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                                                                                        newsletter 22 marzo 2011




                       FUKUSHIMA,€MOLTO SU CUI RIFLETTERE
                       Quando si è pensato al profilo editoriale di questa newsletter l’idea era €di rimanere
                       strettamente focalizzati sui temi business evitando di farsi coinvolgere dalla cronaca o
                       dagli inevitabili risvolti€politici della green economy. Ma ci sono dei momenti in cui
                       quello che accade attorno a noi è talmente potente e sconvolgente che risulta
                       impossibile far finta di niente. Già nell’ultima edizione si era fatto un riferimento alla
     Mario Iesari€di
     GreenActions      dipendenza “geopolitica” nei confronti dei paesi produttori di petrolio. Ma certamente
                       nessuno avrebbe mai immaginato di fare i conti con quello che sta€ succedendo in
                       Giappone. Terremoto, maremoto, catastrofe nucleare … cosa altro potrebbe accadere?
                       Credo che ognuno di noi sia stato toccato nel profondo dalla successione degli eventi.
                       Certo l’innesco di questa tragedia non ha niente a che fare con le nostre responsabilità,
                       anzi sappiamo bene cosa sarebbe potuto accadere in un paese diverso dall’avanzato ed
                       organizzato Giappone. E’ indubbio però che gli effetti successivi, dal rischio nucleare al
                       black out energetico e logistico fanno riflettere tantissimo su come la nostra società è
                       organizzata e sulla sua capacità di adattamento all’ambiente circostante.€L’obiettivo
                       esaltante e presuntuoso di padroneggiare e “sottomettere” la natura ci ha spinto verso
                       un modello di sviluppo “muscolare”: sempre più grossi, sempre più forti , più
                       concentrati...e più bisognosi di energia e delle altre risorse. Una scommessa€che, lo
                       abbiamo capito ormai, non riusciremo a vincere. Non riusciremo mai ad essere del
                       tutto€al sicuro puntando sulla forza€ ma€forse potremmo ottenere più risultati€ con un
                       sistema€ leggero e flessibile che cresce in armonia con madre natura. Più efficienti
                       e€moderati nel consumo delle risorse e più distribuiti nella loro produzione. Suona un po’
                       teatrale, ma nel corso dell'ultimo grande cambiamento epocale€i grossi dinosauri sono
                       scomparsi mentre i piccoli mammiferi riuscivano a sopravvivere!
                       Oggi avremmo dovuto parlare anche della Giornata Mondiale dell’Acqua che sarà
                       celebrata il 22 Marzo. L’acqua, una risorse che molte aziende stanno cominciando a
                       considerare nei loro piani di azione e nei loro conti economici. L’acqua, che farebbe
                       tanto comodo per spegnere quelle maledette barre radioattive nel Nord del Giappone!



                       DISTRIBUZIONE: TOUCH SCREEN NEI SUPERMERCATI PER MONITORARE IL CONSUMO DI
                       ENERGIA
                       E’ un’idea di Tesco, una delle principali catene di supermarket in Gran Bretagna. Al
                       fine di coinvolgere i dipendenti nella riduzione dei consumi e dell’impronta
                       carbonica degli store, saranno installati in 500 punti vendita della catena dei
                       monitor “touch screen” per il controllo dei consumi energetici in tempo reale.
                       I monitor verranno posizionati nelle aree dedicate allo staff e non saranno quindi visibili
                       ai clienti dei negozi. In questo modo i dipendenti potranno facilmente rendersi conto di
                       quali reparti del supermercato stanno consumando la maggiore quantità di energia (ad
                       esempio per il riscaldamento o l’illuminazione) e di conseguenza attivarsi in tempo reale
                       per la sua riduzione. Il progetto è stato già testato in nove dei supermercati appartenenti
                       alla catena nei quali si è rilevata, durante il periodo di prova, una diminuzione dei
                       consumi di energia del 2-3%. Con l’incremento dei punti vendita monitorati, Tesco conta
                       di ridurre di 23.000 tonnellate le sue emissioni di CO2. Ma questo non è l’unico beneficio
                       all’ambiente derivante dal nuovo sistema. Esso ridurrà anche l’utilizzo della carta
                       utilizzata negli uffici dei supermarket Tesco in quanto non sarà più necessario stampare
                       report dettagliati relativi al consumo di energia. Per l’implementazione di questo




http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173                                                          22/03/2011
Greenactions - opportunità di innovazione                                                              Pagina 2 di 4



                    progetto, Tesco ha vinto il premio “Programma dell’anno per la riduzione dei consumi
                    energetici” del Platts Global Energy Awards di New York. Per conoscere tutte le
                    iniziative “verdi” di Tesco, click su: www.tesco.com


