3. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Enterprise systems
I sistemi informativi che elaborano transazioni sono detti
Enterprise Systems
La transazione e’ un concetto chiave: una transazione rappresenta uno
scambio di beni, servizi o informazioni fra unita’ distinte della stessa
organizzazione o fra individui.
L’informazione generata dalle transazioni descrive lo scambio con
l’indicazione dei contraenti, dei termini e dei presupposti.
Le transazioni comprendono qualunque scambio di natura economica:
Scambi e contratti fra impresa e ambiente esterno o fra unita’ distinte della
stessa impresa
Trasformazioni, cioe’ attivita’ operative che contribuiscono alla produzione di
beni e/o erogazione di servizi
Movimentazione di oggetti fisici internamente all’azienda, o fra impresa e
mondo esterno
Certificazioni di eventi (inserimento di un nuovo prodotto in catalogo,
inventario di un magazzino, pagamento di una fattura, …)
dott. ing. Francesco Guerra 3
a.a. 2009/2010
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4. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Enterprise systems (2)
Le transazioni sono normalmente certificate dalla creazione di un
documento cartaceo che ne testimonia l’avvenuta esecuzione nel
quale sono indicati:
Dati identificativi che consentono di individuare la singola transazione
Attributi che descrivono il contenuto specifico della transazione
La tipologia delle transazioni generate dalla attivita’ e’ molto
ampia, per il fatto che ogni processo aziendale genera un insieme
di eventi specifici che puo’ essere segmentato ulteriormente
Data una certa tipologia, il volume delle transazioni da elaborare
dipende dalla configurazione della singola impresa:
Cresce al crescere della distribuzione geografica, della complessita’ dei
processi e della complessita’ generale dell’azienda
dott. ing. Francesco Guerra 4
a.a. 2009/2010
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5. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Mappa degli ES
La mappa degli ES ha l’obiettivo di individuare le
opportunita’ di uso dei SI nell’impresa, di descriverne le
caratteristiche generali e di individuarne i moduli.
Un modulo ES e’ un blocco di funzionalita’ software che
supporta una fase di processo aziendale, omogenea per
frequenza, per attore e per profilo di casi di uso
Modulo ES = fase di processo
La mappa individua dei moduli potenziali (descrivono una
esigenza).
L’esigenza puo’ essere soddisfatta dai sistemi adottati da una
azienda. Il rapporto fra esigenza e soluzione software e’ detta
copertura.
Maggiore e’ la copertura di un software presente in
commercio, minori sono i costi di personalizzazione
dott. ing. Francesco Guerra 5
a.a. 2009/2010
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6. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Moduli ES
I moduli ES si dividono in
Moduli orizzontali: sono invarianti rispetto al settore di attivita’
(detti anche moduli istituzionali).
Moduli verticali: rispecchiano le differenti transazioni operative
di ogni settore industriale.
Il numero dei moduli ES varia di settore in settore:
l’operazione di segmentazione dei processi gestionali
genera la mappa strategica degli ES di una azienda
Due modelli principali di segmentazione
Segmentazioni derivate dall’analisi dell’azienda
Modelli normativi – best practices
dott. ing. Francesco Guerra 6
a.a. 2009/2010
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7. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Mappa degli ES (2)
Le mappe degli ES sono il risultato di una segmentazione
dei processi gestionali
Devono essere un modello di alto livello per offrire una visione
sintetica di tutta l’azienda
Devono spingersi a un dettaglio tale da individuare i singoli
moduli ES
La segmentazione puo’ essere attuata a scopo conoscitivo o
per scopi pratici (scelta del software).
La mappa di un dato settore di attivita’ indica i potenziali
usi degli ES: puo’ servire per paragonare la copertura
offerta da varie soluzioni.
dott. ing. Francesco Guerra 7
a.a. 2009/2010
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8. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
BSP - generalita’
Il BSP permette di definire una mappa dei processi
dell’impresa e quindi degli ES.
Basandosi sulla catena del valore di Porter, l’azienda e’ una
successione di attivita’ per la produzione di valore per il
cliente.( ES verticali)
Alle attivita’ di produzione di valore, sono individuate attivita’
di supporto, il cui fine e’ fornire alle attivita’ primarie i mezzi
necessari al funzionamento. ( ES orizzontali)
Lo schema di Porter offre una visione sintetica ma non
sufficientemente dettagliata per individuare i moduli degli
ES.
