare in avanti. Risente dell’influenza settecentesca francese del termine projet. pro|gèt|to s.m. 1. piano organico e dettagliato per l’esecuzione di un lavoro e lo svolgimento di un’attività: 2. piano, intenzione o proposito più o meno definito 3. documentazione tecnica o elaborato tecnico per l’attuazione di un’opera di ingegneria civile, di urbanistica, di restauro, ecc., costituito da una relazione descrittiva, dai disegni, dai calcoli e da un preventivo di spesa 4. ideazione per lo più accompagnata da uno studio relativo alla possibilità di attuazione o esecuzione Il progetto: etimologia Fonte: definizioni tratte da Devoto Oli, Treccani, Garzanti 17
18.
© Lucio Argano
– Project management culturale Un progetto può: conseguire risultati tangibili (un edificio costruito) o intangibili (la percezione di una marca nei consumatori dopo una campagna di comunicazione di un brand); avere ogni dimensione (da piccoli a grandi); implicare costi irrisori oppure spese esorbitanti; coinvolgere un solo individuo, molte persone, una o più organizzazioni, persino una nazione intera. Fonte: Baguley, 1997 18
19.
© Lucio Argano
– Project management culturale RISO AL VERDE Tritate assieme, generosamente, prosciutto grasso e cipolla Mettete al fuoco con un filo d’olio e lasciate rosolare Lavate gli spinaci per bene, strizzateli e tagliateli molto finemente, poi lessateli in abbondante acqua salata Scolate e unite alla cipolla ed al prosciutto rosolati In una piccola pentola preparate del brodo con un dado, che poi poco per volta unite agli spinaci ed al resto Unite il riso e lasciate cuocere unendo ogni tanto il brodo Salate quanto basta e quando il riso è cotto togliete e spolverate con del parmigiano reggiano Le metodologie progettuali Fonte: Munari, 1981 Per Bruno Munari ogni libro di cucina è un manuale di metodologia progettuale 19
20.
© Lucio Argano
– Project management culturale sintesi tra pensiero e azione che produce senso e sistema che contiene un insieme di processi costituiti da passaggi, fasi, azioni e sequenze (Argano, 2012); previsione di azioni future volte alla produzione di un evento (Purini, 2000); pensare a Prometeo, colui che pensa (metés) in anticipo (pro) e su questa base organizza idee ed azioni (Baldi, 1994); immaginare qualcosa di diverso da ciò che è dato, compiere un atto di anticipazione e futurizzazione, aprire l’orizzonte all’immaginario (Trabucchi, 1998); strumento per rendere reale il possibile (Bocchi, 2009); non è soluzione ma proposta di soluzione (Manieri Elia, 1994); realizzare un artefatto (Gregory, 1970a; Bruno, 2009); possedere carattere di temporaneità ma non necessariamente il suo risultato (Argano, 2012); presentare necessità vitale, opportunità culturale, posta in gioco, intreccio esistenziale e prospettiva pragmatica, (Boutinet, 1993). Un progetto è: 20
21.
© Lucio Argano
– Project management culturale «[..] uno sforzo temporaneo intrapreso allo scopo di creare un prodotto, un servizio o un risultato unici». Project Management Institute, 2004, p. 4. «Uno sforzo complesso, di regola di durata inferiore a tre anni, comportante compiti interrelati eseguiti da varie organizzazioni, con obiettivi, schedulazioni e budget ben definiti». Archibald, 2008, p. 61. «Un insieme di risorse temporaneamente riunite per raggiungere uno dato obiettivo». Graham, 1990, p. 25. «Un insieme coordinato di attività che hanno uno specifico obiettivo da completare con determinate specifiche, hanno tempi dʼinizio e di fine definiti, hanno limiti di finanziamento, utilizzano risorse umane e non, sono multifunzionali». Kerzner, 2005, p. 2. «Un campo di energia localizzato costituito da un insieme di pensieri, emozioni ed interazioni che si esprimono continuamente in forma fisica». De Carlo, 2004, p. 20. […] un mezzo per trasformare una idea in realtà». Crosetto, 2003, p. 3. «Il progetto è un investimento materiale, organizzativo, umano, che viene impegnato al fine di trarre un beneficio quantificabile. Il progetto è qualcosa che si vuole fare, ma che non esiste e non ha un modello strettamente simile». Bonnet, 1998, p. 19. «[…] attività di produzione di mondi possibili […]». Leone e Prezza, 1999, p. 17. Il progetto: alcune definizioni gestionali 21
22.
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– Project management culturale Si diversifica da PROGRAMMA: iniziativa a lungo termine che può contenere più progetti COMPITO: sforzo a breve termine che assieme ad altri può formare un progetto Il progetto: alcune definizioni gestionali «Il program management consiste nell’applicazione del project management e dei suoi processi alla gestione formalizzata e strutturata di un complesso di progetti interdipendenti per conseguire obiettivi chiaramente definiti e riferiti ai bisogni strategici dell’organizzazione d’appartenenza». Fonte, Young, 2009, p.25. «Il portfolio management riguarda la gestione di tutti i programmi e progetti già avviati e delle opportunità per il futuro, in modo da assicurare che le risorse dell’organizzazione siano impegnate nella maniera più efficace per il conseguimento degli obiettivi strategici dell’organizzazione». Fonte, Young, 2009, p.26. 22
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– Project management culturale MISSIONE, VISIONE, VALORI, IDENTITÀ PROGETTO OBIETTIVO PRIMARIO 1 OBIETTIVO PRIMARIO 2 OBIETTIVO PRIMARIO 3 STRATEGIA 1.1. STRATEGIA 1.2. AZIONE 1.2.1. Il ruolo strategico del progetto 23
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– Project management culturale Il progetto: alcune suggestioni Marco Polo descrive un ponte pietra per pietra. “Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?” chiede Kublai Kan. “Il ponte non è sostenuto da questa o da quella pietra”, risponde Marco “ma dalla linea dell’arco che esse formano”. Kublai rimane silenzioso riflettendo; poi soggiunge: “perché mi parli delle pietre? E’ solo dell’arco che m’importa.” Marco Polo risponde: “senza pietre non c’è arco”. Italo Calvino Mandare avanti un progetto significa estrarre da se un'idea in modo tale che essa acquisti una propria autonomia e sia realizzata non soltanto dagli sforzi di chi l'ha originata ma anche da quelli indipendenti dal proprio Io. Czeslaw Milosz “Progettare non è solo leggere il mondo con i caratteri della lingua consueta; bensì scegliere e accettare di scegliere nel mondo con ogni lingua possibile, guardare e non solo vedere; talora dissonare e non solo dissentire; trovare regole magari da distruggere poi, e non solo applicarle usandole, consumandole. Augusto Morello Una delle sorprese piú piacevoli che possiamo trovare quando ci lanciamo totalmente in un progetto specifico, consiste ne fatto che sorgono forze e opportunitá che prima non ci saremmo immaginati. Domenico Cieri Estrada 24
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– Project management culturale Legge di Murphy Se un progetto può andare male, lo farà Versione relativistica della legge di Murphy Tutto va male, in un progetto, nello stesso tempo Prima legge di Finagle Se un progetto è nei tempi, qualcosa è andato male Teorema di Ginsberg (per chi crede che gestire un progetto sia una sfida) Non puoi vincere. Non puoi pareggiare. Non puoi nemmeno abbandonare. Teorema di Stockmayer Se il progetto sembra facile, è dura. Se il progetto sembra difficile, è fottutamente impossibile. Legge di Howe Ogni project manager ha un piano, che non funzionerà. Legge di Osborn In un progetto le variabili non mutano mai, le costanti sì. Prima legge delle modifiche Qualsiasi informazione che comporti un cambiamento nel progetto sarà trasmessa al PM dopo - e soltanto dopo - che tutte le attività sono state completate (Meglio conosciuta col nome di Legge dell' "Adesso me lo dici!") Legge di Hoare sui grandi problemi In un progetto, dentro ogni grande problema ce n'è uno più piccolo e decisamente carogna, che sta lottando per venir fuori. Chiosa di O'Toole alla legge di Murphy Murphy era un ottimista Fonte: xpm.it da Arthur Bloch: "La legge di Murphy" - ed. Longanesi & C. Il progetto: alcune massime 25
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– Project management culturale Il project management attinge ad un vasto e complesso background di elaborazioni teoriche ed esperienze pratiche maturate nel corso degli anni in diversi Paesi: Progetto Manhattan (anni ’40) Progetti militari: Polaris, US Navy (anni ’50) Progetti industriali ad uso civile: Du Pont (anni ’60) Progetti spaziali della Nasa (anni 60) Finanziamenti a gestione diretta ed indiretta, settori Profit e No Profit, Donatori Istituzionali (Unione Europea, Nazioni Unite, Banche di sviluppo, Banca Mondiale) Eventi mondiali: Olimpiadi, i funerali di Papa Woityla Grandi costruzioni: tunnel sotto la Manica Grandi operazioni: Millenium Bag, introduzione dell’euro Cenni storici sul project management 26
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– Project management culturale Il concetto di durata rappresentato in caratteri geroglifici Il project management: la storia Fonte: G. Farina “Grammatica della lingua egiziana antica” Milano Hoepli 1926 27
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– Project management culturale Il risultato di un progetto culturale Si può affermare che il risultato di un progetto culturale è un sistema complesso, composto da elementi intangibili e a volte tangibili che producono flussi di interazioni virtuali, fisiche e sensoriali, generando esperienza e conoscenza sul piano intimo, privato, sociale, relazionale, identitario. Fonte: nostro adattamento da Rizzo, 2009, p.11 28
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– Project management culturale Significati: un progetto culturale è un atto semiotico di significazione e comunicazione che propone messaggi (testi) caratterizzati da una complessità di trasmissione, dimensione, contenuto, forma, canali, codici e ricezione nelle sue azioni principali ovvero stabilire i confini del testo, il senso, la sua lettura, comprensione e interpretazione, anche attraverso una ricostruzione culturale (Volli, 2006). Temporaneità: derivante dalla durata predeterminata racchiusa tra un punto di partenza ed uno di arrivo e, in ogni caso, dal raggiungimento dell’obiettivo dato. Può essere fissa, nelle quali il termine coincide puntualmente con l’ottenimento dello scopo (come nel caso di un evento, o dilatata, riguardante invece progetti dal respiro strategico e con ricadute dei risultati lungo un arco di tempo più ampio. Le caratteristiche di un progetto culturale 29