                    EFFICIENZA: IL WEB 2.0 SI OCCUPA ANCHE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI
                    “Trasforma i tuoi rifiuti in risorse” è questo l’headline di RecycleMatch, il nuovo
                    sito che mette in contatto aziende che vogliono disfarsi degli scarti di produzione
                    evitando di conferirli in discarica ed aziende che potrebbero invece utilizzarli nei
                    loro processi produttivi, riciclandoli. Vediamo come funziona.
                    Recyclematch (www.recyclematch.com) è un mercato virtuale B2B. Permette alle
                    aziende di vendere, acquistare o regalare grandi quantitativi di rifiuti tra i quali plastica,
                    tessili, carta, sostanze chimiche, alimentari, metalli e materiali da costruzione. Le
                    aziende venditrici possono inserire in maniera anonima nel sito la lista dei materiali di
                    cui vorrebbero disfarsi. I potenziali acquirenti interessati a riutilizzare o a riciclare gli
                    stessi possono fare domande, chiedere l’invio di campioni di materiale e fare offerte per
                    l’acquisto. Le aziende venditrici potranno quindi scegliere tra le varie offerte in base al
                    loro valore, ma anche tenendo in considerazione fattori come l’uso che l’acquirente farà
                    dei rifiuti o la distanza che essi dovranno percorrere per raggiungere il nuovo
                    utilizzatore. RecycleMatch riceve un 5% di commissione sul valore della merce venduta
                    attraverso il sito. Anche in caso di cessione gratuita, l’azienda che offre i suoi rifiuti,
                    oltre ad generare un beneficio all’ambiente, ci guadagna. Non paga infatti in questo
                    modo il costo del conferimento in discarica che in USA è pari in media a 45$ per
                    tonnellata.


                    MARKETING:       QUANDO      LA     CONFUSIONE       DELLE     ECO-ETICHETTE        DIVENTA
                    UN'OPPORTUNITA' PER RAFFORZARE LA MARCA
                    L’industria chimica BASF ha lanciato un sito web per aiutare tutti gli interessati a
                    trovare le soluzioni ricercate€nel mare affollato delle ecolabels e delle
                    certificazioni. A tale proposito l’EcoLabels Index ha appena€quantificato l'esistenza
                    di €378 certificazioni ambientali in 211 paesi e 25 settori industriali.
                    Lo strumento proposto da BASF ha un nome è il Select Ecolabel Manager. Si tratta di un
                    database progettato per la gestione delle etichette ecologiche, delle comunicazioni
                    ambientali, delle directory e dei sistemi di classificazione. Lo strumento sarà
                    particolarmente utile alle organizzazioni governative, ai grandi distributori, alle
                    associazioni commerciali e alle organizzazioni terze parti che oggi hanno a che fare con
                    le centinaia di etichette e certificazioni ambientali. In particolare le aziende che
                    utilizzeranno il sito BASF potranno€ valutare i loro prodotti sulla base delle richieste del
                    sistema di certificazione considerato. Lo strumento attualmente contiene i dati di 100
                    programmi ambientali operanti in Nord America, come i due sistemi per l’edilizia LEED e
                    Built Green Canada, ma€ il piano è di integrare sistemi di certificazione ambientali
                    presenti nel resto del mondo. In tema di Green Marketing altri tentativi di
                    razionalizzazione arrivano dalle istituzioni pubbliche dei principali paesi. Negli Stati uniti
                    la Federal Trade Commission sta aggiornando gli standard delle Green Guide mentre in
                    Gran Bretagna il governo ha rilasciato le nuove linee guida per le comunicazioni
                    ambientali.
                    Gli interessati al progetto BASF €possono richiedere l’accesso al Database Select sul sito
                    www.selectecolabels.com


