1. Seminario di IN/FORMAZIONE
L’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
“Assi culturali e competenze”
Claudio Gentili
Direttore Nucleo Education
Confindustria
Spoleto, 16 gennaio 2008
2. COMPETENZE
CHIAVE PER
L’APPRENDIMENT
O PERMANENTE
RISOLVERE I PROBLEMI
PROGETTARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE COLLABORARE E
PARTECIPARE
COMUNIC
ARE
IMPARARE AD
IMPARARE
Decreto Ministeriale n.139
Regolamento per la disciplina dell’Obbligo di Istruzione
INDIVIDUARE
COLLEGAMENT
I E RELAZIONI
ACQUISIRE ED
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
3. Decreto Ministeriale n.139
Regolamento per la disciplina dell’Obbligo di Istruzione
Gli studenti non potranno smettere di studiare se non avranno conseguito
titolo di studio di secondaria superiore o qualifica professionale entro il
18°anno
Tutti i giovani a 16 anni devono possedere saperi e competenze minime
necessarie per “il pieno sviluppo della persona nella costruzione
del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una
positiva interazione con la realtà naturale e sociale”
RIORDINO E POTENZIAMENTO ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
in linea con la strategia europea del Lifelong Learning e del VET
RINNOVATA ATTENZIONE AD EDUCARE I GIOVANI
in continuità con le indicazioni sull’obbligo scolastico
INDICAZIONI NAZIONALI
4. Le Competenze
Risiede nella libertà della persona (libertà anche
nell’invadenza delle tecnologie) la base di ogni
processo formativo che non intenda trasformarsi in
un piatto addestramento
Un selvaggio addestrato nell'uso di una tecnologia
avanzata non si trasforma in una persona civilizzata,
diventa tutt'al più un selvaggio efficiente
Le tecniche e le tecnologie costituiscono una
ricchezza sociale se alla loro guida si pone il sapere
e la consapevolezza
5. La Collaborazione Scuola - Industria
Mutamento antropologico: non servono più solo
“mani che eseguono” ma “cervelli che sappiano come
muovere le mani”
I kowledge workers:categoria centrale della forza
lavoro nelle imprese di grandi e medie dimensioni
nelle principali economie industriali dell'Occidente
Nel mondo della competizione globale vincono i più
forti ed i più forti sono tali soprattutto in virtù della
“risorsa conoscenza” e della capacità di organizzarla
in competenza
6. La Collaborazione Scuola - Industria
Gli studi di Edgar Morin (Una testa ben fatta): i vari
tipi di scuola non si limitino a fornire agli studenti un
insieme di conoscenze disciplinari separate, poco
approfondite e per nulla interrelate, né mere abilità
tecnico-pratiche avulse da un più ampio contesto
culturale
Non è più sufficiente assicurare nozioni e
informazioni, ma occorre fornire saperi critici per
continuare ad apprendere e per tradurre in pratica le
abilità intellettuali
7. La Collaborazione Scuola - Industria
Secondo il documento della Commissione Europea
“Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento
permanente”,“le competenze di base comprendono le
capacità fondamentali quali la lettura, la scrittura e il
calcolo, nonché la capacità di “apprendere ad
apprendere” e le nuove competenze in materia di
tecnologia dell’informazione, di lingue straniere, la
cultura tecnologica, lo spirito d’impresa e le
competenze sociali”
8. Apprendimento formale: avviene in un contesto
organizzato e strutturato (in un istituzione
scolastica/formativa o sul lavoro), è esplicitamente
progettato come apprendimento e conduce alla
certificazione;
Apprendimento non formale: è connesso ad
attività pianificate ma non esplicitamente progettate
come apprendimento (quello che non e’ erogato da
una istituzione formativa e non sfocia di norma in una
certificazione);
Apprendimento informale: le molteplici forme
dell’apprendimento mediante l’esperienza risultante
dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla
famiglia, al tempo libero, non è organizzato o
strutturato e non conduce alla certificazione.
Modalità di apprendimento
9. La Collaborazione Scuola - Industria
La competenza in molte teorie pedagogiche è
contrapposta alla conoscenza
Nelle teorie organizzative si riduce la competenza a
sapere organizzativo/tecnico direttamente legato ai
ruoli e alle mansioni professionali senza
riconoscimento della dimensione globale della
competenza come “sapere sapiente”
10. Un tentativo di comunicazione tra sistemi
Conoscenze
(knowledge)
COMPETENZA Abilità (skill)
Qualità umane (habits)
11. Un tentativo di comunicazione tra sistemi
Competenza in potenza, cioè capacità che
corrisponde all’esito di un percorso formativo
certificato
Competenza in atto, prestazioni che possono
essere misurate solo nel contesto di una concreta
esperienza di lavoro
L’acquisizione di competenze è il frutto delle
esperienze che l’individuo fa nelle diverse tappe della
vita formativa, lavorativa ed extralavorativa
12. Un tentativo di comunicazione tra sistemi
Competenza:l’insieme equilibrato di “‘sapere”, “saper
fare” e “saper essere”
La scuola è destinata sempre più a misurare le sue
mete in termini di standard minimi di competenze
(descrizione di capacità) piuttosto che in programmi
rigidi di insegnamento
Le competenze sono a loro volta distinguibili in tre
ambiti fondamentali:
1. competenze di base
2. competenze strategiche trasversali
3. competenze tecnico-professionali polivalenti
13. Un tentativo di comunicazione tra sistemi
Competenze strategiche trasversali:
- competenze relazionali (saper comunicare, saper
interagire, saper lavorare in gruppo)
- competenze decisionali (saper risolvere problemi,
saper valutare, saper decidere)
- competenze diagnostiche (saper analizzare, saper
controllare più variabili, saper reperire e trattare
informazioni)
14. Un tentativo di comunicazione tra sistemi
Competenze tecnico – professionali polivalenti:
sono le più specificamente attinenti al tipo di studi o di
lavoro che si pratica; si deve evitare l’eccessiva
specializzazione settoriale affinché sia possibile
adattare e trasferire in differenti contesti, oltre che
aggiornare in base alle innovazioni tecnologiche
l’acquisizione delle competenze tecnico - professionali
potrà provenire soprattutto da esperienze fatte al di
fuori dell’ambiente scolastico, vuoi per mezzo di
stages aziendali, vuoi nella formazione
professionale, vuoi tramite esperienze lavorative
vere e proprie