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– Project management culturale Le caratteristiche di un progetto culturale Unicità: legata ai contenuti, alle finalità e agli obiettivi. Finalizzazione e focalizzazione: su più obiettivi chiari, espliciti, interconnessi, a breve, medio o lungo termine e presentano sempre carattere di innovazione. Ciclo di vita: il progetto è suddiviso nel suo ciclo di vita in tappe, fasi, momenti diversi che a loro volta possono ripartirsi anche in sub-fasi. Progressività: il progetto è frutto di approssimazioni continue e passaggi che comportano risultati intermedi, revisioni, aggiustamenti, sviluppi ulteriori. Lavoro in team: il progetto si realizza attraverso l’azione di un gruppo di persone dalle competenze differenziate, che collaborano tra loro e sono guidate da uno o più responsabili. Rischio: ogni progetto comporta rischi, in questo caso definibili come rischi che contano e che possono diventare opportunità. 30
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– Project management culturale Visibilità: i progetti culturali sono esposti al vaglio pubblico e sono visibili nel contesto sociale in cui si collocano, a disposizione della comunità ristretta o allargata. Risultato finale: il progetto deve realizzare uno o più output, sia esso un prodotto, un servizio, una esperienza o l’insieme di questi tre elementi, producendo valore. Molteplicità e multidisciplinarietà mista a interdisciplinarietà: In questo senso i progetti sono fluidi, possono permanere o restare effimeri, avere frammentarietà o indeterminatezza di contenuto, costituire una situazione aperta di elementi disordinati sebbene funzionali allo scopo, proporre una dialettica tra contrasti, accumuli di forme, configurazioni interrotte, interferenze. Risorse differenziate: persone, risorse materiali, risorse economiche, informazioni, relazioni Le caratteristiche di un progetto culturale 31
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– Project management culturale La qualità del progetto culturale Qualità culturale Qualità delle idee/contenuti e proposta Qualità organizzativa (processo e competenze) Qualità della comunicazione+ + = Qualità del progetto La qualità del progetto è quella complessiva derivante dalla somma più addendi Fonte: Argano, 2011 32
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– Project management culturale Complessità dei contesti Complessità della gestione Complessità dei contenuti Complessità degli obiettivi Progetto culturale La complessità dei progetti culturali La complessità dei progetti culturali si rileva in quattro dimensioni: 33
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– Project management culturale La complessità dei progetti culturali Instabilità, indeterminatezza, continuo cambiamento ed ambiguità del contesto e quindi dei perimetri progettuali Eccesso di “rumore di fondo” ed eccessiva importanza del “vestito” rispetto al “contenuto” (apparenza vs sostanza) Eterogeneità di attori sociali e stakeholder diversi, ciascuno con interessi ed aspettative diverse Intangibilità , unicità, irripetibilità, esclusività ed originalità di temi, forme e contenuti derivanti da processi di creazione intellettuale ed artistica indeterminatezza del “risultato finale” ed impossibilità di poterlo “testare” Interdisciplinarietà e multidisciplinarietà dell’ambiente progettuale e quindi di apporti, logiche, professionalità, culture e competenze tutte differenti Intensità del fattore umano coinvolto in ambiente multi-team Preponderanza di prassi settoriali e processi artigianali ma anche integrazioni con le tecnologie Obiettivi ambiziosi ed innovativi, finalità molteplici ed articolate, capacità di servire più politiche ed istanze diversificate, sia di natura individuale che collettiva Rivisitazione e revisione delle conoscenze in funzione delle esperienze Ridondanza e molteplicità di variabili dalle fluttuazioni irregolari e non linearità Preponderanza di vincoli e restrizioni, soprattutto sulle operations Presenze di dipendenze (ad esempio da finanziamenti pubblici) Discontinuità dal passato Elementi della post modernità (ad esempio etica ed estetica del progetto) Diminuzione delle risorse economiche vs debolezze endogene economico finanziarie All’interno delle quattro dimensioni la complessità si declina in: 34
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– Project management culturale I vincoli del progetto culturale Ambiente Qualità Tempi Sostenibilità Risorse Ambito Obiettivi 35
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– Project management culturale Il project management culturale rappresenta la gestione sistemica di una attività complessa, unica, di durata predeterminata, orientata al conseguimento di più obiettivi e finalità predefinite a carattere innovativo, sociale e culturale, realizzando un risultato che consiste in un prodotto, un servizio o una esperienza originale, a elevato contenuto intellettivo e creativo, attraverso un processo di conduzione progettuale, una logica adattativa e lʼimpiego di persone e risorse organizzate differenziate materiali e finanziarie, unitamente alle informazioni (prescrizionali, modelli, dati, etc.) e relazioni, privilegiando il lavoro di gruppo (team), con vincoli interdipendenti derivanti da tempi, ambiente, ambito e sostenibilità del progetto, risorse, qualità complessiva. La gestione di progetto culturale: definizione Fonte: nostra elaborazione da Archibald, 2008 36
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– Project management culturale Tipologie di progettazione culturale progettazione di contenuti e attività culturali, scientifiche, artistiche; progettazione di eventi; progettazione di studi e ricerche anche con produzione editoriale e scientifica; progettazione giuridica; progettazione gestionale, organizzativa, business plan; progettazione di fund raising; progettazione didattico educativa; progettazione della comunicazione; progettazione di marketing; progettazione di sviluppo locale (cultural planning); progettazione integrata. 37
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– Project management culturale Progettazione complessiva Progettazione della comunicazione Progettazione delle singole attività Progettazione dei servizi I livelli di progettazione culturale 38
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– Project management culturale IDEAZIONE ATTIVAZIONE PIANIFICAZIONE VALUTAZIONE ESECUZIONE Fasi consuete di un progetto Definizione Pianificazione Realizzazione Chiusura COMPLETAMENTO ATTUAZIONE MONITORAGGIO Origine, obiettivi, idea Fattibilità Programmazione Realizzazione, risultato Riflessione Le fasi del project management culturale 39
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– Project management culturale I processi presenti all’interno di un evento/progetto culturale: processi di creazione artistica e culturale; processi di avvio e di elaborazione dell’idea-progetto; processi di pianificazione e controllo; processi esecutivi e di produzione; processi di comunicazione e consensus building; processi di servizio; processi di chiusura; processi di valutazione. I processi in un progetto culturale 40
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– Project management culturale Gestione delle persone Gestione delle risorse materiali Gestione delle relazioni Gestione delle informazioni Gestione delle risorse economiche Gestione dei rischi Gestione dei processi Gestione della comunicazione Gestione deile forniture Gestione dei contenuti Gestione dell’integrazione di progetto 1 IDEAZIONE 5 COMPLETAMENTO 6 VALUTAZIONE 4 ATTUAZIONE 2 ATTIVAZIONE 3 PIANIFICAZIONE Le aree di conoscenza nei progetti culturali 41
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– Project management culturale ASSUMPTIONS INDIRIZZO STRATEGICO CONCEPT Gli input esigenziali L’innesco Le assumptions Lo “schizzo” d’inizio La committenza Lo statuto di progetto Il profilo strategico del progetto La piattaforma di conoscenza La portata Le priorità I vincoli e le restrizioni I requisiti e la qualità I deliverable e le pietre miliari La determinazione dei contenuti Problem setting Il design e/o la drammaturgia Il sistema d’offerta ed il palinsesto delle attività Lo schema di comunicazione dell’idea- progetto È la fase più importante del progetto, che racchiude al suo interno una evoluzione di pensiero, la costruzione di un percorso ed in particolare: L’agenda della fase ideativa 42
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– Project management culturale I progetti culturali hanno origine e scaturiscono in genere da una o più esigenze, espresse singolarmente o in modo combinato: esigenze di natura artistica,culturale, scientifica, esigenze di implementazione di strategie e politiche pubbliche (locali, nazionali, sovranazionali) e private esigenze espresse dalla collettività esigenze di ridefinizione di sistemi e procedure esigenze di natura produttiva (committenza, commissione) esigenze di programmazione di spazi e contenitori fisici e virtuali esigenze strategiche pubbliche o private esigenze di sfruttamento di opportunità esigenze di comunicazione ed immagine esigenze di partecipazione a network Le esigenze di origine 43
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– Project management culturale Le assumptions Gli elementi di partenza (assumptions), collegati alle esigenze all’origine, tengono conto dei seguenti fattori: ipotesi, indizi, supposizioni, congetture, presunzioni; potenzialità ed emergenze; temi generali e particolari a cui fare riferimento; circostanze e fatti; priorità; vincoli evidenti; primi elementi ed evidenze del contesto; A ssunti legati agli ambiti disciplinari di riferimento. Ovvero circostanze, fatti, presunzioni, facendo attenzione a quelle condizioni critiche o cruciali, di difficile o impossibile realizzazione, denominate ipotesi fatali (killer assumptions) e sfuggendo le opzioni velleitarie e scontate. 44