                    ECODESIGN: UNA NUOVA LINEA DI ABBIGLIAMENTO SOSTENIBILE PER H&M
                    H&M ha annunciato per questa primavera il debutto di una linea di prodotti green.
                    Il suo nome è Conscious Collection, destinata a uomini donne e bambini. I materiali
                    utilizzati includono fibre organiche e riciclate e sarà posta in vendita nei negozi
                    della marca a partire dal 14 aprile.
                    I capi della collezione includono camicette, tuniche, t-shirt, abiti e saranno realizzati
                    con lino organico, poliestere riciclato dal PET delle bottiglie, scarti di tessuti ed un
                    nuovo materiale il Tencel. Si tratta di una fibra rinnovabile, a base di seta, che viene
                    realizzata con il minimo impatto ambientale. Ovviamente per quanto riguarda il design la
                    nuova linea di prodotti sostenibili non rinuncia al rispetto dei canoni della moda attuale.
                    La sperimentazione di molti nuovi materiali rende la proposta di H&M particolarmente
                    attesa perché è in grado di andare al di là della ormai tradizionale offerta di prodotti a
                    base di cotone organico. Appena un mese fa l’azienda aveva presentato una linea di
                    prodotti chiamata Waste che è interamente realizzata con gli scarti della collezione
                    Lanvin. Vale la pena ricordare che la coscienza ambientale di H&M è probabilmente il
                    risultato delle grandi contestazioni ricevute nel corso del 2010 quando l’azienda era
                    stata scoperta a distruggere gli invenduti delle nuove collezioni! Una situazione che non
                    si dovrebbe ripetere più dopo la promessa della grande catena di distribuzione di donare
                    gli invenduti alle organizzazioni di carità.




http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173                                                         22/03/2011
Greenactions - opportunità di innovazione                                                               Pagina 3 di 4



                    MARKETING: COMPONENTI DEI DETERSIVI, ANCHE CLOROX FA CHIAREZZA
                    Un nuovo caso di informazioni trasparenti€relative ai€€componenti chimici dei
                    prodotti si aggiunge a quelli già conosciuti€di Johnson& Johnson e 7th Generation.
                    Parliamo di Clorox, azienda americana produttrice di detergenti e disinfettanti per
                    la pulizia della casa. La società ha recentemente annunciato che renderà pubblici
                    tutti i componenti (compresi conservanti, coloranti e fragranze) utilizzati per la
                    realizzazione dei suoi prodotti.
                    La decisione non è altro che la parte finale del programma “Clorox Ingredients Inside”
                    che€è stato€intrapreso qualche anno fa proprio con la finalità di fare progressivamente
                    chiarezza€ sulle sostanze chimiche usate dall'azienda. Già in passato infatti€Clorox aveva
                    reso pubblici i componenti€presenti nei prodotti della sua linea verde Greenworks. Le
                    etichette poste sulle confezioni di tutti i detergenti di Clorox€inviteranno i consumatori a
                    visitare€il sito www.cloroxcsr.com dove sarà presente la lista dei componenti in ordine
                    alfabetico e€ l’indicazione del nome chimico di ogni ingrediente e del numero di registro
                    Chemical Abstracts Service. Da parte dell’azienda sono state inoltre prese misure anche
                    nei confronti dei suoi fornitori di fragranze. Clorox acquisterà quest’ultime solo se prive
                    di sostanze come alchilfenoli e ftalati. Maggiori informazioni su: www.cloroxcsr.com


                    VUOI COMUNICARE I VANTAGGI AMBIENTALI DEI TUOI PRODOTTI IN€MANIERA
                    VINCENTE?€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€
                    Noi di Greenactions siamo in grado di realizzare lo strumento più idoneo:€la
                    Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Misura, Conosci€e Comunica i vantaggi
                    competitivi ambientali dei tuoi prodotti in modo€chiaro, completo ed inattaccabile.
                    Contattaci !



