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1 von 42
VALUTAZIONE DELLE
COMPETENZE

C. Petracca
Quale valutazione?
La docimologia ha subito un
processo di evoluzione che può
essere riassunto in tre fasi
corrispondenti a tre paradigmi
epistemologici di riferimento:

 Il paradigma della decisione
 Il paradigma dell’informazione
 Il paradigma dell’interpretazione
C. Petracca

Competenze e porfolio

2
Paradigma della decisione
Fondare

scientificamente
ed
oggettivamente la decisione degli
insegnanti
Attribuzione di valore ad una
prestazione
Voto = Misura
<< Neppure per un solo istante i pionieri
della docimologia avranno l’intenzione di
rimettere in questione l’idea che la
valutazione sia una misura. Per loro, l’unico
problema è quello , per ricorrere alle parole
che useranno Jean Cardinet e Yvan Tourner,
di assicurare la misura >> (Ch. Hadji)
C. Petracca

Competenze e porfolio

3
Paradigma della decisione
Psicometria
Prove oggettive
Valutazione sommativa
Funzione selettiva della scuola
Legame con il comportamentismo
•accettava l’idea che l’apprendimento è una
modificazione di un comportamento;
•accettava l’idea che il comportamento è
osservabile e misurabile;
•accettava l’idea che la modificazione coincide
con la risposta che un soggetto fornisce ad uno
stimolo;
•ignorava, però non solo lo stimolo, ma anche il
processo che avviene tra stimolo e risposta .
C. Petracca

Competenze e porfolio

4
Paradigma dell’informazione
Valutazione non dei prodotti, ma dei
processi
Valutazione
diagnostica,
orientativa, regolativa

formativa,

Necessità di raccogliere informazioni
Legge 517/77 = giudizi analitici +
giudizio globale
 Differenza con il paradigma precedente
<< Non si tratta più di misurare, ma di analizzare, di
diagnosticare: concentrarsi sull’alunno per conoscerlo
meglio, al fine di aiutarlo meglio… Il paradigma della
misura è ben lontano… così, non soltanto il problema
della valutazione si trova posto nel cuore del problema
pedagogico; ma per di più nel prendere sul serio la
funzione di “miglioramento” comporta un esame critico
dell’organizzazione pedagogica…>> (Ch Hadji)
C. Petracca

Competenze e porfolio

5
Paradigma dell’informazione
 Legame con funzione egalitaria della
scuola
 Legame con il costruttivismo
• l’apprendimento è il risultato di una
costruzione;
• il soggetto prende parte attiva a tale
costruzione;
• la costruzione avviene attraverso un
processo di autoregolazione continua;
• l’apprendimento è frutto di assimilazione
e di adattamento
C. Petracca

Competenze e porfolio

6
Paradigma dell’interpretazione
 L’epoca delle differenze culturali, territoriali,
individuali
Richiede:
Interconnessione e negoziazione:
<< Il vero pensiero è quello che interconnette >> (E.Morin)
 Il principio di prospettiva:
<< Il significato di qualsiasi fatto o incontro è relativo alla prospettiva
o al quadro di riferimento nei cui termini viene interpretato >> (J.
Bruner)
Pensiero etnografico:
 Per comprendere il mondo occorre un processo di negoziazione e
di scambio con il sistema simbolico culturale in cui siamo
immersi: il nostro pensiero è sempre più etnografico nel senso
•
•

che è capace di cogliere e accogliere le differenze.
Il vero pensiero è quello capace di cogliere e di accogliere il suo
contrario
Il vero pensiero è quello capace di accogliere le negazioni di sè (J.
Guitton)
Si dirà che…
Senza dubbio…Ma…

C. Petracca

Competenze e porfolio

7
Paradigma dell’interpretazione
 Nell’epoca delle differenze culturali, territoriali,
individuali
Conoscere, Apprendere e Comprendere

Significa:

<<- essere in grado di riflettere su quella conoscenza
spontanea che costruiamo dentro i nostri mondi
idiografici,

locali,

particolari,

irriducibilmente

differenti e diversi.
-

allargare il proprio sapere contestuale attraverso
l’incontro e lo scontro con altri saperi imparando a
decentrare il proprio punto di vista e a comprendere
la plausibilità di altri punti di vista.

-

imparare a costruire nuovi punti di vista negoziati e
quindi condivisi >>. ( L. Fabbri-F.Batini)

C. Petracca

Competenze e porfolio

8
Valutazione
INTERPRETATIVA
•Parlare di valutazione comporta la ricerca
di metodologie interpretative che consentano
a chi ha compiti formativi di interpretare vite,
culture
e
mondi
immediatamente
incomprensibili e cognitivamente estranei.
•Il soggetto in apprendimento diventa un
soggetto da ascoltare, ha una storia cognitiva
da raccontare, un romanzo di formazione che
aiuta a comprendere il senso di quella storia.
• La conversazione autobiografica della
valutazione è una delle strade promettenti; la
sua cultura è un “testo” da interpretare, se
l’insegnante ha competenze etnografiche o
ermeneutiche >>.
C. Petracca

Competenze e porfolio

9
Valutazione

RIFLESSIVA
•Se il pensiero tende ad essere
sempre più etnografico e negoziabile, i
processi valutativi tendono ad essere
sempre più idiografici, si affidano a
tecniche narrative, interpretative e
soprattutto riflessive.