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– Project management culturale Lo “schizzo” di progetto La prima forma del progetto ha le caratteristiche di uno “SCHIZZO” più o meno definito rispetto al quale può esserci una totale chiarezza delle “intenzioni progettuali”, delle idee di massima relative alle esigenze ed agli elementi di partenza, oppure una confusione rispetto alle volontà, agli obiettivi, ai contenuti sebbene risultino evidenti intuizioni o suggestioni di lavoro. Nello schizzo si condensa una prima visione, prima ci sono “le parole”. Lo schizzo è nel mezzo tra intuizione e sua rappresentazione. Rappresenta una sorta di sistema eversivo 45
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– Project management culturale Un progetto può rilevare la presenza di una eventuale struttura committente che avrà la responsabilità di: Fornire l’orientamento strategico Rendendo chiara la propria missione, gli obiettivi a cui il progetto si collega, le strategie relative Approvare l’impostazione del progetto Indicare le proprie politiche e procedure che hanno attinenza con il progetto Allocare le risorse disponibili Controllare il rispetto delle norme Assicurare una comunicazione interna in/out Garantire il clima idoneo al buon esito del progetto Fornire il supporto necessario a fronteggiare rischi e problemi Richiedere una valutazione finale dei risultati ottenuti Può caratterizzare la Governance di progetto La committenza 46
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– Project management culturale Ogni buon progetto deve stabilire le REGOLE a monte dello stesso processo progettuale Regole di conduzione Meccanismi di impostazione delle decisioni d assumere (chi decide cosa, coinvolgendo chi, con quale livello di concertazione, con quale livello di specificazione, con che grado di autonomia) Modalità e meccanismi di integrazione Filosofia di direzione (top-down vs bottom-up, autoritaria vs transazionale, accentrata vs periferica) Sistema di attori da coinvolgere Lo statuto di progetto 47
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– Project management culturale Il profilo strategico di progetto MISSIONE Definire l’ambito e lo scopo centrale del progetto. VISIONE Prefigurare il progetto. AMBIENTE Valutare il macro e micro ambiente di progetto. STAKEHOLDER Rilevare i portatori di interesse verso il progetto. OBIETTIVI, BENEFICI, RISULTATI ATTESI, IMPATTI Definire le mete di arrivo del progetto, dove si è diretti, le condizioni richieste e/o che possono prodursi, i benefici da ricercare, rilevare gli effetti che possono realizzarsi. TARGET Definire i destinatari del progetto. 48
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– Project management culturale La vision di progetto Una suggestione sulla visione progettuale «Se vuoi costruire una nave, non raccogliere uomini per procurare legna, preparare utensili, suddividere e distribuire il lavoro, ma trasmetti prima piuttosto loro il desiderio struggente del mare immenso e sconfinato». Antoine de Saint-Exupery, scrittore e aviatore La VISIONE (vision) è infine una immagine mentale di una condizione auspicabile e desiderabile come prefigurazione del futuro ed in un certo senso è l’immagine guida, il quadro del futuro a cui aspirare idealmente. La visione dovrebbe recuperare il senso del sogno come aspirazione, elemento galvanizzante, influente motore di iniziativa. 49
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– Project management culturale I progetti culturali interagiscono con CONTESTI (ambienti) 1. Interni (al committente, al soggetto realizzatore) 2. Esterni (macro ambiente, micro ambiente, settoriale) nei quali vanno possibilmente creati dei nessi con: Soggetti (Actors) che possono influire direttamente sul progetto e sono rappresentati dagli Stakeholder (persone e gruppi di persone) Aspetti (Factors) che non hanno facoltà di intervento diretto sul progetto stesso, ma possono influire per il semplice fatto che esistono I contesti di progetto 50
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– Project management culturale L’analisi del contesto interno Il contesto interno va perlustrato alla ricerca di elementi che potrebbero avere rilevanza in corso d’opera, relativamente al soggetto committente ed al soggetto che realizza il progetto le dinamiche formali di funzionamento interne (politiche, procedure, prassi, organigramma, potere decisionale, poteri di firma, etc.) le dinamiche informali (equilibri interni, rapporti di forza, conflitti, allineamento al progetto, cultura aziendale, reputazione, etc.) 51
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– Project management culturale POLITICA Politiche pubbliche Politiche sovranazionali (Europa) Normative e regolamentazioni generali Decentramento amministrativo e deregulation Regolamentazioni internazionali Organizzazione ed atteggiamento delle amministrazioni pubbliche Stabilità politica Regolamentazione della concorrenza ECONOMIA Situazione economica Tassi di interesse e costo del denaro Spesa ed investimenti pubblici Consumi privati Reddito disponibile Politiche fiscali Previdenza Costo del lavoro e politiche salariali Imprese presenti sul territorio SOCIETÀ Trend demografici Tessuto sociale Consumi culturali e di intrattenimento Stili di vita Livelli di istruzione, scolarità e formazione Consumi legati all’industria culturale Elementi valoriali Conflitti sociali e forme di disagio TECNOLOGIE Innovazioni nell’industria culturale e nelle comunicazioni Innovazioni con ricadute sui consumi culturali Obsolescenza tecnologica Innovazione su ITC e internet Distribuzione prodotti culturali L’analisi del contesto esterno (macro ambiente): la pest analysis Un primo passaggio è la conoscenza, la comprensione e la consapevolezza dei molteplici aspetti presenti all’interno del macro ambiente i quali possono generare condizionamenti indiretti sul progetto 52
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– Project management culturale contesto politico istituzionale (forze in campo, atteggiamenti, aspetti normativi, etc.) contesto socio economico (tessuto sociale, tessuto economico, trend e fenomeni rilevanti, evidenze ed emergenze, conflitti e forme di disagio, stili di vita, aspetti demografici, reddito medio, livello di scolarizzazione ed istruzione, mentalità, etc.) ambito organizzativo (spazi e possibili location deputate e non deputate, infrastrutture, vie di comunicazione, logistica, strutture ricettive, servizi, fornitori potenziali, etc.) ambito artistico-culturale (soggetti ed iniziative prevalenti e predominanti, consumi e comportamenti rilevanti, tradizioni, usi e costumi, abitudini ed atteggiamenti, eventi della vita civile ricorrenti); L’analisi del contesto esterno (micro ambiente) Una rilevazione puntuale va invece fatta sugli aspetti determinanti che riguardano il micro ambiente ovvero l’ambito territoriale nel quale il progetto dovrà essere realizzato 53
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– Project management culturale le dinamiche settoriali di riferimento (sul piano operativo, normativo, relazionale) l’arena competitiva (le forze in campo, i concorrenti diretti ed indiretti, le attività ed i prodotti/servizi sostitutivi, le organizzazioni follower) la “lex mercatoria” L’analisi del contesto settoriale Una ulteriore valutazione deve riguardare il SETTORE di riferimento del progetto ed in particolare: 54
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– Project management culturale Gli stakeholder (portatori di interessi) si misurano per INTERESSE e POTERE (Influenza) che esprimono verso il progetto L’interesse misura la rilevanza di un’attività, di programma o di uno specifico progetto rispetto agli stakeholder individuati. Quale interesse hanno i diversi portatori di interesse rispetto ad un progetto? Il potere o influenza misura la capacità di uno stakeholder di influenzare il corso degli eventi in relazione ai programmi o a un progetto. Modi formali ed informali di esercitare potere : l’esercizio di autorità gerarchica l’esercizio di leadership l’esercizio di poteri legislativi, esecutivi, amministrativi l’accesso e il controllo di risorse (economiche, mezzi, umane, informazioni) il possesso di conoscenze e di competenze un’attività di lobbying una posizione dominante su un mercato Gli stakeholder di progetto 55
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– Project management culturale Stakeholder secondari o anche strategici Relazioni Stakeholder primari Governo e gestione costante Stakeholder da monitorare Stakeholder da aggiornare alto alto basso basso INTERESSE POTERE Gli stakeholder di progetto 56
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– Project management culturale Governo Nazionale, Regionale, Locale Comunità ospitante Organizzazioni Media Turismo Residenti Gruppi Tour operator Turisti For profit No profit Stampa Radio Televisione Internet Organizzazione dell’evento FornitoriPartnerCollaboratori, volontari, dipendenti Beneficiari Stakeholder primari Stakeholder secondari Gli stakeholder di progetto: esempio per un festival Fonte: elaborazione da Ferrari, 2001
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– Project management culturale Gli impatti dei progetti IMPATTO SUL TERRITORIO IMPATTO SULLA COMUNITÀ IMPATTO ECONOMICO IMPATTO SOCIALE IMPATTO FISICO AMBIENTALE IMPATTO POLITICO IMPATTO CULTURALE ED EDUCATIVO Effetti breve/medio/lungo termine reversibili / irreversibili temporanei / permanenti misurabili / non misurabili positivi / negativi IMPATTO PSICOLOGICO IMPATTO TURISTICO I progetti culturali producono IMPATTI diversi positivi e negativi sul territorio e sulla comunità 58
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– Project management culturale EFFETTI DIRETTI EFFETTI INDIRETTI EFFETTI INDOTTI è l’impatto derivante dalle spese sostenute per la realizzazione dell’evento ed effettuate dai visitatori intervenuti (ristoranti, alberghi, negozi, fornitori, mobilità, esercizi pubblici, ecc). Si tratta di acquisti di beni e servizi che creano “nuovi” flussi finanziari all’interno dell’area. è l’impatto risultante dalle spese delle istituzioni e delle imprese che introitano direttamente le spese dei visitatori (es. alberghi, ristoranti, etc.) per fronteggiare l'aumento della domanda attraverso l’acquisto d maggiore quantità di beni e servizi da altre imprese, stimolando l’economia locale. è l’impatto derivante dal cambiamento nei livelli di reddito e di spesa dei residenti per effetto del maggior lavoro derivante dall’incremento di attività connessa all’evento (ad esempio gli straordinari). IMPATTO ECONOMICO Fonte: Irer e Guido Guerzoni, 2008 Gli impatti economici 59