                    LE AZIENDE DI FRONTE AL CAMBIAMENTO
                    Il documento che mettiamo a vostra disposizione questa settimana è una interessante ed
                    autorevole ricerca realizzata in collaborazione da MIT Sloan Management Review e da
                    Boston Consulting Group. Sono stati coinvolti 3500 manager di tutto il mondo per fare
                    il punto della situazione su motivazioni, impegni e prospettive riguardanti l’introduzione
                    di pratiche sostenibili nelle strategie aziendali. La ricerca relativa al 2010€ è alla seconda
                    edizione. Il dato più significativo ci mostra che, con la parziale uscita dalla crisi, sono
                    aumentate considerevolmente le imprese che dichiarano di incrementare i loro
                    investimenti in sostenibilità. Erano solo il 29% nel 2009 e oggi sono quasi il 60%. Un
                    trend quindi chiaramente in crescita rispetto al quale la ricerca€individua due
                    atteggiamenti fortemente differenti.€Un gruppo di€aziende€ hanno abbracciato€in
                    maniera convinta€la causa della sostenibilità ed altre invece hanno una posizione di
                    “cauta adozione”. In cosa differiscono ? Le prime hanno una€ visione molto più orientata
                    al lungo periodo e considerano la sostenibilità come un valore stabile mentre le seconde
                    guardano al breve periodo e€riconoscono i vantaggi di efficienza e riduzione costi delle
                    pratiche green. Chi ha abbracciato la sostenibilità invece è convinto di più degli effetti
                    relativi alla reputazione del Brand, alla acquisizione di vantaggi competitivi e di nuovi
                    clienti.€Per saperne di più potete scaricare la ricerca qui. Buona lettura.



                    FA LA COSA GIUSTA! - Fiera Milanocity, 25-27 Marzo 2011
                    Dal 25 al 27 marzo 2011 torna a Milano Fa' la cosa giusta! La fiera nazionale del consumo
                    critico e degli stili di vita sostenibili. Protagonista di quest'anno sarà l'alimentazione con
                    la sezione speciale "Mangia come parli”. Maggiori info su: falacosagiusta.terre.it




                    L'ORA DELLA TERRA - 26 Marzo 2011
                    Promossa dal WWF contro i cambiamenti climatici, l’ Earth Hour 2011 simbolicamente
                    scatterà il 26 marzo 2011, dalle 20.30 alle 21.30, quando si spegneranno in tutto il
                    mondo le luci di monumenti, luoghi di interesse, uffici pubblici e privati, abitazioni.€ Info
                    su: www.wwf.it/oradellaterra/




http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173                                                           22/03/2011
Greenactions - opportunità di innovazione                                                       Pagina 4 di 4




     GREENACTIONS Via Silone, 35 - Macerata
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News Ga35 22 03 2011