PROATTIVA
Non solo assiste l’apprendimento,
ma lo favorisce durante il processo, lo
motiva all’origine.
C. Petracca

Competenze e porfolio

10
L’EVOLUZIONE
DOCIMOLOGICA NEGLI
USA

DAI TEST A SCELTA MULTIPLA
A UNA MULTIPLA SCELTA DI
TEST

DA PERFORMANCE
EVALUATION A AUTHENTIC
EVALUATION

C. Petracca

Competenze e porfolio

11
IL PARADIGMA
INTEPRETATIVO
GLI APPRENDIMENTI CONSEGUITI
NON SONO SOLO
UNA REALTA’ DA GIUDICARE
(VALUTAZIONE SOMMATIVA)

UNA REALTA’ DA SPIEGARE
(VALUTAZIONE FORMATIVA)

MA UNA REALTA’ DA COMPRENDERE E INTERPRETARE

C. Petracca

Competenze e porfolio

12
Valutazione
AUTENTICA O ALTERNATIVA

•Movimento di pensiero che nasce negli
Stati Uniti negli anni ’90
•Si contrappone alle prove tradizionali
che hanno i seguenti limiti:
a) non accertano quello che può essere definito
“Apprendimento oltre”;
b) si concentrano
dell’appreso

sulla

restituzione

c) accertano principalmente conoscenze e
abilità
d) non sono in grado di accertare le
competenze
e) ostacola l’autovalutazione.
Competenze e porfolio

C. Petracca

13
Valutazione
AUTENTICA O ALTERNATIVA

•Ha le seguenti caratteristiche:
La valutazione autentica si ha <<
quando ancoriamo il controllo al tipo di
lavoro che persone concrete fanno
piuttosto che solo sollecitare risposte facili
da calcolare con risposte semplici. La
valutazione autentica è un vero
accertamento della prestazione perché da
essa apprendiamo se gli studenti possono
in modo intelligente usare ciò che hanno
appreso in situazioni che in modo
considerevole li avvicinano a situazioni di
adulti e se possono rinnovare nuove
situazioni (Wiggins, 1998, p.21)>>[1].
C. Petracca

Competenze e porfolio

[1]

14
Valutazione
AUTENTICA O ALTERNATIVA

•Ha le seguenti caratteristiche:
La valutazione autentica, inoltre,
persegue:
<< L’intento (…) di coinvolgere gli
studenti in compiti che richiedono di
applicare le conoscenze nelle esperienze
del mondo reale. La ‘valutazione
autentica’ scoraggia le prove ‘carta e
penna’ sconnesse dalle attività di
insegnamento e di apprendimento che al
momento avvengono. Nella ‘valutazione
autentica’, c’è un intento personale, una
ragione a impegnarsi, e un ascolto vero al
di là delle capacità/doti dell’insegnante
(Winograd & Perkins, 1996, I-8:2) >>[1]
C. Petracca

Competenze e porfolio

[1]

15
Valutazione
AUTENTICA O ALTERNATIVA

<< l’utilizzazione di un approccio
riflessivo nelle pratiche valutative
consentirebbe di ridurre il ricorso a
metodologie
standardizzate
e
quantitative, ma si chiederà l’adozione
di
pratiche
individuali,
locali,
particolari, specifiche, che hanno a che
fare con elementi biografici ed
autobiografici sul versante cognitivo,
che raccontano la storia, narrano cioè i
passi percorsi nella storia formativa,
irrepetibile di un soggetto >>. (M.
Comoglio)
C. Petracca

Competenze e porfolio

16
Valutazione
AUTENTICA O ALTERNATIVA

<< Non avendo prioritariamente lo
scopo della classificazione o della
selezione… cerca di promuovere e
rafforzare tutti, dando opportunità a
tutti di compiere azioni di qualità.
Essa offre la possibilità sia agli
insegnanti che agli studenti di vedere a
che punto stanno, di autovalutarsi, in
conformità a ciò, migliorare il processo
di insegnamento o di apprendimento: gli
uni (gli insegnanti) per sviluppare la
propria professionalità e gli altri ( gli
studenti) per diventare autoriflessivi e
assumersi il controllo del proprio
apprendimento >>.(M. Comoglio)
C. Petracca

Competenze e porfolio

17
ENTRIAMO NELLO SPECIFICO

Competenza:
“Utilizza correttamente gli strumenti di
misura e controllo dell’impianto operando
nel rispetto delle norme di igiene e
sicurezza”
Microcompetenze:
-sceglie lo strumento più opportuno per la
misurazione delle grandezze coinvolte al fine di
verificare il corretto funzionamento dell’impianto
-utilizza correttamente e nel rispetto della
normativa i principale strumenti di misura
-evidenzia nel lavoro la conoscenza della
fondamentale normativa nazionale ed europea
relativa all’impiantistica industriale

C. Petracca

Competenze e porfolio

18
OGNI MICROCOMPETENZA PUO’
ESSERE VALUTATA SECONDO
QUATTRO LIVELLI DI SVILUPPO:
-non è

rilevabile

-è rilevabile solo quando opera in
affiancamento
-è rilevabile solo quando opera in
autonomia, ma solo in operazioni
semplici
-è presente quando opera sia nel
caso di affiancamento, sia di
autonomia
Esempio Nuove Indicazioni

C. Petracca

Competenze e porfolio

19
E’ FONDAMENTALE:
-la costruzione di conoscenze e abilità
SIGNIFICATIVE, STABILI, FRUIBILI
-lo sviluppo di disposizioni interiori
VALIDE E PRODUTTIVE
MA
È soprattutto la pratica, l’esercizio che
ne sta alla base che regolano la crescita
delle competenze. (situazioni di
apprendimento-compiti di realtà)
(pag. 97)

C. Petracca

Competenze e porfolio

20
VALUTARE LE COMPETENZE
SIGNIFICA VALUTARE I
PROCESSI COGNITIVI, GLI
SHEMI LOGICI, LE CONDOTTE
COGNITIVE SOTTOSTANTI
ALLO SVILUPPO DI
DETERMINATE COMPETENZE.
Ma per sua natura una competenza
è una qualità personale interna
NON DIRETTAMENTE
OSSERVABILE.
Ciò che possiamo cogliere è la sua
manifestazione esterna, cioè l’abilità
nel portare a termine validamente il
compito assegnato, quindi la
PRESTAZIONE

C. Petracca

Competenze e porfolio

21
E’ DUNQUE POSSIBILE
INFERIRE LA PRESENZA DI
UNA COMPETENZA SULLA
BASE DI UNA FAMIGLIA DI
PRESTAZIONI E DI UN
INSIEME DI
COMPORTAMENTI CHE
SVOLGONO IL RUOLO DI
INDICATORI DI ESISTENZA E
DI LIVELLO RAGGIUNTO.