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– Project management culturale IMPATTI POSITIVI IMPATTI NEGATIVI Crescita dei redditi e degli standard di vita Miglioramento delle condizioni dell’economia locale Crescita quantitativa e miglioramento delle prospettive occupazionali Crescita degli investimenti, sviluppo territoriale, rinnovamento urbano e potenziamento infrastrutturale Crescita dei gettiti fiscali Miglioramento delle infrastrutture Crescita delle opportunità di acquisto nelle reti al dettaglio Crescita dell'attrattività turistica della zona negli anni successivi altro Crescita dei prezzi, scarsità dei beni e dei servizi, interruzione delle normali attività economiche Crescita del valore delle proprietà immobiliari e dei canoni di locazione, con espulsione dei residenti Crollo dei valori immobiliari, danni alle proprietà, crescita della microcriminalità, aumento dei costi della sicurezza, fuga dei residenti Crescita del costo della vita e delle tasse di proprietà Crescita dei costi per la manutenzione delle nuove infrastrutture, per la sovraproduzione di rifiuti e i consumi di risorse scarse, con indebitamenti nel lungo periodo altro Fonte: Irer e Guido Guerzoni, 2008 Gli impatti economici 60
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– Project management culturale IMPATTI POSITIVI PER I RESIDENTI IMPATTI POSITIVI PER I VISITATORI Rafforzamento delle tradizioni e dei valori locali Crescita della coesione sociale all’interno della comunità Crescita del senso di identità collettiva Soddisfazione e orgoglio per l’evento creato nel territorio con conseguente partecipazione come personale volontario Crescita personale attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze Nascita del senso di appartenenza alla micro – comunità che ha partecipato all’evento Gli impatti sociali degli eventi IMPATTI NEGATIVI PER I RESIDENTI IMPATTI NEGATIVI PER I VISITATORI Complesso di inferiorità culturale e/o economico Atteggiamenti difensivi e ostilità nei confronti dei visitatori Delusione dovuta alla mancata soddisfazione delle aspettative Stress dovuto a fattori quali il traffico e il sovraffollamento 61
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– Project management culturale Gli obiettivi di progetto Un progetto culturale ha due tipologie di OBIETTIVI, che all’occorrenza vanno negoziati con gli stakeholder: • Gli obiettivi di continuità sono obiettivi strategici collegati agli input esigenziali che hanno portato al progetto, agli obiettivi principali e generali del caso o di committenti, ai risultati ed agli effetti a medio-lungo termine che si attendono come eredità del progetto. Creano il legame con la struttura proponente o committente e sono l’elemento rispetto al quale valutare il progetto, giustificando l’assegnazione delle risorse e l’assunzione del rischio. • Gli obiettivi specifici sono il risultato atteso e misurabile al termine del progetto. Si tratta di obiettivi operativi e temporanei connaturati alla durata del progetto e riguardano le caratteristiche e specifiche del progetto, i tempi ed i costi. Sono fondamentali e da non trascurare perché consentono di porre in atto meccanismi di controllo progettuale, esercizio di delega ed individuazione di vincoli 62
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– Project management culturale Gli Obiettivi di continuità (strategici) possono essere: artistici; culturali e/o di politica culturale; sociali e/o di politica sociale; ricreativi, di intrattenimento; celebrativi; organizzativi; educativi e/o formativi; economico-finanziari, di fund raising; occupazionali e/o di politiche del lavoro; promozionali e di comunicazione; di marketing; connessi ad altre politiche attive pubbliche e/o legate al territorio etc. (altri) Gli obiettivi di continuità di progetto 63
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– Project management culturale Ogni OBIETTIVO dovrebbe poter essere SMART S - SPECIFIC (SPECIFICO) M - MEASURABLE (MISURABILE) A - ACHIEVABLE (RAGGIUNGIBILE) R - REALISTIC (REALISTICO) T - TIMETABLE (PIANIFICATO NEI TEMPI) Gli obiettivi di progetto 64
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– Project management culturale Molti progetti culturali hanno necessità di costruire una PIATTAFORMA DI CONOSCENZA, il più possibile condivisa nel team coinvolto, necessaria alle attività di analisi e concettualizzazione e per giustificare, argomentare, accreditare, condividere, il progetto sin dall’inizio e/o a valutare opzione, scelte e strategie. Tale piattaforma è basamento anche del capitale relazionale. Uso di fonti prevalentemente aperte Determinazione di RATIONALI oggettivi La piattaforma di conoscenza 65
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– Project management culturale I tools della conoscenza Il KNOWLEDGE REPOSITORY è uno strumento per organizzare materiale e porzioni di conoscenze, sistematizzandole. Va dalla sistematizzazione e raccolta delle informazioni, alle visualizzazioni grafiche (tabelloni, cartelle informatiche, mappe, grafici, etc.) FONTI APERTE DI ACQUISIZIONE INFORMAZIONI Annuari e studi pubblicati in modo periodico (ad esempio annuario Siae, studi Istat, ecc); Studi specifici su area tematica o geografica realizzati da organismi come Camere di Commercio, Associazioni di categoria, Istituzioni pubbliche e private, etc; Lettura trasversale di articoli e pubblicazioni; Siti web; Tesi di laurea e studi prodotti da Dipartimenti Universitari; Banche dati su cd-rom, articoli della stampa; Sportelli di servizi alle aziende; Internet, web page e banche online, con accessi gratuiti ed archivi a pagamento; Frequentare mostre, convegni, fiere, incontri con le amministrazioni pubbliche; Parlare con chi opera nel settore, intervistando referenti pubblici, amici, colleghi; Osservazione (presenze del pubblico ai diversi tipi di attività culturali ed intrattenimento nella zona, andamento storico e trend, profilo dei diversi pubblici, quantità/importi e tipologia dei biglietti venduti, etc.); Raccolta di materiali di comunicazione ed osservazione dei target raggiunti da soggetti concorrenti. 66
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– Project management culturale Nell’elaborazione di idee, soluzioni e strategie per un progetto culturale, un buon apporto può venire dall’analisi di come situazioni analoghe sono affrontate da altri e al riguardo si usa una metodologia si chiama BENCHMARKING Bench mark: punto di riferimento /Benchmarking: confronto con i Best-in-Class Non significa “copiare” bensì: individuare i propri punti deboli, scoprire chi fa meglio di noi, adottare/adattare ciò che funziona, migliorandolo. Fare benchmarking significa non domandarsi COME SI FA? bensì COME SI POTREBBE FARE MEGLIO? e soprattutto: CHI FA MEGLIO? Teorizzato nel 1979 da Robert Camp il quale, attaccato dalla concorrenza giapponese che aveva dapprima imitato e poi migliorato le performance dei prodotti Xerox, reagì applicando in modo vincente la stessa tecnica. I tools della conoscenza Il benchmark di altri eventi può considerare alcuni aspetti COMUNICAZIONE: approccio, immagine, posizionamento e driver, polarità, mezzi, canali 67
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– Project management culturale È fondamentale comprendere la PORTATA e la DIMENSIONE di un progetto culturale, a seconda non solo della localizzazione ma anche degli effetti che produce, delle ricadute e dei bacini di attrazione e può essere, a seconda del perimetro: di quartiere, zonale interzonale cittadina comunitaria transnazionale mondiale nazionale regionale interregionale La portata e la dimensione 68
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– Project management culturale Occorre definire quali saranno le PIETRE MILIARI (milestones) del progetto e quali i DELIVERABLE Le pietre miliari sono quei punti di arrivo fondamentali che fanno fare uno scatto in avanti al progetto, le tappe determinanti del suo avanzamento, il conseguimento di obiettivi e traguardi intermedi ma importanti nell’economia e nel complesso del progetto I deliverable sono task di attività che devono essere completate dentro il progetto Un gruppo di deliverable costituisce una pietra miliare Gli elementi di avanzamento 69
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– Project management culturale In seno al progetto sin dalle prime battute di ideazione va evidenziata: La lista delle PRIORITÀ (di contenuti, relativamente all’impiego di risorse determinate, etc.) La lista dei VINCOLI e delle RESTRIZIONI (burocratiche, formali, amministrative, normative, culturali, connesse alle prassi settoriali, infrastrutturali, tecniche e tecnologiche, connesse all’uso di specifici materiali, logistiche, fisiche, legate all’impiego delle risorse oppure ai tre angoli del progetto (costi, tempi, qualità) L’analisi delle priorità, dei vincoli e delle restrizioni 70
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– Project management culturale Gli elementi per la valutazione Già nella fase ideativa possono essere annotati gli elementi utili per costruire il MONITORAGGIO e la VALUTAZIONE del progetto: La lista di eventuali INDICATORI e CRITERI per il monitoraggio La lista delle FONTI DI VERIFICA Tali elementi possono riguardare la rilevanza del progetto, i caratteri di innovazione, l’aderenza ad obiettivi generali di soggetti sovranazionali e/o finanziatori, il valore aggiunto, gli effetti diretti, indiretti ed indotti, i diversi impatti, i risultati di disseminazione e fertilizzazione del progetto, il rapporto costi/benefici, il valore del partenariato, ogni altro fattore collegato ad un determinato apporto 71