  • 1. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 1 di 4 newsletter 22 marzo 2011 FUKUSHIMA,€MOLTO SU CUI RIFLETTERE Quando si è pensato al profilo editoriale di questa newsletter l’idea era €di rimanere strettamente focalizzati sui temi business evitando di farsi coinvolgere dalla cronaca o dagli inevitabili risvolti€politici della green economy. Ma ci sono dei momenti in cui quello che accade attorno a noi è talmente potente e sconvolgente che risulta impossibile far finta di niente. Già nell’ultima edizione si era fatto un riferimento alla Mario Iesari€di GreenActions dipendenza “geopolitica” nei confronti dei paesi produttori di petrolio. Ma certamente nessuno avrebbe mai immaginato di fare i conti con quello che sta€ succedendo in Giappone. Terremoto, maremoto, catastrofe nucleare … cosa altro potrebbe accadere? Credo che ognuno di noi sia stato toccato nel profondo dalla successione degli eventi. Certo l’innesco di questa tragedia non ha niente a che fare con le nostre responsabilità, anzi sappiamo bene cosa sarebbe potuto accadere in un paese diverso dall’avanzato ed organizzato Giappone. E’ indubbio però che gli effetti successivi, dal rischio nucleare al black out energetico e logistico fanno riflettere tantissimo su come la nostra società è organizzata e sulla sua capacità di adattamento all’ambiente circostante.€L’obiettivo esaltante e presuntuoso di padroneggiare e “sottomettere” la natura ci ha spinto verso un modello di sviluppo “muscolare”: sempre più grossi, sempre più forti , più concentrati...e più bisognosi di energia e delle altre risorse. Una scommessa€che, lo abbiamo capito ormai, non riusciremo a vincere. Non riusciremo mai ad essere del tutto€al sicuro puntando sulla forza€ ma€forse potremmo ottenere più risultati€ con un sistema€ leggero e flessibile che cresce in armonia con madre natura. Più efficienti e€moderati nel consumo delle risorse e più distribuiti nella loro produzione. Suona un po’ teatrale, ma nel corso dell'ultimo grande cambiamento epocale€i grossi dinosauri sono scomparsi mentre i piccoli mammiferi riuscivano a sopravvivere! Oggi avremmo dovuto parlare anche della Giornata Mondiale dell’Acqua che sarà celebrata il 22 Marzo. L’acqua, una risorse che molte aziende stanno cominciando a considerare nei loro piani di azione e nei loro conti economici. L’acqua, che farebbe tanto comodo per spegnere quelle maledette barre radioattive nel Nord del Giappone! DISTRIBUZIONE: TOUCH SCREEN NEI SUPERMERCATI PER MONITORARE IL CONSUMO DI ENERGIA E’ un’idea di Tesco, una delle principali catene di supermarket in Gran Bretagna. Al fine di coinvolgere i dipendenti nella riduzione dei consumi e dell’impronta carbonica degli store, saranno installati in 500 punti vendita della catena dei monitor “touch screen” per il controllo dei consumi energetici in tempo reale. I monitor verranno posizionati nelle aree dedicate allo staff e non saranno quindi visibili ai clienti dei negozi. In questo modo i dipendenti potranno facilmente rendersi conto di quali reparti del supermercato stanno consumando la maggiore quantità di energia (ad esempio per il riscaldamento o l’illuminazione) e di conseguenza attivarsi in tempo reale per la sua riduzione. Il progetto è stato già testato in nove dei supermercati appartenenti alla catena nei quali si è rilevata, durante il periodo di prova, una diminuzione dei consumi di energia del 2-3%. Con l’incremento dei punti vendita monitorati, Tesco conta di ridurre di 23.000 tonnellate le sue emissioni di CO2. Ma questo non è l’unico beneficio all’ambiente derivante dal nuovo sistema. Esso ridurrà anche l’utilizzo della carta utilizzata negli uffici dei supermarket Tesco in quanto non sarà più necessario stampare report dettagliati relativi al consumo di energia. Per l’implementazione di questo http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