C. Petracca

Competenze e porfolio

22
METODO DELLA
TRIANGOLAZIONE

oggettiva

soggettiva

C. Petracca

intersoggettiva

Competenze e porfolio

23
ISTANZA SOGGETTIVA:
-AUTOVALUTAZIONE
(competenze autoregolative del proprio
apprendimento-motivazione
all’apprendimento)

-AUTODESCRIZIONE
-AUTOBIOGRAFIE
STRUMENTI:
-AUTOBIOGRAFIA
COGNITIVA
-QUESTIONARI DI
AUTOPERCEZIONE O
AUTODESCRIZIONE
C. Petracca

Competenze e porfolio

24
ISTANZA
INTERSOGGETTIVA
-OSSERVAZIONE
SISTEMATICA

STRUMENTI:
-RUBRICA VALUTATIVA
(Es: per assegnare un punteggio in una
prova di matematica)
-GRIGLIE DI
VALUTAZIONE

C. Petracca

Competenze e porfolio

25
ISTANZA OGGETTIVA:
ANALISI DEI RISULTATI

STRUMENTI:
-COMPITI UNITARI DI
REALTA’
-GRIGLIE DI
VALUTAZIONE DELLE
PRESTAZIONI

C. Petracca

Competenze e porfolio

26
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
Il riconoscimento di una competenza in
uno studente come in un qualsiasi
soggetto non è impresa facile, tuttavia
la letteratura finora riconosce che tre
sono le modalità attraverso cui si può
pervenire
alla
valutazione
delle
competenze:
•

A. COMPITI DI REALTA’

•

B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA

•

C. AUTOBIOGRAFIE

C. Petracca

Competenze e porfolio

27
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. PROBLEMA N. 1: Quali sono
le modalità e le procedure?
NON PROVE STANDARDIZZATE …
<< Non è possibile valutare le competenze in modo
standardizzato. Bisogna dunque abbandonare
il compito scolastico classico come paradigma
valutativo, rinunciare ad organizzare un
“esame di competenze” mettendo tutti i
“concorrenti” sulla stessa linea di partenza. Le
competenze certamente si valutano, ma a
seconda delle situazioni che fanno sì che, in
rapporto ai casi, alcuni allievi siano più attivi
di altri, poiché non tutti fanno la stessa cosa
nello stesso momento. Al contrario, ognuno
cerca di far vedere chiaramente ciò che sa fare,
agendo, ragionando ad alta voce, prendendo
iniziative e assumendo rischi. Questo permette,
quando è necessario, per scopi formativi o
certificativi,
di
individuare
profili
individualizzati di competenze>> . (Ph.
Perrenoud)
C. … MA
Petracca

COMPITI DI REALTA’
Competenze e porfolio

28
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. COMPITI DI REALTA’:
disciplinari o trasversali
<< Una competenza è definibile a
partire dalla tipologia di compiti o
attività che si devono svolgere
validamente ed efficacemente. Esse,
in base ai compiti per i quali sono
richieste, possono essere più
specificatamente legate ad una
disciplina
o
materia
di
insegnamento,
oppure
avere
carattere trasversale. In questo
secondo caso i compiti hanno
caratteristiche comuni quanto a
conoscenze, abilità e disposizioni
interne che devono essere attivate
>> M. Pellerey
C. Petracca

Competenze e porfolio

29
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. COMPITI DI REALTA’:
complessità e novità
<< La complessità e novità del
compito o delle attività da
sviluppare caratterizzano
anche la qualità e il livello
della competenza implicata.
Tali
caratteristiche
dipendono
dall’età
e
dall’esperienza
dello
studente >> M. Pellerey
C. Petracca

Competenze e porfolio

30
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. COMPITI DI REALTA’:
risorse interne ed esterne
<< Tra le risorse che occorre saper

individuare, utilizzare e coordinare
occorre considerare non solo risorse
interne, ma anche risorse esterne.
Non si tratta solo di risorse di
natura fisica o materiale come libri,
strumenti di calcolo, computer, ma
anche umana come il docente
stesso, i compagni, altre persone
che è possibile coinvolgere nella
propria attività. >> M. Pellerey

C. Petracca

Competenze e porfolio

31
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. COMPITI DI REALTA’:
risorse interne ed esterne
<< Insomma, un’autentica competenza
è la capacità di rispondere a delle
situazioni complesse e inedite per
mezzo di una combinazione nuova
di procedure conosciute; e non
soltanto di rispondere per mezzo di
una procedura stereotipata a un
segnale prestabilito >> B. Rey, 2003
pag. 109

C. Petracca

Competenze e porfolio

32
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE

A. COMPITI
DI
REALTA’:
risorse interne ed esterne
<<

La pedagogia del progetto è
favorevole
all’acquisizione
di
competenze complesse, perché dà
agli allievi l’abitudine di vedere i
procedimenti appresi a scuola come
strumenti per raggiungere degli
scopi che possono percepire e che
stanno loro a cuore. Inoltre, i
compiti da eseguire nel quadro di
un progetto che sbocca su una
situazione extrascolastica sono
quasi
sempre,
dei
compiti
complessi. Non sono collegati, in
modo evidente per l’allievo, a una
disciplina scolastica >> B. Rey, 2003