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– Project management culturale In un evento vanno definiti i primi aspetti organizzativi strettamente collegati all’idea centrale, alla sua realizzabilità ed i requisiti MUST ovvero quelle condizioni strettamente connesse alla natura, alla tipologia, all’idea stessa, senza le quali il progetto non esiste o è un’altra cosa Essi possono riguardare la presenza di opere, testimonial o artisti, l’uso di spazi specifici, particolari modalità di allestimento o di svolgimento, la concessioni di licenze o diritti. Le impostazioni organizzative e gli elementi must 72
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– Project management culturale Il concept del progetto: gli approcci Per sviluppare il concept del progetto si possono utilizzare tre approcci di natura elaborativa, da soli o mescolandone gli effetti • ASSUMPTIONS • INTENZIONI PROGETTUALI • INPUT ESIGENZIALI • RICHIESTE DEL PROFILO STRATEGICO • CONTENUTI OBBLIGATORI • EVIDENZE DEL CONTESTO • DESIDERATA ED ATTESE • PROBLEMI POSTI Esplorazione problem setting problem solving Design di progetto Drammaturgia di progetto Input del concept Approccio analitico Approccio creativo Approccio narrativo 73
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– Project management culturale Un VALORE rappresenta un modello di PRINCIPIO ritenuto valido, desiderabile e di importanza superiore ed assume il significato di forza. I valori determinano ’indirizzo etico dell’organizzazione, ne sono il “credo” fondamentali, realizzando una importante connessione nelle organizzazioni culturali tra lo scopo, i comportamenti, i programmi e le strategie con le idee delle persone che vi lavorano. Normalmente esiste una profonda aderenza non solo ideale tra i valori individuali dei componenti di una organizzazione culturale (dai membri del board direttivo fino ai diversi collaboratori) ed i valori fatti propri dal medesimo organismo. I valori sono espressi con forza all’interno dei progetti. I valori Fonte: Argano, 2010 74
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– Project management culturale P DP CP RD AD CE RT Sp V SPROBLEMA DEFINIZIONEPROBLEMA COMPONENIDELPROBLEMA RACCOLTADATI ANALISIDATI CREATIVITÀ,ELABORAZIONE RISORSE,TECNOLOGIE SPERIMENTAZIONE VERIFICA SOLUZIONE Il metodo Munari Fonte: elaborazione da Bruno Munari Concept 75
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– Project management culturale Il metodo cartesiano “Discorso sul metodo” di Renato Descartes Regola della evidenza: non accogliere mai nulla per vero che non sia di per se evidente, evitando la precipitazione e la prevenzione... . Regola dell’analisi: ...dividere ogni problema preso a studiare in tante parti minori, quante fosse possibile e necessario per meglio risolverlo. Regola della sintesi: ...condurre con ordine i pensieri cominciando dagli oggetti più semplici e più facili a conoscere, per salire a poco a poco, come per gradi, sino alla conoscenza dei più complessi... . Regola dell’enumerazione completa: ...far dovunque enumerazioni così complete e revisioni così generali da essere sicuri di non omettere nulla... . 76
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– Project management culturale L’albero dei problemi Nella metodologia progettuale PCM viene utilizzato anche l’albero dei problemi con la costruzione razionale delle problematiche in modo gerarchico Natura del problema Effetti Cause Dimensioni Fonte: Mattia Crossetto 77
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– Project management culturale Design è il termine di origine anglosassone che definisce la ricerca progettuale e costruttiva finalizzata, attraverso la scelta e la combinazione di materiali, dispositivi di funzionamento, conformazioni esteticamente significative ed adeguati processi per la produzione, alla realizzazione di un oggetto. Tale ricerca può investire principalmente gli aspetti ergonomici dell'oggetto d'uso o limitarsi alla forma fine a se stessa. Per Design si intende anche conferimento di una forma differenziante il Design è una disciplina a-paradigmatica, priva di rigide sistematizzazioni e modelli interpretativi La codificazione di un modello è vista come una semplificazione della realtà, naturale via alla replicabilità e riproducibilità, di fatto introduce al concetto di standard, uniformità e format Il design: definizione e significati 78
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– Project management culturale Il metaprogetto È il primo “passaggio” di lavorazione del contenuto del progetto e lo stadio pre-progettuale Presenta possibili potenzialità ed opzioni dell’idea-progetto ed aiuta ad intraprenderne una Definisce traccie di contenuto, criteri, approcci, metodologie, dispositivi cognitivi Di fatto è metaforicamente una sorta di dispositivo di manopole che con le loro posizioni e combinazioni di posizioni sono “gradi di libertà” per generare varianti del progetto 79
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– Project management culturale ELABORAZIONECULTURALE ELABORAZIONEORGANIZZATIVA ELABORAZIONECREATIVA Metaprogetto Concept Il metaprogetto: elaborazione LAYOUT DI SENSO LAYOUT DI COMUNICAZIONE 80
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– Project management culturale Terzo approccio: la drammaturgia del progetto La drammaturgia di progetto equivale ad una rappresentazione o ad una narrazione di temi ed azioni Le tecniche di drammaturgia del progetto possono attingere Storytelling Messa in scena Storyboard Linguaggio cinematografico (soggetto + trattamento + scaletta + sceneggiatura) 81
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– Project management culturale Attività centrali o core; riguardano il nucleo principale dell’attività caratteristica del progetto Attività arricchite; sfruttano opportunità o possibilità del progetto generando valore aggiunto in termini economici e di immagine e consentono di intercettare pubblici nuovi o di fidelizzare pubblici esistenti. Attività collaterali; sono relative ai servizi ed al miglioramento della fruizione degli altri profili di offerta Il sistema d’offerta del progetto Il progetto andrà a denotare una sorta di “SISTEMA D’OFFERTA”, semplice o articolato, formato da attività, prodotti, servizi ed esperienze 82
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– Project management culturale PALINSENSTO Evento Reading Letteratura destinatari: 300 spettatori seduti Piazza di Spagna – Roma 11 aprile 2003 Quando Cosa Dove ore 19:30-20:30 SONORIZZAZIONE AREA spazio circostante la scalinata P.zza di Spagna ore 20:30-21:30 INGRESSO SPETTATORI Scalinata Piazza di Spagna ore 21:30-22.00 LETTURA PRIMO AUTORE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 22.00-22.30 LETTURA PRIMO ATTORE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 22:30-22.45 INTERMEZZO MUSICALE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 22:45-23.00 INTERVALLO area laterale verso zona Metro ore 23.00-23.30 LETTURA SECONDO AUTORE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 23.30-24.00 LETTURA SECONDO ATTORE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 00.00-00.30 INTERMEZZO MUSICALE palco alla base scalinata Piazza di Spagna ore 00.30-01.00 DEFLUSSO SPETTATORI Scalinata e zone laterali IL PALINSESTO Le attività del progetto dovranno essere articolate in una scansione che rappresenta la loro programmazione o meglio il PALINSESTO 83
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– Project management culturale La sintesi Chiesero a Michelangelo: “Maestro, cosa mette nella sua arte per scolpire così bene?” Rispose: “Non metto, tolgo: la statua è dentro la pietra. Mi limito a levare il superfluo”. Nella definizione dell’idea nel suo complesso e della prima struttura del progetto occorre operare un giusta SINTESI delle cose indispensabili. Attenzione all’overdose (di idee, attività, offerta, obiettivi). 84
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– Project management culturale La WBS 85
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– Project management culturale Il progetto va comunicato in varie sedi ed in diversi momenti del suo ciclo di vita verso l’interno (Team e Struttura Committente) verso l’esterno (Decisori politici, Istituzioni, Partner, Artisti, Mass Media, Finanziatori, ecc..). Esso viene comunicato attraverso un Dossier, che potrà trasformarsi, a seconda delle esigenze e dei destinatari, utilizzando forme, informazioni e linguaggio, in Dossier stampa, Dossier di finanziamento, etc… Nella stesura del dossier di presentazione può essere utilizzata la cosiddetta tecnica dei 6 Servitori di Kipling Cosa, Chi, Perché, Come, Quando, Dove La comunicazione di progetto 86
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– Project management culturale La fase dell’attivazione corrisponde alla realizzabilità del progetto e riguarda 5 aspetti fondamentali: verifica della validità di contenuti e output dello stadio ideativo ; valutazione dei rischi; verifica della fattibilità del progetto; definizione delle linee guida organizzative e delle strategie di attuazione; avvio delle prime azioni operative. La fase dell’attivazione 87
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– Project management culturale 1. Il progetto viene avviato di fatto come è stato definito nella fase ideativa e si attiva la pre-produzione 2. Il progetto viene modificato in alcune sue parti e/o riposizionato e rivisto in termini di attività, obiettivi, caratteristiche, ecc.. 3. Il progetto non è realizzabile perché l’idea non funziona o non è attuabile, vengono meno requisiti e condizioni importanti Gli output dell’attivazione 88
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– Project management culturale S.W.O.T. ANALYSIS Scan Analisi dell’ambiente esterno macro ambiente micro ambiente settore e arena competitiva domanda e offerta attese degli stakeholder Analisi interna project scope skills e risorse disponibili sistema di offerta Strengths (forze) Weaknesses (debolezze) Opportunities (opportunità) Threats (minacce) S.W.O.T. Matrix La swot analysis 89