Metodologia BSP, sviluppata in IBM alla fine degli anni ’60,
viene usata quando si mira a una ridefinizione del sistema
informativo di supporto.
dott. ing. Francesco Guerra 8
a.a. 2009/2010
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9. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
BSP (2)
Caratteristiche principali:
la focalizzazione sulla produzione delle architetture obiettivo
dell'azienda (architetture dati, applicazioni e tecnologie);
la visione delle informazioni come risorsa aziendale e quindi
definizione di una architettura informativa integrata,
precedente agli specifici sotto-sistemi;
la pianificazione in ottica top-down e successiva
implementazione di tipo bottom-up;
il rigore formale ed il coinvolgimento della direzione.
dott. ing. Francesco Guerra 9
a.a. 2009/2010
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11. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
BSP (4)
Il BSP prevede un flusso operativo sequenziale, con una fase preliminare di
acquisizione delle indicazioni del committente e di preparazione dell'attività
in termini di formazione del gruppo del lavoro, acquisizione delle risorse
necessarie, sensibilizzazione dei livelli aziendali, ...
Le attività proseguono con la sequenza:
Individuazione dei processi aziendali ed evidenza dei "fattori critici";
Definizione delle classi di dati, con la individuazione delle principali informazioni che
supportano le attività e le loro relazioni;
Rappresentazione e analisi delle relazioni tra processi e sistemi, fase che costituisce
la parte centrale di tutta la fase di analisi, evidenziando come gli attuali sistemi
supportino le attività e identificando mancanze e ridondanze. attraverso la matrice
di relazione
Valutazione dei problemi e delle opportunità, ossia revisione, alla luce dei nuovi
elementi, dei problemi e le opportunità
Definizione dell'architettura informativa, che rappresenta il passo fondamentale
della fase di definizione del nuovo sistema.
Esame delle priorità, che stabilisce quali componenti sviluppare più urgentemente e
pertanto contribuisce alla definizione dei progetti
Revisione delle strutture relative alle ICT, che analizza le strutture esistenti e le
eventuali necessità di loro cambiamento
Stesura delle raccomandazioni operative e del piano di azione
Confezione del rapporto finale
dott. ing. Francesco Guerra 11
a.a. 2009/2010
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12. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Modello del Portafoglio Applicativo
Il PA segmenta gli ES delle imprese industriali incrociando le fasi
del ciclo di trasformazione con la tipologia delle attivita’
applicabili per la pianificazione e l’esecuzione di ciascuna fase
del ciclo.
L’incrocio fra attivita’ e fasi individua i moduli ES
Le fasi rispecchiano il ciclo di trasformazione delle imprese industriali
(progettazione, approvvigionamenti, produzione, distribuzione)
Le attivita’ operative rispecchiano il ciclo di pianificazione e
esecuzione tipiche di quasi tutti i settori industriali.
Pianificazione Operativa: Analisi ambientale, Pianificazione,
Programmazione
Esecuzione: Gestione dei dati tecnici e della conoscenza, Gestione degli
ordini, Gestione delle scorte, Operazioni fisiche/trasformazione
dott. ing. Francesco Guerra 12
a.a. 2009/2010
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13. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
PA – pianificazione delle operazioni
Obiettivo Complessita’ e volumi
Previsione di mercato: evoluzione, struttura Complessita’ elevata
Monitor dei trend di mercato, della innovazione Volumi limitati
tecnologica, ecc … Informazioni diversificate
Analisi strategica Consultazione individuale di banche dati (numeriche, grafiche, …)
(analisi ambientale e Informazioni esterne, asincrone rispetto alle operazioni
di mercato) (ricerche di mercato,…)
Dimensionamento dei volumi di attivita’ Modelli di calcolo complessi
Coordinamento delle operazioni Volumi contenuti
Pianificazione Innovazione dei prodotti e dei processi Dati Sintetici
annuale Informazioni interne e strutturate
Calcolo dei programmi di attivita’ e controllo del loro Modelli di ottimizzazione
avanzamento Sistemi a supporto di processi
Sincronismo delle operazioni complessi
Programmazione
operativa Ottimizzazione delle capacita’ produttive Dati di analiticita’ pari a quella
Informazioni interne e strutturate dei sistemi esecutivi
dott. ing. Francesco Guerra 13
a.a. 2009/2010
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14. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
PA – pianificazione delle operazioni (2)
I sistemi di pianificazione operativa sono diversi perche’
devono rispondere a diverse esigenze:
Analisi ambientali banche dati;
Pianificazione annuale procedure di calcolo del piano e di
controllo
Sistemi operativi:
Garantire integrazione orizzontale (vendite, produzione, gestione
materie prime)
Garantire lo sfruttamento degli impianti
Gestire controlli sulla produzione e correggere sulla base dei
risultati e sulla base di nuove richieste.