C. Petracca

Competenze e porfolio

33
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA

Limiti dei compiti di realtà:
con i compiti di realtà noi possiamo
cogliere la manifestazione esterna
della competenza, ossia la capacità
dell’allievo di portare a termine il
compito assegnato…
<< … di per sé non è sufficiente rilevare
una singola prestazione positiva (o
negativa) per poter certificare il
possesso o meno di una competenza
>> M. Pellerey
MA … occorre disporre di un ventaglio
più ampio di informazioni
C. Petracca

Competenze e porfolio

34
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:
modalità
Le osservazioni sistematiche:
A) permettono di rilevare il processo
ossia la capacità dell’alunno di
interpretare correttamente il compito
assegnato, di coordinare conoscenze,
abilità e disposizioni interne in
maniera valida ed efficace, di
valorizzare
risorse
esterne
eventualmente necessarie o utili…
B) permettono di rilevare le competenze
relazionali
ossia i comportamenti nel contesto della
classe,
durante
le
attività
extrascolastiche, la ricreazione, ecc.
C. Petracca

Competenze e porfolio

35
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:
modalità
•
•
•
•
•

•

Le modalità di osservazione possono
essere:
più o meno strutturate
più o meno partecipanti
MA:
devono riferirsi ad aspetti specifici
che caratterizzano la prestazione
(indicatori di competenza)
devono prendere in considerazione
una pluralità di prestazioni
C. Petracca

Competenze e porfolio

36
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:
gli strumenti osservativi
•

griglie strutturate che indicano il
comportamento in modo globale

•

griglie strutturate che indicano il
comportamento con la frequenza
(MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO
SEMPRE)

•

griglie strutturate che indicano il
comportamento con i livelli (A, B, C,
D, E)
C. Petracca

Competenze e porfolio

37
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/
AUTOVALUTAZIONE
Limiti dell’osservazione:
<< Non consente di rilevare alcuni
aspetti fondamentali dell’agire
umano come: il senso o il significato
dato al proprio comportamento, le
intenzioni che hanno guidato lo
svolgersi dell’attività, le emozioni o
gli stati affettivi che l’hanno
caratterizzato … Questo mondo
interiore è assai incidente sul piano
del processo educativo e molto poco
visibile e osservabile dall’esterno>>
(M. Pellerey )
(la parte sommersa dell’iceberg)
C. Petracca

Competenze e porfolio

38
VERIFICA E VALUTAZIONE
DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/
AUTOVALUTAZIONE:
•

Far raccontare le scelte operative
compiute
o
da
compiere
nell’affrontare un compito

•

Far descrivere la successione delle
operazioni compiute evidenziando
gli errori più frequenti e i possibili
miglioramenti

•

Far esprimere l’autovalutazione
non solo del prodotto, ma anche del
processo produttivo adottato
Biografia linguistica
Biografia matematica
C. Petracca

Competenze e porfolio

39
UN DOSSIER PER L’APPRENDIMENTO
DELLA LINGUA ITALIANA
Una possibile struttura
-LA MIA ESPERIENZA LINGUISTICA (per
raccogliere elementi su cosa ti piace ascoltare
leggere scrivere parlare, con chi e in quali
occasioni fuori e dentro la scuola)
-CHE COSA STO IMPARANDO (per registrare
il tuo processo di apprendimento linguistico in
modo strutturato, con schede, e in modo più
libero, col diario)
-CHE COSA HO PRODOTTO (per scegliere e
raccogliere nel tuo dossier lavori, prove, letture,
altri materiali che giudichi importanti per il tuo
apprendimento linguistico)
-VALUTARSI E VALUTARE (per valutare da te
stesso/a che cosa hai imparato con le attività
proposte e come si sono sviluppate le tue
competenze linguistiche)
C. Petracca

Competenze e porfolio

40
PORTFOLIO PER CAPIRE
CONCLUSIONE
<< Come ho già rilevato, dobbiamo
certamente evitare di permettere che le
nostre idee sull’educazione siano controllate
dalla nostra capacità tecnica di misurare
quello che facciamo. Sarebbe un brutto
giorno, per noi tutti, quello in cui
insegnassimo soltanto ciò che è legato a
risultati
comportamentali
facilmente
discernibili. In questo caso, avremmo
rinunciato al fatto che i nostri studenti
sappiano qualcosa e vi credano. Avremmo
rinunciato a parlare della maggior parte di
quello che distingue l’educazione umana
dall’ammaestramento degli animali>> (N
Postman)
C. Petracca