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– Project management culturale L’analisi costo/benefici L’analisi ACB è un metodo di valutazione economica che può esser esteso anche per la ponderazione di elementi non economici Esso può essere impiegato per valutare alternative a possibili scelte in termini di convenienza e sostenibilità. Se l’oggetto della valutazione è economico deve utilizzare i prezzi di mercato mentre se considera altre variabili deve stabilire degli altri indicatori possibilmente quantificabili. La profittabilità è data dalla differenza tra il totale dei benefici rispetto al totale dei costi (oneri) considerando anche l’orizzonte temporale. 90
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– Project management culturale La plausibilità, la pertinenza, la rilevanza Una verifica della fattibilità intesa come “bontà del progetto” consiste nel rintracciare la plausibilità, la pertinenza e la rilevanza dell’idea progetto rispetto alle principali assunzioni del progetto stesso. ASSUNZIONI DEL PROGETTO Obiettivi generali e specifici Contesto micro Benefici (risultati attesi) Aspettative degli stakeholder Mandato della committenza Coerenza vs temi generali, origine del progetto, organizzazione proponente Rischi vs opportunità 91
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– Project management culturale Tutti i progetti implicano rischio ed incertezza, ma questi aspetti possono essere limitati: 1. Identificando il tipo, il livello e le fonti dei rischi del progetto o di talune sue aree (analisi dei rischi) mediante la tecnica WHAT IF 2. Valutando l’impatto, la probabilità e l’entità dei rischi stessi 3. Intraprendendo le necessarie contromisure (se possibile) per ridurre o eliminare tali rischi, elaborando un eventuale piano della contingenza e valutando le alternative (bilancio di convenienza) 4. Decidendo se accettare o meno tali rischi 5. Stabilendo azioni di monitoraggio e controllo dei rischi 6. Identificando i rischi rispetto alle criticità (situazioni più affrontabili) La valutazione dei rischi 92
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– Project management culturale Il PIANO DI RISPOSTA al rischio può considerare le soluzioni: 1. elusione - si cambia il modo di procedere scegliendo una azione o dei tempi più sicuri 2. accettazione – si decide di correre il rischio 3. mitigare – non si elimina il rischio ma si cerca di ridurre l’impatto 4. assicurazione - ci si cautela trasferendo ad una compagnia assicurativa il rischio intero o parziale, subendone il costo 5. trasferimento - il rischio viene affidato a terzi (fornitori, appalti, ecc.), con un possibile aumento dei costi 6. evitare – si cambia qualcosa in modo da annullare il rischio 7. piano della contingenza – si cerca di ridurre le cause che possono generare il rischio e si pianificano le vie alternative La valutazione dei rischi 93
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– Project management culturale Le attività b, c, sono in ritardo rispetto alla pianificazione Risorse tecniche Budget/Piano Finanziario Risorse umane Metodi Il diagramma causa-effetto a “spina di pesce” (ishikawa) Cause Cause 94
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– Project management culturale FATTIBILITÀ TECNICO-ORGANIZZATIVA FATTIBILITÀ DI MARKETING SOSTENIBILITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA La fattibilità 95
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– Project management culturale La fattibilità tecnico-organizzativa Livelli di fattibilità Strategie realizzative Fattibilità organizzativa Strategie su spazi, risorse umane, skills ed expertise, alleanze, cooperazioni e networking Fattibilità tecnica Strategie su mezzi ed attrezzature tecnico-allestitive, sicurezza Fattibilità operativa Strategie su servizi ed operatività, network di servizi Fattibilità logistica Strategie sulla logistica in ed out Fattibilità rispetto alle burocracies Strategie su permessi ed autorizzazioni 96
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– Project management culturale spazio aperto, chiuso, aperto ma chiuso, deputato OPPURE non deputato; accessibilità, raggiungibilità con mezzi propri o pubblici (trasporti, mobilità); capienza; superficie utile, altezze e volumetria; presenza di vincoli, norme ed esigenze assicurative; presenza ed articolazione di più ambienti nello stesso spazio (esempio sale per una mostra) o di spazi collaterali per la definizione di percorsi, se previsti nel palinsesto; presenza di facilities; caratteristiche morfologiche, tecnico-strutturali e di funzionalità; acustica perfetta o la necessità di assenza di ogni rumorosità; presenza di barriere architettoniche per disabili; vicinanza di abitazioni e gli impatti sonori; gusto, prestigio, filosofia e stile dell’evento; coerenza e aderenza agli obiettivi dell’evento; budget; necessità degli stakeholder; processo di marketing dell’evento e target di riferimento. La scelta del luogo/spazio/contenitore 97
98.
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– Project management culturale Dipende da: • Permanenza dell’evento nello spazio • Tempi di preparazione ed esecuzione del progetto • Disponibilità effettiva dei principali realizzatori coinvolti • Concomitanza con festività o con altre manifestazioni culturali, artistiche e sportive di pari o superiore importanza • Programmazione televisiva di avvenimenti artistici o sportivi di rilievo • Presenza di possibili avvenimenti di grande rilievo legati alla vita sociale, civile, politica della città • Impegni ed altra programmazione dello spazio scelto • Condizioni atmosferiche rispetto al periodo (evento all’aperto) • Situazione dello spazio rispetto a possibili vincoli La programmazione del periodo 98
99.
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– Project management culturale La fattibilità di marketing Livelli di fattibilità Strategie realizzative Fattibilità di mktg strategico Strategie di segmentazione e posizionamento Fattibilità di marketing mix Strategie sulla gamma del sistema di offerta, sulle politiche di prezzo Fattibilità commerciale Strategie di vendita Fattibilità di comunicazione Strategie di comunicazione e promozione 99
100.
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– Project management culturale La sostenibilità economico-finanziaria Uso delle risorse Sistema di offerta Fonti pubbliche Fonti private Fonti commerciali Gestione dei costi economie di spesa forme e fonti di ricavo SOSTENIBILITÀ ECONOMICO FINANZIARIA Gestione del cash-flow 100
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– Project management culturale Il soggetto attuatore del progetto (se diverso dal committente) o comunque le linee guida di governo del progetto Le forme di alleanza, networking partenariato possibili e l’architettura degli accordi (coproduzione, co realizzazione, etc.) La definizione delle attività critiche e/o attività chiave del progetto Le strategie artistiche, produttive, organizzative, economico finanziarie, di marketing e comunicazione, tecnico-logistiche da attuare I requisiti basic del team di lavoro La comunicazione esterna ed interna In particolare a seguito delle Swot analysis e dal’analisi delle forze in campo La risoluzione delle debolezze, dei vincoli e degli ostacoli rilevanti La valorizzazione dei punti di forza, delle opportunità e dei vantaggi Le linee guida 101
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– Project management culturale LA RETE DEI SERVIZI LA RETE DELLE PARTNERSHIP PRODUTTIVE EVENTO LA RETE COMMERCIALE LA RETE DELLE COLLABORAZIONI CULTURALI Le linee guida di partenariato e network 102
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– Project management culturale Le prime azioni operative sono quelle ritenute inderogabili per procedere prima ancora di pianificare il lavoro e riguarda tramite contatti, incontri, sondaggi esplorativi, acquisizione di informazioni, sopraluoghi, si verifica: Disponibilità e requisiti di spazi e luoghi (location) Disponibilità delle risorse umane Disponibilità di possibili partner Disponibilità di diritti Consistenza di costi presunti Accesso a forme e fonti di finanziamento/introito Interesse dell’audience e dei mass media Altro E ci si attiva con pre impegni, richieste formali, accordi di massima Le prime azioni operative 103
104.
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– Project management culturale MIX COMUNICAZIONALE vs ESTERNO COMUNICAZIONE NEL TEAM L’IMMAGINE DEL PROGETTO Progettare la comunicazione 104
105.
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– Project management culturale PROGETTO Attività di P.R. mirate Attività di Ufficio stampa Pubblicità esterna Promozione diretta e distribuzione Website e internet Edizioni e merchandising Radio e tv Azioni successive pag. 43 promozionali immagine scritti parola Comarketing Sponsor Stand Sales Database Incontri Ospitalità Eventi Il mix di comunicazione 105
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– Project management culturale Creare elementi del progetto che siano Riconoscibili e memorizzabili Coerenti con la natura dell’evento Coordinati e ricorrenti In particolare essi potranno consistere in: un titolo dell’evento un logotipo della manifestazione, creato ad hoc una immagine apposita, grafica, pittorica o fotografica, realizzata da un artista su commissione o riprodotta una grafica distintiva e ricorrente L’immagine del progetto 106
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– Project management culturale Documento di progetto Piano operativo Piano di produz. tecnica Piano delle prove Piano delle burocracies Piano della logistica Piano della comunic. Piano di marketing Piano economico finanziario Piano della contingenza Piano di fund raising Documenti di valutazione Idea-progetto Palinsesto della attività Profilo strategico dell’evento Attività - Azioni operative Tempi Risorse umane e tecniche Matrice delle Responsabilità Punti di controllo – Pietre miliari On site design Allestimenti e set up Prove tecniche (eventi di spettacolo) Autorizzazioni Amministrative Assicurazioni Commerciale Politiche di prezzo Vendita Ufficio stampa Pubblicità Promozione Relazioni esterne Edizioni Merchandising Viaggi Trasporti Listing-room Catering Budget Piano di tesoreria Finanziamenti pubblici Finanziamenti privati Introiti commerciali Partecipazioni e comarketing Piano dei rischi Relazioni finali Indicatori di valutazione La fase della pianificazione 107
108.
