Report sul libro di Federico Guerrini, Content Curation. Come selezionare, gestire e condividere i contenuti in rete, Hoepli, Milano, 2015
Nell’ambito della strategia dei contenuti (Content Strategy), la creazione di contenuti originali (Content Creation) riveste un ruolo fondamentale. Non meno importante è tuttavia la cura (curatela) dei contenuti (Content Curation), che consiste nella citazione, nell’attribuzione di nuovo senso e nella diffusione di contenuti esistenti, realizzati da noi (nel qual caso si parla di Repurposing) e/o da parti terze.
Inoltre, attività e strumenti di Content Curation possono risultare molto utili anche in fase di ascolto della rete, per tenere monitorato il nostro settore di attività: che cosa dicono esperti, concorrenti, blogger e influencer, clienti, ecc.
Argo CMS – Come riusare manualmente contenuti all’interno di documenti distinti
Introduzione alla Content curation
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Presentazione del bel libro che Federico
Guerrini dedica alla Content Curation
Report sul libro di Federico Guerrini, Content Curation. Come selezionare, gestire e
condividere i contenuti in rete, Hoepli, Milano, 2015
Nell’ambito della strategia dei contenuti (Content Strategy), la creazione di contenuti originali (Content
Creation) riveste un ruolo fondamentale. Non meno importante è tuttavia la cura (curatela) dei contenuti
(Content Curation), che consiste nella citazione, nell’attribuzione di nuovo senso e nella diffusione di
contenuti esistenti, realizzati da noi (nel qual caso si parla di Repurposing) e/o da parti terze.
Inoltre, attività e strumenti di Content Curation possono risultare molto utili anche in fase di ascolto della
rete, per tenere monitorato il nostro settore di attività: che cosa dicono esperti, concorrenti, blogger e
influencer, clienti, ecc.
Rispetto all’aggregazione di contenuti – in cui filtri automatici selezionano fonti e contenuti in base a criteri
preimpostati –, nella Content Curation il fattore umano è determinante. Il curatore è un collezionista che,
a partire dal suo personale punto di vista, seleziona, mixa, commenta e diffonde contenuti, creando valore
aggiunto grazie alla collocazione delle citazioni in un nuovo contesto narrativo, rilevante per il suo pubblico
di riferimento e rispondente alle sue esigenze informative.
Guerrini suggerisce alcuni strumenti utili per selezionare fonti e contenuti da curare:
• Google Alerts e Talkwalker Alerts (specializzato su forum e blog)
• Applicazioni per la gestione di feed, come Feedly, Inoreader e Feedspot
• Twitter per ricerche in tempo reale tramite parole chiave o hashtag. Utili possono rivelarsi le funzioni
del motore di ricerca avanzato https://twitter.com/search-advanced
• Facebook può essere utilizzato come aggregatore, iscrivendoci a profili e pagine di interesse per
riceverne gli aggiornamenti sulla nostra bacheca
• Aggregatori automatici, come Flipboard, Prismatik e Swayy, che automatizzano le attività che nella
gestione dei feed è necessario compiere manualmente.
Una volta individuato un ventaglio di fonti e di contenuti rilevanti, il curatore:
• Verifica i contenuti
• Organizza e classifica i contenuti in base ai propri criteri
• Estrae dai contenuti originali le citazioni (ovvero i brani) da curare
• Esegue montaggio, nuova contestualizzazione e commento dei contenuti
• Diffonde presso il suo pubblico di riferimento il risultato della curatela.
Guerrini suggerisce alcuni strumenti utili per supportare le varie fasi dell’attività di curatela:
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• Blog. Vi sono alcune applicazioni utilizzabili per estrarre contenuti rilevanti da curare all’interno dei
post, per esempio: Pressthis, plugin per WordPress e Zemanta, disponibile come plugin per WordPress,
per altri CMS web e per i browser
• Social network. Oltre a Tumblr, l’applicazione List.ly per Twitter permette di creare e condividere liste,
anche se in questo caso la focalizzazione su montaggio e commento delle citazioni viene meno.