Competenze e porfolio

41
Valutazione competenze
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
A.M. AIELLO, La competenza, Il Mulino, Bologna, 2002
G. Bertagna, Valutare tutti, valutare ciascuno, Editrice La Scuola, Brescia, 2004
F. CAMBI, Saperi e competenze, Laterza, Bari, 2004
M. CASTOLDI, Potfolio a scuola, La Scuola, Brescia, 2005
P.CATTANEO, D, CUCCHIARA, A.M. DI FALCO, T. MAGLIA, Portfolio
competenze dello studente,in <<Scuolainsieme>>, dossier, n. 23, 2004
G.CERINI,M.SPINOSI (a cura di), Voci della scuola,Tecnodid, Napoli, 2003
M. CERVELLATI, Il portfolio: strumento di personalizzazione, in <<Bambini>>,
ottobre, 2003
M. COMOGLIO, Insegnare e apprendere con il portfolio, Fabbri Editori, 2003
M. COMOGLIO, Il Potfoglio: strumento di valutazione autentica, in
<<Orientamenti pedagogici>>, n.2, 2002
M. COMOGLIO, La “ valutazione autentica”, in <<Orientamenti pedagogici>>,
n.1, 2002
M.COMOGLIO, Portfolio degli studenti, in G.CERINI,M.SPINOSI (a cura di),
Voci della scuola,Tecnodid, Napoli, 2003
D. CRISTANINI, Le competenze e il portfolio, in <<L’educatore>>, n. 4, 2002
ISFOL, Apprendimento di competenze strategiche, F. Angeli, Milano, 2004,
A. MONASTA, Organizzazione del sapere, discipline e competenze, Carocci,
Roma, 2002
PH. PERRENOUD, Costruire competenze a partire dalla scuola, Anicia, Roma,
2000
M. PELLEREY, Le competenze individuali e il Portfolio, ETAS, Milano, 2004
C. PETRACCA, Progettare per competenze. Verso i piani di studio personalizzati,
Elmedi, Milano, 2003
C. PETRACCA, Progettare per competenze in <<Dirigenti scuola>>, n. 7, 2004
C. PETRACCA, Guida alla nuova scuola, Elmedi, Milano, 2004
C. PETRACCA, Cultura della valutazione:competenze e portfolio in M. SPINOSI,
G. CERINI, Il nuovo sistema di valutazione tra standard e portfolio,in <<Notizie della
scuola>>, inserto n. 13, 2004
C. PETRACCA, Guida al portfolio, Elmedi, Milano, 2005
B. REY, Ripensare le competenze trasversali, Franco Angeli, Milano, 2003
M. SPINOSI, Valutazione e portfolio, Tecnodid Editrice, Napoli, 2005
C. TORRIGIANI, I. van der Vliet, Formazione integrata e competenze, Carocci,
Roma, 2002