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– Project management culturale Permette l’ Analisi delle condizioni restrittive e dai vincoli (tecnologici, di fornitura, artistici, organizzativi, legati alle risorse umane, strutturali, climatici, ecc…) Aiuta a prendere decisioni, identifica i problemi e consente di valutare le alternative Permette di razionalizzare le azioni ed il controllo delle contraddizioni e delle impossibilità non rilevabili in sede di ideazione ed attivazione Consente di calcolare rischi, opportunità e soluzioni, identificare intasamenti, scarti di tempo a disposizione, scorciatoie Aiuta a pensare in termini di fatti e sviluppa una approfondita conoscenza della realizzazione Sviluppa la creatività Abitua a lasciare il meno possibile al caso ed a stare all'erta Aiuta a gestire gli accadimenti anziché subirli L’importanza della pianificazione 108
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– Project management culturale RUN TROUGHT RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI STRUTTURARE L’ARCHIVIO DI PROGETTO PROGRAMMAZIONE DEFINIRE IL LUOGO/SPAZIO/CONTENITORE DEFINIRE LA/E DATA/E ED IL PERIODO DEFINIRE L’EVENTUALE AMBITO IN CUI SI INSERISCE DEFINIRE LE SINERGIE E GLI INTERLOCUTORI PRINCIPALI ovvero: dove, quando, in che ambito, con chi La pianificazione 109
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– Project management culturale PIANO OPERATIVO 1. DEFINIRE L’ELENCO DELLE AZIONI/ATTIVITA' OPERATIVE 2. DEFINIRE I TEMPI E LA SCHEDULAZIONE DELLE ATTIVITA’ 3. DEFINIRE LE RISORSE UMANE E TECNICHE NECESSARIE ovvero: ciò che si deve fare, quando, come e con cosa deve essere fatto, chi fa che cosa PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO 1. DEFINIRE IL BUDGET 2. DEFINIRE IL PIANO DI TESORERIA ovvero: quanto costa, chi paga, come e quando LE AZIONI DI CONTROLLO La pianificazione 110
111.
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– Project management culturale L’Archivio di progetto corrisponde alla localizzazione fisica ed alle procedure e modalità per la raccolta, conservazione, accesso, gestione ed elaborazioni dei dati, delle informazioni e dei materiali che riguardano il progetto. Esso coinvolge la responsabilità dell’intero Team di progetto. L’archivio di progetto Esempio di un archivio di progetto Versioni della stesura del progetto nelle diverse release Lista di tutti i soggetti coinvolti e loro recapiti ufficiali e non Documentazione artistica ed iconografica, di archivio Locandina ovvero elenco artistico, Immagini, video e fotografie libere da diritti, Planimetrie, bozzetti, disegni, esecutivi, Schede e rider di tipo tecnico-allestitivo, Contratti, accordi, corrispondenza, licenze e liberatorie, Preventivi, schemi di budget, Altro 111
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– Project management culturale La circolazione di informazioni 112
113.
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– Project management culturale E’ l’elenco di ciò che risponde alle seguenti domande: Che cosa deve essere fatto? Perché deve essere fatto? vanno definiti: gli obiettivi, ovvero ciò che si intende ottenere; le specifiche, cioè come dovrà essere quella determinata attività o azione. Il piano operativo: elenco delle attività 113
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– Project management culturale Si intende la calendarizzazione dei tempi necessari per svolgere le singole attività ed azioni operative e risponde alle seguenti domande: Quando deve essere fatto? Quando dovrebbe essere finito? Qual’è il tempo più opportuno? Quando occorre? vanno definiti partendo dalla data e dal periodo in cui è previsto l’evento, a ritroso, direttamente su un calendario: 1. Quando deve essere svolta ogni azione (data inizio e fine) 2. Quanto tempo occorre per ogni azione (durata) 3. Quali sono le azioni “critiche” che determinano il “cammino critico” del progetto e qual è la sequenza delle stesse e le diverse interconessioni Il piano operativo: schedulazione 114
115.
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– Project management culturale Considerare tempi tecnici delle forniture e del rilascio di concessioni Considerare per le lavorazioni tutti i possibili impedimenti (festività, “ponti”, possibili scioperi, giorni di riposo contrattuali, ritardi consegna materiali, ecc...) Considerare quei tempi che vanno concordati con soggetti terzi e l’elemento “preavviso” per alcune lavorazioni Considerare le capacità e le attitudini dei collaboratori e componenti del team nell’esecuzione dei loro compiti (tempismo, celerità, affidabilità, ecc...) Considerare i tempi di quelle attività che sono determinanti per l'attivazione di altre azioni operative Considerare la “scadenza” naturale di certe azioni o la loro “urgenza” Considerare quali azioni possono svolgersi in modo parallelo ad altre Prevedere su quelle azioni i cui tempi non sono disciplinati da accordi o su cui c’è incertezza dei “paracadute” di giorni in più Il piano operativo: schedulazione 115
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– Project management culturale Il piano operativo: schedulazione 116
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– Project management culturale Il Diagramma di Pert Il piano operativo: schedulazione 117
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– Project management culturale Per risorse si intende ciò che serve per completare ogni azione nei tempi prefissati e corrisponde alle seguenti domande: Chi lo deve fare? Con che cosa va fatto? Come dovrebbe essere fatto? Come lo si può fare meglio? Come lo si può fare in altro modo? Che cosa è disponibile? Chi dovrebbe coordinarlo e controllarlo? Chi altri riguarda e chi deve approvarlo? Quali sono le norme e le direttive che riguardano il caso? vanno definite: 1. Le risorse umane (artistiche, tecniche, organizzative, amministrative, di servizio) 2. Le risorse materiali (mezzi, strumenti, attrezzature) Il piano operativo: allocazione delle risorse 118
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– Project management culturale Le Risorse Umane Quali figure necessarie per lo svolgimento delle diverse azioni Come e dove reperirle Come formalizzare il loro impiego (contratto) e tipologia del rapporto Quali sono IN HOUSE e quali in OUTSOURCING Quali limiti, livelli di responsabilità ed autonomia hanno nel loro mandato specifiche capacità, professionalità ed affidabilità determinata esperienza in specifici settori caratteristiche specifiche riferibili al tipo di evento (ad esempio per gli attori requisiti genotipici) disponibilità nei tempi previsti dalla schedulazione Il piano operativo: allocazione delle risorse 119
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– Project management culturale Le Risorse Tecniche Tipologia dei materiali (mezzi, attrezzature, materiali, equipaggiamenti, dotazioni ) occorrenti Quantità Caratteristiche Come e dove reperirle specifiche qualità affidabilità aderenza ai criteri di sicurezza ed alle normative cosa è incluso o escluso dalla fornitura Il piano operativo: allocazione delle risorse 120
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– Project management culturale make - fare all’interno: vede l’effettuazione interna di una lavorazione o di un certo prodotto e comporta l’analisi del carico di lavoro (workload), degli skill necessari e delle risorse disponibili; buy - acquistare: prevede la ricerca e selezione dei fornitori, valutando qualità e affidabilità; riuse - riutilizzare: impiegando mezzi e soluzioni già adottate; team - fare in partnership: attraverso accordi, alleanze,cooperazioni, coproduzioni, etc.; rent - affittare: si procede al noleggio; lease - leasing: si utilizza lo strumento della locazione finanziaria. Il piano operativo: allocazione delle risorse 121
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– Project management culturale All’interno del team di lavoro va stabilito il CHI FA COSA ed in tal senso uno strumento efficace è la matrice delle responsabilità Attività Sig. X Dir. artistico Sig. Y Resp. Progetto Sig. W Amministrat Sig. Q Ufficio Stampa Sig. K Direttore Tecnico Sig. Z Segreteria Programma R I I I I S Budget I R R I I Definizione spazio R S S Ricerca film I R I S Conferenza stampa A I R S Rendicontazione S R S La matrice delle responsabilità 122
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– Project management culturale Il piano economico finanziario BUDGET PIANO DI TESORERIA COSTI RICAVI FLUSSI DI CASSA IN USCITA FLUSSI DI CASSA IN ENTRATA 123
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– Project management culturale Il processo di budgeting COSTI RICAVI Planning delle risorse Stima dei costi Budget dei costi Controllo dei costi Stima dei ricavi Mix fund raising Budget dei ricavi Controllo dei ricavi 124
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– Project management culturale Il budget va redatto secondo alcuni principi: principio della chiarezza principio dell’oculatezza principio della prudenza principio dell’operatività principio del collegamento finanziario principio della responsabilità Il processo di budgeting 125
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– Project management culturale Alcuni criteri di computo dei costi Alcuni criteri di stima dei costi Costo unitario della risorsa moltiplicato per la quantità di utilizzo (su base temporale ora/giorno/mese oppure sulla sola quantità numero pezzi) Oppure costo forfettario della risorsa (concordato a monte) Costo della risorsa umana maggiorato degli oneri sociali a seconda della tipologia contrattuale conteggiati in % Forniture con o senza prestazioni accessorie (cosa è incluso/escluso) Paracadute e riserve di contingenza Stima parametrica Stima per analogia Costi storici Dimensione dei risultati Proiezioni e simulazioni Benchmarking dei costi Date inizio/fine e durata La realizzabilità economico-finanziaria 126