dott. ing. Francesco Guerra 14
a.a. 2009/2010
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15. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
PA – esecuzione
Obiettivo Complessita’ e volumi
Elaborazione transazioni Grandi volumi di transazioni
Automazione della manualita’ Basi di dati grandi e complesse
Input a pianificazione operativa Critico il tracciamento dell’ordine
Flusso degli ordini
Registrazione eventi Medi volumi di transazioni
Guida alla movimentazione delle scorte Basi di dati grandi
Feedback a pianificazione operativa Critico il tracciamento del materiale
Flusso dei materiali
Registrazione eventi Grandi volumi di transazioni
Guida alla esecuzione delle operazioni Basi di dati grandi e complesse
Feedback a pianificazione operativa Critica la raccolta dei dati real time
Flusso delle
operazioni
dott. ing. Francesco Guerra 15
a.a. 2009/2010
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16. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
PA – esecuzione (2)
I sistemi di supporto all’esecuzione elaborano informazioni
real-time originando benefici riconducibili a risparmi sulle
attivita’ burocratiche e cartacee, migliori prestazioni di
tempi e costi dei processi informatizzati:
Per i clienti: abbattimento dei costi di transazione
All’interno delle aziende: sincronizzazione dei flussi fisici
Tracciamento in tempo reale dei flussi taratura della
programmazione e tempestiva informazione sui tempi
all’utente
dott. ing. Francesco Guerra 16
a.a. 2009/2010
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17. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
PA – esecuzione (3)
Definire configurazione dei prodotti e dei Vari livelli di aggregazione dei dati
processi Basi di dati grandi
Gestione dei dati Gestire l’evoluzione di prodotti e processi Problematica la coerenza cross-
tecnici
Informazioni interne e strutturate, integrabili con company di codifiche e aggiornamenti
informazioni complesse
Attivita’ critica che codifica il know-how della azienda
Distinta base di produzione (bill of material): specifica la struttura del
prodotto secondo la sequenza nella quale e’ fabbricato
Distinta di progettazione: specifica la struttura funzionale dei prodotti
Cicli di lavorazione: specifica le sequenze di lavorazione e i tempi per
la produzione di ogni prodotto e componente
Sistemi PLM (Product Lifecycle Management): catturano i dati
dalla progettazione assistita su calcolatore, gestiscono l’evoluzione
del prodotto e la produzione della documentazione tecnica e
commerciale
dott. ing. Francesco Guerra 17
a.a. 2009/2010
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18. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Il portafoglio applicativo
delle imprese manufatturiere
Progettaz. & Approvvigionam. Fabbricaz. Distribuzione
Industrializz & vendita
Analisi strategica e Osservatorio Marketing acquisti Marketing
ambientale Tecnologico
Pianificazione Piano dei Piano degli Piano della Previsioni
progetti acquisti produzione vendita
Gestione dei dati Archivio Disegni Anagrafe dei Anagrafe Anagrafe dei
tecnici Distinta base di fornitori impianti clienti
progettazione distinta base di Cicli di Catalogo dei
produzione lavorazione prodotti
Programmazione Pianificazione Programmazione Programmaz. Programmaz.
operativa dei progetti delle forniture Stabilimenti Trasporti
Schedulazione Schedulazione Schedulazione Schedulazione Schedulazione
dei progetti delle consegne dei reparti dei trasportatori
Flusso degli ordini Schede di lavoro Gestione ordini Gestione degli Gestione degli
fornitori ordini alla ordini dei clienti
produzione
Flusso dei materiali Gestione Ricezione e Movimentaz. Spedizioni e
laboratori collaudo delle scorte trasporto
Magazzini delle Controllo Magazzini
materie prime avanzamento prodotti finiti
Conto lavorazione produzione
dott. ing. Francesco Guerra 18
a.a. 2009/2010
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19. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
L’informatizzazione del portafoglio applicativo
Portafoglio istituzionale Portafoglio operativo
SCM CRM
E-procu_
rement
Progettazione e Industrializzazione
Altri processi di sviluppo
Gestione risorse umane
Distribuzione e Vendita
Approvigionamento
Amministrazione
Fabbricazione
Post-vendita
ERP
CAD CIM
* Non si fa riferimento al portafoglio direzionale
dott. ing. Francesco Guerra 19
a.a. 2009/2010
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20. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
L’informatizzazione del portafoglio operativo
Inizialmente sono state sviluppate le applicazioni operative
delle aziende manufatturiere (MRP – Materials Requirement
Planning)
Successivamente si sono diffusi i pacchetti MRP (Manufacturing
Resource Planning o MRP II) che nella meta’ degli anni ’90 si
sono evoluti nei pacchetti ERP.