Pinterest permette di creare, commentare e condividere gallerie di immagini tematiche. Va tenuto
presente che Pinterest è un social network incentrato su immagini di qualità, frequentato all’80% dal
pubblico femminile e che rappresenta uno dei maggiori generatori di traffico verso i siti
• Piattaforme dedicate alla Content Curation, che integrano le funzioni di reperimento di fonti e
contenuti, estrazione e classificazione dei contenuti rilevanti, commento, pubblicazione, condivisione,
interazione e invio di newsletter. Fra le piattaforme citate da Guerrini vi sono Soop.it, Rebel Mouse e
Peartrees; Paper.li e Flipboard sono applicazioni che permettono di creare un proprio magazine,
aggregando contenuti, ma anche in questo caso la focalizzazione su montaggio e commento delle
citazioni viene meno. Particolarmente interessante è Storify, incentrato sullo storytelling: permette di
montare i frammenti di contenuto intorno a un nucleo narrativo (tematico, cronologico), in grado di
produrre valore aggiunto. Gli “storify” possono essere inglobati in siti e blog. Storify, grazie alla
funzione Publicize, può inviare una notifica all’autore citato, permettendoci di entrare potenzialmente
in contatto con referenti di valore nel nostro settore. Esempi dell’uso di Storify: nel 2013, in occasione
del lancio di Windows Phone, Microsoft ha raccolto in uno storify gli User Generated Content relativi
alle 5 funzioni più apprezzate del sistema; Cisco ha utilizzato Storify per raggruppare e archiviare le
conversazioni su Twitter relative all’Internet delle Cose (IoT – Internet of Things)
• Newsletter.
Per corredare i nostri post di immagini e infografiche, Guerrini suggerisce alcuni strumenti per la ricerca di
immagini libere: Google (Strumenti di ricerca > Diritti di utilizzo); Bing USA (ricerca per licenza Creative
Commons); Flickr (https://www.flickr.com/photos/creative-commons);
http://search.creativecommons.org/; http://openphoto.net/; http://easel.ly/ (applicazione web per
realizzare infografiche); http://visual.ly/ (applicazione web per acquistare infografiche da utilizzare).
Molto interessante il capitolo che Guerrini dedica alla Content Curation in ambito aziendale.
Guerrini suggerisce alle aziende di affiancare le attività di curatela alla creazione di contenuti originali. La
cura di contenuti può avere finalità di auto-formazione, di divulgazione (informazione e formazione del
pubblico di destinazione) e di conservazione (archiviazione di contenuti: “Il semplice fatto di aggregare …
contenuti dispersi e in costante aggiornamento come i tweet, rende possibile ricostruire conversazioni
online ed eventi che altrimenti andrebbero persi irrimediabilmente nel flusso”).
La curatela può rivolgersi a contenuti realizzati da parti terze oppure auto-prodotti, nel qual caso prende il
nome di Repurposing. In ambito aziendale il Repurposing è particolarmente rilevante, perché può essere
utilizzato per rimodulare i contenuti:
• Per un pubblico diverso
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• In una forma diversa (ricavando, per esempio, da una serie di post un e-book, un’infografica, un testo,
ecc.)
• In base a un diverso criterio di aggregazione (tematico o cronologico)
• Attraverso un canale di diffusione diverso (tenendo in considerazione che ogni social network ha una
propria grammatica)
• In funzione di conservazione e archiviazione.
Oltre all’uso aziendale della Content Curation Guerrini analizza l’applicazione della Content Curation al
settore dell’istruzione, del giornalismo e delle organizzazioni no profit.
L’ultima parte del libro è dedicata al Decalogo del curatore. Ecco alcuni suggerimenti di Guerrini:
• Attingere da più fonti per una maggiore ricchezza di punti di vista
• Linkare in posizione di preminenza la fonte originale, senza usare l’opzione no-follow per i link
• Citare solo frammenti del contenuto originale. Il nostro commento deve superare in ampiezza la
citazione. In caso di dubbio, contattare l’autore – una possibilità in più per instaurare una relazione con
esperti del nostro settore
• Il nostro commento dovrebbe dare una nuova chiave di lettura alla citazione o al montaggio di
citazioni, creando così valore aggiunto per noi e il nostro pubblico. Per esempio, possiamo mettere in
luce un aspetto poco trattato dall’autore oppure contestualizzare il tema in un orizzonte più vasto o
diverso
• Cambiare titolo rispetto al contenuto originale, inserendo parole chiave in grado di valorizzare il nostro
punto di vista.
Per maggiori informazioni, chiamateci allo 045 6152381 oppure scriveteci a info@keanet.it!
Autore: Petra Dal Santo (dalsanto@keanet.it)
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