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– Project management culturale COSTI (valore assoluto e percentuali) Costi diretti di progetto (artistici, allestitivi, tecnici, logistici, organizzativi) Costi di comunicazione e marketing Costi di funzionamento e spese generali RICAVI (provenienza, valore assoluto e percentuali) Finanziamenti pubblici (comunitario, locale, regionale, nazionale) Finanziamenti privati (sponsorizzazioni, donazioni, servizi, erogazioni liberali) Autofinanziamento ed entrate proprie (mezzi propri, attività commerciale, coproduzioni) Finanziamenti sovranazionali Il processo di budgeting 127
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– Project management culturale COSTI Costi inerenti all’idea-progetto, artistici, di ideazione e contenuti - Compensi responsabili artistici, culturali, scientifici, ideatori, curatori - Consulenze e supporti alla progettazione - Compensi per direzione artistica e scientifica - Aiuti/Assistenti - Acquisto, noleggio, riproduzione di opere (arte, film, etc.) - Cachet e rimborsi formazioni artistiche e/o compensi artisti interpreti - Acquisto o noleggio di diritti - Oneri sociali (previdenza ed assistenza) inerenti - Oneri sociali/fiscali soggetti stranieri - Spese attività collaterali - Studi e ricerche, documentazione Costi tecnico-allestitivi - Compensi per progettazione tecnica, scenografica e degli allestimenti - Consulenze tecniche e collaudi - Realizzazione modellini e plastici - Sala prove - Costruzione o noleggio scenografie, attrezzeria, mobili, arredi - Costumi e make up - Incisione e registrazioni colonne sonore/effetti speciali audio - Traduzioni, stesure, duplicatura, noleggio testi e partiture - Noleggio strumenti musicali e accordature Lo schema di budgeting 128
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– Project management culturale - Noleggio attrezzature illuminotecniche, foniche, proiezioni, video - Noleggio apparecchiature speciali - Compensi team tecnico ed oneri sociali relativi - Pulizia e bonifica area - Allestimento strutture, arredo dell’area, dotazioni, coperture, ring luci, bagni - Segnalizzazione, transenne, recinzioni, barriere - Allacci idro-elettrici, energia, gruppi elettrogeni - Allacci telefonia, isdn e adsl volanti - Architettura e noleggio radio intercom - Strutture per gli sponsor - Megascreen - Facchinaggi e mezzi per spostamento/sollevamento - Allestimenti floreali - Liste tecnici ed attrezzeria minuta - Lavanderia, tintoria, stireria - Personale tecnico montaggio/smontaggio/serale - Impianti, dotazioni e staff sicurezza (antincendio, VVFF, sanitario) Costi logistici - Viaggi persone - Trasporti materiali - Imballo e custodie - Trasferimenti interni e da/per aeroporto o stazione - Spese di alloggio - Catering e ristorazione - Diarie ed indennità di trasferta - Runner - Movimento opere e film - Spedizioni e corriere città - Sopralluoghi Lo schema di budgeting 129
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– Project management culturale Costi organizzativi - Affitto location e/o diritti occupazione suolo pubblico - Tasse e spese rilascio autorizzazioni, licenze - Assicurazioni luoghi ed altri rischi - Compensi team di produzione e relativi oneri sociali - Servizi e personale di cassa - Personale di accoglienza ed hostess - Personale di controllo e sicurezza, servizio d’ordine, vigilanza non armata - Vigilanza armata - Realizzazione dei badge/passi team, ospiti ed autoveicoli - Pulizie, disinfestazioni - Provvigioni agenzia nazionale. ed internazionale - Diritti di autore ed oneri Siae - Acquisto frequenze radio intercom PPTT - Oneri ufficio produzione (totale o in quota parte) - Utenze (totale o in quota parte) - Noleggio macchine di ufficio - Postali (totale o in quota parte) - Organizzative - Fitto magazzini - Spese cancelleria, materiali di facile consumo (totale o in quota parte) - Spese notarili, certificazioni, amministrative (totale o in quota parte) - Consulenze (totale o in quota parte) - Spese di rappresentanza, omaggi, cadeau - Spese documentazione - Note spese - Spese e commissioni bancarie (totale o in quota parte) - Spese di manutenzione/ riparazione (totale o in quota parte) - Interessi passivi Lo schema di budgeting 130
131.
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– Project management culturale Costi di comunicazione - Immagine - Costi di grafica ed impaginazione, correzione bozze - Deposito del marchio eventuale - Carta intestata, cartelle, etc. - Materiali pubblicitari stampa ed allestimento - Pubblicità esterna, - Pubblicità sulla stampa - Distribuzione, volantinaggi - Stampati, propaganda, - Pubblicità radiofonica e/o televisiva - Mailing list - Promozione diretta verso gruppi, scuole ed associazioni - Pubblicità speciale - Pubblicità in movimento - Edizioni, pubblicazioni - Sito internet - Corredo fotografico (diritti e prestazione) - Ufficio stampa, press kit, conferenza stampa - Spese di relazioni esterne - Merchandising e gadget - Fee agenzia - Altre forme di comunicazione Lo schema di budgeting 131
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– Project management culturale RICAVI Ricavi commerciali - Vendita evento a cachet - Vendita evento % incassi - Vendita biglietti/abbonamenti - Cessione e/o utilizzo diritti - Diritti di prevendita - Vendita/nolo spazi pubblicitari - Vendita merchandising - Rimborsi spese - Ricavi da servizi Finanziamenti pubblici - Stato - Regione - Provincia - Comune - Altre istituzioni nazionali ed internazionali Finanziamenti da privati - Sponsorizzazioni in cash - Sponsorizzazioni in merce e servizi - Erogazioni liberali, donazioni Lo schema di budgeting 132
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– Project management culturale Le azioni di controllo, previste durante la pianificazione, hanno lo scopo in corso d’opera di verificare il rispetto dei tempi, dei costi, delle specifiche e della qualità del progetto e risponde alle seguenti domande: Che cosa non funziona? Che cosa potrebbe andare storto? Quali difficoltà potrebbero insorgere? Che cosa ci preoccupa? Che cosa potremmo fare? vanno definiti: L’identificazione dei punti di controllo La misurazione degli scostamenti dei tempi Le pietre miliari (milestones) e gli eventi d’interfaccia Le verifiche periodiche (check up) del lavoro in essere La misurazione degli scostamenti dei costi/ricavi ed il controllo budgettario Le azioni di controllo 133
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– Project management culturale Nella fase dell’attuazione vengono realizzate le diverse attività ed azioni, nei tempi prefissati e con l’impiego delle risorse individuate, sviluppando le necessarie azioni di controllo. Gli aspetti coinvolti (pianificati come azioni) sono riassumibili nelle seguenti macro aree: 1.ASPETTI ORGANIZZATIVI E PRODUTTIVI 2.ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI E COMMERCIALI 3.ASPETTI CONTRATTUALI ED ACCORDI 4.ASPETTI AMMINISTRATIVI 5.ASPETTI LOGISTICI 6.ASPETTI TECNICO-ALLESTITIVI 7.ASPETTI DELLA COMUNICAZIONE La fase di attuazione 134
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– Project management culturale E’ la fase in cui si procede alla chiusura del progetto ed alle rendicontazioni che permettono la liquidazione di contributi pubblici RICONSEGNE MATERIALI RIPRISTINO AREA/SPAZIO SCIOGLIMENTO TEAM CHIUSURE AMMINISTRATIVE RACCOLTA MATERIALI E DOCUMENTAZIONE RENDICONTAZIONI FINANZIAMENTI PUBBLICI E PRIVATI La fase di completamento 135
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– Project management culturale La valutazione è un passaggio importantissimo del ciclo di vita di un progetto culturale. Comprende: 1.Il processo di valutazione 2.I criteri, gli indicatori 3.Gli attori 4.I destinatari dei risultati La fase di valutazione 136
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– Project management culturale Con il committente/istituzioni/partner/team Lo stato attuale del progetto Gli obiettivi raggiunti rispetto a quelli dichiarati I risultati prodotti rispetto a quelli attesi I vantaggi ottenuti rispetto a quelli preventivati Le problematiche createsi rispetto al procedere del progetto Il ritorno di immagine, visibilità ed accreditamento Il valore prodotto nel suo insieme Le potenzialità e le opportunità generate dal progetto in prospettiva La valutazione 137
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– Project management culturale Con il committente/il team I metodi utilizzati Il rispetto del budget e del piano finanziario Il fund raising (obiettivi, prospettive, strategie ed azioni, strumenti) Il rispetto dei tempi I problemi incontrati e le soluzioni adottate Gli obiettivi strategici, organizzativi Il marketing (obiettivi, prospettive, strategie ed azioni, strumenti) La qualità organizzativa e del processo Il lavoro del team La valutazione 138
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– Project management culturale Tra i valori da ascoltare… • Esperienze umane: relazioni e condivisioni • Creatività costante (capacità di immaginare e sviluppare soluzioni aderenti) • Antenne, istinto, ascolto, soglie di attenzione • Esperienza, in prima persona • Scenari e vision • Qualità e lentezza, organizzazione e fluidità • Equilibrio, mediazione, filtraggio ed elaborazione • Responsabilità, limiti, rischi e margini • Buon senso e alchimia • Curiosità, confronto e arricchimento • Elasticità, capacità di raccapezzarsi • Buon umore, tra accettazione e reattività • Percezione e timone (consapevolezza della navigazione) 139
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– Project management culturale Pessoa, 1902 […] – Chissà se due rette parallele non giungano a incontrarsi quando le perdiamo di vista? 140
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