L’automazione di fabbrica e quindi l’automazione fisica delle
operazioni e informatica a supporto della pianificazione delle
operazioni e’ l’obiettivo del CIM (Computer Integrated
Manufacturing), che non e’ un pacchetto ma uno schema di
riferimento.
La crescente attenzione al cliente ha permesso l’evoluzione di
sistemi CRM (Customer Relationship Management) finalizzati
ad abbattere i costi di transazione tra azienda e cliente
Internet ha favorito lo sviluppo di sistemi di e-procurement,
che informatizzano il buyside delle imprese. Possono essere
considerati come estensioni di pacchetti ERP
dott. ing. Francesco Guerra 20
a.a. 2009/2010
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21. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
L’informatizzazione del portafoglio operativo
Soluzione Tecnologie chiave Benefici potenziali
Soluzione ad hoc Benefici da sostituzione: maggiore
Procedure singole: efficienza nell’elaborazione dei dati
Linguaggi di programmazione
progetti custom
classici Ottimizzazione locale delle risorse
dal 1960 al 1990
Architetetture centralizzate
MRP Pacchetti integrati, Database Integrazione orizzontale e verticale
Manifacturing Architetture di elaborazione dei processi intra-organizzativi
Resource Planning centralizzate Bilanciamento dei fattori produttivi
dal 1970 al 1995 ed efficienza del processo di
(COPICS – IBM) produzione
Integrazione fra informatica di Integrazione orizzontale della
CIM processo e informatica gestionale fabbrica
Computer
Elaborazione in tempo reale Integrazione verticale fra fasi di
Integrated
Reti di fabbrica composte da esecuzione e fasi di programmazione
Manufacturing
dal 1980 circa microprocessori e server di vario tipo Eliminazione dei tempi morti e
risorse tampone
ERP Pacchetti integrati con un unico Integrazione orizz. e vert. dei
Enterprise modello di dati processi
Resource Planning Architettura client-server Trasformazione dei processi interni
dal 1990 circa Efficienza dei fattori produttivi
(SAP R3)
dott. ing. Francesco Guerra 21
a.a. 2009/2010
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22. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
L’informatizzazione del portafoglio operativo
Soluzione Tecnologie chiave Benefici potenziali
CRM Pacchetti integrati per l’intero ciclo Abbattimento dei costi da
Customer sul cliente transazione per il cliente
Relationship Architetture client-server e Web Integrazione orizzontale e verticale
Management dei processi di gestione dei clienti
dal 1995 circa
(AMAZON, CISCO)
Pacchetto per l’intero ciclo di Integrazione orizzontale e verticale
acquisto: ricerca e catalogo, gestione dei processi di gestione dei fornitori
del processo via workflow, asta (inter-organizzativi)
E-Procurement (auctioning), creazione di un mercato Abbattimento dei costi di
dal 1995 circa elettronico (electronic market place) transazione: per il compratore
Architetture basate su tecnologie (semplificazione dei flussi) e per il
Internet venditore (accesso al mercato)
dott. ing. Francesco Guerra 22
a.a. 2009/2010
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23. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Il Modello SCOR
Il modello SCOR puo’ essere considerato come una
estensione del modello PA per le imprese manufatturiere
identificando 5 processi gestionali principali:
Plan: pianificazione delle operazioni;
Source: gestione degli approvvigionamenti;
Make: realizzazione dei manufatti;
Deliver: consegna dei prodotti finiti;
Return:resa dei materiali.
Ogni livello e’ articolato in livelli di ulteriore dettaglio:
Top level (le 5 macroclassi di processo);
Configuration level: divide le classi in tipologie
Process element level: fase del processo con granularita’ simile
a quella del PA
Implementation level: indicazione della procedura per la
realizzazione del manufatto (non definito ancora).
dott. ing. Francesco Guerra 23
a.a. 2009/2010
3
28. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Repository di conoscenza e best practice
Mappe di processi di settore complementari agli schemi di
riferimento (SCOR, PA, …) utilizzati dalle societa’ di
consulenza.