C. Petracca

Competenze e porfolio

42

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Valutazione competenze

  • 2. Quale valutazione? La docimologia ha subito un processo di evoluzione che può essere riassunto in tre fasi corrispondenti a tre paradigmi epistemologici di riferimento:  Il paradigma della decisione  Il paradigma dell’informazione  Il paradigma dell’interpretazione C. Petracca Competenze e porfolio 2
  • 3. Paradigma della decisione Fondare scientificamente ed oggettivamente la decisione degli insegnanti Attribuzione di valore ad una prestazione Voto = Misura << Neppure per un solo istante i pionieri della docimologia avranno l’intenzione di rimettere in questione l’idea che la valutazione sia una misura. Per loro, l’unico problema è quello , per ricorrere alle parole che useranno Jean Cardinet e Yvan Tourner, di assicurare la misura >> (Ch. Hadji) C. Petracca Competenze e porfolio 3
  • 4. Paradigma della decisione Psicometria Prove oggettive Valutazione sommativa Funzione selettiva della scuola Legame con il comportamentismo •accettava l’idea che l’apprendimento è una modificazione di un comportamento; •accettava l’idea che il comportamento è osservabile e misurabile; •accettava l’idea che la modificazione coincide con la risposta che un soggetto fornisce ad uno stimolo; •ignorava, però non solo lo stimolo, ma anche il processo che avviene tra stimolo e risposta . C. Petracca Competenze e porfolio 4
  • 5. Paradigma dell’informazione Valutazione non dei prodotti, ma dei processi Valutazione diagnostica, orientativa, regolativa formativa, Necessità di raccogliere informazioni Legge 517/77 = giudizi analitici + giudizio globale  Differenza con il paradigma precedente << Non si tratta più di misurare, ma di analizzare, di diagnosticare: concentrarsi sull’alunno per conoscerlo meglio, al fine di aiutarlo meglio… Il paradigma della misura è ben lontano… così, non soltanto il problema della valutazione si trova posto nel cuore del problema pedagogico; ma per di più nel prendere sul serio la funzione di “miglioramento” comporta un esame critico dell’organizzazione pedagogica…>> (Ch Hadji) C. Petracca Competenze e porfolio 5
  • 6. Paradigma dell’informazione  Legame con funzione egalitaria della scuola  Legame con il costruttivismo • l’apprendimento è il risultato di una costruzione; • il soggetto prende parte attiva a tale costruzione; • la costruzione avviene attraverso un processo di autoregolazione continua; • l’apprendimento è frutto di assimilazione e di adattamento C. Petracca Competenze e porfolio 6
  • 7. Paradigma dell’interpretazione  L’epoca delle differenze culturali, territoriali, individuali Richiede: Interconnessione e negoziazione: << Il vero pensiero è quello che interconnette >> (E.Morin)  Il principio di prospettiva: << Il significato di qualsiasi fatto o incontro è relativo alla prospettiva o al quadro di riferimento nei cui termini viene interpretato >> (J. Bruner) Pensiero etnografico:  Per comprendere il mondo occorre un processo di negoziazione e di scambio con il sistema simbolico culturale in cui siamo immersi: il nostro pensiero è sempre più etnografico nel senso • • che è capace di cogliere e accogliere le differenze. Il vero pensiero è quello capace di cogliere e di accogliere il suo contrario Il vero pensiero è quello capace di accogliere le negazioni di sè (J. Guitton) Si dirà che… Senza dubbio…Ma… C. Petracca Competenze e porfolio 7
  • 8. Paradigma dell’interpretazione  Nell’epoca delle differenze culturali, territoriali, individuali Conoscere, Apprendere e Comprendere Significa: <<- essere in grado di riflettere su quella conoscenza spontanea che costruiamo dentro i nostri mondi idiografici, locali, particolari, irriducibilmente differenti e diversi. - allargare il proprio sapere contestuale attraverso l’incontro e lo scontro con altri saperi imparando a decentrare il proprio punto di vista e a comprendere la plausibilità di altri punti di vista. - imparare a costruire nuovi punti di vista negoziati e quindi condivisi >>. ( L. Fabbri-F.Batini) C. Petracca Competenze e porfolio 8
  • 9. Valutazione INTERPRETATIVA •Parlare di valutazione comporta la ricerca di metodologie interpretative che consentano a chi ha compiti formativi di interpretare vite, culture e mondi immediatamente incomprensibili e cognitivamente estranei. •Il soggetto in apprendimento diventa un soggetto da ascoltare, ha una storia cognitiva da raccontare, un romanzo di formazione che aiuta a comprendere il senso di quella storia. • La conversazione autobiografica della valutazione è una delle strade promettenti; la sua cultura è un “testo” da interpretare, se l’insegnante ha competenze etnografiche o ermeneutiche >>. C. Petracca Competenze e porfolio 9
  • 10. Valutazione RIFLESSIVA •Se il pensiero tende ad essere sempre più etnografico e negoziabile, i processi valutativi tendono ad essere sempre più idiografici, si affidano a tecniche narrative, interpretative e soprattutto riflessive. PROATTIVA Non solo assiste l’apprendimento, ma lo favorisce durante il processo, lo motiva all’origine. C. Petracca Competenze e porfolio 10
  • 11. L’EVOLUZIONE DOCIMOLOGICA NEGLI USA DAI TEST A SCELTA MULTIPLA A UNA MULTIPLA SCELTA DI TEST DA PERFORMANCE EVALUATION A AUTHENTIC EVALUATION C. Petracca Competenze e porfolio 11
  • 12. IL PARADIGMA INTEPRETATIVO GLI APPRENDIMENTI CONSEGUITI NON SONO SOLO UNA REALTA’ DA GIUDICARE (VALUTAZIONE SOMMATIVA) UNA REALTA’ DA SPIEGARE (VALUTAZIONE FORMATIVA) MA UNA REALTA’ DA COMPRENDERE E INTERPRETARE C. Petracca Competenze e porfolio 12
  • 13. Valutazione AUTENTICA O ALTERNATIVA •Movimento di pensiero che nasce negli Stati Uniti negli anni ’90 •Si contrappone alle prove tradizionali che hanno i seguenti limiti: a) non accertano quello che può essere definito “Apprendimento oltre”; b) si concentrano dell’appreso sulla restituzione c) accertano principalmente conoscenze e abilità d) non sono in grado di accertare le competenze e) ostacola l’autovalutazione. Competenze e porfolio C. Petracca 13
  • 14. Valutazione AUTENTICA O ALTERNATIVA •Ha le seguenti caratteristiche: La valutazione autentica si ha << quando ancoriamo il controllo al tipo di lavoro che persone concrete fanno piuttosto che solo sollecitare risposte facili da calcolare con risposte semplici. La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno appreso in situazioni che in modo considerevole li avvicinano a situazioni di adulti e se possono rinnovare nuove situazioni (Wiggins, 1998, p.21)>>[1]. C. Petracca Competenze e porfolio [1] 14
  • 15. Valutazione AUTENTICA O ALTERNATIVA •Ha le seguenti caratteristiche: La valutazione autentica, inoltre, persegue: << L’intento (…) di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale. La ‘valutazione autentica’ scoraggia le prove ‘carta e penna’ sconnesse dalle attività di insegnamento e di apprendimento che al momento avvengono. Nella ‘valutazione autentica’, c’è un intento personale, una ragione a impegnarsi, e un ascolto vero al di là delle capacità/doti dell’insegnante (Winograd & Perkins, 1996, I-8:2) >>[1] C. Petracca Competenze e porfolio [1] 15