  • 2. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 2 di 4 progetto, Tesco ha vinto il premio “Programma dell’anno per la riduzione dei consumi energetici” del Platts Global Energy Awards di New York. Per conoscere tutte le iniziative “verdi” di Tesco, click su: www.tesco.com EFFICIENZA: IL WEB 2.0 SI OCCUPA ANCHE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI “Trasforma i tuoi rifiuti in risorse” è questo l’headline di RecycleMatch, il nuovo sito che mette in contatto aziende che vogliono disfarsi degli scarti di produzione evitando di conferirli in discarica ed aziende che potrebbero invece utilizzarli nei loro processi produttivi, riciclandoli. Vediamo come funziona. Recyclematch (www.recyclematch.com) è un mercato virtuale B2B. Permette alle aziende di vendere, acquistare o regalare grandi quantitativi di rifiuti tra i quali plastica, tessili, carta, sostanze chimiche, alimentari, metalli e materiali da costruzione. Le aziende venditrici possono inserire in maniera anonima nel sito la lista dei materiali di cui vorrebbero disfarsi. I potenziali acquirenti interessati a riutilizzare o a riciclare gli stessi possono fare domande, chiedere l’invio di campioni di materiale e fare offerte per l’acquisto. Le aziende venditrici potranno quindi scegliere tra le varie offerte in base al loro valore, ma anche tenendo in considerazione fattori come l’uso che l’acquirente farà dei rifiuti o la distanza che essi dovranno percorrere per raggiungere il nuovo utilizzatore. RecycleMatch riceve un 5% di commissione sul valore della merce venduta attraverso il sito. Anche in caso di cessione gratuita, l’azienda che offre i suoi rifiuti, oltre ad generare un beneficio all’ambiente, ci guadagna. Non paga infatti in questo modo il costo del conferimento in discarica che in USA è pari in media a 45$ per tonnellata. MARKETING: QUANDO LA CONFUSIONE DELLE ECO-ETICHETTE DIVENTA UN'OPPORTUNITA' PER RAFFORZARE LA MARCA L’industria chimica BASF ha lanciato un sito web per aiutare tutti gli interessati a trovare le soluzioni ricercate€nel mare affollato delle ecolabels e delle certificazioni. A tale proposito l’EcoLabels Index ha appena€quantificato l'esistenza di €378 certificazioni ambientali in 211 paesi e 25 settori industriali. Lo strumento proposto da BASF ha un nome è il Select Ecolabel Manager. Si tratta di un database progettato per la gestione delle etichette ecologiche, delle comunicazioni ambientali, delle directory e dei sistemi di classificazione. Lo strumento sarà particolarmente utile alle organizzazioni governative, ai grandi distributori, alle associazioni commerciali e alle organizzazioni terze parti che oggi hanno a che fare con le centinaia di etichette e certificazioni ambientali. In particolare le aziende che utilizzeranno il sito BASF potranno€ valutare i loro prodotti sulla base delle richieste del sistema di certificazione considerato. Lo strumento attualmente contiene i dati di 100 programmi ambientali operanti in Nord America, come i due sistemi per l’edilizia LEED e Built Green Canada, ma€ il piano è di integrare sistemi di certificazione ambientali presenti nel resto del mondo. In tema di Green Marketing altri tentativi di razionalizzazione arrivano dalle istituzioni pubbliche dei principali paesi. Negli Stati uniti la Federal Trade Commission sta aggiornando gli standard delle Green Guide mentre in Gran Bretagna il governo ha rilasciato le nuove linee guida per le comunicazioni ambientali. Gli interessati al progetto BASF €possono richiedere l’accesso al Database Select sul sito www.selectecolabels.com ECODESIGN: UNA NUOVA LINEA DI ABBIGLIAMENTO SOSTENIBILE PER H&M H&M ha annunciato per questa primavera il debutto di una linea di prodotti green. Il suo nome è Conscious Collection, destinata a uomini donne e bambini. I materiali utilizzati includono fibre organiche e riciclate e sarà posta in vendita nei negozi della marca a partire dal 14 aprile. I capi della collezione includono camicette, tuniche, t-shirt, abiti e saranno realizzati con lino organico, poliestere riciclato dal PET delle bottiglie, scarti di tessuti ed un nuovo materiale il Tencel. Si tratta di una fibra rinnovabile, a base di seta, che viene realizzata con il minimo impatto ambientale. Ovviamente per quanto riguarda il design la nuova linea di prodotti sostenibili non rinuncia al rispetto dei canoni della moda attuale. La sperimentazione di molti nuovi materiali rende la proposta di H&M particolarmente attesa perché è in grado di andare al di là della ormai tradizionale offerta di prodotti a base di cotone organico. Appena un mese fa l’azienda aveva presentato una linea di prodotti chiamata Waste che è interamente realizzata con gli scarti della collezione Lanvin. Vale la pena ricordare che la coscienza ambientale di H&M è probabilmente il risultato delle grandi contestazioni ricevute nel corso del 2010 quando l’azienda era stata scoperta a distruggere gli invenduti delle nuove collezioni! Una situazione che non si dovrebbe ripetere più dopo la promessa della grande catena di distribuzione di donare gli invenduti alle organizzazioni di carità. http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