Le mappe delle societa’ di consulenza non sono pubbliche:
fondano su queste la loro conoscenza
Esistono dei progetti che mettono a disposizione delle best-
practice: mappe generali e descrizioni di processi esemplari
(Business Process Management Initiative – www.bpmi.org)
I grandi produttori di software propongono degli schemi
analoghi ai modelli SCOR e PA per strutturare le offerte di
moduli ES
dott. ing. Francesco Guerra 28
a.a. 2009/2010
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29. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Segmentazione degli ES orizzontali
Gli ES orizzontali (di supporto Operativo) informatizzano i
processi di supporto alla catena del valore che supportano
l’amministrazione delle risorse e/o eseguono gli adempimenti
di legge.
Software con ruolo di impiegato elettronico riproducendo delle
operazioni manuali
Permettono una riduzione drastica dei tempi/costi di elaborazione
Permettono di elaborare a costi irrilevanti una vasta gamma di
informazioni qualitative per supportare processi di ottimizzazione,
controllo e pianificazione
Integrazione in rete del sistema che semplifica il trasferimento,
l’accesso e il controllo della informazione (ad es: personale puo’
vedere la propria posizione contrattuale, ferie, cartellino; ma
anche minori errore: ufficio personale preleva dati direttamente
dal cartellino elettronico senza alcuna ribattitura del dato)
dott. ing. Francesco Guerra 29
a.a. 2009/2010
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30. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Segmentazione degli ES verticali nelle Aziende
La segmentazione verticale differenzia i moduli ES di
un’impresa manufatturiera secondo le diverse modalita’ di
produzione adottate dalle aziende.
La segmentazione del SI nei settori non manufatturieri e’
meno standardizzata: occorre studiare le specificita’ del
sistema.
dott. ing. Francesco Guerra 30
a.a. 2009/2010
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31. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Segmentazione degli ES verticali:
il portale amazon.com
Il caso amazon rappresenta un esempio canonico di sistemi
di tipo business to consumer che ha creato un modello
innovativo di rapporto con il cliente:
Interfaccia semplice e intuitiva che rende il sistema accessibile
a qualunque consumatore
Catalogo intelligente che consente ricerche avanzate
Sistema di raccolta degli ordinativi mediante un carrello
elettronico
Evidenziazione dello stato degli ordini del cliente
Registrazione su una base di dati interna del percorso di
navigazione del ciente (click stream log)
Sistema capace di proporre al cliente una gamma di opzioni
con le preferenze espresse in maniera implicita o esplicita dal
cliente (libri suggeriti, paragone con utenti che hanno
effettuato lo stesso acquisto, commenti/recensioni, wish list)
dott. ing. Francesco Guerra 31
a.a. 2009/2010
3
32. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Segmentazione degli ES verticali:
il portale amazon.com(2)
Amazon e’ stata fondata
nel 1995 da Jeffrey
Bezos, un ingegnere
informatico esperto di
modelli finanziari.
Il prodotto da vendere
e’ stato scelto sulla
base delle potenzialita’
del prodotto (vengono
stampati piu’ di tre
milioni di libri
contemporaneamente
nel mondo)
dott. ing. Francesco Guerra 32
a.a. 2009/2010
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33. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Segmentazione degli ES verticali:
il portale amazon.com(3)
L’informazione anagrafica di Amazon e’ formata
essenzialmente dai dati dei clienti registrati e dagli articoli a
catalogo.
Amazon possiede una base di dati operativa dalla quale
puo’ dedurre conoscenze sul comportamento medio della
clientela e sulle preferenze esplicitamente espresse dai
singoli.
Il valore delle informazioni sul cliente, che sono raccolte da
anni e’ elevato e costituisce un vantaggio competitivo.
Attraverso l’estensione del catalogo ad altri prodotti e’ stato
possibile evincere delle informazioni sul comportamento
della clientela su una ampia gamma di beni di consumo
costituendo una base di date di cross-selling sfruttabile per
affinare la proposta all’utenza
dott. ing. Francesco Guerra 33
a.a. 2009/2010
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34. SISTEMI INFORMATIVI D’AZIENDA
Bibliografia
Giampio Bracchi , Chiara Francalanci, Gianmario Motta:
Sistemi informativi per l’impresa digitale – McGraw-Hill Libri
Italia, 2005
Giampio Bracchi, Chiara Francalanci, Gianmario Motta:
Sistemi informativi e aziende in rete: McGraw-Hill 2001
Pier Franco Camussone: Il sistema informativo aziendale,
Etaslibri 1998
A cura di C. Batini, B. Pernici, G. Santucci: Sistemi
informativi, volume I, FrancoAngeli Editore
Scor reference model. Overview, Version 7.0
dott. ing. Francesco Guerra 34
a.a. 2009/2010
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