  • 16. Valutazione AUTENTICA O ALTERNATIVA << l’utilizzazione di un approccio riflessivo nelle pratiche valutative consentirebbe di ridurre il ricorso a metodologie standardizzate e quantitative, ma si chiederà l’adozione di pratiche individuali, locali, particolari, specifiche, che hanno a che fare con elementi biografici ed autobiografici sul versante cognitivo, che raccontano la storia, narrano cioè i passi percorsi nella storia formativa, irrepetibile di un soggetto >>. (M. Comoglio) C. Petracca Competenze e porfolio 16
  • 17. Valutazione AUTENTICA O ALTERNATIVA << Non avendo prioritariamente lo scopo della classificazione o della selezione… cerca di promuovere e rafforzare tutti, dando opportunità a tutti di compiere azioni di qualità. Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di vedere a che punto stanno, di autovalutarsi, in conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli uni (gli insegnanti) per sviluppare la propria professionalità e gli altri ( gli studenti) per diventare autoriflessivi e assumersi il controllo del proprio apprendimento >>.(M. Comoglio) C. Petracca Competenze e porfolio 17
  • 18. ENTRIAMO NELLO SPECIFICO Competenza: “Utilizza correttamente gli strumenti di misura e controllo dell’impianto operando nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza” Microcompetenze: -sceglie lo strumento più opportuno per la misurazione delle grandezze coinvolte al fine di verificare il corretto funzionamento dell’impianto -utilizza correttamente e nel rispetto della normativa i principale strumenti di misura -evidenzia nel lavoro la conoscenza della fondamentale normativa nazionale ed europea relativa all’impiantistica industriale C. Petracca Competenze e porfolio 18
  • 19. OGNI MICROCOMPETENZA PUO’ ESSERE VALUTATA SECONDO QUATTRO LIVELLI DI SVILUPPO: -non è rilevabile -è rilevabile solo quando opera in affiancamento -è rilevabile solo quando opera in autonomia, ma solo in operazioni semplici -è presente quando opera sia nel caso di affiancamento, sia di autonomia Esempio Nuove Indicazioni C. Petracca Competenze e porfolio 19
  • 20. E’ FONDAMENTALE: -la costruzione di conoscenze e abilità SIGNIFICATIVE, STABILI, FRUIBILI -lo sviluppo di disposizioni interiori VALIDE E PRODUTTIVE MA È soprattutto la pratica, l’esercizio che ne sta alla base che regolano la crescita delle competenze. (situazioni di apprendimento-compiti di realtà) (pag. 97) C. Petracca Competenze e porfolio 20
  • 21. VALUTARE LE COMPETENZE SIGNIFICA VALUTARE I PROCESSI COGNITIVI, GLI SHEMI LOGICI, LE CONDOTTE COGNITIVE SOTTOSTANTI ALLO SVILUPPO DI DETERMINATE COMPETENZE. Ma per sua natura una competenza è una qualità personale interna NON DIRETTAMENTE OSSERVABILE. Ciò che possiamo cogliere è la sua manifestazione esterna, cioè l’abilità nel portare a termine validamente il compito assegnato, quindi la PRESTAZIONE C. Petracca Competenze e porfolio 21
  • 22. E’ DUNQUE POSSIBILE INFERIRE LA PRESENZA DI UNA COMPETENZA SULLA BASE DI UNA FAMIGLIA DI PRESTAZIONI E DI UN INSIEME DI COMPORTAMENTI CHE SVOLGONO IL RUOLO DI INDICATORI DI ESISTENZA E DI LIVELLO RAGGIUNTO. C. Petracca Competenze e porfolio 22
  • 24. ISTANZA SOGGETTIVA: -AUTOVALUTAZIONE (competenze autoregolative del proprio apprendimento-motivazione all’apprendimento) -AUTODESCRIZIONE -AUTOBIOGRAFIE STRUMENTI: -AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA -QUESTIONARI DI AUTOPERCEZIONE O AUTODESCRIZIONE C. Petracca Competenze e porfolio 24
  • 25. ISTANZA INTERSOGGETTIVA -OSSERVAZIONE SISTEMATICA STRUMENTI: -RUBRICA VALUTATIVA (Es: per assegnare un punteggio in una prova di matematica) -GRIGLIE DI VALUTAZIONE C. Petracca Competenze e porfolio 25
  • 26. ISTANZA OGGETTIVA: ANALISI DEI RISULTATI STRUMENTI: -COMPITI UNITARI DI REALTA’ -GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI C. Petracca Competenze e porfolio 26
  • 27. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Il riconoscimento di una competenza in uno studente come in un qualsiasi soggetto non è impresa facile, tuttavia la letteratura finora riconosce che tre sono le modalità attraverso cui si può pervenire alla valutazione delle competenze: • A. COMPITI DI REALTA’ • B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA • C. AUTOBIOGRAFIE C. Petracca Competenze e porfolio 27
  • 28. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. PROBLEMA N. 1: Quali sono le modalità e le procedure? NON PROVE STANDARDIZZATE … << Non è possibile valutare le competenze in modo standardizzato. Bisogna dunque abbandonare il compito scolastico classico come paradigma valutativo, rinunciare ad organizzare un “esame di competenze” mettendo tutti i “concorrenti” sulla stessa linea di partenza. Le competenze certamente si valutano, ma a seconda delle situazioni che fanno sì che, in rapporto ai casi, alcuni allievi siano più attivi di altri, poiché non tutti fanno la stessa cosa nello stesso momento. Al contrario, ognuno cerca di far vedere chiaramente ciò che sa fare, agendo, ragionando ad alta voce, prendendo iniziative e assumendo rischi. Questo permette, quando è necessario, per scopi formativi o certificativi, di individuare profili individualizzati di competenze>> . (Ph. Perrenoud) C. … MA Petracca COMPITI DI REALTA’ Competenze e porfolio 28
  • 29. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. COMPITI DI REALTA’: disciplinari o trasversali << Una competenza è definibile a partire dalla tipologia di compiti o attività che si devono svolgere validamente ed efficacemente. Esse, in base ai compiti per i quali sono richieste, possono essere più specificatamente legate ad una disciplina o materia di insegnamento, oppure avere carattere trasversale. In questo secondo caso i compiti hanno caratteristiche comuni quanto a conoscenze, abilità e disposizioni interne che devono essere attivate >> M. Pellerey C. Petracca Competenze e porfolio 29
  • 30. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. COMPITI DI REALTA’: complessità e novità << La complessità e novità del compito o delle attività da sviluppare caratterizzano anche la qualità e il livello della competenza implicata. Tali caratteristiche dipendono dall’età e dall’esperienza dello studente >> M. Pellerey C. Petracca Competenze e porfolio 30
  • 31. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. COMPITI DI REALTA’: risorse interne ed esterne << Tra le risorse che occorre saper individuare, utilizzare e coordinare occorre considerare non solo risorse interne, ma anche risorse esterne. Non si tratta solo di risorse di natura fisica o materiale come libri, strumenti di calcolo, computer, ma anche umana come il docente stesso, i compagni, altre persone che è possibile coinvolgere nella propria attività. >> M. Pellerey C. Petracca Competenze e porfolio 31