  • 3. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 3 di 4 MARKETING: COMPONENTI DEI DETERSIVI, ANCHE CLOROX FA CHIAREZZA Un nuovo caso di informazioni trasparenti€relative ai€€componenti chimici dei prodotti si aggiunge a quelli già conosciuti€di Johnson& Johnson e 7th Generation. Parliamo di Clorox, azienda americana produttrice di detergenti e disinfettanti per la pulizia della casa. La società ha recentemente annunciato che renderà pubblici tutti i componenti (compresi conservanti, coloranti e fragranze) utilizzati per la realizzazione dei suoi prodotti. La decisione non è altro che la parte finale del programma “Clorox Ingredients Inside” che€è stato€intrapreso qualche anno fa proprio con la finalità di fare progressivamente chiarezza€ sulle sostanze chimiche usate dall'azienda. Già in passato infatti€Clorox aveva reso pubblici i componenti€presenti nei prodotti della sua linea verde Greenworks. Le etichette poste sulle confezioni di tutti i detergenti di Clorox€inviteranno i consumatori a visitare€il sito www.cloroxcsr.com dove sarà presente la lista dei componenti in ordine alfabetico e€ l’indicazione del nome chimico di ogni ingrediente e del numero di registro Chemical Abstracts Service. Da parte dell’azienda sono state inoltre prese misure anche nei confronti dei suoi fornitori di fragranze. Clorox acquisterà quest’ultime solo se prive di sostanze come alchilfenoli e ftalati. Maggiori informazioni su: www.cloroxcsr.com VUOI COMUNICARE I VANTAGGI AMBIENTALI DEI TUOI PRODOTTI IN€MANIERA VINCENTE?€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ Noi di Greenactions siamo in grado di realizzare lo strumento più idoneo:€la Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Misura, Conosci€e Comunica i vantaggi competitivi ambientali dei tuoi prodotti in modo€chiaro, completo ed inattaccabile. Contattaci ! LE AZIENDE DI FRONTE AL CAMBIAMENTO Il documento che mettiamo a vostra disposizione questa settimana è una interessante ed autorevole ricerca realizzata in collaborazione da MIT Sloan Management Review e da Boston Consulting Group. Sono stati coinvolti 3500 manager di tutto il mondo per fare il punto della situazione su motivazioni, impegni e prospettive riguardanti l’introduzione di pratiche sostenibili nelle strategie aziendali. La ricerca relativa al 2010€ è alla seconda edizione. Il dato più significativo ci mostra che, con la parziale uscita dalla crisi, sono aumentate considerevolmente le imprese che dichiarano di incrementare i loro investimenti in sostenibilità. Erano solo il 29% nel 2009 e oggi sono quasi il 60%. Un trend quindi chiaramente in crescita rispetto al quale la ricerca€individua due atteggiamenti fortemente differenti.€Un gruppo di€aziende€ hanno abbracciato€in maniera convinta€la causa della sostenibilità ed altre invece hanno una posizione di “cauta adozione”. In cosa differiscono ? Le prime hanno una€ visione molto più orientata al lungo periodo e considerano la sostenibilità come un valore stabile mentre le seconde guardano al breve periodo e€riconoscono i vantaggi di efficienza e riduzione costi delle pratiche green. Chi ha abbracciato la sostenibilità invece è convinto di più degli effetti relativi alla reputazione del Brand, alla acquisizione di vantaggi competitivi e di nuovi clienti.€Per saperne di più potete scaricare la ricerca qui. Buona lettura. FA LA COSA GIUSTA! - Fiera Milanocity, 25-27 Marzo 2011 Dal 25 al 27 marzo 2011 torna a Milano Fa' la cosa giusta! La fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Protagonista di quest'anno sarà l'alimentazione con la sezione speciale "Mangia come parli”. Maggiori info su: falacosagiusta.terre.it L'ORA DELLA TERRA - 26 Marzo 2011 Promossa dal WWF contro i cambiamenti climatici, l’ Earth Hour 2011 simbolicamente scatterà il 26 marzo 2011, dalle 20.30 alle 21.30, quando si spegneranno in tutto il mondo le luci di monumenti, luoghi di interesse, uffici pubblici e privati, abitazioni.€ Info su: www.wwf.it/oradellaterra/ http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011
  • 4. Greenactions - opportunità di innovazione Pagina 4 di 4 GREENACTIONS Via Silone, 35 - Macerata Phone: 3351302303_www.greenactions.it_ info@greenactions.it Per scaricare le precedenti edizioni delle nostre newsletter clicca qui Per iscriversi alla newsletter o per iscrivere un tuo amico clicca qui Se non vuoi più ricevere questa newsletter invia una mail a: unsubscribe@greenactions.it http://www.greenactions.it/viewdoc.asp?co_id=173 22/03/2011