  • 32. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. COMPITI DI REALTA’: risorse interne ed esterne << Insomma, un’autentica competenza è la capacità di rispondere a delle situazioni complesse e inedite per mezzo di una combinazione nuova di procedure conosciute; e non soltanto di rispondere per mezzo di una procedura stereotipata a un segnale prestabilito >> B. Rey, 2003 pag. 109 C. Petracca Competenze e porfolio 32
  • 33. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE A. COMPITI DI REALTA’: risorse interne ed esterne << La pedagogia del progetto è favorevole all’acquisizione di competenze complesse, perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a cuore. Inoltre, i compiti da eseguire nel quadro di un progetto che sbocca su una situazione extrascolastica sono quasi sempre, dei compiti complessi. Non sono collegati, in modo evidente per l’allievo, a una disciplina scolastica >> B. Rey, 2003 C. Petracca Competenze e porfolio 33
  • 34. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA Limiti dei compiti di realtà: con i compiti di realtà noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito assegnato… << … di per sé non è sufficiente rilevare una singola prestazione positiva (o negativa) per poter certificare il possesso o meno di una competenza >> M. Pellerey MA … occorre disporre di un ventaglio più ampio di informazioni C. Petracca Competenze e porfolio 34
  • 35. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalità Le osservazioni sistematiche: A) permettono di rilevare il processo ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili… B) permettono di rilevare le competenze relazionali ossia i comportamenti nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la ricreazione, ecc. C. Petracca Competenze e porfolio 35
  • 36. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalità • • • • • • Le modalità di osservazione possono essere: più o meno strutturate più o meno partecipanti MA: devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) devono prendere in considerazione una pluralità di prestazioni C. Petracca Competenze e porfolio 36
  • 37. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativi • griglie strutturate che indicano il comportamento in modo globale • griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza (MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO SEMPRE) • griglie strutturate che indicano il comportamento con i livelli (A, B, C, D, E) C. Petracca Competenze e porfolio 37
  • 38. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/ AUTOVALUTAZIONE Limiti dell’osservazione: << Non consente di rilevare alcuni aspetti fondamentali dell’agire umano come: il senso o il significato dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli stati affettivi che l’hanno caratterizzato … Questo mondo interiore è assai incidente sul piano del processo educativo e molto poco visibile e osservabile dall’esterno>> (M. Pellerey ) (la parte sommersa dell’iceberg) C. Petracca Competenze e porfolio 38
  • 39. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/ AUTOVALUTAZIONE: • Far raccontare le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito • Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti • Far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato Biografia linguistica Biografia matematica C. Petracca Competenze e porfolio 39
  • 40. UN DOSSIER PER L’APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA Una possibile struttura -LA MIA ESPERIENZA LINGUISTICA (per raccogliere elementi su cosa ti piace ascoltare leggere scrivere parlare, con chi e in quali occasioni fuori e dentro la scuola) -CHE COSA STO IMPARANDO (per registrare il tuo processo di apprendimento linguistico in modo strutturato, con schede, e in modo più libero, col diario) -CHE COSA HO PRODOTTO (per scegliere e raccogliere nel tuo dossier lavori, prove, letture, altri materiali che giudichi importanti per il tuo apprendimento linguistico) -VALUTARSI E VALUTARE (per valutare da te stesso/a che cosa hai imparato con le attività proposte e come si sono sviluppate le tue competenze linguistiche) C. Petracca Competenze e porfolio 40
  • 41. PORTFOLIO PER CAPIRE CONCLUSIONE << Come ho già rilevato, dobbiamo certamente evitare di permettere che le nostre idee sull’educazione siano controllate dalla nostra capacità tecnica di misurare quello che facciamo. Sarebbe un brutto giorno, per noi tutti, quello in cui insegnassimo soltanto ciò che è legato a risultati comportamentali facilmente discernibili. In questo caso, avremmo rinunciato al fatto che i nostri studenti sappiano qualcosa e vi credano. Avremmo rinunciato a parlare della maggior parte di quello che distingue l’educazione umana dall’ammaestramento degli animali>> (N Postman) C. Petracca Competenze e porfolio 41
  • 42. Valutazione competenze BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO A.M. AIELLO, La competenza, Il Mulino, Bologna, 2002 G. Bertagna, Valutare tutti, valutare ciascuno, Editrice La Scuola, Brescia, 2004 F. CAMBI, Saperi e competenze, Laterza, Bari, 2004 M. CASTOLDI, Potfolio a scuola, La Scuola, Brescia, 2005 P.CATTANEO, D, CUCCHIARA, A.M. DI FALCO, T. MAGLIA, Portfolio competenze dello studente,in <<Scuolainsieme>>, dossier, n. 23, 2004 G.CERINI,M.SPINOSI (a cura di), Voci della scuola,Tecnodid, Napoli, 2003 M. CERVELLATI, Il portfolio: strumento di personalizzazione, in <<Bambini>>, ottobre, 2003 M. COMOGLIO, Insegnare e apprendere con il portfolio, Fabbri Editori, 2003 M. COMOGLIO, Il Potfoglio: strumento di valutazione autentica, in <<Orientamenti pedagogici>>, n.2, 2002 M. COMOGLIO, La “ valutazione autentica”, in <<Orientamenti pedagogici>>, n.1, 2002 M.COMOGLIO, Portfolio degli studenti, in G.CERINI,M.SPINOSI (a cura di), Voci della scuola,Tecnodid, Napoli, 2003 D. CRISTANINI, Le competenze e il portfolio, in <<L’educatore>>, n. 4, 2002 ISFOL, Apprendimento di competenze strategiche, F. Angeli, Milano, 2004, A. MONASTA, Organizzazione del sapere, discipline e competenze, Carocci, Roma, 2002 PH. PERRENOUD, Costruire competenze a partire dalla scuola, Anicia, Roma, 2000 M. PELLEREY, Le competenze individuali e il Portfolio, ETAS, Milano, 2004 C. PETRACCA, Progettare per competenze. Verso i piani di studio personalizzati, Elmedi, Milano, 2003 C. PETRACCA, Progettare per competenze in <<Dirigenti scuola>>, n. 7, 2004 C. PETRACCA, Guida alla nuova scuola, Elmedi, Milano, 2004 C. PETRACCA, Cultura della valutazione:competenze e portfolio in M. SPINOSI, G. CERINI, Il nuovo sistema di valutazione tra standard e portfolio,in <<Notizie della scuola>>, inserto n. 13, 2004 C. PETRACCA, Guida al portfolio, Elmedi, Milano, 2005 B. REY, Ripensare le competenze trasversali, Franco Angeli, Milano, 2003 M. SPINOSI, Valutazione e portfolio, Tecnodid Editrice, Napoli, 2005 C. TORRIGIANI, I. van der Vliet, Formazione integrata e competenze, Carocci, Roma, 2002 C. Petracca Competenze e porfolio 42